Ex vescovo Scatizzi contro gay, convivenze e islam

Intervistato dal sito Pontifex, il vescovo emerito di Pistoia, don Simone Scatizzi, si è espresso con durezza contro l’omosessualità, affermando che la sua pratica e la sua ostentazione “impediscono l’amministrazione della comunione, secondo quanto dice la Chiesa e nessuno sicuramente é in grado di contraddire questo precetto”. Secondo il prelato, l’omosessualità “in quanto tale è un disordine”, verso cui “è necessario usare delicatezza e misericordia”, considerando che “alla fine il giudice ultimo è Dio, pertanto sulla Terra nessuno è autorizzato ad emettere sentenze”. Le cose però “cambiano un tantino” chiarisce Scatizzi, se l’omosessualità viene praticata e ostentata: “da pastore sono obbligato, sempre in linea generale, a rifiutare la comunione. Certo, se si presentano davanti a me non posso dire di no, non per buonismo, ma perchè non so se questi possano essersi confessati, pentiti o aver cambiato vita”.
Il vescovo emerito ribadisce l’eslusione dai sacramenti anche per i divorziati: “non per una cattiveria della Chiesa” sostiene, ma perchè “esiste una oggettiva situazione incompatibile con il sacramento e la sua amministrazione”. Sulla convivenza more uxorio è duro: essa è “peccaminosa e comunque un atto impuro e come tale non permette al sacerdote di dare la comunione”.
Sull’islam, pur distinguendo tra fedeli moderati e fondamentalisti, Scatizzi sostiene che “l’islam è per natura violento in quanto ciò che a noi cristiani sembra aberrante per loro é naturale e persino giusto, come la lapidazione. L’ Islam in parte ha assimilato l’ Antico Testamento senza la successiva mediazione e sviluppo di Cristo, e pertanto giustifica qualche condotta decisamente poco misericordiosa. Con categoria umane possiamo definire la religione islamica violenta”.
Già nel 2005 il prelato, quando era ancora vescovo, si è scagliato contro l’omosessualità e la creazione di un registro per le unioni civili a Pistoia (Ultimissima del 21 luglio 2005), tanto da portare ad una interrogazione parlamentare dell’onorevole Franco Grillini (Ultimissima del 22 luglio 2005).

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83 commenti

Magar, bieco illuminista,

Direi che l’ex vescovo è perfettamente in linea con le posizioni sugli omosessuali rigurgitate dai suoi eminentissimi e reverendissimi superiori.

Sarebbe carino, comunque, se questi personaggi avessero la compiacenza di limitarsi a voler regolare l’eucaristia (che è un affaraccio loro), senza estendere i diktat alla regolamentazione di unioni civili et similia (che è affare di tutti i cittadini italiani).

fiertel91

Liberi di decidere chi invitare e chi escludere dal loro club esclusivo fuori moda, liberi di far la politica anche di chi credente non è.

giulia

Bieco illuminista, parole sante 🙂
Peccato solo che la furia di potere e fanatismo non voglia operare su una piccola base-ghetto, ma sull’intero mondo. Urbi et orbi, maledizione

Bruno Gualerzi

Ciò che sconcerta sempre di fronte a questi rigurgiti di omofobia è che molti gay (io ho per esempio un amico gay che è su queste posizioni) continuano ad ossequiare la chiesa. Non a professarsi credenti, sia ben chiaro, ma proprio a ritenere pur sempre il magistero della chiesa un valido punto di riferimento.
Un’ulteriore dimostrazione di come sia difficile liberarsi dall’eredità di un’educazione cattolica.
E anche da parte di chi viene così volgarmente discriminato.

Lorenzo Galoppini

O sono semplicemente ignoranti (e magari se si informassero potrebbero anche cambiare idea, chi lo sa), o sono pazzi. Nel secondo caso…be’, cavoli loro, un simile atteggiamento se lo meritano pienamente.
Il problema é che sono cavoli anche dei gay sani di mente che non ritengono per niente il magistero della chiesa un valido punto di riferimento. E che certi rigurgiti é evidente che non se li meritano proprio.

fiertel91

La Chiesa lavora bene sulla sua immagine, proprio come un’azienda. Pochi credenti sanno del marcio del Vaticano, quanto pochi consumatori sanno dei delitti della Nestlè.

Chiesa S.p.a., no? La prima multinazionale, nel pieno del Medioevo.

roberta

ho gia’ discusso di questo argomento in altro blog: scusate,ma io non capisco perche’
una persona omosessuale desideri continuare ad andare in chiesa ,conoscendo le
posizioni dei cattolici,e perche’ desideri fare la comunione,e quindi confessarsi riconoscendo
la propria omosessualita’ come un peccato….la mia non vuole essere una sterile polemica,
vorrei solo capire….

Bruno Gualerzi

@ roberta
Per me la risposta non può che essere una sola, quella avanzata qui sopra:
si tratta di un’ulteriore dimostrazione di come sia difficile liberarsi dall’eredità di un’educazione cattolica. E anche da parte di chi viene così volgarmente discriminato.

