Alto Adige, “macro-parrocchie” per affrontare crisi di vocazioni

Per affrontare il sensibile calo di vocazioni in Alto Adige e l’aumento dell’età media dei parroci, il vescovo di Bolzano e Bressanone Karl Golser ha concentrato le chiese dell’area in 70 unità pastorali (sorta di “macro-parrocchie”, come chiarito dal prelato) guidate ognuna da un sacerdote. Il vescovo afferma: “Se diventa sempre più grave la mancanza di sacerdoti, tanto che certe strutture fondate sulla loro opera non possono essere più portate avanti, questo però non ci deva scoraggiare”. Golser ha inoltre disposto che alcune attività, come i corsi prematrimoniali e la pastorale giovanile, siano svolte direttamente presso i comuni, vista la carenza di sacerdoti.
Come esposto dallo stesso vescovo, in Alto Adige su 325 sacerdoti ormai ben 232 hanno più di 66 anni, solo 15 hanno meno di 36 anni e gli ultra settantacinquenni sono 109.

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56 commenti

Antonio

Riporto le testuali parole di Monsignor Richard Williamson tratte dal sito ” unavox “:

“Il Nuovo Ordine Mondiale, a cui corrisponde l’apostasia silenziosa nella Chiesa, avanza a passi da gigante. Ma la Chiesa è indefettibile.
Dunque, delle due l’una: o entro cinque, dieci, vent’anni Dio interviene con un castigo esemplare per ristabilire l’ordine, oppure la Chiesa andrà a gemere nelle catacombe aspettando questo intervento. Ad ogni modo, la situazione attuale è irrecuperabile con degli sforzi puramente umani.”

demonoid

lol ma cos’è? Un Monsignor al capolinea? Con l’andropausa?

sabre03

In altri termini Dio che è già intervenuto più volte (clamorosa quella del Figlio che poi è Lui stesso), dovrebbe farlo ancora. Ma che razza di gioco è quello in cui le regole si cambiano ogni qualvolta si è sul punto di perdere?
Non è più dignitoso ammettere di aver sbagliato piuttosto che barare?
Ci assolva tutti una buona volta, se siamo come sembra il frutto dei suoi errori e non se ne parli più…..

faidate

Finalmente un coraggioso aut aut a dio: se ci sei, batti un colpo!

Chiericoperduto

E’ solo questione di tempo…a meno che non riempano le parrocchie con un mare di pretini extracomunitari, ma si è già visto come i “buoni” cattolici apprezzano la cosa.

gutul

Ne vedremo delle belle.

Spero proprio che non collassi il sistema economico: se riusciamo a mantenere il livello di benessere attuale, sono troppo curioso di vedere che si inventa la chiesa, con un decimo o meno di prelati rispetto ad ora.

Ovviamente, se la società torna povera ed ignorante, addio sogni di libertà.

Otto Permille

La professione di prete è destinata ad estinguersi come quella dell’arrotino, dell’ombrellaio e dello spazzacamino.

Paolo Gelmo

Il vescovo Golser è stato nominato nel marzo di quest’anno e, come tutti i nuovi nominati, si distingue dal predecessore per attivismo. L’altro giorno ha fatto visita al Consiglio e alla Giunta Provinciale di Bolzano. Sentite cosa dice un quotidiano locale:
“… la visita di monsignor Golser in consiglio provinciale ha rispettato una tabella svizzera. Nella sala consiliare tutti al loro posto come bravi scolaretti, consiglieri da una parte, da quella opposta la giunta provinciale (…) e dietro la presidenza del consesso. (…) il presidente e poi il vicepresidente del consiglio provinciale, intervallati da brevi stacchi musicali, hanno fatto gli onori di casa a Karl Golser, accomodato su una sedia stile impero poggiata profeticamente, visto il messaggio poi lanciato, su un tappeto persiano.”
Il vescovo hai poi parlato sull’importanza del santificare le feste. Per completezza riporto una frase condivisibile che però giunge in ritardo sulle polemiche seguite all’annuncio di un progetto di destinare a Bolzano un locale a luogo di culto musulmano:
“Non si può – ha detto monsignor Golser – negare il diritto alla libertà religiosa dei musulmani, solo perchè questi non la garantiscono nei loro Paesi.”
Tra i politici, poi, trovi sempre il catto-cattolico di turno e, infatti, il Vicepresidente del Consiglio Provinciale ha ricordato, attraverso una frase di Cartesio, che “se l’uomo rinuncia a Dio cade nell’abisso”.

