Un comunicato stampa regionale in data 29 dicembre 2009 ci informa di un provvedimento preso dalla giunta su proposta dell’assessore veronese Valdegamberi. Le vocazioni diminuiscono e l’età media aumenta anche tra i religiosi. Nel Veneto risiedono 1660 religiosi anziani non autosufficienti. Hanno lavorato all’ordine ed alle dipendenze dei propri ordini religiosi, che, probabilmente li avranno adeguatamente assicurati per garantire loro una serena vecchiaia. Di diverso avviso è Valdegamberi che sembra conoscere la vita di ciascuno di loro: “Hanno trascorso una vita al servizio delle comunità o nelle missioni dislocate prevalentemente nei luoghi più impervi del mondo al servizio dei più poveri e ora la loro famiglia è rappresentata dai confratelli delle comunità religiose, che forniscono loro l’assistenza e il calore degli affetti. Il provvedimento della Regione sostiene questo impegno e garantisce un’assistenza adeguata, realizzata dalle comunità di appartenenza, inserendosi a pieno titolo nell’ambito dell’assistenza domiciliare che, nella programmazione regionale, cerchiamo di favorire sempre più per permettere all’anziano non autosufficiente di continuare a vivere e di essere curato in un ambiente a lui noto e familiare”. All’uopo la giunta ha stanziato a favore di ottantaquattro comunità religiose del Veneto ben tre milioni e mezzo di euro di contributi, a valere sul Fondo regionale per le politiche sociali del 2009. Ha aggiunto Valdegamberi: “Il provvedimento della Regione sostiene questo impegno e garantisce un’assistenza adeguata, realizzata dalle comunità di appartenenza, inserendosi a pieno titolo nell’ambito dell’assistenza domiciliare che, nella programmazione regionale, cerchiamo di favorire sempre più per permettere all’anziano non autosufficiente di continuare a vivere e di essere curato in un ambiente a lui noto e familiare”. Nella provincia di Verona ne beneficiano 24 strutture con un milione 656 mila euro di contributi.
Dalla Newsletter del circolo UAAR di Verona (verona@uaar.it)
Tre milioni e mezzo di euro dalla Regione Veneto alle comunità religiose
50 commenti
Commenti chiusi.
madonna povertà!!! ci sei???
notizia correlata: http://www.uaar.it/news/2009/09/10/regione-marche-stanzia-600000-euro-parroci-non-autosufficienti/
I politici con le elezioni vicine hanno le loro esigenze e le fanno pagare i cittadini, purtroppo.
Bravo Fiorenzo… 😉
Per noi e’ (A)normale amministrazione regionale…
Nelle Marche il centro-sinistra ha bisogno dell’U.D.C. per essere quasi sicuro di vincere, forse gli altri farebbero di peggio, purtroppo le cose sono in questi termini.
Diciamo che il PD (ex centro sinistra) ha bisogno dell’UDC, dei teodem, e dei cattovoti, un po’ ovunque se non vuole ancora concludere qualcosa…
Se nelle passate elezioni gli aghi della bilancia erano partiti come RC o Lega, questa volta ho paura che il ruolo sara’ ricoperto dalle bandieruole di Casini.
Il fatto che questo partito si allei, a seconda dei casi, con questo o con quell’altro schieramento, fa capire benissimo che tipo di cerchiobottisti siano. Zero ideologie, tutti interessi.
Qui nelle Marche, puoi trovare ancora le foto di S.Antonio (protettore degli animali) nelle stalle di contadini tradizionalmente comunistissimi… 🙁
La terra che viene lavorata da questi e’ ovviamente e’ della curia….
bene…ma per gli anziani laici non autosufficienti che si fa?
(sto meditando di farmi suora…..almeno il sostentamento e’ assicurato,e di questi tempi
non e’ poco…)
per gli anziani laici non autosufficienti assistiti in famiglia la regione fa esattamente la stessa cosa, spendendo tra i 60 e i 70 milioni l’anno così risparmia, perché se gli stessi non autosufficienti fossero scaricati in ospedale o in casa di riposo gli costerebbero molto di più.
fonte : http://www.regione.veneto.it/Notizie/Comunicati+Stampa/Maggio+2009/1011.htm
In concreto la regione tramite i comuni eroga dei contributi a chi dimostra di pagare una badante e da’ un’acompagnatoria a chi ha una dignosi di alzheimer o demenza (per un periodo ho lavorato ai servizi sociali di un comune e ho conosciuto personalmente i richiedenti).