Stefano Grassino

Credo che il lavaggio del cervello che subisci da bambino sia fondamentale. Come dicevano i domenicani (se non erro) “dateceli da piccoli e saranno nostri per sempre” la dica lunga su quello che è la potenza dell’indottrinamento fatto nell’infanzia.

Lindoro

Si chiama “omofobia interiorizzata”. È quando una persona omosessuale applica a se stessa tutti i pregiudizi che circolano nella società, pur riconoscendosi omosessuale. Per cui “io sono diverso”, “il matrimonio è sacro”, “confesso tutti i giorni quello che faccio”, “soffro per come sono”, “riconoscere legalmente i legami omosessuali è distruggerebbe la nostra diversità”, “i gay sono così sensibili”, “non voglio che quello che faccio nella mia camera da letto sia ricnosciuto pubblicamente”, “sono d’accordo con le unioni ma assolutamente no con l’adozione” e così via. Sono tutte forme di compromesso che permettono di essere se stessi, ma giustificandosi come “diversi”. È un senso di inferiorità che molti si portano dentro, che gli consente di nascosto di esercitare le proprie inclinazioni immedesimandosi del pregiudizio sociale, è una forma di rassicurante conformismo: sono quello che voi vi aspettate che io sia: sensibile, instabile, promiscuo, diverso, esuberante, sterile… Purtroppo sono meccanismi psicologici ben noti…

Bruno Gualerzi

@ Lindoro
Il meccanismo che descrivi è senz’altro esatto… ma credo che questo comportamento trovi pur sempre il suo terreno di coltura in una paura del peccato, della trascgressione, che l’educazione cattolica (ma non solo) ha da sempre coltivato.
Gli omosessuali che così si comportano si considerano inconsciamente vittime del peccato e riconoscono, come per ricevere la giusta punizione, la legittimità di chli li condanna identificando in loro il peccato.
E questo naturalmente non vale solo per gli omosessuali, ma per chiunque è visto (è visto perchè così lui per primo così si vede, e anche, circolo vizioso, così si vede perchè dagli altri così è visto) come trasgressore.
Trasgressore, e quindi ‘disordinato’, e quindi portatore di disordine… come sostiene quella casta clericare che annovera nelle proprie file le persone più ‘disordinate’, più ‘deviate’, che ci siano in circolazione. A volta – soprattutto per gli appartenenti alla gerarchia – basta guardarli in faccia.

fiertel91

E’ il vertice di quella che chiamano “omofobia interiorizzata”, ovvero quel meccanismo di autopersecuzione per l’essere e vivere omosessuale. E’ la forma più subdola di discriminazione, perché è la più insidiosa e dolorosa.

El condor pasa

Non ho nessuna intenzione di solidarizzare e men che meno di lottare per delle persone che contiunuano a voler frequentare santa romana chiesa nonostante siano (DA SEMPRE- un tempo non tanto lontano venivano arse vive-) criminalizzate, perseguitate,discriminate, ghettizzate. Che andassero a quel paese!!! (ed è un eufemismo). Esattamente come quei genitori che hanno avuto figli sodomizzati dai preti e che continuano ad osannare la chiesa! La follia di questa gente è ben rappresentata da questo video http://www.youtube.com/watch?v=ompR7dj4MZ4

Gérard

La penso come il Condor . Ma forse lo fanno perchè la chiesa cattolica ne è piena …??!!

Lorenzo Galoppini

La penso esattamente come il Condor e Gèrard.

Fra l’altro, aggiungo che il meccanismo descritto da Lindoro e da Bruno Gualerzi é senz’altro giusto (e fa rabbrividire per la sua estrema perversità ed irrazionalità), però secondo me – senza voler con questo banalizzare – é anche una questione di intelligenza intrinseca: molti gay hanno sì ricevuto un’educazione cattolica ma poi, una volta cresciuti e resisi conto di cos’é veramente la chiesa cattolica e di come li tratta, se ne sono prontamente allontanati.

Personalmente finora ho conosciuto abbastanza bene, se non ricordo male, 4 gay : uno é un mio ex compagno di liceo che saltuariamente vedo ancora, e una volta, una ventina d’anni fa, quando ancora forse non sapeva di essere gay (é stato 5 anni con una ragazza prima di rendersi conto della sua omosessualità), mi disse una volta che, in una triste occasione familiare, la fede l’aveva aiutato; ma ora non ho la minima idea di cosa ne pensi, non mi é più capitato di toccare con lui certi argomenti. Un altro é un suo amico che ho frequentato qualche volta e anche di lui non so niente in proposito.
Altri due che ho conosciuto invece so per certo che sono contro la religione e la chiesa: uno di questi due fra l’altro lo conosco fin da bambino ed é cresciuto in una famiglia piuttosto cattolica: ha fatto tutti i sacramenti ma da diversi anni, da quando anche lui si é “scoperto” gay, ha rinnegato tutto.

fiertel91

Grazie per il link al filmato delle Iene. Mi ha detto molto. Comunque condivido la tua visione su certa parte degli omosessuali: non c’è da compatire la loro situazione di discriminati all’interno della Chiesa. La vera questione è la discrimanazione al di fuori, in pubblico e nelle istituzioni.

