“La vita in diretta”, programma di cronaca e attualità di RaiUno, prevede per oggi, lunedì 25 gennaio, un dibattito sui simboli religiosi nello spazio pubblico in generale e, in particolare, sul caso del giudice Luigi Tosti, recentemente rimosso dalla magistratura per decisione della sezione disciplinare del CSM. Il giudice, a cui l’UAAR esprime nuovamente tutta la sua solidarietà per il coraggio dimostrato, si era rifiutato di tenere udienze in presenza del crocifisso.
Al dibattito, programmato nella fascia oraria 16:15 – 18:45, e a cui sarà presente lo stesso giudice, è prevista la partecipazione anche di Adele Orioli, responsabile delle iniziative giuridiche UAAR. E’ inoltre
in programma la messa in onda di due servizi: il primo dal Veneto, con la famiglia dei soci UAAR che hanno vinto il ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo sul crocifisso nelle aule scolastiche; il secondo da Sasso Marconi, con Roberto Grendene, coordinatore del circolo UAAR di Bologna, sulla croce di acciaio di 30 metri eretta nel 2007 in una zona soggetta a vincolo ambientale.
Crocifissi su RaiUno
65 commenti
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invidio che ancora crede in un’italia diversa…il nostro futuro è il medioevo.
mica male allora. cosa sarebbero l’italia e l’europa senza medioevo? ci campiamo ancora oggi grazie al medioevo e ai suoi lasciti. tutto il mondo viene in italia a vedere, rivedere, studiare, ammirare i capolavori medioevali.
Preferisco un paese civile, moderno e uno stato laico e di diritto, a uno stato all’antica che per sopravviere si basa sul turismo e sulle prestunte opere d’arte medioevali.
Da notare che tutte le belle chiese, cattedrali e opere d’arte sono state costruite mentre il popolo moriva di fame.
Tornaci e goditelo pure il tuo medioevo, ma tornaci da contadino, non da nobile
baciapile.
mica tutti vengono per ammirare solo capolavori mediovaliìì,ma anche rinascimentali,peccato che tanta arte greco romana in italia potè essere ammirata da pompei e ercolano fin oggi,solo perche era sottoterra,quante statue,quanti templi bellissimi,molti turisti me lo chiedano ,veda mandis i lavoro nel mondo dei musei,e le dico che molti stranieri sono indignati che tanta belezza sia stata “sotterata”e perduta per sempre…….lei capisce
@Near
Non avrei potuto esprimermi meglio. Il Medioevo può essere bello solo da leggere sui libri di storia. Ma neanche tanto, alla fine.
il popolo non moriva di fame, chi muore di fame si estingue e non mi pare che sia successo.
se siamo civili lo dobbiamo anche al medioevo. moderno è una parola senza senso.
No stiamo uscendo dagli ultimi residui di Medioevo e l’Europa è un alleato prezioso.
Bene, mi raccomando: videoregistratori accesi e poi tutto sul canale uaar.
Però finalmente un po’ di visibilità. Tenete duro.
concordo, sorpattutto riguardo al tener duro, con soggetti come sgarbi in Tv non si può fare discorisi costruttivi. (in realtà non si possono proprio fare discorsi)
Infatti. Nonostante l’episodio scandaloso di La Russa e Sposini, approfittiamo dello spazio che viene offerto ai laici/atei per esprimersi in materia di religione e civica.
C’é Ignazio?
Starà ancora fluttuando per le aule del Palazzo Chigi nell’estasi dei fumi di instabilità di quel famoso giorno.
Rai uno, la “vita in diretta”… mmh, territorio e orario alquanto da “chiesaroli”. Speriamo bene!
Quante volte ci manderanno a morire, oggi?
