Sciopero della fame per i diritti gay

Manuel e Fabrizio, due gay di Savona, da sei giorni stanno conducendo uno sciopero della fame per richiedere la calendarizzazione di una legge per il matrimonio omosessuale in Italia. I due uomini hanno anche presentato domanda in Comune per le pubblicazioni. Sul sito Gay Italiani è possibile seguire in diretta il loro sciopero della fame, cominciato a Montecitorio e proseguito a Savona.
AGGIORNAMENTO DELL’11 GENNAIO. I sostenitori di Manuel e Francesco hanno deciso di indire per martedì 12 gennaio 2010, dalle 21 in poi, un sit-in circolare davanti a Montecitorio.

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49 commenti

darik

lo ridico e lo ripeterò fino alla nausea:
se solo la metà degli omo avessero votato per la rosa nel pugno
(solo partito ke difendeva a spada tratta i loro diritti) quasi certamente
i loro diritti avrebbero avuto ascolto.
adesso ke la r.n.p. non esiste più sarà difficile ke trovino altri sostegni.

fiertel91

Se solo metà degli Italiani votasse con senno, quasi certamente i loro diritti avrebbero avuto ascolto.

libero

Su una popolazione di 60.000.000 gli omo sono circa il 5 %, quindi circa 3.000.000, escludendo i minori e i non votanti, si potrebbe contare su 2.500.000 voti circa.
Con 2.500.000 si potrebbe determinare la vittoria di uno schieramento, ma gli omo italiani non si organizzano e molti votano anche a destra, così almeno credo.

moreno83

3.000.000 di omosessuali in Italia? se ci sono si nascondono tutti quanti molto bene, a mio avviso una stima più realistica non può superare il 500.000 questo non vuol dire che i loro diritti siano meno importanti di quelli degli altri, ma sparare cifre a caso (come anche la Chiesa sul numero dei cattolici in Italia) non fa certo una buona strategia

Simone

Non conosco dati esatti provenienti da fonti certe, potrei anche dire una cavolata, ma a me non sembra assolutamente esagerata la stima di 3 milioni fatta da darik. Anzi, mi sembra bassa. Considerando un 10% di omosessualità, io direi che potrebbero essere anche il doppio, e cioè ben 6 milioni. Ho letto tempo fa che statisticamente un 10% della popolazione è omosessuale, non solo in Italia ma nella maggior parte dei paesi del mondo. Ovviamente posso sbagliarmi, se avete link di ricerche statistiche approfondite sarebbero utili per capire il numero reale di omosessuali, e quindi il loro potenziale in termini di influenza per le elezioni.

Flavio

No. I gay sono circa il 5%-10% della popolazione, ci sono molte statistiche che puntano su queste cifre. Il problema e’ che non tutti sono “out” o dichiarati, o politicamente impegnati, anzi in Italia ben pochi.

Ernesto

Hai detto bene: QUASI TUTTI SI NASCONDONO.

La scoperta dell’acqua calda! Secondo te perché insistiamo tanto sul coming out? Per sport?

darik

x simone
non l’ho fatta io la stima dei 3 milioni; ke oltretutto per me sarebbe inesatta per difetto. la percentuale degli omosex (dikiarati o no), con buona pace di moreno
😉 va ampiamente oltre il 10% …non sono in grado di dire se in essa vi sono compresi quelli ke amano combattere su due fronti: i bisex.
per dirne una: nel circondario del mio paesello un tale ha lasciato la moglie per andare a vivere con un uomo e una tale ha lasciato il marito per una donna.
solo una decina di anni fa questo sarebbe stato impensabile.

moreno83

Non c’entra niente la buona pace mia o meno, è che quando sento dei dati mi interrogo anche sulla loro plausibilità, e una stima cosi alta della popolazione omosessuale non mi sembra plausibile per il semplice fatto che in giro non se ne vedono così tanti.

Poi sarà anche vero che molti si nascondono, ma è così come farebbe allora una statistica a conteggiare anche coloro che non sono dichiarati, se appunto non si dichiarano?

Tenere poi anche conto che wikipedia non è mai una fonte credibile per questo genere di dati, e che i dati che provengono soltanto da organizzazioni gay sono verosimilmente esagerati così come sono esagerati i dati degli organizzatori di un eventi di protesta sul numero dei partecipanti. Non a caso è un classico il balletto di cifre che viene fatto tra gli organizzatori (che hanno tutto l’interesse ad ingigantire) e le questure (che invece hanno interesse a minimizzare.)

Ulv

“Poi sarà anche vero che molti si nascondono, ma è così come farebbe allora una statistica a conteggiare anche coloro che non sono dichiarati, se appunto non si dichiarano?”

E allora, come faresti tu a conteggiare gli omosessuali in circolazione (“in giro non se ne vedono così tanti”, dici!), anche soltanto coloro che si sono dichiarati? Ma cosa pensi, che noi gay ce l’abbiamo scritto in fronte il nostro orientamento sessuale? Ti assicuro che potresti conoscermi da dieci anni, e non sapere nulla delle mie preferenze in materia sessuale fino al momento in cui non te lo dicessi in faccia. E come me, centinaia di migliaia di persone in questo schifo di paese, nel quale persone come te credono di saper riconoscere un omosessuale a colpo d’occhio!

