D’Alema: l’articolo 7, “il più grande degli inciuci”

Dovendosi difendere dall’accusa di inciucio, Massimo D’Alema, intervenendo alla presentazione del libro di Francesco Cundari Comunisti immaginari, ha dichiarato che “alcuni “inciuci” come l’articolo 7 della Costituzione che è il più grande degli “inciuci” sono stati molto importanti per la convivenza nel nostro paese”. Certo, oggi “è più problematico farli”, ma secondo l’esponente PD “ce ne sarebbe bisogno, mentre un certo azionismo radicale non è mai stato utile”.

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83 commenti

massimiliano f.

Ah, “inciucio” nel senso di “sapiente composizione di differenti opinioni”.
Allora ci può stare.

Flavio

Che pero’ tendono a riconoscere interessi altri rispetto allo stato: chiesa cattolica, Berlusconi, …

Paul Manoni

La Costituzione all’art. 7 sancisce che Stato Italiano e Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, sovrani e indipendenti. Significa la negazione di reciproche influenze ed intromissioni.

Se per lui ribadire la separaizione tra Stato e Chiesa, e’ un cosa inutile, siamo alla frutta! 🙁
Perche’ allora non molla la sua calda poltrona in parlamento, in favore di qualche vescovo o cardinale…Loro, sono convinto, ne sarebbero piu’ che felici di tornare ad impossessarsi in modo palese e senza piu’ sotterfugi del paese.
CERTE USCITINE INFELICI, I MINISTRI E GLI ESPONENTI POLITICI DI ALTRI PAESI, NON LE FAREBBERO DI CERTO.
D’Alema servo del Vaticano!

IVAN IL COMUNISTA.

Sostenere che la Chiesa cattolica in Italia è la detentrice del potere politico, è sostenere una sciocchezza. Non è vero che i preti hanno potere politico in senso stretto: hanno sicuramente una funzione ideologica nel sostenere la borghesia e capitalismo.

robby

non si puo mantenere una forzatura ideologica come la forma borghese del vivere ,con il capitalismo suo datore di lavoro per chi deve mantenere questa borghesia come dominante,sè il potere in senso stretto detenuto dalla sfumatura,che, la chiesa mantiene ,di potere,”come la giudichi te”fosse gia limitata,come la interpreti tu.guarda il continente africano e tutte le sue contradizioni,e poi vieni a riparlare di ,di chiesa approssimativa,come la capisci tu.

marco

si certo, e le banche che si chiamano s paolo, antonveneta, cassa di risparmio di Roma, di s spirito …continuo? sono nomi così, perchè portano pace e bene. MA IN CHE PAESE VIVI?

Aldo

Purtroppo l’articolo 7 dice anche che i rapporti tra stato e chiesa sono regolati dai patto lateranensi.

daniele

dimentichi il fatto che rimanda ai patti lateranensi sul rapporto tra essi. In sostanza l’art 7 non dice granchè senza sapere cosa regolano quei patti.

giusto una cosina eh…..

stefano f.

D’alema dovrebbe usare a tutti la cortesia di stare zitto…grazie.

ZAUTERN DEE IKONOBLASTA

Chissà quanti bacetti avrà spedito il massimino sulla pseudo-bua del suo amato silvietto!

Già si prepara, il massimino, giacchè non vede l’ora di tornare a recitare la parte del fu-togliatti-mafio-sovietico con il silvietto nella parte del fu-de-gasperi mafio-vatic-anale!

Bruno Gualerzi

Caro d’Alema, gli ‘inciuci’, se tali sono, prima o poi si pagano… ed è comodo prendersela con l”azionismo radicale’, che purtroppo in questo paese sostanzialmente bigotto ha sempre contato poco o niente.
A parte l’art.7, che oggi stiamo pagando ancor più che in passato, al signor D’Alema in prima persona è imputabile – assieme ad altri che l’hanno visto protagonista (la vicenda della bicamerale) – l”inciucio’ più disgraziato per questo disgraziato paese, sicuramente la vera per quel berlusconismo che da 15 anni stiamo subendo. E per quanto chissà ancora. Si tratta – che si possa definire ‘inciucio’ o meno in senso proprio – della sua famosa (famigerata) affermazione fatta a suo tempo che le televisioni di Berlusconi rappresentavano ‘un patrimonio’ per il nostro paese!
E non contento si accinge – come si ricava anche da questa dichiarazione – a proporne altri.

