La Gazzetta di Mantova ha dato notizia di quella che può anche sembrare l’ennesima bega (parrocchiale) da strapaese, ma che rappresenta altresì molto bene anche il clima che si respira nel nostro (Stra)Paese. A Ceresara (MN) i canti natalizi eseguiti questa sera in chiesa saranno appannaggio soltanto dei piccoli fedeli-doc, quelli iscritti all’asilo delle suore: niente da fare, invece, per i piccoli fedeli che frequentano l’asilo comunale. La decisione è della direttrice del coro parrocchiale, che per soprammercato è anche vicesindaco leghista. Secondo i genitori ‘di opposizione’, “all’asilo delle suore di stranieri non ce ne sono, mentre da noi più della metà dei bambini sono extracomunitari e, ovviamente, seguaci di altre religioni. Ma con i nostri bambini non hanno problemi, imparano il rispetto fin da piccoli. A loro importa poco che nome ognuno dà al suo Dio. Infatti sabato scorso hanno organizzato tutti insieme una fiaccolata per il paese”.
Ceresara (MN): la parrocchia discrimina i piccoli fedeli, coro di Natale solo per chi va all’asilo delle suore
59 commenti
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E che se le facciano per conto loro le loro cerimonie. Anche i crocifissi, che li tolgano dai muri degli asili comunali e li appendano solo nei loro asili.
Lasciassero le parrocchie solo ai fedeli doc i cari cattolici e dimostrassero di avere gli attributi, e non solo sudditanza nei confronti della chiesa. vedresti allora come il prete correrebbe a redarguire la solerte direttrice del coro. Temo però che ci sia poco da sperare: il cattolico è pecora nel D.N.A.
Ottima notizia.
Almeno ai bambini dell’asilo comunale saranno risparmiati i soliti canti clericali.
Un piccolo ma importante passo. Dopo questa esperienza i “piccoli fedeli” potranno diventare “adulti atei” avendo già conosciuto in fretta i metodi della mafia in cui sono stati gettati.
Penso anch’io che sia così. O almeno dovrebbe. Se guardiamo la nostra storia, il popolo italiano si ribellò al fascismo solo quando gli piovvero in testa le bombe degli alleati.
Meglio leggere anche il seguito della notizia sulla gazzetta di mantova. Ho messo i link ma il commento è in attesa. Da quello che ho letto sembra che le pecorelle siano più rinc…nite di quanto si potesse pensare.
@Bottoni
Come è successo con me..
Fortunatamente, di tanto in tanto, la chiesa cattolica mostra il vero volto.
Va pure considerato che un asilo di proprietà delle suore (benché esente ICI) è sicuramente a pagamento per gli iscritti, con rette non del tutto modiche, pertanto è giusto che chi paga abbia qualcosa in cambio, ma soprattutto chi paga sicuramente è più fedele degli altri.
Contenti loro!
Se è delle suore, l’ici la paga.
Sarò cinico ma mi sembra meglio così. A forza di calci in culo qualcuno piano piano si sveglierà!
Il seguito della notizia.
http://gazzettadimantova.gelocal.it/dettaglio/il-caso-del-coro-di-cerasara-parla-il-parroco:-la-vicesindaco-fa-male-a-chiedere-scusa/1810885
http://gazzettadimantova.gelocal.it/dettaglio/il-caso-del-coro-di-cerasara-entra-in-parlamento/1811839
Una fotografia gia’ vista: nelle scuole private cattoliche ci vanno i ricchi, pero’ ora vogliono pure il rimborso spese
e voi boicottateli… ed un bel vaffa alla direttrice.
Boicottate anche le funzioni religiose….. mi pare evidente che i vostri valori di condivisione non sono quelli osservati dalla ex vostra chiesa.
i bambini dell’asilo comunale hanno la fortuna di non essere costretti a cantare in chiesa, sono stati fortunati, altro che discriminati!!
Spero anche che qualche genitore si svegli fuori e apra gli occchi!
La cosa è peggio di come è stata descritta qui. La mentecatta ha sostenuto che “chi va alla scuola comunale fa una scelta ideologica”
Da oggi divento ufficialmente razzista nei confronti dei Leghisti. TUTTI.
leghistotalebani e cattotalebani…. l’unione perfetta.
