Crocifisso, il testo del ricorso del governo

Il governo italiano ha pubblicato sul proprio sito il testo (in francese) del ricorso presentato alla Grande Camera contro la sentenza con cui la Corte Europea dei Diritti Uomini si è pronunciata contro la presenza di crocifissi nelle aule scolastiche. Il governo ha messo a disposizione anche una sintesi in italiano del ricorso stesso.

Archiviato in: Generale, UAAR

22 commenti

fiertel91

E quali sarebbero le argomentazioni?

Dicono che l’ateismo o agnosticismo non sono una soluzione laica valida, perché se non ci sono simboli, sono ateo o agnostico, e se ci sono, sono credente. E’ quindi uguale. E tra i due, il Governo sceglierebbe la seconda opzione.

Dicono che c’è diritto all’autodeterminazione delle nazioni in ambito confessionale, per cui l’EU non deve intromettersi della questione Lautsi e che il precedente della Turchia è contraddittorio a questa sentenza. Forse l’unica istanza accettabile.

Dicono che se ci si cura troppo della sensibilità altrui, si rischia caos normativo.

Mi aspettavo, sinceramente delle argomentazioni più consistenti.

Paolo Garbet

La sentenza ci riportava al rispetto della nostra carta costituzionale. Quindi in pratica al nostro governo non importa una cippa della nostra Costituzione.

POPPER

mi soffermo su questa frase:

Il Governo ha sottolineato, inoltre, che la tesi accolta dalla Corte – secondo cui l’esposizione del crocifisso in aula può rivelarsi incoraggiante per alcuni allievi che a quella religione aderiscono, ma emotivamente “inquietante” per allievi che professano altre religioni o che non ne professano alcuna – finisce per riconoscere un diritto alla protezione di sensibilità più o meno soggettive con relativa, grave incertezza giuridica.

quindi critico formalmente e fermamente le parole: “finisce per riconoscere un diritto alla protezione di sensibilità più o meno soggettive con relativa, grave incertezza giuridica” ……in quanto la stessa fede nel crocifisso è soggettiva e non merita, in modo discriminatorio contro altre fedi e convinzioni, di essere scelta a simbolo della nazione, e poi io preferisco uno stato laico neutrale ed imparziale, non una teocrazia od uno stato confessionalista.

Incertezza giuridica? Grazie forse al Governo e alle intepretazioni di Mancino, se prendiamo ad esempio il caso Tosti. Ma come, nella Costituzione non ci sono già le basi per uno Stato Laico? O è solo che si sono aggiunte leggi e normative che sono incostituzionali o interpretazioni confessionaliste dovute a lacune e contraddizioni che esistono tra leggi e normative regionali e governative che fanno a pugni tra loro e abbisognano sempre delle sentenze della Cassazione? (vedi per esempio il nuovo lodo antimafia a cui ha fatto seguito la sentenza della Cassazione che ha sollevato dubbi sull’efficacia dei processi brevi contro la mafia e che ha ulteriormente costretto il governo a modificarlo).

Se esiste una incertezza giuridica è a causa del Governo attuale che è palesemente in conflitto di interessi e vuole dettare leggi morali ispirate alla chiesa cattolica pur di compiacerla e avere i voti dei cattolici per poi imporre sempre la propria visione distorta della laicità dello Stato. Berlusconi deve dimettersi!

Paul Manoni

In sostanza il ricorso dice che la CEDU avrebbe dovuto farsi gli affaracci suoi, e lasciare che le leggi arcaiche e cattotalebane che vanno contro il principio di laicita’ stesso espresso nela Costituzione, facessero il loro corso.
Bane….
Ci vediamo davanti alla Grande Camera! 😉

Deicida

Con questa presa di posizione si difende un “Regio decreto” del 1924, adottato in pieno regime fascista, palesemente in contrasto con la Costituzione del 1948.
E’ l’unico aspetto normativo a cui può farsi riferimento per giustificare la presenza dei crocifissi nei locali del servizio pubblico…….dimenticando, però, che , nello stesso regio decreto si imponeva anche l’esposizione della bandiera (con stemma sabaudo) e del ritratto del re. Come mai , sebbene la giurisprudenza ha più volte precisato che detto decreto sarebbe da ritenersi abrogato, ad esso si continua far riferimento attraverso circolari ministeriali e sentenze dei vari TAR e Consigli di Stato? Non sarebbe altrettando giusto, allora, chiedere l’esposizione del ritratto del re e della bandiera con lo stemma sabaudo?

