I Darwin Day UAAR del 2010 daranno ampio spazio al “caso de Mattei” ovvero all’improvvida organizzazione nella sede romana del CNR, il 23 febbraio 2009, di un convegno ‘creazionista’ ed antievoluzionista, intitolato “Evoluzionismo: il tramonto di un ipotesi”, da parte del vicepresidente Roberto de Mattei (purtroppo designato a tale carica – con delega per le Scienze umane – nel 2004, con una più che contestabile decisione, dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, su proposta dell’allora ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Letizia Moratti).
La bassa levatura scientifica (anzi il netto profilo ascientifico) del convegno è ben evidente. Basti a titolo d’esempio l‘avere sostenuto, da parte di de Mattei, che l’evoluzionismo «era nato come un movimento di rifiuto della Creazione» [1]: affermazione assolutamente smentita da qualunque scritto di Darwin, il quale semmai era partito nelle sue indagini proprio dall’idea di approfondire la conoscenza di ciò che si riteneva il mirabile disegno della creazione; e che invece fu costretto a seguire (con mille scrupoli di coscienza) un itinerario ben diverso, in forza dell’evidenza dei dati raccolti e della sua onestà morale e intellettuale.
Secondo de Mattei, invece, «quello che chiamiamo evoluzionismo è un insieme composto da una ipotesi scientifica, più propriamente definibile come “teoria dell’evoluzione” e da un sistema filosofico, che possiamo definire evoluzionismo in senso stretto, per distinguerlo dalla teoria dell’evoluzione. […] Teoria scientifica e teoria filosofica formano due aspetti distinti di un unico complesso, che hanno bisogno l’uno dell’altro per sopravvivere, e si sorreggono a vicenda. L’ipotesi scientifica, che non è mai stata dimostrata, si nutre del sistema filosofico; la tesi filosofica, per giustificarsi, si fonda a sua volta sulla presunta teoria scientifica. Tra gli evoluzionisti non manca chi ammette il fallimento della teoria scientifica».
Si tratta chiaramente di un punto di vista soggettivo e preconcetto, inaccettabile dalla comunità scientifica, il cui giudizio de Mattei dovrebbe rispettare anziché denigrare; fra l’altro oramai abbandonato perfino dalla maggior parte della comunità credente che, consapevole di non potere controbattere in alcun modo l’evidenza scientifica pro-evoluzione, cerca quasi solo di rigettarne le implicazioni filosofiche e quanto va contro il dogma cattolico.
D’altra parte, la posizione ‘filosofica’ di de Mattei è ben chiara. Egli è infatti professore associato di Storia del Cristianesimo e della Chiesa alla privata “Università europea” di Roma, ma anche direttore del mensile fondamentalista “Radici cristiane” e dirigente di “Alleanza Cattolica” (è stato anche consigliere per le questioni internazionali dell’allora vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini).
Non vale neanche la pena contestare le assurdità esposte dai partecipanti a questo convegno, tutti rigorosamente antidarwinisti, ed alle quali conviene appena accennare. Secondo costoro, tanto per fare qualche esempio, la tettonica a placche è una teoria fasulla e parimenti falsi sono gli studi di cronologia stratigrafica; il Gran Canyon si è formato in un solo anno a causa del diluvio universale; il mondo non ha miliardi o milioni di anni; la datazione dei fossili è fasulla; i dinosauri vivevano ancora 20.000 anni fa; è impossibile la comparsa di esseri viventi complessi a partire dalla semplice materia, a motivo del principio di entropia che si oppone ad un aumento di ordine e di informazione. Tutto invece soggiacerebbe ad un “programma” preesistente all’evoluzione, il solo che ad esempio renderebbe conto della complessità e dell’ammirevole inter-correlazione dei nostri organi e delle loro funzioni.
Se queste sono le basi del rigetto in blocco dell’evoluzionismo (che avrebbe perfino ostacolato l’evoluzione delle scienza!) è del tutto inutile andare a leggere quanto i (poco) illustri convegnisti hanno di conseguenza sostenuto sul piano ‘filosofico’, giungendo alla consequenziale ed unanime sentenza che la scienza ha degli evidenti limiti, e che soprattutto, come afferma de Mattei, è necessario «ristabilire una visione cristiana del mondo che ponga il concetto di Creazione al suo posto centrale portatore di ordine, di finalità e di intelligibilità».
Ben lungi dal discutere con la quasi totalità degli uomini di scienza, che professano idee assolutamente contrarie a quelle acriticamente esposte in questa miserevole occasione (o che al più cercano di conciliare, se credenti, quanto al momento – e per poco ancora – resta di conciliabile fra scienza e fede) finalità del convegno sembra essere stata non tanto l’esposizione di una tesi radicalmente antievoluzionista, quanto il messaggio politico, ben riassunto da un altro convegnista, Dominique Tassot (Presidente del Centro francese di “Studi e Futurologia sulla Scienza”), il quale ha placidamente sostenuto che «non ci sarebbe stato bisogno di chiedere agli scienziati di rispondere a una domanda fuori dalla loro portata, come la questione delle origini, cosa che era ancora ben compresa dai fondatori della scienza europea fino al diciottesimo secolo. Un società in ordine richiede l’esistenza di un’autorità intellettuale superiore, la quale ci avrebbe risparmiato questa ideologia evoluzionista che oggi invade tutti gli ambiti dell’azione e del pensiero».
Non dobbiamo sottovalutare questa presa di posizione, che ben riflette l’ideologia di base di de Mattei, maturata in buona parte sulla frequentazione del pensiero di uno dei più citati fra i pensatori reazionari cattolici del nostro secolo, ovvero quel Plinio Corrêa de Oliveira al quale ha dedicato anni fa una plaudente biografia. A questa bisogna guardare, più che alle esternazioni attuali, per capire il personaggio ed il suo programma politico (più che scientifico), che non a caso si ispira a ‘Lepanto’ (ed alla madonna che avrebbe lì guidato l’assalto vincente contro la flotta degli infedeli), e che rimpiange la civiltà cristiana medievale e le sue radici, dunque l’età d’oro dell’imposizione della ‘verità’ cristiana e biblica, dell’alleanza fra trono ed altare, della feroce repressione del libero pensiero in nome dell’ordine sociale; giacché, come sosteneva il suo maestro, «se la rivoluzione è il disordine, la Contro-Rivoluzione è la restaurazione dell’ordine. E per ordine intendiamo la pace di Cristo nel regno di Cristo. Ossia la Civiltà cristiana, austera e gerarchica e, nei suoi fondamenti, sacrale, antiugualitaria e antiliberale». [2]
Francesco D’Alpa
[1] Questa e le sucessive citazioni sono tratte da: Evoluzionismo: bilancio critico e risposta a Darwin. In: Corrispondenza Romana n.1082 del 7/3/2009.
