“Il popolo di Israele deve conservare i valori della Torah e dell’identità ebraica”. Sono le parole con cui un gruppo di ebrei, la “lobby per i valori ebraici”, ha lanciato, nei giorni scorsi, una campagna contro la presenza per le strade di Gerusalemme degli “stupidi” simboli cristiani – tra i quali è stato inserito anche l’albero di Natale. Supportata dai rabbini, la lobby, ricorda il quotidiano Haaretz, ha anche invitato a boicottare hotel e ristoranti ritenuti non ortodossi. I cristiani, a Gerusalemme, rappresentano il due per cento della popolazione. Nessuna autorità politica ha al momento preso le distanze dall’iniziativa.
Natale a Gerusalemme: israeliani sfilano in nome dei “valori ebraici”
36 commenti
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cioe’,in sintesi,gli ebrei vogliono difendere le loro radici ebraiche….
mi sembra di aver visto gia’ qualcosa del genere…
non ricordo dove….
Gli ricorderanno le “steli” e i “pali sacri” pagani, che i profeti si preoccupavano di tagliare.
Diana B.
forse in vaticalia?=^=
Ognuno ha il diritto di ” difendere le proprie radici culturali e/o religiose “.
Tutto sta a vedere COME lo fa.
Se lo si fa con una campagna di informazione culturale, niente da obbiettare, se uno si riconosce in certi valori che gli vengono richiamati alla memoria, potra’ tenerne conto, liberamente anche in alcuni dettagli o conseguenze o tradizioni specifiche o necessita’ di una certa coerenza ricordate dagli autori della campagna mentre se uno in quei valori in partenza non ci si riconosce, oppure se non accetta di doverli estendere a certe conseguenze pazienza, si fara’ i fatti suoi in altro modo.
Finche’ un rabbino moderno dice che non e’ coscer (conforme alla sua religione) concedere il marchio di kosher a prodotti come gi alberi di natale che celebrano un altro monoteismo o il politeismo, fa semplicemente e civilissimamente il suo mestiere.
Quando i rabbini antichi o meglio i sacerdoti di Gerusalemme ed i profeti biblici incitavano a tagliare o bruciare i pali dei politeisti sulle colline, e magari gia’ che c’erano di proibire tali culti e di eliminare i pagani stessi, invece, no, non facevano niente di legittimo, ma facevano persecuzioni della propria gente e terrorismo, proprio come gli attuali jihadisti.
Ma sarebbe bene NON confondere fra le due cose.
Che diventano tre se introduciamo il nostro diritto di fare serenamente delle campagne informative e politiche per invocare il rispetto per le nostre radici laiche almeno nella scuola pubblica, nei pubblici uffici e tribunali, senza vederci sempre sovrastati da crocifissi appesi nel luogo della sovranita’, dove dovrebbero stare i simboli dello stato laico, bandiera, stemma della repubblica e, eventualmente anche (ma a me piace molto meno) ritratto del presidente della Repubblica.
Togliere i crocifissi dagli uffici pubblici e’ semplicemente un nostro diritto ad una pari dignita’ e non una campgna d’odio contro valori altrui! Se ne ricordi chi si indigna: Siamo ben lontani dal voler togliere ai cattolici i loro simboli in tutti gli altri luoghi appropriati, sui loro monumenti, dentro alle loro chiese e dentro alle loro case, o al loro collo.
Sbaglio o Freud diceva che una religione “O e’ intollerante oppure non e’ affatto (una religione)”?
E da un punto di vista strettamente logico la cosa non fa una grinza:una religione e’ per definizione la depositaria della Verita,dell’UNICA Verita,per cui ammettendo che ci possa
essere qualcosa di valido nelle altre religioni (e nelle loro Uniche Verita)intaccherebbe le
sue stesse fondamenta.
E quale simbolo non e’ stupido per chi non ci crede ?
Dal sangue di San gennaro alla Sacra Sindone ,alle ossa di san Pietro,alla pietra della Mecca,
alla stimmate di Padre Pio,ai corni e ferri di cavallo,agli amuleti del mago Thelma?
Per cui cosa c’e’ da criticare?
Il mago Thelma è il compagno della strega Louise?
Diana B.
L’albero di Natale è un simbolo di origine pagana ed è associato a Santa Klaus-Babbo Natale che propriamente cristiano non è.
Il fanatismo non è solo dei cattolici.
Libero, TUTTI i simboli cristiani sono rubati da altre culture, oramai l’Albero se l’è preso il cristianesimo, facciamocene una ragione, pure il papa ne ha uno alto quanto un palazzo
Anche l’albero di Natale è stato digerito dai cristiani: l’albero della vita nell’Eden, il sempreverde che richiama il risorto ecc
Diana B.
