Canzone di Povia su Eluana: ok da Beppino Englaro, critiche da Chiesa

Opinioni divergenti sulla canzone che sarà presentata dal Povia alla prossima edizione del festival di Sanremo, intitolata La Verità e dedicata ad Eluana Englaro, di cui è stato diffuso il testo. Ieri Beppino Englaro, durante il programma Otto e Mezzo su La7, ha dichiarato: “Non ho nulla in contrario sulla canzone di Povia. Quando l’ho incontrato, non sapevo le parole. È un ragazzo simpatico e gli ho detto che non avevo nulla in contrario. Se avrà successo mi farà piacere”. Qualche imbarazzo sembra invece levarsi dalla Chiesa:  il cardinale Josè Saraiva Martins, esponente del Pontificio consiglio pastorale per la Salute, è critico. “Credo che sarebbe stato più saggio e prudente, da parte di Povia, non presentare al Festival un testo che rischia seriamente di essere interpretato come un inno all’eutanasia”, afferma il cardinale, soprattutto “nel momento meno opportuno, quando il Parlamento avrebbe bisogno di ragionare serenamente sulla Legge relativa al cosiddetto ‘fine-vita’ al suo vaglio, senza polemiche o condizionamenti esterni”.

Archiviato in: Generale

74 commenti

Alessandro Bruzzone

Al solito i buoni preticelli non mettono becco nelle questioni politiche… anzi, ora sono persino addetti alla propaganda. Vuoi vedere che in questa società mi toccherà persino rivalutare Povia?

fiertel91

Specialmente invitano a non far propaganda un cantante, quando loro uomini di Chiesa sono i primi. E aggiungo che loro non la fanno con canzoni, ma con un sistema paramafioso.

libero

Questo cardinale è portoghese e non si preoccupa di far mettere i crocifissi nelle scuole portoghesi e nemmeno in quelle francesi, belghe e nnele scuole svizzere, che tra l’altro forniscono proprio le guardie per il papa !

Rothko61

«Non sono religioso né praticante, ma sono credente e mi viene da dire che qualcuno mi avrà aiutato a scriverla…».
A prescindere dalla canzone e dal suo testo, bastano queste parole per inquadrare Povia!

Eristico Epicureo

in effetti non si capisce granchè che posizione voglia prendere viste le contraddizioni palesate in solo 10 parole, ma alla fine lui è un cantante e va bene così 🙂

a-ndrea

Beh, Povia sarà libero di dire e credere quello che gli pare, o no?

Rothko61

Non c’è dubbio: per me può cantare dal tramonto all’alba o viceversa.
Ma l’ispirazione divina mi incuriosiva. Chissà se è stato il dio in cui crede a suggerirgli anche il magico verso di una sua vecchia canzone: “Più o meno come fa il piccione l’amore sopra il cornicione”.
Bragi, Kvasir, Saga, Odino o Apollo?

libero

Povia con le parole
«Non sono religioso né praticante, ma sono credente”
si sta dichiarando un possibile eretico, forse un deista.

a-ndrea

Incredibile. Ora occorre il timbro vaticano anche sui testi delle canzoni di Sanremo.
Non se ne può più

Fiorenzo Nacciariti

Anch’io ho avuto la stessa impressione leggendo: “Credo che sarebbe stato più saggio e prudente, da parte di Povia, non presentare al Festival…”.
Ma forse anche il cardinale stava esprimendo una sua impressione e non una larvata minaccia.
Eppure la mia prima impressione è stata netta e immediata.

Fiorenzo Nacciariti

Leggendo la frase “Credo che sarebbe stato più saggio e prudente, da parte di Povia, non presentare al Festival… “, mi è venuta in mente la canzone di Virgilio Savona: “Sono cose delicate”.
http://www.youtube.com/watch?v=zHK8qRVYGBY&feature=player_embedded
Nota: Virgilio Savona canta tale canzone con accento siciliano.
Questa deve essere stata la molla che ha suscitato la mia impressione di cui sopra.
La parola “mafioso” vuole dire più cose, con riferimento a quanto si sta commentando, per quello che mi riguarda, escludo il significato di “appartenente a Cosa Nostra” o altra connotazione criminale nel senso del codice penale, mi riferisco alla mentalità che credo risulti dalla canzone Sono cose delicate.