[2] Plinio Corrêa de Oliveira: Rivoluzione e Contro-rivoluzione. Citato in: De Mattei Roberto: Il crociato del XX secolo. Piemme, Casale Monferrato, 1996, pag. 151.
Teoria filosofica? Ma sto tizio ha mai visto un tricheco o un pinguino? Non sono animali che con ogni evidenza si stanno adattando all’acqua ma che hanno ancora forti caratteri di vita terrestre? Che altra dimostrazione vuole? Ma qui davvero siamo all’assurdo!
“La teoria dell’evoluzione alla prova dell’esperienza è al di là di ogni ragionevole dubbio”. I blateramenti del di Mattei ne costituiscono una prova aggiuntiva.
Ho già espresso la mia opinione su questo De Mattei. Il suo creazionismo è talmente sconclusionato che non dovrebbe occorrere molto per demolirlo. E se non lo fa il CNR non si capisce proprio cosa stia aspettando. O forse sì…
Detto questo, se al suo creazionismo becero si contrappone il creazionsimo sostenuto dalla chiesa… beh, quasi quasi preferisco De Mattei. Tra il suo fondamentalismo e le arrampicate sugli specchi dei teologi per ‘interpretare’ la bibbia in modo da conciliare scienza e fede…. non so chi dei due sia più ‘onesto’. Insomma si tratta di scegliere tra l’imbecillità e la malafede.
Se un filosofo è un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto nero che non c’è, un teologo è l’uomo che riesce a trovare quel gatto.
Bertrand Russell
Alle superiori (cioè un anno fa) il professore di filosofia ci parlò di evoluzionismo e evoluzione… Il nostro era un indirizzo scientifico e molti di noi (me compreso) si interessarono particolarmente allo strano modo di presentare darwin e il suo pensiero…
Riscontrammo un’ignoranza incredibile del professore sull’argomento… non conosceva il termine “organico”, pensando significasse vita… e gli era sconosciuto l’esperimento di Miller!!
Alla fine disse che era solo una “teoria” e che gli sembrava stupido pensare all’uomo come l’evoluzione di una scimmia…
Anche la sua conoscenza di Nietzsche era molto superficiale…
“gli sembrava stupido pensare all’uomo come l’evoluzione di una scimmia…”…..e a me sembra stupido che u ntipo del genre insegni in una scuola pubblica!
poveri noi…
Questi sono i tristi risultati legati ad un male endemico di questo paese, cioè al fatto che le nomine dei presidenti di tali associazioni sono legate al clima politico, non a fattori di coerenza e di meritocrazia. Esattamente come avviene con la nomina dei primari nelle strutture sanitarie pubbliche, dove prima viene la politica, poi la salute.
Qui è la stessa cosa, prima viene la politica, poi la scienza.
A prima vista può apparire incongruo che alla vicepresidenza del CNR vi sia un professore di Storia del Cristianesimo e della Chiesa, quindi un umanista e non uno scienziato in senso stretto. Bisogna però ricordare che due dei Dipartimenti dell’Ente sono ‘Identità culturale’ e ‘Patrimonio Culturale’.
Quindi non solo la presenza del de Mattei è istituzionalmente legittima, essa è anche la prova provata che, nel 2010, l’identità culturale italiana è ancora di derivazione medievale ed è totalmente soggetta all’influsso dell’unico Potere sopravvissuto da quell’epoca, la Chiesa.
Ahinoi.
In quali altri paesi evoluti poteva accadere questo ?
Stai forse affermando che l’Italia è un paese evoluto? Ottimista… 😀
E’ comunque una sintesi molto interessante che espone tutto il bagaglio reazionario che si trascina dietro l’umanità. Un miscuglio di oscurantismo, fascismo, irrazionalismo ecc. che tra l’altro ricalca proprio la cultura antiscientifica, antimoderna, mitopoietica che precedette l’ascesa del nazismo in Germania. Quindi Mattei non va sottovalutato perché questo suo “sistema” ricalca qualcosa che si sta muovendo in modo regressivo nell’inconscio delle persone. Dietro a questi pensieri c’è una “volontà di potenza” (per dirla alla Nietzsche) che sta cercando un percorso per scatenarsi. C’è chi aggredisce la scienza, come Mattei, e chi aggredisce lo stato di diritto come la destra italiana al potere. Queste due forme di attacco contro “la ragione” (contro la ragion pura e la ragion pratica) non sono per niente scollegate. Non sono in gioco solo le teorie di Darwin, ma è in gioco la cultura di conquiste dell’illuminismo, che vanno dalla scienza alla dottrina della società e dello stato.
Secondo te (condivido il tuo ragionamento) tutto ciò è limitato all’italia od esiste un disegno che comprende l’Europa ed il mondo occidentale in generale?
Stefano, come ricordava Beppe Grillo, in fondo siamo il paese che ha ‘inventato’ ed esportato il fascismo! Sarà pure vero che fuori di qui B16 nessuno l’ha in nota, come del resto Berlusconi, ma un’anima reazionaria si cela anche nelle società più secolarizzate. Basta che esploda una delle sue contraddizioni (sempre Grillo ricordava come anche il capitalismo, quello finanziario strutturato intorno alle banche, sia nato in Italia ed ‘esportato’) e ci vuol poco perchè riemerga.
In effetti è molto inquietante anche solo il fatto che una simile accozzaglia di reperti di un passato oscuro e tragico – che tu hai efficacemente ricordato – trovi un suo spazio addirittura istituzionale. E’ facile ironizzare, materia ce n’è da vendere, ma teniamo presente come l’assurdo, l’ncredibile, non mille anni fa ma nel secolo scorso, abbia trovato credito senza alcuna efficace resistenza tra intere popolazioni. Anche in questo blog c’è troppa fiducia nella secolarizzazione, nella modernità: millenni di dominio del pensiero magico-religioso non si cancellano dall’oggi al domani.
Concordo anche sul collegamento da te indicato col regime politico-culturale dominante nel nostro paese.
Quello che tu dici Bruno mi ricorda le parole di un’anziana signora ebrea che conobbi molti anni fà. Mi disse: “il nostro grave errore fu quello di pensare che i nazisti erano troppo stupidi, ed in realtà lo erano, per prendere in mano il potere. Non capimmo che non esiste limite all’umana follia.”
questi sono solo dei cialtroni reazionari. talmente reazionari da vagheggiare un ritorno a stadi del pensiero di centinaia di anni fa.
purtroppo sono legati con i poteri più forti che abbiamo oggi in Italia e stanno al loro gioco. stiamo all’occhio.
a quando il ritorno alla Terra piatta?
