Austria, calo-record dei fedeli cattolici

Lo scorso anno 53.200 austriaci hanno formalizzato la propria fuoriuscita dalla Chiesa cattolica: il numero degli abbandoni è dunque aumentato, in un solo anno, del 31%. Lo rende noto l’agenzia Deutsche Press, rilevando come il numero dei fedeli cattolici sia calato dall’89% del 1961 al 66% attuale. Tra le possibili cause: le posizioni troppo rigide del Vaticano su aborto, omosessaulità e celibato dei preti; la nomina del vescovo ultraconservatore Gerhard Wagner, poi ritirata dopo le polemiche suscitate; la crisi economica ( i fedeli, e soltanto loro, sono tenuti a pagare le tasse alla propria chiesa).

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58 commenti

sabre03

Questioni di denaro…..
quando si predica l’amore per il potere ed il denaro si finisce prima o poi per pagarne le conseguenze. Se ci fosse anche da noi il principio per cui ognuno si paghi il suo…. altro che 66%

Eristico Epicureo

in Italia il vaticano spa dichiarerebbe banca rotta altro che!

AndreA

“i fedeli, e soltanto loro, sono tenuti a pagare le tasse alla propria chiesa”

Laddove il mercato non è distorto la gente sceglie liberamente.

Vorrei vedere proprio con che faccia i cattolici nostrani potranno commentare questa notizia…

Arturo Lonso

La notizia è incompleta.
Manca lo strabiliante aumento del numero degli atei.

puric

se la chiesa cattolica in italia dovesse essere finanziata solo dai fedeli, si verificherebbe la più grande apostasia di massa della storia…

libero

Quando la chiesa non era finanziata, dal 1861 al 1929, era andata avanti ugualmente, nonostante le espropriazioni fatte dai governi risorgimentali, quindi la chiesa non ha bisogno di finanziamenti, è già ricca del suo.

Massimo

@libero

Va però detto che l’adesione oggettiva degli italiani al cattolicesimo (leggi “credenti CREDULI”) ed il numero stesso di preti e affini rispetto alla popolazione era in quegli “anni laici” assai più consistente di quanto non avvenga ora…

Flavio

Non credo che l’Austria sia in crisi economica continua dal ’61 🙂

La diminuzione e’ grande e per me sicuramente positiva.

daigoro

diamo al sig razinger i suoi meriti: con le sue posizioni intransigenti allontana molti indecisi, è il più grande scristianizzatore di massa del secolo 21esimo ed è logico che abbia avuto maggior successo con i popoli di lingua tedesca.

Laikus

Negli Stati Uniti le Chiese sono più libere perchè non esistono Concordati, istituto di diritto internazione tipicamente Europeo. Io so che l’8mille è una sorta di rimborso dello Stato per l’esproprio dei beni ecclesiastici conpiuti dall’Unità d’Italia al 1929. Come l’Italia che pagherà la Libia fino a uqndo Gheddfi non muore per i crimini del colonialismo, insomma.
Dal punto della vista della chiesa mi sembra un’ottima tosatura dei rami sacchi: sarebbe controproducente per loro avere fedeli che non hanno la stessa sensibilità sui temi sensibili ai cattolici. o mi sbaglio? Però mi ricordo una massima di Chesterton in cui si diceva che quando l’uomo smette di credere non è che non crede, ma incomincia a credere a tutto: impossibile vivere secondo razionalità escludendo l’emotività.
Fino a quando l’ateismo si limiterà a de-costruire le fedi monotoistiche/storiche/rivelate etc. non andrà avanti, perchè poi bisogna formulare una proposta alternativa. Comunque preferisco atei ad agnostici : almeno l’ateo ha fatto una scelta, ma l’agnostico mi sembra un impavido che con la scusa di non sapere rimanda la scelta all’infinito: una via troppo facile, ma sopratutto comoda.