Prego gli anticlericali tra voi di giudicare con maggiore serenità.. non si capisce perché un vecchio malato religioso debba essere discriminato rispetto a un vecchio malato laico: sempre di risparmiare soldi pubblici si tratta.
Beh, per tutti gli anziani 57, 67 milioni all’anno. Per gli anziani di Chiesa invece 3,5. Con le percentuali non si va molto d’accordo.
Il comunicato di Valdegamberi è poi un elogio all’attività ecclesiastica. Peccato che fosse un provvedimento ufficiale, di un paese laico.
Qui non sono tutti scemi.
Ai Signori politici che hanno adottato i provvedimenti nel Veneto e nelle Marche chiedo:
Per i metalmeccanici non autosufficienti quanto avete stanziato?
Per i pescatori non autosufficienti quanto avete stanziato?
Per i contadini non autosufficienti quanto avete stanziato?
…
per quelli ci sono le famiglie che si devono sacrificare all’inverosimile,o lasciare il lavoro
o pagare di tasca propria la badante…
ma certo ,vogliamo mettere il contributo inestimabile dato alla societa’ da un religioso,
rispetto a quello insignificante di un operaio?(battuta amara…)
vedi sopra , tra i 60 e i 70 milioni l’anno, in veneto. Prima informarsi poi protestare
appunto… tra i 60 e i 70 milioni per tutti i non-religiosi bisognosi di questo sostentamento e ben 3 milioni per i 1600 preti???? mi sembra che, in proporzione, i preti ne ricevano molti di più.
non si tratta di discriminazione verso i religiosi: hanno tutto il diritto di usufruire di quei contributi, se hanno i requisiti ovviamente, ma come tutti gli altri comuni cittadini.
Non vedo la necessità di creare un fondo a parte per loro: è un chiaro favore nei loro confronti a discapito degli altri anziani in difficoltà.
Scusa, ma vista la tua insistenza è doveroso chiederti una fonte dei tuoi dati troppo sommari.
Per il resto, vale quel che prima detto.
Senza parole 😐
concordo è l’ unica cosa da dire…. anzi no voglio aggiungere un espressione, un intercalare tipicamente veneto : ( … )io can che se magna tuto… lascio ai veneti doc. o chi vuole aggiungere la consonante tra le parentesi
salam aleikum
gigi
Certe regioni stanno favorendo così tanto il clero e le organizzazioni religiose che dovrebbero essere i preti ad accender ceri ai relativi governatori ed assessori.
I posteri giudicheranno ciò come noi giudichiamo i Privilegi e le Immunità concesse ai vescovi medievali dai principi di allora.
Cari amici, facciamoci tutti preti e suore. Così risolviamo due problemi; aumentiamo le vocazioni e abbiamo assicurata l’assistenza in vecchiaia. In che nazione triste viviamo!!!!
Mi viene in mente solo una cosa.
Se i politici stanziano tanti soldi pubblici per preti e chiese, evidentemente l’incidenza del voto cattolico deve essere forte, molto più forte di quanto noi crediamo.
Non credo che esistano altre spiegazioni.
Se è giusto bisognerebbe analizzare in maniera approfondita questo fatto; io non credo che dipenda dalla religiosità degli elettori, ma la risposta DEVE essere trovata.
per me la risposta e’ nel controllo che possono esercitare le gerarchie ecclesiastiche sui mezzi di informazione, sugli apparati dirigenti delle imprese e dei servizi statali (scuola, ospedali, caserme, sullo stesso parlamento e infine nei sermoni ai fedeli.
Con i finanziamenti che gli hanno assicurato e gli continuano ad assicurare i nostri rappresentanti istutuzionali, questo controllo si rafforza, pur se i fedeli diminuiscono e la societa’ diventa sempre piu’ secolarizzata.
Questo gioco diventa sempre meno facile.
Il voto dei cattolici non sarà mai così importante quanto l’appoggio politico del Vaticano.
Non crederai mica che si governi dai seggi elettorali? Questa è la loro favola.
In verità, volevo rispondere a Crebs. Ho cliccato sotto per sbaglio.
