La battaglia del ministro Gelmini contro l’ora alternativa all’insegnamento della religione cattolica non si ferma ai tagli del personale. Secondo quanto denunciato oggi dalla FLC-CGIL, il modello consegnato ai genitori degli alunni della scuola dell’infanzia e del primo ciclo non avvalentisi dell’IRC contiene soltanto due possibilità: “attività individuali o di gruppo con assistenza di personale docente” oppure “non frequenza della scuola”. Manca, rispetto alla circolare emanata dallo stesso ministero, una terza possibilità, le “attività didattiche e formative”.
Il ministro Gelmini continua a sabotare l’ora alternativa
72 commenti
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la botta più grossa comunque è già venuta e su quella strada probabilmente insisteranno: la sistematica sottrazione delle risorse.
nella mia scuola, praticamente, le ore alternative alla religione non si sono potute svolgere a causa del taglio delle compresenze.
quando la Preside si è decisa ad coprirne il 30% con soldi da fondo (altrimenti succedevano dei casini), una circolare ministeriale ci ha costretto a rivedere il bilancio (praticamente la circolare dice di sognarsi di vedere i soldi degli avanzi pregressi). ora queste ore sono coperte grazie ad un insegnante di sostegno il cui ragazzo ha chiesto il trasferimento (cosa capita assai di rado)…
il prossimo anno ci si aspetta di peggio. tra un po’ i Presidi saranno costretti a far entrare posticipati non solo i ragazzi che non si avvalgono, ma tutti quanti (ovviamente non nell’ora di religione, ma in quella di matematica, di italiano, di inglese…)
e questa sarebbe un ministro della pubblica istruzione ???
solo in italia, e nei sogni (incubi) accadono simili amenità
dipende dai risultati che si vogliono ottenere.
nell’ottica di ottenere un popolo di capre direi che questo governo sta avendo ottimi risultati
ehm….almeno i pastori di capre(vere) hanno a cuore la sorte dei loro animali….
non direi lo stesso per altre situazioni
ah, dimenticavo.
notizia del futuro:
messo al bando il gruppo su Facebook “un libro in faccia alla Gelmini”
qui la notizia
http://ilfilosofobottiglione.wordpress.com/2009/12/01/un-libro-in-faccia-alla-gelmini/
ah! altra amara notizia dal futuro:
http://ilfilosofobottiglione.wordpress.com/2009/10/26/la-scuola-per-il-ministro-germini/
verosimile? è già il presente?
ahinoi
Signori, ecco la … riforma della scuola
Ma ci vogliamo perdere il divertimento?
Nella mia scuola – e in molte altre – ci sono ragazzini figli di islamici non integrati e uno è pure imam (il figlio arriva col copricapo dei maschi muslim con tanto di moschea e minareto ricamati…).
Provate a fargli fare religione cattolica, togliendogli l’ora di alternativa…
Appena se ne accorgeranno, mi siederò a godermi lo spettacolo.
il governo sta sabotando la SCUOLA PUBBLICA,mica solo l’ora alternativa
le cose sono collegate: nel sabotare la scuola statale si allea con la privata che in Italia significa cattolica.
Dai tagli ala scuola statale viene salvata allora la religione cattolica, unica materia negli ultimi anni ad aver visto assunzione in ruolo di decine di migliaia di insegnanti (scelti dal vescovo!), insegnanti pagati piu’ degli altri, con lavoro a tempo indeterminato per una materia facoltativa (mentre gli altri precari sono rimasti pure senza il lavoro a tempo determinato), e con la chicca finale dell’aumento che arrivera’ in esclusiuva agli insegnanti di religione cattolica a maggio 2010
A voler vedere qualcosa di positivo nella Gelmini si potrebbe dire che non è ipocrita. Visto che il vero ministro della P.I. ( e della sanità e forse di altro) Tremonti non le ha dato i soldi per l’ora alternativa (e per tanto altro), lei non ha nemmeno fatto finta di metterla.
Personalmente trovo che sarebbe corretto e utile che ci fosse: tanti ragazzi che perdono (e magari fanno anche perdere) tempo con l’ora di religione potrebbero fare qualcosa per loro più utile e interessante.
scusate ma da dove è sbucata sta gelmini,ci sono fior di personaggi ,che sapendo noi cittadini,che sarebbero diventati ministri del istruzione,tutti,da sinistra ecc..al massimo li avremmo attacati per incoerenza di idee,sapendo,che la maggior parte si sono barcamenati da anni, da ex assessori,ex presidente di municipio,ex ecc……per arrivare dove sta la gelmini,ma questa che per dire ABC,cia un equipe di consulenti,viene pure ridimensionata,anzi,rivalutata,sapendo che di sè …non credo che ci sia qualcuno,che possa legittimarla come ministro,ad esempio tremonti e un paraculo,ma almeno è un economista,ecc…
i miei figli dalla scuola dell’infanzia hanno sempre fatto ora alternativa.
mi riferiscono tutt’ora (fanno la terza e la quinta elementare) che e’ la materia che piu’ gli piace.
