Crocifisso, il PD sostiene il ricorso del governo

Il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti, e il costituzionalista Stefano Ceccanti, entrambi esponenti del PD e primi firmatari della proposta di legge volta a introdurre il cd. “sistema bavarese” (cfr. Ultimissima del 29 gennaio), hanno espresso la loro soddisfazione per il ricorso presentato dal governo contro la sentenza della Corte di Strasburgo sui crocifissi (cfr. Ultimissima del 10 febbraio). Secondo i due, il ricorso “è questa volta convincente […] la Corte dovrebbe rivedere la sentenza”.

Archiviato in: Generale

155 commenti

diana

con tutti i problemi che abbiamo possibile che ci interessa la battaglia contro i crocifissi? Io non sono cattolica, ma non capisco che fastidio dia il crocifisso, ma per caso a qualcuno di voi ne è caduto uno in testa?

Alessio Mameli

A parte che il crocifisso è stato imposto da una legge fascista, un decreto regio del 1924, ma ciò per cui ci si batte è il rispetto della laicità. Negli edifici statali non devono esserci simboli di alcuna religione, neppure di quella storicamente maggioritaria. Poi è vero che i problemi in realtà sono altri, ma la goccia scava la pietra….

Il vero problema è il fatto che, nel nostro parlamento, la maggioranza dei parlamentari non rispetta la laicità e non capisce che la libertà di religione e di coscienza non può significare che essi possano imporci la loro visione delle cose anche se ciò non serva a garantire al tempo stesso libertà e sicurezza individuali e coesione sociale (l’unico fine di leggi laiche).

Deicida

E’ vero che abbiamo tanti problemi. Certamente molti dei quali molto più stringenti e gravosi come la situazione economica, la disoccuppazione, la precarietà del lavoro e, aggiungerei, la crescente deriva antidemocratica espressa dall’attuale maggioranza clerico-fascista.
Il punto è, che, una visione politica coerentemente logica deve affrontare le problematiche cercando , per quanto possibile , di mantenere in piedi un quadro complessivo di tutti gli aspetti tra loro in interdipendenza.
L’arroganza irrispettosa dei principi laici della Costituzione Italiana, con cui si vuole a tutti i costi mantenere nei luoghi pubblici il simbolo di una religione che non è e non potrebbe essere di tutti, è quella stessa arroganza e non rispetto dei diritti che porta a varare leggi e provvedimenti “ad personam”, ovvero a portare avanti politiche economiche vessatorie verso i ceti più deboli ma oltremodo utili al capitalismo finanziario.

Fuffa Forte

Cara Diana, il crocifisso non da nessun fastidio, ma allora non dovrebbe neppure dare fastidio il toglierlo, od il non averlo…
Da’ invece molto fastidio il fatto che i cittadini italiani possano venire discriminati, e con loro i loro figli, all’interno di locali *istituzionali*, specie se frequentati per *obbligo di legge*, nella esposizione privilegiata di uno ed un solo simbolo religioso in cui si riconosce unicamente una parte, per quanto cospicua, della cittadinanza
Non esiste un motivo valido, che non sia il privilegio accordato ai cattolici e solo a loro, per esporre il loro simbolo, e solo il loro, in luoghi istituzionali.
Il problema non dovrebbe essere togliere il crocifisso, dovrebbe essere il ritenere *naturale* il NON metterlo, esattamente come *io* non mi sogno di appendere niente alle pareti di luoghi istituzioni che non sia la bandiera italiana o lo stellone d’italia, simbolo della repubblica.
E fa molta tristezza che una questione fondamentale di *parita’ di diritti e di trattamento e di opportunita’* fra cittadini venga relegata al rango di bagatella fra comari indispettite. Fa tristezza l’incapacita’ di comprendere la estrema e ramificata profondita’ della discriminazione di cui l’esposizione del crocifsso e’ solo la punta dell’iceberg

Saluti.

Fuffa Forte

Alessio Mameli

Chiederei ai cattolici integralisti: ” se si imponesse l’immagine del presidente della repubbllica nelle Chiese, vi andrebbe bene?”

Reputo di no.

“Allora come mai voi pretendete che negli edifici statali, che devono essere aconfessionali, in quanto sono di tutti, ci sia un vostro simbolo religioso? ”

Chissà che cosa risponderebbero!

In realtà lo so: partirebbero col dire che l’Italia è da sempre cristiana, che gli italiani sono intimamente tutti cattolici, che il crocifisso parla anche agli atei (come ha ribadito il signor Joseph Ratzinger), che è simbolo di umanità, amore, addirittura di libertà!

Tutte scemenze!

Non è vero che siccome storicamente l’Europa si è basata sul cristianesimo, ancora oggi ci si debba basare su di esso. Si dimenticano di Rinascimento, Rivoluzione Scientifica, Illuminismo, Rivoluzione Francese, Rivoluzione Sessuale….

Le religioni sono solo illusioni organizzate, volte a schiavizzare le masse al volere di un’élite: la classe dirigente e la correlata classe sacerdotale. E’ sempre stato così: in Egitto coi Faraoni, in Israele (quello di 2000 anni fa), nell’Impero Romano, negli stati europei di ancien regime, nei paesi islamici…

Correlata alla vexata quaestio del crocifisso, c’è quella delle radici cristiane nella, peraltro bocciata, costituzione europea.

Noi laicisti (cioè, difensori della laicità) non le abbiamo volute perchè non siamo fessi. Se le radici cristiane trovassero spazio in una costituzione, qualsiasi cosa che sia contraria alla dottrina sociale della Chiesa verrebbe considerata incostituzionale.

La menzione delle radici cristiane è l’anticamera della teocrazia e, quindi, va contro la laicità.

Non fanno bene il governo e il parlamento italiani a incaponirsi sulla questione dei crocfissi nelle scuole, nei tribunali e negli ospedali. Eliminare il simbolo del cristianesimo dalle scuole non significa vietare il cristianesimo.

Io vorrei che nelle scuole si insegnasse, nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza, la storia delle religioni, impartita da inseganti selezionati con regolare concorso e senza influenze di nessun tipo da parte della Chiesa.

Le religioni vanno messe tutte sullo stesso piano.

In Italia non c’è’ (ancora) una dittatura teocratica, che è il fine della Chiesa cattolica, ma c’è uno stato confessionale. In uno stato laico (o laicista se preferisce) le religioni infatti non possono essere rappresentate in Parlamento, visto che i parlamentari devono rappresentari tutti i cittadini e non solo la loro parte, meno che mai la loro religione. Le religioni sono fatti privati e personali che non devono influire nella vita di chi non le professa.

(continuo in un altro commento…)

Alessio Mameli

La libertà di religione si riduce alla libertà di credere in quel che si vuole, ma non può giungere anche all’impostura dei valori della maggioranza, se non viene dimostrato che servano davvero al benessere delle persone.

Vale per tutte le religioni: poniamo il caso che in Italia l’Islam diventi maggioritario; ciò non darebbe la facoltà ai musulmani di imporre la Shari’ah a tutti gli altri italiani.