L’appoggio politico senza voti (senza seggi) è inutile per il politico.
secondo me bisognerebbe affrontare alla radice il problema delle responsabilità sociali della ccar in quanto datore di lavoro di preti e suore.
non è possibile che la ccar faccia quel che gli pare mantenendo oltre 80000 lavoratori in nero, senza alcuna assicurazione contributi previdenziali o garanzie contrattuali che ne prevengano lo sfruttamento. un prete può essere “licenziato” su due piedi e allontanato senza preavviso, contributi, tfr, quanti di loro rimangono in servizio solo perchè non saprebbero come fare altrimenti?
è inammissibile che in uno stato civile una organizzazione eluda così platealmente le leggi.
e dico questo contro i nostri interessi, in quanto la condizione di lavoratori in nero dei preti è a mio avviso un grande freno alle “vocazioni”.
ehm concordo sui maggiori controlli riguardo le assunzioni di enti religiosi e associazioni che spesso hanno dei “finti” volontari, ma guarda che i preti che lavorano soloper la diocesi hanno laloro busta paga, i contributi e pagano le tasse normalmente…
Preti ne conosco tanti e sono il primo a confermare che se un prete diocesano vuole truffare la parrocchia e non spendere un euro di tasca propria (per telefono, luce, gas ecc.) può accumulare una fortuna (spesso proprio con la scusa di non avere la vecchiaia assicurata) ma non sono certo la maggioranza.
E qui si sta parlando dei RELIGIOSI, qundi gli appartenenti a quegli ordini che per regolamento non hanno proprietà personali.
Io in veneto ci abito, lo ripeto, l’alternativa è che frati e suore inferme vengano assistiti in ospedale con MAGGIORI COSTI per la regione.
Un giorno verrà, in cui un politico italiano si renderà conto che togliendo l’obolo (8×1000) e le agevolazioni fiscali al Vaticano si guadagnerebbero effetti positivi per il gettito fiscale ogni anno.
Lo so, stavo sognado …. contromano
per il momento il problema è che l’8permille è stato istituito proprio per sostituire la congrua, che serviva al sostentamento del clero: non solo la cifra è molto più grossa (e di tanto!), ma con questi finanziamenti paghiamo DUE volte 🙁
perchè si tratta sempre di erosione dell’erario statale, anche se è la regione a fralo
di quanto è più grossa la spesa dell’8 per mille destinata agli stipendi rispetto alla congrua?
La soluzione che viene adottata in Germania mi sembra la piu’ Laica e nobile possibile.
Ogni credente viene tassato automaticamente sullo stipendio di un tot, che finira’ nelle casse della sua chiesa di appartenenza, come forma di autofinanziamento.
FINE…anzi, per loro..
GAME OVER 😉
per dare un idea di quanto dicevo sopra, la Regione veneto spende 470 milioni di euro per 24mila anziani assistiti nelle case di riposo, per unnumero pari di anziani assistiti in famiglie contribuisce con 70 milioni.
Anziano in casa di riposo costo alal regione circa 19500 euro/anno
Anziano in famiglia: costo alla regione : circa 2900 euro/anno
RISPARMIO MAX TEORICO su 24mila anziani: circa 400 milioni l’anno
1660 religiosi non autosufficienti
Frate/suora in casa di riposo: costo alla regione circa 19500 euro/anno
Frate/suora in comunità religiosa: costo alla regione 3.500.000/1660 = 2100 euro/anno
RISPARMIO MAX TEORICO su 1660 religiosi anziani: circa 32 milioni l’anno
Mi appello ai razionalisti tra voi chiedendo di controllare se ho sbagliato qualche calcolo e vorrei ribadire che non intendo difendere la mia Chiesa (che non c’entra), ma i politici che stanno risparmiando soldi pubblici.
Saluti a tutti
Amedeo F.
la fonte è sempre la regione
http://www.regione.veneto.it/Notizie/Comunicati+Stampa/Maggio+2009/1011.htm
@amedeo
se cerchi razionalisti su queste pagine hai sbagliato sito…
infatti…..qui ci vengono solo quelli fuori di cervello…tranne i religiosi ,chiaro
rinnovo a fra pallino l’invito a frequentare il sito dei cattolici romani:li si che trovera’
menti eccelse pari alla sua…
Concordo con roberta.
Visto che tra gli ateacci trovi solo gente fuori di melone, fatti un giro sul sito della CEI, di “avvenire” o di qualche diocesi informatizzata.
