Nel 2009 la campagna autobus, l’apertura della sede nazionale, il primo meeting nazionale “Liberi di non credere”, l’avvio del primo servizio di assistenza morale non confessionale in un ospedale, la seconda Sindone, la seconda giornata nazionale dello sbattezzo, la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sui crocifissi nelle aule scolastiche…
L’UAAR augura a tutti i suoi soci e simpatizzanti un laicissimo 2010, e promette tutto il suo impegno perché si riveli veramente tale.
Dal 2009 al 2010
67 commenti
Commenti chiusi.
Se il nostro impegno è proporzionale ai risultati.
Se i risultati nel 2010 saranno migliori di quelli del 2009.
Al Congresso alla fine del 2010 non arriviamo vivi. ;-))
A giorgio…..un pò di ottimismo e dai!!!!! Ci ammazzeranno non prima del 2011.
Non ci ammazzeranno, siamo ottimisti, sarebbe più palese e innegabile il loro odio a quel punnto e non certo il loro amore, quindi, anche ai propri occhi diverrebbero odiosi e, se hanno una coscienza, si accorgerebbero che sono andati oltre i limiti consentiti dalla Costituzione, dall’etica e dalla morale. Ci diranno di no, è il minimo che ci aspettiamo, poi saran costretti a ricredersi perchè quel no era incostituzionale, quindi, il loro no irrazionale in un primo momento e sull’onda emotiva confessionalista sarà poi una vittoria per l’UAAR in sede legale.
Comunque nella normalità di uno stato avvero laico l’UAAR non dovrebbe avere alcun problema ad affiggere manifesti o andare in giro con l’ateobus ec…ec….
Anche io auguro di cuore all’UAAR tutto il bene che si può augurare
Buon Anno 2010 amici UARRINI
>> Al Congresso alla fine del 2010 non arriviamo vivi. 😉
> Ci ammazzeranno non prima del 2011.
Intendevo che moriremo non uccisi, ma di consunzione; ma c’era l’emoticon ammiccante e occhiolino:
Volevo dire che sono vent’anni che mi dedico all’Uaar, con impegno crescente, ma mai ho avuto le soddisfazioni che ho avuto dagli ateobus in poi; ma anche che mai ho faticato tanto.
Ne è valsa proprio la pena.
ma scusate non moriremo tutti nel 2012 ? ^ ___^ allora che ci danniamo a fà?
buon anno e buon ( chi lo possiede) lavoro a tutti
salam aleikum
gigi
Se il nostro impegno è proporzionale ai risultati.
Se i risultati nel 2010 saranno migliori di quelli del 2009.
Al Congresso alla fine del 2010 non arriviamo vivi. ;-))
Tranquillizzo tu e popper. Il mio era solo sarcasmo. In quanto alla tua fatica, l’esperienza mi dice che la fatica invecchia quando vieni sfruttato ma se ti stanchi per le cose in cui credi e vedi pure i risultati, allora ti ringiovanisce.
Caro Stefano, i no da parte loro sono sempre incostituzionali, ma l’UAAR conoscre la legge mentre loro agiscono solo per opportunismo politico, non sono abituati a ragionare in termini di rispetto per chi non crede, il loro modello è il papa.
Ma l’UAAR fa fare un po’ di ginnastica legale a tutti questi sindaci, perchè si rendano conto che esiste una Costituzione che ci consente di esprimere le nostre idee anche con mezzi di propaganda del tutto normali in altri stati più laiici del nostro, ma nel nostro ogni minima espressione UARRINA è problematica per loro, non hanno allenato il cervello ad accettare che esistano persone che la pensino diversamente.
Grazie anche da parte di non iscritti che beneficiano comunque di un clima che sta cambiando, anche grazie a voi :)!
Certo che inserire un’ “ultimissima” nel primo minuto del nuovo anno è segno di una dedizione totale.