Il dato del 5%, probabilmente in difetto, è un dato scientificamente rilevato… a differenza delle tue osservazioni spannometriche. E’ stato rilevato con gli elementi della statistica – che tiene in debito conto anche la percentuale non dichiarata e “sommersa” di un fenomeno… se no come si potrebbe stimare – che so – l’evasione fiscale? – e soprattutto è stato rilevato innumerevoli volte.

PS: wikipedia è una fonte credibilisima per ogni genere di dati. Anche in questo campo sono state condotte ricerche. A meno che tu non voglia sindacarne l’affidabilità sulla base di tue personalissime osservazioni empiriche…

moreno83

“è un dato scientificamente rilevato” e cos’è che mi attesterebbe la scientificità di tali statistiche? il fatto che gli autori dicono di averle condotte in modo scientifico? per tua informazione l’evasione fiscale viene stimata a seguito del raffronto di dati macroeconomici, non sulla base delle dichiarazioni delle persone di essere evasori o no, cosa che invece è l’unico modo per stimare la percentuale di omosessuali.

Ulv

E’ ovvio che c’è un malinteso, o meglio, un’interpretazione diversa della parola “scientificità”. Io mi riferivo alla scientificità con cui può essere condotta ogni rilevazione nell’ambito delle scienze sociali, cosa essenzialmente diversa dalla scientificità delle scienze “dure”: se quest’ultima potrebbe quasi essere interpretata come veridicità, la prima è solo un’approssimazione alla verità. E quando parlo di approssimazione, intendo sottolineare la possibilità di ottenere dei dati più o meno vicini alla realtà dei fatti. Ciò dipende dalla formulazione del quesito (in rapporto allo scopo dell’indagine), dall’elaborazione dei parametri di ricerca, dalla presenza di correttivi e dal corretto utilizzo della scienza statistica. Muovere una critica nei confronti di questo tipo di ricerche è legittimo, ma non può non passare attraverso la critica specifica e puntuale di questi elementi. Hai presente il rapporto Kinsey? Be’, per giungere alla sua compilazione fu approntato un questionario molto dettagliato nel quale si chiedeva di rendere conto delle proprie abitudini sessuali. E’ ovvio che non si trattava di un quiz di Donna Moderna, e che la lettura dei dati si presta a diverse interpretazioni (come ammise lo stesso Kinsey), ma i dati no, quelli rimangono. Se il 5% della popolazione censita a quell’epoca (siamo alla metà del secolo scorso, in pieno conformismo e bigottismo moralista) affermò di aver avuto, dopo l’adolescenza, esclusivamente rapporti omosessuali, checché tu ne voglia quello è un dato. Nel 1948 avresti ben potuto dire che non avevi l’impressione che tanta gente, magari anche tra i tuoi conoscenti, fosse andata a letto con persone del proprio sesso, ma il dato di fatto sarebbe rimasto lì, a smentire le tue convinzioni. Mettere in dubbio la veridicità di quei dati – anche in considerazione di molti fattori (es. i questionari erano a anonimi; lo stigma sociale sull’omosessualità avrebbe spinto a mentire più – o solo – sulla commissione di atti omosessuali che su quelli eterosessuali…) – è segno di grande arroganza da parte tua, poiché sostituisci una (fallibile, certo, e sempre sindacabile) rilevazione statistica con una considerazione esclusivamente personale, basata su ancor più fallibili e sindacabili osservazioni “dalla strada”, a loro volta basate su criteri non ben specificati (tacci di a-scientificità le indagini fondate sulle “dichiarazioni spontanee”, ma non hai rivelato come faresti a individuare un omosessuale “andando in giro”… quelli che sculettano?). Su questo non mi hai risposto.

Maurizio D'Ulivo

“(…) ma gli omo italiani non si organizzano e molti votano anche a destra(…)

…in ogni caso non posso certo dire che io, persona gay che ha sempre votato a sinistra, abbia ottenuto risultati migliori grazie allo schieramento da me sostenuto, eh?

Maurizio D'Ulivo

@ moreno83

Dal Rapporto Kinsey in poi sono numerosi gli studi, di valenza scientifica riconosciuta, tesi a stimare con un margine di errore accettabile la percentuale di persone con tendenze omosessuali prevalenti rispetto alla popolazione generale.

L’attendibilità scientifica di tali studi viene misurata esattamente con gli stessi criteri con cui si valuta quella degli altri studi scientifici, incluso quelli medici (rappresentatività del campione considerato rispetto alla popolazione di riferimento, assenza di conflitti di interesse, indipendenza dei ricercatori, modalità di formulazione dell’ipotesi, coerenza complessiva dello studio, correttezza nella formulazione delle conclusioni, trasparenza, verificabilità della veridicità dei dati rilevati, ecc.) e la loro attendibilità è sempre e comunque soggetta a una possibile confutazione, alla pari (anche in questo caso) di qualsiasi altro studio con fondamenti scientifici validi.

Federico

Ma poi dopo però faranno anche lo sciopero della fame per protestare contro le esose parcelle degli avvocati divorzisti?

moreno83

Comunque mi chiedo che cosa c’azzecchi questa notizia col fine del sito.

