La scuola elementare “Manzoni” di Cremona ormai da qualche anno, al fine di integrare bambini di diversa origine culturale e religiosa, invece di festeggiare solo il Natale cristiano, organizza una serie di attività nel contesto della cosiddetta “Festa delle luci”. La decisione è stata “presa anni fa da noi insegnanti insieme, d’intesa con i genitori e senza che mai ci fossero rimostranze”, afferma Eriberto Mazzoni, uno degli insegnanti, “per non urtare le altre culture, senza comunque rinnegare il Natale”.
L’iniziativa ha però suscitato aspre critiche, quando la stampa nazionale ha dato recentemente risalto alla notizia. In particolare, il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini ha affermato che tale scelta “da me non è condivisa” e che non la trova “utile”. Il ministro alle Politiche Agricole Luca Zaia è stato più duro: “Un altro harakiri culturale perpetrato da un finto educatore sulla pelle dei nostri bambini”. Il deputato Pdl Isabella Bertolini, che ha annunciato la presentazione di un’interrogazione al ministro Gelmini sulla vicenda, parla di “delirio multiculturale che sembra aver invaso il nostro paese” e di “un vento di laicismo esasperato e di mal concepito senso di tolleranza nei confronti degli stranieri” che “in realtà cerca di abbattere i nostri simboli religiosi e le nostre tradizioni”. Bertolini chiede esplicitamente l’intervento del ministro Gelmini “perché questo ennesimo attacco ad uno dei simboli della nostra tradizione sia fermato e per impedire che in altre scuole italiane possano ripetersi episodi simili, dove le nostra identità viene miseramente svilita”.
Flavio Arzarello, coordinatore nazionale della Fgci, risponde così a Bertolini: “la Festa delle Luci della scuola di Cremona è davvero un grande segno di sensibilità; in quella festa infatti possono riconoscersi tutti gli studenti, cattolici o di qualunque religione e anche gli atei, a cui nessuno pensa mai”.
Cremona, politici contro “Festa delle luci” a scuola: “Cancella il Natale”
65 commenti
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Il Natale è ormai una festa consumistica da molto tempo, la ricerca dei voti trasforma in pseudo-difensori di tradizioni.
Avere degli estremisti al governo non e’ mai buona cosa. Questa e’ gente che anzicche’ portare avanti un progetto di grande respiro, capace di guardare al bene del paese, cerca di galleggiare su un mare di odio ideologico instillato a dosaggio continuo. Creare nemici interni, veri o finti che siano, per coprire la totale incapacita’ di risolvere i problemi del popolo, fermo restando che i problemi dei bottegai che li appoggiano, come la criminale corporazione della confindustria, li risolvono molto bene.
Ecco spiegato, a parer mio, tanto zelo nel difendere un becero cattolicesimo di facciata.
Concordo.
scusate ,ma che c’entra il ministro alle Politiche Agricole con la festa delle luci?
Braccia rubate all’agricoltura?
qui i “venti” sono solo quelli che escono dalle bocche di gente come gelmini & compagnia.
e puzzano.
oh come puzzano!
Già, puzzano perchè al posto della bocca questa gente per parlare utilizza un altro orifizio, posto “leggermente” più in basso.
@roberta
dipenderà dal fatto che con la gelmini, scuola e politiche agricole si sono sempre più avvicinate.
forse sono le famose radici…che legano le due cose
Ha annunciato la presentazione di un’interrogazione al ministro Gelmini?
Questa parla di “delirio multiculturale” e di “un vento di laicismo esasperato e di mal concepito senso di tolleranza nei confronti degli stranieri”
Ma che significa? A che puntano questi cattolici del governo? Ormai è chiaro che preferiscono o la ghettizzazione discriminante o l’integrazione forzata con l’imposizione delle visite pastorali, il crocifisso, l’ora di religione e chi non ci sta viene ritenuto poco intelligente e sbattuto in prima pagina come colui che fa fare brutta figura allIitalia magari.