La democrazia trova la sua funzione nella difesa delle minoranze dai soprusi delle maggioranze, non nell’imposizione della dittatura della maggioranza. Ecco quindi la ragione principale per cui il crocifisso deve essere eliminato dagli edifici statali in cui sia stato esposto.

Lo Stato e la Chiesa sono separati, e il primo, per il principio di laicità, non può riconoscere come propria alcuna ideologia illiberale e religione. Il crocifisso negli edifici statali è un’invasione della Chiesa in un territorio non suo: lo Stato.

Alessio Mameli

Il 16 % della popolazione italiana è atea, ma secondo il governo ciò non conta. Quindi vogliono continuare a imporre il crocifisso negli edifici statali, come se questi fossero succursali della “Vaticano S.p.a.”

http://www.google.com/search?hl=it&rls=com.microsoft:it:IE-SearchBox&rlz=1I7GGLL_it&ei=0Ud0S_24JY2O_AbesuyvCg&sa=X&oi=spellfullpage&resnum=0&ct=result&cd=2&ved=0CAoQvwUoAQ&&q=vaticano+spa&spell=

Il punto è che non hanno ragione e, quindi, coerentemente, il ricorso lo perderanno per forza, visto che nel resto dell’Europea Occidentale la laicità viene rispettata. Negli edifici statali, per il principio di laicità dello Stato, non ci può essere il riconoscimento ufficiale di alcuna religione.

Mi fa specie che anche il PD appoggi quest’affronto alla laicità delle istituzioni, ma capisco che lo fa perchè non può inimicarsi la Chiesa cattolca, la vera padrona d’Italia (anche più della Mafia).

Alessio Mameli

Occorre ribadie poi che la sentenza europea non era contro il crocifisso tout court, ma contro la sua esposizione in edifici non di culto e non appartenenti a privati, ma allo Stato, che è di tutti, non solo dei cristiani.

Noi ci poniamo contro il confessionalismo, che è cosa ben diversa dalla religione: si tratta dell’abuso della politica per imporre la morale religiosa mediante la legislazione statale e dell’abuso della stessa religione per fini di potere politico.

Noi atei disprezziamo le religioni, ma rispettiamo chi vi crede. Vogliamo però lo stesso rispetto ma col crocifisso alle pareti delle scuole e l’ora di religione cattolica con docente scelto dal vescovo non mi pare che ce ne sia molto.

L’Uaar ha fatto un importante documentario sul confessionalismo:

http://www.youtube.com/watch?v=8QRUazIaHWA

cominetz

Quando andavo a l’asilo (negli anni settanta si diceva così) e quando ero uno scolaro delle elementari l’insegnamento della religione non c’era ma il crocifisso campeggiava già sopra alle teste delle maestre. Ho 2 figli che hanno frequentato la scuola d’infanzia e ora fanno le elementari e sia in una che nell’altra
si insegna religione. Io li avrei volentieri esonerati ma la mia compagna che sostanzialmente non è più credente di me ritiene di fargliela fare perchè in una città bigotta come quella in cui viviamo e di cui lei è originaria non è facile stare fuori dal coro. Ecco che cosa significa un crocifisso in un aula di una scuola statale.
Riguardo poi a leggi più importanti. La legge sulla chirurgia plastica al seno era forse di vitale importanza? o potrei citarne tante altre.
Non si sono fatti i PACS o i DICO perchè c’erano cose più importanti.
Il legittimo impedimento è così fondamentale?
Sinceramente il crocifisso fastidio me ne da poco, ma ti chiedo parimenti:
che fastidio darebbe a te un bel muro intonso senza orpelli di ogni genere dove
uno scolaro o studente che sia potesse disegnare con la propria immaginazione
il mondo ideale dove lui vorrebbe vivere?

POPPER

cara Deicida scusami se correggo la tua frase di giovedì 11 febbraio 2010 alle 19:53
L’arroganza irrispettosa dei principi laici della Costituzione Italiana, con cui si vuole a tutti i costi mantenere nei luoghi pubblici il simbolo di una religione che non è e non potrebbe essere di tutti,…..

Volevi dire certamente:

l’arroganza irrispettosa del linguaggio confessionalista di molti politici di entrambi le coalizioni che interpretano male i Principi laici della Costituzione e impongono in modo discrminatorio i simboli della religione che ritengono essere rappresentativa della nostra nazione.

é così che volevi?

nullità

capisco il tuo punto di vista.

ma hai visto cosa ha scatenato quella sentenza?
è evidente che è qualcosa di molto più importante a livello politico di quanto non sembri.

Santos-Dumont

Il “fastidio” risiede nell’esposizione di un simbolo religioso che sottintende un’associazione formale, o quantomeno una relazione privilegiata, tra stato e chiesa cattolica.

Gérard

Ma gentile Signora, Lei conosce il senso della parole laicita e quello di laicismo ? Se no, si faccia lo sforzo di prendere un dizionario e ci dica cosa ci ha letto .
Per la sua info, io personalmente ne ho uno appeso al muro in casa mia e là non mi da nessun fastidio
Grazie anticipatamente per la Sua gradita risposta .

maresca

Bene Diana allora se i simboli religiosi non ti danno fastidio vengo ad apporre all’ingresso di casa tua una statua di Ganesh o oppure una Torah.
Poi fammi sapere se ti “cadono in testa” oppure no.

sabre03

Diana è una questione di rispetto del prossimo per di più posto in un ambito, quello scolastico, preposto all’educazione dei giovani.
E’ una questione, direi, fondamentale. A riprova la tenacia con cui si risponde ai nostri tentativi che datano dal 1948.
Se passa l’idea, nei giovani soprattutto, che l’Italia NON è cattolica nei fatti, ma c’è ben altro al di fuori di quelle menate assolutiste, abbattendone il simbolo o esponendo al suo fianco una scritta ateismo tutto il resto, (testamento biologico, ecc ecc) verrà di conseguenza.

bardhi

@ diana

Il crocefisso come qualsiasi sopramobile o/e oggetto appeso o fissato ad una parete presenta problemi di sicurezza, questo dipende molto dal rapporto peso del oggetto, robustezza del fissaggio e quantità di persone che si trova nelle vicinanze.

Ecco un esempio: 23/09/04 – Vibo Valentia: una donna di 67 anni è morta dopo essere stata colpita alla testa da una croce di ferro cadutale addosso….. Da Corsera.it

teo

@ deicida

Ullallà che nome da brivido.
Ma non è pure arroganza il capriccio di pochi (quali voi siete) di rimuovere un simbolo che molti, moltissimi vogliono?

DanielaG

stavolta stanno scherzando con il fuoco, hanno rotto le scatole, io non li voto più

Santos-Dumont

Io non voto già da un pezzo. E’ ora di passare alla democrazia diretta.

puric

che squallidi.
ma questi pensano di vincere correndo dietro ai benpensanti?

dinuzzo 56

DF
prova a pensare che PD sta per le iniziali della bestemmia più rappresentativa del cattolicesimo italiano : p………d…….. ha,ha,ha,ha,ha,ha,ha !

Daniele Gallesio

Perché ogni volta che sento PD mi sbaglio ad espandere l’acronimo?

Mi fanno perdere ogni motivo che avrei per votare per loro!!!!