Stefano Grassino

@ Roberta

Pensa all’infibulazione che lo stesso corano proibisce. Riesci a fermarla? Secoli e secoli di tradizioni tribali non si cancellano in un giorno. Ti chiedi come fà un gay a continuare ad andare in chiesa, dopo tutti questi insulti e soprattutto queste vere e proprie aggressioni? La sindrome di Stoccolma non è una cosa da poco.

Sailor-Sun

La cosa interessante è che il tipo dice “L’ Islam in parte ha assimilato l’ Antico Testamento (che è vero) senza la successiva mediazione e sviluppo di Cristo, e pertanto giustifica qualche condotta decisamente poco misericordiosa.” quando la condanna più dura dell’omosessualità abbiene proprio nell’antico testamento (in misura minore con san paolo), e i vangeli semplicemente ognorano il tema. Data la “successiva mediazione e sviluppo di Cristo” si dovrebbe presupporre che anche certe norme omofobche siano da stralciare (dio fa le leggi e poi le elimina… bah).
A quanto pare no.

Flavio

Leggere un’assenza di condanna nei vangeli come accettazione e’ un salto concettuale enorme. I vangeli (che sono comunque testi convenzionali, come convenzionale e’ il personaggio Gesu’) prendono come certo l’antico testamento. Non c’e’ prova che Gesu’ volesse discostarsene, anzi in tanti passaggi lo conferma.

Tra l’altro i vangeli possono anche predicare amore e perdono, ma sempre a patto di pentirsi amaramente e di non sgarrare piu’ dalla morale prescritta.

lacrime e sangue

Questo post va scisso in due parti non comunicanti.
1) l’omofobia
2) l’islamofobia

Ho paura che le posizioni antislamiche di questo vescovo possano indebolire le correttissime prese di posizione antislamiche dei democratici che vogliono tutelare la costituzione l’uguaglianza tra sexi e diritti dei cittadini.
Il vescovo parla perchè si sono accorti dell’aumento delle conversioni islamiche.

Claudio Diagora

Non c’è che dire, dal suo punto di vista è coerente questo skattizz.
Qualcuno avrebbe detto: “C’è del metodo in questa follia…”
Aggiungo: “C’è del marcio nella religione…”

Luciano47

Finalmente anche loro ammettono che l’ antico testamento “giustifica qualche condotta decisamente poco misericordiosa”.A parte il fatto che definire condotta poco misericordiosa
stupri,massacri e amenità elencando, indica che siamo in presenza di qualche grave disturbo mentale. Mi riesce ,poi, difficile provare compassione per quei gay (e sono tanti,purtroppo) che frequentano ancora la chiesa. Anche questo comportamento mi pare che segnali la presenza di qualche disturbo mentale.

stefano f.

macchè distrubo mentale, questi sono proprio nazifascisti convinti…

stefano f.

finalmente un gonnellone sincero; al rogo gay, atei, comunisti e lesbiche! che dio li maledica in eterno, amen! 😀

p.s. got mit uns!!!

nullità

Coerentissimo con le posizioni della chiesa, basta cerchiobottisti. è ora che mostrino il loro volto intollerante e lontano dalle masse.

PS.
Solo io ho letto, anzichè vescovo Scatizzi, vescovo stic…?
è freudiano o devo farmi una visita oculistica?

paniscus

Ma scusate… l

Lasciamo perdere per un attimo la questione dei gay, che comporta delle situazioni di fatto che la persona non si è scelta, ma sul resto… qualcuno mi spiega cosa dovrebbe fregarcene a noi, o ANCHE a un cattolico consapevole, di quello che dice monsignor Sticaz… ooops, Scatizzi, sulle convivenze?

Ma PERCHE’ mai due persone eterosessuali che sarebbero libere di sposarsi ma non vogliono, che pur potendo sposarsi scelgono di convivere, perché pensano che sia la strada più adatta a loro e che “personalmente per loro” sia più giusto così, e perché non sono d’accordo su quello che dice la Chiesa sulla convivenza… poi dovrebbero piagnucolare perché la stessa Chiesa non consente loro di fare la comunione?

Mah, non so come vadano le cose sul pianeta di provenienza di queste persone, ma sul mio pianeta il ragionamento è molto semplice: se sei cattolico, ti adegui alle richieste della chiesa cattolica, e quindi NON vai a convivere (oppure ci vai ma accetti senza dire pio che questa ti escluda dai sacramenti, perché sai che quella è la regola); se invece non sei cattolico, non dovrebbe fregartene nulla di essere escluso dai sacramenti, e quindi ignori allegramente l’anatema e finisce lì.

Ma perché mai un laico dovrebbe battersi perché ai conviventi cattolici sia permesso di fare la comunione, e condannare questo vescovo come “eccezionalmente” bigotto e intollerante… mentre quelli elastici e contraddittori, quelli, invece vanno bene?