Hamvil

1) proposta alternativa a cosa? devo inventarmi un’altra favoletta della buona notte? limitare la mia vita in modi nuovi ed innovativi? imporre quanto sopra ad intere civilta`?

2) io in quanto agnostico non rimando nessuna scelta, viceversa ambisco a trovare risposte evirate da dogmi, ad analizzare criticamente la conoscenza, ed ad ammettere con onesta` che alcune proposizioni non sono decidibili (al momento)

Murdega

Hamvil, anche io agnostico ,la penso esattamente come te,
non sono d’accordo per una via troppo facile, ma sopratutto comoda,
la ricerca non è facile e ne comoda e se anche lo fosse caro Laikus
a te ,che te ne viene?

sabre03

dannazione…..
Chi nega contenuti all’ateismo è fermo ad una stereotipata visione dell’eretico diffusa ad arte da chi crede: l’ateo persona moralmente indegna che solo una sentenza della corte costituzionale del 1976 ha spazzato via almeno sulla carta

leggiti Lecaldano e troverai contenuti a iosa
di più, capirai come una etica senza Dio sia superiore rispetto a quella di un credente quello stesso credente che ci tacciava di indegnità…. fino a ieri.

libero

Ma in questo sito sono più gli atei o gli agnostici ?
Io sono agnostico, sarebbe interessante fare un sondaggio.
Potrebbero anche esserci dei semplici “razionalisti”.

rideyo

Stai proponendo una religione atea?
E chi ne sarebbe il papa?
Ti senti pronto a provare a me “impavido agnostico” che dio non esiste?
Hai bevuto?
😆

Giuseppe Murante

Uff…
la posizione atea e’ “dio non esiste fino a prova contraria”
non ha bisogno di esseer “provata”… e’ a chi afferma, l’onere della prova.
sintetizzando dal mio pezzo sull’unicorno (si trova sul sito): se io non credo negli unicorni, non ho bisogno di provare che non esistono (cosa, peraltro, quasi impossibile). non ci credo perche’ e’ logico che non esistano e perche’ non ci sono prove che esistano. poi se me ne portano uno cambio idea.

la posizione agnostica e’ “non sono in grado di asserire che dio non esiste quindi non mi dichiaro ateo”.
pero’ a mio avviso e’ debole.
allora, non affermeresti che gli unicorni non esistono?
e i draghi?
e babbo natale?
vale esattamente lo stesso discorso!!

Hamvil

@murante,

guarda che se per dio intendi il dio cattolico o musulmano o indu, a me il problema non interessa nella maniera piu` completa. Il mio approccio alla scienza e positivista e da questo punto di vista qualunque religione monoteista afferma proposizioni false.

Mi spiego: dato un fatto affermato della bibbia (e.g. creazione dell’uomo) devo poter creare un modello che mi permetta di fare predizioni affidabili sull’evoluzione del mondo. Da questo punto di vista il creazionismo fallisce miseramente con banali datazioni di reperti archeologici.

Quindi la mia posizione agnostica non e` sulle proposizioni della bibbia ma su concetto di dio come origine prima della vita e dell’universo. Per quanto mi riguarda questo concetto coincide con un modello scientifico del tutto che attualmente non esiste.

P.S. Anche solo per motivi statistici di unicorni ne saranno esistiti a migliaia se non altro con come cervi con malformazioni 😛

