Ateofobia o rispetto? Lettera aperta del segretario UAAR al papa

Il sito internet di MicroMega ha pubblicato oggi una lettera aperta scritta dal segretario UAAR Raffaele Carcano indirizzata al papa. “Le recenti parole di apertura di Benedetto XVI verso gli atei lasciano diffidenti. Nei fatti, per la Chiesa l’ateismo è ancora una sorta di “bad company” a cui attribuire tutti i mali del mondo”.

Archiviato in: Generale, UAAR

140 commenti

Marcello Lombardi

…. ottima!!! veramente ottima!!!

un grande applauso 🙂

Antonio_C

L’ho letta e mi sembra ben scritta, ben argomentata e di tono più che educato. Dubito però che il papa risponderà. Dubito ancora più fortemente che i media italiani ne faranno cenno …

Daniele Gallesio

Anche io ne dubito.
Ma se vogliamo che in un futuro ascoltino anche noi, dobbiamo rompere le scatole.

20 anni fa eravamo (anzi… erano) solo quattro gatti in pizzeria.
10 anni fa un migliaio a cui nessuno dava retta.
Oggi due o tre migliaia che vengono insultati in televisione.

Meglio essere insultati che non esserci. Da Sgarbi, poi…

Aldissimo

Mi auguro che qualche Senzadio stia registrando RaiUno, con Sgarbi che ha dato delle ZUCCHE VUOTE a quelli della UAAR (Adele Orioli presente in studio)

Felipe-bis

Ma perché l’UAAR si ostina ad andare il quei pollai televisivi pieni di gentaglia e utili solo per far fare soldi a inserzionisti pubblicitari e proprietari di tv? Perché l’UAAR deve cadere così in basso? Chi glielo ha ordinato? Raffaele, tra una lettera al papa e un’altra, ci facia un pensierino: basta telerisse!

Stefano Grassino

C’è un tempo per subire ed uno per attaccare. Per noi oggi è il tempo di subire. Altro non possiamo fare; giorno verrà…………….

bismarck

…………….. speriamo presto. Comunque anche se subiamo almeno si fa pubblicità all’associazione (ed è – purtroppo in questo caso negativo – sempre pubblicità).

Lindoro

Che se ne parli bene o che se ne parli male, purché se ne parli. Cioè che non si vede non esiste. c’è un miliardo di atei nel mondo ma non si vedono, e dunque è come se non esistessero. Almeno così la gente (specialmente il pubblico tipico di quelle telerisse) verrà messo di fronte a cose che non sapeva: ed è proprio quello il luogo dove l’UAAR dovrebbe insistere la sua azione. Anche su topolino se fosse possibile, su cronaca vera, su rakam. Non bisogna essere spocchiosi: il nostro messaggio deve raggiungere più persone possibile, e mettere dubbi laddove di solito non ce ne sono.

Giuseppe A.

Secondo me ci dobbiamo esporre e lasciare, come in questo caso, che si diano la zappa sui piedi!!!
Quindi ok a trasmissioni televisive e lasciare che si sfoghino e mostrare la loro vera faccia.

Sandro

Chiaro poi è pieno di gente che applaude i ripetuti “capra ignorante” e “culattone raccomandato” di Sgarbi.
Su quelli non c’è niente da fare (non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire).
Bisogna sperare che tra il pubblico ci siano anche persone dubbiose alle quali è possibile dare una spinta ad un’apertura mentale (per non dire una sveglia).
C’è da dire che comunque Adele Orioli (come lo stesso Carcano) mi sembra più capace di discutere di quanto non fosse la Cazzoli.
Chi ha letto “Uscire dal Gregge” saprà bene che bollarla come “capra ignorante” è un grande errore.

Felipe-bis

Quanti hanno visto il video, che qualcuno ha postato più sotto? Che cosa ha capito la massaia bigotta o il teledipendente annoiato (perché quello è il pubblico di quei pollai televisivi)? Il problema -secondo me- non è apparire o no, il problema è non sprecare le risorse (=dialettica, comunicazione). E in quel caso sono state sprecate.
La Orioli, che io stimo (sia chiaro), non è riuscita a emergere, si è limitata a soccombere inevitabilmente a fianco di esagitati urlatori, presentatori finti-indignati per la cagnara e capipopolo professionisti, i suoi argomenti non sono rimasti (“è poco televisivo”, ha accennato a un certo punto lei stessa, a proposito di non ricordo cosa di preciso), là ‘vince’ chi strilla di più e basta. Non conta la cultura, non serve nemmeno aver ragione nei fatti, quei contenitori sono congeniati in modo che tu sparisci sommerso dal turpiloquio altrui, o, nel migliore dei casi, finisci per fare l’ospite fisso (ex velina, astrologo, ex calciatore, tuttologo, eccetera) al quale ti abitui e non ti viene nemmeno da stare a sentire che cosa ha da dire, manco fossi un soprammobile. Avete mai chiesto al portacenere che avete sul tavolo se ha qualcosa da dire? Ecco.
Ma non è meglio allora comprare periodicamente una pagina su un grande quotidiano, come è stato già fatto recentemente, in modo tale da lasciare solo il lettore (che è di una specie totalmente diversa rispetto al telespettatore) a riflettere senza che nessuno con un acuto sproloquiante cancelli ogni possibile spazio di riflessione? Un pò di astuzia, no?
Se dobbiamo andare il tv, piuttosto scriviamo tutti insieme a Corrado Augias (l’avevo già scritto qui) perché inviti Carcano o la stessa Orioli. Per fare solo un esempio.

Ma vabbé, è solo la mia opinione; voi siete tutti contenti e io mi adeguo. Scusate l’off topic.

libero

Chi assiste agli attacchi televisivi all’UAAR riceve una dimostrazione pubblica di intolleranza cattolica, ben orchestrata nella regia ed eseguita da personaggi che assomigliano molto agli ex zuavi pontifici, coraggiosi nell’attaccare pochi libertari isolati ma prontissimi ad arrendersi quando vedevano mettersi male le cose.
E’ un sacrificio mediatico che giova all’UAAR ed alla causa della laicità, mi meraviglio che la CCAR piuttosto avveduta non si accorga che l’attacco agli atei e agnostici vada a suo svantaggio, ma il loro obiettivo potrebbe essere di breve periodo, sanno i cambiamenti in corso nella società.