Lisa

Dalila

Credo che sia un problema tutto italiano che verte sulla logica del compromesso.
“Convivo ma prometto che non è una scelta definitiva: mi sposerò in chiesa ed in bianco perchè altrimenti mamma piange”.
“Sono omosessuale ma voglio la comunione per non sentirmi diverso e dover spiegare a tutti la mia diversità”.
Mai sentito fare discorsi simili in altri paesi in cui la religione ha un ruolo secondario, individuale e del tutto marginale.
Quantomeno si invita la gente a prendere posizione.
Ad operare un taglio netto e definitivo.

bardhi

paniscus condivido, non me la sento affatto a preoccuparmi minimamente per coloro che voglio aderire al CCAR ma non li piacciono le sue regole, omosessuali, conviventi ect ect, questo è un problema fra adepti e vertice. Bisogna battersi che queste pretese di discriminazione della CCAR rimangano solo al livello liturgico e religioso e non si trasformino in leggi dello stato, del resto ogni adulto è libero di farsi male come meglio li pare.

brikko89

Le solite storielle……
Comunque per quanto riguarda l’islam dobbiamo farci un esame di coscenza,in quanto giustamente ci si lamenta del nostro clero, ma spesso siamo troppo accondiscendenti verso gli Imam estremamente retrogadi che professano una religione in cui si contempla la violenza e la morte degli infedeli anche nelle stesse preghiere…..Possiamo ricordare tutti gli omicidi perpetrati dalla chiesa nei secoli ma è anche vero che gesù non parla mai di passare al fil di spada gli infedeli(al massimo gli augura l’inferno).
Inoltre non possiamo chiudere gli occhi davanti ai crescenti casi(purtroppo solo pochi vanno sui giornali) di donne mussulmane sottomesse e talvolta uccise.

peppe

Ti assicuro che la maggior parte degli atei (e faccio volentieri il capofila) non è affatto morbida con l’islam, che è senz’altro la religione di massa più aberrante e pericolosa attualmente in circolazione.

Personalmente, con un paragone medico, direi che se il cristianesimo (moderno) è l’influenza, l’islam (moderno) è un tumore. Su quanto siano state, viceversa, ugualmente pericolose nel passato non ci sono dubbi: la Storia parla da sè.

tomaraya

diciamo cos: il cristianesino, antico presente e futuro, è la peste bubbonica, l’islam è ebola. dall’influenza ti salvi, dalle altre due no.

laverdure

“giustamente ci si lamenta del nostro clero, ma spesso siamo troppo accondiscendenti verso gli Imam estremamente retrogadi”

Gia’,e tanti intellettuali furbastri tirano in ballo l’Inquisizione ogni volta che si parla delle
malefatte degli Imam iraniani o chi per loro.
Comparano insomma quello che succede nei paesi integralisti ADESSO con quello che
in Occidente accadeva secoli fa.
Tanto varrebbe far notare che parecchie migliaia di anni fa i nostri antenati praticavano
il cannibalismo,per giustificare quelli che lo praticano ancora in piccole enclavi del
terzo mondo.
Senza contare che per levare alla Chiesa Cattolica il vizio dei roghi e della forca ci sono
volute la Rivoluzione Francese,l’Illuminismo,le cannonate di Porta Pia e tante altre cosette analoghe,per cui e’ la societa’ laica che ha di fatto “civilizzato” la Chiesa,e non viceversa !

lacrime e sangue

Avete ragione, ma come al solito ci sarà chi difenderà il dialogo.

Purtroppo il dialogo lo si fa in due: se A vuole ammazzarti, per B è inutile spendere del tempo a fare conversazione con thè è sandwiches.
Molti intellettuali di derivazione marxista non riescono a dissociarsi dall’idea che l’islam sia un alleato contro l’America.
Peccato che Hitler fosse stato il primo ad allearsi con l’islam. E lui sapeva riconoscere le affinità tra i due regimi, nazismo e sharia.

laverdure

@ lacrime e sangue

“tenere aperto il dialogo” e’ semplicemente un cliche “giaculatorio” che ha preso il posto della “pace ad ogni costo” propugnata temporibus illis da Neville Chamberlain,
come tutti (non)ricordano.
Negli “anni ruggenti” i gestori dei cabaret ,quando il pubblico rumoreggiava e tirava
pomodori per uno spettacolo scadente,si “facevano scudo” facendo suonare l’inno
nazionale dall’orchestra e mandando sul palcoscenico ballerine bardate col tricolore.
Nessuno a quei tempi osava fischiare in pubblico simili simboli.
Oggi chi dovrebbe prendere provvedimenti di fondo di politica nazionale e internazionale e non ha nessuna voglia di assumersi responsabilita (e in ogni caso
non ne avrebbe le capacita)si fa scudo dietro questo (ed altri) cliche’.
Sia resa gloria al POLITICAMENTE CORRETTO!

