L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, la sudafricana Navanethem Pillay, ha preso posizione contro la proposta di introdurre una legge anti-gay in Uganda (cfr. Ultimissime dell’1 dicembre e del 4 gennaio). Secondo Pillay il provvedimento, che sarà discusso in parlamento alla fine di questo mese, porterebbe il paese in profonda collisione con gli standard internazionali in materia di diritti umani. Il presidente ugandese Yoweri Museveni e alcuni membri del governo hanno preso le distanze dalla proposta di legge, sostenendo che si tratta dell’iniziativa di un singolo deputato: Pillay chiede ora loro di intervenire attivamente per bloccare la sua traduzione in legge.
Uganda, l’ONU interviene contro la legge anti-gay
22 commenti
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buona notizia
Good.
Però ci sono paesi che hanno leggi molto simili sui gay che sono nell’onu senza troppi problemi…
Quand’è che l’ONU interverrà anche in Itaglia?
Non c’è n’è necessità perché l’Italia non ha leggi contro gli omosessuali.
Per favore smettiamola di denigrare il nostro paese su ogni cosa, anche senza fondamento.
leggi esplicite non ne ha, anche se gli omosessuali sono e restano per l’italia cittadini di serie B.
o almeno, a me hanno insegnato che tutti sono uguali davanti alla legge. quando questo non succede, evidentemente ci sono delle differenze.
chiaramente la situazione non è grave come in uganda, ma non è che si deve ragionare in termini di “accontentarsi” o “ringrazia che non ti diamo fuoco”.
Quoto Kaworu in pieno (tanto per cambiare… 🙂 ). E poi, caro Blackfox, ti ricordo che non è necessario avere leggi discriminatorie – sempre che non si voglia considerare discriminazione giuridica la mancanza di leggi “parificatorie” – affinché gi organismi preposti alla difesa dei diritti umani intervengano. Anche le campagne d’odio – e l’inazione politica di fronte a esse – possono richiamarne l’attenzione. Per inciso, ti segnalo che la comunità omosessuale è stata recentemente oggetto di violenze, e questo nell’indifferenza dei nostri governanti. Vabbè, non completa indifferenza: ogni tanto qualche politico si alza e apre bocca per dire che i gay andrebbero garrotati.
Il fatto è che l’italia ha solo leggi bipartisan che soddisfano il vaticano, onde per cui gli atei e gli omosessuali, tanto per citarne due, sono del gatto.
blackfox, sei la ministra Carfagna in incognito?
Non c’e’ bisogno di leggi omofobiche quando la classe dirigente e’ omofobica.
@ blackfox
Le leggi che limitano ai contesti eterosessuali l’accesso ad alcuni diritti e istituti hanno esattamente lo stesso effetto: stabiliscono una differenziazione sul piano dei diritti fra cittadini che dovrebbero essere uguali.
E così difficile capirlo?
Ma non hanno problemi più gravi su cui discutere e lavorare in Uganda?
probabilmente si, ed è per questo che hanno bisogno di distrattori e di capri espiatori.
funziona sempre, come insegna il nostro premier
….e il dputato allontanato per manifesta indegnità?
Premesso che in Uganda se passasse quella legge si rischia l’ergastolo per rapporti omosessuali, la pena di morte se si è gay e sieropositivi e 3 anni di carcere se non si denunciano i gay (questo per dare idea in cosa esattamente consista il progetto di legge), da noi comunque abbiamo una discriminazione pesante, che sta passando in sordina. In nessun telegiornale dicono che quasi tutti i governi europei (di qualsiasi tendenza politica) hanno approvato leggi contro l’omofobia e di riconoscimento delle unioni omosessuali.
A proposito di gay… ricordiamo Alfredo Ormando
un’altro morto sul groppone vaticaliano
“perchè l’Italia non ha leggi contro gli omosessuali”.Ipocrisia allo stato puro. Certo che non ci sono leggi contro gli omosessuali; nella realtà quotidiana ,però, avviene di peggio.Il tutto con la benedizione di santa romana chiesa e dei suoi seguaci.
Finalmente l’ONU ci ha messo le mani!
Era pure ora che si muovevano per qualcosa…!
Sembra che una cosa come I DIRITTI UMANI sia totalmente secondaria a qualsiasi altra!
Noto che quando vogliono si fanno sentire, peccato che questo non avviene con i paesi musulmani, ai quali è concesso impunemente di violare i diritti umani. Come mai?
beh tu faresti leggere “il fu mattia pascal” a gente che fa ancora fatica con l’abbecedario?
questo per dire che magari è meglio intervenire quando c’è la possibilità di fare qualcosa (in questo caso, questa specifica legge) e non quando non c’è aggancio.
che poi andrebbe fatto in molti altri posti, siamo d’accordo. anche dove i gay vengono impiccati già di routine, per esempio.
E’ matematico: dove la chiesa (intesa come religione) è padrona dello Stato e da esso allattata, per i gay – cioè i nuovi Ebrei – ci sono solo pogrom.
L’Uganda fa il paio con la Jamaica e con un sacco e mezzo di altri Paesi dove esser gay significa rischiare davvero di essere massacrato in strada a colpi di machete o bruciato vivo mente la Polizia sta a guardare.
E la chiesa o sta zitta o lavora attivamente affinchè queste leggi bestiali vengano approvate.
Solo quando dette leggi vanno contro i propri fedeli, allora sì che strilla come una pescivendola al mercato, facendo l’indignata a senso unico.