L’interrogazione la meriterebbe il ministro Gelmini e dovrà rispondere di attacco all’autonomia della scuola, perchè già la sua riforma sta meritando molte critiche e molte ostilità in tutti i settori della scuola. La Gelmini e colleghi sono ultimamente frustrati per il fatto che Tremonti controlla i finanziamenti a tutti i ministri e lei è frustrata perchè la sua riforma non decolla e non depone a suo favore, quindi, si aggrappa alla minaccia che l’integrazione nella scuola sia in mano ad esponenti laici dell’insegnamento scolastico interpretati come esponenti politici.
La Gelmini teme che ciò possa voler dire una maggiore tolleranza interculturale, ma anche una esplicita laicità della scuola che sulla bilancia costituzionale penderebbe a favore dello stato laico e non di quello confessionalistico.
Per la Gelmini (che di suo già non sembra capire molto) la parola “integrazione” è l’equivalente di integralismo. Tutte le persone che pensano e credono in modo diverso devono essere forzate e costrette a pensare e a credere sulla base dei parametri stabiliti dalla casta dominante. Atei, buddisti, mussulmani, ebrei ecc. devono essere costretti a festeggiare il natale come comanda santa romana chiesa e devono cantare “Tu scendi dalle stelle o re del cielo.”
il natale è nato dalle ceneri dell’antica festa della luce di tradizione pagana, poi assimilata dai romani sotto l’imperatore marco aurelio! ma questa ministra sa di cosa parla? in cosa si è laureata, quando dove e come? a me sembra che ogni volta che parla sia solo per dire s……e.
Caro Stefano, sono preoccupato come te e altri, che posso dire…, siamo ad un punto di non ritorno, prima o poi qualcuno farà un passo falso contro la Costituzione e qualche altro lo farà coraggioso e scatterà l’ira di dio da parte del governo o della chiesa ed allora vi sarà davvero uno scontro di civiltà e l’Europa assisterà ad una vergognosa lotta di sciacallaggio confessionalista e anche noi forse dovremo pagarne lo scotto, ma a volte certe civiltà devono toccare il fondo prima di accorgersi delle contraddizioni in cui erano cadute in senso religioso e politico.
Il passo coraggioso è stato già fatto con il ricorso alla Corte Europea Dei Diritti Umani e relative minacce nei nostri confronti (in primis la famiglia Albertin) onde per cui conosciamo già la reazione di un popolo intellettualmente ed intellettivamente limitato come quello italiano. Credo che con questo governo, con i sindaci leghisti e con l’ignavo bersani il fondo si sia già toccato (mancano solo gli attentati ed i linciaggi) per completare l’opera. Non scordiamoci del fatto che nel popolo italiano, rallevato da 1700 anni dal potere clericale, dominano i valori che ho summenzionato e che in sole due rare occasione abbiamo vissuto un riscatto: il risorgimento e la lotta al nazifascismo. Queste due realtà si sono potute verificare perchè sparute pattuglie agguerrite, appoggiate da forze esterne e situazioni favorevoli (Francesi e massoneria Inglese prima e d alleati dopo) hanno potuto operare pagando un prezzo altissimo in vite e sofferenze. Per il resto abbiamo visto sempre un assoluto buio se non collaborazionismo e d asservilismo da cui la famosa frase del Guicciardini: “o Francia o Spagna, basta che se magna”.
Flavio Arzarello, coordinatore nazionale della Fgci, risponde così a Bertolini: “la Festa delle Luci della scuola di Cremona è davvero un grande segno di sensibilità; in quella festa infatti possono riconoscersi tutti gli studenti, cattolici o di qualunque religione e anche gli atei, a cui nessuno pensa mai”.
Vorrei tranquillizzare il signor Falvio Arzanello: a noi ci penserà il tempo. E quando ci penserà il tempo queste vicende saranno solo un lontano ricordo degli strascichi di inciviltà causati dalle religioni.
da quel che ho capito la festa delle luci affianca le iniziative natalizie,non le sostituisce…
e d’altro canto,anche prima della massiccia immigrazione degli ultimi anni,
c’erano nelle scuole allievi non cattolici…penso ai TDG e agli evangelisti,per esempio….
perche’ quindi gridare allo scandalo solo adesso?