Per ora siamo alla testa piatta di fra.
Mi tortura da sempre un’angosciosa domanda. I creazionisti affermano che l’evoluzionismo manca di prove scientifiche ed è quindi una falsa teoria; contrappongono all’evoluzionismo il creazionismo che, a loro avviso è più credibile. Ammesso pure che l’evoluzionismo non sia del tutto provato, cioè che, pur avendo riscontri tangibili e provabili manca ancora di un quid, ma del creazionismo quali prove abbiamo? A parte il racconto biblico del quale non esiste alcuna certezza di corrispondenza storica per la quasi totalità del racconto, e meno che mai per la genesi, come si può contestare la validità di una teoria scientifica contrapponendole una storia assolutamente indimostrabile? Credo sia più corretto dire: credete pure nel vostro evoluzionismo, noi per fede, solo per fede crediamo nella creazione della quale non esiste alcuna evidenza reale. E non essendoci alcuna evidenza reale, mancando quindi la possibilità di scoprire la minima prova è assolutamente inutile effettuare studi sul creazionismo; chi vuole crede e basta, non va a disturbare chi non intende essere preso in giro da coloro che che con la religione e gli assurdi ma furbi dogmi hanno l’unico scopo di conquistare e detenere il potere (terreno).
http://www.lunita.it/news/scienza/93857/la_scienza_protagonista_su_unitit
presto un Inserto sulla scienza nel quotidiano l’Unità.
Mentre la Gelmini si appresta a togliere la geografia dalle scuole e tagliare i fondi al Sardinia Radio telescope, in Germania il governo della Markel ha reso noto il suo programma di legislatura per la ricerca e l’alta educazione: più 5% di aumento ogni anno fino al 2015 per i finanziamenti ai due grandi centri di ricerca statali, la Max Planck Society e il DFG (Deutsche Forschungsgemeinschaft); più 7,7 miliardi più 5 miliardi di euro, nuovi e aggiuntivi, per le università, dal 2011 al 2015 di cui 5 miliardi per lo sviluppo generale e 2,7 miliardi dedicati all’”Iniziativa per l’Eccellenza”; e infine 14,6 miliardi di euro per lo sviluppo dell’alta tecnologia nei settori considerati strategici: energia, clima, salute e sicurezza.
http://www.unita.it/news/scienza_politica/93193/la_germania_della_ricerca
I ricercatori tedeschi nei prossimi anni forse non potranno tuffarsi in vasche colme di monete d’oro, come Paperon de’ Paperoni, ma ci andranno molto vicino. Per uscire dalla crisi più forte di prima, dunque, la Germania punta sul «pacchetto conoscenza»: più scienza e più formazione.
Lascio a voi altre valutazioni sull’attuale programma di governo berlusconi a proposito della scienza.
Lo scopo del berlusconismo e della CCAR è il neofeudalesimo. Impedire progressivamente l’accesso ad un’istruzione di qualità alla maggioranza della popolazione per fari si che solo i figli dei feudatari possano occupare posizioni dirigenziali e di conseguenza anche politiche.
Poi c’è la creazione del “nemico” contro cui dirigere la frustrazione del popolo per compattare la plebaglia.
Non gli interessa uscire dalla crisi.
Cari ragazzi, mi stupite.
E’ stato già detto su questo blog.
L’evoluzionismo non è scientificamente fondato.
E’ solo una teoria, cioè un’opinione.
Gli atti di fede, sia pure nell’evoluzione della specie, non si addicono ai razionalisti a modo.
Fanno solo fare grandi figuracce.
“Cari ragazzi, mi stupite.
E’ stato già detto su questo blog.
L’evoluzionismo non è scientificamente fondato.”
Caro ragazzo, in realtà in questo blog ti è già stato anche esaurientemente risposto dimostrando quanto sia peregrina la tua concezione di ‘scientificamente fondato’. L’quiparazione che fai tra teoria evoluzionista e atto di fede, lo dimostra. Sei tu che identifichi una teoria scientifica con un atto di fede, con un dogma, non la scienza.
Caro Gualerzi,
mi pare che fai un po’ di confusione.
Io non equiparo affatto la teoria evoluzionista con l’atto di fede. Tanto è vero che dico che è (come effettivamente è) una teoria (puoi controllare in qualisasi vocabolario cosa significhi “teoria”), cioè un’opinione. Siete voi che la difendete in maniera dogmatica.
Questo atteggiamento potrebbe, al limite, giustificarsi in uno scienziato che, come tutti gli scienziati, in qualsiasi branca del sapere, può più o meno aderire a questa o quella tesi (teoria). Ma chi non è scienziato (cioè chi non è un tecnico) che aderisce incondizionatamente e dogmaticameente a questa o a quella teoria è solo ridicolo.
Arturo Lonso: “Tanto è vero che dico che è (come effettivamente è) una teoria (puoi controllare in qualisasi vocabolario cosa significhi “teoria”), cioè un’opinione.”
http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Vocabolario_online/T/VIT_III_T_117276.xml
“Teoria: Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno astratti) di un insieme di definizioni, principî e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare, a varî livelli di generalità, aspetti della realtà naturale e sociale, e delle varie forme di attività umana.”
Non mi pare che questa definizione equivalga a quella di “opinione”. Ah già, più avanti trovo scritto che …
“Nella lingua ordinaria il termine diventa sinon. di ipotesi, indica cioè possibilità astratta (ed è quindi contrapposto a pratica), ovvero si riferisce a un modo soggettivo di pensare, a un’opinione.”
E sottolineo **Nella lingua ordinaria**. Con questo spero di averle reso un servizio: capire quanto sia ridicola questa storia che “l’evoluzione è solo una teoria” dovrebbe aiutarla ad evitare di rendersi ridicolo in futuro.
@ jaro
E bravo il nostro intelligentone che conosce la differenza tra la teoria evoluzionista (che è la verità) e la teoria creazionista (che è una favolva).
Pur essendo tutte e due teorie.
Nel primo caso (teoria evoluzionista) si ricade nella prima spiegazione della fonte Treccani.
Nel secondo caso (teoria creazionista) si ricade nella econda spiegazione (lingua ordinaria) della fonte Treccani.
Ma come ho fatto a non pensarci prima?
@ Arturo Lonso.