Flaviana

tra due possibili morti, cerchiamo quindi di essere noi, una proposta di vita.

libero

Di solito le persone più intolleranti con i gay sono gay latenti autorepressi, i nazisti perseguitavano i gay nei lager con il triangolo rosa, ma molti capi nazisti erano gay e non credo che nella CCAR sia tanto diverso.

stefano f.

il loro atteggiamento ostile verso tutte le minoranze non è latente 😉 lo esternano spesso magari ammantato da un sottile linguaggio politichese, degno di chi fa della retorica la sua arma vincente, però quello che li tradisce – come diceva Nietzche- è il loro sguardo; non ha luce, non ha sentimento, è tragicamente spento verso la vita e gli altri.

lacrime e sangue

Il popolo bue si spaventerebbe per benino…
Magari si accorge che la fine delle pecore e dei bovini è il macello 🙁

laverdure

“Magari si accorge che la fine delle pecore e dei bovini è il macello”
Nel caso delle pecore la fine puo’ essere di essere tosate e munte per benino.
E occasionalmente sfruttate dal pastore per alleviare la sua solitudine voi sapete
bene come.
Vi ricorda qualcosa ?

Fri

“il cattolicesimo è per natura violento in quanto ciò che a noi atei sembra aberrante per loro é naturale e persino giusto, come l’omofobia. Il cattolicesimo in parte ha assimilato l’ Antico Testamento senza la successiva mediazione e sviluppo della ragione, e pertanto giustifica qualche condotta decisamente poco misericordiosa. Con categoria umane possiamo definire la religione cattolica violenta”.

n.d.t. il cattolicesimo (e molte altre sette cristiane) ha ampiamente dimostrato che, quando lasciato libero, è altrettanto violento e intollerante dell’islam. Il cattolicesimo moderno è meno virulento solo grazie alle forti spinte dell’illuminismo e dei pensatori critici di questa religione.

MicheleB.

Mi fa piacere che molti la vadano come me. Com’è che un omosessuale insiste per sottostare al rito d’una religione organizzata, una chiesa, un’istituzione -quindi- umana che lo considera da sempre un abominio, un mostro antisociale. La fede, alla fine, è una questione personale, perchè la maggioranza dei fedeli di ogni confessione si vive più o meno “personalmente” la propria spiritualità e se la rigira a proprio piacere. Quale impulso masochista ti spinge a cercare l’eccettazione da parte di chi ti odia e ti condanna?
Mistero della fede!

stefano f.

in effetti è quantomeno strano che una categoria di uomini/donne discriminati e perseguitati da secoli per il loro orientamento sessuale cerchi il perdono dei loro carnefici e persecutori; è un fenemono psicologico al quale non riesco a dare una spiegazione.

Giovanni Masucci

“Tutto gli era stata perdonato, e la sua anima aveva la purezza della neve. Si trovava al banco degli imputati, a confessare tutto, a coinvolgere tutti. Seguito da una guardia armata, camminava lungo il corridoio piastrellato di bianco, ma aveva l’impressione di camminare nella luce del giorno. Il proiettile tanto atteso gli si stava finalmente piantando nel cervello. Alzò lo sguardo verso quel volto enorme. Ci aveva messo quarant’anni per capire il sorriso che si celava dietro quei baffi neri. Che crudele, vana inettitudine! Quale volontario e ostinato esilio da quel petto amoroso! Due lacrime maleodoranti di gin gli sgocciolarono ai lati del naso. Ma tutto era a posto adesso, tutto era a posto, la lotta era finita. Era riuscito a trionfare su se stesso. Ora amava il Grande Fratello.”

michele

La risposta l’hai scritta te senza accorgertene, parlando appunto di impulso ‘masochista’! 😛 Dopotutto tutta la gerarchizzazione del clero e gran parte dell’immaginario macabro del cattolicesimo, nonchè l’idea di un dio ‘parde’, ‘severo’, ‘vendicativo’, ricordano alla perfezione i topoi del più feticista gioco di ruolo stile ‘master & slave’! 🙂

ser joe

La chiesa ha il monopolio dell’omosessualità e non vuole perderlo.

lucrezia

Può darsi che in realtà non ci siano molti omosessuali che cercano la chiesa… forse è l’ennesima bufala ideata dalla ccar per sembrare più provvista di clienti di quanto in realtà sia… così provvista da doverne “rifiutare” alcuni (“no scusa eh, ma per sta settimana ho finito le scorte di ostie… quindi vengono prima i clienti fissi e rappresentativi, le famigliole del mulino bianco”).

Comunque, ben vengano le parole del tipo in questione: che continuino pure a rifiutare clienti! Per la libertà è solo un bene.

E speriamo anche che comincino a scannarsi tra catto-talebani e islamo-talebani… Tutto di guadagnato.

MicheleB.

In una guerra tra miti, i proiettili “vaganti” colpirebbero solo non credenti.
Nigeria docet.

laverdure

“i cristiani piuttosto che la lapidazione preferivano il rogo…”
Questo dimostra che il Cristianesimo era contrario agli spargimenti di sangue.