Auguriamoci che l’impegno dei soci e dei simpatizzanti UAAR sia pari a quello dei dirigenti, a partire dai segretari presenti e passati …
Che il 2010 sia un anno di soddisfazioni per tutta l’associazione.
Augurissimi di un buon e laicissimo 2010!!! Progetto (desiderio) per quest’anno Vaticano ad Avignone!!!
hai idea di quanto costerebbe il trasloco?l’otto per mille diventerebbe ottanta per mille!!
potrebbe essere conveniente anche a questo prezzo 😉
Trasloco, trasloco………veramente ci sarebbe un’altro sistema.
Mi sembra di aver sentito di sfuggita qualcuno, forse Odifreddi in TV, che un certo Papa, arrabbiato col governo italiano (era prima del fascismo), voleva trasferirsi in Germania; ma non lo hanno voluto e non se ne è fatto niente.
Qualcuno sa come sono andate le cose?
Si potrebbe proporre che ogni stato membro dell’UE si tenga un papa a rotazione?
@Giulio Arpaia
Io su Marte!! 😉
Buon 2010.
io auguro invece a tutti piu’ serenita’….
un augurio speciale a tutte le persone perseguitate e discriminate in nome delle religioni,
agli omosessuali che vedono i loro diritti calpestati,alle minoranze etniche che vengono
private dei diritti,e soprattutto a tutti i bambini e le bambine vittime di pedofilia,
perche’ ricevano giustizia e aiuto,e possano ritrovare la gioia di vivere…
“io auguro invece a tutti piu’ serenita’….
un augurio speciale a tutte le persone perseguitate e discriminate in nome delle religioni,
agli omosessuali che vedono i loro diritti calpestati,alle minoranze etniche che vengono
private dei diritti,e soprattutto a tutti i bambini e le bambine vittime di pedofilia,
perche’ ricevano giustizia e aiuto,e possano ritrovare la gioia di vivere…”
quoto…
qui il mio pensiero
http://www.youtube.com/watch?v=XfINza3L-C8&feature=related
concordo con roberta…
Stanotte è cambiato di un’unità il contatore degli anni, e si ripetono i soliti rituali di speranza basati su questa elementare operazione algebrica. Se ci fosse tutti i giorni, diffusamente, la stessa fiducia nei numeri e nelle altre ben più complesse loro potenzialità e capacità rivoluzionarie, forse il mondo sarebbe un posto migliore. Allora, auguriamocelo. Tutti i giorni.
Un caloroso augurio di felice anno nuovo a tutti i soci/simpatizzanti uaar. Colgo l’occasione per esprimere il mio sentito apprezzamento al lavoro svolto da chi effettivamente fà qualcosa per la laicità in questo paese. Io purtroppo, riesco al massimo a bazzicare i commenti alle news e lasciarne uno a quelle che più mi colpiscono. Più di questo non riesco a fare ma sono profondamente grato a chi, ogni giorno, perde tempo prezioso(che potrebbe impiegare in modo migliore se non ci trovassimo in questa situazione) per tirare avanti il carretto della laicità. Quindi mosso da un profondo senso di fratellanza non posso far altro che ringraziarvi per ciò che state facendo a posto mio…BuOn AnNo!!!
Auguri per un 2010 più laico del 2009.
Augurio un pò contromano a UAAR (in realtà, più che un augurio, un appello.)
Auguro a UAAR di puntare sempre più sulla parola, perchè i fatti senza parole, senza le giuste parole, senza che si sia in grado di dare loro il giusto significato, sono terribilmente sprovveduti, alla mercè del primo che ricorre alle parole solo per strumentalizzarli. Vanno quindi corredati, i fatti, i tanto mitizzati fatti, della parola che solo permette di impossessarsene veramente, di renderli visibili per quello che veramente sono.