C’e’ stato da impegnarsi un po’ come genitori, ma si trovano insegnanti capaci che si rifiutano di discriminare i bambini e gli danno cio’ che e’ previsto come diritto costituizionale, ossia una attivita’ didattica che non comporti discriminazione rispetto a chi sceglie l’insegnamento facoltatico della religione cattolica
Dietro a tutto ci sono poi motivazioni politiche. La destra preferisce accontentare i propri elettori ad esempio con condoni vari piuttosto che finanziare chi in maggioranza vota dall’altra parte (insegnanti).
e intanto si aumentano gli stipendi a certi pseudo insegnanti
Aumento operato di sua iniziativa da Tremonti ( l’ho detto che è lui il ministro della P.I.) per quella fetta di insegnanti da cui spera di ricavare consenso: se aumenta lo stipendio ai precari cobas tale speranza non c’è.
Questione politica, non religiosa.
Non credo sia solo per ottenere consenso
Da chi crede che la religione cattolica sia la religione degli italiani, che l’identità italiana sia cristiana ed altre menate simili non ci si può aspettare che l’annullamento dell’altro.
Il potere è suo, l’opposizione non le contesta un bel niente, fa ciò che le pare in barba ai principi costituzionali
non solo l’opposizone non fa nulla.
il “ministro ombra” Maria Pia Garavaglia, in un comunicato ufficiale del PDdel 25/9/2008,
si lamentava che la Gelmini non aveva dato abbastanza soldi alle scuole private (= cattoliche). Comunicato che iniziava con le parole testuali “Ancora una volta il Santo Padre è tornato sull’emergenza educativa che gli sta tanto a cuore”
concordo che non sia tanto per ottenere consenso, quanto per “doveri di alleanza” con la gerarchia ecclesiastica
Volantino del circolo Uaar di Bologna di fine 2008:
http://uaarbologna.altervista.org/files/volantino_scuola_clericale.pdf
senti bamba,la gelmini e talmente sfrontata poiche non ha sensibilita culturale,si vede da 3456 ck..che quando dice A sta inderettamente ringranziando chi la innalzata,ed talmente bigotta quando afferma a priori che la irc e una manna santa per i bimbi,che poi lei sia una brava mamma nessuno dice il contrario,vorrei vedere sè cera una donna che in uno stato detto laico avrebbe manifestato un amore cosi grande ,per esempio, per il giudaismo,come religione da insegnare anche come corrolario,a storia,ma lo sai che sarebbe successo ..lasciamo perdere,per me lei e in pregiudizio di parte ,non è imparziale,ed faziosa,non puo stare al posto dove si trova.se sè lo merita come tecnica,non lo so,e penso che solo la storia lo sapra.
Gelmini è un segnaposizione, come l’ochetta del Monopoli: qualcuno tira i dadi e lei avanza di sei caselle. Ritengo che, come opportunamente è stato rilevato in altri commenti, le responsabilità siano da attribuire principalmente ad altri. Individuare l’obiettivo corretto per il proprio legittimo “livore” è un passo che richiede molta attenzione. Non siate frettolosi.
scusate,ma la cattolicissima ministra e’ quella in dolce attesa e non ancora sposata? O_O
😉
Non solo ma è anche quella che per fare carriera ha fattoo i b……i al presidente del c……….o il quale poi la data ad un suo vassallo.
Mah, io considero molto più emblematico della sua coerenza cattolica, non tanto il fatto di essere rimasta incinta prima del matrimonio (che tanto ormai non scandalizza più nessuno nemmeno tra i cattolici osservantissimi), ma soprattutto la sua spavalda dichiarazione di non voersi prendere nemmeno un giorno di aspettativa per maternità e tornare immediatamente a lavorare come prima.
I valori tradizionali della famiglia, tanto caldeggiati dal cattolicesimo, sono questi?
Mollare il figlio a una tata per 12 ore al giorno a partire da pochi giorni dopo la nascita, e vantarsi davanti a tutto il mondo che nella tua vita non è cambiato niente e che la maternità è come se non ci fosse stata?
