E’ nato il partito “Democrazia Atea”, che verrà ufficialmente presentato martedì prossimo. Sul sito del partito sono disponibili maggiori informazioni, compresa un’intervista alla segretaria nazionale Carla Corsetti.
In proposito l’UAAR ricorda quanto già pubblicato lo scorso 20 giugno.
Nasce il partito “Democrazia Atea”
99 commenti
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Non ho capito se è schierato a destra o sinistra
Se vogliamo migliorare le cose dobbiamo eliminare questi termini sinistra e destra.
I termini politici destra e sinistra li ha inventati la rivoluzione francese. Sono in uso in tutto il mondo occidentale da più di 200 anni.
In uso da 200 anni in tutto il mondo. E allora?
La religione cristiana è in uso in tutto il mondo da 1800 anni.
La guerra è in uso da probabilmente 10000 anni.
@Belial
Perhcé, è una distinzione che ha senso ormai ?
Vabbè……diciamo che non ha senso…….
Ha senso se chiedo se un partito si proporrà per attuare politiche a favore dei lavoratori salariati, dei precari, dei sottoccupati e dei disoccupati?
Ha senso se chiedo se un partito nelle sue politiche, si disinteresserà bellamente delle categorie di cui sopra, preferendo occuparsi degli interessi di banche, società finanziarie, grandi gruppi imprenditoriali e padronali??
Ha senso se chiedo quali proposte di politica economica un partito propone?
Ha senso se chiedo quali proposte di politica per l’ambiente un partito propone?
Ha senso se chiedo quali giudizi storici e culturali un partito propone?
Ha senso se chiedo come un partito articolerà tutte queste prese di posizione in una politica coerentemente logica?
Bene……..Se queste domande hanno senso, allora ha senso anche distinguere tra destra e sinistra:
Queste domande hanno senso, ma riguardano il programma di un partito, non la sua collocazione ideologica. La distinzione tra destra e sinistra ormai risulta essere obsoleta in quanto riferita a ideologie vetuste (e dittatoriali tra l’altro).
Nella politica di oggi, non vedo alcuna collocazione ideologica in nessun partito.
Quoto deicida. E poi non mi piace il nome Democrazia Atea, ma fa venire in mente la vecchia Democrazia Cristiana.
No! ma anche qui la politica ci dobbiamo trovare di mezzo!
tutto è politica
Prima di dare giudizi inopportuni, cliccate sul link a cui rimanda l’articolo!
“A proposito della nascita di Democrazia Atea – Movimento Politico Popolare, Attivista e Moderato, promosso da Axteismo – Movimento Internazionale Libero Pensiero, l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti comunica a soci e simpatizzanti di non avere nulla a che fare con tale iniziativa.
Lo scorso aprile il Comitato di coordinamento dell’UAAR ha approvato le linee-guida dell’associazione in materia elettorale. Ne riportiamo la parte iniziale:
Premessa
L’UAAR non ha punti di riferimento in alcun partito politico. Rileva come molti partiti, pur autodefinendosi “laici”, in pratica sostengano iniziative di stampo confessionale. L’UAAR valuta i fatti: è critica nei confronti di ogni azione che sfrutti le credenze religiose per ampliare i propri consensi, e mette coloro che si definiscono laici di fronte alle loro responsabilità e ai loro pretesi richiami ideologici.”
Faccio i miei migliori auguri al nascente partito.
Ma personalmente non credo che il tema sia di competenza di un (uno solo, singolo) partito politico, anche perché non può esistere un partito politico “monotematico” quello è un campo che si addice maggiormente a sindacati, associazioni ecc.
Mi ricorda tanto un partito di qualche anno fa: il partito degli automobilisti.
p.s. giusta la precisazione, ma un tantinello superflua: nello statuto UAAR si legge che l’associazione è apartitica.
appunto ci sono cmq partiti che fanno della laicità un valore: PRC, Radicali, SeL. così si rischia di frammentare ulteriormente il voto laico a vantaggio dei partiti confessionali in diritto privato e fascisti in diritto pubblico (PDL, Lega, UDC)
Secondo me il nome Democrazia Laica sarebbe stato meglio, Democrazia Atea sembra escludere la categoria dei credenti… Suppongo infatti che gli obiettivi (non ho letto lo statuto) del partito siano di eliminare il peso religioso dalle faccende dello stato, non di distruggere la religione, quindi il nome Democrazia Laica sarebbe stato più consono… Ma in ogni caso bell’iniziativa 🙂
Concordo pienamente.
