Confronto pubblico tra Margherita Hack e il vescovo Zenti

Oltre un anno fa, il vescovo Zenti in un suo intervento sull’Arena disse che era stato molto colpito da un pensiero di Margherita Hack: “Dio è come Babbo Natale o la Befana. A mano a mano che si cresce, si diventa cioè adulti, ci si ricrede e li si valuta per quello che sono: un mito!” Aggiungeva che aveva cercato di mettersi in contatto con lei per una sfida televisiva. Quando nel marzo scorso la nostra presidente Margherita Hack venne a Verona le chiedemmo se fosse a conoscenza che il vescovo di Verona, Giuseppe Zenti, l’aveva sfidata ad un dibattito televisivo. Margherita non lo sapeva, ma si è dichiarò disponibile al confronto. “Questa sì che è una notizia”, abbiamo detto ai giornalisti presenti. Il giorno dopo sull’Arena: “E, lei che è leader dell’unione atei agnostici e razionalisti, si dice pronta a sostenere quel confronto che il vescovo di Verona Zenti le chiese. “. Grazie alla nostra insistenza, la curia si mise allora in contatto con Margherita Hack. La sfida è per mercoledì 20 gennaio alle ore 20,45 presso l’auditorium della Gran Guardia a Verona. Consigliamo gli interessati a prendere posto per tempo, perché è prevista una grande mobilitazione di molte associazioni cattoliche, che hanno firmato il volantino d’invito. Da quanto ci è stato anticipato, l’evento è stato programmato più per le esigenze televisive che per un esauriente confronto tra Hack e Zenti.

Dalla newsletter del circolo UAAR di Verona (verona@uaar.it)

Archiviato in: Generale, UAAR

87 commenti

puric

spero vivamente che la registrazione del dibattito venga (tras)messa su youtube!!!

Bruno Gualerzi

“Dio è come Babbo Natale o la Befana. A mano a mano che si cresce, si diventa cioè adulti, ci si ricrede e li si valuta per quello che sono: un mito!”

Se il vescovo è rimasto ‘moltro colpito’ da questo pensiero di Margherita Hack (che immagino ne sappia elaborare ben altri)… non credo abbia molta dimestichezza col pensiero ateo.

Claudio Diagora

Beh, meglio tardi che mai. Forse comincia a vedere una luce in fondo al tunnel…

Luca Migliorini

Non aspettiamoci nulla di costruttivo. Su tali argomenti non può esservi (e non ci sarà) dialogo tra due persone che hanno convinzioni diametralmente opposte.
Forse, però, sara divertente!

Rolando

Il vescovo di Verona di persona ha voluto annunciare che la nota astrofisica Margherita Hack, presidente onoraria dell’UAAR, ha accolto l’invito rivoltole ed il 20 gennaio alle ore 20,45 sarà alla Gran Guardia per un “Dialogo su fede e scienza”, anche trasmesso in diretta. Mons. Zenti ne ha dato notizia usando parole semplici e quasi confidenziali richiamandosi a ricordi personali e soprattutto assai convincenti quando afferma che proprio un vescovo non deve temere di esporsi sulle ragioni della propria fede. Afferma inoltre che “non sarà uno scontro, ma un vivace confronto di ragioni”. Magnifico. Meglio di così non si può pensare! Peccato che le ultime parole del suo annuncio tradiscano qualcosa di strano. Scrive: “Nessuno dei due esca umiliato da una disfatta. Vinca solo la Verità”. Non capisco perchè qualcuno dovrebbe uscire mai umiliato da un civile (quale credo senza dubbio sarà) confronto di ragioni. A meno che quella “V” maiuscola non voglia significare e celare qualcosa di estraneo alla scienza imposto comunque. Non dobbiamo dimenticare che in questi giorni il vescovo di Roma ha dichiarato che senza Dio l’uomo perde la dignità. Ma già: quale Dio?, come scrive mons. Zenti, alludendo a parole della stessa Hack . Umiliazione, sconfitta, disfatta, temo che nel testo siano parole sfuggite per abbondanza, ma ahimè rivelatrici di quella “V” maiuscola. Tutta piena la dignità è in chi ha una fede e crede e in chi, invece, ragiona soltanto. E in identico grado di valore etico.