L’affermazione: “chi va alla scuola comunale fa una scelta ideologica” è sbalorditiva nella sua insensatezza. Viene da dubitare che chi l’ha formulata si sia resa conto di ciò che ha detto. E questo vale indipendentemente dal credo religioso professato.
“L’affermazione: “chi va alla scuola comunale fa una scelta ideologica” è sbalorditiva nella sua insensatezza. Viene da dubitare che chi l’ha formulata si sia resa conto di ciò che ha detto.”
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Tanto più che si tratta di una scuola COMUNALE, del Comune da lei stessa amministrato. Qua stiamo alle arrampicate sul nastro di Moebius, altro che sugli specchi…
Lisa
Scusate, ma non avete ancora capito chi sono i leghisti? per essere leghista, devi aver appeso il cervello al chiodo (o averlo portato in discarica).
vedetevi pure:
http://www.youtube.com/watch?v=d25IJqpDa1M
Non c’è bisogno di essere di sinistra per capire che questi qua sono degli analfabeti a cui il potere ha dato alla testa… sono pericolosi.
Secondo logica,la scelta ideologica la fa chi manda i figli in scuole privateparitarie=cattoliche. Chi li manda nelle scuole statali fa una scelta pluralista non ideologica.
La loro strategia è confondere le idee.
Disse l’esimio parroco: …”A onor del vero devo dire che se parliamo di religiosità non brillano neanche le famiglie dell’asilo delle suore. Però loro si sono proposte per il coro. Tutto qui. Le altre no.”
Traduzione: queste pagano noi, tutto qui. Le altre no
Poveri bambini, strapazzati nell’innocenza dall’infantismo dei grandi…
infantiLIsmo, sorry
ho appena letto l’articolo :rimango stupefatta dalla discriminazione,ma anche dal comportamento dei genitori dei piccoli esclusi:fossi in loro ,passerei la serata in questione da
un’altra parte,magari nella chiesa di un paese vicino,spiegando ai bambini quanto sia meschina
tutta questa situazione….e soprattutto che non devono sentirsi LORO di serie B,
ma gli adulti che mostrano una tale miseria mentale
Dov’è il problema? Perché vi agitate tanto?
Vorreste forse far cantare anche i vostri figli nel coro parrocchiale?
no, perchè, se leggi la notizia, è un caso di razzismo mascherato, da parte di un altro leghista bieco e senza cervello che, per giustificare il suo razzismo, usa la religione.
Ecco perchè ci “agitiamo tanto”.
ci agitiamo perche’ c’e’ una discriminazione….
ma accidenti ,noi dobbiamo ricordare ai credenti quello in cui credono????
DISCRIMINAZIONE….ecco cosa ci agita!
Sai ancora cosa significa oppure a furia di ascoltare i tuoi “pastori” hai dimenticato???
Comincio a pensare che a voialtri non ve ne puo’ fregare di meno….
Sputate sulle sentenza della CEDU, per cui… 😉
[35] Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato,
ERO FORESTIERO E MI AVETE OSPITATO
come i figli degli immigrati dell’asilo comunale….
e queste parole dovrebbe averle pronunciate lo stesso uomo raffigurato sul crocifisso
per il quale tutti i bigotti si stanno scannando….
Ma hai idea di che razza di iene siano le mammine parrocchiali?
tutte le parrocche e gli oratori che ho frequentato da giovane avevano una “cupola” di potere da parte delle solite 3-4 famiglie.
roberta evidentemente la storia è un po’ diversa da come te l’ha raccontata l’uaar quindi inutile metterci i pezzi del vangelo strappalacrime.
scusa,dimenticavo che solo voi cattolici sapete citare a proposito le sacre scritture
troppe chiese e poche miniere.
🙂
poveri bambini, nati liberi, come cuccioli che amano giocare, esplorare il mondo, e che si vedono violentati nella mente e nei sentimenti da branchi di adulti rapaci che cercano di intrupparli nei loro riti tristi e disumani, all’insegna della discriminazione mascherata da identita’ culturale, dell’odio mascherato da appartenenza, della militarizzazione mascherata da dovere.