Paul Manoni

Concordo con te libero….
Il contenuto della lettera di Carcano, fa’ riferimento proprio all’intolleranza di certi pseudo cattolici nei confronti dei non credenti. 😉
Qualsiasi tipo di insulto che subiscono gli esponenti UAAR, anche via tv, evidenzia in modo eccellente l’ipocrisia di chi vuole “pace amore e crocifisso” oggi e “scritte intimidatorie sulla porta di casa di non credenti” il giorno dopo.
L’ipocrisia di chi vuole “aprire agli atei” oggi, e “discriminarli ed offenderli” il giorno seguente.
La strada per noi e’ ancora in salita, ma qualsiasi persona di buon senso e con un minimo di rispetto per il prossimo, col tempo, arrivera’ a capire quelle che sono le nostre ragioni.
Qualsiasi essere umano intelligente per altro, sa’ bene chi e cos’e’ uno come Sgarbi.
Farmi dare della “zucca vuota” da uno come lui, sta pursempre a significare che la penso diversamente da lui, e questo per me e’ motivo di ORGOGLIO.
Avremo modo e tempo per parlare dell’evento in un nuovo post…
Nel frattempo colgo l’occasione per esprimere solidarieta’ alla nostra carissima Adele. 😉

hexengut

Dunque, c’erano una Concia un colpo al cerchio e uno alla botte, Borghezio che (ed è tutto dire) è sempre più la caricatura di sé stesso, il repugnante e incolto pretacchio onnipresente, Sgarbi che fa marchette per il ruolo dell’offensore e persino, dall’esterno, l’ineffabile occhiali a specchio. In tutto ciò, da sola contro tutti, Adele Orioli mi è sembrata eroica e incredibilmente calma, lucida e persino, incredibile visu, con la capacità del sorriso. E nonostante tutto è stata netta l’impressione che alla fine l’unico presente non minus habens (marchettaro ma non stupido) abbia cambiato decisamente tono. A chi critica dico che essere presenti è fondamentale. E aggiungo: chi di voi in una trasmissione come quella di ieri pomeriggio avrebbe avuto il coraggio di andare, rimanere, reagire e sorridere? Io no, anche se ho una certa esperienza. Tutta la mia stima ad Adele Orioli.

Lilo

C’è qualche video su youtube che riporta cosa è successo?

Aldissimo

basta cercare “sgarbi UAAR” su youtube

PS: complimenti alla Orioli per lo stacco di gamba, ottimamente inquadrato da RaiUno 🙂

crebs

“…………….Occorre inoltre che il dialogo sia veramente tale: una conversazione tra più parti, e non un monologo. Un dialogo tra pari………”
Pura illusione.

faber

Quanto di meglio si potesse scrivere!!! Lineare, ottime argomentazioni, talmente buone da non lasciare spazio a risposta alcuna!!! Del resto dubito che B16 avrebbe mai risposto. Complimenti

Lorenzo Galoppini

Lettera ineccepibile, direi. Anche se ovviamente, come é stato già detto, i media si guarderanno bene dal farne cenno. A meno che il papa non risponda, cosa ancora più improbabile.

Roberto Grendene

Invito chi puo’ a far circolare la notizia

Le “lettere aperte” raramente ricevono risposte… il loro scopo e’ farsi leggere da tutti

Stefano Grassino

Questo, molti che scrivono sulle ultimissime, non vogliono capirlo. L’importante per noi è poter dire all’esterno: abbiamo la coscienza a posto perche abbiamo provato; dopodichè la responsabilità di non aver dialogato passa al clero.

bismarck

Quoto. L’importante in questi casi è far vedere/sentire che ci sono anche gli atei.

bismarck

E aggiungo, in questo momento storico e vista l’esiguità dei mezzi oltre la testimonianza purtroppo non si può andare. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare e continuare.

libero

Si deve usare la tecnica più apprpriata con i mezzi che si possiedono, quello che io temo è che un giorno qualcuno dica agli esponenti UAAR più attivi “lei è una persona veramente capace, le interesserebbe … diventare direttore editoriale di …. è ben retribuito.. però dovrebbe un tantino smorzare le sue posizioni un pò estremiste ….”, questo io temo, è una vecchia tecnica che abbiamo visto applicata più volte.

Paul Manoni

Appunto Roberto!
Copio/incollo tutta la lettera e la spedisco via e-mail a tutta la rubrica.
Altro che Facebook…
LA GENTE DEVE SAPERE! 😉

Murdega

Bellissimo.
Aspetto una risposta,magari su questo blog.
Aspetto un cenno da parte di B16.

antonino

complimenti sinceri al segretario. dubito fortemente che ci potrà essere un dialogo. infatti il concilio vaticano secondo è fortemente bistrattato dalla chiesa perchè affermava che “dove ci sono due persone a dialogare, c’è dio”. dio infatti per detto concilio è dialogo = amore = empatia.

tikerbuba

Caro Segretario,mi permetto di dissentire dalla tua lettera indirizzata a B16.
Tenendo presente che:
egli e’ un Monarca assoluto di uno staterello piu’ ricco del mondo
Rappresentante di un dio di pura fantasia e quindi frutto della mente umana.
Protettore di preti pedofili,amareggiato solo dal fatto che si sono fatti scoprire
Difensore di tutte quelle non regole naturali che vanno contro l’Uomo in tutti i suoi aspetti
Sostenitore accanito di tutte le balle che hanno inventato per tenere la Mente Umana soggiogata allo scopo di mantenere ed ampliare il piu’ possibile il controllo delle persone piu’ deboli psicologicamente
Propagandista di miracoli mai avenuti
Divulgatore di menzogne……….
potrei continuare,ma non ha senso,perche’ questo ed altro tu lo conosci meglio di me
Dissento perche’ la ritengo si,una lettera pacata intelligente e forse troppo educata.
Nessun dialogo con questa gente! Pronti a far le vittime e contemporaneamente carnefici.
Scusami, ma volevo farti sapere il mio pensiero.
Un cordiale saluto

Dalila

Sono d’accordo con te.
Perchè “cercare” un dialogo o un contraddittorio con chi si sente superiore a priori?
E poi delle parole del papa cosa ce ne importa?
Dimostriamo solo di essere fin troppo attenti ad ogni singola virgola da lui pronunciata, di essere sempre e comunque tra il “suo” pubblico per ragioni opposte ai suoi seguaci.
Io sono per la laicità dello stato e per l’Europa laica sempre e su quello ci si dovrebbe concentrare.
Le parole del papa lasciatele digerire ai papa boys…

faidate

Complimenti a Raffaele Carcano!
E finalmente qualcuno che cita Bayle!

Gianfranco D'Elia

La Chiesa, sostengono i prelati, non impone nulla: ma allora perché ci hanno imposto il 25 dicembre come natività di Gesù, quando tutti sanno che non è reale questa data ma servì alla Chiesa per occultare le festività pagane dei Saturnali??

Toptone

Si che lo è. Se vuoi lavorare, non puoi farlo perchè è festivo. Se vuoi far shopping, lo stesso. Uffici pubblici CHIUSI. Giusto qualche Autogrill (quelli non chiudono mai).

Mettici i regali “quasi” obbligatori e l’incredibile ressa che provocano dappertutto e il quadretto è completo, anche se temo di aver dimenticato più di qualcosa…..