Flavio

E’ una canzone che vuole strappare qualche lacrima. La situazione raccontata nel testo pero’ non e’ quella di Eluana, nel suo cervello non c’era attivita’ (niente coscienza, niente dolore) e lasciarla morire era un gesto di pieta’ per il ricordo della ragazza. Quindi mi sembra una canzone sull’eutanasia piu’ che su Eluana.

Stefano Grassino

@ Josè Saraiva Martins

Scusi Cardinale Esimio ma se il Sig. Povia avesse fatto una canzone contro l’eutanasia la RU-486 e similari, avrebbe detto le stesse cose? Personalmente dubito. Più che uomini di fede, mi sembrate uomini in malafede.

libero

Sono preoccupati per la deriva laicista, cioè che gli italiani voglione essere liberi di pensare con la loro testa.

ateismo

questo sembrerebbe spezzare una lancia in favore di povia, criticato – non saprei dire bene se giustamente o meno – per omofobia a suo tempo. E’ molto positivo che gli artisti si esprimano liberamente, specie se in direzioni poco buoniste.

agnese l'apostata

povia è uno dei molti cantantoruncoli sprovvisti del benchè minimo talento che girano attorno a san remo.parla a vanvera su argomenti di moda al momento…la mia parziale consolazione è che un giorno di lui si perderà qualsiasi ricordo;ciò che mi secca fortemente è che per un bel pezzo ce lo dovremmo sopportare,lui e il corollario di squallidi dibattiti sui suoi testi da quattro soldi.una canzone molto bella che parla anche di eutanasia (senza nominarla apertamente) è ” le poids d’un amour”,scritta da un bravissimo rapper francese di nome soprano

a-ndrea

Povia può piacere o no… chi se ne frega!
SONO SOLO CANZONETTE diceva Bennato.
La canzone “Luca era gay” poteva non piacere (personalmente non mi piaceva la melodia) ma era solo una storia singola, come ha detto lui e come è parsa a me. Il resto è esagerazione. Secondo me.
Questa è un’altra storia, potrà dire la sua… o deve scrivere solo “amore mio sono tanto triste mi manchi tanto”?
Il mondo è bello perchè è vario.
L’atteggiamento contro “Luca era Gay” è identico all’attuale contro “La verità”.
Difendo la libertà di Povia di cantare quello che gli pare.
Anche il Cardinale può dire quello che gli pare, e difendo il suo diritto di dirlo.
Ma un mondo dove decide lui “chi può cantare cosa” non mi piace affatto.
Questo è il punto. Non Povia.
Privo di talento? pazienza!

Asatan

a-ndrea sono d’accordo… ma solo fino al punto in cui non giunga all’istigazione a delinquere o all’istigazione al suicidio.
Prendi i siti neo-nazistio ku-kuz-clan che incitano alla violenza fisica e all’omicidio. Oppure ai siti “pro ana” in cui si fà l’elegia di anoressia e bulimia mirando a utarget di adolescenti che vengono spindi ad un lento suicidio.

Ovviamente Povia non rientra in questi estremi, è solo un picio in cerca di pubblicità, per nel mare dell’informazione gira anche parecchia roba pericolosa.

Pensi che l’aumento di aggressioni a persone GLBT e la campagna di hate speech contro i no etero martellata su ogni massmedia dalla CCAR siano slegate?
Che l’incitamento alla violenza da parte di lega, forza nuova e affini sia slegato dall’aumento degli agguati contro immigrati e diversi in genere?

a-ndrea

Non confondiamo piani diversi. Io non capisco il problema. Se Povia fa i soldi ed è furbo, mi pare che sia comunque lecito.
Povia non instiga nessuno dai, racconta le sue storie, sulla qualità delle quali si può discutere, ma finisce li.
Non diceva che i gay erano malati, ma che uno era gay e adesso non lo è più. Qual è il problema? non può capitare? Finita li. Poteva cantare “Luca era credente e ora non lo è più” o “Luca era ateo e ora non lo è più”. Che problemone.
Ora dice “lasciatemi volare”…
ma chi se ne frega!!!
La canzone, più in generale l’arte (anche quella che non ritenete qualitativamente valida) non sono INFORMAZIONE. Sono espressione. Certo può influenzare, ma come mille altre cose.
“Non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, ma si possa far poesia” (Guccini)
Divendo Povia, tanto come mi da fastidio che un Cardinale o un politico o una associazione gay ritenga di potere decidere chi va a San Remo e chi no.