Maledetti quegli adulti che gli cuciono addosso una casacca, un’uniforme e ne formano schiere di soldati per i loro beceri interessi, o nel piu’ ingenuo dei casi, per la loro miserabile ignavia.
Leggendo anche gli altri articoli si evincono 2 cosette:
– le mamme dell’asilo cattoliche hanno offerto di fare cantare i loro figli in cerca di visibilità e plauso sociale. Le famiglie “bene” coi pargoli a scintillare nella chisa.
– le mamme dell’asilo pubblico si sono incavolate perchè così la visibilità dei loro figli si sarebbe limitata alla recita scolastica, i loro pargoli non li avrebbero riempiti d’orgoglio di fronte a tutto il paesino.
Insomma una squallidissima lite fra comari.
Una questione di orgoglio da ambo le parti, e i bambini come scudo umano per pavoneggiamanenti da crico, davvero una gran magra figura e intanto la cultura non cresce e rimane medioevale.
Dati i fatti emersi, non ne faccio una colpa al vicesindaco, e purtroppo anche il prete non è uno dei migliori interpreti del messaggio di cristo, per quanto riguarda la frustrazione egogica dei genitori, bisognerebbero che non siano così ossessionati dalle liturgie, piuttosto pensino a crescere i figli senza esporli inutilmente a steirli discusioni parrocchiali.
Sì, hai ragione: è una lite tra comari.
Poi le suorine si saranno sdilinquite per preparare i loro bimbetti.
E il parroco contentissimo di esibirli.
Nessuno è stato discriminato … .
O no?
Suore e parroco dovrebbero sapere che se qualcuno si va avanti per qualsiasi cosa, bisogna chiederlo anche ai suoi pari, altrimenti la discriminazione, di fatto, c’è, eccome!
Nella Parrocchia di mio fratello, tempo fa i bimbi della scuola parrocchiale non facevano catechismo come e con gli altri, e i loro genitori erano più genitori degli altri.
Poi le cose sono cambiate.
E per favore, in certe cose si laciare stare la politica, è solo una questione tra parrocchia e cittadini, si risolveranno con il dialogo senza pregiudizi e iniziatve di partecipazione più ampia alle manifestazioni civiche e parrocchiali, non ne facciamo un caso nazionale.
ed invece è tutta una montatura inscenata da qualche patetico sostenitore dell’opposizione locale per screditare l’operato dell’amministrazione comunale e parrocchiale…
Se fosse stata solo una lite tra Comari non si sarebbe scatenato tutto questo polverone…
Il coro del paese non ha invitato nessuna delle due scuole….
quelli della scuola privata hanno fatto richiesta di poter cantare nel coro
quelli del comunale non si sono minimamente interessati……e a cose fatte esigono l’invito?
la settimana prima quelli del comunale hanno organizzato una fiaccolata e l’allestimento dell’albero di Natale in piazza, e non hanno invitato alla partecipazione quelli dell’altra struttura….
questi ultimi non sono andati dal giornalista a recriminare una qualsiasi forma di discriminazione….avrebbero dovuto?
Infatti personalmente penso che la responsabile di un coro parrocchiale abbia il sacrosanto diritto di invitare chi vuole a collabolare alle loro esibizioni musicali, senza doverne rendere conto a nessun altro.
Quello che è allucinante è che la signora se ne sia uscita, con la massima tranquillità, con l’affermazione secondo cui “chi va alla scuola pubblica ha fatto una precisa scelta ideologica”.
Come a dire, due cose:
– chi va alla scuola delle suore è quello “normale”, “neutrale”, “non ideologizzato”, mentre chi va alla scuola pubblica avrebbe una precisa connotazione politica;
– chi non manda i figli alla scuola privata non è un buon cattolico e non merita di essere preso in considerazione in parrocchia (quando francamente ‘sto precetto non esiste).
Si tratta di due falsità immani e gravissime, di cui la prima non è accettabile per un vicesindaco, e la seconda non è accettabile per un cattolico osservante.
Vedi tu…
Lisa
Ieri sarei dovuto andate a vedere la recita di natale di mio nipote che frequenta una scuola elementare gestita da preti. Io sono sempre stato contrario a quella scuola ma sono lo zio e quindi non posso decidere.
Quando arrivo all’ingresso scopro che vogliono 3 euro per l’ingresso. Mi rifiuto e lascio mia mamma, mia sorella e mia nipote e torno a casa.