E’ una festa COMANDATA, e non si chiama così a caso………………………..

miro99

Bellissima “lettera” che purtroppo restera’ lettera morta.
bravo Carcano, avevo dubbi se riscrivermi all’UAAR , ma questa lettera mi ha rivitalizzato, grazie.

hexengut

Avrei da ridire qualcosina sulla forma (ma sono un maledetto pignolo); in realtà, trovo molto intelligente, colta, saggia e bella la lettera di Carcano; dolorosamente bella.

antonietta dessolis

non illuderti troppo: c’è la riserva dal “terzo e quarto” mondo, è pur sempre un posto di lavoro, lo voglion buttar via? s
non son mica ipastori valdesi che fanno i volontari e devono campare col loro lavoro

bismarck

Già ma io confido che la modernità si espanderà anche a quei paesi. In più c’è l’evoluzione tecnologica che nei nostri paesi farà la differenza.

michele z

secondo me l’importazione di preti africani/asiatici/sud americani non risolverebbe un bel niente
anzi, farebbe aumentare il senso di smarrimento nel gregge..crolerebbe il numero dei cattolici praticanti

qui al nord ti assicuro che i neo-crociati-leghisti difficilmente accetterebbero un prete nigeriano
e lo stesso vale per le pie vecchiette della basilicata..

Ho segnalato la notizia anche all’uaar, spero che venga pubblicata
sono sicuro che rinfrancherebbe il cuore di molti

Silvano Vergoli

ha,ha,ha…. ce lo vedo proprio Borghezio che deve difendere le ragioni di un papa nero 🙂

ignazio

Perché no? Ritengo giusto cercare il dialogo e plaudo all’iniziativa – Complimenti segretario!
Se poi la controparte non dialoga … sono fatti loro e se ne assumeranno la responsabilità.

bismarck

L’importante in questi casi è far vedere/sentire che ci sono anche gli atei.

Bruno Moretti Turri

@ mauro

Guagliò, e svejate!
Lasciatelo dire da un astronomo: guarda la Luna, mica il dito!

Il destinatario vero della lettera APERTA mica è il papa.
Ma la gente che la leggerà.

Non penserai sul serio che a Carcano gliene freghi qualcosa di quello là!

Dalila

Lo sappiamo bene ma l’impressione è quella di volere attenzione da chi, in tutta franchezza, non ne merita alcuna.

Bosone

Ansioso di leggere una risposta!
complimenti vivissimi perl a forma e le argomentazioni!!!

amedeo

Plaudo anch’io all’iniziativa della lettera, che mi sembra riassuma bene le varie posizioni emerse sul blog.
Il ragionamento non mi sembra proprio lineare perché a mio parere si mettono insieme affermazioni molto diverse (da San Tommaso al Card Poletto a Bitonci) senza tenere adeguatamente conto dei differenti soggetti, contesti ecc.

Se la lettera è pubblicata solo su Micromega dubito che il papa avrà occasione di leggerla, quanto poi a rispondere, in realtà è questa lettera una risposta dell’UAAR alle parole del Papa, che ha parlato per primo e ha formulato un invito al dialogo (a modo su, d’accordo): questa lettera in sostanza risponde con un “no!” secco per cui una risposta del papa sarebbe solo provocatoria.

Se non è già stato fatto suggerisco di inviarla anche ai media cattolici italiani e vaticani e al Pontificio Consiglio della Cultura, l’organismo vaticano nel quale è confluito il pontificio consilgio per il dialogo con i non credenti (che non è affatto stato sciolto).

Con stima
Amedeo F.

Roberto Grendene

non e’ un «no» secco: è un «dialoghiamo pure, ma allo stesso livello, con rispetto, senza pretese di avere Verità in tasca»
Diventa un «no» secco solo se l’interlocutore vuole avere un livello superiore, non ha rispetto di te, ha la pretesa di avere e di dire la Verità

sull’occasione di leggerla, questo blog penso proprio sia letto anche da vari prelati o loro fidàti

Daniele

mah, tutto quello sfoggio di cultura mi è sembra fine a sè stesso e anzi, a voler sottolineare una certa superiorità di dialogo che mi sembra fuori luogo se si vuole quantomeno iniziare a dialogare con chicchessia.

hexengut

vero; ed è lo stesso problema della lectio magistralis senza dibattito che si voleva attuare alla Sapienza

Roberto Grendene

@ Daniele

il nostro segretario, Raffaele Carcano, è sicuramente preparato sul piano culturale, in materie religiose in particolare

Ma in quella lettera non ho trovato tutto questo sfoggio di cultura: le argomentazioni sono solide e le citazioni comprensibili. Anche a me che ho fatto l’ITIS e mi sono laureato in matematica.

Insomma, sarebbero una serie di ovvietà in un paese normale, in un paese privo di quel condizionamento sociale, culturale, mediatico, politico di tipo clericale che ammanta invece questa Italia

Giovanni

Non credo che non la leggeranno, non diranno mai di averla letta. Questo si.

diegopig

Personalmente trovo questa lettera inutilmente gentile.
Le affermazioni di un leader religioso meritano tutto il rispetto quanto tale affermazioni sono relative a questioni di fede.
Ma quando le affermazioni fatte sono relatie al funzionamento del mondo reale, non vedo perchè mostrare rispetto.
Se una persona fa delle affermazioni false (tipo che il nazismo ha le sue radici nell’ateismo) gli si deve spiegare, con rispetto per la persona ma con fermezza, che stà sbagliando.

Quando, poi, le affermazioni fatte sono palesemente ridicole (del tipo “è terrorismo criticare il papa”, come scrisse l’osservatore romano riferendosi alle critiche di Andrea Rivera il primo maggio 2007, http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/cronaca/primo-maggio/osservatore-romano/osservatore-romano.html), l’unica risposta, secondo me, è un ben argomentato dito medio.

Cordiali Saluti,
DiegoPig

biondino

La mia opinione è che la lettera del segretario sia molto pacata, di più, educata nel confrontarsi onestamenta con il “gentile sig. Ratzinger”.

Ateosofia

Finalmente delle parole rivolte direttamente a un papa senza soggezioni e ipocrisie. Diffondiamo questa lettera per tutto il web in modo che in qualche modo arrivi voce al papocchio.

“I Papi hanno commesso troppe imbecillità per crederli infallibili”.
Napoleone Bonaparte

libero

Se la lettera è un modo per dare visibilità all’UAAR va molto bene, però ATTENZIONE a dialogare con chi è sempre stato intollerante, abbiamo visto Mussolini e Togliatti venire a patti con la CCAR e le cose sono andate come voleva la chiesa, i Savoia e i governi risorgimentali liberal-massonici non hanno dialogato con la chiesa e sono stati gli unici a dare un effettivo periodo di 70 anni circa di laicità che sotto riassumo.