rideyo

@Giuseppe Murante
La mia posizione è “non ho prove dell’esistenza di dio quindi non credo” e non “non sono in grado di asserire che dio non esiste quindi non mi dichiaro ateo”.
Non sento la necessità di autoetichettarmi anche se il fatto che io non abbia accesso alle credenze religiose per assenza di prove fa di me un ateo.
Non c’è dubbio che l’onere della prova debba ricadere su chi propone un’affermazione e non capisco perchè la tua “dio non esiste fino a prova contraria” debba essere un’eccezione.
Rimane ovvio che sia tu che un credente siete liberi nella vostra opinione ma io non mi sento per niente debole nella constatazione che entrambi non avete prove ed entrambi avete un discorsetto sul poter mantenere la vostra opinione nonostante tale mancanza.
Non mi piace doverlo affermare qui ma per questi aspetti non trovo differenza tra le due parti.
Ed ad entrambi mi sento di dire “ma de che state a parlà?”
Pensa, per un religioso sono un ateo e per te ateo sono un debole.
Solo perchè cerco di esercitare sulla questione un po’ di pensiero critico.
Se affermi tocca a te provarlo.
A mio giudizio, infine, il tutto non è suscettibile di prova in quanto questione totalmente metafisica.
Uff
Babbo Natale? Esiste? Non esiste? Ma de che stai a parlà?

Magar, bieco illuminista,

non capisco perchè la tua “dio non esiste fino a prova contraria” debba essere un’eccezione
Rasoio di Ockham: principio di parsimonia ontologica. Se ipotizzare l’esistenza di Babbo Natale o della Fata Turchina non è indispensabile per costruire un’immagine del mondo che renda conto di tutti i dati sperimentali, allora è meglio farne a meno.

sabre03

difficile approfondire su Ultimissime
Sul Forum ci sono al momento 3 discussioni aperte sulla questione atei – agnostici

rideyo

“Avevo una ragazza e dovevamo sposarci, ma c’era un conflitto religioso. Lei era atea e io agnostico. Non sapevamo senza quale religione educare i figli.”
Woody Allen

Giuseppe Murante

guisto un flash, poi chiudo proprio perche’ non e’ la sede e siamo OT (scusino gli altri)

“non ho prove dell’esistenza di dio quindi non credo” e’ una posizione atea, non agnostica, a questo punto la questione e’ lessicale.

invece su
“Solo perchè cerco di esercitare sulla questione un po’ di pensiero critico.
Se affermi tocca a te provarlo”
non sono proprio d’accordo. Primo, la posizione atea il pensiero critico lo esercita eccome, da Bertrand Russel a Dawkins, non parlo del sottoscritto. Secondo, affermazione e negazione NON sono la stessa cosa. Ripeto che a chi AFFERMA va l’onere della prova, non a chi nega.
Altrimenti si da’ liceita’ a posizioni del tipo: “tutto quello che dici e’ irrimediabilmente sbagliato al di la’ delle argomentazioni che puoi portare. Ora provami che NON e’ vero”.
Ovviamente, la prova richiesta e’ impossibile per definizione…

rideyo

Mi sa che mi sono fatto fraintendere, non avevo intenzione di affermare che un ateo non esercita il pensiero critico, anzi l’ateismo è uno dei possibili effetti del pensare scetticamente. La mia frase che citi per continuare il discorso assume senso con quella precedente
“Pensa, per un religioso sono un ateo e per te ateo sono un debole.
Solo perchè cerco di esercitare sulla questione un po’ di pensiero critico.
Se affermi tocca a te provarlo.” e sono comunque d’accordo con il resto che dici, solo che in me ha un effetto diverso e cioè, data l’impossibilità di provare l’inesistenza di qualcosa mi astengo da affermazioni sull’inesistenza di qualcosa. Dio esiste e Dio non esiste sono il genere di affermazioni che Russell consigliava di non prendere in considerazione a meno di avere fondati motivi per farlo.
“Dio non esiste fino a prova contraria” o è una provocazione o un non aver ancora capito fino in fondo che un’ente metafisico non è provabile per definizione.
Se poi la mia posizione ti sembra atea e non agnostica o meglio scettica, dammi pure dell’ateo, ti assicuro che non mi offenderò, ma difficilmente mi sentirai dire “qualcosa non esiste fino a prova contraria” perchè, soprattutto nelle questioni scottanti, mi piace cercare di fondare bene le mie affermazioni.
Ateismo ed agnosticismo sono due scatole dentro cui la religione (e non noi stessi) pone gli increduli a suo uso e consumo, fortunatamente non ci sono due posizioni contrapposte ma anzi argomenti terribilmente ben fondati che vengono utilizzati e condivisi dai i due “gruppi”.
Io preferisco pensare a coloro che scrivono qui come ad increduli e scettici, ognuno libero di trovare le sue personali ragioni, e così andando a volte trovi pensieri estremamente ragionevoli ed originali.
Mi dispiace ripetermi ma la regola del provare le proprie affermazioni vale sempre e per tutti, sta a noi non cadere nel sostenere un arzigogolo non provabile per definizione.
Credere per fede non è poi così diverso dal non credere per il rasoio di Ockham che tra l’altro è uno strumento potente per fare la barba alla realtà e non alle favole dell’infanzia dell’umanità.
Sospendere il giudizio su una questione non dirimibile nei termini in cui è posta non è una forma di debolezza intellettuale ne un procrastinare una scelta. E’ l’esercizio di uno dei più raffinati strumenti della mente umana!
Non posso dichiararmi ateo sebbene per un religioso-referenziale io lo sia e non posso dichiararmi ateo perche mi puzzerebbe di “professione di ateismo”. E lascio alle religioni questa strana cosa che è la professione di fede.
Per me è tutto molto più semplice “non credo nell’esistenza della divinità perchè non ho fondati motivi per farlo”. E ciò lascia tanto ma tanto spazio libero alla mia mente ed alla mia creatività.
Spero di aver chiarito.