Capitan Farlock

Quoto totalmente (umilmente anche). Il problema è che la gente continua a votare PD nel migliore dei casi credendo che sia il meno peggio, nel peggiore che sia un’alternativa a B. E rido per non piangere. Il PD non è altro che un comitato d’affari il cui fine ultimo è il benessere della sua classe dirigente e del bosco e sottobosco di dirigenti, segretari, consiglieri di amministrazione, consiglieri regionali, comunali, provinciali etc… Insomma di tutto ciò che è di nomina politica. La strategia è quella del Vaticano, usare memi accattivanti e condivisibili come uguaglianza, amore, riforme, diritti,pace, ottenere un po’ di consenso e poi continuare a farsi bellamente gli affari (in tutti i sensi) propri.

dustropos

esatto, è quello che penso da tanti anni…
e lui sarebbe anche il piu’ intelligente della brigata che quando parla lascia cadere le sue paroline come fossero diamanti e li’, tutti, ad ascoltare assorti!!
Ahh, la vera cultura, l’intelettuale!!

libero

Durante gli anni 80 quandole TV di Berlusconi dovevano chiudere il PCI ha ottenuto RAI3 e Berlusconi ha mantenuto le sue TV, questo come vi sembra ?

Mario

Questo è un paese in cui dire la propria opinione si rischiano voti. Il paese ha troppi ipocriti e ignoranti, anche analfabeti. La gente è di conseguenza, alquanto superficiale.

Claudio Diagora

Questo la dice lunga sulla levatura dei nostri “statisti”…
In un paese serio si sarebbe parlato di “compromesso” inteso come accordo che possa accontentare il maggior numero di cittadini: la parola “inciucio” mi sa tanto di mafioso… di accordi sottobanco che salvaguardino più l’interesse del “particulare” che quello generale…
Una risata li seppellirà… ma spero anche qualcosa di più vischioso!….

AndreA

Siamo messi bene…

D’altra parte se questo paese riversa in una situazione disastrosa da punto di vista politico e sociale la colpa deve essere pur di qualcuno. Di qualche concezione politica mafiosa, basata troppo sui compromessi piuttosto che sui principi e sui diritti…

Pier

Ma vi rendete conto che ormai quasi tutta l’opposizione è d’accordo sul fatto che Berlusconi si faccia le leggi ad personam per salvarsi dai processi? Tutti a dire che se vuole farsi le leggi va bene, a patto che valgano solo per lui così non rovina i processi degli altri… è PAZZESCO!!!

stefano f.

se “l’opposizione” avesse voluto fermare l’unto del signùr 😉 avrebbe provveduto con una legge antitrust subito! senza tv il sig.B è nulla ma c’erano le coop rosse di mezzo hehehe scambio alla pari, io nn tocco te tu nn tocchi me e le conseguenze le paghiamo noi.

ZAUTERN DEE IKONOBLASTA

Riguardo al fatto che d’alema fosse un vilissimo mestierante senza scrupoli, come d’altronde l’altro degno gluteo del PDmenoL, veltroni intendo, non c’erano dubbi ormai da illo tempore!

Per questa ciurmaglia vale sempre l’antico adagio “O Franza O Spagna basta che se magna”!

Sarebbe ora che se ne accorgessero gli ostinati sordo-ciechi elettori del PDmenoL (compresi certi Odifreddi che si intiepidiscono quando sono in gara per uno scranno!), ma si sa:
VANA SPERANZA!

Giovanni

D’alema, Fassino, Veltroni, Latorre e compania bella dovrebbero solo vergognarsi, farsi chiudere in un container coi sigilli doganali e spediti nel posto più lontano al mondo.

Ulv

Anche perché l’art. 7 non servì per garantire “la convivenza nel nostro paese”… La Democrazia Cristiana – se ricordo male qualcuno mi corregga – era disposta a sacrificare quell’articolo, che venne approvato all’ultimo momento per il bisogno di legittimazione sentito dal PCI. Col PD, sembra non sia cambiato nulla da allora.