Idem.
Concordo ma con riserva…
Pare che il concetto di ‘laico’ in italia sia più ‘non credo ma mi genufletto al volere del prete di turno’
L’UAAR è apolitica per statuto, d’accordo. Ma personalmente seguirò con interesse l’evolversi di questo partito. Chi lo sa se un giorno non riuscirà a far sentire la sua voce?
Apartitica, scusate.
Apprezzo che l’UAAR cerchi di mantenere le distanze da questo partito (come da ogni altro, del resto), per quanto forse un po’ scontata. A volte certe conferme non guastano.
Personalmente non mi piace il nome, poichè sembra una parodia della classica DC, oltre ad avere un intento speculativo. Avrei preferito piuttosto un “democrazia laica”.
Quando sarà il momento di andare alle urne… vedremo.
Ho pensato la stessa cosa, ma nella mesta intervista sul loro canale YT la segretaria, con toni invero poco concilianti, motiva e ribadisce quella scelta…
Io credo, invece, che sia l’unico in Italia in grado di rappresentarci e di avere lo spazio necessario per affermare i ns. diritti, proprio in quanto partito. Penso proprio che lo voterò, almeno so che ne varrà la pena. Purtroppo, nella situazione in cui ci troviamo in Italia non c’è altro mezzo per vedere riconosciuto il nostro peso nella società.Solo un partito può ottenere quella visibilità pubblica che, diversamente, nessun individuo o associazione può avere. Tanti auguri, dunque, a Democrazia Atea!
Un partito del genere che probabilmente non si alleerà con nessuno che chance ha di cambiare le cose o solo superare la soglia dello sbarramento?
Poi non sono gran fan dei partiti monotematici…
Diciamo che mi pare una di quelle cose di cui si poteva tranquillamente fare a meno.
E’ un partito che rischia di prendere mento voti di Giuliano Ferrara, facendosi cosi’ ridicolizzare. Poi certamente spero di essere smentito.
hai ragione
Anche perchè, per quanto sia importante la laicità, non si può fare un programma politico solo su questa. Economia, sicurezza, welfare, istruzione, ricerca, ecc…
Comunque prima di esprimere giudizi aspetto di vedere cosa proporranno.
Personalmente la vedo così: ci sono sicuramente atei (o almeno sinceramente laici) che si intendano di economia, welfare, istruzione, sicurezza etc. Tutte branche fondamentali e che devono essere adeguatamente finanziate. Togliendo i finanziamenti pubblici alla chiesa e dandoli a questi indispensabili settori, si potrebbe fare molto per lo sviluppo del paese e della società.
Non è quello che ripetiamo sempre?
Hai ascoltato l’intervista al Segretario di Partito? L’ateismo è solo l’ideologia/filosofia a cui si appartiene. Quindi, come lo è il liberismo, il socialismo e il comunismo, può svilupparsi in tutti gli ambiti amministrativi.
ci voleva.
spero solo che sia serio.
certo che avrei preferito un “democrazia laica” o qualcosa di simile.
“Democrazia atea” va benissimo.
“Partito ‘Democrazia atea'” va malissimo.
A mio parere, l’ateismo deve essere un movimento di pensiero, le cui iniziative dovrebbero caratterizzarlo come tale. E caratterizzarlo come tale significa anche – e per certi aspetti soprattutto – caratterizzarlo come soggetto poltico… mai partitico.
E per questo ritengo che basta e avanza UAAR.
Certamente mi perdonerai, Bruno, se questa volta non sono d’accordo con te. Finchè l’ateismo viene considerato un mero pensiero fisosofico allora certo l’UAAR è sufficiente. Ma se dalle parole si vuole poi passare ai fatti, allora bisogna scendere in politica, e quale altro modo c’è se non fondare un partito (giustamente del tutto disgiunto dall’UAAR)?
Poi magari, come altri hanno detto, otterrà meno voti di Ferrara, ma dico che almeno valga la pena di provarci.