Auguri quindi di non lasciarsi prendere dalla frenesia del fare comunque, perchè da questo punto di vista la concorrenza è spietata, Viviamo in un regime che esalta i fatti, il fare, ma che in realtà si regge solo sulle parole, come ogni regime. Con le parole non solo si deformano i fatti, ma li si impone anche quando non ci sono. Questa è la forza della parola… e non ci si deve illudere di poterla sconfiggere, questa parola ingannatrice, coi nudi fatti, puntando sulla loro capacità di imporsi per se stessi. O si sconfigge la falsa parola con la parola che svela, che non inganna, non trucca e non nascondei, o qualunque cosa si faccia verrà sempre stravolta,deturpata. Strumentalizzata
Allora – per restare ai fatti (^_^) – cosa auguro a UAAR? Di ‘sfondare’ sul piano della battaglia culturale, di riuscire a convincere sempre più persone che in realtà sono continuamente vittima della parola imbonitrice… soprattutto, proprio in quanto UAAR, che sono vittima della più bieca strumentalizzazione di quella ‘buona novella’ in cui tanti dicono di credere.
Buon anno a tutti.
Buon anno, professore!
@ sara
Buon anno anche a te.
Ringrazio e ricambio l’augurio all’associazione.
Approfitto per congratularmi con tutti i soci UAAR – dal segretario passando per il CC e i coordinatori provinciali fino all’iscritto meno impegnato – per il proficuo lavoro svolto nel 2009, un anno che è stato faticoso per molti ma che ha portato risultati impensabili anche solo pochi mesi fa.
Ricordiamocene, quando l’associazione attraversa qualche momentaneo frangente di difficoltà!
Grazie anche ai precedenti lunghi anni di crescita dell’UAAR, oggi il lavoro silenzioso e anonimo che molti soci hanno svolto sta fruttando visibilità e consensi all’Unione.
Personalmente, mi sentirei già molto soddisfatto se nel 2010 riuscissimo anche solo a pareggiare il bilancio dell’anno appena passato.
Congratulazioni a tutti! Un saluto affettuoso.
auguri a tutti e buon lavoro! e che dio vi benedica per quello che state facendo!
Quando nascono i “partiti dell’amore” bisogna incominciare a preoccuparsi. Hanno fatto più vittime nella storia i “seguaci dell’amore” che non i veri e propri delinquenti.
un folle 2009 ci ha lasciato, un ancora più folle 2010 ci aspetta.
Un grande augurio per un laico 2010!
Quando dio NON è con noi, si possono compiere grandi (e umane) imprese.
Grazie del vostro lavoro.
Auguri laicisti a tutti.
Vivissimi e laicissimi auguri a tutta l’UAAR. Grazie per tutto ciò che avete fatto nel 2009. Ed è tanto. Per quanto mi riguarda, non vi farò mancare il mio sostegno economico anche se modesto.
Speriamo intanto per un pò più di visibilità.
A cominciare da scuole e luoghi di aggregazione, visto che ormai la stragrande parte dei giovani è in realtà apertamente atea od almeno serenamente agnostica ( inclusa la grandissima parte dei ragazzi che frequentano gli oratori parrocchiali o che si avvalgono dell’ora di religione a scuola) e proprio per questo viene mediaticamente fatta oggetto di una continua opera di proselitismo reazionario.
Beh un anno positivo per i laici Italiani.
🙂
italiani pardon
@ Bruno Gualerzi
Vero senza alcun dubbio che le parole abbiano una forza potentissima, devastante….non per niente tutti i regimi da sempre usano la dialettica e la retorica per infinocchiare la gente…
In generale, però, mi permetto…ahem…di avere leggerissimi dubbi sul fatto che in Italia ci siano troppi fatti e troppe poche parole.
La realtà concreta é sempre il fine di tutto, quindi sono comunque i fatti che si debbono privilegiare. E non mi pare un mistero per nessuno che la gente, in politica soprattutto apprezzi la politica del fare e detesti le chiacchiere inconcludenti. Quindi, ripeto, sarebbe più opportuno, alla fin fine, privilegiare i fatti. Senza per questo dimenticare una costante opera educativa, naturalmente, secondo le nostre possibilità (ma anche quella, del resto, mi sembra che rientri più tra i “fatti”che fra le “parole”).