Lisa
“non frequenza della scuola” incredibile, un out out che suona come un ultimatum; o accettate l’ora di religione oppure non c’è spazio per voi.
comunque la sistematica distruzione della scuola pubblica non ha che un unico target finale; limitare l’accesso all’istruzione ad una aristocrazia di borghesi e figli di papà, riportando così indietro l’italia di 150 anni.
COme pure l’idea malsana di far smettere scuola ai ragazzi di 15 anni, mandandoli a lavorare come apprendisti – senza la certezza di assunzione – presso industriali e artigiani, così risparmiano l’ultimo anno obbligatorio.
In Europa si parla di 18 anni come limite di età e noi torniaamo indietro 🙁
Se l’obiettivo fosse davvero questo, ci vorrebbero comunque altri 150 anni per raggiungerlo.
Al momento, dal punto di vista della qualità della didattica, le scuole private sono mediamente molto ma molto peggiori delle pubbliche, e sarà così ancora per molti decenni nonostante tutti gli sforzi politici fatti per aiutarle, finanziarle, blandirle, accontentarle e privilegiarle.
Quindi, dubito che quell’elite aristocratica otterrebbe comunque l’obiettivo desiderato, mandando i figli in tali scuole…
Lisa
Avviso ai naviganti:
è appena iniziata la diretta su Telepace dello scontro vescovo di Verona vs Margherita Hack
Forse, invece che battute spiritoso – onanistiche, si potrebbe cercare di organizzare come uaar un intervento coordinato nel maggior numero possibile di scuole, offrendo per esempio conferenze tipo Darwin day nell’ora alternativa.
Per l’attività didattica alternativa alle ore di religione cattolica:
– ci sono da garantire 2 ore di lezione con insegnante assegnato e programma definito ogni settimana in tutte le scuole dell’infanzia e in tutte le scuole elementari
– c’e’ da garantire 1 ora di lezione con insegnante assegnato e programma definito ogni settimana in tutte le scuole medie inferiori e superiori
questo le deve garantire lo Stato
ricordo che nella scuola non possono fare lezione degli esterni, devono farla gli insegnanti della scuola (se entra un esterno, in classe deve comunque essere presente l’insegnante)
Io proporrei una sana protesta non violenta..del tipo comprare un iPod al proprio figlio da fare usare durante l’ora di religione, tanto per essere ipocriti: sono fisicamente in classe ma in realtà sto ascoltando Marylin Manson
Iran, stiamo arrivando!
cioe’ pensi che stiamo migliorando? 😉
Avere la Gelmini come ministro dell’Istruzione è come avere la Prestigiacomo all’Ambiente (brrr…), un leghista agli Interni, baby 3monti all’Economia….. è pura coerenza.
Fosse solo una questione di laicità…
Caro Michele, avere la Gelmini come ministro dell’istruzione è come avere avuto Jack lo squrtatore allo sviluppo per l’infanzia.
Lo scopo è meno scuola pubblica e più scuola privata cattolica ?
Scusate, ma chi non si avvale dell’ora di religione potrebbe o uscire prima oppure – in quell’ora – farsi i compiti scritti o rimettersi a posto gli appunti.
Bisognerebbe analizzare la situazione scuola per scuola e agire di conseguenza, aggirando i mezzucci della burattina Gelmini e del suo burattinaio. A volte basta informare gli studenti.
Una soluzione univoca non c’è perchè ogni istituto è diverso dagli altri.
Va bé, di fatto ha reso palese che non c’è un opzione che non c’è mai stata. Alzi la mani chi ha mai ha sentito fare qualcuno effettivamente attività didattiche alternative? non possiamo neanche parlare di ennesima “spallata” e quanto toglieranno via anche le “attività con assistenza di personale docente” che effettivamente si potrà parlare di disegno politico perché il ricatto posto ai genitori, che probabilmente lavorano, è: o fai fare al marmocchio l’IRC o te lo tieni a casa.
…o gli compri un iPod da usare durante l’IRC
La Gelmini, e chi le muove i fili, persiste a ignorare il fatto che la scristianizzazione, profonda e irreversibile, è già in atto. O meglio, lo sanno, ma è ancora questione di soldi & potere.
Provate a far fare ai bambini il segno della croce: non sono capaci! Una volta si insegnava in famiglia, adesso le famiglie li spediscono a fare religione come reazione antislamica…
E si vuole acuire ulteriormente il disagio mettendo insieme bambini musulmani e non credenti, che niente hanno da spartire (così pensano, in realtà poi i bambini si aggiustano, tra loro, per fortuna), a migrare in giro per le classi come un gregge di pecorelle nere…
Ho anche letto che si vuole abbassare a 15 anni l’età minima per l’istruzione obbligatoria.