Importante sarà come si proporrà: occorrono proposte concrete ovviamente su economia, welfare, lavoro… mettendo subito in chiaro che i finanziamenti ci saranno, togliendoli alle confessioni religiose (leggi: abolizione del concordato e dell’8×1000).
forse……. ma per una volta, forse vale la pena contarsi……ed il segreto della cabina potrebbe aiutare……..chissa che questo popolo di ipocriti e pecoroni alla fine non dia un sussulto?
Sapere Aude
Pienissimamente daccordo con te, questa cretinata prima finisce in una bolla di sapone meglio sarà per tutti!
Volevo dire daccordo con Bruno Gualerzi.
“Vaccata”, “boiata”, “meglio la Binetti”… ma di certe belle definizioni, la più seria è “cretinata”: seria perchè, pur in tutta la sua ridicolaggine, se non fosse per la gravità insita nel seguito, non mi sarei certo soffermato a prestarle la minima confidenza. Mi ricorda, anzi, certi altri bei “giudizi critici” sul nostro spazio youtube: fatti da altri anonimi polemisti, ovviamente.
Sarebbe dunque legittimo ricevere una risposta plausibile da chi l’ha fatta; e che evidentemente è assai malinformato, o mette in campo fattori di antipatia personale verso il “problema”.
Per quale motivo mai, sperare che dovrebbe “finire presto”, cosicchè “sarà meglio per tutti”? A chi mai darebbe così tanto fastidio, se, dato che sarebbe una “cretinata”, dovrebbe costituire automaticamente pure un fattore innocuo, quasi un’allegra calandrinata a tarallucci e vino?
Nuoce per caso a Caifa e soci, od alla “pax arcadiana” in cui si vegeta in qualche non meglio identificato coacervo minoritario di “liberi pensatori”, che teme qualche ultriore discredito per un ateismo già pressochè nullo nel paese, o magari di rivedersi alla luce di nuove definizioni ed un attivismo che finalmente ambisce a farsi sentire?
Alla credibilità di quale non dico partito politico, bensì “movimento” o perlomeno “ideologia” bell’e formata, politicamente attiva, credibile a livello operativo, e soprattutto ateisticamente concreta, farebbe così tanta “ombra”?
Faccio queste domande allo scopo di “istruirmi”; e spero in risposte plausibili. Civili magari no: ma perlomeno plausibili.
Nel sito/blog e nei video è stato spiegato con estrema puntualità per quale motivo sia stata adottata questa denominazione anzichè “laica” o simili (che avevamo già valutato ab imis, ma ritenuta inadeguata per i motivi di cui in oggetto).
L’ateismo è semplicemente un “utensile contrappositivo”, che raggruppa una serie di osservazioni opposte ad una data altra serie di affermazioni, dalle quali ricavano motivo critico, e senza le quali non avrebbero avuto alcun motivo di insorgere: e sarebbe meglio intenderlo così, in quanto definirlo “movimento” lo indicherebbe null’altro appunto che come un'”anticamera” di organizzazioni sistematizzate ed istituzionalizzate quali i partiti.
Dall’altro lato ancora, qualora rimanesse “movimento”, sarebbe essenzialmente inutile e fine a sè stesso, in quanto destinato a regalare il voto a istituzioni politiche, invece, pienamente conniventi con la chiesa, o comunque inefficaci nel concertare azioni laicizzanti contro di essa ed il sistema che essa sottende.
@ B.Catalano
Siccome – secondo il meccanismo introdotto recentemente nel blog – ‘tecnicamente’ rispondi a me, ci tengo a rilevare che non ho mai usato questi termini.
Precisato questo, il mio dissenso consiste proprio in ciò che tu denunci come sterile polticamente, cioè il connotare l’ateismo come ‘movimento’. Personalmente ho sempre sostenuto – criticato per questo sul blog – che la lotta per l’ateismo deve svolgersi soprattutto sul piano culturale. Adesso non sto qui a ripetere come e perchè, ma voglio solo dire che, sostenendo questo per UAAR, un ‘partito ateo’, per forza di cose impegnato sul piano, più che politico, partitico, si allontana sempre più da tale obiettivo.
Per questo – anche se onestamente non ho letto il programma del nuovo partito – il fatto stesso che si tratti di un ‘partito’, anche se fosse, il suo, il miglior programma del mondo (e per quanto mi riguarda lo potrebbe essere), nel panorama politico e culturale italiano non scalfirebbe neanche la superfice della mentalità dominante.
