San Bonifacio, in provincia di Verona, è uno dei comuni che hanno emanato ordinanze pro-crocifisso, stabilendo in 500 euro la multa nei confronti di coloro che si rifiutassero di esporlo negli edifici pubblici. Il prefetto di Verona, chiamato in causa dall’ADUC, ha sollevato dubbi su tale ordinanza. Le perplessità sarebbero due: la mancata informazione del prefetto stesso prima di emettere l’ordinanza e un riferimento al pacchetto sicurezza.
San Bonifacio (VR): il prefetto di Verona esprime dubbi sull’ordinanza pro-crocifisso
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Ma non solo questo, che legittimità ha il sindaco di emanare ordinanze per normare questioni che di fatto esulano dai suoi poteri. A mio parare in Italia i sindaci si prendono troppe libertà con queste ordinanze fantasiose da quelle anti kebaberia a quelle che pretendono li limitare il numero di persone in cui è consentito radunarsi di sera in un parco; è ora di darci un taglio, un omuncolo col tricolore non venire a limitare una libertà sancita nella Costituzione
Ammazza che coniglio.
Il fatto che contraddica letteralmente la sentenza della corte europea no?
ma ci rendiamo conto che ormai della sentenza della Corte di Strasburgo a questi sindaci non glie ne può fregare di meno? Hai sentito che berlusconi ha voluto regalare un crocifisso alle eurodeputate? se fossi stato in loro, non lo avrei accettato perchè offesnivo, si capisce che è ormai talmente fuso che le ha scambiate per delle escort.
Ma perché lo hanno accettato?
Si, potevano trovare ragioni più logiche, ma meglio che niente nella mia Verona ahimè leghista e crociata…
Se qualcuno toglie un crocifisso appeso negli anni 20 con circolari fasciste ed incostituzionale in uno stato laico si dovrebbe beccare una multa da 500 euro.
Se qualcuno mette l’emblema della Repubblica Italiana sopra il crocifisso che cosa rischia ?
rischia che qualcuno si chieda che cos’e’ quello strano disegno….
Non è un bel segno, nn popolo che non conosce il suo emblema repubblicano non ha il senso dell’unità e cade facile preda degli antichi poteri.
per quel che ne so di rapporti tra le istituzioni, il Prefetto ha detto quanto basta per mazzulare il sindaco che ha pisciato fuori dal vaso.
mazzulare? Lo si dovrebbe commissariare e colpevole fino a prova contraria.
QUOTO @Bottiglione in tutto e per tutto….
Spero di vedere questi sindaci CATTOTALEBANI mercanti di fede coi preti ed i vescovi, strisciare a testa bassa a togliere i loro feticci dalle pareti delle scuole a testa bassa, dopo il rigetto del ricorso alla sentenza! 😉
ci vorrebbero le forche caudine, sotto le quali passavano i soldati romani sconfitti, ecco ci faremo passare i cattotalemani sconfitti dalla Corte dei Diritti umani.
Credo che tutte queste ordinanze dei vari sindaci invasati possano anche essere impugnate in sede giudiziaria, verificando se esistono gli estremi dell’abuso di potere. L’abuso di potere è anche aggravato dal fatto che il sindaco che obbliga ad espoprre i crocifissi si dichiara anche fervente cattolico, quindi fa prevalere i propri interessi religiosi personali, privati, sull’interesse generale. Questo pare un cosa grave che rafforza l’ipotesi di abuso di potere. Non c’è nessuna legge che attribuisca ai sindaci il diritto di emanare ordinanze sulla esposizione di simboli religiosi. Addirittura, (se non sbaglio) anche per l’esposizione delle bandiere negli edifici pubblici, il sindaco non ha nessuna discrezionalità, ma deve sottostare alle disposizioni delle prefetture. Sarebbe opportuno incominciare a pensare a promuovere qualche causa, a prescindere dalla sentenza di Strasburgo, facendo valere le leggi vigenti. Tra l’altro, vedo che nella prossimità del natale, stanno ricominciando alla grande le varie “messe natalizie” scolastiche. Quest’anno in modo ancora più furioso, sempre per la storia del crocifisso.