Maria Stella sta seguendo un piano preciso nelle sue “riforme”…
Suor Gelmini back in action! 😉
La Ministra della dIstruzione Pubblica prosegue passo dopo passo nell’affossamento della scuola pubblica, salvando solo IRC, incrementando finanziamento paritarie e favorendo private (a proposito chi sa la cifra esatta – centinaia di milioni di euro – del condono che sono stati destinati alle private?)
Con i ns soldi si pagano le loro scuole, e le chiamano private! Pezzi di m.
Comunque, bisogna sollecitare Sindacati e Assemblee Comunali/Provinciali a intervenire sul problema
dell’Ora alternativa. Si tratta di diritti da garantire ai figli dei non credenti e dei diversamente credenti.
Sollecitiamo prese di posizioni insieme a associazioni laiche e anche a comunità di diversamente credenti.
Pero i bigottissimi dei piccoli paesini saranno contentissimi!Ho un bambino piccolo e abito (forse purroppo) in un piccolo paesino…Ma non sapevo mica prima che esiste ancora in Europa di oggi la gente cosi religiosa e bigotta!Putroppo anche la famiglia del mio marito è proprio così,seguono la Bibbia alla lettera.Per me è stata un sorpresa amara.E da quando è nato il bambino,sono aumentate le pressioni tipo – lui dovrà pendere i tutti sacramenti, andare a Mesa,forse anche l’oratorio,pregare di sera (!) ed altro.Mi ricordo che il prete mi ha detto quasi usando il tono intimidatorio che il bambino dovra essere istruito in maniera catcholica…Da un po di tempo sto cercando la scuola materna inglese per evitare questo,mi ricordo ancora le facce spavenate della famiglia quando ho detto questo 🙂 .E incredibile vedere come questa gente è contenta quando loro bambini vanno a Mesa ogni Domenica,pregano,leggono la Bibbia,partecipano in tutte le iniziative della Chiesa,passano i giorno nell’oratorio…Pero quando inizio parlare dei ultimi scandali pedofilici – cala il silenzio e cominciano per esempio guardare la parete,o non ho visto mai aiutare ai poveri o fare il bene ai altri ed interessarsi ai problemi…
P.S.prima o poi il bambino mi chiederà perchè non sono credente e la Chiesa mi fa schifo,cercherò anche di educare lui come voglio IO.Pero comincio avere paura che lui sarà discrimanto o preso in giro in un ambiente come questo.Mi comincia sembrare,che più la persona è bigotta,più parla male dei altri,più è cativa (non esagero).Chi ha conosciuto queste persone,mi dovrebbe capire…
E’ il motivo principale per cui la gente continua ad iscrivere i propri figli all’IRC(Insegnamento Religione Cattolica). Hanno tutti paura che se non frequentano l’ora di religione, possano essere discriminati, e quindi, se ne fregano e fanno “addestrare” i propri figli dalla chiesa. Sostanzialmente, sono tutti battezzati e cattolici sulla carta…Poi piu’ della meta’ di loro entra in chiesa una o due volte l’anno. Si chiama ipocrisia cattolica…Un po’ gia la conosci, visto che parli di persone bigotte che parlano male, discriminano e prendono in giro.
Vuoi un consiglio…anche per non cadere nell’inquisizione dei parenti bigotti da parte di padre, e rischiare di rovinare la quiete familiare…Per ora iscrivilo all’IRC, e quando sara’ piu’ grande, dagli le risposte VERE. 😉
Mettilo al corrente che non discendiamo da Adamo&Eva, ma ci siamo evoluti passando dalle scimmie.
Digli che nessuno puo’ caricare a coppie TUTTI gli animali del mondo su un’arca. Riferiscigli che i testi su cui si basano le convinzioni cattotalebane sono libri di favole…
Miracoli, mari che si aprono, alberi che prendono fuoco e parlano, vergini incinte e quant’altro.
Trovera’ sicuramente piu’ iinteressanti i libri che spiegano i fenomeni religiosi, piuttosto che i fenomeni religiosi stessi.
Questione di buonsenso e di porsi domande. 😉
Sui sacramenti non mi esprimo…Ma se tuo marito&family vogliono “imporre” i sacramenti a tuo figlio, tu imponiti nel volergli far leggere, una volta grandicello, Dawkins, Nietzsche, Orwell, Onfray ecc,ecc.