A proposito, buon anno! 🙂
A Lorenzo Galoppini
Vale molto più un “Ben fatto” che un “Ben detto”…
Un solo “fatto”, a scelta tra eliminare l’8×1000 o il Concordato, secondo me, vale quanto un secolo di dialettica. Il problema, l’ho capito su questo blog, è che ci sono due livelli verso cui confrontarsi: i comuni credenti tutta fede e dottrina, convinti di essere genuini e non condizionati. Con questi ci può essere dialogo. Ma l’altro livello è quello delle gerarchie che il dialogo lo usano solo per gettare fumo negli occhi, loro mirano esclusivamente al sodo, o meglio: al soldo!. Sono cinici, avidi, capaci di qualsiasi nefandezza. Con questi non ci può essere dialogo. Mirano solo a guadagnare tempo.
Per l’anno nuovo: mi piacerebbe che sia buono per tutti, ma il domani è quello che ci siamo preparati oggi… Più laico di così… 🙂
“E non mi pare un mistero per nessuno che la gente, in politica soprattutto apprezzi la politica del fare e detesti le chiacchiere inconcludenti”
Sì certo, ma ‘la gente’ – almeno in questo che personalmente considero a tutti gli effeti un regime – non si rende conto che sono proprio le ‘chiacchiere’ della propaganda da cui è sommersa a illuderla di trovarsi di fronte a dei fatti. In altre parole, crede che i fatti siano quelli che le vengono quotidianamente raccontati dai media come fatti, però attraverso un ‘racconto’ completamente artefatto. Completamente manipolato
E in questa situazione i fatti, quelli che si ritengono tali, sono solo parole, ma parole della propaganda. Per questo, riappropriarsi delle parole, ridare loro la loro vera funzione, è un modo per recuperare anche i fatti.
In concreto (si fa per dire), questo era il senso del mio augurio-invito: senza natualmente tralasciare le iniziative concrete, anzi elaborandone sempre di nuove, puntare SOPRATTUTTO sul modo con cui vengono ‘dette’. Non solo presentate, ma presentate corredate della necessaria ‘spiegazione’… che dovrebbe come tale essere il contrario della propaganda. E’ di qui che bisogna passare per non essere visti, appunto, come uno dei tanti magafoni in grado solo di accrescere il frastuono da cui siamo sommersi.
Comunque sono consapevole che la mia è solo una riflessione che può lasciare il tempo che trova… anche se personalmente ne sono convinto. E del resto era pur sempre un augurio.
Buon anno anche a te.
@ Claudio Diagora
“Vale molto più un ‘Ben fatto, che un ‘Ben detto’…”
Non per giocare con le parole, per amor di battuta… ma in base a cosa giudichi se un ‘fatto’ è ‘Ben fatto’? Penso di non dire certo niente di nuovo affermando che LO STESSO FATTO può essere interpretato (cioè ‘detto’), e quindi vissuto, in modi anche diametralmente opposti.
“In principio era la parola”
(Schopenhauer)
Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.
(Giovanni 1,1)
“…la fatica invecchia quando vieni sfruttato ma se ti stanchi per le cose in cui credi e vedi pure i risultati, allora ti ringiovanisce.”
Queste ad esempio sono parole da scolpire…e da insegnare!
🙂
Grazie Lorenzo, sei un’amico. A parte gli scherzi, io sono per la politica del dire (conferenze, tavole rotonde, proiezioni) al 30% e quella del fare (battersi contro i finanziamenti alla ccar, denunciare preti pedofili, lottare per la ricerca e far capire l’ottusità del clero in qusto campo) al 70% per un motivo semplice: abbiamo bisogno di visibilità ed il popolo italiano, non è mai stato interessato ai sani principi di una società onesta (semmai il contrario) ma solo alle proprie tasche. Far comprendere che il vaticano ci costa nove miliardi di euro all’anno (se sbaglio, qualcuno mi corregga) e solo il 20% di questi soldi va in opere di beneficienza mentre il resto se lo magneno………..credo sia fondamentale.
ehm….l’espressione “politica del fare” ormai e’ diventata di proprieta’ esclusiva di…..