Opinione personale, naturalmente.
Ciao Bruno. La mia precisazione concerneva ciò che avevi detto riguardo al fatto che l’ateismo dovrebbe _rimanere_ un “movimento di pensiero” (questo sempre se non ho letto e capito male, beninteso), il che lo renderebbe già idoneo a connotarsi in funzione di convogliamento di preferenze elettorali valide, se non fosse che, in realtà, dovremmo piuttosto soffermarci sulla sua natura di strumento di reazione. Ed avremmo dovuto fare questa distinzione già ab imis, qualora avessimo davvero voluto evitare appunto che tale natura finisse per essere mistificata con la funzione rappresentativa di un’associazione di persone (perchè sempre e comunque questo è, alfine, un partito) che si occupi d’istanziare le richieste e l’identità di chi propugna l’azione contro Chiesa / religioni, nonchè la rivendicazione di una laicità effettiva e non sulla carta, che altri partiti faticano a conseguire o calpestano del tutto, rivendendo sistematicamente al Sistema anche la fiducia e i voti degli atei.
La cosa è stata chiaramente circostanziata varie volte: ma evidentemente il vero busillis di certe (poche, invero; e non mi riferisco certo a te, beninteso) critiche non è questo. Molto probabilmente si tratta di banalissima “paura del nuovo”, espressa o da “infiltrati” di altri partiti “laici” (e che peraltro applicano la loro agenda in maniera assai infantile) oppure da atei che, purtroppo, provano un “sacro rigetto” nel veder utilizzare l’aggettivo in funzione legalmente rappresentativa, essendo stati formattati su delle strane “equazioni” tipo chiesa = religione = dogma // ateo = no dio = niente regole = “anarchia”, ovvero chiesa = dittatura di dio // ateismo di stato = dittatura di (???). Tutto ciò appare quantomeno risibile, oltrechè obsoleto.
Mi augurerei dunque che l’UAAR, qualora proprio non volesse (per un motivo o un altro, plausibile o meno) avvicinarsi al partito, chiedendo anzichè ipotizzando, quantomeno si dissociasse invece da certi elementi, il cui fine (inconsciamente o meno) pare essere quello di scatenare una “guerra tra poveri” a vantaggio dei soliti noti. Se non elogi, quantomeno non critiche, dato che — dicono — “con DA non abbiamo nulla a che farci”. Ma è già molto confortante che parecchi — vedo — suoi membri abbiano capito di cosa si tratti veramente, e si siano espressi in termini positivi.
Ciao.
ateo3 scrive:
certo che avrei preferito un “democrazia laica” o qualcosa di simile.
democrazia laica è una contraddizione in termini
Ci sono già i radicali.
Se l’obiettivo era la frammentazione subatomica della rappresentanza politica, complimenti: mission accomplished!
in effetti questo è un rischio non da poco….
in effetti i radicali andrebbero bene (li ho votati spesso)
se non avessero la propensione a forgiare individui
(spregevoli si puo dire?) tipo rutelli, capezzone etc…
per quanto riguarda il partito degli atei; mi piace l’osservazione
di colui ke ha detto “…… può darsi ke nel segreto della cabina elettorale…..”
da scrutatore ho letto talvolta sulle skede scritte irripetibili contro la kiesa e il vaticano;
per cui…….
Io invece sono favorevole alla nascita di questo partito.
Dovete pensare che è una novità assoluta. Si tratta dell’unico partito che si autoproclama ATEO. Come dice Carla Corsetti nel video.
Questo è un cambiamento o una novità mai avvenuta prima. Ma il termine ateo ineffetti è un pò improprio. L’obbiettivo è quello di far valere i diritti dell’uomo, basandosi sulla costituzione italiana (llaicità, pari uguaglianza tra le religioni senza il sopravvento di una solaecc ecc), inoltre i militanti non saranno solo atei e agnostici ma anche credenti anticlericali. Questo sarà davvero il primo partito dove NON ESISTERANNO INFLUENZE “VATICANESCHE” perchè i candidati devono assolutamente avere un requisito cioè ESSERE SBATTEZZATI ed inoltre, per la stessa natura dei componenti del partito, non credo ci siano pericoli di infiltrazioni vaticanesche.
vedetevi i 2 video di Carla Corsetti!!!