I Savoia e i governi laici risorgimentali hanno:
– Tolto tutti i crocifissi dalle scuole e dagli edifici pubblici
– abolito il valore legale del matrimonio religioso, solo quello civile valeva per la legge
– istituito l’obbligo del servizio militare per seminaristi e sacerdoti anche in guerra
– abolito le processioni religiose pubbliche dal 1873 al 1898
– reso “a domanda” l’insegnamento della religione che era molto ridotto
– sostituito gli insegnanti elementari sacerdoti (erano molti) con insegnanti laici
– espropriato molte proprietà della Chiesa poi vendute all’asta o adibite ad altri usi pubblici

Conoscete qualcuno che abbia saputo fare altrettanto ?
Chi è più informato di me può aggiungere qualche altra cosa, ma la sostanza non cambia, con la CCAR non si tratta, attenzione, se fanno aperture è perchè cercano di comprare qualcuno, magari facendogli offrire qualche incarico appetitoso per privare l’UAAR delle punte di diamante.
Io non credo che l’UAAR si lascerà condizionare come sopra, però occhio !

L'Asino Volante

Ho sempre stimato la cultura e la capacità comunicativa di Carcano. Ma stavolta la stima non basta, ci vuole l’inchino! chapeau

Claudio Diagora

Sarebbe da ridere se dopo tutte le aperture al dialogo, gli inviti a essere più rispettosi verso gli atei, gli incontri nel cortile dei gentili etc. etc. poi non rispondessero alla lettera…

Daniele

mah, a mio parere è una lettera retorica che non necessita di risposta alcuna.

Antonio

Rileggendo più attentamente quella lettera, mi sono accorto che Raffaele Carcano si è rivolto al Papa chiamandolo ” sig. Ratzinger “. Non ha fatto ricorso ad espressioni come ” Santo Padre” oppure ” Santità “, probabilmente perchè Raffaele, da buon miscredente, non ravvisa nella persona e nel ruolo che il Papa ricopre alcuna ” paterna ” o ” santa ” caratteristica tale da indurlo a ricorrere a simili titoli.

Attendo eventuali smentite.

Fabio

Per questo, ma non solo.
Anche perche’ parlando a un cristiano sarebbe stato scortese e maleducato
violare cosi’ apertamente gli insegnamenti riportati nel vangelo e attribuiti a gesu’.
Una inutile provocazione gratuita.

hexengut

E poi perché ormai anche in via ufficiale e anche per i capi di Stato prevale la formula anglosassone Dear Mister President (e un “caro” per B 16 sarebbe stato pretendere troppo da Carcano…). Tuttavia personalmente avrei scritto Signor Pontefice (o Papa) così come se scrivo alla massima autorità italiana dico Signor Presidente e non Signor Napolitano. Una lunga esperienza m’insegna che la forma ha importanza e se si usano i titoli dovuti si può prendere ancora meglio il destinatario per i fondelli. Ma sono artifizi di vecchio burocrate qual sono. Resta il fatto che la lettera di Raffaele è bella e importante.

Paul Manoni

Raffaele, come tutti noi atei, ha un solo padre….Quello Biologico-naturale.
Raffaele, come tutti noi atei, non riconosce negli uomini nessun tipo si santita’ divina o pseudo tale.
Credo che sia abbastanza semplice cappirlo. 😉

Springer

personalmente definirci persone «che si ritengono agnostiche o atee» non mi rende affatto lieto, mi ricorda quando un prete di fronte al mio dichiararmi “ateo praticante” mi trattò in sostanza da decerebrato, secondo lui ritenevo di essere ateo ma senz’altro sbagliavo, in fondo non lo ero e prima o poi lo avrei capito.
Quel prete confidava senz’altro sull’enorme efficacia dell’imprinting che normalmente subiscono i bambini da parte della chiesa e dei credenti, che ho in effetti subito anch’io ma dalla quale mi sono di buon grado liberato in modo definitivo.
Noi non siamo persone che “si ritengono” ma che SONO agnostiche o atee

libero

Attenti al lupo, può fare finta di diventare pronto al dialogo ma resta sempre quello che è e cercherà solo di fare il suo interesse e la cosa gli riesce bene.
Attenti al lupo…

Sandra

Complimenti, bellissima lettera, non la leggeranno forse in vaticano, ma su micromega si’, e questo conta di piu’.

Murdega

Sandra,pensi che il vaticano non stia monitorando questo blog ?.
Un saluto al mons. che in questo momento sta leggendo.

Sandra

Sono sicura che un qualsiasi monsignore – mi unisco ai saluti – sia piu’ scaltro di me, non ho rivelato niente che gia’ non sapesse! Certo che stanno monitorando, e’ il loro lavoro. Ambrogio – vescovo di Milano – consiglio’ lo zelante Agostino di non eliminare mai tutti i nemici – li’ intesi come eretici – ideologici, perche’ fungono da collante: senza nemici, i fedeli si ritrovano meno motivati – guarda solo come ha funzionato bene l’islam finora; adesso potremmo funzionare ancora meglio noi atei, ed e’ con noi che rischiano davvero di perdere i privilegi economici che sono riusciti a mantenere in Italia.
Ha fatto bene a scrivere Carcano, e ad indirizzarla al signor Ratzinger!

Daniele

a me non è sembrata granchè qusta lettera, a partire dal “Sig. Ratzinger” che vuol sminuire il suo ruolo (soprattutto in considerazione del fatto che poi viene nomianto Padre Lombardi col suo “titolo”) per finire con quell’elenco pressochè inutile di voler rivangare le contraddizioni all’interno della Chiesa.
Questa lettera ha quell’aria di “superiorità” tipica del clero e atipica dell’UAAR.
Mi è sembrata una lettera gratuitamente provocatoria che non ha lo scopo di ottenere risposta, ma pubblicità dai mass media.

Tutto ciò ovviamente imho, senza offesa per nessuno.

Lindoro

Sono blandamente d’accordo con te. Traspira dalla lettera un costante tono di sfida e di spocchia, anche se sempre abbondantemente sotto il livello di guardia.

Proprio mentre facevo queste riflessioni, poi mi sono reso conto che c’è un dettaglio che la rende inattaccabile: le frasi presentate sono tutte citazioni virgolettate esternate da rappresentanti del clero, sovente di un certo livello. Da una parte capisco che dev’esseres tato uno sforzo enorme per la papessa mettere “ateo” e “rispetto” nella stesa frase, ma non deve nemmeno pensare che questo sia sufficiente per andare d’amore e d’accordo. Di letame addosso a noi ne hanno spalato e continuano a spalarne a tonnellate, e non è ben chiaro il motivo per cui non dobbiamo dirlo con chiarezza.

Questo per quanto riguarda la quasi totalità della lettera. L’ultima parte, dopo lo sfogo un po’ ironico e risentito, ha un tono del tutto diverso e cortese, che mi è piaciuto.

In effetti, per quanto mi abbia fatto ridere, quel Sig. Ratzinger mi faceva strano. Forse un “Ill. Prof. Ratzinger” poteva andare meglio. Eccheccavolo, almeno un titolo bisogna metterglielo alla papessa, è la manager di un impero!