Santa Claus e San Nicola sono la stessa persona ed era un vescovo cattolico, quindi, è successo qualcosa di pagano nel cattolicesimo quando hanno deciso di sostituire i doni dei Magi a Betlemme con i pacchi regalo di Babbo Natale, ma entrambi sono ugualmente di orgigine pagana. Babbo Natale è più nordico e a Milano c’è Gesù bambino che distribuisce i regali come nel caso di santa luicia che si diceva essere priva di vista.
Ecco perchè quando ero bambino ogni tanto mi arrivavano regali indesiderati, questa santa Lucia non ci vedeva proprio.
Babbo Natale è stata un’invenzione della Coca Cola, che non potendo usare i bambini nella sua pubblicità ha preso santa Claus, lo ha vestito dei suoi colori (bianco e rosso).
Tornato a casa dopo aver distribuito i doni, il buon vecchietto sprofondava in poltrona e si dissetava di Coca.
Diana B.
Ormai è tutto un sincretismo. Il Natale stesso lo è: http://www.riflessioni.it/testi/radici_natale.htm
Più o meno quello che capita qui da noi ma in senso inverso e contro gli atei da parte dei confessionalisti. Gli estremi opposti si toccano e si scontrano in territori diversi ma non certo in modo laico e per nulla rappresentando uno stato laico.
Non condivido quelle iniziative dell’ortodossia ebraica, ma deve far riflettere qui da noi quelli che sono al loro pari i cristiani di “bassa lega radicata nel territorio (la padania che si sta allargano anche ad altre regioni d’Italia)” e che non debbano mai arrivare all’antisemitismo generalizzato o nazifascista, o peggio, fare di tutti gli extracomunitari un fascio indistinto e da buttare fuori dal Bel Paese.
Gli ebrei in Italia come la pensano rispetto alle iniziative prese dai loro correligionari?
hanno certo criticato le politiche ecclesiali della Chiesa cattolica sia in Israele che in Italia, quindi, simao alla guerra santa tra le due estremità opposte della religione monoteista? In nome di quale dio questa volta?
Guerra santa?
Ma va’.
Brontolamenti da riunioni condominiali.
Diana B.
A dire il vero questi ebrei non hanno tutti i torti. I cristiani hanno saccheggiato tutta la loro cultura, facendola propria, senza pagare i diritti d’autore, e in più prendendoli a calcioni e rinchiudendoli nei ghetti.
Accusandoli di deicidio.
ma se dio non esiste, quindi non è neppure mortale, che accuse assurde!
Gesù non poteva essere dio in alcun modo, poiché anche la conoscenza Advaita, la più antica filosofia indù, sconsigliava agli allievi di un maestro di ritenersi devoti di dio, anzi, loro preciso compito era quello di allontanare il falso ego, cioè quello che si sarebbe ritenuto dio nella loro mente, di conseguenza, si sarebbero esaltati in modo impersonale e la cui ulteriore conseguenza psicologica era la dissociazione in io e dio, uomo e dio, mortalità e imortalità, ego e anima.
Tali dissociazioni psicologiche dualistiche le aveva esprimentate anche gesù quando lo vediamo nell’orto degli ulivi mentre in se si genera la spaccatura tra umanità mortale e frustrazione egogica dell’elemento divino delirante, per cui alla fine la natura umana si è arresa alla volontà ugualmente impotente dell’elemento divino ormai consegnatosi nelle mani dei nemici, segno che dio non poteva salvare suo figlio, che fra l’altro anche la trinità è un dualismo impersonalistico e dissociante in personalità multiple.
Dio non esiste perchè è lui il falso ego che è stato ingenerato nella mente dei credenti generando dualismo e dissociazione psicologica mistica delirante e dalle autorità religiose e dall’educazione dei genitori credenti. Dio è il prodotto del disperato tentativo della fede di poter vincere sulla natura mortale, adducendo motivi filosoficamente inconsistenti e incoerenti: trascenndenza dell’anima sul corpo mortale, ma l’anima è psiche= mente il cui encefalogramma un giorno sarà piatto anche per dio ovvero il falso ego irrazionale.
Forse Gesù non avendo frequentato i filosofi indù, non ha mai saputo di non essere il Verbo incarnato.
Comunque, complimenti per le sue argomentazioni.