Bulk

Se l’uomo rinuncia … ai preti, vola verso vette di progresso straordinario.

Amedeo

Le unità pastorali ci sono da circa 20 anni, l’istituzione non è sempre semplice per motivi canonici.
Purtroppo nella prima metà del 900 specie al nord ci si è abituati ad avere preti in abbondanza, che rimanevano in parrocchia per svariati decenni: l’obbligo di cambiamento e il calo numerico aiuta a rimettere in luce il ruolo della comunità.

Sandro

Sarebbe il caso di riflettere sull’ipotesi dei sacerdoti sposati.
E dei sacerdoti donna.
E dei sacerdoti omosessuali.

Chissà se saranno ancora coerenti, nonostante questa situazione…

Giorgio Villella

Ho conosciuto nel 1975 la figlia di un sacerdote protestante svizzero che mi ha detto che il padre a un certo momento e’ diventato ateo; lo ha detto al suo vescovo che lo ha invitato a rimanere al suo posto (e a continuare a incassare lo stipendio); cosa che ha fatto.

Sailor-Sun

I preti gay esistono gia, e sono tanti.
Semplicemente non fanno outing.
Anzi, sono di certo tra i maggiori sostenitori dell’omofobia.

Hellspirit

Sono una specie in via d’estinzione anche dalle mie parti (la “cattolicissima” Brianza)

Splendido! 🙂

Mirko

certo che è un settore in cui ci sarebbero possibilita’ di impieghi e di carriera davvero interessanti…con la disoccupazione che c’è…

Maciste

Arriveranno preti da tutto il mondo e già rido: ve lo immaginate un leghista di ferro, difensore della pura razza italica, prendere la comunione da un senegalese??? 🙂

Sailor-Sun

Infatti gentilini (vicesindaco di treviso) non li vuole i preti extracomunitari.
Ho letto una discussione di un sostenitore di forza nuova dire le stesse cose.
Ormai tra lega e FN non ci sono più differenze (inviti alla secessione a parte).

FloraSol Accursio

preferiscono “peccare in segreto” e prendere ben altre cose, dai senegalesi… ma anche dai brasiliani, e da altre etnie assortite…

Eristico Epicureo

tic tac il tempo scorre inesorabile e non aspetta nessuno, figuriamoci Dio e i suoi adepti

dv64

Beh, meglio per i pochi preti rimasti: meno si è, più grossa è la fetta della puntuale “torta” graziosamente offerta dallo Stato…

enrico mini

“Come esposto dallo stesso vescovo, in Alto Adige su 325 sacerdoti ormai ben 232 hanno più di 66 anni, solo 15 hanno meno di 36 anni e gli ultra settantacinquenni sono 109.”

Per i parlamentari italiani come siamo messi…?

Stefano Bottoni

Mica troppo bene pure lì… Per di più discutono di limitare internet (come se fosse possibile!), senza minimamente sapere di cosa stanno parlando. Sono sicuro che la maggior parte di loro non saprebbe nepppure collegare un modem e configurare una connessione. Infatti (letto su vari giornali) tanti hanno una casella e-mail ma non rispondono mai (mi sa perchè non hanno la minima idea di come si faccia). In mano a questa gente stiamo!!!