Comunque sono primi passi, vediamo dove ci porteranno.

Giuseppe A.

un titolo però glielo ha messo:

Ex-soldato Ratzinger

Daniele

Ricordiamoci però che i virgolettati sono stati estrapolati da un contesto e si sta parlando di uno dei maggiori teologi della chiesa, ossia uno che le parole se le rigira come vuole. Non credo ci metta molto a voler trovare un altro significato per quelle stesse parole riportate nella lettera.

Personalmente avrei lasciato anche “Sua Santità”, potrà sembra assurdo detto da un ateo, ma il rispetto reciproco che si chiede vale anche per i ruoli che si hanno in questo mondo. Non riconoscendo noi per primi il titolo di Benedetto XVI si rischia di passare dalla parte del torto ancor prima di iniziare a leggere il testo della lettera (nel senso che manchiamo noi per primi del rispetto che chiediamo…poi che non siamo stati effettivamente noi i primi a mancare di rispetto poco importa, bisogna dimostrare coi fatti più che con le parole la nostra “buona volontà”).

Comunque sono semplici opinioni, perciò del tutto discutibili 😛

POPPER

Attendo anche io di legegre la risposta di Natzinger, speriamo che non siano altre prese per i fondelli, anatemi/pronostici profetici, come nel video tragicomico che ho postato qualche giorno fa sulla profezia di fatima, oppure che non sia come l’auguri di La Russa (possano morire) o di p. Livio (il cancro).

POPPER

Bravo il nostro segretario Carcano, del resto quando gli attacchi del papa sono così ossessivi e pedanti, reagire con una lettera è il minimo che si possa fare.

Io sono ugualmente stufo di sentire alcuni credenti che ritengono che reagire al papa sia arrogante e provocatorio e anticlericale, quindi, dopo che hanno esaltato il papa non ammettono che si debba reagire alle sue omelie, ma lasciarlo democraticamente parlare, solo che lui la parola democrazia non la conosce ma la sfrutta e ne approfitta con dialettiche confessionaliste che stravolgono la parola laicità e ateismo e scienza e sapienza. Possibile che ste credenti non se ne accorgono? Già facevano casino quando alla Sapienza non vollero il papa e ritenenro ciò una mancanza di democrazia da parte dei professori e degli studenti; ma insomma, due pesi e due misure nel giudicare le reazioni al papa allora? Certo, perchè questi credenti bigotti, già sapendo che esistono quelli che non sono con il papa, sono prevenuti e pregiudicano ogni reazione anche democratica dell’UAAR come può essere una semplice lettera di biasimo o di diffida o di invito al rispetto.

Ma vi rendete conto che si arriva a dire all’uaarrino, da parte di questi psdaran cattolici, di non reagire perchè sarebbe antidemocratico? Pazzesco! nemmeno più la libertà di dissentire dal papa, vorrebbero costoro, più o meno ciò che accade all’opposizione in Iran, fatevi massacrare, rispettate la libertà religiosa di Kamenei, anche se vi insulta, al massimo chiedetevi se siete voi magari in torto di essere come siete, insomma convertitevi e sarete più umani, obbedite al regime e sarete felici. Siamo a questo punto nella dilattica dei credenti e fedeli al papa?

Bruno Gualerzi

“Io sono ugualmente stufo di sentire alcuni credenti che ritengono che reagire al papa sia arrogante e provocatorio e anticlericale,…”

Purtroppo questo vale anche per certi non credenti (in genere i cosiddetti atei devoti) che accusano l’ateismo di essere anticlericale, affermando (perchè poi sempre a quel punto si arriva) che ad un ateo, essendo ateo, non dovrebbe interessare dio, e, di conseguenza, la chiesa. Il che infine li porta a dire che questi atei – dal monento che sono ossessionati da dio e dalla chiesa – in realtà atei non sono, e sotto sotto, sono credenti. Questa, ad esempio, era la tesi (si fa per dire) sbavata dall’alto del suo trespolo contro la rappresentante UAAR dal ciarlatano Sgarbi, non a caso prendendosi gli applausi di un pubblico costituito da credenti, compreso il pretozzo che annuiva tutto soddisfetto.
Perchè questi sono gli atei che piacciono al papa e alla gerarchia! Con questi bisogna tenere aperto il dialogo. non certo con coloro che sono rappresentati da Carcano…

RazioCigno

Mi sono permesso di documentare lo scontro epico Orioli vs Sgarbi (e tale don Mario)
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=mxW_v54Qv-A]

Bruno Rapallo, apostata e ateo

…ho visionato il video, spazzatura nauseante: Borghezio é un demente, Sgarbi un caso clinico (avrebbe urgente bisogno di uno psichiatra o di uno psicoanalista, capaci di riportare nei limiti il suo ego smisurato che lo spinge ad aggredire qualunque interlocutore con un arrogante e fastidiosissimo tono di superiorità sempre urlata), il prete è un ipocrita ignorante, supponente e cafone. Tra l’altro Sgarbi é anche un mentitore spudorato (sul caso della Sapienza e di “Benito XVI” ha completamente stravolto i fatti ed é ovvio che lo sappia benissimo e l’abbia fatto ad arte).
Non so come abbia potuto la Orioli rimanere così composta e lucida e resistere alla tentazione di risponder loro con brutalità mandandoli tutti a farsi fo…re: complimenti ad Adele per il suo stile e autocontrollo, anche se temo che il pubblico televisivo, assuefatto a dibattiti beceri tra scimmie urlatrici, potrebbe non essere nemmeno in grado di apprezzare, anzi potrebbe interpretare come segno di debolezza.
Continuo ad avere dubbi se sia meglio comunque far atto di presenza, dimostrando idee, stile e pacatezza (che peraltro in quei contesti richiamano il noto detto popolare del “gettare perle ai porci”), oppure rifiutarsi d’intervenire in trasmissioni palesemente di parte e a tesi precostituite, organizzate ad arte da professionisti delle risse più becere e gestite da conduttori fintamente equidistanti, che in realtà lasciano spazio ai peggiori demagoghi ululanti.

Luigi Riboldi

Una proposta per diffondere questa bellissima lettera aperta: mandare il limk nei facebook dei vostri amici. Un’altra idea è di fare pubblicare da Repubblica un annuncio dove si chiede al Sig. Ratzinger un pubblico dibattito sull’etica laica e vedere se risponde e raccoglie la sfida.
Raffaele hai fatto un lavoro eccellnte.

Paul Manoni

Complimenti Segretario. 😉
Eccellente lettera.
Soprattutto quando si fa’ la conta a B16 di tutto cio’ che ha detto negli ultimi tempi di negativo sui non credenti.