Certo, l’abuso di potere da parte di questi sindaci cattoleghisti è un problema di sicurezza nazionale, si rasenta il terrosismo talebano.
mi pare che l’UAAR stia monitorando la situazione. le cause vanno intentate sempre con la dovuta cautela.
anche secondo me ci sono gli estremi per far rimangiare tutto con gli interessi a questi sindaci talebani, ma sulla questione “cause” occorre ascoltare con attenzione cosa dicono gli esperti.
poi ci sarebbe tutto il fronte politico della questione. ma, con i politici che abbiamo in Italia, mi viene da ridere…anzi, da piangere.
non ci sono vibratori a forma di crocifisso? credo che alle femmine piacciono questo genere di cose. tipo un costume da suora e uno da prete.
caro Vittorio, tu proponi articoli proibitivi per i semplici fedeli, qui andiamo sul sadomazochismo versione “opus dei”, si sa che loro sono una elite a cui si giustifica tutte le repressioni in fatto sessuale.
un crocifisso vibratore? dipende dalla misura ma, wow lo si può usare in quattro! 🙂
Caro prefetto, mi sorprende che per galanteria esprima solo una perplessità. 😉
Qui ci troviamo davanti ad un provvedimento adottato in violazione del giudicato, quindi nullo per disposizione di legge (art 21 septies legge 241/1990).
Altro che perplessità, quei provvedimenti sono carta sprecata.
Proponiamo invece un po’ di galera per chi emana o promuove scientemente provvedimenti amministrativi contro il giudicato, così, tanto per tutelare per una volta i cittadini e la magistratura… ma con procedibilità d’ufficio per favore !
Caro Markus, il prefetto, anche se avesse le palle per fare come dice la Costituzione, e ne avrebbe ben donde nei confronti del sindaco clericofascista, si troverebbe davanti ad una sistuazione già a livello nazionale violentemente attaccata tutti i giorni dallo stesso premiere Berlusconi e che questi governa già oltre i limiti della Costituzione e pensa ad una rivoluzione populista che sovverta tutte le regole Costituzionali, e di ciò ne è preoccupato Napolitano, Fini e molti politici anche cattolici.
Il Prefetto può in sede legale fare molto rumore se vuole, anche se appliceherebbe un provvedidmento costituzionale ordinario e ai sensi di legge previsto dal pacchetto sicurezza.
Pare che anche fare rumore possa servire a dire ai cittadini Italiani
Sarete anche sovrani come elettori di una maggioranza o minosranza ma sempre nei limiti della Costituzione, non passi mai il messaggio che il populismo del Presidente del Consiglio diventi motivo per sovvertire le regole costituzionali.
Abbiamo un comportamento sovversivo da parte della chiesa quando intima e invita all’obiezione di coscienza che impedirebbe ai farmacisti di vendere quel che è prescitto dal medico e che fomenta odio in alcuni ginecologi a disprezzare le donne che si avvangono della 194 o della pillola abortiva.
Markus, facciamo un’ipotesi. L’ordinanza viene applicata e a qualche cittadino viene comminata la sanzione. Il cittadino in questione ricorre contro il provvedimento e vince. In questi casi, come si sa, oltre alla sanzione in sé, sono in gioco anche le spese legali — se a perdere la causa fosse il Comune, chi dovrebbe sostenere quelle spese? La cittadinanza (con i fondi comunali) o il sindaco di tasca propria? Ritengo che questa sia una domanda degna d’attenzione. Ne sai qualcosa?
Con un ottimo (e costoso) avvocato il cittadino che dici vincerebbe la causa -e non pagherebbe la sanzione- e la spese sarebbero a carico del municipio, però il crocifisso resterebbe dov’è, la norma comunale non verrebbe concellata in automatico ed il cittadino si troverebbe esposto a vari possibili tipi di ritorsioni, oltre che all’odio di colleghi e vicini di casa, perchè in Italia che reagisce costruttivamente è un piantagrane. Il cittadino cambierebbe comune di residenza.
Beh come sapete io il crocifisso in aula preferirei lasciarlo, ma queste ordinanze di sindaci opportunisti, “credenti” a giorni alterni, mi fanno vomitare e concordo anch’io che sono tutte invalide (non per violazionedel giodicato perché la corte europea non è un tribunale italiano ma per difetto di giurisdizione). Il problema è come si fa a fargliele rimangiare? Ho paura che per fare ricorso occorra essere multati e mi sa che non multeranno nessuno…
Ma è il colmo, e anche inaccettabile che per denunciare un ordinanza in difetto di giurisdizione si deve arrivare a provocare il difetto di tali demenziali ordinanze clerico-fasciste.