E quanto ne sarà gratificato il conduttore?
ormai l’avranno visto tutti, però ci tengo sempre a ricordare il significato del crocifisso
http://ilfilosofobottiglione.wordpress.com/2009/12/31/crucifixion/
Io non l’avevo visto. Bellissimo. Grazie vale più di mille parole
Collegato! 😉
OT dove posso consigliare le notizie tipo questa? http://www.corriere.it/esteri/10_gennaio_25/russia-acqua-santa_e654247e-099c-11df-bcb3-00144f02aabe.shtml
Dalla homepage: per segnalare notizie di interesse generale scrivi a ultimissime@uaar.it
grazie mille
Questo si che è un colpaccio! Un nutrito contingente pro-laicità in un programma seguito per lo più da chi non leggerebbe mai un libro di Odifreddi od Onfray. Barra al centro, alla via così!
online ORA
Sono piacevolmente sorpreso: un programma civile e non urlato. Bene. 🙂
L’unico “agitato” è il prete…
Ma le leggi ottocentestche citate dal prete sono ancora valide alla luce della costituzione repubblicana? E’ definito, dal punto di vista del diritto, un meccanismo che permetta di stabilire se prevalgono le une o l’altra?
Adele come sempre è stata GRANDE anche per aver trattato il tema dell’ora alternativa che DE FACTO non viene istituita nella maggior parte delle scuole statali, per rispondere ad un tizio che diceva che in Italia NON si discrimina nessuno per motivi religiosi. Ottimi anche gli interventi di Albertin , di Tosti e di Roberto Grendene.
Bravi tutti!
🙂
Concordo. Bravo anche Della Vedova.
Bravissima Adele!!!!!!!! Pure bella. Occhi stupendi, me lo ha detto anche mia moglie. Il prete è stato favoloso. Deve essere dei nostri. E’ talmente intelligente che ci ha fatto una pubblicità meravigliosa. Secondo me questa sera siamo ufficialmente entrati a pieno titolo nella comunicazione italiana. Non credo che il mio sia facile entusiasmo, solo una serena valutazione dell’andamento della trasmissione.
Faccio una poco razionalistica strizzatina. Spero tu abbia ragione. 🙂
Isabella, ma quanti soldi abbiamo in cassa? Tu fai sempre la genovese quando i circoli chiedono due cent ma il prete lo hai sentito? Il vaticano è informato sai?
Mi hai preceduto: grazie all’ineffabile don l’UAAR da oggi è divenuta il pericolo numero uno, l’oppositore per eccellenza! E brava come sempre la nostra Adele.
che goduria…. Il prete ha fatto proprio una figura da… Ratzinger…
bene pure sposini, preciso ed efficace della vedova, peccato che sta nello schieramento sbagliato..
quell’altro per fortuna ha fatto appena a tempo a passare nel udc…
ps… mi dispiace che nei continui riferimenti al rifiuto di lavorare, non si è accennato ai medici obiettori antiabortisti.
Ho visto la trasmissione. Sorprendentemente la conduzione mi è sembrata imparziale, a differenza della volta scorsa.
I rappresentanti laici ne sono usciti “vincenti”, dibattito interessante anche se il corvo stregone (prete) ha provato più volte a “SGARBIZZARE” la discussione per disinformare ulteriormente i telespettatori.
Forse la RAI comincia a capire che più si attacca l’UAAR e più le si pubblicità oppure i voti dei laici cominciano a contare un pò, e chi fa i sondaggi sa bene che il futuro è laico.
Concordo che non potremmo trovare migliore sponsor alla nostra causa di quel prete.
Personalmente mi scoccia un po’ il fatto che abbia mafiosamente sollecitato gli adepti della sua setta a tornare a imbrattarmi i muri di casa.
La setta si qualifica per quello che è.
Lo avevano già dimostrato i vari fra don e cattotroll passati di qua ad offendere e dileggiare.
Ma se qualche çretino (vedete voi in che senso interpretare la parola) volesse seguire l’invito a pitturarmi a muri lanciato dal prete di Sposini (senza che questi avesse alcunché da ridire su tale istigazione) sappia nel frattempo ho installato delle videocamere 🙂
Perchè parlano sempre i preti, non possono mandare una suora ?
Che si direbbe se qualcuno inneggiasse ad imbrattare la curia ?
La CCAR sta perdendo la bussola.
La trasmissione, questa sera, è stata su una lunghezza d’onda diversa dalle altre volte.
Non so se per una casualità, ma è stato consentito agli ospiti “laici” di esprimere compiutamente il proprio pensiero, senza essere continuamente interrotti o fatti oggetto di contumelie.
Molto migliorata la nostra esponente Adele Orioli che, evidentemente, ha fatto esperienza delle passate apparizioni televisive, mostrandosi più incisiva e tagliente, oltre che esponendo, come di consueto, le proprie posizioni, con chiarezza e approriatezza di termini.