Imparagli insomma ad avere uno “spirito critico” e a pensare con la propria testa, piuttosto che ad abboccare a qualsiasi parola fetida che pronuncia qualcun’altro…soprattutto se ha la tonaca! 😉
Ti saluto e ti auguro tutto il bene possibile. 😉
Credo che sia più utile a chi non desidera che i figli siano vessati ed eventualmente plagiati dalle volgarità teistiche ( e nella specie cattoliche), escludere dal curriculum del figlio l’ ora che la scuola italiana dedica alla propaganda della religione (cattolica o altro ove fosse), semplicemente ritirandolo, e negando al personale ogni diritto disciplinare e di intervento nei confronti della di lui persona. Questo è possibile su semplice decisione di chi possiede la patria potestà, sollevando esplicitamente il personale da eventuali responsabilità, e costringendo di fatto la scuola a porre l’ora di religione come 1ma o uma. Credo anche che abbia un maggior effetto, una maggior visibilità, che sia insomma una più chiara manisfestazione di disprezzo verso l’atteggiamento canagliesco dello stato italiano nei confronti dei “suoi” cittadini che desiderano crescere persone responsabili e libere di decidere loro, a maturità raggiunta, se e con chi “affidelizzarsi”; lo Stato, insomma, tiene il sacco alla chiesa mentre questa ruba le anime ( e magari i corpi, vedi Eluana) per i suoi riti.
Il ritiro, ovviamente, è avverso allo Stato Italiano, (la canaglia), non alla chiesa cattolica che pensa ai suoi profitti (in anime e beni), come è sua facoltà, e verso la quale nulla abbiamo da chiedere e nulla vorremmo anche aver da dare.
L’ ora alternativa, detto brutalmente, è a mio avviso una gran “cagata”, anche se è più facile da ottenere. Ma il punto non è tanto ma imporre il rispetto altrui (scuola, istituzioni, compagni, il prete non importa) verso una persona in formazione, a prescindere dall’ altrui consenso. Così, io penso, lo si manda in giro ben vestito; al resto ci penserà lui.
“semplicemente ritirandolo, e negando al personale ogni diritto disciplinare e di intervento nei confronti della di lui persona. Questo è possibile su semplice decisione di chi possiede la patria potestà, sollevando esplicitamente il personale da eventuali responsabilità, e costringendo di fatto la scuola a porre l’ora di religione come 1ma o uma.”
—————
Ma manco per il cavolo, non funzionerebbe affatto così: le scuole non si sentirebbero per nulla obbligate a piazzare l’ora di religione in orari comodi “solo” perché c’è qualche piantagrane ostinato che non vuole farla frequentare al proprio figlio.
Al contrario, gli inconvenienti e gli oneri pratici della soluzione-ritiro continuerebbero ad essere (come sono già) esclusivi stracazzi dei genitori.
I quali dovrebbero accompagnare e riprendere i figli sotto esclusiva responsabilità propria, prendendosi continui permessi dal lavoro (che non sono infiniti), e spesso non potendoci materialmente riuscire nemmeno sfruttando quelli (perché non tutti lavorano sotto casa o a pochi minuti dalla scuola. Quindi, la cosa funzionerebbe solo per chi ha la mamma casalinga, o ha i nonni pensionati a disposizione nelle ore più improbabili, oppure ha una famiglia che può pagare la baby sitter anche per turni così brevi e saltuari. Non mi sembra affatto una ribellione epocale che possa far paura alle istituzioni reazionarie, francamente.
Se ANCHE la lezione di religione fosse piazzata sempre alla prima o ultima ora, non cambierebbe quasi niente. Non tutti possono permettersi di accompagnare i figli in orari diversi giorno per giorno, o di tenerseli a casa un’ora in più. E chi ha due o tre figli in classi diverse, che la fanno in giorni differenti, che dovrebbe fare?
Alla fine, la soluzione da te auspicata sarebbe adottata da POCHISSIMI.
E questi pochissimi, nel giro di un anno o due, diventerebbero ancora di meno, proprio per l’effetto psicologico per cui una scelta molto minoritaria fa paura. Fatalmente, anche molte persone che inizialmente sarebbero state motivate, finiscono con lo spaventarsi quando constatano di essere davvero pochissime. Molta gente preferisce ingoiare il rospo e rinunciare, piuttosto che rischiare che il proprio figlio “si senta emarginato” perché è VERAMENTE l’unico a comportarsi così. Diverso sarebbe se in ogni classe ce ne fossero sette o otto, ma esistono anche situazioni sociali in cui si è davvero gli unici in tutta una scuola…
Lisa
“semplicemente ritirandolo, e negando al personale ogni diritto disciplinare e di intervento nei confronti della di lui persona. Questo è possibile su semplice decisione di chi possiede la patria potestà, sollevando esplicitamente il personale da eventuali responsabilità, e costringendo di fatto la scuola a porre l’ora di religione come 1ma o uma.”