Bruno Rapallo, apostata e ateo

Caro concittadino,
solitamente, quando mi coglie l’impulso di bestemmiare, cerco di trattenermi per questioni di stile e per non offendere inutilmente i credenti più tolleranti e in buona fede, ma ultimamente di fronte a questi servilismi “vaticalioti” anche a me verrebbe da esplicitare PD quale acronimo della ben nota bestemmia…
Nella nostra Regione poi, votare il presidente “gerundio” comporta una resistenza genetica ai peggiori miasmi oppure turarsi strettamente il naso, ma d’altra parte come si fa a votare il rappresentante del centro-destra, che sta col “caudillo neo-peronista puttaniere in salsa mediatica” e dichiara continuamente di voler promuovere la fede cattolica…? Bel dilemma, speriamo di trovare una terza via.

andrea pessarelli

beh in liguria puoi votare silvio viale. garantisco x lui 🙂

MaxM

Oppure la famosa Bestemmia….
e se poi ne volete una per il PDL basta aggiungere Ladro alla fine

alberto tadini

è successo pochi istanti fa.
ho telefonato alla sede di milano del pd per brontolare un po’ dopo aver letto questa notizia.
ho parlato con una signora, volontaria, del centralino, dicendo (testuale) “buonasera, mi chiamo … telefono da milano e vorrei parlare con qualcuno, da elettore pd per brontolare su quest’ultima cosa… “e ho citato questa ultimissima.
la signora, gentilissima, mi ha detto che mi passava un tal sig. bianchi.
una voce ha detto”si?”.
mi sono presentato, ridicendo tutto quello che avevo detto prima e cos’è successo? mi hanno sbattuto il telefono in faccia.
meraviglioso!
anche cafoni!

miro99

ho fatto la stessa cosa con la sede PD di via tuburtina, mi ha risposto una ragazza (grntilissima devo dire ) che dopo le mie rimostranze riguardo questa notizia, mi ha detto che lei era daccordo com me, ma data la situazione politica ecc.. ecc.. praticamente un calar di braghe………… gl ho risposto che avevo fatto un pensiero a votarli ma me possino ceca’ se li voto piu’.

puric

Curioso che il caso di Leyla Sahin citato dal governo italiano come precedente in cui il tribunale si è espresso a favore della tradizione religiosa di un paese, sia quello di una ragazza turca che si è rifiutata di togliere il velo in un’università turca.
Il governo italiano che si scaglia contro il burqa, ma in questo caso lo cita come tutela della tradizione religiosa…

per il caso Sahin vedi:
http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/cronache/giurisprudenza_comunitaria/cedu_velo/

maurice

Sono d’accordo con voi. Mi chiedo però cosa cavolo votare la prossima volta. Ormai ho un disgusto totale per tutti. Cosa fare ?

bettino

esattamente ciò che, ragionando,è giusto fare in questi casi: andare al seggio elettorale e non esprimere preferenze di sorta. SCHEDA BIANCA.

Nathan

Scheda bianca assolutamente no!
uNA SCHEDA BIANCA PUò SEMPRE ESSERE SCRITTA A POSTERIORI DA QUALCUNO. Ricordate la strana notte delle elezioni politiche 2006. La stranezza statistica del calo eccezionale delle schede bianche, insieme all’inaspettato recupero di Forza Italia, della stessa consistenza numerica…., contro tutti i sondaggi e tutte le prime proiezioni iniziali.
Se proprio lo schifo che vi fanno tutti i partiti è tale da non permettervi di votarli neppure chiudenvi tutti gli orifizi, annullate la scheda, scrivendovi qualche frase spiritosa o feroce.
Comunque mai bianca!

bettino

perdonatemi ! ho ancora l’illusione di vivere in un paese normale…
in un paese normale una scheda bianca possiede un suo valore ed ha un preciso significato.
Ma certo: una scheda bianca può essere un regalo a chi se ne appropria fraudolentemente.
perciò aderisco all’opzione di Nathan ed in subordine a marcigno, qualora liste civiche degne fossero presenti.
la mia bussola è : LEGALITA’, LAICITA’, ANTIFASCISMO, ECOLOGIA.
e il PD proprio mi fa pena!

marcigno

Liste civiche, votate solo liste civiche laiche che avete contribuito a creare… i partiti sono ormai scatole vuote (che poi altri riempiono…) e che hanno il brutto difetto di… rompere le scatole agli altri (agli onesti cittadini…)!

rik

Bisogna votare dei partiti veramente laici, non certo dei “democratici” in sottana (da prete).

Io voto Lista Bonino.

Illuminista

io non ho seguito bene la cosa me se non ricordo male qualche giorno fa é stata fondata Democrazia Atea….

Approfondiamo meglio ma, alemeno per contarci, credo non sia una pessima idea…..

Sapere Aude

PS
Io per coerenza ho sempre votato Radicale ……

michele z

a me la Corsetti (segretario nazionale Democrazia Atea) ha fatto una buona impressione
ci sono un paio di interviste su youtube..

andrea pessarelli

non so se democrazia atea si presenti alle regionali. difficile comunque ke riesca a raccogliere le firme

Tommaso

Non c’era da credere diversamente. Il PD è una zattera alla deriva, suscettibile ad ogni rivolo di corrente che possa allontanarla dall’asfissia della bonaccia. Deliberatamente, non è mai stato affrontato un discorso serio sulla laicità e sui riferimenti etici perché sono istanze ballerine, queste, che possono continuamente mutare sulla base di chi viene frettolosamente imbarcato o inopinatamente perduto in mare. Sul crocifisso, una delle questioni più semplici in assoluto, già chiara per dettato costituzionale e tale da non essere neppure un vero problema, i geniali strateghi del DP, vista la risibile caciara della Lega e della chiesa, hanno pensato bene di accodarsi. A loro non interessa la coerenza o il rispetto delle minoranze, no, a loro interessa solo riuscire a restare a galla.

peterelle

il PD non sa chi è e dove vuole andare e manco si ricorda da dove viene ,io voterò sicuramente per la federazione della sinistra alme sò per cosa voto!

Mattia Menchetti

Questa Ultimissima mi ha tolto ogni incertezza sul voto per il PD… Ecco un altro partito depennato…
Complimenti alla classe politica!

paolo grandi

Il DNA del PD si rivela inesorabilmente, ad ogni occasione importante con prevedibilita’ disarmante.
Li ho votati quando non avevo alternative.
Ma quando ho potuto ho sempre scelto i Radicali / Lista Bonino negli ultimi 25 anni…
Paolo

crebs

Solo per curiosità, ormai ho preso le mie decisioni di voto, qualcuno sa se esiste su questo argomento una posizione UFFICIALE del PD? Qualcuno sa se Marino ha fatto qualche dichiarazione? Qualcuno si è dissociato dalla posizione ceccanti chiti?