L’ultima volta che GP 2 si è trovato ad Assisi con i rappresentanti delle religioni, l’unico segno è stata una lampada ad olio che ciascuno aveva
secondo me i musulmani stanno male per via del natale perché glielo diciamo noi! se noi non ci facessimo tutti sti problemi a loro non verrebbe nemmeno in mente che sono “discrimintati”!
Il discriminato sono io che vengo rappresentato dalla Mary Star (che non è una marca di pomodori) da gasparri, bondi, castelli, e tutto il seguito della banda del maestro berlusk.
ma dico,un minimo di sensibilita’….come puoi parlare cosi’ dopo il vile attentato?
il mio commento era per Stefano Grassino…caro Stefano,avrai sentito le notizie….
Certo ed ho anche messo il lutto al braccio…………….peccato non avere più 14 anni ma 56. La conosci la battuta del quattordicenne che diceva “dalla gioia mi………
Beh non mi pare che Stefano abbia scritto chissà quale tremendo oltraggio, non esageriamo col buonismo (se pensi che in contemporanea sulla BBC andava in onda un giovane comico che rideva della situazione e del pecorismo del popolo italiano davanti alle battute sul “presidente abbronzato”).
Devo ammettere pero’ che, umanamente, ieri il premier mi ha fatto un po’ tenerezza.
Questa “Festa delle Luci” non ha senso, è troppo riconducibile al Natale cristiano; se davvero si vuole essere laici non si deve celebrare niente, soprattutto non bisogna mascherare le feste religiose da “feste laiche”
e perchè non si deve festeggiare niente? a parte che essere atei ed essere laici non sono necessariamente sinonimi, i credenti mica hanno l’esclusiva delle feste (peraltro, come già è stato rilevato mille volte, sono i cristiani a festeggiare una festa pagana). Io sono atea e laica e nel periodo in cui i cristiani festeggiano il loro natale (e gli ebrei hanukkah, gli afroamericani kwanzaa, i tibetani la morte di Tsongkapa, i pachistani la nascita di Jinnah, i giapponesi l’anno nuovo, ecc, ecc) io festeggio le giornate che ricominciano ad allungarsi (le luci, per l’appunto), l’inizio dell’inverno, la neve, le castagne e i tortellini (che in altre stagioni non si mangiano perchè fanno venire troppo caldo), e non da ultimo, il mio compleanno.
Vabbè, se vogliamo trovare un motivo per festeggiare possiamo farlo durante tutto l’anno…
Ti assicuro che i tortellini si mangiano tutto l’anno.
Diana B.
Ti assicuro che i veri bolognesi i tortellini li mangiano solo quando è freddo.
Non c’è bisogno che li smascheriamo noi, questa gente si qualifica già da sola quando parla e definire “laicismo esasperato” una festa rappresentativa di tutte le culture e non esclusiva nei confronti di alcuno, la dice gran lunga su cosa passa veramente per la tesa di questa gente.
Beh, buona festa delle luci a tutti.
Una nota per questi simpatici cristiani della domenica che sono religiosissimi solo quando gli fa comodo. Sto leggendo un libro, un’autobiografia in cui la protagonista, ragazzina negli anni 60 (del novecento) nel sud degli Stati uniti, dice:
[Mio padre] era un fondamentalista… Dio ci aveva messo qui e ci aveva dato la Bibbia come guida…
Io non avevo il permesso di indossare pantaloni o tagliarmi i capelli, di indossare gioielli o truccarmi. Quando pregavo la mia testa doveva essere coperta. La mia famiglia non […] celebrava il Natale, Halloween, o Pasqua perchè queste erano feste pagane, feste del mondo mentre noi eravamo di Dio.”
Questi sono i veri credenti! mica quelli che difendono a spada tratta l’albero pagano di natale e la festa pagana del solstizio d’inverno! qualcuno glielo può dire ai nostri “simpatici” ministri?