Ego Sum

moreno
1. Forse perchè le unioni civili o il matrimonio tra persone dello stesso sesso non sono ammesse in Italia perchè come suonano le campane dall’altra parte del Tevere tutti nei palazzi si mettono a pigreco mezzi e l’Uaar si batte per la laicità dello stato.
2.L’Uaar cerca di pescare associati, com’è giusto che faccia, tra una fetta di popolazione a cui piace mettersi a pigreco mezzi ma non per ricevere bastoni pastorali (qualche bel prete si!) 😀

Simone

Ci azzecca eccome dal momento che tra i vari perseguitati dalla CCAR oltre agli atei ci sono gli omosessuali. E molti omosessuali, che magari prima erano in qualche modo credenti, sono stati colti dal benefico tarlo del dubbio proprio a causa delle persecuzioni cattoliche, e questo le ha portate progressivamente all’ateismo/agnosticismo, se già non c’erano prima.
Ho letto di alcuni omosessuali che frequentano il forum, e questo mi ha colpito. Penso che a causa dei sensi di colpa che la religione cristiana crea negli omosessuali ne abbia portati molti all’ateismo, e questo è ovviamente un dato positivo per noi, e non solo per noi.

Fra

Scusate, ma perchè poi parlate di omosessuali come se fossimo alieni?

Non vi siete accorti che banalmente, siamo una buona parte delle persone che già conoscete?

Certo che frequentiamo il forum e siamo atei, come altri assurdamente sono cattolici. Un po’ come gli etero! O no?

E che c’entra il senso di colpa? Non sono mai stata a messa, per fortuna.
Solitamente gli etero divengono Atei a causa dei sensi di colpa, ohibò?

Federico

Non importa se gli omosessuali sono il 4% o il 10% della popolazione.
Quelli che vogliono il matrimonio a tutti i costi sono pochissimi, e a ragion veduta direi.
Anche a Clinton fu detto che erano il 10%. Ordinò un’indagine più approfondita e risultò che la popolazione di omosessuali negli USA non supera il 5% e di questi pochissimi sono disposti a dare valore politico alla propria condizione umana.
Quindi la scelta di appoggiare tale movimento fu considerata politicamente controproducente.

Fra

@moreno
Forse perchè in un paese laico non ci sono motivazioni valide per cui delle persone dello stesso sesso non possano sposarsi?

Se questi ragazzi, come tutte le coppie omo, non possono sposarsi e sono ridotti a questo, è perchè in Italia a causa dei ricatti vaticani si nega loro un diritto che secondo la Costituzione già avrebbero.

Simone

“Scusate, ma perchè poi parlate di omosessuali come se fossimo alieni?”

Mi scuso se ho dato questa impressione, non era minimamente mia intenzione, anzi. Figurati che io sono asessuale, quindi come potrei vedere voi come alieni?

“Non vi siete accorti che banalmente, siamo una buona parte delle persone che già conoscete?”

E’ questo che mi ha stupito. Ma non mi ha mica stupito in negativo, anzi!

“Certo che frequentiamo il forum e siamo atei, come altri assurdamente sono cattolici. Un po’ come gli etero! O no?”

No. Secondo me gli atei omosessuali sono più numerosi degli atei cattolici. E’ un’ipotesi intuitiva che faccio, non pretendo che sia così. Me lo fa pensare quello che si legge sulla bibbia riguardo l’omosessualità. Penso sia molto difficile per un omosessuale credere nella bibbia senza stare male, visto si dice sia un abominio punibile con la morte. Figurati che in america i cristiani evangelici considerano l’omosessualità come una malattia da cui si possa e si debba guarire. Per questo sono portato a pensare che per un omosessuale essere credente sia molto più difficile che essere non-credente.

Questa è la mia opinione, beninteso, e può essere discutibilissima. Sono pronto a cambiarla a fronte di prove ed argomentazioni convincenti.

“E che c’entra il senso di colpa? Non sono mai stata a messa, per fortuna.
Solitamente gli etero divengono Atei a causa dei sensi di colpa, ohibò?”

Non ho detto questo, e dal momento che i sensi di colpa sarebbero frutto delle favole religiose, nemmeno penso debbano esserci dei sensi di colpa.

Mi dispiace che te la sei presa. Non era mia intenzione, forse vista l’ora sono stanco e scrivo e mi spiego male. Ma io considero di pari dignità ed intelligenza eterosessuali, omosessuali, bisessuali e asessuali. Non era minimamente mia intenzione discriminare una categoria, se l’ho fatto mi scuso.

Riccardo

Caro Simone, sulla Bibbia c’è anche scritto, pochi versi prima di quel passo che tu hai citato: “Mangiare i crostacei è un abominio”; oppure “Hai il diritto di vendere tua figlia come schiava”! Adesso che mi dici? Io quando avrò una figlia la venderò come schiava! E nessuno, nemmeno la Chiesa mi potrà dire niente! Altrimenti dovrà rimangiarsi tutto ciò che ha detto nei confronti delle persone omosessuali!

Fra

“Secondo me gli atei omosessuali sono più numerosi degli atei cattolici.”