L’intelligentone conosce la differenza tra la teoria evoluzionista e il creazionismo, che non è una teoria. L’intelligentone vorrebbe anche far notare (sempre nella sua qualifica di intelligentone) che la definizione della Treccani non vuol dire nemmeno che teoria sia sinonimo di verità. Tuttavia egli (sempre l’intelligentone) ritiene che essendo probabilmente il suo interlocutore una persona che si nutre di assoluti (forse la parola “verità” voleva scriverla con la v maiuscola? Le è sfuggito?), non riuscirà a cogliere le sottigliezze implicite in questa osservazione. Prende inoltre atto (sempre l’intelligentone) del fatto che nonostante egli abbia tentato di cautelare il suo interlocutore contro il ridicolo, questi non ha potuto fare a meno di ricaderci.
Se fosse solo un’opinione, che differenza ci sarebbe con la fede, nella quale credi tu?
Però quello che tu credi per fede è “vero”! Un consiglio: non addentrarti in terreni a te sconosciuti… si fanno grandi figuracce!
Eccone un altro che fa dell’ignoranza caprina la sua bandiera… sì, dormi dormi…
@Arturo Lonso
Di confusioni ne faccio spesso, ma non credo in questo caso. Scopro adesso, per esempio, che una teoria scientifica è un’opinione. Ribadisco: l’evoluzionismo ha fondamento scientifico in quanto, come è proprio del metodo scientifico, parte da un’ipotesi che, una volta verificata empiricamente (con l’esperimento in senso strumentale, o comunque con l’osservazione), diventa teoria. Teoria scientifica, non filosofica o ideologica, che a sua volta resta valida fino a quando la sua applicazione richiede l’elaborazione di nuove ipotesi che possono consistere in una correzione o integrazione della teoria, oppure nella necessità di elaborarne una nuova, a sua volta da verificare ecc.
Questo significa procedere scientificamente. Ora, per quanto ne so, l’voluzionismo come teoria scientifica, pur con tante correzioni e aggiunte rispetto a quanto elaborò Darwin, come teoria non ha trovato ancora smentite… se non ricorrendo al creazionismo che, spero ne converrai, di verifiche sperimentali non ne contempla molte. I creazionisti puntano invece proprio sulle modifiche e correzioni apportate all’evoluzionismo come prova della sua non scientificità… come se, avendo l’atronomia fatto passi da gigante dopo Galileo – se non altro potendo usufruire di strumenti di indagine, e quindi di conoscenze, che non poteva certo avere Galileo – per questo si confutasse la teoria eliocentrica. O, ancora più importante per la scienza, il metodo sperimentale da lui teorizzato. Esistono scienziati creazionisti? Dimostrino scientificamente che l’evoluzionismo è solo un’opinione e non una teoria come si diceva.
Ma, sostieni poi tu, chi non è scienziato non può che accedere dogmaticamente all’evoluzionismo, e anzi se lo facesse sarebbe ridicolo. A parte il fatto che – sempre scientificamente parlando – sarebbe, come è, veramente ridicolo un creazionista che in base alle sue convizioni religiose si mettesse a confutare l’evoluzionismo… l’aderirvi richiede solo dare credito alle conoscenze ottenute con metodo scientifico piuttosto che non a ‘verità’ affermate per fede. E per fare questo non bisogna essere scienziati: occorre solo usare la ragione. Quella ragione che sa valutare ciò che è dogma e ciò che è scienza. Col primo si chiude ogni discorso, col secondo ci si rende disponibili a sempre nuove ipotesi (il ‘famigerato’ relativismo condannato dalla dottrina cristiana)
Bruno, ho un dubbio indubitabile: ma ste credenti sanno davvero quale differenza c’è tra fede e dimostrabilità? Perchè mi sembra che siano sordi o ciechi quando si tratta di distinguere quel che è dimostrabile scientififamente da ciò che invece è e sarà sempre oggetto di fede religiosa, cioè, dio, i santi, ec…ec..
Sono qui nel sito e scrivono molto ma tendono a mettere sullo stesso piano sia le ipotesi fondate scientificamente che le fantasie dlela fdede fatte passare primaper ipotesi, poi imposte come premesse metafisiche nel sillogismo del metodo deduttivo e pretendendo così di avere anche l’appellativo di logica deduzione in riferimento al falso Logos che in teologia, e non in filosofia, rappresenterebbe gesù, la verità, ma purtroppo non oggettiva e neppure fondatamente storica.
@ POPPER
Sì, in effetti non vale la pena dover ripetere sempre le stesse cose per ricevere sempre lo stesso riscontro… ma, cosa vuoi, l’istinto pedagogico è difficile da controllare.
Certo sarebbe meglio discutere – come in parte già fatto – del tuo lontano (o vicino) parente… (^_^)
Se ben ricordo, al pari della tua considerazione scarsa della teoria dell’evoluzione, ci sta anche l’obiezione infondata del vescovo Zenti alla Hack, quando essa dichiarò che il suo corpo alla morte si sarebbe trasformato in molecole scomposte fino alla totale decomposizione, e ciò che ha detto la nostra Margherita è un fatto dimostrabile persino dal punto di vista degli esumatori di salme senza scomodare la scienza.
Come te Arturo anche il tuo vescovo Zenti parlò di atto di fede da parte della scienziata quando invece non si tratta di fede ma di dimostrabilità e la teoria dell’evoluzione, come al pari di ciò che capita dopo la morte, è dimstrabile e non atto di fede.
Carissimi Gualerzi e Popper,
io continuo a pensare che non faccia onore alla vostra, cioè di voi due, (vera) intelligenza, questa incondizionata fede (ripeto: “fede”) nell’evoluzione della specie.
In questa teoria ci sono degli inequivocabili punti oscuri, come ad esempio questi (semplificando):
a) – se la comparsa di organi decisivi per la sopravvivenza in un individuo di una specie e quindi dell’intera specie a cui esso appartiene avvenisse secondo le sequenze temporali prescritte dall’evoluzionismo, la morte colpirebbe tutti e le specie viventi si estinguerebbero senza distinzione, peraltro in tempi immaginabilmente piuttosto rapidi (come si nutrirebbero, infatti, e come si riprodurrebbero, dunque, gli animali e le piante mentre attendono il trascorrere di milioni di anni affinché spuntino loro gli organi utili e adatti?);
b) – i fossili ritrovati sono pochi. Però appartengono tutti ad individui di specie fatte e finite. Perché non ci sono resti di specie intremedie?
La realtà è che l’evoluzione della specie non è una legge fisica e o della natura, scientificamente provata in toto.
E’ vero che ci sono dei riscontri, ma è anche vero che ci sono dei punti oscuri. Che ne fanno appunto una teoria e non una legge.
Devo però dire che la lettura di molti commenti (quasi tutti), in questo blog, mi fa pensare che la teoria della selezione naturale non sia del tutto infondata.
P.S. Per il solo Popper.