Antonio

Ma verrà trasmesso in diretta su qualche canale generalista? Mi sembra quasi impossibile.

MicheleB.

LO trasmettono anche in TV? perchè non credo di poterci andare, ma sarei molto curioso di seguirlo.

POPPER

beh magari qualcuno lo metterà su Youtube, attendo anche io con curiosità.

Fri

Nemmeno io posso andarci, ma spero che verra’ pubblicato su youtube…. non vedo l’ora!

Sandro

Non che la Hack abbia bisogno di aiuto, ma ci sarà solo lei a rappresentare i non credenti?
E dall’altra parte del “ring” ci sarà soltanto Zenti?

Speriamo che non sarà la solita rissa (vedasi gli ultimi episodi a proposito del crocifisso).

moreno83

La Hack, Vacca e Oddifreddi sarebbero proprio quelli da interdire in qualsiasi di battito o discussione con la chiesa, perché alla fine con la loro spocchia fanno solo far bella figura al clerico: continuare a dire semplicemente che “dio non esiste” non è il miglior modo per affrontare uno chi maneggia la retorica con destrezza e ha l’opinione pubblica già schierata dalla sua parte.

TaK

Odifreddi dice solamente “dio non esiste” ???
Ma sai di cosa stai parlando ???

hexengut

La “spocchia” di Margherita Hack?!? uno dei grandi astronomi italiani, professore emerito, accademico dei Lincei ecc., nonché donna di travolgente simpatia? il mondo pullula di mezze calzette che hanno infinitamente più spocchia di Margherita!

TalebAteo

ahahah, questa poi…

spocchiosa la Hack?
E’ simpatica, divertente, dice le cose con la giusta fermezza senza urlare sopra gli incivili, ha lo spirito di una ventenne 🙂

piuttosto… di spocchia io ne vedo molta nei circoli rififi’ di presunta sinistra, in cui personalismi e dissociazioni varie portano sempre alla consistenza di un muro di carta contro l’ariete di acciaio dei partiti padronali… ma inizio a divagare, mi fermo qui.

FDG

In diretta o differita? È importante. In diretta non è possibile fare tagli.

Brian di Nazareth

Va bene anche in differita, basta un cameraman UAAR che riprende tutto e posta il video integrale su YouTube.

Kaworu

è curioso che persone come il vescovo vogliano sempre “fare dibattiti/lanciare sfide”.

altrettanto curioso è che poi gli manchino gli attributi per farlo davvero.

probabilmente al vescovo sta tremando la sottana, dato che se avesse davvero voluto fare un confronto, lo avrebbe chiesto lui a Margherita Hack. anzichè dover sottostare all’invito per non perdere la faccia.

TalebAteo

non hai letto nelle righe le “prenotazioni”? ha gia’ preparato la clac di militia christi ed altri estremisti esagitati.
La faranno finire in burletta come al solito, con sgarbi preso da sindrome isterica che urla nel pubblico ed a cui nessuno mettera’ una camicia di forza nonostante il tso ci starebbe tutto.

POPPER

Confronto tra titani? No! ma tra realtà e mito, in cui la Hack sfiderà la fantasia del vescovo e rilancerà l’importanza dell’oggettività dimostrabile, così anche i cattolici potranno confrontare quel che è un loro sogno mitologico ad occhi aperti (gesù) e la realtà dura e cruda dell’esistenza umana mortale, da cui di solito fuggono perchè fa perdere loro la fede dal momento che dio non li può aiutare da lassù.

E’ la volta buona che certi credenti dovranno affrontare la realtà e rinunciare alla fantasia, quindi, mi apsetto che non siano solo omelie quelle del vescovo ma tesi dimostrabii.

Arturo Lonso

In fatto di fantasia la Hack non è da meno, poiché crede (ripeto: crede) nella esistenza degli extraterrestri.
Sulla vita aliena, infatti, non si è espressa in termini di possibilità, ma di certezza. Cioè ha fatto un ATTO DI FEDE su ciò che non è empiricamente provato.
Sarà interessante vederla balbettare.