La risposta non arrivera’ mai, ma era scontato sin all’inizio.
Provvederemo alla divulgazione della lettera il piu’ possibile. 😉

Massimo

Manto un ringraziamento all’UAAR e a tutto il suo personale. Ho una grande ammirazione per i dirigenti e tutto lo staff dell’UAAR. Personalmente vi vedo una sorta di “Fort Alamo” di laicità circondati da eserciti di cattolici bigotti.
Avete veramente coraggio a mettervi contro il potere che per la maggior parte è nelle mani dei cattolici. Bisogna combattere il potere politico della Chiesa perchè se ai preti venisse lasciata mano libera l’Italia diventerebbe un’altro IRAN.
Quindi forza UAAR, anch’io voglio darvi una mano.
Un saluto di ammirazione per il grande Odifreddi.

Giuseppe A.

GRANDISSIMO RAFFAELE CARCANO !!!!!!!!!!!

Il sig. RATZINGER avrà un bel da fare per poter rispondere RATZIONALMENTE.

hpman

L’ottima lettera del nostro Segretario, secondo me, è la risposta dovuta al Sig. Pontefice per i suoi frequenti riferimenti al mondo dei non credenti. Lo spazio mediatico occupato dalle dichiarazioni Vaticane negli ultimi tempi è cresciuto parecchio a dispetto della poca importanza ed interesse che nei fatti riporta, fatta eccezione per qualche politico in cerca di favori.

Anche ieri, l’ennesimo porta a porta, tutto dedicato a quale forma liturgica possa portare maggiore interesse e partecipazione dei fedeli cattolici.
Imperdibile, per me comica, puntatona sul dualismo, meglio la messa in latino o quella suonata, cantata e ballata?
Star della serata un alto prelato, Sig. Cafarra, difensore dei vecchi sistemi, che si opponeva a forme troppo moderne di venerazione messe in atto da arrembanti giovani prelati, che a suo dire non permettono la duvuta concentrazione per incontrare Dio durante la messa.
Non è mancato il momento anti-ateo, quando si argomentava con uno sfondo sul megaschermo in cui giganteggiava la scritta “l’indifferenza verso la religione è peggio dell’ateismo”. Ove era sottinteso che ateismo di per se era il peggio possibile.

Ovviamente, come dovuto, non vi era nessun contraddittorio, tutti gli invitati in studio e collegati erano ultras-vaticani. Alla fine, è emerso con chiarezza che non importa come sia fatta la messa l’importante è che sia in qualche maniera spettacolare, partecipa anche Dio, e che tutti vadano in chiesa più spesso.

Concludendo, questo continuo e frequente richiamo alla partecipazione dei fedeli, la demonizzazione del pensiero ateo e ancor di più dell’indifferenza che la società contemporanea assume nei confronti della chiesa cattolica e della religione in generale, mi conforta e mi riempie di gioia perchè è il chiaro segno che il declino è cominciato e anche se stanno lottando alla fine soccomberanno.

Riky

ovviamente la stampa non dice un piffero sulla cosa, altrimenti si rischia che qualcuno si aspetti veramente una risposta dal pastore tedesco…

mat(a)teo

L’ho letta tre volte perchè la trovo bellissima, elegante, ed esprime perfettamente il mio pensiero (fin nelle virgole !) su alcuni problemi (giganteschi) di dialogo fra credenti e non credenti.

Non sarei mai riuscito ad esprimere con tanta lucidità e misura, e profonda “dignità”, gli stessi concetti.

Mi sono permesso di inviarla tramite email a molti conoscenti/amici più o meno cattolici, chiedendo un loro parere al riguardo e come interpretare una eventuale 🙂 assenza di risposta da parte del Sommo Pontefice.

sabre03

OK per la lettera…
a me sembra però che il giudizio sulla chiesa cattolica sia stato già dato….
Perchè il dialogo sia fra “pari” è necessario che rinuncino ai privilegi di cui godono e smettano di prevaricare gli altri…… per cui allo stato attuale ne siamo ben lontani.
Non si confonda il dialogo con l’interazione che c’è da sempre fra chi Pensa e chi Crede e che ha dato frutti e continuerà a darne: la costituzione, le leggi sull’aborto ed il divorzio (impensabili senza il voto dei cattolici “pensanti”) sono li a provarlo nonostante il papa predichi contro il relativismo etico a cui fanno riferimento.
Lo stesso Pera e similari che pure inzuppano il pane nella stessa ciotola del papa sono comunque atei e provano questa interazione….per cui queste aperture del clero hanno solo lo scopo, a mio avviso, di dividere un fronte che oggi sembra essere più agguerrito e concreto nella sua azione di disturbo senza rinunciare a niente….

libero

Dividere e se possibile ammaliare…
E’ una vecchia tecnica che la chiesa sa usare bene e temo che la metteranno in tratica con la crescita del movimento ateo e agnostico, occorre vigilare e… attenti al lupo quando si traveste.

gero

Ho sentito atei dire che i credenti sono degli illusi e dei superstiziosi. E di conseguenza tanti si propongono di aiutare i credenti “a ragionare”. Alla stessa maniera io credente penso di aver avuto un grande dono nell’avere la fede, un dono che dà senso alla vita e la illumina. Per questo non posso fare a meno di offrire questo regalo: sarei un vigliacco a tenermelo per me. Chiarito questo i punti di collaborazione fra atei e credenti possono essere tanti: dalla salvaguardia dell’ambiente, all’accoglienza degli stranieri, all’attenzione alle vecchie e nuove povertà

libero

Forse i credenti sono dei semplici o dei deboli che hanno difficoltà a vivere senza una certezza che si creano e la difendono gelosamente altrimenti vivrebbero peggio.

gero

Dimenticavo una cosa importante: nella lettera mi pare che si rimproveri il Papa perchè a volte lascia intendere che la vita di un ateo manca di qualcosa. Beh, ognuno sa come si sente. Ma in ogni caso, che in qualche parte il sessanta per cento dei giovani usino stupefacenti, che sempre più siano le forme di violenza ecc, non è segno di un mondo che vive un terribile disagio e cade nella disperazione? Io ho modo di sentire tanti giovani e so che è così

hpman

E’ vero quel che tu dici, la droga, la violenza i giovani sbandati persistono nonostante millenni di cattolicesimo, cristianesimo e menate varie. Non dare la colpa ai non credenti visto che qui in italia non hanno mai avuto peso, considera fin dove si spinge il Vaticano, guarda cosa combinano molti che vestono la tonaca sopratutto con poveri bambini indifesi.
Su questo non ci sono dubbi il sistema religioso, per quanto riguarda lo sviluppo di sentimenti etici e morali ha fallito e fallisce sempre su tutta la linea.
Forse sarebbe il momento di cambiare radicalmente e accantonare queste forme di adorazione superstiziosa come si fece per Zeus e compagnia bella, che ne dici 🙂

gero

ma non ti dice proprio nulla che i problemi droga, alcool, violenza, satanismo, perversioni sono direttamente proporzionali all’allontanarsi di questa nostra società che da Dio? Questo che dico è un dato inppugnabile. I problemi crescobo e voi stessi dite che sono sempre meno i praticanti: allontanamento da Dio e aumento di problemi di ordine etico, sociale vanno di pari passo! Ora la interpretazione può essere variegata, però dal mio osservatorio mi convinco ogni giorno di più che ci sia una situazione di causa-effetto.

hpman

Da ateo il tuo dato è pugnabilissimo, la società non si può allontare da un Dio che non esiste.
Posso aggiungere che il generico scadimento dei costumi sociali, sia dovuto chiaramente alla mancanza di un diffuso pensiero logico e razionale, mentre purtroppo come sempre accade nei periodi di crisi dell’umanità cresce la superstizione e l’irrazionalità, rifugio delle menti più deboli, vantaggio per quelle più furbe.