Pensa a una cosa però…tra i preti e le suore credo ci sia ben più omo che etero!
Purtroppo non è così scontato che la condizione omosessuale permetta ad un individuo di andare al di là della necessità inculcata di avere una fede religiosa.

Semplicemente, forse gli atei omo sono molto più combattivi e diretti, ed a ragion veduta!

Per il resto non è che me la sono presa, ma come ha fatto notare qualcuno, non è che i gay hanno scritto “gay” in fronte, ed è sbagliato credere che tutte le persone che potete incontrare durante la giornata, se non fanno le mossette (uomini) e non camminano un po’ da camionista (donne), siano etero 🙂

Simone

Fra, prima ho scritto:

““Secondo me gli atei omosessuali sono più numerosi degli atei cattolici.”

Ovviamente mi son sbagliato a scrivere. Tu hai capito, ma tanto per pignoleria e per evitare fraintendimenti correggo:

“Secondo me gli omosessuali atei sono più numerosi degli omosessuali cattolici.”

In effetti poi hai ragione riguardo i preti omosessuali, non l’avevo considerato. E ti ringrazio anche per la seconda precisazione. Quando si visualizza un gay lo si fa secondo uno steriotipo, io stesso lo faccio. Ed è sbagliato, è un pregiudizio insensato che ci è stato inculcato, attraverso film e media, e di cui dobbiamo liberarci.

michele

Non avete idea di quanti gay votino a destra, QUESTA destra! E’ ingenuo credere che l’orientamento sessuale preservi un italiota dal berlusconismo . . in italia non c’è tanto bisogno di uno Zapatero premier, se prima non si risolve il berlusconismo assorbito dalla televisione . . o sono l’unico a sentirsi circondato da dei concittadini rincretiniti?
gay incazzato

Paul Manoni

Speriamo che con il loro sciopero della fame,si riesca ad ottenere qualcosa…
Ne dubito…Neanche un trafiletto, un titolino, un aticoluccio in merito.
Non e’ cosi’che si po’ svegliare le coscenze e sensibilizzare le persone su questi temi…

LUIGI DE LAURETIS NISII

TUTTO IL MIO SOSTEGNO A FRANCESCO E MANUEL. UN ABBRACCIO E UN BACIO. LUIGI

Alien

Scusate, ma secondo me il problema è molto più complicato di quanto non sembri.

Il paradigma “omosessuale = amorale” è senz’altro un pregiudizio troppo diffuso, ma assolutamente maggiore dell’altro pregiudizio “ateo = amorale”. E, oltre ad avere dimensioni differenti, i due pregiudizi hanno radici e connotati differenti in cittadini differenti. Sono paradigmi affatto coincidenti.

Le opinioni poi sul fatto di allargare il matrimonio a persone omosessuali sono ancora differenti in principio dal paradigma “omosessuale = amorale”. Tant’è vero che moltissima gente, anche politici, si dichiarano tolleranti (qualunque cosa significhi) con gli omosessuali e, pur non sentendosela di stigmatizzarli come amorali (magari in pubblico, ma in cuor proprio, chissà, boh…), non accettano l’allargamento del matrimonio per essi. Io non perderei tempo a trovare equazioni tra la politica e le battaglie civili, con l’eccezione dei Radicali (sì, sono uno di loro…), che comunque non sono un vero e proprio partito.

La moralità corrente è un concetto affatto oggettivo, variabile come i numeri del lotto, elastico come la gomma, sfaccettato come un diamante, e plasmabile come il pongo. E’ la sommatoria di milioni di pregiudizi contradditori e non. Figuratevi un po’ se si riesce a fare un qualsivoglia discorso coerente e sereno.

c.j.

da omosessuale (e ateo) devo dire come stanno le cose in italia.

La colpa dell’omofobia in italia è degli omosessuali italiani. Si puo’ dare anche la colpa alla chiesa, ai partiti politici, alla chiesa, al calcio, ai razzisti, ai fascisti ai mafiosi o ai marziani, ma la verità è che la PRIMA colpa è quella degli omosessuali italiani, per me vigliacchi, strafottenti ed altamente menefreghisti, i quali danno priorità a baracconate come le parate frocie (leggi gay pride) dove si enfatizza uno stereotipo ridicolizzante di gay checca o lesbicona maschiaccia, festeggiando… cosa??? Omofobia dilagante? Omocidi? Maltrattamenti soprusi parolacce minacce intimidazioni bullismo??? Ma che hanno da festeggiare, il clima disperato dove non si intravede un barlume di civiltà, democrazia e libertà? festeggiano il fascismo? Le botte o gli accoltellamenti?

Poi i rimanenti 365 (!!!) giorni l’anno si nascondono e non lo dicono a mammà e papà per la vergogna. Ma cosa volete vincere che siete una mandria di vigliacchi ridicoli? E a parlare è un cittadino felicissimamente gay (di me lo sanno TUTTI famiglia amici parenti) non mi sono mai nascosto e NON HO MAI PARTECIPATO AD UN SOLO GAY PRIDE IN VITA MIA.

Anche i neri d’america hanno sofferto discriminazioni… avete mai sentito parlare del negro pride dove un mucchio di neri pazzi ballano la techno col kulo da fuori e il boa di struzzo attorno al collo?