Simone

Se è un atto di fede, lo è su cose ben più solide che le semplici credenze religiose. Tanti scienziati ed atei illustri hanno speculato sull’esistenza extraterrestre, e se lo fanno per mezzi matematici e logici non vedo quale sia il problema. Carl Sagan, Isaac Asimov e tanti altri. Ma in questo caso caro Arturo, si parla di probabilità, non di certezze. Mai sentito parlare di Equazioni di Drake? E’ statisticamente impossibile irragionevole ed irrazzionale pensare che non esista in tutto l’universo, almeno una forma di vita extraterrestre. E non si tratta di credenze, ma di fatti documentati. Pure su Marte recentemente la NASA ha scoperto forme di vita, analizzando un meteorite proveniente dal pianeta rosso. Quindi, fino a prova contraria, credere nella vita extraterrestre non è un atto di fede, ma semplice buon senso basato sulla statistica e sulle prove empiriche caro Arturo.

No, forse ti dispiacerà, ma Margherita non balbetterà. E male che vada, se dovesse trovarsi in difficoltà, ma non penso, può sempre tirare fuori davanti a Zinti il suo teorema, il teorema del bischero:

«Se un bischero dice hazzate vortihosamente può apri’ un varco spazio temporale,
in cui può incontrassi pohi sehondi prima, generando hosì un’infinita e crescente
marea di hazzate.»

😀

andrea pessarelli

senza bisogno di balbettare ti rispondo io: è un tipo di credenza diversa da quella di voi credenti nell’assurdo, infatti è fondata sull’alta probabilità ke la vita si sia sviluppata non solo sulla terra, e questa probabilità deriva dalla consatatazione del numero elevatissimo di sistemi solari abbastanza simili al nostro da far presumere ke alcuni pianeti offrano condizioni compatibili con lo sviluppo ella vita. altro è credere ke un essere invisibile abbia creato il cielo e la terra e abbia ispirato un libro pieno di strafalcioni in nome dei quali l’umanità si scanna senza pietà da millenni.

Fra

A me sembrerebbe più assurdo CREDERE che non esistano e che siamo noi l’unica forma di vita che si è creata in milioni di sistemi solari.

E’ così, così…cattolico!

Daniele

eh certo, su miliardi di galassie, che contengono miliardi di stelle è proprio impensabile credere che ci sia vita su qualche pianeta sperduto coma la Terra, che è ai margini di una galassia neanche tanto grossa.

Chiericoperduto

Non è un atto di fede, è statistica. Se si calcola che se solo l’1% dei pianeti dell’universo fosse adatto alla vita, allora si parla di miliardi di luoghi dove la vita esiste, è esistita o esisterà. E’ matematicamente altamente improbabile essere soli nell’universo, oltre che essere un atto di superbia.
Probabilmente la vita, anche se in forme molto semplici, è molto più diffusa di quanto si pensi. Basta vedere sulla terra i luoghi estremi dove si è sviluppata: Antartide e Sahara e il recento annuncio di prove su vita passata su Marte e l’alta probabilità di forme di vita nell’oceano di Titano, luna di Giove.

Aldissimo

Purtroppo su RaiUno ho sentito le parole di apprezzamento della Hack per la figura di Cristo, una cosa impensabile ad esempio per Dawkins o Hitchens.

POPPER

Ma era un apprezzamento di ciò che rappresenta Gesù idealmente ma non credo fosse una allusione storica alla figura del Maestro.

E’ come nel mio caso quando apprezzo alcuni aforismi di Buddha, ma non per questo credo in lui come a un dio.

Per esempio, prendi Socrate, non è stato dimostrato che sia esistito, come Atlantide nella descizione di Platone, tuttavia ne apprezziamo la saggezza filsoofica.

Credo che la letteratura greca sia ricca di esempi di straordinaria saggezza ma molti dei suoi personaggi non sono nai esisititi, erano solo ideali in quei contesti letterari.

crebs

Inviterei tutti quelli che geograficamente lo possono fare a essere presenti per non lasciare sola la Hack.
Secondo me è importante (e occhio alle regole e al o ai moderatori)

Antony Flew

Margherita Hack?? Chi quella che ultimamente ha affermato:

“La scienza non riesce a dare una risposta totale. Quindi il mistero c’è certamente. Se quando morirò dovessi scoprire che c’è la vita eterna, direi a Dio che ho sbagliato. E forse tutto sommato, sarebbe bello essersi sbagliati.