Amedeo, vedi la domanda che ho posto a Markus. Sapresti dare risposta?
il caso di una elementare di Cremona
Festa delle luci invece del Natale a scuola
La Gelmini all’attacco dell’autonomia della scuola: «Scelta che non condivido. Non si crea integrazione così».
ma gli insegnanti della scuola elementare statale Manzoni si difendono replicando al ministro: «È una decisione presa anni fa da noi insegnanti insieme, d’intesa con i genitori e senza mai che ci fossero rimostranze – dice uno dei maestri, Eriberto Mazzotti – corrisponde alla nostra idea di ospitalità. Siamo una scuola interculturale. Abbiamo pensato alla Festa delle luci per non urtare le altre culture, senza comunque rinnegare il Natale». Lunedì i bambini usciranno da scuola tenendo in mano un lumino e si disporranno nel piazzale per raffigurare, un albero, una stella, un simbolo di pace. Quindi intoneranno un canto che quest’anno dovrebbe essere «Funga Alafia», un brano che arriva dal Ghana.
Questo dissenso nei confronti della Gelmini da parte degli insegnanti delle elementari è necessario per una scuola che davvero fa integrazione laica, ma solo per il fatto di aver sostituito il Natale con una festa più laica ecco che la lega si accoda al ministro e attacca anch’essa l’autonomia dell’insegnamento scolastico.
Il governo confessionalista clericofascista di berlusconi sta fomentando odio razzista in modo populista in alcuni genitori che adesso si appellano all’identità cattolica dell’italia e ciò è stato motivo di obiezione nei confronti del collegio degli insegnanti della scuola elementare statale Manzoni ed è la prima volta dopo tanti anni.
Passi l’idea di evitare il discorso “Natale”, che mi trovo pure a condividere, ma quella frase ove leggo “intoneranno un canto che quest’anno dovrebbe essere «Funga Alafia», un brano che arriva dal Ghana” mi lascia molto perplesso: perché scegliere un brano che arriva dal Ghana? Forse non ne abbiamo altri dello stesso tenore ma di provenienza italiana? Perché queste forme di servilismo xenofilo? A mio avviso anche questo è un modo sottile di indottrinare i bambini.
No Aldo, prendere dall’esterno non è servilismo xenofilo, è ciò che lumanità -TUTTA l’umanità- fà da sempre, dall’alba dei tempi. Lo scambio culturale, la mescolanza, l’importazione di costumi è una delle poche costanti storiche transculturali.
Perchè tutto insieme il mondo dovrebbe diventare a comparti stagni geografico-nazionali? Non lo è MAI stato; MAI!!!
Abituare i figli al contatto interculturale è come insegnare loro ad andare in bicicletta.
Michele, vada per il contatto interculturale ma, guarda caso, questo particolare «Funga Alafia» (che non conosco) arriva dal Ghana. E sarebbe potuto arrivare dal Togo, o dal Ruanda, o dal Marocco… Ma, chissà perché, sono sicuro che non sarebbe stato in nessun caso scelto un brano proveniente dal Canada, dalla Cambogia, dal Giappone, dalla Lapponia… E ritengo che la mia certezza abbia buone ragioni d’essere tale.
La loro ipocrisia emerge dalle loro contraddizioni.
Da un lato ti obbligano quasi a credere alle loro credenze o almeno te le impongono
Dall’altro non vogliono morire come qualcun alto ha deciso.
Mentre vale il crocifisso della chiesa cattolica non vale il testamento biologico dalla stessa chiesa.
Questo si chiama convenienza ipocrita convenienza.
L’iconografia comune di Babbo Natale (personaggio mutuato dal Santa Klaus anglosassone ed inesistente in Italia prima del 1945) è stata inventata da una nota azienda USA di bevande dolci gasate, il rosso ed il bianco sono i colori aziendali di quest’ultima ed ora sono riconosciuti come i colori del Natale.
Quelle che crediamo ignorantemente, stupidamente e superficialmente (in una parola: italianamente) essere manifestazioni della nostra tradizione domestica, in realtà sono i frutti di una dominazione estetica e commerciale di provenienza nordamericana che è radicata in miriadi di aspetti della nostra quotidianità. Dell’America siamo disposti a berci bovinamente qualsiasi str…avaganza ci venga propinata unilateralmente. Ma se vediamo un chiosco di Kebab allora ci indignamo per il tentativo di colonizzazione culturale con consequente attentato alle nostre radici.
Come mi vergogno di essere italiano!
Quoto!
Che bello il mondo al rovescio!
La scuola pubblica deve anzitutto contribuire alla formazione di una cittadinaza critica e plurale, rendendono consapevoli delle origini remote delle consuetudini presenti e lasciando liberi di aderirvi, non aderirvi o risemantizzarle.