Da agnostico, posso dire che l’allontanamento dal supposto Dio si dovrebbe attribuire all’inefficacia della dottrina e dei dogmi delle attuali religioni, visti i fallaci risultati.

Nessun Pontefice o capo religioso oggi mi sembra che disponga dalla ricetta per risolvere gli attuali problemi sociali. Nè mi pare che ci siano chiare manifestazioni divine che lasciano presuppore miracoli risolutivi.
Caro amico, tutto dipende da noi umanità che dovremmo scrollarci il peso di antiche superstizioni, per volare in alto dove il genio insito nelle nostre menti può portarci.

bardhi

Gia che ci sei ci offri qualche dato oggettivo? Quando è stato il periodo di maggior vicinanza uomo dio, come si era messo l’umanità con le guerre e i crimini in quel tempo. E il periodo della piu marcata distanza fra i due soggetti, quando e come?? Cosa dice il tuo osservatorio, dati pero non favole.

Stefano

Ateo significa senza dio. Qui finiscono le somiglianze. Qui iniziano le differenze.
Io credo che per vivere una buona vita sia necessaria una buona etica.
Non credo che un’etica basata sul comando sia una buona etica.
Ne esistono di alternative (ti invito a documentarti, esiste addirittura una branca della filosofia al riguardo).
Quel che è certo è che molti giovani di oggi vivono facendo a meno di un’etica. Tu stai facendo l’errore Dio=etica Senza Dio=Non etica.
E’ un errore GIGANTESCO, fatto da quasi tutti i credenti, spero vorrai darti da fare per correggerlo…
Saluti

gero

O nooo! Non identifico proprio una fede con una etica. Proprio no. Fede è un rapporto profondo con Dio. E’ una amicizia forte e personale con uno che non è per niente idea o favola o sistema di pensiero: è persona. E’ chiaro che una amicizia comporta anche un modo di essere e di vivere. Ma l’etica non è il punto di partenza.

moreno83

gero non intende che tu paragoni l’etica a Dio, dice che per te senza Dio non esiste etica. E qui che sta l’errore, nel negare la possibilità di etica in chi non crede in un dio, ma probabilmente per un credente è impossibile non avere questa visione perché altrimenti Dio diventerebbe non necessario per sorreggere la civiltà

Asatan

Caro Gero,

ci si o ci fai?

Le società tanto vicino a dio erano quanto di più immondo si possa immaginare. Ti voglio ricordare che fino alla metà del 20° era in vigore la cattolcissima famigghia tradizionale dove:

– le donne era propietà del padre prima e del marito poi senza diritto a studiare, lavorare o avere interessi propri

– i mariti avevano il diritto legale di pestare le mogli

– i mariti avevano il diritto legale di stuprare la mogli (mai sentito parlre di dovere coniugale?)

– i mariti potevano ammazzare le mogli con la certezza della quasi impunità (vedi delitto d’onore)

-i bravi maschi andavano a sbronzarsi e prendere la sifilide al bordello.

– ecc ecc

Tieni conto poi che di problemi di gioventù ubriaca\drogata e violenta se ne parla ià nell’antica Sparta. Quindi più che in problema di religione è un problema di cultura maschildita e improntata alla violenza.

La società secolarizzata ha semmai portato ad una drastica riduzione della violenza. Grazie all’allontanamento della religione dalla politica si è potuto arrivare a cose come:

– Stupro legalmente punito e non socialmente accettato
– Violenza sul coniuge legalmente punita e non socialmente accettata
– Pestaggi sui diversi legalmente puniti e mediamente non socialmente accettati

Non trovi curioso che tanto più si secolarizza (allontana da dio) una società tanto più sale la qualità della vita e cala violenza? Rifletti un po’ su che razza di disvalori propugni e quanto siano ipocrite e false le cavolate che scrivi. Il vuoto interiore dei credenti prima era riempito dall’abuso sui più deboli santificato dalla religione.

Murdega

La religione,ottima terapia veramente ottima, caro Gero.
La terapia del dott.Tomás de Torquemada funziona sempre.
Potrei citare anche altri professoroni di più recente fama ma lo ritengo pleonastico ai fini del
discorso.

sabre03

Il punto è che il cattolico pretende che il messaggio giusto da dare sia il suo….. ed impedisce, quando può, agli altri di offrire il proprio. E questa azione volta ad impedire, è un disvalore che il cattolicesimo dispensa a piene mani da sempre e ne svilisce i contenuti.

Red Passion

I miei complimenti a Carcano. Di fronte alla finta apertura del Papa, tanto sbandierata dai media, non poteva non rispondere, mostrando loro cosa significhi realmente la parola “apertura”. Smascherando la chiesa e rilanciando. Così si fa!
Quanto alle feste, beh che vi devo dire, forse sono un ateo anomalo, ma per me qualunque motivo è valido per far festa, per mangiare, bere, divertirsi, stare in compagnia, non lavorare. Viva Bacco!

Sledge

Ottima idea …. se si desidera veramente incontrare “l’ altro diverso da te”,
ma questo vale sia per b16 che per carcano&C.

claudio285

che palle sta tiritera sui giovani a cui manca qualcosa! E certo che gli manca qualcosa, sono giovani! Gli adolescenti di tutte le ere e di tutte le società sono inquieti. Fa parte dello sviluppo umano patire un’età di inquietudine, di ricerca spasmodica di risposte. Ma la risposta a questa domanda è un problema anche quando la si ricerca in una fede cieca e sorda ad ogni dubbio. I martiri di Allah non sono forse giovani inquieti? I giovani da una parte sono portati al conformismo, e dall’altra al radicalismo. E le due cose convivono, non sono in opposizione. Questo radicalismo può portare alla trasgressione e persino alla devianza, ma altre volte anche ad una chiusura identitarista che è forse meno dannosa per la salute del singolo ma non meno dannosa per la salute della società.
I giovani non hanno solo bisogno di risposte, ma hanno soprattutto bisogno di darsele da sè, di coltivare la loro autonomia. Hanno perciò bisogno di informazioni, di stimoli culturali, di discussione, in una parola, di pluralismo. Ogni vita che nasce è una scommessa, e in quanto tale si può sempre perdere. Ma dipingere ciò che è sempre stato come qualcosa di nuovo e terribile è la tecnica usata da sempre dai preti. La vita terrena è uno schifo, oggi più che mai, senza Dio questo schifo avrà la meglio. Ma è proprio con questo attacco costante alla vita terrena, con i suoi alti, bassi, e i suoi medi, che insinua nelle persone, e soprattutto nei giovani, l’odio di sè, lo schifo di sè. E’ questa ricostruzione partigiana della vicissitudine umana che fornisce lo schema interpretativo della vita terrena come una umiliazione. E in tutto questo ecco Dio, e i suoi rappresentanti terreni, a salvare la scena.