Anche le donne hanno sofferto secoli di misoginia e maltrattamenti… avete mai sentito parlare del Donna pride dove centinaia di donne un giorno all’anno si mettono a ballare mezze nude sui carri allegorici… per combattere contro stupri percosse maltrattamenti o botte???

Ma dai guardiamo in faccia la realtà. La maggior parte dei gay si ghettizza nelle discoteche gay, nascondendosi la sera vivendo di nascosto la verità. Ma se vivi di nascosto la verità, sei tu il primo a nasconderla e cosi’ a promuovere seppur indirettamente l’omofobia.

Se tutti i gay e le lesbiche uscissero allo scoperto… si’ ma quando??? Che aspettano il pullman?

Forse i gay si aspettano che in italia la tolleranza arrivi su un piatto d’argento, magari proprio dal papa che un giorno si sveglia e dice: ok abbiamo sbagliato tutto da oggi niente piu’ omofobia, pace e amori PER TUTTI. Ma dai… guardiamo in faccia alla realtà e chiamiamo le cose col loro nome. L’omofobia è colpa degli omosessuali italiani, non perché sono omosessuali… ma perché sono ITALIANI e in quanto tale gli italiani fanno sempre i furbi, stanno sempre dalla parte del piu’ forte, si sottomettono, fanno buon viso a cattivo gioco, si adattano… questa non è la storia dei gay… è la storia degli italiani che fanno sempre cio’ che è piu’ conveniente, non cio’ che è giusto.

Sfido chiunque a darmi torto ma l’ipocrisia non serve, i fatti quelli veri prima o poi vengono a galla è solo questione di tempo. gli omosessuali d’italia devono anche saper recitare il mea culpa, prima di pretenderlo da politici, cattolici razzisti omofobi partiti politici ecc. SBAGLIO? Saluti…

Felipe-bis

Per favore!!
Non ricominciamo col Gay Pride! Ci sei mai stato? O ti limiti a guardare le foto delle trans sui (pochissimi) giornali che ne parlano il giorno dopo?
Ma che c’avete, soffrite tutti di omofobia interiorizzata? Fatevi curare! Dall’omofobia interiorizzata e soprattutto dal qualunquismo!

c.j.

allora dimmi quando hai partecipato all’ultimo negro paradeo o all’ultimo donna pride.

l’omofobia è di chi fa il leone un giorno l’anno e si nasconde i restanti 364. Io non ho bisogno di sfilare un di’ per poi nascondermi il resto dell’anno. Sono gay anche a febbraio marzo aprile maggio… l’italia non ha bisogno del gay pride, ma di ben altro. il gay pride funziona in paesi moooooolto piu’ civili e democratici, gli italiani non capiranno mai il gay pride e lo vedranno sempre come una pagliacciata, una carnevalata, una stupida ed inutile provocazione. poi darmi dell’omofobo interiorizzato stai fuori. E’ proprio perché sono contro l’omofobia che c’è in italia il motivo per cui sono contrario al gay pride IN ITALIA. magari va bene a londra o a berlino, ma persi che gli italiani siano agli stessi livelli (in termini di civiltà progresso cultura democrazia) degli inglesi o dei tedeschi??

Felipe-bis

‘Negro’ è una parola che non mi piace.
Senti, io sono arcistufo di queste discussioni sui gay (tra l’altro: anche io lo sono).
Vuoi sapere qualcosa sul Gay Pride? Anzitutto dovresti andarci, perché se uno parla di una cosa che non conosce fa solo una figura da peracottaro. Poi: chiedi all’Uaar, che con intelligenza partecipa con le sue bandiere ogni anno! Siamo tutti vittime del clero, atei e gay.
Se c’é una cosa che ai gay (e già dicendo questo faccio una odiosa generalizzazione, perché ogni persona libera, che sia gay, etero o altro, ragiona con la sua testa e non va messa una categoria, generalizzo solo per cercare di farmi capire da te) se c’é una cosa che ai gay non serve, è quest’orda di represse che hanno il terrore che qualcuno li identifichi con le travestite, che usano gli stessi argomenti degli omofobi veri e propri contro ogni forma di “ostentazione” (infatti per gli omofobi noi dovremmo o curarci o sparire nel nulla) tipo il Pride (fatti una ricerca sulla sua nascita, vedrai che un significato ce l’ha), e finiscono nel gregge dei vari Zeffirelli che sputano veleno su loro stessi senza rendersene conto.
La persona libera -come dovrebbe essere ogni ateo/laico- di solito fa lo sforzo di andare oltre le apparenze e le omologazioni. Se c’é qualcuno che fa un favore al vaticancro e affonda il coltello nel fianco a quelli come i due che stanno facendo lo sciopero della fame, sono: i cattolicisti, i fascisti, e i malati di omofobia interiorizzata. Tutti insieme a braccetto.

serio

Ma complimenti, c’è qualcuno che calcola 3.000.000 di gay in base alla stima del 5% e sul totale della popolazione. A nessuno viene in mente che, in un paese a maggioranza di vecchi, gran parte di questi gay ha dai 65 anni in su e si guarda bene anche solo dal considerarsi omosessuale. E visto che si parla di cifre elettorali contiamo anche i minorenni (mi raccomando, anche sotto i 10 anni)…

libero

Il dato del 5% è desumibile da testi attendibili e facilmente verificabile, naturalmente esiste il problema del “sommerso”, in Italia specialmente in passato molti omosessuali si sono sposati altrimenti la gente “chiacchierava”, reprimendo la loro natura oppure praticandola più o meno di nascosto.
Rimane il fatto che se si organizzassero tutti potrebbero veramente contare quasi quanto la CCAR, escludendo gli omo della CCAR naturalmente.