[…] Gesù è stato certamente la maggior personalità della storia. Il suo insegnamento, se è resistito per 2000 anni, significa che aveva davvero qualcosa di eccezionale: ha trasmesso valori che sono essenziali anche per un non credente”.
(Dove nascono le stelle, Sperling & Kupfer, Milano 2004, pag. 198).

Sicuramente ne uscirà un ottimo dibattito teologico…

Religione cattolica 1 – Religione atea 0

darkzero

L’ateismo è una religione come la calvizie è un colore di capelli.

Fritz Ghunter Laxer

Zekonda me ziete tuti kalvi ke vi litigate per una pettina.

darkzero

1) Cosa sarebbe un ateo devoto?
2)Qualcuno vuole gentilmente cestinare le stupidaggini dello pseudocrucco?

andrea pessarelli

la scienza non riesce a dare una risposta totale (ammesso ke questa espressione abbia un senso e ke la scienza persegua l’obiettivo di esaurire lo scibile) ma in compenso ha dato e dà tante di quelle risposte parziali la cui affidabilità è incontrovertibile (o meglio è controvertibile da una prova contraria ke stabilisca una nuova verità “parziale”) ed è dimostrata dal funzionamento degli strumenti costruiti in ragione di quelle risposte, e dalla formulazione di previsioni ke si avverano. la religione non è in grado non solo di dare risposte totali nè parziali, ma neppure di formulare quesiti ke abbiano un senso, e ammanta la sua ignoranza impotente con la suggestione di improbabili “misteri” dei quali sarebbero tenutari i preti. mi sembra una bella differenza.

Dalila

“Religione atea” non esiste.
Nè si propone di mettersi in competizione con favole e miti.
Ma forse tu non potrai mai capirlo, peccato…

balle

tranquilli che dio farà il miracolo….si sentirà tutto in diretta…..con la telepatia

POPPER

Io son abbonato a Le Scienze ed in questo mese si parla delle cellule staminali.

Tempo fa insistevo con il dire che lo studio di queste cellule poteva spiegare i meccanismi di autoguarigione sia nel sistema nervoso centrale che in quello periferico, e apparivo come un monologo obsoleto, ebbene mi spingo oltre nell’ipotizzare che invece di parlare di miracoli si debba parlare di Staminali invisibili, quasi un mistero nel nostro cervello, ma esistono ed ecco che c’è chi mi aiuta concretamente a sviluppare una mia teoria antimiracolistica e antifatalista.

da Le Scienze
Tutti le cercano, ma loro si nascondono con cura: si travestono, cancellano le proprie tracce, si muovono e si trasformano. Sono le cellule staminali del cervello, «invisibili» come recita il titolo scelto da Bonfanti per questo ottimo esempio di divulgazione. Coniugando la passione per gialli, fantascienza e universo della cultura pulp, il neurobiologo torinese va alla ricerca di queste cellule dalle enormi potenzialità: generano tutti gli elementi del sistema nervoso centrale, cioè neuroni e altre cellule che formano il cervello, per lungo tempo considerato stabile, incapace di sostituire i propri componenti.

Sebbene sia in gran parte vero, soprattutto per la nostra specie, scopriamo che in altre, come ratti, conigli e canarini, ci sono meccanismi di produzione e rigenerazione che riparano eventuali danni. Meccanismi limitati, ma che fanno intuire la possibilità di riattivarli anche negli individui adulti, nei quali di solito vengono persi.

Per gli esseri umani, alla fine degli anni novanta abbiamo assistito ad annunci spettacolari relativi alle staminali cerebrali rintracciate nel bulbo olfattivo e ritenute capaci di trasformarsi in cellule di altri tessuti. Spenti i primi entusiasmi, le ricerche descritte da Bonfanti mostrano la fattibilità di coltivare staminali neurali che generino ogni altra cellula del cervello, ma passerà ancora del tempo prima di vederle usate in terapie.

Nell’attesa, ben vengano altri lavori come questo, che fuggono dall’inutile spettacolarizzazione e dall’effetto mediatico a tutti i costi, e sia la benvenuta la ricerca a tutto campo, senza steccati ideologici o religiosi che diano indicazioni dogmatiche ai ricercatori.

bismarck

Anche io condivido il tuo ottimismo. Credo che la superstizione organizzata sia contro questa avanzata della scienza nel riuscire a guarire le malattie dell’uomo perchè sanno che una volta arrivati al traguardo, per la ccar, il campo d’azione sarà molto ridotto visto che campa sulle altrui disgrazie.