Mi ricorda quando il mio parroco disse che in qualsiasi cosa si può vedere quello che si vuole, facendo il caso della lavanda dei piedi: gesto di esemplare amore e servizio o gesto di un omosessuale feticista?
(accidenti, ma quante vecchiette sapevano cos’era un feticista!)
Sei forte Massimilano, hai ragione, non si deve entrare troppo nell’intmo di Gesù, può essere una violazione della privacy.
Sul comportamento della Maddalena /Myriam di Magdala/ sappiamo da alcune leggende che fu una vestale della Dea Astarte e Gesù se ne innamorò.
La maddalena la vediamo nel vangelo quando pienge sui piedi di gesù e li asciuga coi suoi capelli ma anche in un’altra scena, quella cin cui Marta si rivolge a Gesù pregandolo di smuovere la sorella Maria (sempre la maddalena) dai suoi piedi perchè l’aiuti nei doveri di casa.
Stessi atteggiamenti e stessa persona ma in due momenti distinti e poi la reputazione della maddalena non era quella della prostituta appiccitategli addosso nel 500 c.ca d.C. dalla chiesa. Tuttavia la sua reputazione di vestale era legata al culto della dea Astarte e quindi mediante uso dei feticci.
Mi perdoni, sig “Popper”, ma dalle leggende non si può “sapere” poi molto.
Inoltre la “peccatrice” che piange sui piedi di Gesù, non affatto è detto che sia la Maddalena, (come non lo è la famosa adultera) e direi idem per la Maria, sorella di Lazzaro e Marta (il gesto simile è l’unzione dei piedi di Gesù, sia da parte della peccatrice in casa di Simone, che di Maria a Betania).
La costruzione di queste biografie, fatte cucendo versetti tra loro apparentemente simili, non è molto razionale.
Massimiliano, chi ha detto che il vangelo sia razionale? io stavo solo accostando comportamenti similari in materia di feticci, devozione, adorazione, ecc…ec… e Maria secondo me corrisponde perfettamente in diversi suoi comportamenti alla maddalena, la sorella di Marta e di Lazzaro di Betania.
Ne ho già discusso con alcuni treologi del seminario di Brescia e di Bergamo tempo fa e non son stati capaci di confutarmi ma solo di girare intorno alla questione dei peccati della maddalena, ecco tutto il loro sforzo teeologico.
Non basta dirmi che ho torto, caro Massimilano, devi dimostrarmelo e, dato il contenuto letterario del romanzo evangelico frammentato in diverse versioni più o meno apocrife, non essendo il vengelo verità storica, potrei avere anche io ragione di accostare elementi simili sparsi in diverse versioni, non lo ritengo una eresia teologica la mia, e del resto non hai nemmeno tu la verità in tasca sull’intepretazione del vangelo; giusto?
Giusto.
Non sono un esperto, ma la anonima “peccatrice” appare in Luca 7 e la Maddalena all’inizio dell’8, se fossero state la stessa persona perchè il redattore non avrebbe potuto scrivere, per esempio “ed essa lo segui”, come fa Marco per Bartimeo?
Di Maria di Magdala si dice che fu liberata da sette demoni, il che può non aver niente a che fare nè con il peccato nè con il sesso.
Maria sorella di Lazzaro e Marta è di Betania e non di Magdala, e non viene mai chiamata Maddalena.
Inoltre Maria appare, sia in Luca che in Giovanni, molto statica (stavo per dire: lessa) e francamente non assomiglia per niente alla dinamica donna di Giovanni 20 (che, delle due, assomiglierebbe di più a Marta).
A me sembrano caratteri molto diversi.
Non dico che Lei abbia torto, ma quanto scrive mi sembra molto azzardato e anche molto (mi perdoni) da agiografia devozionalistica.
Scusi, mi è partito il post con il nick della mia compagna.
cara de a della caccia, ha mai letto il poema dell’Uomo dio? Maria Valtorta, edizioni Valtortiane in 10 volumi. In esso la Madalena è maria di Betania.
Maddalena da Magdala? Si, ma non sta scritto che fosse stata la sua residenza, il fatto che non sia scritto, vieni e seguimi, non escude affatto che lei lo abbia seguito. Giuda non è stato chiamato come gli altri discepoli, al contrario è apparso senza che gesù gli dicesse seguimi ed era a quei tempi un giovane molto istruito, era di keriot e conosceva gli alti vertici di Gerusalemme.
Se avrà modo di leggersi il poema dell’uomo dio, alla fine si renderà conto che non vi è assolutamente più veridicità nei 4 evangeli rispetto all’opera di Valtorta, almeno che non abbia ricevuto lo spirito santo per interpretarmi il vangelo senza alcun errore storico.