Oggi, a pranzo, mio nipote mi ha chiesto perche’ non sono andato alla recita e io gli ho risposto perche’ non voglio dare soldi ai preti. Lui mi guarda e fa “e sai che se li tengono pure? Mica li danno a noi attori”. Forse, per lui c’e’ ancora qualche speranza.
E’ inutile discutere su queste cose e su tutte le mattane di sindaci leghisti, vicesindaci leghisti, assessori leghisti ecc. I leghisti hanno probabilmente disturbi mentali. Un tempo, quando uno si scopriva a ragionare in modo strampalato, correva dallo psicanalista, ansioso di guarire, adesso invece corre ad iscriversi alla lega nord per incontrarsi con altri come lui, che lo faranno sentire normale.
Concordo Otto Permille, ma anche Di Pietro ha qualche problemino, era meglio che lasciasse stare gesù, già vi è la lega che lo mette in croce ovunque, e poi non è molto serio da parte sua. Nel vangelo chiunque voglia pregare lo faccia in privato e senza esibizioni infantili, questi invece fanno apparire lo stato come il tempio del loro confessionalismo.
Pazzesco, i nostri rappresentanti hanno un problema molto serio nella loro mente.
ma guarda un pò che strano…..il mio messaggio non è stato ancora approvato ed invece gli altri continuano a scrivere quello che vogliono………chi è il discriminato ? Non faceva comodo il mio intervento?….si predica bene e si razzola male da queste parti…..?
meno male che ho contatti in sky tg 24 che mi hanno consigliato di salvare la cronologia degli eventi!…..mi sà che la frittata si girerà presto.. Saluti
Devi avere pazienza. Il filtro automatico di wordpress è una vera chaivica. Anche a me è capitato di avere messaggi per secoli senza nessun motivo.
Poi scusa di che frittata parli? Qui si riporta una notizia e la si commenta, ognuno esprime il suo parere.
Lo ripeto: a me tutta questa storia sembra solo una suqllida lite fra comari nella quale sono i bambni a dover pagare:
– i genitori della pubblica fanno i fighi organizzando la fiaccolata cui non invitano i bambini della paritaria
– i genitori della paritaria per controbattere e guadagnare altrettanta visibilità sociale offrono in ifgli per cantere nel coro della chiesa
– i genitori della pubblica si rendono conto di essere stati “fregati” e fanno casino per far sì che laloro visibilità sociale acquisita non venga offuscata.
Ne emergono altre cose:
– La direttrice\vicesindaca non ha invitato o escluso nessuno, ha solo accettato un’offerta
– La direttrice\vicesindaca se ne uscita con un commento assurdo e delirante su ideologie e vattelapesa inesistenti.
– Il prete si ritrova con bel gruppo di parrocchiani rissosi e una notevole gatta da pelare.
A proposito evita le minaccia di stile mafioso sul rovinare la reputazione a mezzo stampa…. ci fai una figura decisamente pessima. Oltertutto tieni conto che il filtro non solo blocca la parolacce esplicite, ma spesso blocca anche parole simili… tipo s.f.i.g.a., se los crivi senza punti in mezzo spesso incorri nell’ira funesta del pelide filtro.
E ti pareva….
Si minacciano, si massacrano tra loro cattoleghistotalebani….
Ne nasce il putiferio con conseguente segnalazione alle Ultimissime UAAR….
Un genitore coinvolto emotivamente e non solo(…)viene qui a leggere la news…
Non gli pubblicano il commento perche’ IL NICKNAME E’ NUOVO oppure perche’ ha scritto qualcosa di sconsigliato…
E questo che fa’???????
Corre a raccontare (eroneamente) tutto a (nientepopodimenoche’!!)SKYTG24 ( 😀 Gia’ me lo vedo…!)
Gli dira’:” Eccoli!!….I soliti ateacci!!….”baubauUAAR” non mi pubblica il commento!!….Discriminano le brave persone cattoliche timorate di dio&c. s.p.a….Bisogna che li screditi, devo rigirare le frittate!!” e via dicendo….