Qualcuno può dire alle simpatiche bambine iscritte a comunione e liberazione che devono…ops!!! avrebbero dovuto arrivare vergini al matrimonio e non usare anticocezionali ed atti sessuali che non fossero finalizzati alla riprocreazione?
ma le cielline SONO tutte vergini!…o no ?O_O
A me sembra in generale che i musulmani (e anche molti atei) non si facciano nessun problema a festeggiare il Natale. Queste iniziative politicamente corrette non mi fanno nè caldo nè freddo, come è stato detto prima Natale è diventata una festa consumistica (come del resto la maggior parte delle feste cristiane).
Car a me darebbe parecchio fastidio se un figlio mio fosse costretto a dire le preghierine di natale, scrivere lettere a gesù bambino e fare la recita sulla santa natività. Tutte attività a sfondo religioso cattolico.
Onestamente non mi sembra così stupido adottare una simbologia più neutra in modo da non togliere le festività ai bambini cattolici senza costringere gli altri ad atti di culto cattolici.
Non ho detto che sia sbagliato dico che non bisogna vedere tutto nell’ottica della neutralità. Io andavo regolarmente a suonare per mia madre (insegnante delle elementari statali), non faceva fare preghierine ma festeggiava il Natale come la Santa Klaus dato che aveva sempre due o tre bambini di madre olandese protestante. Trovavo carino imparare le canzoncine olandesi (anche se sicuramente parlavano di dio e di religiosità). Non vorrei che la motivazione nel far sparire questa consuetudine, sia che la musica islamica sia particolarmente inquietante per un bambino. No alle preghiere e alla benedizione del prete, ma qualche canzoncina di Natale in inglese, francese e tedesco non ci sta male, che ne dici? 😉
Mizzega questa ti fa venire veramente l’ansia
http://www.metacafe.com/watch/2891305/belle_chanson_islamique/
Ma in Olanda hanno Sinterklaas, che non c’entra nulla col Natale e che non è “Santa Klaus”…a proposito, ho appena finito di sbranarmi la statuetta al cioccolato del suo aiutante di colore Zwarte Piet.
Veramente in olanda festeggiano la santa klaus, almeno da quanto mi raccontavano le mamme olandesi, poi si tratta di una decina di anni fa, magari ricordo male, che non sia l’equivalente del natale lo sapevo benissimo.
A car80 delle 7.53
Fantastico! Bellissimo, sembra vero: non si vedono nemmeno i fili…
Festeggiano Sinterklaas (il 5/12) che e’ appunto San Nicola, o Santa Claus, ovvero Babbo Natale. Sono tutti lo stesso personaggio che ha sicuramente origini precedenti al cristianesimo (Father Winter).
Si sospetta che Sinterklaas con i suoi –ehm– aiutanti neri sia un retaggio del colonialismo, ma non ditelo a un olandese medio o si offende a morte 🙂
Che io sappia non ci sono preghiere o riti religiosi collegati a Sinterklaas, non e’ nemmeno una festa e si lavora quel giorno (ma spesso si esce un paio d’ora prima).
A Car80:
Per me se scrivono la letterina a babbo natale o vantano jingle bells non fà ne caldo ne freddo. Il punto è che nel 90% delle scuole si costringono TUTTI i bambini a scrivere la lettera a gesù bambino, a cantare tu scendi dalle stelle e l’adeste fidelis (a me in quarte elementare è toccata pure in latino) e atti di culto vari assortiti.
A differenza tua penso che le consuetudini vadano cancellate quadno diventano un palese tentativo di plagio dei bambini.
Io posso dirti per esperienza personale cosa vuol dire essere un bambino non cattolico costretto a scrivere lettere al dio altrui, cantarne le lodi e sorbirsi ore di menate sull’angioletto custode. Non è molto divertente.
Credo che adottare simboli e canti più neutri non sia un’idea sbagliata.
Poi mi spieghi questa?
“Non vorrei che la motivazione nel far sparire questa consuetudine, sia che la musica islamica sia particolarmente inquietante per un bambino”
Presumo tu intendessi cattolica. :LOL:
Comunque non è inquitante la musica cattolica in se per se, ma il fatto di essere obbligati ad atti che non ti appartengo. Tieni conto che i bambini sono a costretti a farlo dalle insegnanti e devono anche passare le forche caudine dei compgnucci, istigati dai genitori, che gli danno il tormanto perchè “se non sei battezzato andrai all’inferno”.