Sapendo che entrambi le opere evangeliche e l’opera di valtorta sono ugualmente materia di fede, si sentirebbe di dar credito più ai vangeli canonici o a quelli apocrifi e all’opera dei mistici? Vede, qualsiasi sia la sua risposta la riterrei molto relativa e per nulla assoluta, in tal caso non vorrei che il suo ego theoologicus ne risentisse.
La cosa da ridere è che l’etnia del “popolo eletto di YHWH” è quella con il più alto tasso di non credenti al mondo: ben > 40%.
Spesso celeberrimi: Spinoza, Marx, Freud, Einstein, Levi-Montalcini, Carl Sagan, Isaac Asimov, Murray Gell-Mann, ecc. ecc. ecc.
è anche quello con il QI più elevato, ci sarà qualche collegamento fra le due cose?
caro Massimiliano, sono andato a vedere adesso nell’opera che ho nella mia biblioteca sulla figura dell maddalena e di maria di Betania.
sono partito dall’ipotesi numero 1.
è molto improbabile che per due volte in due luoghi differenti Gesù sia stato unto con una quantità di olio di nardo avente esattamente lo stesso valore (Mc 14:5 e Gv 12:5) e che per due volte questo abbia dato luogo alle stesse pesanti critiche da parte dei presenti.
Nel Vangelo di Maria Valtorta, di poco anteriore al Concilio Vaticano II, la figura di Maria Maddalena è chiaramente identificata con quella di Maria di Betania e la peccatrice pentita.
ecco altre ipotesi sempre letterarie, si intende, a mio favore:
Alcune tradizioni accostano la figura di Maria Maddalena a Maria di Betania, la sorella di Marta e del risorto Lazzaro (Lc 10:38-42 e Gv 11:1-45) e alla peccatrice che unge i piedi a Gesù a casa di Simone il Fariseo (simone il lebbroso), probabilmente a Nain-Jansen.
In Giovanni si dice espressamente: Gv 11:1-45. Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella. 2 Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato.
http://www.mariavaltorta.com/?op=view_news&type=news&id=107
per esempio a pag 630 dell’opera: L’arrivo a Betania. Un discorso di Gesù ascoltato dalla Maddalena.
Ecco da dove sono partito per presentare le mie pbiezioni sulla distinzione delle due Marie.
Gentile “Popper”, francamente, l’opera della Valtorta mi guardo bene dal leggerla (non fosse altro per il tempo che dovrei impiegarci), soprattutto perché non è assolutamente un “vangelo”, né tantomeno materia di fede (come nessuna delle rivelazioni private), e in questo il mio parroco -a torto o a ragione- è feroce.
Giuda, come tutti i Dodici è stato chiamato: Marco 3, 13-19, Luca 6, 12-16, Giovanni 6, 70.
Non pretendo affatto di convincerLa che i Vangeli siano (nel loro modo) veritieri, ma che da loro possa risultare che Maria di Betania e Maria di Magdala siano la stessa persona è una ipotesi molto poco convincente: hanno dei caratteri completamente diversi e tutti i commenti, almeno quelli delle Bibbie standard, lo negano (l’ “adultera” di Giovanni 8, sarebbe -ipoteticamente- più credibile).
Da quello che da non esperto posso ricavare leggendo i Vangeli (canonici), l’unzione di Betania è in Marco e Matteo (a casa di Simone il lebbroso) e in Giovanni (dove è invece in casa di Lazzaro, cui Gesù -nel Vangelo di Giovanni- è molto affezionato): essa avviene in apertura della settimana santa ed è un segno di onore verso Gesù e un segno profetico del suo destino (per la sepoltura) -Il mio parroco dice che è stata lei a dare a Gesù l’idea della lavanda dei piedi-.
L’unzione riportata da Luca è completamente diversa: in un luogo indefinito ed è in una scena di conversione e di perdono, tema molto caro a Luca.
Mi viene da pensare che Luca si sia ispirato all’unzione di Betania (vedi il nome del padrone di casa: Simone, trasformato però in fariseo), che in lui mi pare manchi, per creare una scena di pentimento, perdono e riconocenza.
Ritengo poi che i Vangeli non debbano o possano essere interpretati alla luce di presunte rivelazioni private: sarebbe il caos.
Come vede la mia risposta non è per nulla assoluta e molto relativa; del genere: “Non si può dire che: …”, “E’ assolutamente fondato il dubbio che: …”.
Grazie del dialogo.
PS: Freddino anche lì?