MicheleB.

Ogni volta che si parla di cittadinanza GLBT, qualcuno ha da obiettare che non è in tema col sito e con l’associazione. Questo blog è stracolmo di notizie la cui attinenza è minore di questa. Qualsiasi dibattito circa qualsiasi presunta categoria che venga discriminata, soprattutto ma non solo da una religione, riguarda l’ateismo e la laicità.

c.j.

x felipe-bis (non c’era il RISPONDI sotto il tuo ultimo commento… pazienza…)

Come ho cercato di dire… non è tanto il gay pride, ma credo che sia il fatto che è in italia a darmi tanti, troppi dubbi. Ti ripeto, per me gli italiani sono troppo ignoranti per svegliarsi la mattina e dire: ah tu guarda il gay pride, ma che simpatica manifestazione per i diritti dei gay e delle lesbiche.

No… la maggior parte degli italiani pensa: che schifo ma tu guarda sti sozzoni depravati e malati di mente che ostentano con le loro squallide provocazioni qualcosa di assurdo illogico contro natura e contro gesu’.

Io invece dico: se parli con i coreani non puoi farlo in arabo perché non ti capiranno, devi parlare la loro lingua, il coreano, o assicurarti che loro capiscano la tua lingua, l’italiano. se capisci che i coreani si rifiutano di parlare l’italiano, o non comunichi affatto, o se davvero vuoi comunicare con loro lo fai nella loro lingua.

Allora IN ITALIA che ci piaccia o no (e siamo entrambi atei e gay) sappiamo entrambi chi comanda:

IL VATICANO, LA RELIGIONE, I CATTOLICI, I PRETI, I BIGOTTI, I SORDI… ecc..

Il resto dell’italico popolo italiano, italianamente starà sempre dalla parte dei piu’ forti… ovvero:

IL VATICANO, LA RELIGIONE, I CATTOLICI, I PRETI, I BIGOTTI, I SORDI… ecc..

Vuoi comunicare con gli italiani bigotti ultra-cattolici tradizionalisti perbenisti prostrati dinnanzi al papa 24/7?

Allora SEI TU CHE cerchi la comunicazione con loro, perché loro non ti cagano neanche di striscio, tu e io siamo due perversi malati senza dio… quindi STA A TE comunicare con loro in modo che LORO arrivino a capire. Sta a te adeguarti ai loro modi comunicativi perché sei tu che ricerchi la comunicazione. Essendo tu il mittente del messaggio comunicativo, sta a te farti capire in maniera tale che il destinatario della comunicazione possa capire cio’ che tu vuoi far capire. Chiaro? Allora:

NON SONO IO A DIRE CHE IL GAY PRIDE FA SCHIFO E CHE E’ CONTRO LA MORALE O CONTRO DIO,

SONO LORO!!! Quindi se loro non accettano e non accetteranno mai il gay pride, bisogna trovare una alternativa nella comunicazione, qualcosa che possa risultare comprensibile per gli ignoranti cattolici. Che l’Uaar partecipi al Gay Pride… tanto di cappello, ma cosa ti aspetti che pensino i cattolici: ah c’è anche quel manipolo di sporchi atei a sfilare assieme a quella marmaglia di pederasti… allora è un’ottima iniziativa! Ci andro’ anch’io. -NO-

Gli italiani pensano differentemente dal resto d’europa, ci vuole un altro tipo di comunicativa. Il gay pride funziona a LONDRA e a BERLINO, a MADRID e a STOCCOLMA. In italia non funziona e adesso rispondimi a questa domanda. Si organizzano gay pride in italia da 15-20 anni.

CHE CAXXO HANNO OTTENUTO GLI OMOSESSUALI ITALIANI IN 15-20 ANNI DI GAY PRIDE???

Ti risparmio la risposta, NIENTE.

1. Niente leggi anti-omofobia
2. Niente PACS
3. Niente Cus
4. Niente DiCo
5. Niente Civil partnership
6. niente matrimonio omosessuale
7. Niente adozioni
8. NIENTE NIENTE NIENTE NIENTE NIENTE NIENTE- Capito? Tutto chiaro o dobbiamo iniziare daccapo?

Il GAY PRIDE in ITALIA non funziona- Nada, caput, nothing, rien de rien. ?comprendes?

Il problema non sta nel mittente, non sta nel messaggio comunicativo, ma sta nel destinatario il quale ha precisato che un determinato tipo di comunicativa non verrà tollerata, quindi per logica bisognerà cambiare metodo di comunicazione, altrimenti il messaggio rimarrà interrotto. E loro di certo non cercano la comunicazione perché ti ripeto e questo lo sai anche tu:

Italians: Noi italiani stiamo e staremo sempre dalla parte del piu’ forte, del papa, del fascismo, dei politici corrotti, e non ce ne fregherà mai nulla di voi depravati omosessuali o degli orribili atei biechi laicisti, perché… noi stiamo con il papa. E non ce ne frega nulla delle vostre carnevalate del gay pride, delle vostre inutili provocazioni perché noi abbiamo la verità rivelata e questo ci basta.