Non credo comunque che bisognerà per forza essere sbattezzati per tesserarsi perchè questo violerebbe l’essenza del partito stesso
Guarda qui: http://www.youtube.com/watch?v=WLR6jC7kEPI&feature=related
Difatti, lo sbattezzo non è affatto obbligatorio, per tesserarsi.
scusami… non considerare il post sopra. L’idea di essere sbattezzati per candidarsi non la condivido pienamente. Per il resto mi ritrovo pienamente nelle idee del partito
qualcosa di meno ributtante da votare?
x kaworu:
il termine ributtante mi pare improprio…
destinato poi a tanti ke in fondo condividono le idee tue.
kissà cosa mai riserbi ai tuoi avversari?!
Per me a differenza di molti di voi credo che questo partito (se rispetterà quello che oggi afferma) crescerà molto rapidamente perche da voce a molte persone che oggi votano partiti di laicità solo apparente. Io personalmente dopo tanti anni di astensione al voto, stanco dello scenario politico attuale dalla destra alla sinistra, ritornero al voto votando questo partito.
spero che sarà come dici…
Sarà mica una truffa?
Per me invece potrebbe diventare un debutto nella società votante.
Ma che è?
Una barzelletta?
gutul credo che la barzelletta siano i partiti che oggi sono al governo e all’opposizione, indietro di 100 anni.
Sì! La segretaria nazionale è bona.
si può votare
Ehm…. aspettate ho visto il video e non sembra la stessa della foto.
Ho riacceso il mio fervente oscuro-clericalismo
Non si può votare. Meglio la bonino
Ehm ma anche la binetti in effetti è meglio
Meglio Democrazia Laicista!
L’ ateismo o l’ ateità, come preferisco io, è più filosofico che politico e non può certo includere i credenti autonomi dalle imposizioni clericali come c’ è scritto nella comunicazione che DA ha inviato in lista!
C’ è invece proprio bisogno di un partito che si dichiari esplicitamente laicista!
Prima di scrivere statuti occorrerebbe pensarci bene 2 volte: se uno non è battezzato non può godere dell’elettorato passivo (cioè non può essere eletto): mi sembra strano!
vedi “Godono di elettorato passivo per le rappresentanze istituzionali e per le rappresentanze interne al Partito, sia nazionali che territoriali, gli iscritti residenti in Italia in possesso del certificato penale privo di annotazioni e in possesso della comunicazione di cancellazione dagli elenchi delle confessioni religiose (sbattezzo)”.
Non è stata fatta per caso dall’UAAR una campagna (e molto attiva, se non ricordo male) per convincere la gente a sbattezzarsi, sia per finalità anti-8×1000 che ideologico-etiche? In cosa consisterebbe allora il problema? Per caso nell'”obbligo” allo sbattezzo per chi desidera candidarsi alle elezioni, o nello sbattezzo stesso in sè per sè?
Non mi piace, non mi convince.
E’ atomizzare la partecipazione politica in fazioni divise per credenze o non credenze spirituali.
Lo Stato, la gestione della RES PUBLICA, non deve essere influenzato direttamente da credenze religiose o areligiose.
Lo Stato si pone problemi concreti, pubblici: l’errore italico sta nel fatto che ci si appecora al Vaticano, ma in realtà si potrebbe essere conservatori o progressisti lasciando da parte, o comunque moderando, il credo religioso.
Lo Stato è LAICO per definizione, sennò sarebbe una teocrazia. La Costituzione, in un Paese sano e non corrotto, garantirebbe la tutela tra le parti e la religione resterebbe più spesso fuori dal dibattito politico.
In Italia non c’è bisogno di un altro partitucolo, con il 2-3% dei votanti, o forse ancora meno, che disperderà i voti, a tutto vantaggio del compatto PDL.
Piuttosto si dovrebbe rinforzare – turandosi il naso, se il caso – il Movimento a 5 Stelle, i Radicali, la nuova aggregazione di sinistra che ricompatta i dispersi partitini non entrati in Parlamento, ma non ha senso un partito a-religioso.
Non mi interssa differenziarmi dai Cattolici, dai Testimoni di Geova, dai Valdesi o dai Pagani o quel che sono.