Caro Massimilano, neppure lei mi ha convinto, anche perchè siete voi stessi i cattolici a credere poi a Lourdes, mediugorje, Loreto, Guadalupe, Fatima, ecc..ec… Poi sappia, che mi sono accertato di una cosa, A nairobi lo stesso rettore del seminario ha l’opera intera della Valtorta e ne ha parlato con i suoi seminaristi e l’ha fatta leggere loro senza tanti problemi di scrupoli come li ha invece il suo parroco feroce.
Io studio da anni i comportamenti dei mistici e sono stato in molti monasteri a parlare con i monaci e frati con molto rispetto anche per le loro personali esperienze extrasensoriali. Nei vangeli si deve vedere anche come si comportano i personaggi e non solo confrontare le citazioni, devi avere il senso dell’osservazione dei comportamenti caro massimilano e Maria Valtorta è una mistica come poteva esserlo margherita Maria alacoque di cui ho studiato la storia e so che come il tuo paroco nemeno i suo confessore le credeva,ma poi cambiando confessore la sua storia è stata verificata meglio e autenticata dalla chiesa che ne ha disposto la festa del sacro cuore.
Vedi caro Massimilano che anche all’interno della chiesa non tutti i sacerdoti credono alle apparizioni e alle esperienze mistiche? Allora voi perchè credete ancora a tali apparizioni se nemmeno loro sono convinti all’unanimità?
Se dai per certo Fatima, come mai non dai per certo Maria Valtorta? Entramnbi sono visioni, e rivelazioni, e non può ignorare che la tradizione mistica è quella che oggi è divenuta molto praticata dai cattolici perchè hanno sete di sopranaturalità.
Non dimentichi caro Massimilano che anche i vangeli canonici sono stati oggetto di seconde e terze mani nello stenderli e poi tradurli in varie lingue e raggrupparli e ad oggi non vi sono stracci di prove a loro favore dal punto di vista trorico, ed è certo che anch’essi, a questo punto, possono essere considerati come l’opera della Maria Valtorta, o come le apparizioni o altri generi lettarari radicati nel territoirio, cioè, opere letterarie più o meno ispirate dalla musa che nel caso del cattolico è lo spirito santo. Ognuno ha la sua musa ispiratrice e dante aveva il poeta Virgilio che non era nemmeno cristiano, meno che mai cattolico doc.
Che Lei, dal Suo punto di vista, consideri i Vangeli come l’opera della Valtorta posso capirlo, ma resta anche vero che la Chiesa non la pensa così, che Lourdes o Fatima e l’Alacoque sono approvate mentre Medjugorje (o come si scrive) e la Valtorta ancora no.
E che le rivelazioni private vengono riconosciute solo per quello che ribadiscono di quanto è già stato rivelato dalle sacre Scritture.
E soprattutto non è obbligatorio crederci, non sono per nulla dati di fede.
Non mi pare neanche che i cattolici siano quelli che credono a questo o a quello, di sicuro non io, e molti altri come me.
E’ meglio fidarsi dell’esegesi che di una sedicente mistica.
(E poi mi pare proprio di avere confrontato i vari comportamenti -diversissimi- delle varie Marie)
La saluto, vado a nanna, ma stavolta tengo acceso da subito un po’ di riscaldamento.
Non vedo perché nello Stato Ebraico non si debba manifestare a favore delle tradizioni ebraiche
Saranno mica offesi per la beatificazione del “silente” Pacelli!? 😀
Ha tutta l’aria di una vera e propria ritorsione, alla faccia del dialogo tra le religioni..!Il 2% della popolazione conta come il famoso 2 di coppe…Non si capisce tanto risentimento e tanto boicottaggio improvviso, verso i cristiani.
Ma, a Gerusalemme, il Natale dell’anno scorso era tanto diverso da quello di quest’anno!?!?
Ma quale boicottaggio? Ma quale ritorsione? NON esiste proprio.
Qualche rabbino si e’ limitato a dire che gli alberi di natale non sono tradizione ebraica
E che percio’ e’ assurdo (per loro anche scandaloso) che vengano dotati di approvazione kosher.
Volere gli alberi di natale con approvazione bollata kosher sarebbe una pretesa di FANTA – sincretismo estremista e non di laicismo o di rispetto delle fedi altrui.
Tenete anche presente, se non mi sbaglio, che in Israele i cristiani sono praticamente tutti arabi/palestinesi, che Betlemme è nei Territori e che il loro presidente è sempre in prima fila alla Messa della notte di Natale (sempre se non mi sbaglio)
Mai credere all’ansa soprattutto se prende le notizie dal forum palestina!