Non ti scordare che la Hack crede nella esistenza degli alieni. Non ha detto che questa esistenza è possibile, ma ha detto che è indubbia (quando non è mai stata empiricamente provata). Più atto di fede di così si muore.
Arturo da poco tempo anche il vaticano si è esposto sugli alieni ritenedoli possibili.
Devo ricordare ad Aturo che la favola del creazionismo è dietro l’angolo della tua poca preparazione sull’evoluzionismo, e se leggi il mio insigne omonimo Filosofo Popper Karl, ti renderai conto che trattare in negativo una teoria non vuol dire che ssa sia da considerarsi scartata dalla scienza, solo che abbisogna di ulteriori prove, mentre invece il creazionismo non è una teoria ma una favola, quindi, non può essere negoziabile sul piano filosofico e scientfico, quindi non è nemmeno da considerarsi una opinione del credente ma un dogma da credere senza discutere, ciò non è scientificamente accettabile ed esaminabile.
Popper,
siccome non credo che tu non capisca, deduco che non sei intellettualmente onesto.
Dire che l’esistenza degli alieni è possibile, è cosa diversa dal dire che l’esistenza degli stessi è indubbia. Evidentemente hai accusato il colpo.
E poi non capisco questa ossessione di tirare sempre e comunque in ballo la Chiesa e il Vaticano in discorsi in cui nulla c’entrano.
Mi spieghi cosa cambia sulla posizione della Hack il fatto che il Vaticano abbia detto che l’esistenza degli alieni è possibile?
Ahi, ahi, signor Popper, forse non ti sei reso conto, ma hai citato (impropriamente) il Vaticano come autorevole fonte di riscontro.
Non solo hai accusato il colpo, ma stai perdendo colpi.
caro Arturo volevp solo dirti che quando la Hack parla di possibilità di vita estraterrestre non vuol dire UFO, mentre la specola vaticana ha ammesso che possono esserci persino estraterrestri ed è diverso da come si è espressa la scienziata.
Scusa Arturo, ma davvero come Spok, non un ego problematico che può essere offeso o accusare un colpo gobbo sul piano della dialettica o della retorica, non da te di certo! Mi sembrava giusto sottolineare la visione che ha la Hack della vita possbile su altri pianeti come ipotesi fondata, mentre invece le affermazioni del vaticano sugli extraterrestri è al pari della favola di cristo un’altra fantasia e sempre legata alla fede credulona.
Ragazzi,
quanta m…a ci toccherà mangiare quest’anno!
Vale per questo notizia ma anche per qualsiuasi altra a vostra scelta
Se il giudice Tosti è stato radiato dalla magistratura, allora De Mattei deve essere allontanato dal Cern e radiato dalla comunità scientifica. E che faccia pure ricorso a Strasburgo.
volevo dire CNR
Continua lo scandalo al CNR…..
Il gravissimo problema è che nessuno di quelli che avrebbero il reale potere di cacciar via De Mattei dal CNR lo fa. Come nessuno di quelli (Capo della Polizia, Marescialli dei Carabinieri, Presidente della Repubblica in qualità di Comandante supremo delle Forze Armate) che avrebbero il concreto potere di fermare leghisti, guardie padane, volontari per la sicurezza e altre strutture più o meno secessioniste e paramilitari, lo fa. E, allo stesso modo, nessuno di quelli che avrebbero il reale potere di mandare a casa il governo autoritario, corrotto, neofascista e semimafioso che abbiamo lo fa: e sapete perché? Perché una parte (ingenua) pensa che siano tutte stupidaggini, come pensavano i liberali dei primi anni Venti dei fascisti; e una larga parte (convinta) ne approva senza alcuna riserva il pensiero e l’operato, vuoi per motivi di comodo, vuoi per sincera condivisione della stessa mentalità. Il problema, come sempre, non è che esistano i pazzi, i fanatici, i disturbati psichicamente: il reale problema è che arrivino a posti di potere e ci restino senza il minimo disturbo, finché i danni diventino irreparabili e sia troppo tardi per intervenire. L’Italia sta perdendo gli anticorpi e si sta ammalando nuovamente del suo vecchio male: sarà una malattia lunga, difficile da curare e potenzialmente mortale, perché il nostro paese ne porta dentro i germi fin dalla sua nascita, quel “Risorgimento” pilotato dall’accordo tra imprenditori del Nord e nuovi mafiosi del Sud, accettato anche dal Vaticano con i Patti Lateranensi.
L’entrata in guerra (parlo della prima G.M.) dell’Italia fu decisa da quattro persone se non erro.
“…Il problema, come sempre, non è che esistano i pazzi, i fanatici, i disturbati psichicamente: il reale problema è che arrivino a posti di potere e ci restino senza il minimo disturbo, finché i danni diventino irreparabili e sia troppo tardi per intervenire…”
A certa gente, con determinate “idee” nella testa, non dovrebbe semplicemente essere permesso di candidarsi politicamente e di entrare in politica.
Mattei è la prova evidente che la teoria evoluzionistica è sbagliata: solo una teoria regressionistica potrebbe spiegare la sua esistenza.
Tra l’altro la maggior parte dei cristiani praticanti che conosco accetta la teoria evoluzionistica e non prendono nemmeno sul serio il creazionismo: considerano ciò che è scritto nella bibbia una metafora e propendono per una sua interpretazione non letterale.
“Mattei è la prova evidente che la teoria evoluzionistica è sbagliata: solo una teoria regressionistica potrebbe spiegare la sua esistenza….”
La teoria dell’evoluzione biologica é scientificamente provata da molto tempo, quella dell’evoluzione culturale é assai più controversa.
beh caro ciccio, non ci vorrà molto neppure per il dott.r Freud stabilire se De Mattei è regredito allo stato biblico veterotestamentario.
è impossibile la comparsa di esseri viventi complessi a partire dalla semplice materia, a motivo del principio di entropia che si oppone ad un aumento di ordine e di informazione
Da studente di fisica del liceo scientifico, posso dire che la frase è senza senso. L’aumento di ordine derivato dalla formazione di organismi complessi è stato pagato dai sistemi esterni a quello dell’essere vivente, che hanno visto la propria entropia accresciuta. Nel complesso, il bliancio è sempre stato un aumento di entropia.