Sig. Genitore!?….Ma va’ la’ va’…! 😉
Secondo me queste notizie non rappresentano per nulla il clima che si respira nel nostro paese. Ma adesso l’uaar cosa vuole militare per il libero accesso al coro parrocchiale? Queste notizie semmai dimostrano che la chiesa si sta chiudendo su stessa, ed è meglio così, quando fanno proselitismo non vi va bene, quando non lo fanno come in questo caso anzi escludono chi non va alla scuola cattolica non vi va bene lo stesso. Il fatto che la direttrice del coro sia vicesindaco leghista poi non ce ne può fregar di meno. Nella parocchia vicino a me da anni l’arci e il prete (di quelli “simpatici”) organizzano il campeggio insieme. Quale delle due situazioni è più sconcertante per un laico?
Ho finito di leggere gli aggiornamenti, a quanto pare la storia non è per nulla come la racconta l’uaar.
Insomma, che i cattolici che vanno all’asilo comunale vengano discriminati non c’è dubbio.
Ma si può parlare di discriminazione senza cadere nel ridicolo quando si impedisce a un mussulmano a un ebreo o ance a un ateo di cantare in un coro cattolico?
Andrea per prima cosa dubito che in una scuola pubblica con IRC, visite pastorali, messe in orario scolastico, ecc i cattolici possano essere discriminati. Oppure non obbligare i figli di genitori non cattolici a scrivere la letterina a gesù bambino è un oppressione per voi altri?
Punto secondo nel caso in questione si parla di bambini italiani figli di genitori italiani.
1.”dubito che in una scuola pubblica con IRC, visite pastorali, messe in orario scolastico, ecc i cattolici possano essere discriminati. ”
Innanzitutto, non si tratta di una discriminazione che per i bambini è avvenuta a scuola, ma in chiesa.
2″Oppure non obbligare i figli di genitori non cattolici a scrivere la letterina a gesù bambino è un oppressione per voi altri?”
In che modo obbietti al mio post?
é esattamente quello che ho scritto io.
3. Dall’articolo:”all’asilo delle suore di stranieri non ce ne sono, mentre da noi più della metà dei bambini sono extracomunitari e, ovviamente, seguaci di altre religioni”
“Punto secondo nel caso in questione si parla di bambini italiani figli di genitori italiani.”
Leggi almeno l’articolo.
«mandare i bambini ad una scuola pubblica per noi non significa certo non essere cattolici. I nostri bambini frequentano la parrocchia come gli altri». Precisa una mamma, che come le altre preferisce l’anonimato: «L’asilo comunale funziona bene, perché non dovremmo sceglierlo? Certo, non li fanno pregare tante volte al giorno come in quello delle suore, ma la religiosità non si misura da questo».
Ridicole si vergongnano di esporsi in prima persona anch quando i figli vengono discriminati.
per certi versi gli sta bene.
“A loro importa poco che nome ognuno dà al suo Dio. Infatti sabato scorso hanno organizzato tutti insieme una fiaccolata per il paese”.
Come al solito i veri disrminati sno glia atei
(E buona pace per l’inquinamento della biosfera)
POLEMICA SUL CORO DI NATALE
Ceresara, bagarre in chiesa
Il sindaco: “Colpa di certi giornali”
Scoppia il caos in chiesa, ad un ora dal fatidico coro natalizio dal quale sono stati esclusi i bambini che frequentano l’asilo statale. Cantano solo quelli che vanno all’asilo delle suore. Parole pesanti tra la madre di un bimbo escluso e i coristi. Dopo il parroco che se la prende con le mamme, ha parlato in chiesa il sindaco Enzo Fozzato, che fa la predica dal pulpito prendendosela con Repubblica e certi giornali “squallidi”
di Rossella Canadè
Il parroco, don Guido Zelada
Il parroco, don Guido Zelada
CERESARA. Per sentire le voci bianche bisogna aspettare l’inizio del concerto, perché solo un’ora prima, qui, nella chiesa di Ceresara, volano parole grosse con toni che evocano tutto ma non certo la pax natalizia. Si può, precisano i contendenti, «perché il Santissimo non c’è».