E’ UN FALSO TOTALE.
E’ da questa disinformazione ANSA che poi escono sui nostri quotidiani delle brevi (come ieri sul GIORNALE e su queste ULTIMISSIME UAAR) che ingannano i lettori. In Israele non esite nessuna guerra tra ebrei e cristiani. Molto più semplicemente l’ufficio rabbinico ha comunicato agli esercizi che beneficiano dell’attestato di Kasherut (vale a dire i prodotti kasher), che quanto viene venduto dve essere conforme con le regiole ebraiche. Non ci risulta che gli alberi di natale ne facciano parte. Peraltro in libera vendita, cosi’ come la carne di maiale, e persino regalati a migliaia ai cittadini cristiani di Gerusalemme dal sindaco ebreo a nome della municipalita’
C’è poi stata una scritta su un muro vicino alla chiesa del Santo Sepolcro ingiuriosa verso la chiesa cattolica, scritta che è stata subito rimossa dalla municipalità. Incolpare Israele se uno scrive su un muro ? Semmai apprezzare la velocità con quale in Israele la si toglie !
La verità è che ogni pretesto è buono per mettere Israele sul banco di accusa.
I media europei asserviti ai petrodollari arabi ed al masochismo antioccidentale insistano nel voler rimarcare solo e sempre cose negative, mai quelle belle, su Israele.
quanti arabi di Palestina e Gaza vengono curati, gratis, in Israele?
quanti di loro vivono di lavoro onesto in Israele?
quanti arabi di Palestina sperano in cuor loro di poter vivere pacificamente in Israele, senza più essere soggiogati da hamas e dall’odio?
nessuno se ne occupa, ma creare un caso tra rabbini ortodossi ed esponenti della destra nazionalista si fa in un attimo. Falsamente.
Preciso che il falso totale e’ da riferire ad assolutamente inesistenti coinvolgimenti delle autorita’ israeliane statali o dele autorita’ municipali di Gerusaemme.
E’ vero invece che alcuni rabbini si siano mobilitati contro <> di alberi di natale nei negozi Kosher e perfino di attribuzioni della qualifica di kosher, cioe’ di prodotto approvato religiosamente conforme all’ebraismo per alberi di natale di cioccolato eccetera, esempio quello in vendita sul link seguente. http://www.appreciatedgiftbaskets.com/Gourmet-Chocolate-Christmas-Tree-Regular-Kosher-_p_636.html
E’ da notare che i rabbini hanno correttamente individuato l’albero di natale in un simbolo politeistico
ovvero pagano precristiano, piu’ ancora che un simbolo cristiano!
E’ senz’altro una rivincita dei “pali” o degli “alberi” sulle colline menzionati nella bibbia come da eliminare da parte degli ebrei credenti nel dio geloso , ma venerati perfino da vari re di Israele (e fra questi mi pare vi fosse anche il saggio re Salomone, che venerava anche la dea Astarte, dea dell’amore), e la cosa da ateo ma ammiratore del paganesimo non puo’ che farmi piacere.
Quello che invece mi dispiace e moto e’ il risorgere del razzismo antisemita sotto ogni pretesto:
Cito da una lettera aperta di Michael Sfaradi:
Quando davanti alle varie ondate di antisionismo il presidente Peres, allora ministro degli esteri di Israele disse di lasciarli fare tanto avrebbero sempre trovato il modo di parlare male di noi, fece un errore madornale.
Questo e’ stato il più grande errore strategico mai fatto dalla politica israeliana; perché se è vero che ne uccide più la penna che la spada, o che sono più pericolosi 4 giornali ostili che mille baionette, l’aver lasciato allora campo libero ai nostri denigratori ha fatto danni inestimabili.
Infatti la mezza luna non si maschera più solamente da falce e martello, con il tempo si è fatta furba e sa mascherarsi da tutto ciò che gli conviene, come gli conviene e, soprattutto, quando gli conviene.
Non si accontenta più di fregare solo la sinistra, perché oggi ha la forza di fregare, intimorire o convincere chiunque ad appoggiarla e raggiunge i suoi scopi andando a toccare quei tasti e quelle corde di un antisemitismo che non riguarda più solamente un popolo ma anche, e soprattutto, la sua nazione: Israele.
Con questo intento si è costruita alleanze di tutti i tipi.
Sa essere comunista, socialista, fascista e anche nazista; anzi quello lo ha sempre saputo fare visto che lo zio di Yasser Arafat, Amin al-Husseini, gran Muftì di Gerusalemme, durante la seconda guerra mondiale viveva a Berlino alla corte del Führer Adolf Hitler.