Au revoir…!
allora tu che ci stai a fare qua,e una vita che sei qui svergognato,smentito,sconfessato su 2000 argomenti,sei penoso,e sei un perdente,penso che pure nei siti dei tuoi compari ti prendono ,perche vi annoiate a vicendaììdunque sgomma e vattene in una altra comunita,che capisca la tua realta di sfigato che seiìì
@robby
smentito, svergognato?? ma che film hai visto??
Quando faccio vedere ad altri (studenti) i post che scambio (avo) con voi e ne discutiamo insieme, tutto viene fuori tranne che la tua isterica reazione… e se c’è qualcuno che viene smentito -pubblicamente – non sono certo io.
Ovviamente la mia era una provocazione, non gratuita nè insultante, perchè volevo vedere se riuscivo a suscitare in qualcuno un moto di onestà intellettuale e di razionalismo… invece le solite reazioni convulse..
In fin dei conti nessuno ha risposto ai dati chiari di Amedeo. E questo lascia pensare…
Per il resto, del sito dei cattolici romani non mi interessa niente, sono un ricercatore di natura e mi piace discutere e confrontarmi con chi la pensa diversamente da me (e quindi molte volte anche con i cattolici romani in effetti, ma non mi interessano ripeto). Qui qualche volta è successo costruttivamente, molte altre volte no. Poi è da molto che sento ripetere sempre gli stessi argomenti e quindi non intervengo quasi più.. se non ogni tanto quando non mi trattengo dal ridere (vedi post farneticante di popper sulla fantamitologia comparata in cui crede).
E poi siete così ossessionati da dio e dalla chiesa che involontariamente siete un ottimo collettore di notiziole che a volte sfuggirebbero.
Insomma un tempo di relax, in genere.
Ci sono anche delle persone serie a cui va tutta la mia stima per gli interventi davvero onesti e razionali, ma si contano (queste persone) sulle dita di una mano. Questi li leggo con vero interesse.
Un saluto anche a Roberta, che mi è simpatica (dai non mi ritengo certo una mente eccelsa, ma un po’ di humor suvvia non fa male..)
Ai cattolici che frequentano questo sito si ricorda che esistono siti cattolici, se continuano su questo sito devo pensare che vogliono disturbare e quindi vanno allontanati, telematicamente parlando, oppure deviati su una sezione Forum UAAR apposita: visitatori cattolici inascoltati e un pò frustrati che cercano persone libere per sentirsi un pò liberi anche loro.
amedeo risponde:
mercoledì 6 gennaio 2010 alle 15:06
di quanto è più grossa la spesa dell’8 per mille destinata agli stipendi rispetto alla congrua?
____
Il problema e quindi la domanda:
Perchè lo stato (noi )dobbiamo finaziare una religione?
Non voglio perdere tempo con le Guarantigie,anche i Borboni hanno subito dei danni
dai Savoia lo stesso i Lorena e tanti altri in pari epoca,ma nessuno ha restituito nulla
al contrario che al vaticano.
Vorrei aggiungere che se lo stato mi espropria di un bene mi liquida il valore commerciale
e la questione finisce lì.
Facciamo i conti di quando abbiamo dato e vediamo alla fine che è il vaticano a dare qualcosa a noi.
Quando si tocca l’argomento finanziario i preti sono molto più suscettibili di quando si parla di questioni teologiche e religiose, il loro “materialismo pratico” è molto laico.
La chiesa prende circa 9 miliardi di euro all’anno e non è capace di assistere ai propri istituti religiosi? ma è colmo!
Sono contro i finanziamenti alle religioni ma 9 miliardi mi sembrano veramente troppi, sono così tanti ?
Sono tanti anche per me….
Le ultime stime, perche’ solo di quello si puo’ parlare, visto che i conti ed i registri, col cavolo che te li fanno vedere, parlavano di circa 4 miliardi di euro. 😉
…Riprendo @POPPER.
“La chiesa prende circa 4 MILIARDI DI EURO all’anno e non è capace di assistere ai propri istituti religiosi? ma è colmo!”
😉
A Popper
Per i vaticanes è più conveniente ricoverare nelle loro strutture cittadini a pagamento, per i preti da rottamare è sufficiente ricoverarli gratis nelle strutture statali.