Il Natale, come molte altre feste erroneamente supposte d’origine cristiana, è una festa pagana, uno degli otto nodi del ciclo stagionale, per i Romani uno dei più importanti: dopo i Saturnali, festa del mondo al rovescio (le giornate smettono di accorciarsi e cominciano ad allungarsi, i servi vengono serviti dai padroni), il giorno 25 dicembre i cultori di Mitra festeggiavano il Natale del loro Dio -Dies Natalis Solis Invicti-. La Chiesa cattolica (ma non quella ortodossa!) nel IV secolo ha fissato in via conciliare la natività di Gesù il 25 dicembre volutamente per contrapporsi al paganesimo; la stessa cosa è stata fatta per Ognissanti, spostata dal 13 maggio al 1 novembre per contrapporsi ai persistenti usi pagani (Samhaine-Halloween).
Anche la festa ebraica di Hannukha è una ripresa monoteista della stessa tradizione solstiziale pagana. La festa delle luci è dunque universalmente condivisibile, anche dagli agnostici, perché il ritorno della luce, propiziato dal rituale di magia simpatica d’accensione di tante luci nei giorni più bui, è un evento gioioso per tutti.
Mi mette paura il conformismo identitario di alcuni politici: il libero sviluppo della persona umana, valore costituzionale (cfr art.3), si ottiene semmai con un processo di disentificazione dalle incrostazioni culturali, fino al raggiungimento di una totale autonomia psicologica e spirituale magari (ri)scoprendosi, perché no, gioiosamente pagani.
Rimango esterefatto di fronte al mistero del filtro automatico ed all’inconoscibilità delle sue vie. Amen.
Mistero della fede.
Sveglia ragazzi!!
Manca solo una cosa per alla sentenza CEDU…
Qualcuno, con dei figli in eta’ scolare, che si prenda la briga di staccare la croce dalla parete per beccare la multa.
Finche nessuno si becca la sanzione di 500/1000 euro, non sara’ possibile ne avviare il ricorso, ne provare a vincere la causa! 😉
Tranquillo, noi lo troviamo ma ho l’impressione che chi stà al governo impedirà a quel sindaco di fare la multa.
Ho una obiezione da fare a tutti coloro che scrivono sulle ultimissime. Non trovo giusto leggere spesso la parola clericofascista e poco la parola cattocomunista. Io sul piano politico sono un uomo di sinistra ma all’interno dell’uaar trovo sia giusto prendere le distanze da tutti i partiti politici perchè se andiamo a vedere nella realtà, non si trova una grande differenza tra i 600 e passa onorevoli del parlamento, quando si parla di diritti umani, laicità etc. etc. Poi se qualcuno, conti alla mano, riesce a smentirmi, non sono certo io a volermi arrampicare sugli specchi.
Non voglio smentirti Stefano, hai ragione anche tu, l’deologia rossa o nera che sia ai vertici dello stato non è mai veramente laica con i politici che ci governano oggi.
Ma cattocomunista non è propio clericofascista secondo me, i cattocomunisti sono aperti all’immigrazione e vicini alla posizione di tettamanzi, sono più possibilisti all’integrazione laica degli immigrati, mentre i clericofascisti insistono sulle radici cattoliche in modo ossessivamente identitario e pongono condizioni discriminanti e ghettizzanti all’integrazione e sono divenuti odiosi in tutti i sensi.
Ma se la Costituzione è ancora quella che è non è certo grazie alla classe politica che l’ha sempre minacciata a colpi di maggioranza, oggi persino Napolitano ha fatto affermazioni preoccupanti a propozito di arte e cultura precedente all’Europa unita, quindi, mi sa che anche lui non è proprio quel forte arbitro che ci si aspetterebbe da uno stato laico. Mi ha deluso, e non è altrettanto forte anche nel difendere le istituzioni.
Poi persino Schifani, il cui nome è un programma per mosconi che annusano il suo fetore, come sepolcro inbiancato, a differenza di Fini non difende per niente la democrazia, anzi, è li come un fermacarte quasi immobile per la sua insignificante presenza al Parlamento.
D’accordo. Esiste il peggio ed il meno peggio. Non avendo altre possibilità e tenendo i piedi in terra scegliamo sempre il meno peggio. Sul lato pratico mi stà bene ma eticamente mi chiedo: come faccio a condannare Mussolini che fece il Concordato per motivi di realpolitik, quado Togliatti per gli stessi motivi, si guardò bene (e giustamente vista la situazione dell’Italia uscita da una guerra) dal rimettere bocca su quest’ultimo? Spero di essermi fatto capire.
ti sei fatto capire benissimo, eticamente parlando, non c’e` nessuna differenza, perche`a parte l’ovvia differenza di background politico dei due personaggi, il background culturale e civico e` il medesimo, che si riassume in uno dei massimi principi italiani: cambiare tutto per non cambiare niente
piu` che una questione politica e` una questione antropologica, l’italia vive questo apparente paradosso, geograficamente e` un corridoio, siamo stati attraversati da innumerevoli popolazioni e culture nei corso dei secoli, ed invece di avere sviluppato, per questo motivo, il senso di tolleranza e di apertura, sembra che al contrario abbiamo sviluppato gli anticorpi
Concordo.