Immenso il giudice Tosti, una spanna sopra tutti gli altri. Una figura carismatica , di grande comunicatore, ha esposto le sue ragioni con chiarezza assoluta: una figura come Luigi Tosti deve rappresentare pubblicamente l’UAAR.
Bene anche Roberto Grendene, anche se la sua battaglia è stata presentata un pò marginalmente.
Una trasmissione, insomma, che mi ha , sostanzialmente soddisfatto, anche per la figura barbina fatta dal prete televisivo, don Mario, sempre pronto a snocciolare come un rosario le duo o tre favolette imparate sulle leggi del 1859: solo che stavolta ha trovato un’atmosfera di tuttaltra natura, finendo per fare la sua figura da…..”prete”.
Il tono delle trasmissioni è cambiato si, e i motivi che ho esposto prima andrebbero meglio approfonditi, il cambiamento non è avvenuto per caso, sappiamo che nel centro-destra ci sono molti laici, e qualcuno disgustato potrebbe anche cambiare voto alle prossime regionali, è possibile ?
Caro libero, la tua dedizione a ricercare motivi a favore della causa atea nel centro-destra è commovente.
Alla trasmissione era presente anche Della Valle, notoriamente ateo e , in altri tempi di militanza politica, molto esplicito nel denunciare ingerenze della chiesa negli affari pubblici: in questa trasmissione traspariva tutto il suo imbrazzo nel voler essere fedele alle sue posizioni ideali e , nel contempo, presentare un’immagine politicamente corretta per la parte politica a cui appartiene. Gli avviluppamenti teorici espressi si commentano da se.
I laici che albergano nel centro destra (quali, per esempio?) sono come quei famosi “atei devoti”, sempre tanto cari al centro destra: mille volte più integralisti degli stessi appartenenti alla CCRA.
@ Deicida
Valery Giscard d’Estaing è di destra però si deve soprattutto a lui se la Costituzione Europea non ha riferimenti religiosi.
In Francia e in altri paesi europei la laicità è trasversale.
Bravissima Adele. Il prete ha scambiato l’Uaar per l’Avis. Non mi ero reso conto che si fosse tutti così sanguinari. Una cosa non ho capito: viene sempre citato il ritratto del Re come obbligatorio nelle aule del tribunale: ma c’è per davvero? E quale? Tarquinio Prisco?
Certo che fa ridere, e parecchio, vedere un prete, cioè il rappresentante di una delle lobby più potenti e ricche al mondo, fare i conti in tasca all’UAAR.
fare i conti in tasca all’uaar dicendo che per fare ricorso alla corte europea dei diritti dell’uomo ci vogliano capitali immensi… e tentare di far passare che questi immensi capitali li abbia l’Uaar.
Sono felice per la trasmissione favorevole alla laicità !
Quando però dico che l’UAAR è una punta dell’iceberg laico, forse non dico una cosa del tutto campata in aria, inoltre gli aiuti possono venire anche dall’Europa laica. Comunque anche se fosse così, benissimo, l’unione dei laici fa la forza laica.
La differenza con i cattolici è che i laici vogliono vivere secondo leggi laiche delle quali i cattolici possono non avvalersi, ma i cattolici non vogliono che i laici vivano secondo leggi laiche, bensì confessionali, questo è incivile, antidemocratico e credo anche anticristiano.
E il prete in questione che dice “gli atei non dovrebbero neanche esistere” !!!!!!!!!!!
deve essere un amico del ministro “la russa”…
Il poverino non sa che i suoi capi sono in buona parte non credenti, ma bravi attori, specialmente se si occupano di settori redditizi e importanti.
Ottima trasmissione. Il giudice è proprio TostO Questa settimana tra Hack e questo evento, abbiamo avuto un’ottima visibilità. Adesso dell’UAAR hanno sentito parlare tutti. Avanti così, un po’ alla volta il medioevo sparirà.
ArGH! Me lo sono perso!!! Qualcuno ha già il link in streaming per rivederlo, per favore? 🙂
Ed ecco le reali motivazioni del ricorso del governo a favore del crocifisso imposto negli edifici pubblici.