O forse credi che gli italiani siano leggermente diversi da come li descrivo io? Ma se hanno idolatrato mussolini per anni, ma se hanno votato berlusconi, ma se adorano ratzinger e guardano la squallidissima televisione italiana piena di pu++ane e di omosessuali repressi. Poi non lo so… forse sono io che sono storto e capisco fischi per fiaschi o non ci capisco assolutamente nulla del popolo italiano. Forse io ci vedo male e mi sono convinto che gli italiani sono dei vigliacchi, quando in realtà gli italiani stanno sempre dalla parte dei piu’ deboli e degli oppressi, bah…

Felipe-bis

Perché, prima del Pride avevamo tutto?
A me mi frega una mazza di quello che dicono i moralisti, e per fortuna anche a tanta altra gente, tanto a quelli non li persuadi nemmeno se ti impicchi in giacca e cravatta. Decidi tu da che parte stare.
E comunque quello è solo un aspetto della lotta per i diritti civili, un giorno solo in un anno. Guarda oltre!
Quello che dici è roba vecchia, già sentita. Forse un giorno arriverai anche tu a provare nausea verso i discorsi che fai tu stesso. Te lo auguro. Buonasera.

michele

In parte condivido quello che dice c.j.; gli do ragione quando si dice contrario al gay pride motivando la sua posizione con una ovvia differenza locale (italiana) rispetto agli altri paesi (davvero) civili; in altri termini, è indubbio che per cambiare una situazione o incidere su un aspetto della mentalità, bisogna prima anlizzare la situazione e decidere di volta in volta; ogni paese ha una sua situazione, in questo caso circa l’omofobia ed i diritti GLBTQ, ed in ogni caso c’è un percorso da fare, diverso per ogni situazione appunto . . ho fatto militanza in gruppi GLBTQ, conosco in parte la storia del movimento di liberazione omosessuale italiano . .se l’italia è diversa dagli altri paesi allora bisognerà trovare un altro percorso di liberazione omosessuale da quello tedesco o che so, svedese; come dice c.j., se non abbiamo ottenuto niente in decenni di movimento, vuol dire che le iniziative forse non erano delle più appropriate per la situazione in esame. E mi fermo qua perchè rischierei di prendere la tangente con altre questioni stavolta davero OT!

Fra

Prima del Gay Pride gli omosessuali in Italia neanche esistevano!
Molti di noi non sapevano neanche in cosa riconoscersi, perchè NON SE NE PARLAVA, nè nel bene nè nel male.

Se oggi sempre più adolescenti capiscono di essere gay perchè sanno cosa sono i gay, e non si costringono ad imitare forzatamente il solo modello etero esistente costruendo famiglie fittizie da cui non saranno sodddisfatti, lo dobbiamo anche al Gay Pride!

Come ha detto qualcuno, partecipa una volta c.j., e poi ne potrai parlare!

Alien

Io personalmente non credo che si possa stabilire se c.j. abbia torto o ragione.

E’ vero che in Italia la maggioranza vede il Gay Pride come una pagliacciata, e in questo caso si sortisce probabilmente un effetto più negativo che positivo. Ma è anche vero che in Italia fortunatamente non accade quello che accade in Russia (io ero, per caso, a Mosca in quell’occasione, ma stavo alla larga dalle legnate), dove il sindaco non autorizza questo tipo di manifestazioni e dove di conseguenza gli “OMON” (forze speciali) possono intervenire con la forza, discriminando tra manifestanti pacifici e neonazisti violenti, a sfavore dei primi e a favore dei secondi.

Visto che bene o male in Italia le manifestazioni autorizzate si possono fare, mentre in altri paesi no, direi che sarebbe meglio approfittarne, anche se ci sono dei risvolti negativi. Probabilmente accentuando la protesta civile e minimizzando gli aspetti più “folcloristici”.

car80

@ c.j.
Il gay pride è criticato in tutti i paesi d’europa e pure dagli stessi gay, vedi il discorso è diverso, in Italia l’omosessualità non era illegale negli anni ’70 dunque contrariamente ad altri paesi come inghilterra o francia dove era ILLEGALE non si è sviluppato un movimento forte. Una cosa è sicura insultando gli italiani come fai tu non otterrai nulla. Per quanto mi riguarda il gay pride di Genova è stato un successo, il problema è poi che la città è ritornata ad essere un mortuorio per i gay, pochi locali poche strutture adatte al turismo. Ma ci sono segnali positivi nella società italiana, coming out di giornalisti e politici e attori.

car80

c.j.
“E’ proprio perché sono contro l’omofobia che c’è in italia il motivo per cui sono contrario al gay pride IN ITALIA.”