Fritz Ghunter Laxer

Anke ya zono dakorda, kon bona terapia di gutalax tuta zi rizolve.

stefano f.

sono rimasto molto colpito dalla verve e dalla preparazione scientifiça della Hack quando tenne una conferenza sull’astronomia qui a Livorno, un paio di anni fa, una donna coinvolgente con uno spirito acuto e una intelligenza davvero spiccata che rese comprensibili i misteri del cosmo, usando un linguaggio semplice, anche agli “ignoranti in materia” come me 😉 grande Margherita forse l’ultima grande laica rimasta in italia.

Andrea77

Io sono di Verona e cercherò di esserci, almeno per dare un sostegno ad una rappresentate dell’UAAR. Anche perchè Verona è una grande parrocchia e tutto fa pensare ad una conduzione a senso unico.

Lorenzo T.

Ci farò un pensiero!
Nel caso in cui non riesca ad andare… sarà trasmesso da qualche parte? TeleArena per esempio?

homer

sarebbe bello se venisse trasmesso da qualche tv per poterlo gustare anche noi che viviamo lontano da verona

Lorenzo T.

Verrà presumibilmente trasmesso in diretta su Tele Pace e Radio Pace!

Paul Manoni

Peccato essere cosi’ distanti da Verona, altrimenti non me lo sarei perso! 😉
Attendo con ansia l’ateovideo su UAARit!
Margherita siamo tutti con te! 😉

libero

Comunque vada l’UAAR ci guadagna sempre, la visibilità è essenziale per crescere in tutto.

Bruna Tadolini

Mah! la trascineranno come hanno già fatto in un confronto televisivo che vidi qualche anno fa, sui temi di biologia di cui, purtroppo, la Prof. Hack sa ben poco (giustamente, poichè la cono-scienza non si improvvisa).

dany

“Hai visto come gliele ha suonate?”

(presumibile commento di ogni ascoltatore)

roberta

scusate ,ma credo che i confronti pubblici su questi temi non portino da nessuna parte…
ognuno si barrica sulle proprie idee e si va quasi sempre allo scontro..

libero

L’UAAR ha bisogno di farsi conoscere e se non sfrutta queste occasioni non si fa pubbblicità e non aumenta i soci, anche se c’è un prezzo da pagare.

amedeo

Visto che molti paventano una conduzione a senso unico, temono che l’UAAR non abbia abbastanza spazio eccetera… segnalo che il moderatore è Michele Brambilla e che l’organizzatore principale è il servizio per il progetto culturale della Diocesi.

E’ facile capire che Margherita Hack potrà parlare liberamente ma si trova comunque “fuori casa” e il moderatore non è ateo.
Difficile che diventi un occasione di proselitismo per l’UAAR che comunque, dal momento che ha avuto un ruolo decisivo nell’organizzare l’incontro, può sempre proporre un secondo tempo in campo avverso.

Io mi auguro che il dibattito non si appiattisca sulle posizioni “Dio esiste/Dio non esiste” perché non porterebbe a nullaD’altronde si intitola “Dialogo tra fede e scienza” merita un discorso più ampio.
Una curiosità: ma siete sicuri che la presidente onoraria si presenti a nome dell’UAAR?

fonti: http://www.diocesiverona.it/s2ewdiocesiverona/s2magazine/index1.jsp?idPagina=15253

Gregorio Casa

Anche l’illuminismo ha bisogno di marketing?
Il fine giustifica i mezzi?
Mi piacerebbe che esistesse una teoria in grado di calcolare le probabilità di un “bene” futuro, ma ho l’impressione che sarà difficile da trovare. La teoria dei giochi è solo un inizio…
Per adesso bisogna accontentarsi dell’intuizione.
Personalmente intuisco che la visibilità mediatica potrebbe portare altri illuminati inconsapevoli a prendere coscienza. E questo è un bene.
Potrebbe anche portare all’incancrenimento di altre persone nel loro credo, generando altri integralisti, e questo è un male.
Ma se già credevano erano compromessi; perderli definitivamente è un male minore.
E se si andasse verso una deriva catto talebana?
Fino a leggi discriminatorie?
Questo è un male. Possibilità magari remota, ma danno incalcolabile…
Difficile… Difficile…
Comunque mi sembra una buona idea…
😉