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Ma manco per il cavolo, non funzionerebbe affatto così: le scuole non si sentirebbero per nulla obbligate a piazzare l’ora di religione in orari comodi “solo” perché c’è qualche piantagrane ostinato che non vuole farla frequentare al proprio figlio.
Al contrario, gli inconvenienti e gli oneri pratici della soluzione-ritiro continuerebbero ad essere (come sono già) esclusivi stracavoli dei genitori.
I quali dovrebbero accompagnare e riprendere i figli sotto esclusiva responsabilità propria, prendendosi continui permessi dal lavoro (che non sono infiniti), e spesso non potendoci materialmente riuscire nemmeno sfruttando quelli (perché non tutti lavorano sotto casa o a pochi minuti dalla scuola. Quindi, la cosa funzionerebbe solo per chi ha la mamma casalinga, o ha i nonni pensionati a disposizione nelle ore più improbabili, oppure ha una famiglia che può pagare la baby sitter anche per turni così brevi e saltuari. Non mi sembra affatto una ribellione epocale che possa far paura alle istituzioni reazionarie, francamente.
Se ANCHE la lezione di religione fosse piazzata sempre alla prima o ultima ora, non cambierebbe quasi niente. Non tutti possono permettersi di accompagnare i figli in orari diversi giorno per giorno, o di tenerseli a casa un’ora in più. E chi ha due o tre figli in classi diverse, che la fanno in giorni differenti, che dovrebbe fare?
Alla fine, la soluzione da te auspicata sarebbe adottata da POCHISSIMI.
E questi pochissimi, nel giro di un anno o due, diventerebbero ancora di meno, proprio per l’effetto psicologico per cui una scelta molto minoritaria fa paura. Fatalmente, anche molte persone che inizialmente sarebbero state motivate, finiscono con lo spaventarsi quando constatano di essere davvero pochissime. Molta gente preferisce ingoiare il rospo e rinunciare, piuttosto che rischiare che il proprio figlio “si senta emarginato” perché è VERAMENTE l’unico a comportarsi così. Diverso sarebbe se in ogni classe ce ne fossero sette o otto, ma esistono anche situazioni sociali in cui si è davvero gli unici in tutta una scuola…
Lisa
scusate, doppione…
Le sue osservazioni sono molto ragionevoli, purtroppo.
Mia moglie ed io abbiamo praticato il criterio con ns figlio ed ha funzionato, anche se era il solo nella sua classe in un paese di 5.000 anime circa;
certo c’ era la nonna, la vicinanza della scuola, ed abbiamo dovuto
(e potuto) insegnargli ad andarci da solo fin dalle elementari.
Condizioni non frequentissime ovviamente; situazioni previlegiate per
essere schietti.
Però se non si comincia!!
L’ ora alternativa è certamente più praticabile, ma è sempre un
extra-norma; sotto il profilo della psicologia del figlio a me
sembra decisamente peggio.
Se il termine usato nei confronti dell’ora alternativa, le è giunto sgradito, eccessivo, me ne scuso; ero e sono interesato solo al concetto, anche se concordo con lei nel pensare che tale soluzione è decisamente onerosa,
in tutti i sensi.
Cara MEVI,
io ho mandato le mie prime due figlie all’asilo comunale.
La prima è stata presentata in modo negativo dalle maestre dell’asilo alle maestre delle elementari e c’è voluto del tempo prima che le maestre si accorgessero di come era realmente.
Per caso abbiamo scoperto che la seconda è stata molestata sessualmente ripetutamente da un bambino e le maestre, pur accorgendosene, hanno accusato LEI di essere una bugiarda. Ora frequenta l’asilo delle suore ed ha ritrovato la serenità.
Indipendentemente da quanto sia bigotto (bigotto e cattolico non hanno lo stesso significato) il paese, forse era il caso di parlarne con tuo marito dell’educazone dei figli. Se non volete che ricevano i sacramenti tenete duro e fregatevene del paese. Se invece tuo marito la pensa diversamente da te, bisognerà ragionarci sopra insieme, non trovi?
Nel mio paese non c’è l’oratorio e i ragazzi passano il tempo in un bar-circolo repubblicano a giocare coi videopoker e altre macchinette mangiasoldi e a sentire i vecchi spettegolare. L’assenza dell’oratorio è proprio un bene?
@ bamba
ricevere i sacramenti rende, AUTOMATICAMENTE, una persona ben educata???
Ohibo’! Se fosse così l’Italia sarebbe un Paese di persone supercorrette, ma così non è.