Non sto parlando di secoli fà, visto che di anni ne ho 28. Te ne potrei raccontare delle belle.
Ma Asatan, io in linea di massima sono d’accordo con quello che dici, mi riferivo alla mia esperienza personale, a scuola ho imparato sia canti profani (tanto per intenderci la marsigliese oltre all’inno di mameli) sia canti sacri. In realtà la maggior parte dei canti sacri erano in lingue straniere e trovavo la cosa divertente. In latino no. Dunque in linea di massima ti do ragione essere obbligati a cantare qualcosa di religioso non è simpatico.
Grazie Flavio per le precisazioni.
non e’ un’idea malvagia, il natale e’ una festa pagana, stiamo solo ritornando alle origini.
Scusate se faccio il bastian contrario, ma non concordo.
Io considero il Natale una festa tradizionale radicata in Italia e in quasi tutto il mondo. Anche nei paesi più cattolici o più cristiani è però diventata essenziamente una festa consumistica e commerciale.
Il significato del Natale sta gradatamente scomparendo, sostituito prprio dalle motivazioni commerciali; basta vedere come prende piede sempre più in questo periodo Babbo Natale, il cui ispiratore, San Nicola di Cesarea è stato fagocitato e incorporato nei miti pagani precedenti (e successivi). Attualmente il natale, pensateci un attimo, più che il ricordo della nascita del cristo (la cui data di nascita è assolutamente convenzionale ed arbitraria) sembra l’attesa per l’arrivo di un babbo Natale sempre più paganizzato e commerciale.
Detto e constatato questo, che mi sembra non contestabile, mi sembra inutile e arbitrario cambiare nome ad una festa perchè potrebbe offendere qualcuno,
Allora cambiamo nome al giorno della Liberazione, perchè potrebbe offendere gli attuali simpatizzanti del Nazifascismo?
O cambiamo nome alla festa del 2 giugno perchè i monarchici se ne sentono esclusi?
O nei paesi musulmani cambiano nome al ramadan per non escludere i non musulmani?
Certo, il 20 settembre non si festeggia più per non dispiacere al vaticano, certo il 4 novembre……….e così via.
Il vaticando sovrappone le sue feste a quelle popolari (ultima, il tentativo dal 1950 il tentativo di sovrapporre al ferragoso l’assunzione di maria), ma sicuramente il Natale è una festa radicata, in Italia e nel mondo; penso che sia per noi più utile accontentarci della progressiva e sempre più evidente perdita di significato religioso di questa festa, senza passaggi che mi appaiono controproducenti.
controproducenti? e perche`, di grazia? perche` cambia qualcosa?
le cose comunque cambiano per loro natura, e` il conservatorismo a tutti costi ad essere controproducente, perche` innaturale
tra l’altro, come evidenziato dall’insegnante nella notizia, la festa e` stata pensata e concordata di comune accordo, insegnanti e genitori, quindi dove sta il problema? che i bambini festeggiano una festa in piu`?
questo in particolare mi sembra il classsico caso in cui un problema non esiste e viene creato ad hoc per ottusita` mentale e per opportunismo politico
Anche il Natalis Solis Invictus era una festa tradizionale, radicata tra i pagani… poi sono arrivati i cristiani che democraticamente…. Qualcuno ricorda la disputa di Simmaco per la collocazione della statua della Vittoria nel Foro? E come è andata a finire? La storia si ripete…
E perche’ il fatto che diventi una festa (anche) commerciale sarebbe un problema?
A Cremona, questa “festa delle luci” si faceva gia’ da anni….
Sono i cerchiobottisti baciapile che se ne accorgono solo ora che sono scesi in campo in divesa delle “radici” e delle “tradizioni” cristiane!
E’ o non e’ la dimostrazione che siamo la Repubblica delle banane!?!? 😉
Laicita’ per me e’ non festeggiare a scuola un bel niente di niente….
Ognuno si faccia i “natali” suoi a casa propria!