Deicida

Ammettendo che la base del PD non si identifica affatto con simili pronunciamenti, resta , però, il fatto indiscutibile che da parte della segreteria non vi è una esplicita presa di posizione contro questi teodem che , quindi, sono liberi di agire a ruota libera.
La reazione della base deve essere una sola: un ulteriore schiaffo elettorale che spinga questa grottesca creazione politica (il PD) verso la sua fine naturale e riporti forza e voce alla sinistra più vera e coerentemente laica.
Per quello che mi riguarda la mia scelta elettorale , oltre che militanza politica, va alla Federazione della Sinistra, che, per chi non fosse informato, ha nel suo programma elettorale un chiaro ed esplicito riferimento all’abolizione dei privilegi di cui gode la CCAR in Italia, oltre che l’abolizione del Concordato.

Losna

Ultimamente ho votato IDV ma dopo il fatto di DeLuca non andrò più a votare, con molto rammarico, perché dovrebbe essere peggio, ma con questi dove sta il peggio?

lacrime e sangue

E’ stata una scelta strategica. De Luca porta voti contro i Berluscones.

Si può condividere o meno, ma Di Pietro odia talmente il B. che caricherebbe anche un nazista pur di batterlo…

Third Eye

Chiti qui in Toscana ha anche pessima reputazione, m’ha pure messo su un sindaco per 10 anni si dice per ringraziarlo di non aver fiatato quando era finito dentro per tangenti… Sicuramente è stato il grosso sponsor di uno che ha rubato un sacco, tanto mi basta per inquadrare il tipo…

Maurizio D'Ulivo

Che tristezza: non solo mi sono recentemente iscritto al PD (sull’onda e a supporto della candidatura di Ignazio Marino), ma abito proprio in quella provincia di Pistoia da cui proviene Vannino Chiti e nel cui collegio senatoriale, ancora in epoca di sistema maggioritario, è stato eletto in Parlamento il sen. Tonini, altro firmatario della proposta di legge riportata in questa Ultimissima.

Si tratta dell’ennesima notizia che dà abbondanti ragioni per dubitare dell’effettiva laicità del PD, ed è anche un’ulteriore conferma, almeno ai miei occhi, del fatto che nella mia provincia questo partito si contraddistingua per una dose di clericalismo particolarmente elevata.

Una notizia (ma non una novità…) che fa il paio con le affermazioni rilasciate pochi giorni fa da lorsignor Scatizzi, ex vescovo di Pistoia, a proposito dell’omosessualità, e riportate su questo sito da un’altra Ultimissima: dunque una classe politica locale e un (ex) vescovo perfettamente degni l’una dell’altro.

POPPER

Bersani deve superare il proprio prudentismo opportunista anche se sotto le elezioni; certe posizioni clerico-catto-comuniste mi sembrano a dir poco risibili dato il testo del ricorso che fa acqua da tutte le parti e non ci si può neppure dimostrare nulla a proposito dei valori cattolici dell’Italia.

Il PD a volte è davvero così contraddittorio che cercare un laico in esso è come cercare un ago nel paiaio.

Stefano Grassino

Il PD è un partito laico dove ci sono credenti ma anche atei, quelli che vogliono il crocifisso ma anche quelli che non lo vogliono, un partito che vuole il dialogo con la chiesa ma anche la contrapposizione alla teocrazia, il pd è un…..un…..scusate cosa è il pd?

Cassandra testarda

Non ho più parole. Ennesima dimostrazione dell’assoluta subalternità culturale e morale ad una maggioranza di governo (e anche ad una gerarchia ecclesiastica) che di culturale e morale non ha nulla. Con tutto quello che sta venendo fuori dal bosco e dal sottobosco berlusconiano (e Vaticano), il PD non trova niente di meglio da fare che blandire il governo e il Vaticano appoggiandoli in questa puerile, e sbagliata, difesa dei crocefissi nelle aule pubbliche, contro un normalissimo, giustificato e laico pronunciamento della Corte di Strasburgo.

i.v.

ma che tristezza….del resto non fanno opposizione al governo, figuriamoci se la fanno al vaticano….

Flavio

Basta. Il mio voto non lo avranno mai piu’. L’Italia ha avuto B per 15 anni, lo scegliera’ ancora grazie a un centrosinistra che si piscia sotto per ogni cosa.

Luigi Tosti

Noto con piacere che si comincia a ragionare sui partiti politici che dovrebbero “meritarsi” il voto come corrispettivo del loro concreto comportamento sul tema del laicismo. Il Partito Democratico, sotto questo profilo, non merita affatto di essere votato. Gli unici partiti coerenti sono stati, sino ad ora, i Radicali ed il Partito Comunista dei Lavoratori dai quali, detto per inciso, ho ricevuto l’invito a candidarmi (anche se ad honorem) alle prossime elezioni regionali: un invito che non ho potuto accettare, sia per coerenza sia per impedimenti legati alla professione di magistrato. Sulla scena è oggi comparso anche il partito di Democrazia Atea, il cui programma politico è ineccepibile e la cui Segretaria -l’Avvocato Carla Corsetti- è una persona eccezionale, sia per grinta che per dialettica. Avrei preferito (ed è stata un po’ la mia critica) che questo Partito nascesse con una denominazione diversa (ad es: Democrazia Laica) per evitare qualsiasi connotazione di carattere religioso (abbiamo già avuto, in passato, la Democrazia Cristiana e dovremmo evitare, per il futuro, l’errore della commistione tra politica e religione). Sono sempre dell’opinione che sarebbe necessario creare una coalizione dei partiti laici che possa rappresentare il terzo polo, capace di influenzare, in positivo o negativo, la vittoria o a sconfitta di uno dei due attuali poli maggioritari. Per adesso, in assenza di un siffatto progetto, penso proprio che voterò per Democrazia Atea, se si presenterà nella regione Emilia Romagna, o per i Radicali: non intendo sicuramente votare nessun partito che non porti avanti, con chiarezza e fermezza, l’attuazione concreta, in Italia, del principio di laicità ed intendo, al contrario, penalizzare chi, come il PD, seguita a fare cerchiobottismo.
Luigi Tosti

Murdega

In piena concordanza con Lei, magari si presentasse alle elezione Democrazia Atea,
sarebbe una chicca.

nicola

signor magistrato Tosti,sono un suo ammiratore,io la voterei in qualsiasi partito lei si candidasse.voterei l’uomo per il suo grande coraggio e coerenza,e oggi abbiamo bisogno più che mai di gente come lei.penso che il tappo stia per saltare.questo è prevedibile,basta guardare da che razza di gente furba e delinquente è governato questo paese.

POPPER

Sono pienamente d’accordo con Lei, sig.r. Tosti, tuttavia se Democrazia Atea dovesse propendere in alcuni casi per alleanze con il PD parte laica, cioè, per esempio la Bonino, sarebbe ancora costretta ad accettare dei compromessi, poiché il PD è fatto purtroppo anche di onorevoli come Ceccanti, la Binetti (autoflagellatrice dell’opus dei) e catto-comunisti similari, e allo stesso tempo suscitare le proteste degli esponenti del PD che sono ancora omofobici e qui non faccio nomi, Lei lo avrà immaginato chi sono quelli nel PD quando hanno bocciato la legge Concia.

Credo che a questo punto ci sarebbe l’eigenza urgente per noi tutti di avere più imfomazioni sulla possibile coalizione laica tra partiti d sinistra e Democrazia Atea e in quale regioni essi possono ottenere una certa condivisibilità anche da parte del PD.

