Una ricerca della Northwestern University di Chicago, diretta dal dottor Donald Lloyd-Jones e pubblicata sul periodico Circulation, mostra che la religiosità e la spiritualità non aiutano a prevenire i problemi cardiaci. La ricerca, riporta l’articolo di Matteo Clerici pubblicato su Newsfood, è stata condotta su un campione di 5.500 soggetti, e ha messo in luce come il tasso di eventi cardiaci e la presenza di fattori di rischio sia identico nelle persone religiose e in quelle che non lo sono. Queste ultime, tuttavia, fumano di più e sono meno soggette all’obesità.
Religiosità e problemi cardiaci
37 commenti
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La religiosità aiuta contro il mal di testa ?
Io contro il mal di testa uso il Moment Act (mi è servito pure questa notte alle 3 per un mal di denti). A parte questo, mi chiedo a cosa servano queste ricerche…
i cattolici invece del moment act usano l’atto di dolore
mi stavo facendo la stessa domanda
L’act di dolore!
Contro il mal di testa non saprei, ma credo che aiuti contro la stitichezza.
E’ invece ancora un tema dibattuto se aiuti a prevenire le ectasie del plesso emorroidario(emorroidi) o sia da considerarsi fattore predisponente….. 😀
Premio IgNobel per la ricerca…
Smettete di fumare, ragazzi…
E voi, credenti ciccioni, allora è proprio vero che è tutto un “magna magna”…
😉
Di certo non aiuta a scopare ed a godere….a parte per certe mistiche…..
sono ricerche prive di senso, se si facesse una ricerca sulla religiosità e la possibilità di contrarre malattie veneree o di cadere vittime di vizi come la droga magari avrebbe senso perchè se uno è religioso (non di facciata) e segue determinati insegnamenti in teoria dovrebbe evitare certi rischi
anche se poi a ben guardare….
“Una ricerca della Northwestern University di Chicago, diretta dal dottor Donald Lloyd-Jones e pubblicata sul periodico Circulation, mostra che la religiosità e la spiritualità non aiutano a prevenire i problemi cardiaci.”
Ho provato a leggere più volte per vedere se si trattava di uno scherzo… ma poi ho dovuto cedere di fronte al prestigio della Northwestern University di Chicago, diretta ecc. ecc., al contributo che evidentemente ha ritenuto di offrire al progresso della scienza.
Se effettivamnte la notizia sta in questi termini.
Non ci andrei così pesante. Sono studi che rientrano nella ricerca sugli effetti psicosomatici e placebo… che spesso non saranno onnipotenti, ma di sicuro non trascurabili.
In linea teorica la religione potrebbe agire sia da fattore di aumento dello stress (sensi di colpa, paura dell’inferno ecc), che da calmante (certezza di essere protetti & co.). Io trovo interessante il fatto che, statisticamente parlando, la religione agisca in maniera talmente poco profonda da non avere praticamente effetti psicosomatici (sia in bene che in male).
Sono ricerche che servono solo a chi le fa chi le fa. Devo dire però che quando ho subito un infarto e pensavo veramente di morire ho avuto la consapevolezza di essere ateo. Forse i problemi di cuore aiutano il cervello a pensare…..
In ogni caso, anche metaforico;-)
Spero bene che non siano molti coloro che hanno coltivato la propria religisita’ nella speranza di prevenire le malattie cardiache.
Approfitto dell’aoccasione per tornare sulla notizia secondo la quale la religiosita’ ritarderebbe l’insorgere della demenza senile. Questa a me sembra verosimile, pero’ sostituendo a “religisita'” la dizione “adesione convinta a qualsiasi attivita’ dell’intelletto che tenga in esercizio il cervello”: tanto la religione quanto un ateismo che sia (come il vostro) oggetto di argomentata riflessione, tanto il seguire una filososfia o una dottrina politica, quanto l’interesse per la scienza, la letteratura o la musica e quanto … fare le parole incrociate o giocare a scacchi.