L’educazione, la correttezza ecc ecc prescindono dal ricevere o meno i sacramenti. Esiste un’etica della responabilità che è svincolata dai dettami di qualsiasi religione.
to Paul Manoni e Francesco Porcari
Sono d’accordo con voi.Putroppo penso che almeno per un po non dovro toccare questo argumento con il mio bambino.Forse in grande città è un po diverso,ma in piccoli paesini (ma forse solo dove abito io) non è cosi…Il mio marito è molto legato ai genitori,pensoche educherà il bambino in maniera “un po” religiosa solo per il respito nei loro confronti.
Ultimamente ho così tanto a che fare con la Chiesa,che ho cominciato seriamente interessarmi che cos’e e con cosa si mangia.Sto legendo e la sua storia,e Dawkins ed altro…Ma immaginate voi,che queste persone molto molto seriamente (!)credono che a Natale è natto Christo?Quando ho detto che è una festa relativamente nuova,è stata fatta solo nel VII sec. e prima si festegiava la festa della dea iraniana Mitro,non hanno reagito(e solo uno dei esempi.Quello che mi comincia meraviglia – che i reliogiosi sono completamente ingoranti nella loro propria materia!Consocono solo la Bibbia e quello basta.
cara bamba,
Mi spiace moltissimo per la tua bambna.Però non hai sentito cosa accadeva nelle scuole catcholiche?Prova a guardare “Sex crimes and Vatican”.Dopo ultimi scandali,io dire la verità,avrei paure di lasciare il bambino con il prete.Forse nel tuo paese i ragazzi vanno al bar,ma da dove vengo io (non sono italiana),i bambini (come facevo io),dopo scuola vanno ai corsi di arte,musica,fanno lo sport.
P.S.Mi piace tantissimo il vostro Paese (a parte questo) e spero che non offeso nessuna con la mia posizione.
Aggiungo che quando studiavo a Milano,incontarvo la gente ben diversa…
Ebbene si!
Comunque chi ha ancora dubbi sulla sistema catholica,guardtae il documentario “Sex crimes e Vatican” della BBC.Pero dopo non provate di discutere con il credente,prima – non vi crederà,e subito dopo calerà il silenzio e cominciarano a guardare la parete dietro di voi.Oggi criticare la Chiesa e dire la verità è TABU!
Stanno legittimando, con questa indegna circolare, quello che da sempre hanno fatto in modo SUBDOLO e MESCHINO! Aspettiamoci qualcosa di ancora peggiore. Questo fattaccio, insieme all’aumento stipendiale dei doc di religione cattolica la dice lunga… 🙁
preciso:volevo far riferimento al modello in cui appaiono SOLO due scelte, escludendo l’attività formativa…
rosalba sgroia
Non mi pare di aver scritto nulla del genere.
Non è chiaro cosa pensa il marito. Credo che la priorità non sia far passare o non far passare i figli alla cresima, ma educarli insieme. Del contrasto su questo argomento potrebbero risentire figli e matrimonio: occorre pazienza e dialogo tra i coniugi. Senza interferenze non gradite.
MEVI
Prima di tutto tu e tuo marito dovete guardare al vostro paesino. Se sono tutti bigotti, cretini, cattivi e pettegoli cambiate paese!
Se non lo sono, non è simpatico andare a rinfacciare a loro i crimini commessi ad esempio da qualche prete irlandese. Se ti dovessero rinfacciare tutto quello che hanno combinato gli Inglesi in giro per il mondo non saresti tanto contenta!
“Se ti dovessero rinfacciare tutto quello che hanno combinato gli Inglesi in giro per il mondo non saresti tanto contenta!”
Inglesi che notoriamente, ai tempi del colonialismo, erano tutti atei…
Comunque, del colonialismo inglese e delle malefatte della Germania nazista la filmografia è strapiena, altrettanto non si può dire della filmografia sulle malefatte cattoliche, censurata nelle tv di stato.
to bamba
Non è importante se il crimine è stato comesso dal prete irlandese o no.Stavo parlando del Sistema!Non mi sembra giusto che la Chiesa usando i politici cerca di imporre a tutti come dobbiamo vivere – perchè LORO vogliono decidere (se io anche non sono religiosa) cosa devo pensare,come devo vivere,cosa devo fare del mio corpo!Fanno troppo i moralisti,sono sempre pronti a puntare il ditto chi è diverso da loro,pero sono intocabilli se qualcuno vuole criticare per i loro crimini.Ma che diritto hanno loro di parlare della spiritualità,la morale,valori ed altri bla bla,quando hanno fatto cosi tanti crimini?Prima di insegnare qualcosa,non dovresti essere tu il bravo in materia?E come se un ladro andrebbe lavorare in banca…
E perchè devo andare dal mio paesino,cercherò di sopravivere 🙂 .