Mi interessa trovare convergenze per non spaccare l’Italia in mille rivoli di identità disperse: 60 milioni di teste non possono fare 60 milioni di partiti diversi.
A quando il partito dei vegani? E i musulmani, non meritano un loro partito?
La Costituzione parla di cittadini, uguali per sexxo, razza, religione, colore, credenze politiche etc. (Art. 3). Non si fa un partito su queste differenze, casomai si fa un partito che RIFIUTA queste differenze.
La sensazione è che ognuno voglia crearsi un suo spazio, direi un … orticello, ma forse sbaglio.
La CCAR a dispetto di tutto è o appare unita, imparare da questo.
Penso che la creazione di un partito ateo, sia per ottenere eventuali riconoscimenti a livello di leggi e quant’altro, o al massimo per mettere dei freni e dei paletti allo strapotere CCAR in Italia…
Non credo che, per quanto Carla sia adatta e competente, sia capace anche di formare un governo con ministri, programmazioni economiche, politiche sociali e quant’altro… 😉
Staremo a vedere gli sviluppi… 😉
Non differenziarsi per religione? Quindi, per ideologia politica? E allora per cosa si differenziano i partiti politici?
E come si può fondare un partito indifferente “alle credenze politiche”. E’ contraddittorio. L’articolo previene la discriminazione all’interno della cittadinanza, non per l’iscrizione ad un partito.
“Lo Stato, la gestione della RES PUBLICA, non deve essere influenzato direttamente da credenze religiose o areligiose.”
Ma l’Italia non si definisce un paese laico, quindi areligioso? Sì, il termine “ateismo” è molto ambiguo ed equivocabile: se solo l’avesse coniato un ateo…
La comparsa di questo partito avrà un effetto positivo o negativo nell’evoluzione laica dell’Italia ?
penso che in una società bigotta ed opportunista come l’Italia, se questo partito o movimento si presenterà alle elezioni, molti stessi atei non lo voteranno, almeno quelli che non si sono dichiarati tali, in quanto, possibilmente lavoreranno all’interno degli schieramenti dove appartengono, infatti il non credere non è nè di dx nè di sx. se diamo un’occhiatina alla storia passata, secondo le dettature di Gesù, nemmeno molti papi hanno osservato tali regole umanitarie, ma sono stati feroci assassini, sanguinari ed oppressori di polpoli.
Continuare a credere che sia esistito veramente un “Gesù di Nazareth” così come lo illustrano i vangeli, e farne un termine di paragone contro coloro i quali l’hanno inventato, è proprio una delle chiavi dell’impossibilità d’effettuare un reverse engineering della mentalità italiana, interfacciata a doppio filo a premesse impossibiliste e negativiste.
sembra una vaccata… vedremo!
Un ottimo esempio di laicità c’è già nel Movimento 5 stelle di Grillo, unito a un ottimo programma.
Molti sono in disaccordo e lo capisco, tuttavia come possiamo far arrivare le nostre idee in parlamento se non veniamo rappresentati? Diamo a questo partito almeno il beneficio del dubbio…
Non mi interessa auto-ghettizzarmi, spero prenda il -0,9% dei voti. L’ateismo non fa parte delle mie idee politiche, il laicismo sì.
Il Segretario di partito ha detto che l’ateismo è la premessa filosofica, il laicismo quella politica, cioè di programma del partito.
Appunto, perché chiudermi nel recinto degli atei (che condividono le mie premesse filosofiche) quando posso condurre la stessa battaglia assieme a tutti gli altri laici? Perché innalzare barriere settarie – fossero anche solo simboliche – fra laici e laici?
Hai perfettamente ragione.
Lo ripeto: l’area politica anti-berlusca è frantumata, atomizzata.
Vogliamo schiodare l’Unto del Signore dal Governo?
A mare quest’ultimo partitucolo.
Compatti invece su due/tre scelte: Movimento 5 stelle (alle regionali, per il momento), Italia del Valori, Radicali, che dovrebbero allearsi, secondo me.
Il PD è morto stecchito.
Non possiamo permetterci di atomizzare i voti disperdendoli in entità autoreferenziali.