Esattamente… l’evoluzione non è in contrasto col secondo principio della termodinamica più di quanto non lo sia, banalmente, la crescita di un bambino… o di un cucciolo di altro animale… o di una pianta… o di un batterio…
Eppure c’è ancora gente che, pur non capendo un H di fisica, si ostina a portare questo pseudo-argomento come chissà quale punto debole inaggirabile dell’evoluzionismo. Bah…
è impossibile la comparsa di esseri viventi complessi a partire dalla semplice materia
quindi nemmeno la chimica organica secondo questo “scienziato” avrebbe fondamento!? visto che si basa sul principio del nulla si crea nulla si distrugge tutto si trasforma il suo fondatore Antoine Lavoisier sarebbe anche lui un emerito cretino!?
basterebbe mettere in successione uno dopo l’altro, i reperti fossili rinvenuti dall’800 ad oggi dall’homo habilis fino al sapiens per provare che l’evoluzione è un fatto e che il cosidetto anello mancante altro non è che un comodo appiglio (forse l’unico) per attaccare quella che non è una teoria ma una legge biologica più che provata e fondata.
questo vale anche per le altre forme di vita.
il creazionismo è invece impotenza allo stato puro, non spiega nulla, non dice nulla, nasce dall’ignoranza di menti semplici di uomini vissuti millenni or sono e presentarlo come “teoria” anche solo folofika è una vera offesa alla ragione umana.
Questo Arturo Lonso consiglia a noi di consultare il dizionario per sapere il significato della parola “teoria”; consiglio a lui di leggere almeno qualche libro di divulgazione scientifica per capire cosa si intenda realmente per “teoria scientifica”, cosa del resto già chiarita ripetutamente anche qui.
Lo scienziato non “aderisce”; lo scienziato è l’unica persona che ogni giorno và al proprio lavoro con l’intento di confutare tutto quello che ha appreso fino a quel momento(è una citazione, non farina del mio sacco).
basterebbe mettere i fossili ritrovati dall’800 ad oggi, dall’homo abilis fino al sapiens, in successione cronologica uno accanto all’altro per capire che l’evoluzione è una verità di fatto e non una teoria e chi si oppone alla verità, come diceva Nietzche, lo fa perchè soffre della verità stessa e sa che questa potrebbe causargli svantaggi! chi si sente sminuito dal darwinismo? le religioni dogmatiche! e chi denigra il darwinismo? le religioni dogmatiche e i suoi adepti pseudo-scienziati divulgatori delle castronerie più assurde vedi ID e roba simile.
(Da J.A. Coyne, Why Evolution is True, Oxford University press, 2009,, traduzione mia, libro che consiglio ai soci, certo non a Arturo Lonso, perché hopeless). (Coyne è l’evoluzionista che ha scritto su Science la lettera al presidente del CNR a proposito del caso De Mattei.
Rivolgendosi ad un gruppo di evangelici nel Texas nel 1980, Ronald Regan (!) descrisse l’evoluzionismo in questo modo” E’ solo una teoria, ed è stata contrastata nel mondo scientifico, e nella comunità scientifica non si crede ancora che sia così infallibile come si credeva una volta”.
La parola chiave del suo discorso è la parola “solo”. Solo una teoria. L’implicazione è che ci sia qualcosa di non proprio giusto in una teoria, cioè che sia solo un’opinione e molto probabilmente sbagliata. In realtà la connotazione colloquiale di teoria è “congettura, supposizione”. “La mia teoria è che Tizio sia innamorato di Caio”. Ma nel mondo scientifico la parola “Teoria” significa qualcosa di totalmente diverso. E comporta molta maggior sicurezza e rigore scientifico che una semplice supposizione. Secondo l’Oxford English Dictionary, “una teoria scientifica è un’affermazione su qualcosa che si considera una legge generale, un principio, o la causa di qualcosa di conosciuto o osservato”. Così si può parlare della teoria della gravitazione universale, o della relatività o la teoria atomica. Perché una teoria sia considerata scientifica deve poter essere provata e consentire previsioni verificabili. Segue per altre 290 pagine, che forniscono tali prove.
E’ un altro italiota nostalgico dell’ancien regime e di Aristotele.
Ai tempi dell’ancien regime questo Di Mattei sarebbe stato probabilmente un porcaro analfabeta costretto per tutta la vita a nutrire maiali al trogolo per permettere al suo barone di banchettare ad arrosti tutti i giorni.
Forse l’unico argomento serio a sostegno delle sue tesi è proprio che il mestiere di porcaro gli si addice molto meglio di quello di vice-presidente del CNR.
Erenesto sono d’accordo conte, ma guarda che se hai studiato bene Aristotele, avrai capito che la sua filosofia non ha mai giustificato la teologia cristiana, al contrario è stata travisata dalla teologia, non ha mai parlato di trascendenza della natura o sulla natura, non avrebbe mai giustificato De Mattei, su questo sono certo.
Sono certo anche di una cosa: Aristotele, a parte il suo sistema geocentrico poi sfruttato dalla chiesa, fa emergere i paradossi e l’illogicità in coloro che credono in dio e negli dei.
Scopo del suo sillogismo era smascherare l’incoerenza nei suoi delatori o interlocutori credenti o no, infatti egli non attribuisce oggettività alla dialettica e alla retorica, cosa che invece faceva la chiesa contro le eresie pelagiane, ariane, catare, ec…ec…
Aristotele è considerato Padre della metafisica, egli l’ha elevata a scienza, ma lungi dall’essere trascendista come Platone.
Diciamo che ho spezzato una lancia in suo favore ma lungi dal lasciarglielo storpiare da De Mattei.
Il punto che volevo fare è che Aristotele è il simbolo della concezione autoritaria della conoscenza che l’articolo elenca fra le molte passioni di De Mattei.
La cosa è buffa (o tragica, o paradossale). Gli accademici avevano l’abitudine di sostenere le loro teorie citando verbatim i testi di Aristotele (a volte fuori contesto, o tradendo il senso complessivo dell’opera dell’autore, come osservi tu). La scienza nacque proprio dal rifiuto di alcuni di accettare il principio di autorità; il motto della Royal Society (il primo “CNR” mai nato) è “Nullius In Verba”, secondo le parole di nessuno (cioè, “non accettare ciecamente le affermazioni di alcuna autorità”). Ciò che è paradossale è che il vice-presidente di un’istituzione scientifica non sappia un’accidente di tutta questa storia e i suoi accoliti se ne escano con sparate come questa:
che è la negazione della scienza, e la rivelazione inconsapevole della colossale ignoranza di chi la proferisce.
Prima di elucubrare filosoficamente e scientificamente in modo razionale, il credente cristiano, cattolico deve distinguere la verità oggettiva e dimostrabile – anche se ipotizzata dalla filosofia o dagli scienziati come Darwin allora, e come quelli della fisica delle stringhe (molto elegantemente dimostrata matematicamente) dalla definizione teologica di logos, che non è ipotesi ma dogma di fede perchè chiede una fede indiscutibile e non falsificabile in gesù come pretesa verità da insegnare.