Questo è il principio di libertà. Il resto è intolleranza, violenza da chiunque provenga.

car80

Diciamo che sono piuttosto le dichiarazioni sui giornali lasciate da povia che erano omofobe più che la canzone. Parlare di violenza per le associazioni gay mi sembra veramente ridicolo non mi risulta che lo abbiano minacciato di morte. Difendi povia, ma perché ha bisogno di essere difeso? La sua canzone è stata persino promossa da Mogol. Personalmente sono invece deluso dall’atteggiamento di englaro, sponsorizzare una persona del genere che comunque ha cantato la storia di un ragazzo che viveva male l’omosessualità è poi trova la felicità nel matrimonio non mi sembra poi tanto diversa dalle trasmissioni di cantalamessa.

Mattia

“povia è uno dei molti cantantoruncoli sprovvisti del benchè minimo talento che girano attorno a san remo.parla a vanvera su argomenti di moda al momento…”

Concordo in pieno, e aggiungo: “…per ricavarne pubblicità e soldi”

paniscus

Ho scoperto con stupore che sua figlia va all’asilo nido insieme al mio.

Non avevo nemmeno la più pallida idea che vivesse dalle mie parti (e infatti probabilimente non ci vive, sta a Milano e la famiglia la vede solo nel fine settimana).

Comunque, presenza fisica non pervenuta, nemmeno una volta in due anni scolastici, si occupa sempre di tutto la madre…

ciao
L.

fiertel91

“uno dei molti cantantoruncoli sprovvisti del benchè minimo talento che girano attorno a san remo.parla a vanvera su argomenti di moda al momento.”

E in modo intellettualmente non originale e sterile, aggiungerei,

Dalila

Infatti mi aspetto che speculi il prossimo anno su argomenti come i soldati uccisi in Afghanistan oppure sul dramma dell’immigrazione.
Voi che dite, avrà già preparato i testi?

Paolo Garbet

“quando il Parlamento avrebbe bisogno di ragionare serenamente … senza polemiche o condizionamenti esterni”

MA CERTO! tranne, ovviamente, quando i condizionamenti arrivano dal vaticano!

CHE SCHIFO DI PAESE

Paul Manoni

Quoto!
Quando sono loro a fare ingerenze, tutto bene….
Quando invece sono le canzoni del festival, allora NO!…
“Il parlamento deve lavorare serenamente”
Che schifo!

Tommaso

Un giudizio condivisibile su povia lo ha già espresso agnese l’apostata, e non credo si debba aggiungere altro. Però non voglio dimenticare l’oscena polemica che egli volle cavalcare lo scorso anno: la protervia, l’ignoranza e la smisurata presunzione con la quale egli volle difendere un testo omofobo indifendibile non erano degne del rispetto che si deve portare alle opinioni altrui. Si è trattato di un caso emblematico in cui, accampando il proprio diritto all’espressione di una libera opinione, si dette la stura alla omofobia più gretta, alla generalizzazione più superficiale e alla indebita propaganda di terapie riparative antiscientifiche e reazionarie. Fu una vicenda inquietante e pericolosa, che ha alimentato e supportato la visione regressiva e fascista della presenza delle minoranze nella società. Non a caso, la strumentalizzazione da parte della destra non si limitò al solo Sanremo, ma continuò in occasione dell’assegnazione da parte di Mogol del premio “testo dell’anno”.

Lorenzo Galoppini

Quoto.

Non ho letto il testo della canzone, ma, da quello che ne ho sentito dire sinora, anche nei vostri commenti, mi verrebbe da pensare: come mai questa inversione di rotta?
Anche se trattano due argomenti diversi (i gay e l’eutanasia), le posizioni in quanto a liberalità sono ben diverse.