Bruno Gualerzi

E’ certamente vero che il PCI – che pure era stato tanta parte della Resistenza – aveva bisogno di una legittimazione, trovandosi, dopo Yalta, al di fuori del campo socialista, ma credo che abbia anche giocato un ruolo decisivo la sua natura di partito fortemente ideologizzato e verticistico, convinto di potersi opporre, usando le stesse ‘armi’, ad una istituzione in qualche modo speculare come la Chiesa. Non si rese conto (come fecero invece socialisti e soprattutto azionisti) che riconoscendo di fatto un ruolo privilegiato al Vaticano (l’art.7 parla sì di Stato e Chiesa cattolica “ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani”, ma subito dopo stabilisce che “I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi” di mussoliniana memoria) si era già persa in partenza la partita. Paradossalmente, ma non tanto, la Democrazia Cristiana – data la sua natura di partito non certo sospetto di anticlericalismo – poteva sentirsi più libera nei confronti del Vaticano, e De Gasperi in più occasioni si rifiutò di cedere a certe sue ingerenzre.
Comunque sia, ha un bel dire D’Alema che l”inciucio’ dell’art.7 ha reso possibile la convivenza nel nostro paese, ma il prezzo che così si è dovuto pagare lo stiamo scontando con una maggioranza schiacciante di votanti sui quali ancora oggi può far presa lo spauracchio dello ‘spettro comunista’ quando di comunismo è rimasto solo il ricordo… il che significa che quell’inciucio’ è servito – come in precedenza – solo al Vaticano.
Ammesso e non concesso che in sede costituente la scelta del PCI potesse avere una sua giustificazione, continuare ancora oggi a insistere per ‘aprire’ senza contropartite ad una forza politica che – fra le altre cose – fa dell’anticomunismo una delle sue armi vincenti, significa non aver imparato niente da un passato ancora recente.

libero

P.C.I. = Partito Cattolico Italiano
Forse nessuno se ne era mai accorto.

gabriele zamparini

Caro Senatore Ignazio Marino, Ho appena strappato la tessera del Partito Democratico, tessera che avevo preso la scorsa estate per sostenere la sua candidatura alla segreteria del partito. Il dissenso con le ultime dichiarazioni di Massimo D’Alema non mi consente di restare all’interno del PD un minuto di piu’. La classica goccia che fa traboccare il vaso, come si dice.
CONTINUA: http://zamparini.wordpress.com/2009/12/19/canto-di-natale-lettera-aperta-a-ignazio-marino/

Lucy Van Pelt

Ero arrivata al tuo blog (sempre interessante) dal sito di Ignazio Marino, che oggi esprime dispiacimento per il tuo addio e si impegna, anche per scongiurarne altri, a sostenere con forza il dissenso all’interno di un partito che cerca alleanze con forze politiche lontane dai principi che caratterizzano uno stato laico.
Non posso fare il gesto simbolico di strappare una tessera che non ho, ma utilizzerò la molletta verde ricordo del voto alle primarie, per tenere ben in vista un promemoria: “Ricordati di non votare per il PD se non viene ascoltata la voce di Marino e se, anche in una sola regione, si fanno alleanze tattiche ripugnanti”
L’alternativa sarebbe quella di usarla per votare otturandosi il naso, ma ora basta!

Ludwig

dalema è soltanto un profesionista della politica (professionista in modo deleterio) come tanti altri (rutelli, capezzone, ecc. ecc.).
Poi ci sono gli ex forzaitalia che sono dipendenti di berlusconi pagati però da noi.
Questo povero paese avrebbe invece bisogno di dilettanti della politica e servitori dello stato.
Invece questi lo stato lo affamano per interesse privato.

crebs

Aveva ragione (lo ricordate?) Nanni Moretti a piazza Navona, ogni giorno che passa (e ogni segretario del PD che passa) viene confermato.
Ricordo che ho già postato tempo fa il fatto che per le elezioni europee mandai tramite il suo sito una e-mail a Di Pietro per avere notizie circa la laicità del programma del partito e dei candidati. Mi è stato risposto in politichese e ovviamente non l’ho votato.
Per quanto riguarda Vendola, Ferrero e gli altri di qualla parte, sono ormai gli unici in italia capaci di scindere con perseveranza e continuità l’atomo e pertanto NON li ritengo affidabili;
di Casini non mi piace l’intero programma politico, non solo la sudditanza alla chiesa.
Il risultato è che probabilmente non andrò più a votare.

libero

E’ un errore, meglio un voto di protesta ad un piccolo partito anche se tagliato fuori.