Distinte le ipotesi scientifiche dalle fantasie della fede, si può continuare a cercare prove per dimostrare quanto fino ad ora si è fatto senza alcune indiscutibili smentite a proposito dell’Evoluzionismo.
E’ tutto un al’atro paio di maniche – e si può anche discuterne fino a divenire verdi – concepire lesistenza di dio a colpi di relativismo teologico in cui ogni teologia esistente nelle attuali religioni mondiali dibatterebbe con due approcci: diplomatico ed teologico esclusivista, per cui se da una parte si sente l’esigenza di mettere tutte le religioni sullo stesso piano, daltro canto non si accetta uguamente che il proprio dio sia sminuito in un sincretismo religioso che gli toglierebbe autorità sulle ppiprie pecore.
A costo di apparire idiosincratico, insisto nell’additare tutto quel che sta accadendo nel nostro stato come FASCISMO, mentalità appartenente anche al De Mattei ed a qualsiasi idiota creazionista che, in quanto tale, non si interessa affatto di questioni scientifiche ma mira a destabilizzare qualsiasi tratto di progresso e di contemporaneità al fine di affrettare VOLONTARIAMENTE il ritorno di sistemi sociali e politici banditi dalla Storia stessa.
Adesso togleranno anche l’insegnamento della Geografia dalle scuole dell’obbligo.
La paura e l’ignoranza sono condizioni necessarie per l’esercizio totale del potere.
A costo di apparire idiosincratico, insisto nell’additare tutto quel che sta accadendo nel nostro stato come FASCISMO, mentalità appartenente anche al De Mattei ed a qualsiasi idiota creazionista che, in quanto tale, non si interessa affatto di questioni scientifike ma mira a destabilizzare qualsiasi tratto di progresso e di contemporaneità al fine di affrettare VOLONTARIAMENTE il ritorno di sistemi sociali e politici banditi dalla Storia stessa.
Adesso togleranno anche l’insegnamento della Geografia dalle scuole dell’obbligo.
La paura e l’ignoranza sono condizioni necessarie per l’esercizio totale del potere.
L’evoluzionismo che pernde spunto dalla grande intuizione Darwiniana, oggi è una relatà scientifica inattaccabile e comprovata, che oltre gli studi paleontrapologici annovera analisi gentiche e strutturali che illuminano la conoscenza degli esseri umani.
Nell’evoluzione sono previsti alcuni rifiuti, resta comunque considerabile l’assurdità di alcune posizioni creazioniste supportate dall’ unica logica economica e di interesse.
Come non fosse chiaro il loro falimento, sociale e culturale ma di grande successo economico.
Da tempo stiamo attarversando, specie in Italia, un periodo oscurantista che ha visto nel silenzio l’emargianzione di scienziati e studiosi non inseriti nei raghi del potere, Lo Stato Pontificio domina completamente la scena intellettuale e culturale Italiana emarginado e perseguendo chi non è al loro servizio.
Che tristezza che fanno!
Evoluzione e libero arbitrio, posso davvero decidere liberamente a prescindere dalle leggi dell’universo?
Il Filosofo Karl Popper nel suo libro: le fonti della conoscenza e dell’ignoranza, fa una domanda molto profonda: nella mente dei credenti due autorità si confrontano a volte conflittualmente e dualisticamente: quella dei sensi e quella intellettuale; quale delle due si risolve tutta nel capriccio e nell’arbitrarietà?
La risposta non è difficile per noi tutti, molti capricci di dio e di cesare sono stati appagati nella storia da strutture teocratiche e ideologiche, entrambi hanno avuto delle radici cristiane sia per quelli che interpretavano cristo come re sia per quelli che lo credevano anche un socialista, ma lungi dall’essere imparziali e neutrali in modo laico sia nella mente del credente che nella società da lui imposta politicamente in modo discriminatorio. La libertà è stata poi una conquista civile che è costata sangue e morte a molti nostri concittadini e antenati, quindi, non come qualcosa che ci è dovuta ma come evoluzione anche drammatica di battaglie per estrendere il rispetto della libertà e dei diritti a tutti, indistintamente.
La libertà è come un continuo duro allenamento individuale, di gruppo e di popolo, sia intellettuale che giuridico, in entrambi i casi vanno creati dei precedenti stabili e universalmente riconosciuti come conquiste civiche e giuridiche, tali precedenti nella nostra Costituzione e negli statuti dei lavoratori sono ancora oggi motivo di duro dibattito.
Persone coraggiose come il Giudice Tosti sono necessarie per questa evoluzione della società per giungere ad una convivenza civica e giuridica mai più discriminatoria. La libertà si serve dell’esperienza della storia per ricordare a tutti che oggi godiamo dei frutti di sacrifici del passato ma che è altrettanto necessario generare una nuova pagina nella storia, quella della nostra attuale battaglia Uarrina per i diritti inalienabili e non negoziabili a colpi di maggioranza, lasceremo così ai posteri dei precedenti giuridici davvero laici a cui far riferimento in futuro.
In una conferenza della 4 via di Gurdjieff ho assistito ad interessanti riflessioni sia sul: “conosci te stesso?” che sul “conosci la scienza?”, in entrambi i casi il “soggettivo individuale” (da individuus, cioè, indivisibile, non dualistico) si doveva confrontare oggettivamente, sia con la scienza di laboratorio (biologia, medicina, neurologia) che con la pisoclogia, la psichiatria e la psicoanalisi attraverso dei test.
Dico questo perchè sempre più vi sono persone che non conoscendo se stessi ricorrono all’assistenza psicologica e psichiatrica, tipo malattie psico-somatiche dovute a stress e sentimenti feriti e persecuzioni legali, posto di lavoro perso ec…ec…..
Questo malessere sociale denota una mancanza di libero arbitrio, poiché non si vedono alternative e via di uscita razionali o motivi di sperare e di illudersi che andrà meglio, e già questo scade nel fatalismo superstizioso, nella creazione di dio di un proprio misticismo legato alla devozione puerile del cuore di gesù e di maria, ma può scadere anche nello spedere soldi in cure palliative inutili e che non lo aiutano a conoscere se stesso, rimandendo quindi in balia delle propote religiose che possono apparire risolutive perchè si è entrati a far parte di una setta in cui ti assistono ma anche ti tengono allo scuro delle vere intenzione del guru.
una domanda che è emersa dal dibattito è questa:
Se esistono leggi fisiche precise per tutto ciò che si muove nel nostro universo, allora neppure esiste il libero arbitrio, per esempio, sul nostro movimento. Esisterebbero, infatti, leggi precise e sarebbero loro a dirigere il nostro corpo in certe direzioni. Così la nostra volontà non sarebbe “nostra” ma frutto di una serie di regole descritte a monte e che noi saremmo obbligati a verificare in ogni istante della nostra esistenza. Così se ci s’innamora, è la nostra volontà a decidere ciò od una serie di regole, di leggi della fisica che hanno stabilito che in quel momento della mia vita io mi devo innamorare di una persona precisa?