Murdega

Scusate l’intervento,vorrei il parere dei vari don din tra fra.
Un saluto al mons che costantemente ci monitorizza,se ci sei batti un colpo.

roberta

beh,magari dai nostri discorsi traggono spunto per qualche predica….

libero

Un saluto a tutti i cattolici osservatori e controllori, il movimento ateo-agnostico sta crescendo nel senso che gli atei-agnostici si stanno semplicemente dichiarando, finora in minima parte, ma grazie all’atteggiamento della CCAR e di sua Santità Ratzinger la scristianizzazione sta subendo una accelerazione.
Una preghiera, continuate così, che andate bene !

Paul Manoni

Controllano, controllano…. 😉
Commentano quando qualcuno scrive qualche sciocchezza che viene da loro puntualmente strumentalizzata come se fosse la voce dell’ateo medio…Ossia commentano quando gli fa’ comodo, altrimenti mutismo ed assenteismo.
Non intervengono ma leggono tutto avidamente….
E chissa se in qualcuno di loro abbiamo gettato il seme del dubbio!?!? 😉

cartman666

se l’otto per mille dovesse essere un rimborso per l’esproprio dei beni causa Unità d’Italia, ottenuti con la frode e l’inganno dal clero, mi sembra che con la congrua prima e con l’otto per mille poi, abbiamo finanziato ampiamente l’esproprio.
Sarebbe ora che i fedeli provvedessero a finanziare il clero, con le loro tasse, ma conoscendo gli italiani, di cattolici non ne resterebbe nessuno.

bismarck

Cosa ho sempre detto? Die österreichische Tochtergesellschaft ist gestorben. (La filiale austriaca della ccar è morta).
Se poi andiamo a vedere quanti giovani e quanti vecchi sono contati in quel 66% il dramma è ancora più evidente. Un’altra cosa, chi è in pensione, non paga la Kirchensteuer anche se resta nel club. Quindi fatevi voi i calcoli.

bismarck

Dobbiamo ringraziare quel vecchio por…o dell’arcivescovo di Vienna cardinale Gröer che ha fatto precipitare la situazione con la sua nomina nel 1985, è da quel momento che l’emoragia ha cominciato ad essere più consistente. E poi la storiella del seminario di Sankt Pölten ha dato una buona spinta. Per chi non si ricorda o non sa: sia Gröer che il seminario erano ultra tradizionalisti. Gröer, nero come la pece, correva dietro ai giovani seminaristi nell’abbazia di Göttweig; mentre nel seminario di Sankt Pölten, baluardo della tradizione più polverosa, preposti e seminaristi indulgevano spesso e volentieri a orge omosessuali, giochi erotici e notti scandite da alcol e sesso al posto delle orazioni. Qualcuno parla anche di parodie naz..ste e di cerimonie ufficialmente esecrate in Vaticano, come la celebrazione di un finto matrimonio gay, fra due aspiranti preti, inutile precisare tutti in costume adamitico…. Österreich felix.