Emanuela

Anche le donne sono sempre state trattate male (in tutti i sensi) dalla chiesa, eppure di pie donne cattoliche è pieno il mondo…

Marino Cervetto

Un gay che voglia far parte della chiesa mi ricorda un ebreo che voglia iscriversi allo NSDAP.

lacrime e sangue

Ce ne sono stati. E si chiesero stupiti perchè la loro fedeltà venisse punita con il lager.
Forse era in Primo Levi, ma lessi la descrizione di un ebreo che continuava ad indossare le medaglie della prima guerra mondiale nel lager, fiero di aver servito la Germania che lo stava uccidendo.

laverdure

Non so se corrisponde a verita, ma ho letto che all’inizio della prima guerra mondiale
il primo militare tedesco a ricevere una croce di ferro era ebreo,ed era ebreo
anche l’ufficiale che propose Hitler per la promozione a caporale.
All’epoca in Germania l’antisemitismo non mancava, ma non era nemmeno parago
nabile a quello nazista.
Quell’ebreo nel lager evidentemente era convinto che la Germania,che considerava
la sua patria, al pari di qualunque altro cittadino,possedesse dei valori ,estranei al
nazismo,che un giorno sarebbero tornati alla luce.
Il dopoguerra sembra avergli dato ragione.

Otto Permille

I preti a casa loro possono fare quello che vogliono. La cosa che fa rabbia è che essi considerano loro anche la casa degli altri. Nel mondo, tutto è di dio, quindi tutto è del prete. Nonostante essi tuonino è maledicano gran parte dei loro “fedeli” (infatti solo una piccola parte sarebbe degna di stare dentro nella chiesa) tuttavia essi si guardano bene dal lasciare libere le pecorelle. Il peccatore deve stare lì, prendersi pesci in faccia e tacere. Se tutti gli omosessuali prendessero carta e penna e scrivessero ai vescovi due righe dicendo: “Cari vescovi, visto che avete rotto i maroni con la storia dell’omosessualità, non ci riteniamo più parte della chiesa cattolica e ne chiediamo il depennamento in massa”. I vescovi a questo punto comincerebbero a tergiversare, correrebbero a consultare i testi degli antichi padri della chiesa, e inventerebbero un mucchio di sofismi per impedire lo sbattezzo di massa.

Giovanni Masucci

mmm
Sai che non sarebbe una brutta proposta da mettere in atto? 😮
Si potrebbe aprire un canale di comunicazione tra UAAR e arcigay per coordinare un’iniziativa simile!

dysphoria_noctis

mah… a me questi della chiesa mi sembrano come gli appestati che vanno in giro a far notare agli altri che hanno la febbre o il morbillo…

dysphoria_noctis

poi per carità, soffrire di peste è una cosa brutta, ma di certo non dà la possibilità automatica d’innanlzarsi a maestri morali e spirituali perchè gli altri soffrono “solo” di febbre o morbillo.

Paul Manoni

Sono solidale coi gay che vengono discriminati dalla CCAR, ma fossi in loro, abbandonerei certe religioni che fanno della discriminazione il loro principio basilare…Altro che “siamo tutti figli di dio!”

libero

I gay ci sono sempre stati, ma una volta la CCAR non ne parlava quasi mai, oggi lo fa perchè il movimento omosessuale si sta organizzando e chiede spazi e diritti, continuando così diventerà sempre più numeroso, in alcuni paesi i politici sono molto attenti alle richieste delle associazioni omosessuali, perchè il loro voto conta.
La TV sicuramente aiuta l’emancipazione degli omosessuali perchè li propone spesso negli spettacoli e la CCAR è preoccupata, ma non può farci niente, tranne bloccare per ora le iniziative legislative per i diritti civili.

michele

La TV italiana è dalla parte della ccar semmai: se hai mai visto come, specialmente nelle reti del banana, vengono rappresentati i gay, puoi subito capire quale idea si voglia far si che l’itagliota medio continui ad avere . . quella del gay shampista, esperto di gossip, effemminatissimo, frivolo, narcisista etc etc; uno stereotipo vivente che è completamente organico alla visione grottesca della realtà secondo la chiesa; un gay come personaggio di un bestiario cristallizzato, che non chiede ne diritti ne emancipazione, e che quindi non è scomodo a nessuno, perchè mantiene di fatto lo status quo, senza provocre nessuna frattura, essendo egli stesso conservatore . . una figura triste già cantata da un grande talento di san remo con il verso ‘perchè siamo figli dello stesso ddioooooo . . . .’
(1-i riferimenti a persone non sono casuali)
(2-nemmeno l’uso delle minuscole è casuale)
(3-anche alcune note ironiche sono volute)

libero

Una volta non se ne parlava neppure, oggi le cose sono molto diverse.
Nel Grande Fratello si da spazio.