La domanda può avere una o più risposte anche attraverso le scoperte della scienza che ci hanno svelato alcun caratteristiche degli ormoni, dei geni e delle molecole responsabili di comportamenti abitudinari e anche bizzarri, quindi, ivi compreso il misticismo psico-delirante a in cui il credente attribuisce a dio la regia della propria vita.
In realtà qualcuno ha cominciato a sospettare che sia l’osservabile stessa a decidere come comportarsi per una sua scelta, il che vuole anche dire che potrebbe essere l’osservatore ad interagire con l’Universo e decidere inconsciamente come vuole vedere l’osservabile, se sotto forma di onda o sotto forma di particella.
Ciò implicherebbe la volontà dell’osservatore nel modificare l’Universo che lo circonda per creare quello che vuole, una realtà virtuale di cui lui stesso sarebbe il costruttore, cioè dio, come un’esigenza di avere una regia che spiegherebbe anche le leggi dell’universo.
L’inganno del credente, che associa l’esigenza che dio esista anche in un ottica evolutiva, si estrapola idealmente dal fatto che esistano leggi del’universo alla base di ogni comportamento singolo e collettivo, quindi, che non necessiti di libero arbitrio ma di una autorità religiosa che ne rappresenti l’unità nella diversità, solo che in realtà è un utopia come quella di Agostino d’Ippona nella sua de civitate dei o della colossale mistificazione dell’intelligent design.
Ma tutto ciò prevede da parte dell’osservatore una Coscienza di Sé. In realtà i fisici moderni chiamano questo nuovo parametro in un modo molto scientifico, indicandolo con il nome di “parametro nascosto”, un qualcosa che lega l’osservatore e l’osservabile in modo indelebile anche a distanza infinita, di modo che l’uno sappia sempre cosa sta facendo l’altro e possa non tanto “decidere” come comportarsi, ma essere fisicamente portato a comportarsi in un certo modo. Dunque, la differenza che esiste tra i fisici quantistici vecchi e quelli di correnti più new ageane, sta proprio qui: i primi sono fondamentalmente deterministi, gli altri si potrebbero definire olistici.
Ma andiamo con ordine. Quello che sembra fondamentale è la conoscenza dell’Universo che si esplica non più attraverso le formule fisiche, ma attraverso una sorta di Coscienza del Sé. Avere coscienza di un fenomeno permetterebbe di vederlo ai propri occhi proprio come la nostra coscienza ci dice. Dunque, possiamo avere l’impressione che un elettrone sia una particella se lo cerchiamo come tale perché siamo convinti che sia tale ma se lo vediamo e lo sentiamo come onda, come onda ci apparirà. Nel dire questo però potremmo anche dire che possiamo vedere un elettrone come una farfalla: basterebbe essere convinti che di farfalla si tratta, trovare un esperimento che ne metta in risalto quelle caratteristiche e state tranquilli che il nostro elettrone assumerebbe le caratteristiche sopra menzionate.
Dire ciò, però, implica anche sostenere che non è tanto l’elettrone che si presenta in modo diverso quanto è la nostra consapevolezza dell’elettrone che ci permette di evidenziarne solo alcuni aspetti per volta. Ma ancora possiamo dire che la nostra mente sarebbe in grado di relazionarsi all’Universo modificandone alcuni parametri in modo da “costruire” l’aspetto esterno delle osservabili che vogliamo descrivere.
Saremmo noi dunque i parziali costruttori della nostra realtà quotidiana.
Conosci te stesso? Magari, ma è un cammino che faccio molto volentieri!
@ POPPER
Butto lì a caso, anche perchè si sta facendo tardi. Ho letto con grande interesse questo tuo lungo intervento… e alla fine mi è sembrato che gran parte di ciò che vai sostenendo in fondo potrebbe anche applicarsi a ciò che ho provato ad elaborare nella parte ‘filosofica’ del mio sito: ‘Pensieri Circolari’, che ha per sottotitolo ‘la vita della coscienza come circolo vizioso’.
Ho scritto ‘filosofica’ tra virgolette perchè le mie speculazioni non hanno molto a che fare con la filosofia accademicamente intesa, e la mia conoscenza della filosofia della scienza è, come per altro anche tutto il resto, molto approssimativa. Diciamo che sono un dilettante… con tutte le presunzioni e i pressapochismi tipici del dilettante. Però – per tante ragioni che non sto qui a richiamare – mi sta bene così.
Comunque sia, buonanotte.
caro Bruno, te la senti di rispondere ad Arturo? io l’ho fatto come mi sentivo. grazie!
Citando il non ricco di chioma che soggiorna a palazzo Grazioli. De Mattei: un turista della scienza e della filosofia.
per Arturo. magari puoi dare un occhiata qui.
http://www.materialismo.it/Divagando/vaticano_apre_agli_extraterrestr.htm
Per essere aggiornati sulle tecniche di penitenza marziane, consultate l’Opus dei
queste “boutades” creazionste provocatorie sono dei test per i settori clerico-fasciste, vecchi e nuovi, a loro volta testati un pò quà un pò là dalla borghesia oligarchica a diversi livelli. Si va verso periodi oscuri in termini economici e quindi rilanciare ideologie reazionarie e oscurantiste – presentandole come modernizzatrici (“l’evoluzionismo è superato”) – nella misura in cui possono essere effettivamente rilanciate (per il momento non è una campagna battente di massa), costituisce terreno di coltura funzionale all’obiettivo da raggiungere: la spoliticizzazione di massa (di fatto già avviata con l’avvento dell’omologazione bipartitica e del sindacalismo concertativo) e l’accettazione subalterna dell’immutabilità dell’ordinamento sociale come alimento dell’attesa escatologica (e conseguente rafforzamento degli ideologi di questa). Una propulsione di sifatte idee sociali è propedeutica all’implementazione processuale di forme di governo semiautoritarie (o autoritarie tout court) qualora l’acuirsi della crisi sociale dovesse dipanare scenari difficilmente governabili per le compatibilità capitalistiche “democratiche”. L’attacco alla convalidazione scientifica nel nome di un rilancio fideistico portatore di “modernità alla scienza” è simmetrico alla popolarizzazione della decurtazione dello spazio politico agibile perseguita in nome di una “modernizzazione istituzionale”.