bismarck

INDOVINA INDOVINELLO

A proposito, indovinate un po’. Di chi era il pupillo l’arcivescovo Gröer? Chi ha brigato per ottenergli quel posto?

Maurizio D'Ulivo

Non lo so, ma se ho un minimo di intuito dovrebbe trattarsi di un uomo anziano le cui affermazioni banali, quando non addirittura dei vaniloqui, vengono puntualmente presentate dai telegiornali come verità assoluta…
😀

bismarck

Ma che bravi scolari, avete vinto tutti un bel premio: un’ANATEMA. 🙂

moreno83

Ma questi “fuoriusciti” che hanno formalizzato (?) la loro uscita dalla CC a desso che cosa sono? Non credono più? Sono credenti “a modo loro”? Sono atei? Si sono rivolti a qualche altra religione? magari sempre cristiana?
A mio avviso questo punto sarebbe da capire prima di pensare di aver veramente un segnale positivo

Murdega

Sono quello che decidono di essere,molto semplicemente.
Vorrei precisare e penso che lo sia la maggior parte di persone
di quì intervengono che non siamo in guerra con alcuno
per quanto riguarda il positivo o negativo, credo sia una posizione
non importante ciò che conta e che ognuno sia libero di fare
o di essere quello che vuole rispettando gli altri.

Lindoro

Religiosa o no (e di simboli cristiani l’austria è ricolma) l’anno scorso ero lì e sui tram c’erano le bandierine rainbow per festeggiare l’imminente gay pride. Sui tram cittadini. Devo dire altro?

dan

“i fedeli, e soltanto loro, sono tenuti a pagare le tasse alla propria chiesa”
se fosse così anche da noi, saremmo tutti atei

servodisobbediente

“i fedeli, e soltanto loro, sono tenuti a pagare le tasse alla propria chiesa”

Questa è la cosa più giusta!
Ogni religione è come un partito, un’associazione, una cooperativa, insomma devono essere solo i “soci” a mantenerle!

Paul Manoni

Il modello di finanziamento alla chiesa che c’e’ in Austria ed in Germania e’ la cosa migliore…Si dovrebbe fare subitissimo anche in Italia. Chi e’ credente ad una confessione religiosa, lo dichiara e gli vengono detratti dei soldi dallo stipendio, che finiscono esclusivamente per il finanziamento delle loro chiese. Questo si chiama AUTOFINANZIAMENTO.

L’esodo dalla CCAR che c’e’ in Austria non e’ attribuibile esclusivamente alla crisi economica…sarebbe riduttivo.
E’ la secolarizzazione e le cialtronerie assolutiste della CCAR, che non rispondono piu’ alle esigenze dell’essere umano moderno. (della serie…’Acca nisciun’e’ fess’!)
Forse se cambiano rotta, potranno ottenere un’inversione di tendenza…ma ormai la maggior parte degli ex credenti ha capto i loro magheggi, e quindi adios chiesa! 😉

Marco Uno

“i fedeli, e soltanto loro, sono tenuti a pagare le tasse alla propria chiesa”

Così ovvio, così giusto, così logico, così corretto.
Così improponibile in vaticalia 🙁