@ steano Grassino
Non si tratta – almeno per come la vedo io – di separare, assegnando percentali distinte, il ‘dire’ (confrenze, tavole rotonde, ecc.) dal ‘fare’ (iniziative come gli ‘ateobus’, lo sbattezzo, la battaglia per il crocifisso, contro l’8×1000 e altre del genere), ma di essere pronti – perchè a mio parare qui sta il vero possibile successo – a sostenere con gli argomenti più appropriati queste iniziative, quali che siano. Cosa tra l’altro che, anche se con qualche limite, credo l’UAAR sia riuscita a fare egregiamente, sollevando grosse polemiche che hanno messo in luce quali sono gli argomenti (si fa per dire) di chi credeva di poterle affossare con qualche baggianata.
Questo auguravo, non solo che si continuasse a fare, ma che lo si facesse sempre più consapevolmente e in sempre più occasioni. Puntare come priorità a ‘colpire le tasche’ – anche se utile e necessario – e anche qualora si ottenessero buoni risultati, se venissero ‘aperti gli occhi’ solo su questo sarebbe un confermare in loro che ciò che conta sono i soldi. Un popolo che, come dici tu giustamente, non è mai stato interessato ai sani principi, sempre tale resterebbe.
Naturalmente si tratta di un mio parere.
@ Stefano Grassino
Scusami se ho storpiato il tuo nome, ma, sarà la vecchiaia, riesco sempre meno a padroneggiare la tastiera. (^_^)
@Stefano Grassino
ti correggo: dal tuo punto di vista puoi dire “la ccar ci costa nove miliardi di euro l’anno”. Quel “ci” comunque è di troppo perché la repubblica è fatta anche da cittadini credenti.
Chi calcola questa cifra dei nove miliardi somma in modo discutibile, cose molto diverse: 8xmille (CEI), immobili non gravati da ici (non “esenzioni”!), acqua alla città del vaticano, stipendi a insegnanti di religione, stipendi a cappellani militari, finanziamenti alla sanità (in conto investimento) e alle scuole paritarie…
un esempio solo: la regione veneto finanziando le scuole paritarie dellinfanzia risparmia 130 milioni di euro.
fonte (http://venetonotizie.regione.veneto.it/VenetoNotizie/showItem.2puntOT?id=1824)
1° obiettivo 2010 = aumentare il numero di iscritti per almeno 5.000, non è impossibile, ma occorre molta pubblicità e visibilità….
io stavo pensando di iscrivermi, ma dubito che un credente sarebbe ben accolto 😉
@ roberta
ehm….l’espressione “politica del fare” ormai e’ diventata di proprieta’ esclusiva di….. un bischero ed allora? Chi lo considera? Io no di certo. Su questo, non ho dubbi, converrai con me. Allora, macchine avanti tutta che la rotta è segnata.
non vorrei che qualcuno ti considerasse un simpatizzante…^___^
sai che ormai il pubblico ricorda solo gli slogans…
ciao
@ Bruno Gualerzi
Consideriamo anche che vista la situazione che abbiamo in italia, non è che possiamo stabilire a tavolino una strategia precisa. Da noi fare i voltafaccia a seconda di chi comanda è la norma. Un vecchio detto recita così: gli italiani sono sempre pronti a correre in aiuto del vincitore. Teoricamente se in qualche realtà diventassimo forti, sia numericamente che come attività, non mi meraviglierei se qualche politico, magari uno che fino al giorno prima avesse fatto il baciapile, si facesse avanti. Le percentuali le ho messe un pò semplicisticamente, lo ammetto, per far capire il mio punto di vista: un’associazione non può perdere di vista il proprio ideale che tiene in vita con lo scambio di idee tra i suoi soci e l’esterno. La visibilità che però è fondamentale per crescere la si ottiene con l’agire su fatti reali, fatti che smuovono coloro che stanno un gradino più in basso rispetto a chi conosce temi filosofici. Io stesso molte volte e non me ne vergogno, quando tu ed altri entrate in certi temi, confesso (ops!) che non è per me semplice seguirvi, nonostante abbia una certa preparazione culturale. Ora visto che almeno per me adesso l’aspetto più importante è crescere altrimenti nessuno “ce se fila” preferisco un’aspetto più pratico, tutto qui.