Spinoza

Sull’Islam ha ragione, anche se per le ragioni sbagliate.
Per il resto, rivelano il suoi commenti la vera faccia della CCAR. Altro che misericordia…

michele

Scatizzi almeno è coerente con le posizioni ufficiali dei suoi superiori; quello che trovo aberrante è che ci sia gente che voglia continuare a credere che in realtà la vera chiesa sia un’altra, misericordiosa, buona etc etc . . se queste sono le posizioni ufficiali allora la vera chiesa è quella di Scatizzi e Ratzinger! E allora perchè qualcuno deve piagnucolare per continuare ad avere la comunione??? Come già detto sopra su questo blog, la sindrome di Stoccolma che alcuni oppressi hanno nei confronti dei loro gonnelloni oppressori è davvero avvilente . . .

Third Eye

Gli islamici si attaccano all’antico testamento senza interiorizzarlo, ok…

Ma il loro cristo esattamente dove ostracizza gli omosessuali?

Va ancora bene rifarsi a dove si dice di condannarli, in mezzo a precetti sull’ingestione di crostacei e consigli per vendere la figlia?

Alessandra

Se ho capito bene, alla fine il vescovo la comunione non la rifiuterà a nessuno (Se si sono pentiti?, etc), e gli “abominevoli” continueranno a sentirsi, appunto, orrendi peccatori recidivi.
Che però resteranno lì, a mendicare, così la chiesa si sentirà ancora più misericordiosa e tollerante, perfino.
Per me, però, che appartengo almeno a un paio di queste categorie, e sto raccogliendo i bollini per l’inferno, chiamarmi fuori è anche una questione di amor proprio.
Forse è vero anche che dipende dalla profondità del lavaggio del cervello – restare tenacemente attaccati a una religione nonostante ti danni, qua e dopo… Mah. Così poco pratico.

POPPER

Tanto rumore per nulla allora da parte del vescovo, quindi, questo è un ennesimo tentativo di gridare al lupo al lupo anche quando lui stesso non lo può distinguere tra i fedeli, ma alla fine, chi gli crederà più se il lupo nella politica di governo finirà per cannibalizzare le contraddizioni della chiesa e confondere i fedeli stessi con linguaggi confessionalisti di disinformazione?

La chiesa sa che sta perdendo consensi e il PDL altrettanto, ora anche i gay potranno mutare la loro scelta politica e rivolgersi al centrosinistra, oltretutto è vero che ormai sono quasi il 36% gli indecisi e crescono. La chiesa vuole epurare moralisticamente i suoi fedeli più liberali e democratici nella mentalità? Non posso che esserne felice, alla fine chi è che resta alla chiesa cattolica da indirizzare politicamente? Addio sogno di Bagnasco!

lucio

l’omosessualita’ condannata dalla Bibbia era motivata dalla prassi problematica dell’anticita’,quando gli uomini avevano,accanto alla famiglia,amanti di sesso maschile,a volte anche ragazzi.

Tuttavia la pratica dell’omosessualita’non é ammessa dalla maggior parte delle religioni. Il cattolicesimo non condanna l’orientamento omosessuale,ma l’atto che viene considerato un disordine. Tuttavia il catechismo cattolico dice di rispettare gli omosessuali e di non discriminarli.

In questi giorni sono state strumentalizzate le dichiarazioni di alcuni Vescovi che hanno soltanto ribadito la morale cattolica che nessuno é obbligato a seguire.

A qualcuno é sfuggito che i primi paesi a cancellare il reato di omosessualita’ tra adulti consezienti sono stati quelli di tradizione cattolica come la Polonia,Francia e Italia gia’ all’inizio del secolo scorso,mentre in altri come la Svezia lo hanno fatto appenna qualche decennio fa’.

In paesi ufficialmente atei come la Cina l’omosessualita’é punita con il carcere e lo stesso in diversi paesi ex comunisti. Per non parlare di quelli islamici.

POPPER

Lucio, non sei informato, la chiesa cattolica non ha firmato dala depenalizzazione del reato di omosessaulità nel mondo, proprosto dalla Francia e tutti lo sanno che per questo l’ONU ne era dispiaciuto, poichè la chiesa con la sua decisione di fatto considera tutt’ora l’omosessaulità un reato e da sanzionare.

Fri

In questi giorni sono state strumentalizzate le dichiarazioni di alcuni Vescovi che hanno soltanto ribadito la morale cattolica che nessuno é obbligato a seguire.

Su questo hai perfettamente ragione, e mi pare che molti qui si siano espressi in questo modo.

Tuttavia il catechismo cattolico dice di rispettare gli omosessuali e di non discriminarli.

Anche su questo hai perfettamente ragione, peccato che gli omosessuali per la chiesa cattolica vanno rispettati solo se rinnegano la loro natura omosessuale, se ammettono di essere nel peccato e se rinunciano a vivere pienamente la loro omosessualita’. Mi suona tanto come quelle donne che ammettevano (dopo giorni di inaudite torture) di essere delle streghe cosi che i bravi rappresentanti dell’inquisizione le potessero mettere al rogo per purificarne l’anima.