Stefano Bottoni

Preciso: so benissimo che è possibile proibire gli accessi a determinati siti (oltre al fatto che si è automaticamente monitorati ad esempio se ci si iscrive a certi gruppi su FB… e mi sa che pure su questo blog c’è qualcuno che veglia su di noi…), ma sono cose che fanno in paesi come Cina, Cuba… Qui siamo nel paese del popolo delle libertà, no?
(era sarcasmo, se non si fosse capito)

enrico mini

Sono d’accordo, ma allora chi ci comanda è un altro popolo!

POPPER

caro Stefano, se capitasse qualcuno che ist…se all’odio, credo che l’amministratore del blog lo richiamerebbe alle proprie responsabilità immdiatamente, quindi, fino ad ora, se si scrive anche solo per criticare senza alcuna violenza verbale, non vi sarebbe da temere alcun biasimo o denuncia. Per questo è sufficiente il regolamento del blog e chi lo amministra e lo applica.

bender

con questa crisi di lavoro quasi quasi ci faccio un pensierino e mi faccio prete … a come sono ateo capace che mi fanno pure cardinale se non addirittura papa.

Kaworu

sono stanca, ho letto “macro PANNOCCHIE”.

beh, sarebbero sicuramente più utili.

San Giovese

Scusate, ma proprio non ho capito questa:
“alcune attività, come i corsi prematrimoniali e la pastorale giovanile, siano svolte direttamente presso i comuni”
In che senso “presso i comuni?”.
Cmq mi immagino già come risolveranno il problema del calo delle vocazioni:
Aumento degli “stipendi” per i preti con conseguente aumento dell’8×1000 dell’irpef per la CCAR portato a 10×1000(1%) o più, ovviamente a spese di tutta la cittadinanza.
Chiusura di un occhio o anche due per quei preti che proprio non riescono ad astenersi dai rapporti sessuali, in particolare con figli, figlie, madri, mogli dei parrocchiani(così si risolve pure la crisi delle nascite, in più i nascituri sarebbero anche figli “indiretti” di Dio….).
Un altro paio di concessioni tipo auto blu, buoni pasto, immunità varie e fare il prete diventerà un lavoro più allettante dell’impiegato pubblico(già adesso è più pagato un prete che un dottorando che fa ricerca all’università).

Paolo Gelmo

La domanda è più che legittima. Ho letto l’articolo in questione e dal testo si capisce che “dei corsi prematrimoniali, della pastorale giovanile e della catechesi” si occuperanno le unità pastorali, cioè le parrocchie in comune..

Voi-sapete-chi

Me lo sono chiesto anch’io.
Presumo che voglia dire: presso la parrocchia (presumibilmente più grande) che ha sede nel Comune, verso la quale si confluirà dalle frazioni.

POPPER

Come direbbe Spok, lunga vita e prosperità! ce la faremo a vederlo, tempo 10 anni e gli ttuali fenomeni saranno moltiplicati esponenzialmente.

POPPER

Cari Amici, non c’è santo che tenga, la chiesa senza, sacerdoti di base, è in via di estinzione, perchè tutta la carriera poi per divenire vescovo e cardinale si interromperà inevitabilmente.

Gesù pare che non chiami più nessuno al sacerdozio e quelli che esistono ancora non rimarranno motivati a lungo, andranno in crisi; secondo me si è esaurito il fenomeno delle strane voci interiori che chiamano alla vocazione.

Alcuni giovani cattolici di oggi associano le voci interiori a possibili patologie ma molti di loro vorrebbero o spererebbero in un incontro mistico per avere una propria vocazione chiara ed inequivocabile. Ma certe voci sono irrazionali e conducono al sacerdozio come una sorta di cieca obbedienza verso il divino che non esiste e con ciò si esaurisce anche il carburante emotivo di quelli che già sono sacerdoti.