AUDIOINTERVISTE Parla la direttrice del coro e la mamma di un bimbo escluso
Non commetterebbero mai un sacrilegio, «per carità». Tra quelle mura tanti di loro si sono sposati, i loro figli più grandi hanno fatto la comunione, la domenica si sono scambiati il segno della pace. «Siamo tutti cattolici» assicurano. Anche se la vicenda del concerto del coro parrocchiale, a cui non partecipano i bambini che frequentano l’asilo statale, li ha divisi come cani e gatti. Le famiglie della materna pubblica hanno deciso di boicottare la serata, «un po’ per principio – spiega una delle mamme – un po’ perché ci aspettiamo un altro attacco pubblico del parroco. In quanto ‘oche’ forse non riusciremmo a stare zitte». Sembra una festa tra amici, quindi, un’ora prima del la della canzoncina ‘A Natale puoi’ con cui i bimbi dell’asilo delle suore apriranno la serata, fino a quando una ardita mamma ‘statale’ varca il portoncino laterale della chiesa.
I primi istanti sono segnati dai sibili, poi la rabbia di questi due giorni esplode. Tutti i coristi contro una. Si conoscono da una vita, si chiamano per nome, ma stasera l’amicizia non abita qui. Chi accusa lei e gli altri genitori di aver infangato l’immagine di Ceresara e del coro, «ci avete rovinato», chi parla di «attacchi strumentali immotivati», chi di «incomprensioni stupide».
Tutti difendono a spada tratta la direttrice del coro, Barbara Ruffoni, l’unica a mantenere la calma. «Noi non volevamo attaccare te in quanto Barbara, ma la gestione di questo coro, che non è aperto agli altri». E non cosa solo di oggi, spiega la mamma, ma storia vecchia, «ci considerate meno cattolici perché mandiamo i bambini alla scuola pubblica. La mia religiosità, se permettete, me la gestisco io». Solo il richiamo alle prove stoppa le urla, ma non la tensione.
Tensione e attesa: così tanta che la chiesa è già gremita, nonostante la serataccia, mezz’ora prima del concerto, «che non è una messa» precisa don Guido Zelada, che prende il microfono prima dell’inizio dei canti. Secondo programma avrebbe dovuto parlare nell’intervallo, ma, lo aveva preannunciato martedì sera, vuole mettere i puntini sulle i prima della musica. E non la prende da lontano, anzi. «Qui c’è una discussione che non coinvolge solo Ceresara, ma è arrivata ben più lontano. Si contesta il fatto che i bimbi della scuola delle suore siano qui e quelli della pubblica non cantino. Ve lo ripeto: perché i primi hanno chiesto di partecipare, mentre gli altri no. Tutto qui».
Ricorda i frequenti episodi di collaborazione tra le due scuole, ma anche l’assenza dei bimbi del Bettini alla fiaccolata di Santa Lucia, «non ci hanno invitato, ma noi non ci siamo mica offesi». Si dimentica che è proprio quel ‘noi’ di identificazione tra parrocchia e scuola privata ad aver fatto scattare la protesta.
«Distinguiamo chi dice la verità da chi bazzica nel torbido. Ora basta: ci siamo trovati in mezzo ad uno tsunami senza che ci sia il mare».
(24 dicembre 2009)
Paradossalmente, questa decisione sarà utilissima: si forma così il ricambio generazionale di mangiapreti fin dalla più tenera età, ahahahahahahah…
Scherzi a parte, la loro religione mi sembra predicasse la fraternità universale, mica la ghettizzazione. Concordo con chi afferma: “Meglio così: almeno questi bambini si risparmiano tutta quella rottura!”
La loro religione non predica la fraternità universale sempre ma a comodo di chi decide.
Neanche applicato “bene” il cristianesimo è una buona filosofia di vita, gli stessi comandamenti sono patetici e non hanno nulla a che vedere con una buona etica.
Questo comportamento de fedeli ne è un’ulteriore quanto inutile dimostrazione.
Sono tutti dei poveri pazzi.
“la loro religione mi sembra predicasse la fraternità universale” era volutamente ironico. In teoria le religioni dovrebbero avvicinare gli uomini, esattamente come non si dovrebbe uccidere un’altra persona; tuttavia si sa che la teoria e la pratica sono 2 cose non molto concordi.
Che poi il cristianesimo anche applicato bene non sia una buona filosofia (tesi che pure io condivido) meriterebbe una discussione diversa da questa sede.