A qualcuno é sfuggito che i primi paesi a cancellare il reato di omosessualita’ tra adulti consezienti sono stati quelli di tradizione cattolica come la Polonia,Francia e Italia

non so della Polonia, ma in Italia e in Francia la depenalizzazione dell’omosessualita’ non e’ certo stata ottenuta per le insistenze della chiesa cattolica che, oggi come allora, si rifiuta di accettare l’omosessuale come semplice variante dell’infinita varieta’ che l’essere umano.

In paesi ufficialmente atei come la Cina l’omosessualita’é punita con il carcere e lo stesso in diversi paesi ex comunisti. Per non parlare di quelli islamici.

Siamo alle solite. Ma ve lo volete mettere in testa che se gli altri fanno peggio non e’ una buona scusa per le schifezze che facciamo noi?

Lorenzo Galoppini

Sindrome di Stoccolma dei gay verso la chiesa: ecco un particolare tema su cui, a mio avviso, l’Uaar come associazione dovrebbe impegnarsi con decisione mostrandone pubblicamente l’assurdità e la follia. Magari in collaborazione con associazioni gay varie.

cominetz

Sei omosessuale ma pretendi di far parte integrante della comunità cristiana e di Santa Romana Chiesa?
Sei musulmano e vuoi organizzare l’Oktoberfest in moschea?
A volte gli esseri umani amano farsi male con le proprie mani.

POPPER

Io penso che l’essere donna è naturale ostentarlo per ragioni di seduzione, come lo è per il maschio, ma se un corpo maschile non mi rappresenta psicologicamente, allora è violenza quella di chi mi impone di non essere e di non sentirmi diverso dall’aspetto corporeo, anzi, finirei per essere non naturale nel mio cmportamento, non spontaneo, più o meno come chi si nasconde ipocritamente sotto la tonaca.

Il vero diritto naturale, nella sua più ampia visione della natura psicologica degli animali, e noi siamo animali, della specie mammiferi, non mi chiede moralmente di comportarmi uniformemente alla visione eterosessuale dogmatizzata dalla Chiesa cattolica, al contrario mi lascia totale libertà di sentirmi come mi pare e piace, a prescindere che io abbia un corpo maschile o femminile, quindi repingo fermamente una visione eterosessuale cattolica che violenti il mio modo di sentirmi e di vivere la mia sessualità.

paniscus

“Io penso che l’essere donna è naturale ostentarlo per ragioni di seduzione, come lo è per il maschio, ma se un corpo maschile non mi rappresenta psicologicamente, allora è violenza quella di chi mi impone di non essere e di non sentirmi diverso dall’aspetto corporeo,”

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Scusa, ma che c’entra l’omosessualità con il transessualismo? Sono due cose completamente diverse! Mica tutti gli omosessuali “si sentono appartenenti all’altro sesso” o tanto meno hanno desiderio di cambiarlo!

Lisa

Near

Riguardo al fatto che il nuovo testamento renda più mite o in qualche modo critichi i messaggi del vecchio, questa è una contraddizione e una falsità, in quanto la parola di Dio si manifesta sia direttamente nel vecchio testamento, sia attraverso il figlio-“padre” del Nuovo Testamento.

Non è affatto vero che Gesù ha affermato che la lapidazione non è giusta, ha semplicemente concesso la sua pietà ad un’adulera, intimandole però di non peccare mai più, ma in nessun caso ha predicato esplicitamente contro questa pratica.

Chi crede in me sarà salvo, chi non è con me sarà dannato, questa è la tolleranza del cristianesimo, tradita dal Concilio Vaticano Secondo e non a caso adesso la chiesa sta rivalutando in maniera critica questo evento, in quanto non sussistono le condizioni per un concetto di chiesa tollerante e rispettosa verso il diverso dal cristiano, condannato dal fondatore stesso alla peggiore delle pene, ossia, la dannazione eterna.

Ergo, non è affatto vero che il cristinesimo è più umano o in qualche modo migliore dell’islam, questa è una presunzione basta su una personale interpretazione di ciò che non potrebbe essere interpretato per quanto riguarda i credenti.

Deicida

Condovido.
Il “Mitico” Gesù, non si è mai sognato di affermare (ovviamente così hanno scritto i suoi narratori, perchè di quello che realmente avrebbe potuto affermare lui , in person, non c’è storicamente traccia) che la lapidazione fosse una pratica orrenda, tuttaltro che espressione di amore e carità. La sua critica risiedeva nel fatto che chi accusava l’adultera era anch’esso colpevole di qualcos’altro e, quindi, non degno di comminare il giusto castigo. Ne, peraltro si sogna di dire che l’adulterio non era un crimine, dato che termina il suo sermoncino con il noto: “vai e non peccare più”-
Daltronte , abbiamo avuto modo di apprezzare l’umanità del cristianesimo nei processi della “Santa Inquisizione”. Gioverebbe ricordare a tutti, come ha fatto meritoriamente il Dott. Luigi Tosti, il modo come venivano condotti gli interrogatori , elencando gli strumenti adoperati ed il loro uso.

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