Io simpatizzo solo per te.
Intendevo Roberta.
auguri a tutti, all’uaar e ai suoi soci, ai simpatizzanti e non. Spero in un 2010 nel quale la laicità sia sempre di più considerata un valore irrinunciable di ogni democrazia.
Auguro anchio uno splendido 2010 a tutti i soci UAAR! 😉
I miei migliori auguri per uno splendido 2010!
E chissà che non sia l’anno in cui mi sbattezzo pure io… 🙂
“….Io stesso molte volte e non me ne vergogno, quando tu ed altri entrate in certi temi, confesso (ops!) che non è per me semplice seguirvi, nonostante abbia una certa preparazione culturale. Ora visto che almeno per me adesso l’aspetto più importante è crescere altrimenti nessuno “ce se fila” preferisco un’aspetto più pratico, tutto qui.”
Devo dire che anche per me é proprio così.
Riconosco che quanto dite è vero ma solo relativamente a ‘certi temi’ specialistici… nei quale spesso mi avventuro anch’io senza la necessaria competenza, ma solo perchè mi interessano e per cercare di capire meglio confrontandomi con chi questa competenza ce l’ha.
Ma non mi venite a dire che, trattando di ciò che sarebbe più opportuno fare per l’UAAR, non stia dicendo cose che conoscete benissimo anche voi! Non siete d’accordo (neanche io sono sempre d’accordo con me stesso), ma il fatto che abbiate espresso in modo chiaro e argomentato il vostro disaccordo sta a dimostrare che non ho poi detto cose incomprensibili. Cose forse per voi campate per aria, per me no. Tutto qui.
Le tue non le considero cose campate per aria. Dico solo che , nonostante abbia una discreta preparazione culturale (mi piacerebbe tra l’altro ricevere una tua visita sul mio sito) non sono all’altezza di comprendere a fondo certe tue osservazioni, specialmente quando con altri entri in un campo prettamente filosofico. Da qui nasce la mia perplessità in merito a ciò che è più urgente per la nostra associazione. Sia ben chiaro che non ho la verità in tasca; il mio è solo un parere soggettivo e non una verità rivelata come quella che hanno benedetto e silvio.
Buffo che usiate la numerazione degli anni cristiana e non una laica.
P.S. potete pure chiamarla Common Era ma sempre 2010 A.D. rimane.
il personaggio D. non sarebbe nato nè 2010 anni fa nè il 25 dicembre..
buffo no?
quindi per tua coerenza, questo dovrebbe essere più o meno il 2016 A.D.
per noi, invece, è un altro anno di impegno per la laicità.
Tra i successi del 2009 non bisogna dimenticare l’avere finalmente scoperto che la frase: “o si pensa o si crede”, NON è di Schopenhauer.
e di chi e’
Io la conoscevo in questa forma:
CHI CREDE NON PENSA – CHI PENSA NON CREDE
Comunque ambedue le versioni gli sono attribuite.
La frase non l’avrà detta o scritta lui, ma non è certo in contraddizione con il pensiero di Shopenhauer. Personalmente lo slogan l’avevo fatto, e tutt’ora lo faccio, mio senza l’avallo del filosofo.
Se poi fossero tutti di questa natura gli ‘insuccessi’ di UAAR, ci metterei la firma.