RobertoV

Tra il 1951 ed il 1971 i cattolici austriaci sono rimasti costanti, pari a circa il 90%, raggiungendo in termini assoluti il massimo nel 1971. Da allora sono progressivamente diminuiti scendendo al 74% del 2001 ed al 66% del 2009. Contemporaneamente anche i protestanti luterani sono scesi al 4%. Gli ortodossi sono circa il 2%. L’anno scorso c’è stata un’impennata nel numero delle uscite (l’Austritt) dalla chiesa cattolica anche per la riammissione dei lefevriani, cosa che ha creato sconcerto in Austria e Germania e si è verificata quasi in contemporanea con il caso della nomina del vescovo austriaco Wagner che si è dovuto dimettere.
La crisi economica ha solo sfiorato l’Austria che è una delle nazioni più ricche d’Europa, per cui non credo che la crisi economica sia una delle cause del declino della chiesa, fatto in atto da decenni per la secolarizzazione.
Solo i testimoni di Geova sono in lieve crescita e l’anno scorso raggiungendo i 25000 iscritti hanno potuto richiedere l’ora di religione a scuola, diventando la 5° religione ad averne diritto. L’anno scorso c’è stata la discussione sulla validità di mantenere l’ora di religione, ma tutti hanno difeso il loro orticello. Gli islamici non rappresentano ancora un problema perché l’immigrazione viene prevalentemente dall’est Europa.
La chiesa cattolica austriaca, come quella tedesca, è diversa da quella italiana, più aperta, non avendone il potere e dovendo confrontarsi anche coi luterani ed inoltre lo stato ne è indipendente. Mia madre, luterana, quando era venuta in Italia negli anni ’60 era rimasta colpita e spaventata dallo strapotere della chiesa cattolica italiana e dalla sua invadenza (volevano convertirla perché tanto tutti qui sono cattolici).
Sui giornali austriaci e tedeschi si parla raramente del papa, in genere solo per le visite/viaggi ufficiali o per casi eclatanti e polemiche e non vengono risparmiate critiche.
Un’ultima considerazione sulle modalità di finanziamento della chiesa in Austria e Germania. E’ la soluzione più logica, semplice e più trasparente per lo stato che permette di valutare anche il peso delle varie chiese e la tendenza del sostegno ad esse nella società, mentre in Italia tutto è indefinito, non chiaro e ci si deve fidare delle dichiarazioni della parte interessata: i dati sui battezzati, sugli aderenti e sugli avvalentesi dell’ora di religione li fornisce sempre la chiesa allo stato.

Pietro Micaroni

bè sarò infantile ma la mia reazione è:
YAHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

bruno dei

Altra possibile spiegazione: Stiamo crescendo, e le favolette per bimbi idioti non ci soddisfano più tanto.

EtruscoViola

Evviva! Questa notizia mi rende almeno il 31% più contento. Ottima anche la regola che i fedeli, e soltanto loro, siano tenuti a pagare le tasse alla propria chiesa: sarebbe l’ora che qualcuno per lo meno lo proponesse anche in Italia…

Simone

Il mio sogno sarebbe poter scendere in piazza con qualcuno per queste cose.

Forse noi dell’Uaar siamo ancora troppo pochi, e non avrebbe quindi senso fare una manifestazione al momento. Ma se siamo in tanti, vi prego, facciamolo. Non ne posso più di vivere in questo paese di m*rda asservito ai quei malati di mente del vaticano e dai suoi sgherri, voglio fare qualcosa per cambiarlo.

Spero che l’Uaar scenda in piazza un giorno per queste questioni, sarei in prima fila.

Dalila

“Mia madre, luterana, quando era venuta in Italia negli anni ’60 era rimasta colpita e spaventata dallo strapotere della chiesa cattolica italiana e dalla sua invadenza (volevano convertirla perché tanto tutti qui sono cattolici)”.

Ti credo, RobertoV.
Spaventa anche me l’ottusità dilagante che sembra sia ancora attualissima.
E’ questa la causa prima per cui in un luogo del genere non vedo molto futuro.
E’ questo che spinge il popolo bue a piazzare croci ovunque con invadenza segnando il territorio.
In tutta onestà, finchè rimarrà sotto il giogo vaticano, non credo che questo paese vedrà mai la luce.

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