Grazie per eventuali risposte sig.r Tosti.

Gérard

Chiamare un partito ” Democrazia Atea ” è pura scemenza . Conosco molti cittadini italianai credenti che invece sarebbero ben lieti di votare per un partito decisamente laico, libero di ogni riferimento al Vaticano . Ateo, non credo che lo voterebbero !

Ipazia

…veramente squallidi! Non hanno perso il vizio di inchinarsi al vaticano.
Rivoglio i Socialisti!!! Con tutti i loro difetti almeno erano laici veri!

POPPER

devi rispettarla, caro Spinoza, non credo che nell’UAAR si siano imposte delle condizioni rigide, ci vuole eslasticità etica e molta lungimiranza.

L’informazione, anche se corretta, non è certamente un dogma di fede da credere in modo emotivo, quindi, nessuno ha la verità in tasca, altrimenti saremmo peggio de fanatici.

Nel Pd ci sono anche i laici che tenteranno di lottare contro il confessionalismo clerico-fascista e catto-comunista che pare abbia contagiato anche alcuni senatori PD o li hs già trovati ben predisposti al contagio.

Il Filosofo Bottiglione

che squallidi servi. patetici tentativi di inchinarsi alle gerarchi ecclesiastiche e perdere altri voti.
ma la loro vocazione è quella di tirarsi le martellate sui …

Laverdure

Non vedo cosa ci sia da meravigliarsi.
Il Comunismo e’ stato per decenni in Italia come altrove una religione,semplicemente
una religione che pretendeva di non essere tale.
Non mancava niente,ne il profeta (Marx),ne le verita rivelate,vale a dire i dogmi intoccabili
la cui interpretazione era riservata ad una ristretta casta di eletti,ne’ il grande Satana,vale
a dir l’America capitalista.
Non mancavano neanche la sacre reliquie,vale a dire la mummia di Lenin,che per i “compagni”
in visita in Russia era piu’ sacra di quella di Padre Pio.
Una mentalita simile non puo’ scomparire di colpo,e se i punti di riferimento di una volta
sono scomparsi con la caduta del muro,e’ ovvio che gli adepti istintivamente cercheranno
nuovi dogmi,nuove verita rivelate ecc,che li esentino dalla fatica di pensare e di assumersi
responsabilita.
Chi meglio di Santa Madre Chiesa poteva offrire tutto questo in Italia?
Aggiungiamo la giusta dose di opportunismo,(vale a dire badilate intere)e il risultato e’
letteralmente scontato.

Ratio

Perfettamente d’accordo con quanto hai scritto, al 100%! Anch’io non ho alcun motivo di meravigliarmi, voto Radicale da una vita e continuerò a farlo finché possibile.
Non ho mai avuto la minima fiducia in questi pseudo DS, PD ecc. proprio per la loro tradizione fideistica. Che continuino pure le loro ipocrite genuflessioni!

hexengut

piantatela di confondere il comunismo vero – e l’adesione al suo manifesto – con quello espresso dai DS, PD e da chi li ha votati. Nonostante Bertinotti & co sian riusciti nell’impresa epocale di far uscire l’unica vera voce marxista dal parlamento, Rifondazione esiste ancora e Ferrero è un buon compagno. Quanto alla mummia di Lenin non rappresentava un isterico aal soldo del potere ma la testimonianza di un grande ideale comune. Sono già abbastanza incavolato per seri fatti miei e non dico più niente ma sentir parlare del Pd come di un partito comunista mi fa venire l’orticaria. Buonanotte

Deicida

Evidentemente certi ragionamenti sono fatti da privilegiati che possono consentirseli.
Cosa propone, in concreto il partito radicale per l’economia? Per il lavoro? per chi soffre l’incubo della disoccupazione e del precariato?
Cerchiamo di uscire una buona volta dalla manfrina del “salottismo” riservato a pochi acculturati che preferiscono discutere logica e filosofia avendo le spalle ben protette da condizioni economiche personali più che soddisfacenti.
@ Le Verdure
Complimenti, hai fatto un’analisi storico-politica degna del miglio Castelli.
Non so cosa tu ne sappia di Comunismo, ne se hai mai affrontato lo studio di Marx o di Engels. Dalle conclusioni che porti, paragonando quella che è una teoria economica che non si astiene dall’essere confutata con il metodo scientifico, ad una religione; peraltro un vecchio luogo comune in uso da parte dei fautori del “aureo centro moderato”, hai dato prova di poca conoscenza della storia della filosofia politica e del pensiero sociale.
Il Comunismo, non è nato con Marx. Era preesistente a Marx. Non esistono profeti del pensiero socialista: solamente grandi uomini le cui costruzioni teoriche sono tuttoggi utilissime per condurre analisi politiche e per rendersi conto di ciò che avviene nella società.

Losna

@Ratio
Domanda ma i Radicali non si sono alleati a suo tempo con il cattolicissimo e devotissimo Silvio?

Laverdure

@Deicida

Una sola domanda:mi sai citare un solo paese al mondo nel quale il comunismo in
passato sia andato al potere senza diventare una dittatura spietata?
Allo stesso modo citami beninteso un a sola teocrazia ,passata o presente che non
fosse o non sia piu’ dispotica di buona parte dei regimi della sua epoca.
Il Comunismo (notare la maiuscola)che tu mi citi e’ il quello ideale,degno del
mondo Iperuranio di Platone ,mentre tutte le sua applicazioni storiche ne sono state
inevitabilmente copie degradate,al pari delle cose reali rispetto alle idee del mondo
platonico.
E non poteva essere altrimenti per un idealismo che non tiene conto delle esigenze
primarie come l’interesse privato e la proprieta privata,che l’uomo condivide perfino con diverse razze animali.
Identico discorso per le applicazioni terrene della Bibbia o del Corano.
Basti pensare alle loro pretese di reprimere l’attivita sessuale.
Roberto Gervaso ha sintetizzato alla perfezione tutto questo in un suo aforisma:
“Le ideologie derivano dalle idee allo stesso modo in cui la merda deriva dal cibo
che l’ha prodotta!”