Deicida

E magari anche del fascio littorio e del ritratto di Mussolini………Tanto, se le cose politiche continuano ad andare in questo modo, presto ci arriveremo.

pastafarian

lo avevo fatto notare già in un mio post di molto tempo fa: la logica matematica vuole che quando si usi il simbolo logico and e non or si debbano verificare tutte e due le condizioni, quindi o si abroga in toto il regio decreto o si deve anche esporre il ritratto del re e la bandiera con lo stemma sabaudo.
(ma la logica in Vaticalia non ha diritto di cittadinanza)

hexengut

ci siamo già, ci siamo…e al vomitevole truccato non servono bandiere: la sua faccia impazza su tutte le reti, sue, e su tutti i giornali, suoi; quanto ai fasci littorii i suoi sono in carne e ossa e gli fanno scorta: faccendieri, collusi e condannati in parlamento; donzelle di facile virtù e passati discutibili assurte ad alte cariche; e veline, mignotte di regime, servi del reame, mafiosi e mezzo paese lobotomizzato dalla potenza mediatica, tutti pronti ad esultare perché “meno male che il coprolito c’è!”.

sabre03

Aggiungerei che il testo francese è una traduzione maccheronica dall’italiano…..Non siamo neanche c.azzi di pagarci un madrelingua.

puric

forse i madrelingua francese che lavorano per il governo si sono tutti rifiutati di collaborare a una porcheria del genere…

maxalber

Certo che per affermare che un muro senza crocifisso e la posizione di neutralità dello Stato sono forme di sbilanciamento a favore di ateismo e agnosticismo ci vuole una bella faccia di tolla.
Oltre che un’ignoranza (o un’ipocrisia a scelta) da far paura.

Sottolineo che il ricorso dello Stato per la revisione della sentenza NON è un atto pubblico.
Dovremmo conoscerne i contenuti solo dopo la decisione della CEDU.
Nel momento in cui lo Stato lo pubblica nel suo sito istituzionale, sta commettendo un (ennesimo) atto illecito.
E’ evidente (ma serviva anche questo esempio?) che questo governo impone le regole agli altri, ma se ne considera esentato.
Questa NON è una democrazia.

Carlo Montangero

Un commento e una domanda.
Il commento: questo ricorso spazza via definitivamente i discorsi sulla presunta laicità del crocefisso, visto che si appella direttamente alle norme relative alla libertà religiosa.
La domanda: la Corte non accetta istanze in Italiano?

a-ndrea

Le sentenze e le decisioni della Corte europea convenzionalmente sono redatte in inglese e/o francese.

a-ndrea

Sono basito.
Davvero umoristico come ricorso
“Se non c’è il crocefisso lo stato è ateo…”?
Lo stato non ha opinioni religiose o politiche!
Incredibile.
E’ come dire “senza la falce e martello lo stato non è comunista…” APPUNTO!
Vabbeh, meglio… A parte la figuraccia, la sentenza è scontata.

Thomas

bene ci stiamo preparando per un’altra bella figura da fessi…

libero

La Svizzera non ha i crocifissi nelle scuole e la Svizzera fornisce le Guardie al Papa !

Paolo

Il simbolo del mio credo è una vagina grondante secrezioni; posso metterlo in tutte le aule? Non è un simbolo ateo! […quel sunto è fuffa…]

Commenti chiusi.