L’Ufficio Scolastico Provinciale di Bologna ha affossato il tentativo del ministero dell’Istruzione di sabotare la richiesta di attivare insegnamenti alternativi all’ora di religione cattolica (cfr. Ultimissima del 20 gennaio e comunicato stampa UAAR del 27 gennaio). Il dirigente ha infatti dichiarato la non rilevanza del modulo ministeriale, che non contiene la voce “attività didattiche e formative”. La nota dell’USP di Bologna è stata pubblicata sul sito dell’associazione Scuola e Costituzione.
Ora alternativa, Bologna: l’Ufficio Scolastico blocca il sabotaggio ministeriale
33 commenti
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qualcosa si muove, dunque
“Bologna la Dotta” poteva restare passiva all’attacco dell’isipiente e baciapile ministro (sich!) della Pubblica Istruzione (arisich!) Marystar Ghelmyni – la semianalfabeta?
Ministero della Pubblica Istruzione? Non è più “pubblica” dalla Moratti. Il che è emblematico
In Italia ci sono regioni più laiche di altre, le regioni meno laiche purtroppo frenano e impediscono l’approvazine delle leggi laiche almeno quanto il Vaticano, se non più.
In emilia le ragazze sc….o alla luce del sole. Al sud le ragazze sc….o all’ombra.
Io vivo in Emilia, ma di ragazze che sc….o al sole non ne ho mai viste… se non nella fervida immaginazione adolescenziale. (^_^)
perché al sud al sole… fa galdo!!
Bah, non direi…
Veramente avete divagato, l’affermazione è che ci sono regioni molto più laiche che fanno da freno all’approvazione di leggi laiche molto più del Vaticano.
Che stoccata mariastella, che stoccata!
Zitto che a quella gatta morta le stoccate piacciono assaje.
finalmente qualcuno si ribella!
bravi bolognesi!
ki sa come c’è rimasta male maria-stalla?!
Chissà se Caffarra interverrà gridando al complotto laico-massonico ecc. ecc.
giudaico-massonico volevi dire…
Ci volevano i bolognesi che si sono tenuti sul gozzo i preti per più di trecento anni per vedere un po di sano rispetto per le regole del vivere democratico.
Che i diritti di tutti siano rispettati e che chi governa si renda conto che per loro disgrazia in questo paese non vige ancora l’unipensiero e il conformismo clericale.
Non c’è alcun dubbio che la Gelmini e il vaticano siano in osmosi, ma quel che può fare del porprio marmocchio quando nascerà sarà rovinarlo con il farlo battezzare, chissà invece se da grande si ribellerà e si sbattezzerrà?
Adesso tenterà parecchie volte di farlo in molte altre regioni d’Italia e vederemo come reagiranno esse.
Adesso i politici cadranno nella trappola e diranno che le “sacre leggi naturali” non possono essere soverchiate da quelle statali…sarebbe uno spettacolo divertente…
W la Bologna laica! 😉
Era ora che qualcuno facesso notare a Suor Gelmini, l’imbarazzante e compromettente errore nel modulo ministeriale.
possiamo cavarcela meglio di altre città, ma c’e’ anche la “Bologna clericale”
esempi:
finanziamento comunale all’edilizia di culto (circa 600.000 euro l’anno, di cui 85% alla Curia)
finanziamento comunale alla scuole private cattoliche (piu’ di un milione di euro l’anno)
D’accordo Roberto ma Bologna è sempre Bologna, scusa è.
@Roberto
…Se vedessi i passaggi di soldi tra Regione Marche e curie varie, ti metteresti le mani nei capelli, fidati!
Piano, piano…Un passettino alla volta….riusciremo a vivere in uno stato laico! 😉
Se è per quello oltre ai passaggi di denaro la Regione Molise vuole cambiare il suo Statuto inserendo riferimenti alle radici cristiane……
La prorogativa dell’organizzazione della WOODSTOCK CATTOTALEBANA nella piana di Mont’Orso(Loreto), ce l’abbiamo solo noi pero’!…Vuoi mettere!??!?
Periodicamente, quasi UN MILIONE di fanatici papisti si ritrova puntualmente li’ a osannare il CAPO DEI CAPI…Dai un’occhiatina qua…
http://www.youtube.com/watch?v=YLucWN35fEs
Indovina un po’ chi paga i conti a fine concerto???? 🙁
http://tostiluigi.blogspot.com/2010/01/il-partito-democratico-presenta-un.html
Come da link a margine segnalo che Partito Democratico, presenterà un disegno di legge per obbligare l’uso del crocifisso nelle aule scolastiche … meditate gente, meditate.
Il partito più controverso della storia, come direbbe il suo fondatore Water veltroni,: – con la Chiesa e con il papa, ma anche contro … (sottovoce) cioè a seconda di come conviene a ME. Non sarà che anche loro vogliano un alleato potente come il Vaticano, basterà questo a fare dimenticare la scomoda candidatura di Emma Bonino.
Gran partito, ideali fermi solidi, concetti precisi e poi si chiedono come mai gli avversari vincono facile!!
Informati sulla nascita del PD, e capirai l’esistenza di queste due correnti divergenti: Margherita e Ulivo.
Quello da sperarsi ora è la pulizia ideologica di certi elementi, i cosiddetti teodem, che vincolano il partito al Vaticano contro ogni principio costituzionale (vedi Binetti).
Il merito va in larga parte al Comitato Scuola e Costituzione.
Anche il circolo Uaar di Bologna, nella mia persona in veste di coordinatore, e’ stato presente con Scuola e Costituzione nell’ufficio del dirigente dell’USP (Ufficio Scolastico Provinciale, gia’ noto come Provveditorato) all’inizio dell’anno scolastico.
Il Dirigente, pur col crocifisso in bela mostra in ufficio, dichiaro’ che non era accettabile qualsiasi discriminazione per chi sceglieva l’ora alternativa. Dichiaro’ pubblicamente che i dirigenti scolastici potevano autorizzare una supplenza annuale se non c’era copertura dell’ora alternativa, inviando al suo ufficio un fax con la richiesta, che sarebbe da lui stata autorizzata (per il pagamento della supplenza annuale).
Si sbloccarono diverse situazioni, che prima vedevano gli alunni dell’ora alternativa privi del loro insegnante dedicato
Questo ulteriore pronunciamento, sempre sollecitato da Scuola e Costituzione, e’ una notizia molto buona
Sbloccare una situazione è la cosa più difficile. Aperto il primo spiraglio, con un pò di attenzione e fortuna, difficilmente riusciranno a richiudere la porta.
….Ste’, fosse per me, quella porta, l’avrei aperta con un ariete o col tritolo!
Bene così, bisogna insistere.
sghignazziamo tutti insieme!!!!
Come diciamo in Francia.. vigilanza ed azione (rispettosa ma risoluta)
Forse la CCAR dovrebbe capire che è meglio togliere i simboli religiosi prima che un giorno si arrivi alla contestazione degli studenti che cominceranno a ribellarsi alla presenza dei simboli religiosi.