A scuola ci si va per studiare e per imparare…e non per ricreare scene di parti, addobbare abeti, accendere lucine e disegnare comete!
se per scuola intendi superiori e universita`, potrei anche essere d’accordo, ma … tu sei mai stato bambino? l’idea che una scuola dell’infanzia simile ad una fabbrica a me mette un’angoscia terribile, a te non so 🙂
“fabbricare” mi pare esagerato anche a me…No, qui non si tratta di fare dei bambini che si comportino come degli automi. Qui si tratta semplicemente di festeggiare le feste che sono di tutti….2 Giugno, 25 Aprile, 20 Settembre, 1 Maggio, Carnevale, e quant’altro(ci siamo capiti 😉 ) e di abolire le feste che sono di qualcuno e non di tutti, nelle scuole pubbliche. 😉
Non credo che un bambino cristiano senta di meno il Natale perche’ a scuola non lo si festeggia….Tanto sa’ bene che i giocattoli li ricevera’ comunque!! 😉
Cosi…
Non credo che un bambino islamico si senta privato di una sua tradizione, se a scuola nessuno osserva il Ramadan, giusto?
Non lo so, questa e’ una mia opinione. Sara che a me il Natale mi ha sempre fatto Ca…e!Anche da bambino… 😉
Ciao
Niente di nuovo sotto il sole: da anni ricevo una cartolina aziendale con messaggio che recita :”Happy Winter Celebration”.
Poi mi è stato subito spiegato che il messaggio tende a non discriminare islamici, induisti, atei…mi è sembrata quantomeno un’idea rispettosa.
Secondo me bisogna adattarsi al pluralismo e alla cultura della diversità, il processo è lento ma accadrà anche in Italia.
Buffo, “Festa delle luci” è la traduzione dell’ebraico Hannukhà. 🙂
In questo periodo si festeggiano tutte e 3: Hannukhà, Natale e paganamente Babbo Natale-che-mette-i-regali-sotto-l’abete- per la gioia di grandi e piccini. Cambiare il nome alle feste no, ma riconoscerle – e festeggiarle tutte insieme non ha nulla di male. Diverso è se uno non può dire “Buon Natale” per non “discriminare”, che ha un vago sapore di assurdo. Presupponendo che lo scambio di auguri sia un’interazione tra almeno due persone non trovo niente di scandaloso nel fare gli auguri ad una persona, condividendo la parte “tua” di una festa. Nessuno vieti al cristiano -o sedicente tale- di augurare “Buon Natale” ad un collega, come nessuno vieti al collega pagano di augurare a sua volta “Buon solstizio d’inverno a te”. Si tratta semplicemente di fare posto, non di appiattire i posti. Quando il negozio on line israeliano in cui ho fatto acquisti mi manda gli auguri per le loro festività, mica mi offendo. Fa parte del galateo (benchè commerciale), mandare gli auguri ad un cliente nel corso di una festa. E questa è fredda e formale banalità commerciale. Una persona che condivide una festa con te è ancora meglio. O no?
quoto
Anch’io
mi sembrava bello festeggiare il fatto che la luce riprenda forza, che le giornate si allunghino e augurarsi un buon cammino verso la “rinascita” primaverile……con tutti i significati che gli si vogliono dare…..mi sembra così umano esorcizzare il buio e il freddo con la luce che non c’è neanche bisogno di aggiungere altro. Poi tutto il rosso e bianco della cocacola (e della divinità yorouba Changò, nonchè del Lanerossivicenza e di chissà quante altre cose) fa allegria….e di questi tempi …. 🙂
Ma non pensate che se non si festeggia più il Natale, per coerenza, si dovrebbero eliminare le vacanze natalizie a scuola, che tutti amano festeggiare? Mi dite che senso ha tenere la scuola chiusa 14 giorni per festeggiare babbo natale e la befana? Ma voi lo sapete perchè c’è la tradizione di fare regali a Natale e non per altre feste religiose e non dell’anno? Ad esempio voi che vi vantate di essere atei che cosa e come festeggiate il natale. In una festa si festaggia un avvenimento o una persona. voi cosa fate a Natale? non mi dite che andate a lavorate!