Adler Marchi

Non e’ che di queste cose non si possa fare delle canzoni, anzi, ricodo “piccola storia ignobile” di Guccini come un capolavoro piu’ valido di 100 comizi sull’aborto.
Pero’, a mio avviso, Povia e’ un autore mediocre che lucra banalizzando temi che avrebbero bisogno di analisi profonde, buttandola tutta nel “sentimento” che tanto piace ai piu’.
I vescovi (come molti politici) dicono sempre le stesse cose, non c’e’ da stupirsi se quando gli fa comodo applaudono, quando non gli va bene minacciano.

paniscus

Ecco, diciamo che Povia sta ai livelli con cui NEK, e non Guccini, ha parlato del tema dell’aborto…

Lisa

agnese l'apostata

beh per favore ma che paragoni…ma dai…un po’ “blasfemi” 😉 povero guccini!
@paniscus
secondo me povia è molto al di sotto anche di nek,che non ho mai sopportato,ma almeno erano solo innocue canzonette

paniscus

Mi riferivo a una canzone specifica sul tema dell’aborto, che a suo tempo fece discutere. In pratica, era l’inno del giovane padre disperato, che ha la compagna che vuole abortire mentre lui invece il bambino lo vuole, e cerca di convincerla a cambiare idea (il che mi può anche stare bene, se è fatto responsabilmente e con rispetto), ma lo fa con gli argomenti più melensi, stucchevoli e perbenisti che si possano immaginare.

L’idea era: confrontala appunto con quella di Guccini, e vedi…

LIsa

Stefanom

senza polemiche o condizionamenti esterni!!!!!!!!!!!!! Da che pulpito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non hanno un minimo di pudore……!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Marco Uno

AHAHAH si, incredibile leggerlo.
Del resto chi predica la povertà coperto d’oro non si ferma davanti a quisquilie di incongruenza. 😀

Paul Manoni

Quando sono loro che fanno ingerenze, tutto bene…
Quando al festival si presenta una canzone che non gli piace politicamente, allora NO!
Che schifo…

Roberto Grendene

“il Parlamento avrebbe bisogno di ragionare serenamente sulla Legge […] senza polemiche o condizionamenti esterni”

E’ paradossale come tale affermazione provenga da chi di fatto condiziona le leggi, le istituzioni, la società, la cultura, la ricerca scientifica, i mezzi di informazione.

Per non parlare dei bambini della scuola statale, che dai 3 anni di età sono sottoposti per due ora la settimana all’insegnamento della religione cattolica, da parte di insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo stato. Le alternative a questo condizionamento infantile sono spesso inesistenti, anche se la legge (pur pesantemente clericale) dice che la scelta di avvalersi o no avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica non deve portare a nessuna forma di discriminazione

POPPER

era inopportuno anche che Berlusconi se ne uscisse fuori con il suo rammarico ipocrita a ci Fini aveva consigliato il silenzio e il rispetto.

dv64

“…quando il Parlamento avrebbe bisogno di ragionare serenamente sulla Legge relativa al cosiddetto ‘fine-vita’ al suo vaglio, senza polemiche o condizionamenti esterni”

Lo sprezzo del ridicolo sfoggiato dal cardinale è quasi ammirevole…

Giulia Pinn

“nel momento meno opportuno, quando il Parlamento avrebbe bisogno di ragionare serenamente…”
Serenamente o con il fiato sul collo dei vescovi?

fiertel91

Sicuramente però attirerà l’attenzione dei media. Che scarto dell’industria musicale. E’ un bug del sistema commerciale.

Spinoza

Inno all’eutanasia…sono ossessionati.
Pronunci “liberalismo”, e capiscono “relativismo nichilistico”.
Dici “diritti”, e capiscono “tentazione demoniaca”.
Dici “laicità”, e capiscono “arroganza dell’uomo che si svincola da Dio”.
O sono più fini e intelligenti di noi, se riescono a cogliere questi reconditi significati a cui noi non pensiamo, oppure non so io che pensare.

libero

“cardinale Josè Saraiva Martins, esponente del Pontificio consiglio pastorale per la Salute”
Ma questo cardinale è cittadino italiano ?
E’ nato in Portogallo a Gagos do Jarmelo, Diocesi di Guarda, Provincia di Beira Alta.
Se non è cittadino italiano perchè non pensa a far mettere i crocifissi nelle scuole portoghesi, che credo ne siano sprovviste !