LukoKruco

Non sono d’acccordo, é un errore andare a votare, il voto di protesta, cioè scegliere il meno peggio, è comunque un voto negativo che non serve a nulla. Il vero dissenso è non votare più.

crebs

Per essere più chiaro: probabilmento l’inciucio di d’alema sarebbe accettabile se dall’altra parte berlusconi si ritirasse a vita privata (altrimenti che compromesso è? una parte ottiene tutto e l’altra niente); l’attuale maggioranza dovrebbe continuare a governare scegliendosi (facendo scegliere a napolitano) il suo candidato premier.
A queste condizioni l’inciucio sarebbe accettabile.
Per quanto riguarda l’articolo 7 della costituzione, vista la situazione dell’italia in quel momento era forse un compromesso accettabile. L’errore è stato inserire il Concordato e peggiorarlo poi con il sodale del berlusca, craxi.

Roberto Grendene

“alcuni “inciuci” come l’articolo 7 della Costituzione che è il più grande degli “inciuci” sono stati molto importanti per la convivenza nel nostro paese”

sì, importanti per discriminare parte dei cittadini e privilegiarne un’altra, per buttare danaro per mantenere una casta sacerdotale, per calpestare i diritti civili, per dare privilegi ed immunita’ ad una religione sola e alla sua gerarchia in particolare; ultimo non ultimo, per permettere l’indottrinamento a partire dai 3 anni di età e per due ore la settimana in tutte le scuole di ogni ordine e grado

Bruno Gualerzi

Si potrebbe obiettare – come del resto fa D’Alema – che l’alternativa a quell”inciucio’ era una ‘rivoluzione’ destinata al fallimento in quanto l’Italia era stata collocata dagli accordi di Yalta in area ‘capitalista’ (e per quanto mi riguarda è andata bene così)… ma, intanto c’erano anche altre alternative, e in ogni caso, visto – così come richiami – cosa ha comportato, e cosa comporta, l’art.7, farne ancora oggi l’apologia è per la sinistra l’ennesimo suicidio.

Cassandra testarda

Ci risiamo. Ancora D’Alema a confondere le acque, a portare per forza il PD alla resa , al compromesso, all’accodarsi al carro del vincitore in cambio di nulla, anzi a prezzo della rinuncia ad ogni possibilità di avere una propria identità, un proprio ruolo di opposizione attenta e democratica, alla possibilità di rappresentare agli occhi dei suoi elettori una alternativa credibile. Che siamo andati a fare a votare per le primarie, se poi la linea politica la decidono ancora D’Alema e Violante? Sempre gli stessi ambigui personaggi della vecchia politica inconcludente, senza anima e senza idee, imbevuta di quell’opportunismo che è sempre stato terreno di coltura per l’instaurarsi e il perpetuarsi delle dittature. Si crede forse di poter tornare al governo rompendo l’alleanza con Di Pietro e proponendo agli elettori l’insipido panbagnato dalemiano al posto della amara zuppa berlusconiana?
E’ grottesco poi che per darsi delle arie da sapiente (la sua specialità) e giustificare una volgare leggina che garantirebbe l’impunità al nostro premier corruttore, D’Alema citi come esempio l’art, 7 della Costituzione, che fu accordo , più che compromesso, con motivazioni e scopi un po’ più nobili e di garanzia per Stato e Chiesa; il meglio che si potesse fare a quel tempo, pur dovendosi trascinare ancora dietro i Patti Lateranensi.
E poi, se forse D’Alema crede di poter somigliare a Togliatti, perchè era detto “il migliore”, non si può certo paragonare la levatura morale dell’altro ispiratore dell’accordo del ’47: Berlusconi non può nemmeno vagamente somigliare a De Gasperi; e patti con lui non se ne dovrebbero proprio fare, visti i precedenti.

Mario Rosario Celotto

Quanti nuovi partiti hanno fondato D’Alema e Veltroni , dal P.C.I. in poi? Non mi ricordo più.
So però che nessuno di essi è durato troppo. Ma ,allora, non è poi così intelligente come si dice a destra e a sinistra, o no?