Deicida

@ Laverdure

Non hai detto niente di nuovo.
Non so se ti rendi conto che potrei rivolgerti le domande retoriche che mi fai (Mi sai citare un solo paese al mondo dove il Comunismo è andato al potere ecc.) e qualora tu mi rispondessi, ovviamente, Unione Sovietica, Cina, Cuba, Corea ecc; dimostrarti con dovizia di dati e concetti che in quei paesi che mi citi, il Comunismo non è mai stato al potere. Ma spero che questo esercizio di logica spicciola sarai capace di farlo da solo.
Anche perchè al potere delle nazioni vanno sempre gli uomini, che hanno nomi e cognomi a cui possiamo ascrivere crimini e responsabilità. Le scuole di pensiero non vanno “al potere”, come potrebbero dei concetti , degli argomenti occuparsi delle contingenze amministrative? Quindi se vogliamo dialogare di storia dei partiti e dei movimenti politici sono ben disposto, ma utilizzando altri strumenti che non la sciocca retorica di propaganda capitalista: a proposito, prova ad applicare il tuo metro di analisi a tutti i paesi cosidetti “democratici” e capitalisti e annovera in quante guerre, genocidi e infamie sono stati protagonisti.
Ultima cosa: lascia perdere Roberto Gervasio e le sue manfrine salottiere, dubito che sia capace di “sintetizzare qualcosa” di meglio che non abbia a che vedere con la coprofilia.

laverdure

“Non so se ti rendi conto che potrei rivolgerti le domande retoriche che mi fai (Mi sai citare un solo paese al mondo dove il Comunismo è andato al potere ecc.) e qualora tu mi rispondessi, ovviamente, Unione Sovietica, Cina, Cuba, Corea ecc; dimostrarti con dovizia di dati e concetti che in quei paesi che mi citi, il Comunismo non è mai stato al potere”

Dimostralo.

kundalini444

DEMOCRAZIA ATEA… che brutto nome…
no anzi… bruttissimo! Scusate ma proprio bisogna cambiarlo questo nome, se no non lo si può votare

Alessandro Bruzzone

Addirittura bruttissimo no. Concordo con il giudice Tosti che un richiamo alla laicità sarebbe stato migliore, ma via… alla fine non vergogniamoci della nostra identità, esistono partiti che si richiamano (ipocritamente) a qualsiasi idea, perché quindi non un partito con la parola “atea” dentro?

Magar, bieco illuminista,

Non bruttissimo, orribile. La mia identità politica è di laico, non di ateo. L’ateismo fa parte della sfera privata, non di quella pubblica. Quel nome sembra suggerire sgradevoli sovrapposizioni.

puric

ricordo con nostalgia Democrazia Proletaria… quello sì che era un bel nome!!

MetaLocX

Così dimostrano la grande intolleranza tipica di chi vuole imporre i propri simboli e il proprio credo a tutti.

Ipazia

Si, è vero. Ma non dobbiamo dimenticare che tale revisione era il primo passo per rimediare ad una porcheria approvata da Togliatti:
http://www.uaar.it/uaar/documenti/137.html
Non mi pare che i cosiddetti governi di sinistra che sono seguiti si siano stracciati le vesti per modificarlo.
Anzi, negli ultimi anni hanno fatto a gara con la destra per finanziare scuole private, per equiparare l’insegnamento della religione alle altre materie, etc…

Paul Manoni

PD=CERCHIOBOTTE
I soliti cattocomunisti del raccattaggio dei voti.
Tolto Marino e qualche altro raro, il resto sono tutti sponsorizzati dalla CCAR e pedine d’oltretevere.
Non ci fosse questo genere di governo gli augurerei volentieri altri 60 anni di opposizione!
Staremo a vedere se il ricorso e’ fatto bene….A me sembra la solita baggianata italiota.

stefano f.

sicuro? 😉

secondo me tra pd e pdelle l’unica differenza sta nella elle 😉

per me pari son, come diceva il tal poeta.

Paul Manoni

Avevo gia’ postato la mia posizione in merito al bipolarismo (illusione di scelta) e ai 2 grandi poli che si contendono il governo dell’italietta. Te la riassumo brevemente.
La scelta di voto degli italiani ricade tra mafiosi ed incompetenti.
Sia che tu voglia votare in un modo, sia nell’altro, ne pagherai le conseguenze.
Ovviamente mafiosi e incompetenti, vanno molto d’accordo con la CCAR per questioni di voti cattotalebani. 😉

libero

I cambiamenti sociali ci dicono che il futuro è laico, un partito avveduto dovrebbe investire nella laicità, il PD invece insegue il voto cattolico cercando di mantenere quello laico, finendo per scontentare tutti e due.
Quando i voti laici saranno importanti il PD se li farà scippare dai volponi del centrodestra, che improvvisamente si scopriranno laici e progressisti.

MicheleB.

Perchè continuare a dar credito (e voti) al PDmenoL ? Perchè farsi inutilmente del male e prolungare l’agonia del partito più inutile ed insulso della storia italiana?
Non parlo per me, in quanto non lo ho mai votato, nemmeno quando si faceva chiamare di sinistra.

stefano f.

come si dice qui dalle mie parti;

ARIBORDAAAAAAAAA!!! pd= partito democristiano.

Triceratops

Per farmi passare la voglia di votare PD a me è bastato vedere Bersani invitato permanente al meeting ciellino. Si facciano votare dai ciellini. E cordiali auguri per una fine rovinosa.

stefano f.

sono già finiti; RutellO si è distanziato fondando un partitino di ex suore e preti di campagna 🙂 ora toccherà alla fronda della ciliciata tornare dall’opus dei infine Marino si porterà via i pochi laici del pd (forse 2 o 3) che forse troveranno ospitalità in qualche partitino sotto il 4% o ne fonderanno un altro ecc.ecc.

Lorenzo

Se passasse il sistema bavarese proposto dal PD, per noi amanti dello Stato laico ci sarebbe sempre un’escamotage.
Basterebbe andare alla scuola dei propri figli, o in un qualunque ufficio, e dichiarare di essere buddisti o induisti, chiedendo di mettere Buddha, Mitra, Varuna, Kalì o Ghanesh a fianco di Gesù.
Secondo voi, quale cattolico accetterebbe di mettere alla pari il proprio idolo con quelli altrui?
Così si svelerebbe l’imbroglio. Il crocefisso non è un simbolo universale. Non è neanche cristiano (i protestanti non mettono crocefissi, ma croci vuote – perché Gesù è risorto, non è più in croce).
Il crocefisso è invece un simbolo cattolico, anzi di una sua interpretazione particolare (quella fascio-clericale), incompatibile con le democrazie europee.
A questo punto, la corte costituzionale sarebbe costretta ad invalidare tutto, o riconoscere finalmente quello che è sotto gli occhi di tutti: che l’Italia discrimina i non cattolici, peraltro andando contro la sua stessa Costituzione.

enrico mini

PD. Poveri Dispirito. Andranno in paradiso. O forse aff…ecc.

Danx

La religione fa comodo ai potenti, per avere uno stuolo, una massa di cittadini bisognosa di un capo supremo (meglio 2: il Papa ed il Premier/Duce) che li porterà alla salvezza, dicendogli che soffrire nella vita terreste è cosa buona e giusta.
Senza la croce onnipresente, molti se ne fregherebbero, invece la sua presenza incide profondamente nei nostri pensieri e non ci fa pensare ad un mondo senza religione.

stefano b.

mmm…. che tristezza
un partito laico che si aggrappa a simboli fantasioni

MadMac

Oltre al fatto che i signori del PD si sono schiantati sulla Binetti, la cosa tragicomica è che il cosiddetto ricorso è una presa per i fondelli micidiale.

Non so chi abbia scritto il ricorso, ma oltre all’osservazione di puric delle 16:51, c’è da considerare che si sono contraddetti in più punti, mischiando la libertà personale di indossare un simbolo religioso con l’imposizione dello stesso, hanno portato paragoni insussistenti (la Gran Bretagna) e hanno avuto la brillante idea di affermare che se si togliessero i crocifissi lo stato non sarebbe neutrale nei confronti delle religioni.