POPPER

Era inopportuno anche l’uscita di Berlusconi a cui Fini ha consigliato di stare in silenzio, ma al rammarico ipocrita di Berlusocni la chiesa non ha replicato come in questo caso per la canzone di Povia. Due pesi e due misure nel giudizio della chiesa verso la politica e la vita di noi tutti e delle attività di spettacolo e arte non fa bene alla credibilità della chiesa stessa.

A forza di gridare al lupo al lupo quando non c’è all’esterno della chiesa, non si verrà più creduti quando si presenterà davvero a minacciare la chiesa al suo interno, ed è già li il lupo in vaticano ma fan finta di non vederlo.

Prendersela con una canzone che non è per nulla inoportuna ed è anche bella, vuol dire che la chiesa è alla frutta, non riesce più a ragionare già lei serenamente e ipotizza scenari solo virtuali e retorici, demagogici.

libero

Dato che siamo in argomento Ignazio Marino raccomanda di inviare una lettera da inviare a Fini: fini_g@camera.it, per una legge migliore sul non-testamento biologioco che vorrebbero approvare.

Presidente Fini,
sono un sostenitore dell’appello per il testamento biologico (www.appellotestamentobiologico.it) promosso dal senatore Ignazio Marino e da numerose personalità del mondo giuridico, scientifico e culturale italiano.
La legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento, approvata dal Senato sarà presto all’esame dell’Aula della Camera dei Deputati.
Le scrivo per invitarLa a non ignorare la mia voce.
Chiedo una legge per il diritto alla salute ma contro l’obbligo alle terapie.
Chiedo una legge laica, tracciata nel solco dell’art. 32 della nostra Costituzione.
Mi auguro che il Suo contributo sia determinante nell’aprire una nuova fase di riflessione e condivisione su un testo che attualmente è contro le evidenze scientifiche e la libertà individuale.
Un confronto che consenta di uscire da un’impostazione ideologica, rendendo la legge utile per le persone in modo che ciascuno possa scegliere liberamente a quali terapie sottoporsi e a quali rinunciare.
Grazie
Firma

Fonti:
http://www.italialaica.it/cgi-bin/news/view.pl?id=010227
e
http://www.appellotestamentobiologico.it

pincopallino

Secondo questo cardinale il nostro parlamento si farebbe condizionare, nella sua funzione di legiferare, da una canzone presentata al festival di S remo, e da Povia per di più….
Si vede che i nostri palramentari sono talmente proni al vaticano che i cardinali stessi li vedono facilemente influenzabili?

Claudio Diagora

E’ terrificante pensare che un Povia qualunque possa scompaginare e condizionare le decisioni del Parlamento, facendogli perdere la capacità di ragionare serenamente!
Ma questo monsignor Soralella si fa di maraschino?

agnese l'apostata

@a-ndrea
sono d’accorso con te,ognuno può cantare ciò che più gli aggrada,ma un po’ di decenza,per la miseria!”luca era gay”non è una storia di una persona singola,è la volontà di “illuminare” e portare sulla “retta via” quegli invertiti dei ricchioni,dai,non ci si può girare attorno,nel migliore dei casi li considera dei poveretti da curare e compatire,non persone con una sessualità diversa da quella della maggioranza,e sì,sinceramente preferirei che cantasse robetta d’amore,almeno sarebbe innocuo.secondo me la musica dovrebbe anche fare informazione,ma vabbè,è un’opinione personale (e qui l’hip hop lascia il segno…in una canzone che mi piace molto si dice:le mie rime sono il telegiornale delle strade)
per me san scemo,ops,san remo,non esiste da anni.è ricomparso i tre minuti in cui un paio d’anni fa si esibì frankie hi n-r-g con “rivoluzione”.per me è lui il vincitore di tutte le edizioni presenti e future
@paniscus
chissà perchè un simile atteggiamento non mi stupisce!