Magar, bieco illuminista,

L’art. 7 non è servito a salvare la “convivenza” nel paese, bensì a evitare che il PCI perdesse troppi voti presso le masse cattoliche. Se non si distingue tra compromessi necessari alla sopravvivenza comune e compromessi opportunistici non si ha chiara l’idea di cosa sia una democrazia liberale. Forse un ripassino della storia della cultura “azionista radicale” tornerebbe utile…

libero

P.C.I. = Partito Cattolico Italiano
Bastava dirlo subito e avrebbe preso più voti della D.C., mettendo anche una croce assieme alla falce e al martello.
I comunisti si sono fatti ingannare.

alessandro

la chiesa cattolica dovrebbe, come tutte le confessioni religiose, essere equiparata ad un associazione culturale. e come tale non deve essere indipendente nei confronti dello stato ma ne deve rispettare le leggi.

robby

e 8 giorno iddio creo i dalemiani e la mediocrita fu gradita agli occhi di tutti,e dio li vidi soli,e gli diede massimo,e gli disse,andate e spargete mediocrita,e io vi riconpenseroìììì

libero

Lo scopo del PCI era di tenere a bada i comunisti veri, ci è riuscito e ci riesce anche oggi nella sua trasmutazione.
Questo è reso possibile dalla mente poco evoluta del comunista medio, come da quella del cattolico medio.

stefano f.

hai veramente ragione.
il pci non era altro che un partito borghese all’interno della sinistra vera, quella formata dalla classe operaia che si rompeva (e si rompe) la schiena per un stipendio misero, quella delle lotte per i diritti civili, quella delle occupazioni, quella sinistra insomma che non esiste più e di cui il pd non è nemmeno una pallidissima ombra.

p.s. vorrei ricordare a chi poca memoria che prima del 1974 molti della nomenklatura del pci erano anti-abortisti poi fiutando l’umore della piazza ostile al clerico fascismo e ai compromessi (viva gli anni 70 e lo dico con fierezza!!!) decisero di schierarsi pro aborto.

libero

Va ricordato che l’aborto era stato ripristinato in URSS nel 1956 e negli altri paesi del Comecon pochi anni più tardi.
Ma che razza di PCI era ?
Cattocomunisti filovaticani sottobanco, e forse segretamente affiliati all’Opus Dei ?
(a pensare male a volte ci si prende).

pincopallino

Si sta difendendo dalla accusa di inciucio o sta giustificando l’inciucio?

stefano f.

tenta di giustifiçare il suo megastipendio da parlamentare, da ex ministro, ex primo ministro ecc.

Luca

Ed ecco che getta la maschera. Se “comunista” è ciò che Ivan della Mea descrive in “Rosso un fiore”, D’Alema comunista non lo è mai stato. D’Alema è ed è sempre stato un arrivista, uno che ha salvato Berlusconi ai tempi dell’affaire rete4, che El Sivlio stesso ha definito “l’amico Massimo”. D’Alema è l’antitesi di tutti i valori che una Sinistra vera dovrebbe professare: legalità, uguaglianza di diritti ed opportunità, onestà, coraggio. D’Alema, invece, è l’amante delle barche che accetta tangenti (nell’allora PCI, si intende), “l’amico Massimo” che non disdegna l’inciucio ed anzi lo professa quale regola per la dialettica politica, confondendo la diplomazia con la corruzione. Se questo è il PD (e questo è il PD), mi rifiuto di considerarlo un partito di centro-sinistra: è solo un partito borghese composto da corrotti, corruttori e teodem.

Luca

Ed ecco che getta la maschera. Se “comunista” è ciò che Ivan della Mea descrive in “Rosso un fiore”, D’Alema comunista non lo è mai stato. D’Alema è ed è sempre stato un arrivista, uno che ha salvato Berlusconi ai tempi dell’affaire rete4, che El Sivlio stesso ha definito “l’amico Massimo”. D’Alema è l’antitesi di tutti i valori che una Sinistra vera dovrebbe professare: legalità, uguaglianza di diritti ed opportunità, onestà, coraggio. D’Alema, invece, è l’amante delle barche che accetta tangenti (nell’allora PCI, si intende), “l’amico Massimo” che non disdegna l’inciucio ed anzi lo professa quale regola per la dialettica politica, confondendo la diplomazia con la corruzione. PD: borghesi e teodem.