Si vuol parlare di libertà religiosa per la comunità ma non per il singolo, solo che oggi il singolo non diverrebbe mai sacerdote a quelle condizioni restrittive delle libertà individuali. La Chiesa merita la propria estinzione.

libero

L’attuale dirigenza della CCAR sembra fare di tutto fer farsi detestare, apparentemente non è logico con le parrocchie che vengono accorpate per mancanza di vocazioni.

bender

ragazzi non fatevi troppe illusioni, se in italia c’è crisi di vocazioni non significa che la chiesa andrà in crisi perchè se non li prende dall’italia arrivano dall’estero sopratutto india e africa. manca poco al papa nero.

POPPER

Il papa nero è questo papa attuale e, senza scomodare le profezie, l’attuale periodo è nero in tutti in sensi e non solo in Italia, quindi dopo questo papa sarà la catastrofe conclusiva della chiesa, sarà ridimensionata drasticamente e già il fatto che si assemblano i residui delle parrocchie rimaste è un segnale sintomatico.

Cari credenti cattolici, Gesù non ha mai chiamato nessuno al suo seguito, è tutto nella vostra mente e di consegenza nell’emozioni autoindotte e autosuggestionate. Dal momento che dio non esiste e se lo si è inventato, gli si può far dire anche: esci dalla tua famiglia e seguimi, ma questo vuol dire che ci si è convinti da se stessi che tale decisione è una chiamata dal cielo, mentre invece è pura e semplice scelta personale, rispettabilissima se volete, ma basta che non imponga i suoi valori anche agli altri attraverso conversioni forzate o indotte con mezzi coercitivi. La buon Novella è stata imposta con la forza giustificando i mezzi che si sono usati e vengono anche oggi usati per costringere bambini, ragazzi e adulti a certe condizioni di sequela di cristo “previa obbedienza” cieca al papa e ai vescovi, i soli che si sono presuntuosamente arrogati il diritto di dire a tutti come la pensa gesù e suo padre e sua madre e lo spirito santo.

crebs

Non credo proprio. Rimetto in linea il racconto di un episodio già scritto per un altro post.
L’episodio è quello di un liceo classico privato di Roma, uno dei più famosi, gestito dai Cristian Brothers irlandesi.
Un giorno fu comunicato ai genitori degli alunni che il liceo sarebbe stato chiuso (dopo cinque anni per consentire a chi aveva appena iniziato di finire il percorso scolastico nella scuola).
Furono fatte diverse riunioni fra i cristian brothers e i genitori degli alunni e la motivazione data per la chiusura programmata fu la crisi delle vocazioni; erano rimasti così pochi (e avanti negli anni) che non avrebbero potuto continuare a gestire la scuola, anche se era una di quelle a cui tenevano di più perchè nella città del papa.
Furono proposte (alcune dai Cristian Brothers, altre dai genitori ) varie soluzioni per evitare la chiusura. Tutti erano molto infervorati nell’esaminare le proposte perchè la volontà manifestata era di continuare a ogni costo.
Ad un certo punto i Cristian Brothers fecero una proposta: l’unico paese dove non risentivano la crisi delle vocazioni era l’India e avrebbero potuto far venire loro per gestire la scuola.
Il silenzio che cadde alla proposta fu agghiacciante e non fu nemmeno esaminata (il liceo chiuse al termine dei cinque anni previsti; ora l’edificio è sede della LUMSA)

daigoro

secondo me più che alle vocazioni bisogna guardare alle condizioni di lavoro: quanti sono i preti che hanno scelto il sacerdozio per avere un futuro assicurato ?

nel passato era la regola, ma oggi guai ! i preti hanno un tenore di vita paragonabile ad un operaio con una libertà paragonabile ad un carabiniere. Facendo carriera le cose migliorano ma nel complesso nessuno è più tanto fesso da farsi prete a meno che non soffra di qualche malattia mentale.

inoltre l’approvazione sociale della scelta sacerdotale è ai minimi livelli, un tempo avere un figlio prete era una specie di vanto, ma oggi è una disgrazia, la famiglia ed i genitori vengono compatiti come colpiti da una sventura.

sono certo che se i sacerdoti fossero pagati come i piloti dell’aviazione ce ne sarebbero a migliaia ogni anno. l’avidità della chiesa e l’innalzamento del tenore di vita della popolazione hanno reso la professione di sacerdote un mestiere da extracomunitario.