Ecco, osservate con i vostri occhi:
http://www.cronachelaiche.it/2010/01/nati-sotto-il-segno-di-cristo/
Non dunque una presunta conciliazione tra laicità e religione, ma una chiara e inequivocabile proclamazione della superiorità dei “valori” cattolici nei confronti di quelli laici, seguita da una quanto mai sgraziata ed ipocrita corsa ai ripari nell’affermare comunque la libertà dei non credenti a non aderire alla religione cattolica.
se questi sono i presupposti allora avranno un’altra mazzata. Sono preoccupato pero’ dalle conseguenze: i conservatori reazionari sono cosi’ fanatici da propugnare l’uscita dall’europa ed un nuovo protezionismo con la creazione di un nemico immaginario a cui imputare ogni colpa. Di solito i regimi mal digeriscono l’internazionalismo, che non gli permette di soverchiare i loro compatrioti schiavi.
Gli interessi economici degli imprenditori italiani in campo europeo, e dei politici sono tanti e tali che un’uscita dalla Comunità Europea non mi sembra realmente possibile.
ma chi frega ai preti come don mario,chi,dove è con quale motivazione favorisce l uso di simboli cattolici,che glie frega delle giuste cause,della democrazia,lui e la chiesa erano allergici alla democrazia,per lui ci fosse il re o il duce o hitler,l importante e che firmano i concordati,purtroppo le religioni dogmantiche sono speculari alla dittatura,quando giudichi l una ritrovi l altra e viceversa,poi in rai…pieta
Attenzione.
Hitler in Germania aveva fatto rimuovere tutti i simboli religiosi dai luoghi pubblici, proibito il matrimonio religioso, fatto chiudere molte scuole religiose, fatto internare molti sacerdoti, anche protestati, ma in massima parte cattolici e inoltre aveva anche legalizzato in parte l’aborto.
Bene, bene, bene…
Ottima visibilità.
Prete agitato e “i nostri” tranquilli.
Bravo e correttamente equidistante Sposini.
Auguro al prete di non prendere le sberle dai capi!Cittare la legge del 1860…
P.S.Qualquno mi puo spiegare il termine “laicismo negativo” ?
E’ l’equivalente di cattolicismo negativo.
Quando non sanno cosa dire si incartano.
Hanno fatto un passo in più, è già tanto.
Prima se la prendevano contro il “laicismo” in toto, ora “solo” con il “laicismo negativo”, anche se non sanno nemmeno loro di cosa stanno parlando.
Gli rode.
[…] a un dibattito sul crocifisso nel corso della trasmissione La vita in diretta, don Mario Pieracci ha rivolto pesantissimi e illiberali attacchi all’UAAR. Il sacerdote ha […]
Nel mio intervento e’ stata tagliata la parte piu’ “curiosa”.
1)
qui la relazione tecnica per il permesso di costruire la croce d’acciaio di 30 metri:
http://uaarbologna.altervista.org/files/Sasso/Sasso_relazione_tecnica.jpg
nelle ultime righe c’e’ scritto che, in sostanza, non sarebbe previsto di poter costruire tale manufatto, ma lo si può far rientrare come una antenna, un traliccio, un impianto di risalita
2)
qui la relazione storica, allegata alla richiesta di permesso a costruire
http://uaarbologna.altervista.org/files/Sasso/Sasso_relazione_storica.jpg
leggere come la croce d’acciaio trova le ragioni per essere eretta perche’ quel territorio apparterrebbe idealmente alla Madonna.
Infine, il progetto di erigere la croce si riconduce ad un disegno piu’ ampio, di erigerle su tutte le vette dei monti vicini e su tutte le vette dei monti italiani
Gentilmente dove potrei vedere la replica? Grazie
Insegno da una decina d’anni tra umbria e toscana, ma di crocifissi nelle scuole non ne ho visti. Stranamente però, da qualche mese cominciano a comparire crocifissi di carta appesi con lo scotch, santini nei cassetti, crocifissi fuori dalle aule.
Penso che la vicenda, che risale al ’96, non ha fatto altro che riscaldare gli animi dei nostalgici, supportati da gran parte di media ed ovviamente dell’attuale classe politica.
Almeno, la trasmissione pare sia andata per il meglio (non l’ho vista)