Questo discorso è veramente ipocrita, insomma se c’è omofobia in Italia sarebbe a causa del gay pride? Ma lo sai che mentre si mediatizzavano le aggressioni omofobe in Italia a Londra un gay è stato UCCCISO da una banda di pivelli e il movente era l’omofobia? Lo sai che in Francia un gay è stato gettato in un lago e annegato e i colpevoli hanno preso 5 anni di cui solo due fermi? Può darsi anche che il gay pride non serva a nulla, ma ti credi che se non lo si fa più l’omofobia si ferma? Ti credi che la gente che aggredisce i gay lo faccia perché vede in tv il gay pride?

MicheleB.

Concordo con Fra e Felipe. Nell’arco di un anno di lotta, più o meno accesa (non è che i gay italiani brillino per iniziativa), è indispensabile un momento di grosso confronto pubblico, sia con l’esterno che all’interno di un movimento. In quest’ottica la Parade serve eccome. Conosco abbastanza bene l'”ambiente” avendoci vecchi e buoni amici ed ho partecipato al gay pride del 2000 a Roma. Tante gente, omo ed etero, scoprono un mondo nuovo in quelle occasioni.

c.j.

io ho solo dato la mia opinione, che puo’ essere non condivisibile, ma vorrei che il mio parere venisse rispettato, cosi’ come mi si chiede di rispettare quanti decidono di partecipare al gay pride.

Ho solo detto che il sistema italia funziona, causa vaticano, in maniera molto differente dal resto dell’Europa laica e democratica. a sistema differente vanno inserite espressioni differenti, metodi differenti, modalità differenti, soluzioni differenti. Le diverse malattie hanno diverse medicine, diversi dottori e diversi settori ospedalieri. l’Italia ha il vaticano appeso alle 00 dalla bellezza di 1700 anni. Gli stati europei, cattolici o moderati, non hanno una dittatura teocratica nel giardino di casa a dettare regole ordini ed inviare un prete cattolico in ogni singola trasmissione televisiva della Rai. Quello che testardatamente io non voglio comprendere delle parate gay è riconducibile a cio’ che molti qui, sempre testardatamente non vogliono comprendere riguardo alle enormi differenze in termini di civiltà, democrazia e libertà tra italia e resto d’europa occidentale. Qualcuno mi ha addirittura puntato il dito contro dicendo che IO sono offensivo con gli italiani. Allora davvero non ci capisco nulla di nulla, perché rimango dell’opinione che si tratta di uno dei popoli piu’ stupidi, ignoranti, bigotti, razzisti, misogeni, omofobi, intolleranti, arretrati, tamarri di tutta l’Europa. Io baso le mie idee su statistiche, su report giornalistichi indipendenti ed internazionali, su dati e ufficiali che attestano una marea di cose:

1. La pressoché inesistente libertà giornalistica e di stampa (Italia ultima d’Europa)
2. La totale inesistenza di indipendenza tra politica, religione, stampa e magistratura
3. L’assenza di norme leggi regole che tutelino le minoranze (come gli omosessuali)
4. Gli incredibili fenomeni di razzismo che non trovano condanna ma al contrario appoggio da parte delle istituzioni e dei politici (vedi La Russa sul caso Calabria)
5. Gli stipendi ed i salari piu’ bassi d’Europa ed i peggiori contratti di lavoro d’Europa occidentale
6. L’impossibilità per gli atei agnostici razionalisti di affiggere manifesti liberamente senza che siano questi censurati dalle autorità perché ritenuti “offensivi per la sensibilità cattolica), unico caso in Europa occidentale

E’ vero un omosessuali a Londra è stato barbaramente ucciso da dei giovani delinquenti in pieno centro. Decine di migliaia di londinesi hanno marciato con le fiaccole per mostrare vicinanza alla famiglia ed al compagno dell’omosessuale ucciso. Un gay viene ucciso in italia e c’è addirittura il silenzio stampa, nessuno fa nulla a parte forse le organizzazioni gay (il che è ovvio e scontato) ma da parte di eterosessuali cattolici e cittadini comuni neanche l’ombra di solidarietà.

Forse sono pazzo e ho le visioni, vi prego di dimostrarmi che vedo il mondo alla rovescia e mi sono fatto un’idea totalmente sbagliata sul popolo italiano, in realtà civile colto istruito democratico laico perbene e sempre attento ai diritti delle minoranze e di chi la pensa diversamente. Ciao e al prossimo gay pride riflettete su quello che state facendo. Quanto siano d’effetto pratico le provocazioni in un paese come l’Italia dove la maggior parte della gente pensa sempre e costantemente alla bella figura. La forma è sempre curata allo spasimo, per la sostanza… …bisogna prendere l’eurostar o easyJet. Saluti dalla Svizzera, dove i pride non si chiamano gay pride ma LOVE PARADE e sono per tutti (etero inclusi) in una nazione dove c’è il pacs (identico al matrimonio etero) e tutte le leggi anti-omofobia che gli italiani non si sognano nemmeno. Baci e abbracci-

ps.: se guardate la televisione svizzera RSI la troverete molto noiosa: niente tette niente kuli niente ragazze svestite niente preti in ogni trasmissione televisiva niente omofobia niente repressi niente isolette del kakkio niente tronisti di sta minkia niente marie defilippe niente trash ma solo noiosissima cultura, documentari informazione NON controllata ed indipendente, notiziari seri che riportano IN ITALIANO notizie che spesso non vengono mai trasmesse dalle televisioni italiane.

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