POPPER

Hai centrato l’argomento, è un posto sicuro ma tanto ipocrita e morboso e presuntuoso e arrogante in alcuni dei sacerdoti e vescovi rappresentativi della Chiesa, che preferisco essere disoccupato ma sincero e non artificioso, senza dialettiche politichesi e remore moraliste e istigazioni alla sovversione delle leggi costituzionali Italiane ed Europee. Non vorrei mai dire di si a Gesù come han fatto molti sacerdoti che oggi sono na minaccia per la democrazia. Se la vocazione sacerdotale è l’opposto delle libertà garantite dalla Costituzione, allora preferisco preti che lasciano la veste per essere più sinceri con se stessi e la gente, puttosto che dei don Ercole e dei padre Livio e anche peggio che in tv spadroneggiano e stravolgono le parole e i sognificati di laicità ecc….ec….

Voi-sapete-chi

La tua diagnosi mi pare veramente ottima.
Che il sacerdote non sia più una figura di prestigio è un fatto valutato molto positivamente dalla Chiesa per scremare sulle vocazioni.
(Ma cosa c’entra “l’avidità della Chiesa?”)

Toptone

C’entra. Quando la smettete di ricoprire d’oro statue (idoli) e volte di cappelle (Padre Pio) e contemporaneamente aver la faccia – di bronzo – di chiedere allo STATO (cioè a tutti) sempre più fondi e contributi?

Nazinger dovrebbe essere più prudente a parlare di miseria (altrui) mentre si rigira sul capo il cappellino di ermellino, tutto soddisfatto.

enrico mini

“Gesù pare che non chiami più nessuno al sacerdozio”

ti credo! Anche lui si è stufato, nella sua immensa pazienza, di essere millantato e presoperilcul.

POPPER

Essendo stato, nei miei anni di studio sulle esperienze mistiche dal punto di vista psicologico, anche ospite di monasteri e conventi, avendo rispettato serenamente le loro regole; Nel 1994, ho assistito, mentre ero a tavola con i frati, ad una ritirata da parte di un aspirante seminarista, esso non ebbe a parlare con me personalmente, ma a tutti gli astanti, ed essi videro che la sua decisione era serena e risoluta e, dopo la cena, prima di andare a dormire, quel giovane mi chiese un parere sulla sua decisione ed io risposi:

ascolta: nel momento delle scelte imporanti vogliamo sempre avere vicino qualcuno che ci sostenga e ci rispetti, è naurale. Tu hai fatto la scelta migliore perchè hai deciso di essere sincero con te stesso e di conseguenza anche con gli altri, non puoi diventare sacerdote, dovresti scendere a troppi compromessi macchiavellici con le contraddizioni più atroci che esistono in chi ti darebbe degli ordini e per cui ti imporresti di obbedire per non dispiacere a Gesù.

Per Essere coerenti con le proprie scelte libere e davvero laiche, e non essere ipocriti nella chiesa, si deve decidere di uscire dal gregge, ed è una scelta razionale ed emotivamente equilibrata, mentre molti nella chiesa oggi pensano che il papa che gli altri pastori sono diventati inquisitori e dittarori il cui scopo è quello di spadroneggiare sul gregge, che a loro dire, è stato loro affidato da Gesù.

Paul Manoni

Tutta gente fresca a quanto vedo… 😀
E si chiedono pure perche’ i giovani se ne fregano delle chiese!?!?! 😀
La mentalita’ di un anziano, e’ decisamente diversa da quella di un giovane tra i 20 ed i 30!
Come possono anche solo capire le esigenze di questi giovani???
ORMAI LA LORO TRUFFA DI RELIGIONE POSSONO SOLO IMPORLA…
NON C’E’ VERSO DI INVERTIRE LA ROTTA ALTRIMENTI! 😉

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