a-ndrea

bah… mi sono stancato. Personalmente Luca era gay era tutt’altro che una gran canzone. punto.
Ma se avesse cantato “luca era credente, poi ci ha pensato bene ed è diventato ateo”, oppure “Luca era etero, poi è diventato gay” non avrei letto che voleva ignobilmente illuminare i credenti (o gli atei, o gli etero) e portarli sulla retta via (o viceversa).
Ripeto, io penso che fosse una singola storia. Pazienza. Credo che sopravviveremo tutti.

daniè

@Diagora
Oddio, vista la capacità di ragionare di alcuni parlamentari la preoccupazione è lecita

agnese l'apostata

che poi a me il rifacimento di elio e le storie tese piace assai…con l’incredibile rivelazione che forse PURE IL PICCIONE E’ GAY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Murdega

Tanta paura per una canzone,tanta paura per Harry Poter,tanta paura per
Il Codice da Vinci e tanta paura per tante altre cose,ne avessero azeccato una.

stefano f.

scusate ma c’è qualcuno che ancora guarda il festival di s.remo?

davvero?

ma come fate? 🙂

lacrime e sangue

Qui siamo di fronte al problema che più preme alla chiesa: COME CONDIZIONARE GLI ANALFABETI?

Visto che la casalinga di Voghera e la new entry casalinga napoletana, i TV-dipendenti e i giovinastri scioperati non leggono, ma piangono lacrimucce d’ammmmore e d’invidia per Sanremo, alla TV devono passare solo testi clero-doc. L’anno scorso andava bene perchè era interpretabile come omofoba – e non mi interessano le intenzioni del cantante, mi riferisco alle interpretazioni.

Quest’anno, niet! troppo anti-clero.

Lasciamo Povia dov’è e pensiamo invece alla censura subita in Italia dai Negrita – mai ascoltati se non nella loro unica canzone censurata (ascoltabile credo solo a Virgin Radio):

la macchina che guidi
guarda bene non è tua,
la paghi tutti i giorni
al fabbricante di liquame
che va a cena con i santi
che t’infilano le bombe nelle tasche.

e fanno guerre
che bruciano ragazzi come te
che cadono col sogno di proteggere un sogno
e in chiesa la gente che piange
fa largo e si stringe,
nel posto in prima fila
c’è sempre un governante
che tratta col mercante
che cena con i santi
che tirano le bombe
e tirano le somme
e il ciclo non si rompe,
la guerra non è santa,
ma noi stiamo arrivando…

col libro in una mano,
la bomba nell’altra…
(rit.)

nel pane c’è il corpo,
nel vino c’è il sangue;
nell’oro il demonio,
nell’umiltà il santo…
nel pane c’è il corpo,
nel vino c’è il sangue;
nell’oro il demonio,
nell’umiltà il santo…

scintilla un anello
di giallo metallo,
la mano pietosa
saluta il consiglio…
al polso gemelli
di rosso rubino,
su un abito bianco
di seta e di lino…
la porpora è un manto
di gloria e di vanto,
sul petto una croce
con sopra il suo santo…
“non m’immortalate!”
diceva il suo canto,
“non mi sbandierate!”,
gridava il suo pianto.

nel pane c’è il corpo,
nel vino c’è il sangue;
che dio ci perdoni,
se stiamo pregando…

col libro in una mano,
la bomba nell’altra…
(rit.)

abbiamo il fuoco,
abbiamo ragione.
saremo più grandi,
saremo più uniti,
saremo più forti
di chi ci ha colpiti…

col libro in una mano,
la bomba nell’altra…
(rit.)

POPPER

ma scusate, Sanremo è sotto la giurisdizione della Santa Inquisizione? Perchè ste cardinali così contorti da filtrare il moscerino della canzone di Povia e ingoiare il cammello dell’inopportuno rammarico del Premiere per la morte di Eluana, anzi più per come è morta?

Era meglio il silenzio e il rispetto sia da parte della politica che della chiesa cattolica.

Commenti chiusi.