Fritz Ghunter Laxer

Fare kaka tuta giorni e una bene.
Non fare la kaka tuti giorna e una male.
Prendere gutalax e una bene fare kaka tuti giorni.

andrea pessarelli

se i cattolici diventassero integralisti tanto meglio, in quanto in fondo al setaccio ne rimarrebbero ben pochi, e una società democratica moderna potrebbe abbastanza facilmente renderli innocui. il problema maggiore, come spiega sam harris, è proprio nella esistenza di fedeli moderati, il cui numero elevato e la cui peculiare – e strumentale – suscettibilità impedisce di portare quella critica profonda e impietosa che metterebbe la religione con le spalle al muro, inchiodata all’insussistenza delle sue ragioni e alle sue responsabilità storiche e attuali nella negazione dei diritti umani fondamentali.

hexengut

Se la Hack, che è un astronomo, usa impropriamente il termine storia applicandolo a Cristo non si può fargliene una colpa. Non discettava dell’effettiva, o meno, realtà storica della figura, cosa peraltro in cui io, storico, tendo a credere, ma si riferiva al contenuto del messaggio spirituale che a nome di Cristo ci è arrivato. Ed è, nella maggioranza dei casi, un messaggio nobile e alto, quel paradoxum con cui, in qualche modo, tutti, prima o poi, ci si confronta, eventualmente per poi rifiutarlo.Stiamo attenti a non meritarci il cliché d’intolleranza che sempre più frequentemente ci viene applicato; su queste pagine ormai il gioco preferito è il livoroso attacco contro chiunque, quasi sempre accompagnato dalla presunzione d’essere i perfetti depositari della verità nonché gli unici possibili dispensatori di perle di saggezza. Sono,per natura e formazione culturale, avverso alle auctoritates e alle deificazioni; ma trovo indegni gli attacchi rivolti a una persona come Margherita Hack, della cui presidenza onoraria dovremmo soltanto essere orgogliosi; e grati, perché, a ottantott’anni, vorrei proprio vedere chi di voi avrebbe la forza, la voglia e la lucidità intellettuale per affrontare tenzoni pubbliche.

POPPER

Concordo, hexengut, infatti avevo intuito che era solo un’allusione alla figura legata alla storia della letteratura religiosa.

andrea pessarelli

alto e nobile un paio di palle uno ke minaccia di farmi ardere x l’eternità nelle fiamme della geenna se non credo alle sue corbellerie

Stefano Grassino

Anche io temo che l’uaar, se non tiene ben saldo il timone, possa cadere nel dogma. E’ un pericolo che non ci dobbiamo nascondere, conoscendo la natura umana. Il nostro segretario nazionale è laureato in storia delle religioni e non vorrei che qualche iscritto pensasse di metterlo al rogo perchè si è “occupato di quelle cosacce”.

gianni toffali

il moderatore dell’incontro sarà Michele Brambilla! un giornalista cattolico con le palle! per fortuna a quell’incontro non parteciperanno i soliti utili idioti cattocomunisti…(leggasi quelli che calano le braghe d’innanzi al nemico). Prevedo che la strega Hack, se ne tornerà a casa con la coda tra le braghe!

marco

dibattito tra dogma e logica? è come un dialogo tra bossi e Popper.

POPPER

naturalmente il vero Karl Popper, io sono junior, non ci arrivo nemmeno vicino al mitico filosofo, eh, sono una persona umile.

POPPER

aggiungo di regalargli un libro dell’illustre fiosofo Popper, ordinandolo dal sito UAAR, scegliamone uno adatto a Bossi, per esempio; Le fonti della conoscenza e dell’ignoranza (ignoranza di bassa lega oseri dire).

Appena bossi l’avrà letto si riconoscerà subito nel suo ruolo di bauscia.

Silvio Manzati

L’incontro sarà sicuramente trasmesso da TelePace.
Il circolo UAAR di Verona ha organizzato, per lo stesso pomeriggio, una conferenza stampa con Margherita Hack per informare come si è arrivati all’incontro ed il senso della sua partecipazione.

stefano b.