Finche’ non buttano fuori un programma e’ inutile parlare secondo me… e comunque se non faranno alleanze con altri partiti prenderanno lo 0.3%. Forse.
i non credenti, cattivi credenti, atei, agnostici, strozzapreti, anticlericali, bieki illuministi; nonké
abusati o sfrattati dai preti, oltrepassano i 10 milioni; poi, come ho detto prima, ci sono quelli ke nel segreto della cabina si divertono a scrivere morte ai preti.
una parte di questa composita umanità potrebbe riversare la sua preferenza su qualcuno ke almeno mostra kiaramentela sua etiketta.. …vi pare?
Io non lo voterò di certo.
Questo mi sembra più una ostentazione paranoica dell’ateismo, ben lontano da ciò che intendo io e, per fortuna, l’UAAR.
D’ogni modo auguri, ma la vedo dura per voi. Qualcuno qui sopra ha scritto che sarebbe stato meglio “Democrazia Laica”. Concordo pienamente!
E’ una cazzata!il partito…
sembra un partito laicista
aspetto di leggere un programma prima di dare un giudizio
Io pure.
Non mi entusiasma molto la frammentazione dei partiti di ispirazione laica.
Comunque l’ateismo non e’ certo un partito…Se mai si poteva basare un partito su principi laici. 😉
Carla comunque e’ una brava persona, competente e capace.
Se non gli troncano le gambe sul nascere ed ottiene dei minimi risultati, si potra’ anche cominciare a tenerla in considerazione.
Staremo a vedere. 😉
Francamente mi sembra una boiata creare tale partito. L’unico vero partito laico è il partito radicale e l’ha dimostrato in 40 anni. È molto meglio battersi per i diritti civili (incluendo la laicità) che creare un partito ad hoc che data l’attuale legge elettorale non ha nessuna probabilità di accedere al parlamento.
Concordo, parzialmente o integralmente, con: ignazio, davide, Third Eye, jeeezuz, LS, Asatan, Bruno Gualerzi, seasong, Ernesto, ateo3, roberto, Kaworu, Stefano Grassino, gutul, pastafarian, lacrime e sangue, kilo, fritz, Magar, bieco illuminista, TaK, Maciste, bright77, Luigi Riboldi.
Una sola idea, per quanto possa essere considerata condivisibile o giusta, non può diventare partito, specialmente se questa idea diventa discriminatoria nei confronti di altri. Mi sembra un concetto tanto ovvio che evito di approfondirlo.
TUTTI gli attuali partiti (forse con l’unica esclusione dell’UDC) hanno al proprio interno componenti laiche più o meno forti.
L’interesse dei laici (e, fra questi, gli atei, gli agnostici, i razionalisti) credo sia quello di rafforzare queste componenti; un partito monotematico, qualunque sia la sua posizione sugli altri temi, sottrarrà voti (anche se, a mia opinione, molto pochi) a queste componentilaiche già presenti.
Io penso comunque (l’ho scritto altre volte) che sia l’attuale legge elettorale – senza preferenze, con lo sbarramento al 4 %, l’accesso ai media concesso solo a pochi – sia altre considerazioni rendono come minimo velleitari (il sospetto è molto peggiore) tentativi come questo.
La proposta è quella di concentrare i voti laici, in quelle elezioni dove c’è ancora la preferenza, sulle persone sicuramente affini su questo tema, di destra o di sinistra secondo l’interpretazione di Deicida, in modo di avere sponde dovunque.
Per esempio, alle prossime regionali del Lazio concentriamo il voto sulla Bonino; pensate, se si candidasse anche Carla Corsetti e gli atei votassero compatti per lei, chi ne trarrebbe il maggior profitto? Forse la Polverini?
Mi fermo per evitare di scrivere un trattato politico.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-12283.htm
Non ho mai amato approfittare dello spazio gentilmente offerto dagli ospiti: per cui, in qualità di componente del direttivo di DA, in risposta a quanto letto in questa bella pagina (nella quale, fortunatamente, si evidenziano più atteggiamenti positivi che “dubbiosi”; sintomo del fatto che molti hanno capito subito e senza indugio di cosa si tratti veramente), rimando dunque ai link sottoimpressi chiunque amasse saperne di più e sopratutto più correttamente.