Ma non hai sbagliato il Forum,mi sembra che sei una credente.O cerchi di convertire?
“Se sono tutti bigotti, cretini, cattivi e pettegoli cambiate paese!”
La tolleranza del crocifisso.
O la pensi come noi, o vattene.
To bamba
Non penso che se la persona è diversa da me,è “sono tutti bigotti, cretini, cattivi e pettegoli cambiate paese!”…Non mi piace generalizzare le persone in questo modo,è impossibile che tutti sono così.
“Attività individuali o di gruppo con assistenza di personale docente”, se attauate seriamente, sono gia’, un’ “Ora alternativa”. Questa, comunque, se attuata, dovrebbe, essere conforme al Concordato, secondo il quale il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell’IRC è garantito a ciascuno e che tale scelta non può dare luogo ad alcuna forma di discriminazione.
Naturalmente impartire un insegnamento di utilita’ pratica presumibilmente superiore a quella dell’IRC (come ad esempio lingua straniera, computer, recupero e/o avanzamento in qualsiasi materia curriculare) sarebbe discriminazione nei confronti degli avvelentisi. Percio’ sarebbe “non discriminante” soltanto un insegnamento a contenuto etico e filososfico. Ma questo raddoppierebbe in modo indiretto l’onere finanziario dell’ IRC. E quanti studenti, poi, accorrerebbero in massa ad ascoltare il “filosofo” ? E chi vi garantisce che questi sarebbe un laico nel senso che intendete voi?
Vi raccontero’ in confidenza che per piu’ anni, quando insegnavo, sono stato inacricato, in ore che risultavano “a disposizione”, di fare “ora alternativa”. Mi sono messo a fare, scrupolosamente e seriamente, educazione civica e storia delle religioni. Ci crdereste? Ogni volta, dopo pochi mesi, i genitori hanno chiesto di passare allo “studio personale assistito “ … Misteri della laicita’ …
Saluti.
Scusate i refusi del mio intervento precedente.
Ancora saluti.
MEVI
Forse non ho capito bene quello che volevi dire. Mi è sembrato che stessi parlando del tuo paesino. Nei paesini è dura integrarsi: dalle mie parti se prima vivevi 20 Km più in là sei già un ‘forestiero’.
Anche da me i bambini dopo la scuola (a tempo pieno) fanno corsi vari, che abbandonano però quando si fanno più grandi (tranne i maschi bravi a calcio e pochi altri).
Concordo che la Chiesa non dovrebbe scendere a compromessi con lo Stato con scambi di favori.
Giustamente si dà molto risalto ai casi di preti e insegnanti pedofili, visto la fiducia che si è loro data e che hanno ignobilmente tradito. Gravi anche i casi di copertura di questi criminali. Però è anche vero le percentuali sono molto basse.
La Chiesa cattolica ha il coraggio di chiedere scusa per i propri errori. Tu dirai che è facile, ma quanti altri lo fanno?
Non ho sbagliato blog, qua ci sono regole chiare a cui mi attengo. Specie quando intervengono alcuni miei ‘colleghi’ credenti ci sono discussioni molto interessanti.
bamba
ti do un cazzotto e ti chiederò scusa fra 300 anni ti va bene???????
bamba
se ti do un cazzotto e ti chiederò scusa fra 300 anni ti va bene???????
il cazzotto non si deve dare….
to bamba
Ma quando mai la Chiesa ha chiesto il perdono sinceramente?Lo fa solo quando non c’e niente altro da fare ed è costretta.O per favore,ora Ratzinger piangiuchia per Irlanda,pero lo sapevi che quando era ancora il cardinale,è stato incaricato a fare tacere le vittime.Ma non ti disgusta questa ipocrisia?Chiedere il perdono,cha!Prima di tutto,penso che poche persone hanno fatto cosi tanti e cosi brutti crimini come la Chiesa.10 comandamenti?Che ridere – la Chiesa li ha infranti tutti e anche ha fatto tanti altri possibili ed immaginabili.Povero Mose non si sognava ne anche che tali crimini possono esistere…Non mi interessa se mi chiede il perdono,io voglio la giustizia e la condana per il criminale,e che non rifaccia più.Qualche finte lacrimuce non mi possono fregare di meno…
E quello che riguarda Irlanda – l’investigatori hanno concluso che le percentuali non sono basissimi,anzi,il triste fenomeno ha raggiunto il livello “pandemico”.
Peace
To MEVI
Sul documentario della BBC se vuoi puoi dare un’occhiata qui:
cesnur.org/2007/mi_preti.htm
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