Possiamo anche ammettere ma non concedere che Dio esista, ma come a Gesù, sempre ammesso e non concesso che sia esistito, dovremmo fare un po’ di domande e vedere chi ha l’arroganza di rispondere.
Magari potremmo chiedergli come definirebbe uno che mette in cinta una ragazzina di 12/13 anni, oppure uno che stermina tutta la popolazione del pianeta, oppure uno che si lamenta con le sue armate perchè non hanno sterminato tutta la popolazione e gli animali di una città come Gerico, oppure se davvero il mondo e tutti gli esseri viventi sono stati creati 6000 anni fa…

Chiediamolo al vescovo.
Non si accettano risposte vaghe e metaforiche.

Gregorio Casa

Ecco, questa è una buona idea: se si preparasse un elenco di domande “semplici” per il dibattito della Hack. Magari le sarebbe utile…
5 domande. Tanto bastano.
Per quanto mi riguarda ne propongo due:
Quale disegno divino può mai giustificare la morte di bambini tra atroci sofferenze?
Che colpe potrebbero mai avere per dover rinunciare alla vita peraltro con tanto dolore?

Stefano Grassino

La risposta sarebbe troppo semplice per il vescovo e tutti i fedeli l’accetterebbero così come fanno da 2000 anni: mistero della fede.

gano

io ne formulerei di piu’ prosaiche, tipo:
1) “e’ giusto che uno stato prelevi dei soldi dalle tasche di chi non si riconosce nella vostra religione per mantenervi? Non sarebbe giusto che fossero i vostri fedeli a farlo?”
2) “perche’ volete impedire a persone che non si riconoscono nel vostro modello di famiglia di godere degli stessi diritti di tutti? Perche’ due omosessuali non possono assistersi e godere degli stessi benefici legislativi delle coppie eterosessuali sposate, pur pagando le tasse?”

ed altre dello stesso tenore.

dario

trovo inutili i duelli religione contro scienza…. è un falso conflitto, prodotto della mente umana (che mente). la razionalità non è la chiave per capire tutto, così come la religione fanatica e fine a se stessa non può portare a nulla di buono. personalmente mi sono fatto l’ idea che, come la fisica quantistica è arrivata a definire e capire (confermando quello che 2500/3000 anni fà i Veda o altri testi sacri orientali avevano già descritto minuziosamente), alla fine la materia e quello che crediamo reale non esiste: è tutta una questione di energia e vibrazioni (e chi studia la quantistica deve arrivare a parlare, da un certo livello in poi, di “probabilità”, non di realtà). sempre le ulitme scopette scientifiche si sono dovute avvicinare all’ idea di questa energia che, molto probabilmente, sottostante, ha una matrice, o una essenza-base, dove ogni minima parte contiene il tutto, proprio come un ologramma (la teoria dei frattali)…. tale energia forma una rete che attraversa e collega tra loro tutte le cose, ed è anche l’ aggregatore che permette a esse di esistere in una forma temporanea. si può dire che è una energia sempre “presa in prestito”: prima o poi viene restituita alla fonte di provenienza (vedi il concetto einsteniano: “nulla si crea, nulla di distrugge”) …

Mario 47

Il concetto fisico di energia rispetta un requisito essenziale: ogni forma di energia è quantitativamente misurabile e le sue trasformazioni sottostanno a leggi ben precise: per produrre una certa quantità di energia devo attingere ad una sorgente che si depaupera per lo meno della stessa quantità.

Quando si chiamano in causa fenomeni quali l’emanazione dell’energia mentale ci si dimentica di verificare le quantità in gioco, i meccanismi di trasmissione e si accettano di fatto eventi miracolosi.

Per esempio: un fisiologo è probabilmente in grado di determinare l’energia totale consumate nelle funzioni cerebrali, probabilmente molto bassa; pretendere che tale energia possa produrre fenomeni quale la levitazione di gravi che implicano un lavoro molto superiore è – energeticamente – un paradosso, indipendentemente dalla spiegazione di come questa energia possa trasferirsi da un sistema all’altro.

mario

kilo

l’affascinante Margherita non si smentisce mai!!! Vai Margherita, mi dispiace di non potere assistere in quanto verona è assai distante dalla Sicilia.

Commenti chiusi.