Nel periodo fra il 24 ed il 31 dicembre si festeggiavano i Saturnali romani, durante i quali era tradizione scambiarsi doni. Il cristianesimo ha sovrapposto il natale a questo periodo mutuandone quasi in toto simboli e tradizione regalifera per cancellare il passato pagano. Fra l’altro il natale è stato messo al 25 dicembre per coprire la festa per la nascita del Dio mitra (seconda religione per diffusione dell’impero romani). Ovvero si fanno doni a natale per antica tradizione pagana. Come dicevano qui sopra è anche la festa ebraica di Hanukah in cui ci si scambiano doni. In concomitanza se non sbaglio c’è anche una festa induista.
Ah per onor di cronaca i regali del coniglietto pasquale cosa sono?
Soddisfatto?
Per quanto riguarda il festeggiare: io non festeggio, punto. Faccio i regali agli amici e parenti cristiani perchè sò che loro ci tengono molto. Onestamente chiedo loro di non farmene visto che per me è un periodo come un’altro.
Sulle vacanze natalizie: magari potessi non farne!! Mi sarebbe utilissimo visto che lavoro al 65% con paesi mussulmani o ortodossi e poter portare avanti il lavoro mi sarebbe utilissimo. Preferirei fare le vacanze d’inverno durante il natale ortodosso (quando gli ortodossi sono chiusi) e quelle estive durante il ramadan (i mussulmani sono chiusi abbastanza a lungo). LA ragione? Non mi troverei le pigne di arretrati da evadere…. vallo a dire ai miei capi.
Aggiungerei che i romani usavano porre questi doni sotto le statuine dei loro defunti…..
Sì, bisognerebbe andare a lavorare e soprattutto a studiare: le vacanze di natale e di pasqua sono un’infame trovata della chiesa per rendere sempre più ignoranti i ragazzi italiani.
Diana B.
Perchè sostituire una cerimonia idiota con un’altra, per di più inventata lì per lì?
Pensiero personale in più frammenti:
1) il buio delle sere dell’inverno è brutto. Oggettivamente. Una festa tutta luci e colori sgargianti tira su di morale. Natale o come la volete chiamare, toglie la malinconia
2) ci vuole una pausa festiva per la scuola. Alunni (e docenti prossimi al burn out, malattia riconosciuta come invalidante – controllate prima di giudicare) ne hanno bisogno per ricaricare le batterie. Si torna tutti più riposati e rilassati, pronti ad uscire dal letargo insieme ai giorni più lunghi. E tutti dovrebbero fare vacanza – alternando i lavori socialmente indispensabili.
3) Le vacanze servono a ricompattare le famiglie: genitori e figli dovrebbero parlarsi e ascoltarsi. Chiusi in casa durante le feste – e spento il televisore – si dovrebbe aprpofittarne pr ristabilire il dialogo.
4) le canzoni di natae sono bellissime: non mi interessa se sono dedicate a Gesù. Nella testa sostituisco Speranza/Affetto/Gioia con Gesù e restano belle. Sono meglio dei rapper violenti e inneggianti a furti, egoismo, sfruttamento droga e quant’altro. Gli atei dovrebbero per caso chiedere la chiusura dei teatri lirici? Spesso vi ci si eseguono opere religiose come il Messiah, come la Juditha Triumphans, le messe requiem etc. Se si possono ascoltare perchè belle, allora le canzoni natalizie non dovrebbero dar fastidio a nessuno
5) Se si priva la gente di una festa, ne cercherà un’altra; non è detto che sia così pacifica come il vecchio natale (mode Nostradamus on)
Sono una mamma che ormai festeggia questa festa da 4 anni, esiste da 15.
La prima volta che l’ho vista mi ha sorpreso per l’originalità e la suggestione spirituale.
Si svolge di sera, in silenzio i bambini con un lumino in mano, escono dalla scuola per disporsi in cerchio nel prato.
in fila poi dispongono i lumini formando un simbolo natalizio nel rispetto di tutti.
Cantano canzoni bellissime studiate durante l’anno che parlano di integrazione e pace e tutto finisce.
All’epoca di Gesù la festa aveva un carattere popolare, civile e patriottico e fu chiamata la “festa delle luci” e il suo saluto era “ti auguro un giorno di luce”