Oggi, davanti agli occhi annoiati e rivolti altrove del mondo intero, e con la complicità di parte di esso che con il passare del tempo diventa sempre più grande, forte e arrogante, assistiamo alla crescita di sentimenti di ostilità che da troppo tempo hanno superato i limiti di guardia e che, se non fermati, presto strariperanno.
Acredine che va oltre la normale dialettica politica e che è alimentata dall’interesse economico, dall’odio mai completamente sopito e da mille altre ragioni, che nascono dalla parte più nera dell’animo umano.
Siamo testimoni di fatti inaccettabili che vengono vergognosamente sdoganati come si trattasse della normalità più assoluta.
Tribunali europei: inglesi, spagnoli, danesi olandesi ecc. ecc. che mettono mandati di cattura contro esponenti politici o di governo dello Stato di Israele accusandoli, senza prove e solo su denuncia di parte, dei crimini più efferati di cui un essere umano può macchiarsi, e rapporti di tutti i tipi, “Goldstone” è solo il più tristemente famoso, che redatti partendo da preconcetti e già pronti prima ancora che venissero fatte le indagini in loco, servono solo ad accusare Israele.
Io, in quei giorni di “Piombo Fuso”, ho visto personalmente entrare dai valichi che dividono la striscia di Gaza dal territorio israeliano, decine di enormi autotreni carichi di ogni genere di prima necessità.
Io personalmente sono stato testimone del fatto che, proprio durante le ore di tregua per il corridoio umanitario che Israele concedeva per permettere il passaggio degli aiuti umanitari verso la striscia e del passaggio dei civili feriti verso gli ospedali israeliani, i palestinesi sfruttavano il fermo delle operazioni per colpire indisturbati, con i loro missili forniti dall’Iran, le città israeliane di Sderot, Asquelon ed il porto di Asdhdod.
Città piene di civili, ma di questo il dott. Goldstone nel suo rapporto ne fa menzione solo su poche pagine, m che non sono mai venute alla luce e dalle quali non è scaturita nessuna accusa nei confronti dei dirigenti palestinesi.
Accusare Israele di crimini contro l’umanità è di moda, fa molto “IN”, ma è come accusare ognuno di noi e anche se agli occhi di chi ci conosce sembra una barzelletta, sono in molti ormai, soprattutto quelli che si costruiscono le opinioni leggendo i giornali o ascoltando la televisione, e che di conseguenza si basano su falsi ripetuti la storia degli ultimi anni ne è piena, che ci credono capaci di ogni cosa…anche di questo.
L’accusarci di pulizia etnica, di massacri continuativi, espropri eseguiti e altro ancora, il catalogo è pieno e la fantasia non manca.
Dimenticando di menzionare un milione di ebrei perseguitati, cacciati e depredati di ogni loro bene dalla Libia, Algeria, Marocco, Tunisia, Siria, Iran e Yemen e della distruzione delle sinagoghe o nella loro conversione in Moschee nella quasi totalità delle nazioni arabe, accusare Israele è diventato per alcuni governi, per le loro magistrature, per molti giornali, che hanno scambiato la liberta’ di stampa in liberta’ di menzogna, e per la quasi totalità delle O.N.G., un lavoro a tempo pieno per il quale sono ben pagati.
Sbattendo le accuse contro Israele in prima pagina, e ripeterle all’infinito come un disco rotto, è un modo malvagio di condannare, perché anche se alle accuse non c’è quasi mai un seguito, il solo averle pubblicate è un successo, perché con l’andare del tempo la gente che segue solo superficialmente ciò che accade nel mondo, si forma l’idea che dietro tante accuse qualche colpa ci deve pur essere…e così siamo condannati; senza processo, senza difesa, senza che ci possa essere stato modo di spiegare le nostre ragioni e, soprattutto, ci viene negata la possibilità di coprire di ridicolo le false accuse.
Quando poi ci riusciamo, il caso Al Dura è il classico esempio, le rettifiche da parte di coloro che avevano strombazzato al mondo intero l’assassinio di un bambino fra le braccia del padre non arrivano, e quando arrivano sono due righe in ultima pagina dopo gli annunci mortuari.
L’accanimento nei confronti della democrazia ebraica fa da contraltare al silenzio che gli stessi tribunali e gli stessi giudici applicano nei confronti dei governi dittatoriali di quei paesi, e la maggioranza di essi sono proprio nazioni arabe, per cui amici degli amici e agli amici tutto, o quasi tutto, è permesso.