I conti li hanno sempre saputi fare, ora però li sanno fare anche i cittadini che non sono più gli analfabeti di un tempo e la CCAR è infastidita.
Non vedo il motivo per cui con i soldi delle mie tasse devo pagare la pensione ai preti.
a fra pallino io sono un anno che posto commenti qua,la maggior parte delle volte che ci sono state discussioni anche su semplici problemi ,su dogmi,non ricordo che ci sia stata unamine accettazione sulle tue risposte,mi ricordo tra le tante quando si discusse sui cartelloni stradali, dove si ironizava sul esistenza di dio,te ne sei uscito con ragioni allucinanti,e poi insieme a don alberto avete fatto la danza dei gamberi,(tra la frutta e verdura)che vi siete presi,e tu vieni a parlare ti razionalita ,l unica che conosci e la incapacita di rispondere alle tue convinzioni e legittimarle su un piano comprensibile anche da un marzianoììio mi sono preso degli inviti a scrivere meglio ,e ci staì…tu no solo finta socialita dimostri classica diun prete(se lo sei)
@a robby
a, adesso ho capito… per te razionalità=accettazione unanime da parte di chi scrive qui dentro.
Scusami allora, tutto è nato per un equivoco sul concetto di razionalità.
Comunque non mi pare tu abbia proprio dato retta a chi ti invitava a scrivere meglio…
Cari amici,
nel commento del 6 gennaio 2010 alle 11:08, verso l’inizio dei commenti a questa “ultimissima”, avevo scritto:
“Ai Signori politici che hanno adottato i provvedimenti nel Veneto e nelle Marche chiedo:
Per i metalmeccanici non autosufficienti quanto avete stanziato?
Per i pescatori non autosufficienti quanto avete stanziato?
Per i contadini non autosufficienti quanto avete stanziato?
…”
Sottintendevo che, i provvedimenti amministrativi, o si fanno per i cittadini senza distinzione o si fanno per categorie, invece qui siamo nella situazione in cui c’è una normativa per “l’assistenza resa dalle Comunità religiose ai propri religiosi anziani come una specifica forma di assistenza di tipo domiciliare” (DGR n. 4304 del 30.11.1999; della regione Veneto) da una parte e una norma per tutti gli altri dall’altra parte.
Verificare il riferimento normativo con questo link: http://www.venetosociale.it/index.php?pg=cms&ext=p&cms_codsec=17&cms_codcms=11891&cms_page=1
Pur essendo vero che gli uni e gli altri (religiosi e non) per l’assistenza domiciliare ricevono più o meno la stessa cifra, circa 2500 Euro all’anno, nella diversificazione delle due norme può trovarsi l’inganno.
Si tratta di saper rispondere alla domanda:
Perché, per l’assistenza resa dalle Comunità religiose ai propri religiosi anziani come una specifica forma di assistenza di tipo domiciliare, c’è voluta una specifica norma (DGR n. 4304 del 30.11.1999; nel caso della regione Veneto) ?
E ancora:
Perché i religiosi non autosufficienti NON potevano accedere alla norma che prevede il contributo per l’assistenza domiciliare per tutti gli altri cittadini anziani non autosufficienti?
Sono sicuro di non riuscire, prima della chiusura di questi commenti (fra 8 ore), ad andare a rivedere tutte le norme del concordato Casaroli-Craxi con annessi e connessi, ma ricordo che quando, qualche anno fa, ho letto le relative norme (comprese quelle sull’otto per mille e varie altre) vi ho trovato qualcosa che riguardava la previdenza e l’assistenza dei religiosi e i soldi che lo Stato sborsava a tal proposito con modalità dirette o indirette.
C’è quindi caso che, la regione Veneto e la regione Marche, con apposita norma, abbiano dato ai religiosi non autosufficienti assistiti a domicilio (conventi, case di riposo per religiosi eccetera) gli stessi 2500 Euro all’anno, circa, che davano agli altri cittadini non autosufficienti, senza però tenere presente che lo Stato aveva già sborsato soldi, destinati ai soli religiosi, per gli stessi scopi, con norme statali apposite, conseguenti al concordato Casaroli-Craxi.
Nel dubbio dovuto alla mancanza di tempo, mi riservo di verificare con puntiglio e di riferire nei commenti della prossima notizia correlata (che sono sicuro non mancherà di arrivare).
Buona notte.