Tutto già visto, tutto già sentito. Niente di nuovo sotto il sole.

Sledge

Ma cosa desidera in fondo un giovane ?
Cosa muove in lui tanta inquietudine ?
E perchè questi 2 fattori sono presenti e così “impattanti”?

Asatan

Hai presenti gli ovvi cambiamenti fisici e di considerazione sociale? Durante l’adolescienza si perde la propria identità fisica, sociale e psicologica di bambini e bisogna riformarsene una come adulti. Aggiungerei anche il fatto che la famiglia e la società hanno aspettative sul giovane ed esigono che il giovane diventi quello che loro vogliono, mentre l’adolesciente vuole ovviamente essere se stesso.
Se gli adolescenti non fossero inquieti mi preoccuperei, vorrebbe dire che a livello fisico e\o psicologico hanno qualcosa che non và.

Sledge

Quindi significa che di fronte a un mutamento psicofisoco il giovane non trova proposte ma solo attese/pretese? Allora cosa fare per essere se stessi ? E cosa vuole significa al fondo “essere se stessi”? Cosa desidera un giovane (che poi è lo stesso che desidera ogni persona)?

Claudio Diagora

Non voglio criticare la lettera, più che legittima, ma è come rinfacciare a un pubblicitario
ottantatreenne tutte le balle “vendute” nella sua carriera: cosa pensate che vi risponda?
E questo qui avrebbe almeno la scusante che vendeva prodotti esistenti…

Carlito's way

Penso sia ben argomentata..Il papa non risponderà perchè non credo ci siano risposte razionalmetne valide con cui possa uscirne.

Rothko61

A me la lettera è piaciuta molto.
E pubblicarla su qualche quotidiano/periodico che abbia maggiore divulgazione rispetto a Micromega?

Roberto Grendene

Pubblicarla a pagamento diventa molto oneroso

chiedere di pubblicarla, perche’ no

peccato che il condizionamento mediatico sia di stampo confessionalista, ben difficile trovare varchi laici, chi lo fa rischia di rimetterci il posto

nel frattempo, chi puo’ la faccia circolare nella rete

libero

Se si proponesse di farla pubblicare a qualche giornale europeo ?

libero

Potrebbe essere proposta la pubblicazione ad altri siti laici es: Italia Laica, se non si collabora tra laici ….

libero

Potrebbe essere proposta la pubblicazione ad altri siti laici es: Italia Laica, se non si collabora tra laici ….

MicheleB.

L’importante è essere visibili, in un modo o in un altro, basta che si parli dell’associazione, dell’esistenza degli atei ed agnostici, che la gente veda (od intraveda) che ci siamo anche noi ed abbiamo qualcosa da dire. Sull’informazione si gioca tutto, non se ne prescinde. Se ci vedono, anche a terra, nella polvere, allora esistiamo. Se nessuno o quasi ci conosce allora non esistiamo, non siamo niente. Condividere è essere; informare è creare. Qualunque parcoscenico è un buon pulpito. Dalla TV spazzatura alla stampa agli autobus, i fumetti, le lettere a chi non ti risponde, le scritte sui muri… Purchè se ne parli. Altrimenti saremo causa del nostro oblio.

hpman

Caro Gero, mi piacerebbe conoscere il tuo amico Dio, quando Lui è libero, si va a prendere una bella pizza tutti insieme e magari si fa poi una bella passeggiata.
Tengo a precisare però che oltre te, voglio incontrare questo Dio, se come dici è una persona reale, avrei quattro cosucce da rinfacciagli.
Se invece è il solito amico invisibile, comincio a stimarti sempre meno.

c.j.

…forse non centra nulla ma lo dico lo stesso… VIVA IL PORTOGALLO!!!

Da oggi una nazione pienamente civile, dopo Spagna Belgio, Olanda, Svezia e Norvegia il P. diventa cosi’ il sesto paese dell’Europa dove è possibile il matrimonio gay.

da ateo e omosessuale sono felicissimo, anche se continuo a vergognarmi di essere purtroppo italiano. Pazienza.. viva il Portogallo!

Chiedo all’Uaar di postare la notizia in nome della laicità, della libertà, della democrazia… e un po’ anche per “spillare” nel fianco le fascistone represse del Vaticano che staranno sicuramente friggendo…

NO ATEOFOBIA… …NO OMOFOBIA!

piccolo-uomo

Da quando in qua un dialogo si inizia con un processo alle intenzioni?

Asatan

Non direi processo alle intenzioni ma dati di fatto: gli insulti a mezzo stampa verso i non credenti sono pratica quotidiana da parte della CCAR e dei suoi adepti. Quindi, mio caro, il vizio di base è vostro.

Luciana

….Scoprirà persone che, lungi dal trascorrere un’esistenza angosciata e disperata, sono soddisfatte della propria vita….

non sarà proprio questo che da immensamente fastidio?

libero

Italia popolazione = 60.000.000
atei = 5.000.000
agnostici = 50.000.000
credenti = 5.000.000
UAAR = 4.971

Il timore della CCAR è che i 55.000.000 emergano e sicuramente starà elaborando una strategia, lo scopo è salvare l’apparenza cattolica dell’Italia e il diritto degli italiani a continuare ad occupare posti di rilievo in Vaticano, posti che altrimenti andrebbero ad altri con paesi di fatto molto più cattolici, specialmente in Africa.

lorenzo

all’età di 16 anni il giovane Joseph venne assegnato al programma Luftwaffenhelfer (“personale di supporto alla Luftwaffe”) a Monaco e fu assegnato in un reparto di artiglieria contraerea esterno alla Wehrmacht che difendeva gli stabilimenti della BMW. Fu assegnato per un anno ad un reparto di intercettazioni radiofoniche. Con il peggioramento delle sorti tedesche nel conflitto fu trasferito e incaricato allo scavo di trincee, quindi inviato insieme a gruppi di coetanei a compiere marce in alcune città tedesche cantando canti nazionalsocialisti per sollevare il morale della popolazione. Come egli stesso ricorda, nell’aprile del 1944 durante una di queste marce disertò, e riuscì ad evitare la fucilazione, prevista per i disertori, grazie ad un sergente che lo fece scappare.

Quindi non portò mai famoso “cinturone”.
Comunque, grazie, Raffaele, almeno di non aver scritto che si è arruolato volontario nelle ss.

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