Quindi, non è solo la tristezza dell’affermazione a far paura, ma la considerazione che i due tipetti del PD o non hanno letto il ricorso medesimo o non sono in grado di usare un minimo di logica

nullità

mi cosnola pensare che l’UE si farà grasse risate.
o almeno lo spero.

enrico mini

Sì ma ahimè riderà dell’itaglia e quindi anche di tutti noi rappresentati da bischeri.

nicola

si ho capito.ma l’annessione all’olanda quando la chiediamo?

Lino

Questo non è l’ultimo dei teodem con la terza media, è un costituzionalista! E se pensa che il ricorso sia convincente, vuol dire che non si è neanche preso la briga di leggere la sentenza della CEDU.

faidate

Con due piccoli ritocchi stilizzati, la falce e il martello, che nel simbolo comunista sono incrociati a X, possono essere ruotati di 45° così da rassomigliare ad una croce e accontentare le radici cristiane e quelle proletarie del PD e rappresentarne anche il suo programma.

Gabriele

com’è caduto in basso il pd. D’altronde che volevate che facesse con tutti i bigotti cattolici che ha all’interno delle sue fila?

Già volevo non votarlo, adesso più che mai *forse* metterò la X su qualche altro cerchietto, anche se è tanta la voglia di disertare le urne.

crebs

Come ho scritto altre volte, ritengo che il problema politico più grande sia la impossibilità di votare, quando si va alle elezioni, le singole persone.
Pertanto non possiamo sapere quante persone, per esempio, dentro il PD concordano con Marino e quante con Binetti, e pertanto non c’è la possibilità di avere dentro il partito rapporti di forza determinati dal numero dei voti e non da scelte di singole persone.
Alle prossime regionali nel Lazio la scelta è fra Bonino e Polverini.
In Piemonte la scelta è fra Bresso e Cota.
In Puglia fra Vendola e ?.
Io ignoro se, oltre al candidato presidente, è possibile scegliere singole persone, singoli partiti o il voto va solo alla coalizione e quindi i rappresentanti vengono nominati indipendentemente dagli elettori.
Se fosse possibile e compatibile con quanto sopra scritto non mi dispiacerebbe che ci si inventasse una lista “democrazia laica” che appoggiasse la Bonino, la Bresso, Vendola per poter contare i voti, almeno in queste regioni dove i candidati sono sicuramente laici; fra l’altro, se fossero eletti ma i rappresentanti in regione della loro coalizione fossero stile ceccanti, cosa potrebbero realmente fare????
La lista potrebbe comprendere, se accettassero, personaggi conosciuti come Hack, Veronesi, Angela, Odifreddi,…..anche Carla Corsetti se volesse partecipare.
Quanto propongo è fuori dal mondo??????

Maurizio D'Ulivo

Dipende dalla legge elettorale che, per le elezioni regionali, è una legge regionale: dunque può essere diversa da regione a regione.

Qui in Toscana si può scegliere la lista da votare (sia fra quelle collegate al candidato presidente prescelto, sia con voto disgiunto) ma, purtroppo, all’interno della singola lista NON possiamo scegliere il candidato che preferiamo: se per esempio la lista PD (giusto per fare un esempio: ma vale per qualsiasi partito) riesce a far eleggere 12 consiglieri, vanno in consiglio regionale i primi 12 della lista così come è stata predisposta dalla segreteria di quel partito, e gli altri restano al palo: non è possibile dare la preferenza a un singolo candidato consigliere di propria fiducia, all’interno della lista prescelta, e dunque è impossibile che, ad esempio, il 30° della lista prenda più preferenze del 2° e venga dunque eletto al posto di questo (poichè le preferenze non ci sono).

E’ una legge elettorale regionale che espropria i cittadini della possibilità di scegliere i consiglieri: è stata approvata pressochè da tutte le forze politiche, con l’eccezione dell’allora PRC e di pochi altri.
E’ anche una legge che cronologicamente ha preceduto la riforma elettorale per le elezioni politiche fatta dal penultimo governo Berlusconi, che assomiglia molto a questa nel togliere ai cittadini il diritto di scelta dei singoli parlamentari: infatti Berlusconi ebbe allora gioco facile nel sostenere che in fondo la legge elettorale nazionale in via di approvazione non faceva altro che ricalcare i princìpi la legge elettorale regionale che gli allora DS e popolari (oggi PD) avevano così tanto sostenuto in toscana.

Sono questi i capolavori che il PD nella “rossa” toscana sa fare: e chi, per esempio, vota PD, non sa se con il suo voto concorrerà a eleggere un candidato laico vicino a Ignazio Marino piuttosto che un altro nella stessa lista che però è vicino alle posizioni della Binetti: e non mi pare che sia affatto la stessa cosa.

In questo modo sono solo le segreterie di partito che decidono gli eletti in consiglio regionale (ecco perchè parlo di esproprio del diritto di scelta dei cittadini), poichè gli unici dubbi riguardano quei candidati che si trovano in lista nelle posizioni “ballerine”, quelle che determinano l’elezione solo se la lista (e il candidato presidente a essa collegato) ha successo elettorale: ma i primi della lista vengono SEMPRE eletti, e gli ultimi MAI.

Naturalmente, nel momento stesso in cui questa legge fu approvata, fu anche ampliato il numero di consiglieri regionali: così il cittadino toscano, oltre al danno di non poter scegliere un candidato consigliere di sua fiducia, si è visto anche esplodere in mano i costi per le spese del consiglio regionale, aumentato di numero… praticamente è una legge fatta a solo beneficio degli interessi dei partiti (tutti) e a spese degli interessi del cittadino, sia economici che di rappresentanza democratica.

Ti posso solo augurare che, nella tua regione, la legge elettorale regionale sia molto diversa da questa mostruosità toscana.

giulia

per carità! questo è il colpo di grazia anche per me. mai più PD, non questo almeno. con marino sarebbe stato diverso, ma non è stato. lista bonino.

Gabriele

anche lei mi ha deluso. ha detto che le più grandi rivoluzioni sono state fatte dai credenti. Forse si tratta di un falso ricordo quello che ha dei credenti che la sostenevano sulla campagna pro aborto nel 70.

bardhi

Sara pure vero ma cosa significa??? Spero solo che non significhi che pure Bonino trova giusto a leccare per prendere voti

Stefano

Che schifo. Mai votare PD. Non hanno un minimo di midollo. Fanno pena. In questo paese la laicità è un’utopia quasi impossibile.