Luca

Pardon, per errore ho inviato praticamente lo stesso commento due volte ^^”

Paolo P.

D’ Alema è un togliattiano riveduto e scorretto, baciapile all’ occorenza.

bismarck

L’italia è un paese che vive sul consenso della mediocrità, da qualsiasi parte la si veda. Purtroppo.

Stefano Grassino

Della mediocrità, della malafede, dell’ignavia, dell’insipienza, del buio assoluto. Dopodichè esiste qualche rondine che non fà primavera.

POPPER

Io conosco benissimo gli inciuci dei sindacati cisl, uil, ugl, cisnal con la confindustria e con il governo in materia di contratti nazionali. Quando avevo bisogno solo la CGIL è riuscita ad aiutarmi, l’RSU della CISL mi ha abbandonato proprio nel vivo di una causa civile contro la Candy.

Sono iscritto all’ANMIC, quella degli invalidi civili e i sindacati cattolici non mi hanno aiutato per nulla, quindi, nella Repubblica Italiana fondata sul lavoro, vi sono anche lavoratori più uguali degli altri davanti ai sindacati cattolici, alla faccia dello Statuto deii lavoratori!

Gli inciuci di Dalema li conosciamo bene, per esempio lo sapevate che abitava in una casa Gescal e pagava pochissimo al mese di affitto? Mi domando se il suogoverno ha risarcito i malati di leucemia a causa dell’uranio impoverito.

bismarck

Non dire eresie. Se il suo governo avesse risarcito i malati di leucemia a causa dell’uranio impoverito, sarebbe stato un governo che si occupava dei problemi della gente e francamente questo mi sembra veramente impossibile. Un governo italiano che si occupa dei problemi della gente per risolverli, una cosa troppo sconvolgente per essere vera, una cosa inimmaginabile, impossibile da realizzarsi. Non dire mai più queste cose, qualcuno potrebbe pensare che siamo una nazione civile.

POPPER

hai ragione, forse sono nato solo per caso in questa Italia clerico-catto-nazional socialista (inclusi gli estremi opposti dei comun-fascis), ironia della sorte o semplice decisione naturale dei miei genitori?

Comunque, l’universo ha delle soluzioni inaspettate che non abbiamo ancora preso in considerazione, forse perchè la nostra scienza non è in Italia molto considerata dalla Politica e dalla Chiesa, quindi, escludenfo un progetto intelligente, conterei su

Asatan

Beh Popper anche la CGL ti aiuta solo se fai parte di determinate categorie di lavoratori: metalmeccanici e statali.
Ho lavorato 4 anni e passa nella sicurezza privata. LA prima ditta per cui lavoravo si comportava così:

– ci ha assunti tutti col livello sbaligato
– ci obbligava a turni di 12\16 ore con meno di 12 ore fra un turno e l’altro
– ci obbligava ad avere gli straordinari in nero e non li pagava tutti
– ci minacciava tutti di trasferirci a Roma se ci fossimo lamentati (siamo di Milano) per finire a fare le pulizie

In CGL ci è stato detto senza giri di parole di cercarci un altro lavoro e di non rompere loro le scatole, che gli interessa perdere tempo con categorie di lavoratori a basso impatto mediatico. CISL e UIL idem. Alla fine ci siamo rivolti alla UGL…. un sindacato così di destra da fare sembrare bossi comunista. Diciamo che fra l’intervento dell’UGL e il fatto che il cliente presso cui eravamo in appalto se ne è accorto e ha sostenuto noi lavoratori le cose sono cambiate (lunga storia).

POPPER

Asatan, ti do ragione per il fatto che anche la CGIL è molto relativa nella difesa dei lavoratori, a presindere dal fatto che mi abbia aiutato, non vuol dire che non vi siano in essa delle contraddizioni in diversi altri territori italiani, magari il tuo, e ti credo.

Non è mai un dogma per nessuno di noi questo o quell’altro sindacato, purchè sia attento ai diritti dei lavoratori in base allo statuto stesso e soprattutto in base alla Costituzione che ci dice: la Repubblica Italiana è fondata sul lavoro, quindi non quello nero si intende, ma è a ciò purtroppo che sei stato obbligato ed è una violazione grave dei tuoi diritti costituzionali.