Nazioni dove la libertà in ogni sua forma non è mai stata conosciuta, che non ne ha mai fatto parte, e mai lo farà.
Nazioni dove i tribunali sono teatri, i processi delle farse e il boia non è mai disoccupato.
Ma questo, ai solerti giudici inglesi, spagnoli e danesi e così via non interessa, perché è Israele il mostro da colpire.
Questo, di per sé già grave, è solo una delle facce di questo assurdo che caratterizza la nostra epoca, l’altra, più subdola per questo, forse, ancora più pericolosa, è la delegittimazione della magistratura e dei tribunali israeliani.
Gli inglesi, spagnoli, danesi e i loro soci con i loro mandati di cattura internazionali dicono al mondo intero, per mezzo di una stampa compiacente che sembra non aspettare altro per riempire le prime pagine dei giornali o mandare in onda i servizi di apertura, che non siamo in grado di giudicare noi stessi, che la nostra magistratura non è in grado di perseguire e di punire chi si macchia di crimini.
Falso…mentono, e lo fanno sapendo di mentire, sfregiano e infangano una nazione che, al contrario, dovrebbe essere portata come esempio e faro di libertà.
Il messaggio che questa gente manda, senza contraddittorio e sicura che mai sarà chiamata a rispondere del loro operato, è che il nostro comportamento nei confronti dei nemici è simile, se non uguale, a quello che i nazisti usarono contro di noi.
Anche gli ebrei (o gli israeliani alla fine il senso non cambia) lo fanno…anche loro lo hanno fatto, per cui, quello che hanno subito allora potrebbe diventare oggi, come dire, prassi comune.
Quindi non vi potete lamentare di averlo subito visto che lo fate anche voi ai palestinesi e non potrete lamentarvi quando ve lo rifaremo, perché è a questo che si stanno preparando.
Calunnie, falsi storici, falsi morali.
Vediamo il loro continuo ripetersi, Goebbels è stato il loro maestro, ma dobbiamo smetterla di rimanere inermi.
Dobbiamo gridare al mondo intero che da oggi in poi non resteremo impassibili alle loro menzogne e che le combatteremo una ad una ed in tutti i campi.
Perché le menzogne e le offese, in ogni epoca, precedettero pogrom e massacri.
Cari amici, cari fratelli,
siamo attaccati su molti fronti, “Durban”, “Durban 2”, missili Qassam al sud, missili iraniani al nord e molto altro ancora.
Il mondo vuole legarci le mani, non abbiamo più il diritto di difenderci, e quando lo facciamo diventiamo criminali di guerra.
Nuova teoria mondiale, chi si difende e non chi attacca è criminale di guerra, ma questo, naturalmente vale solo per Israele.
Ultimamente è successo due volte: Libano 2006, Gaza 2009.
Israele è stata attaccata e difendendosi è diventata criminale di guerra.
Mentre bande di contestatori si organizzano promovendo boicottaggi contro tutto ciò che è prodotto in Israele, non importa cosa e dove, basta boicottare e mantenere alta la tensione e piene le pagine dei giornali, “Storici” di ultima generazione e “Sacerdoti” Lefevriani mettono in dubbio la Shoah o la sua portata in termine di numeri, in modo da cancellarla definitivamente o, in alternativa, diminuirne l’importanza.
Delegittimazione dello stato, minimizzazione dell’olocausto e accuse di crimini di guerra.
Queste sono le nuove armi, oltre naturalmente i bombardamenti del sud Israele che continuano ma che non vengono mai menzionati.
Il ministero dell’istruzione inglese, la stessa nazione dei solerti giudici indagatori, ha di fatto cancellato, nei corsi di storia che riguardano il secolo scorso, la parte riguardante lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti.
“
Questo per non urtare i sentimenti degli studenti di fede islamica” è stato ciò che ha dichiarato il ministero; giudicate voi se è più grave l’atto o la spiegazione che viene data.
E mentre tutto questo gira e prende forza come un tornado non si aspetta nemmeno la scomparse degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz per smontare, pezzo dopo pezzo, i simboli del loro dolore.
Con il furto delle cartello metallico con la scritta “il lavoro rende liberi ” sul cancello d’entrata del più grande campo di sterminio che la follia umana è stata capace di creare, una nuova follia cerca oggi di cancellarne il ricordo e i suoi simboli.
Ma non c’è da stupirsi questo è solo l’ultimo atto di una campagna di antisemitismo che non ha più neanche il pudore di mascherarsi da antisionismo o da criticità nei confronti del governo di Israele.
Michael Sfaradi