Sarà perché mi sento ugualmente non rappresentato dalla destra e dalla sinistra, sarà perché stimo entrambe allo stesso modo, ma quest’orientamento non mi sembra giustificato.
Neanche avessimo una sinistra che si oppone in un modo qualsiasi alla sudditanza verso la chiesa, ai suoi dogmi trasformati in legge per tutti o al fiume di (nostro) denaro che fagocita.
Tra destra e sinistra per trovare una differenza di posizione bisogna inventarsela.
L’unico che ha detto qualcosa di laico ultimamente è stato Fini 😯
Sono d’accordissimo con te Stefano….
Cattofascio, o cattocomunisti, sempre di catto si tratta… 😉
A pelle ho la sensazione che siano di piu’ i cattofascio, per via della difesa a spada tratta che i partiti di “destra”, fanno del crocefisso, radici cristane e bla bla bla vario.
Pero’ mi rendo conto che dall’altra parte abbiamo il binomio Rosy/Abelarda…e che gran parte della sinistra, guarda caso, in Italia NON fa’ la sinistra.
Da buon iscritto UAAR (e radicale di ideologia 😉 ) Non mi va’ di dire chi e’ piu’ o meno catto….Sempre della stessa feccia baciapile si tratta.
Una volta, con la DC, eri sicuro che il partito era confessionale ed aveva i suoi valori.
I partiti della 2°Repubblica invece non hanno valori…Quindi mercanteggiano tutti con la CCAR!! 🙁
Qui e’ lo schifo!
Le radici del fascismo sono molto più profonde in certi partiti di quanto credevamo aver lasciato nel passato, l’opportunismo politichese di Togliatti ha solo rimandato lo scontro tra i valori di laicità e quelli tradizionali a cui entrambi gli schieramenti si sono aggrappati contro la sentenza della Corte di Strasburgo, ed essa ha fatto emergere un ormai debole politichese impreparato alle sfide dell’integrazione laica delle diverse culture e confessioni.
La Corte di Strasburgo ha fatto emergere l’ipocrisia e l’immaturità della politica italiana serva del Vaticano, ma è necessario una legale e continua provocazione, per esempio, inviare al Governo una lista di infrazioni contro la Costituzione da parte delle amministrazioni regionali, provinciali e comunali.
A prescindere da ciò che dice berlusconi sulla Costituzione attuale, non può fare a meno di rispettarla e, finché non vi sranno riforme condivise con l’opposizione, non potranno rifare la Costituzione a colpi di maggioranza.
L’opposizione sarà anche pro crocifisso in alcuni dei suoi politici ma vorrebbe, come lo vorremmo noi, che le istituzioni siano protette dai deliri fascisti del premier che a quanto pare è lui stesso a sputtanare l’Italia all’estero e che ha oltrepassato i limiti consentiti dalla Costituzione affidandosi ad un populismo sovrano, esso stesso elettore ma entro i limiti della Costituzione, e non incoronando un monarca assoluto.
@ Popper
Ma tu credi veramente che la corte di strasburgo abbia fatto emergere l’ipocrisia del governo italiano? Perché prima con i suoi membri pluridivorziati e pluririsposati non lo sapevamo? La politica italiana non è serva del Vaticano, si serve del vaticano è una cosa diversa. Berlusconi non è un servo del vaticano, si serve del vaticano.
Le spese della causa persa sono pagate dal COmune, che solo in casi eccezionali può rifarsi sul Sindaco, che però raramente agisce contro la cittadinanza nel suo complesso, anzi proprio in quanto eletto direttamente dal popolo si sente onnipotente.
Il rapporto con le confessioni religiose, la sicurezza e l’immigrazione non sono assolutamente competenza del Sindaco. E poi c’è il paradosso che se si fossero tolti i crocifissi prima della sentenza nessuno avrebbe potutopensare che riguardasse il Sindaco, ma semmai il Ministero della Pubblica Istruzione. Come simbolo delle radici cristiane del comune semmai ci sarà il santo patrono.
immagino che sicurezza possa dare un crocifisso! anzichè chiamare il 112 la prossima volta chiamerò il parroco! 🙂
Peccato che sia stata l’ADUC.
Avrebbe dovuto essere l’UARR.
Più che altro, mi chiedo cosa stiamo facendo in merito, se l’ADUC ci sorpassa così.