La Corte di Strasburgo dovrebbe anche sentenziare sulla violazione dei diritti dei lavoratori ed essere più incisiva sul tema dei loro diritti costituzionali e richiamare i sindacati anche alla difesa di tutti i lavoratori indiscriminatamente. Ma a questo ci arriveremo un giorno.

POPPER

hai ragione, forse sono nato solo per caso in questa Italia clerico-catto-nazional socialista (inclusi gli estremi opposti dei comun-fascis), ironia della sorte o semplice decisione naturale dei miei genitori?

Comunque, l’universo ha delle soluzioni inaspettate che non abbiamo ancora preso in considerazione, forse perchè la nostra scienza non è in Italia molto considerata dalla Politica e dalla Chiesa, quindi, escludenfo un progetto intelligente, conterei su una rivolta pacifica della “Rete” e sempre di certo sulle iniziative dell’UAAR.

POPPER

Loro lo sanno che nnon ci rimane altro che internet per far udire il nostro disappunto quando ormai tutti gli altri canali si sono rivelati chiusi ad ogni dialogo davvero laico.

Per esempio il dissenso di moltissimi pdiellini in Veneto contro le discisioni del PDL di candidare Zaia della Lega li porta a sostenere una candidatura alternativa e autonoma ma non autorizzata dal Premiere, ciò, è un vero suicidio del pdl in veneto.

A maggior ragione le decisioni della chiesa di restringere le libertà religiose individuali per imporre quelle pontificie, diocesane e parrocchiali, la porta allo stesso lento suicidio, poichè esiste il diritto di culto per ogni individuo ma in senso autonomo dalla comunità a cui appartiene, per cui esiste anche l’oportunità con lo sbattezzo di uscirne definitivamente e, al momento, penso che lo sbattezzo verrà ad avere un eco ancora più importante e amplifcato a cui molti faranno ricorso e non solo in Italia, ma credo che sarà un fenomeno europeo sempre più in espansione.

Stefano Grassino

Caro popper, nella casa più pulita è necessario il secchio della spazzatura. Questo è e lo sarà ancor di più il ruolo dell’italia nell’Europa.

AlexJC

è incredibile che ci siano “laici” di “sinistra” che ancora vanno dietro a questo simpatizzante dell’Opus Dei…

mogol_gr

Odio l’uniformità. Inciuccio porcata facciamo maialata, la maialata di D’Alema, la maialata di Copenaghen….

libero

E’ opinione diffusa che i siti laici e atei siano di sinistra, però leggendo questo forum si ha una diversa impressione.

Otto Permille

Senza l’appoggio della Chiesa il PD non ritornerà più al governo. Oggi l’alternativa al lego-berlusconismo si gioca sull’asse PD-UDC. Questa è la naturale conseguenza della scelta di Veltroni di sfasciare l’Ulivo.

Flavio

A me questa teoria per cui bisogna sempre blandire i vescovi mi sembra tutta da dimostrare. Molti cattolici sono favorevoli alle coppie di fatto e gay, al testamento biologico, ecc e non ubbidiscono ciecamente al Vaticano. Non dico che il PD debba essere ultra-liberale, ma almeno fermo sui punti che appartengono a tutte le sinistre europee.

Secondo me e’ proprio quando il centrosinistra decide di baciare le pantofole vaticane e arcoriane che perde voti.

stefano f.

l’errore più grande è il nostro 🙁 che da buoni puristi pensiamo ancora che l’italiano medio possa cambiare e divenire finalmente ragionevole tanto da cambiare la sua mentalità “grandefratellista” e buttare a mare questi politicanti all’amatriciana…io non nutro nessuna speranza e mi guardo intorno in attesa di una opportunità occupazionale all’estero…mi basta poco, in fondo da buon operaio so adattarmi molto bene…l’italia non ha futuro.

Federico Tonizzo

E’ anche con gli “inciuci” che l’Italia è diventata quella PORCHERIA ORRENDA E VERGOGNOSA che è, SCHIACCIATA TRA IL VATICANO, LA MAFIA E BERLUSCONI!
BASTA, BASTA, BASTA CON INCUICI E CRIMINI VARI!!!
W L’ONESTA’, LA GIUSTIZIA E LA MAGISTRATURA !!!

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