So che magari tutto ciò potrà apparire ulteriormente inutile e forse controproducente, dal momento che spesso non si è inclini ad ascoltare ciò che si ritiene apriori inutile e controproducente: ma ritengo che — dato il caso — sia assolutamente necessario sobbarcarsi al beneficio di un dubbio di tale inquietante portata…
Cordiali saluti,
B. Catalano.
(DA, Tesoriere).
http://www.facebook.com/topic.php?topic=14133&uid=93326417625#/topic.php?uid=93326417625&topic=14120
http://www.facebook.com/topic.php?topic=14133&uid=93326417625
Una bella notizia ,,, nasce un partito ateo in questa teocrazia camuffata da repubblica.
Parlare di parcellizzazione del voto ormai è irrilevante, comunque si voti in Italia il potere rimane saldamente in mano ai preti.
Della Bonino nel lazio sottolineo la sua ignoranza del liberismo più estremo, del quale pure stiamo patendo l’agonia in questa crisi irrisolvibile, la stessa ignoranza che l’ha spinta ad appoggiare attivamente il primo governo del Mafioso padano ( mafioso perchè lo dice Bossi ,,, a scanso querele ) insieme a Pannella elemosinante denaro per la sua radio, osservo inoltre che è un poco razzista con l’Islam e contraria da ogni evoluzione sociale.
Unico suo merito è la laicità.
Per il resto è zero.
Del suo partito radicale ricordo che ha dato la luce a gente come Rutelli, Taradash, Capezzone, Roccella, Vito, Quagliarello ,,, non avrà mai il mio voto ,,, e che il PD si fotta definitivamente sarà solo un successo per la democrazia.
Ossefvo poi che solo i comunisti rimangono veramente per la laicità essendo pure l’unico partito sotto scomunica clericale, ma sono resi irrilevanti dagli ostacoli censori e dagli accordi sottobanco che traggono tutti gli altri partiti di ossequienza vaticana, per emarginarli.
Riaffermo la mia fiducia ai comunisti , se solo riuscissero ad unirsi in un unico partito ,,, in alternativa Democrazia Atea avrà la mia delega per spazzare via i preti dal paese.
Una volta nel 1948 c’era un unico P.C.I. ma ha votato per il Vaticano facendo inserire i patti clerico-fascisti nella Costituzione. il problema era che si trattava e si tratta di un Partito Comunista Italiano, cioè all’amatriciana.
Gli unici a portare la laicità dal 1861 al 1929 sono stati i liberali-repubblicani-massoni, piaccia o non piaccia la verità storica è questa ma la mente comunista italiana la rimuove, limite intellettivo ?
@picus
E’ in atto il tentativo di riunione dei partiti comunisti attraverso la creazione di una federazione. A breve avrà luogo il congresso che sancirà la nascita di questo sogetto agognato da tantissimi compagni.
Come ho già detto, l’oscuramenti mediatico a cui i partiti comunisti sono sottoposti, rendono oltremodo difficile il transito delle notizie non funzionali al sistema instaurato.
Non mi piace. L’ateismo non ha niente a che vedere con la politica, non ha “principi” o regole. Non so, mi puzza sta cosa…
Pensi che potrebbe essere un modo per farsi pubblicità e …
Sinceramente capisco ora perchè noi atei in Italia non contiamo un belino, per dirla in genovese…
Il ruolo dell’UAAR è fondamentale ed efficace e bene fa a non schierarsi partiticamente e
anch’io non sono entusiasta dell’idea di un partito, ma vista l’assoluta inadeguatezza dell’intero sistema politico nel rappresentarci ritengo sia necessario creare una cosa del genere.
Bisogna entrare in vari ambiti come fanno gli altri, con associazioni, partiti, sindacati, circoli del bridge, ecc…
Dobbiamo dventare una lobby, per quanto questo possa essere schifoso.
Quindi appoggio il progetto e non critico assolutamente chi ha avuto il coraggio di metterci la faccia.
Purtroppo è vero, i grandi ideali si realizzano con metodi che devono restare nell’ombra, la storia ce lo insegna molte volte.
Deve essere una operazione dell’ Entità, per disperdere i voti atei.
Ah, beh, se c’è Catalano siamo in una botte di ferro, come disse Attilio Regolo.
E cioè?
Lo stato deve essere laico, non ateo.
C’e’ differenza.
Tu pretendi troppo da certe persone
Effettivamente sembra una caricatura della dc