Meursault

Mai votato PD. Faccendieri chiesisti e berlusconiani appena appena meno volgari.

ivana

povero Pd! perchè non tacere e lasciare che a baciare le pile al vaticano ci si metta solo il Pdl?
povero piccolo, sgangherato affannato Pd!

fab

Ma possibile che ancora ci sia gente stupita da questa notizia?
Il PD non ha mica la “vocazione maggioritaria”? E allora è naturale che si metta a 90° davanti ai creduli. L’importante è tirare tutti nella barca.
Accettiamo quest’evidenza o qualcuno vuole continuare a illudersi sulla sola base dei suoi desideri?

diana

carissimi tutti, nel mio comune non è difficile vedere donne musulmane (italiane che hanno sposato musulmani) che indossano il velo (non il burka) pur lavorando in posti pubblici.. personalmente non mi danno alcun fastidio, ma proprio nessuno, in quanto la mia laicità corrisponde a libertà per tutti di esprimere il proprio credo religioso. Detto questo, e senza prenderci in giro, il crocifisso ormai non è più un simbolo religioso (conosco atei che indossano catenine con annesso crocifisso), è un qualcosa che siamo abituati a vedere, tutto qui. In una società multietnica quale è la nostra, e in cui io credo e soprattutto apprezzo in quanto la ritengo arricchente, forse dovremmo porci il problema di aggiungere simboli, piuttosto che accanirci a toglierne. A scuola sini dalla materna la religione è facoltativa, e questa mi sembra una conquista. Io vedo il crocifisso, il presepe, gli addobbi di natale, solo e semplici simboli di una tradizione. Perchè a questo punto allora dovremmo anche abolire presepe e compagnia bella.. ma perchè? Ben vengano anche gli altri simboli e tradizioni, perchè dobbiamo gobalizzarci e uniformarci tutti? Le differenze sono belle e arricchiscono, in estate mi reco spesso in un paese a maggioranza musulmana (non integralisti) e rimango molto affascinata dalle loro tradizioni e abitudini e sicuramente se venissero qui non gli chiederei mai di abolirle o nasconderle.. Preoccupiamoci dell’integrazione, dell’accoglienza, dei disoccupati, delle donne e dei bambini maltrattati, ecc quelli si che sono problemi che una società laica e civile non può ammettere. Diana

skysail jack

mai votare il pd e neanche i loro alleati sedicenti socialisti!

neverclean

Partito Democratico. Transitato Clericale. Destinazione Finale: il Nulla.
Il Ns Motto: Veniamo da lontano ma non andiamo da nessuna parte.
Lider Maximo
ps. Ho scritto a una mia amica deputata PD. vediamo che mi risponde.

libero

Non dimentichiamo che il PCI è sempre stato confessionale, niente di nuovo.

Paolo

La mancanza di una posizione chiara del PD in tema di laicità gli si ritorcerà contro. Purtroppo dall’altra parte sono ben peggio.

Penso l’unica soluzione sia il potere di lobby degli atei, agnostici, non credenti e diversamente credenti.

libero

Per essere una lobby è necessario unire tutte le forse laiche, purtroppo le associaizoni laiche sono frammentate e competitive tra loro.

RICCARDO ATEO

MAI PIU’ IL VOTO AL PD CHI VOTA IL PD DI FATTO APPOGGIA LO STATO DELLA CHIESA!!!!
COME AVRETE ORMAI CAPITO E’ INUTILE PARTECIPARE ALLE PRIMARIE IN QUANTO LA LAICITA’ DELLO STATO E’ FINITA, STIAMO TORNANDO NEL MEDIOEVO PIU’ BARBARO E CUPO DAL QUALE NON CI RISOLLEVEREMO MAI PIU’.

libero

Non è così, l’Italia non è mai stata così laica nei comportamenti delle persone e le statistiche lo dimostrano.

libero

PDS rende meglio l’idea del PD, cioè Partito Democratico Sbandato.

crebs

leggo ora su dagospia:
Strana alleanza a Strasburgo (ma con flop annunciato) fra il pd David Sassoli e il leghista Mario Borghezio. I due, con i pdl Mario Mauro e Sergio De Silvestris e l’udc Magdi Cristiano Allam, hanno presentato il 23 novembre al Parlamento europeo una dichiarazione a favore dell’esposizione del crocefisso nei luoghi pubblici, vietato da una recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo il 3 novembre del 2009. Per essere approvato il documento ha bisogno di 369 firme entro l’11 marzo, finora ne ha ricevute 109.

EVITO COMMENTO

Sandro

Sperando che wordpress mi notifichi un’eventuale risposta, pongo una domanda:

Quando si avrà l’esito del ricorso, ovvero quando sapremo se la sentenza sarà definitiva e VINCENTE?!

Otto Permille

Dopo aver buttato via il simbolo storico di tante lotte della sinistra (falce e martello) si rifanno con la croce.

Magar, bieco illuminista,

Almeno la prima parte era fatta bene. Peccato non facciano il bis.

Sara

Il PD ha una evidente vocazione suicida. Sintomo che anche gli elettori non sono molto furbi o non hanno molta intelligenza politica. L’unico che mi pareva avere un po’ di sale in zucca era Marino, e infatti alle primarie è arrivato terzo su tre. Siamo un popolo di tafazziani.

De Sade

Il PD, è il classico partito del nostro tempo, all’americana per intenderci. Non c’è una filosofia, un’ideologia, un ideale e men che meno un programma preciso. C’è solo il target, vincere le elezioni, avere la maggioranza sull’avversario politico.
Quindi sinistra, radicali, ambientalisti con il fondamentale apporto dei teodem, formano una sorta di armata Brancaleone che purtroppo si sfalda ogni qual volta si debba prendere posizione su qualsiasi argomento. Sopratutto, com’è sotto gli occhi di tutti la cosa più grave è che si distanzia dal suo elettorato che appare sempre più confuso dagli atteggiamenti ambigui dei propri eletti.
Saranno le urne a decretarne l’ennesimo flop, che sembra essere quasi atteso dai vertici del partito per poter dare un’ennesima inutile svolta.

Se non si porta avanti un ideologia chiara, una filosofia, degli ideali e un programma preciso, saranno sempre meno coloro che si faranno ancora illudere da questi personaggi da operetta.

Giol

Crocifisso, il PD sostiene il ricorso del governo.

Ma si sono bevuti il cervello? Che schifo..

libero

Pensano di guadagnare i voti cattolici e di mantenere quelli laici, invece rischiano di perderli tutti e due.
Un partito lungimirante dovrebbe investire nella laicità che avanza nei comportamenti degli italiani, gli indicatori laici statistici ci mostrano che i prossimi 10 anni saranno quelli della laicità.

Asatan

Io concordo con chi dice che il maggior problema sia la legge elettorale porcellum. Fintanto che non si potrà a votare i candidati i nostri politici non dovranno mai rispondere all’elettorato…. tanto anche se il partito non ottiene la maggioranza le poltrone sono salve.

Gente cosa pensate della nuova legge che vieta i dibattiti politici sulla rai? Puzza tanto di censura di regime.

Magar, bieco illuminista,

Veramente non vieta affatto “i dibattiti politici”, semplicemente toglie ai conduttori di talk show l’arbitrio di invitare selettivamente chi pare a loro, nell’ultimo mese di campagna elettorale.
Se rispettano le regole delle tribune elettorali, i dibattiti politici potranno continuare tranquillamente.

Gérard

Ad Alessio Mameli ( molti post prima… )
In Francia hanno fatto l’esperienza di insegnare la storie delle religioni a scuola . Fu un disastro e non sono pronti a riprovarci …

A Libero
La mancanza di lungimiranza è un problema tipicamente italiano, non solo in politica ma per molte cose in generale …

Commenti chiusi.