In questa prospettiva, puo’ effettivamente anche darsi che la capacita’ di astrarsi dalle preoccupazioni quotidiane per impegnare la mente in modo, diciamo cosi’, astratto aiuti a prevenire la componente psicosomatica di diverse malattie.
Saluti,
“religione” e “adesione convinta a qualsiasi attivita’ dell’intelletto che tenga in esercizio il cervello” sono una contraddizione in termini…
Fri
“Per un solo neurone è sufficiente la religione” 🙂
@Fri. Se e’ una battuta, va bene. Ma, parlando seriamente, l’dea che il ragionamento religioso (come qualsiasi altro ragionamento, giusto, erroneo o ozioso che sia) non eserciti la mente, non regge.
Saluti.
Non era una battuta. E “ragionamento religioso” e’ un ossimoro
La religiosità ha un effetto devastante sull’intelletto poiché fa vacillare, se non addirittura abbatte, il sano principio a priori della causalità: “Tutto ciò che accade ha una causa”.
All’oratorio questo sano principio mi è stato distrutto, e ci sono voluti molti anni per ricuperarlo (questo spreco di tempo al parroco non lo perdonerò mai).
Purtroppo vedo che questo particolare virus dello hacker religione ha lasciato tracce evidenti anche in molti atei.
Ad esempio nel matematico impertinente si legge «A permettere che dal nulla eterno si crei la materia é il famoso principio di indeterminazione di Heisenberg …»
rolling stone a cosa ti riferisci?
voglio dire che l’indottrinamento religioso nell’infanzia
potrebbe anche esercitare la mente (come sostiene Cesare B),
ma purtroppo ha anche minato il sano intelletto di molta gente,
compresi alcuni atei.
Ad esempio quelli che credono che dal nulla possa sorgere qualcosa
o quelli che credono nell’esistenza del libero arbitrio.
ricerche interessanti da fare con la religione (se esistesse un modo condiviso di misurare la religiosità)
* porre l’individuo davanti situazioni tipo, fargli prendere una decisione ponderata tra alcune scelte presentate e verificare la compatibilità con la costituzione e la carta dei diritti dell’uomo.
* verificare la capacità alla comprensione e all’utilizzo del ragionamento logico su una scelta ampia di argomenti
* stimolazione al pensiero religioso per mezzo di domande riguardanti la fede e verifica delle aree cerebrali utilizzate attraverso tomografia a emissione di positroni.
tutte queste riecrche prevederebbero un confronto tra i gruppi.
Il problema sarebbe trovare criteri di selezione dei campioni che siano sufficientemente scientifici.
Una spunto per la prossima interessantissima ed utilissima ricerca medica: quale rapporto fra la masturbazione e la forfora?
Nello Zambia un quarto della popolazione è sieropositiva e due terzi dei bambini non arrivano a 5 anni a causa della malaria. Ma a Chicago che volete che glie ne freghi!
Ma questi scienziati non hanno nulla di meglio da fare??!!
Da quando hanno eletto questo papa sono iniziati i problemi cardiaci per molti all’interno della Chiesa e per molti di più al suo esterno, fortunatamente c’è lo sbattezzo che è già una prima medicina se ci si vuole curare con la razionalità e la coerenza.
La religione non ha mai guarito nessuno e non si deve credere alle leggende dei miracoli di s.Antonio da Padova o sedicenti imbriglioni cattolici e non, che anche oggi hanno fatto dei danni in alcune comunità carismatiche quando han tentato di guarire l’omosessualità ma procurando maltrattamenti e traumi psicologici molto gravi.
La religione è pericolosa per la salute!
“La religione è pericolosa per la salute!”
Ma che dici?
Allora i digiuni,l’autoflagellazione a sangue,l’uso del cilicio,l’astinenza totale dal sesso
non fortificano l’uomo?
Diciamo che la tua descrizione combacia con la Binetti e con altri come lei che sono felici di soffrire di rimanere nel PD, ma dato che vi sono anche alcuni senatori confessionalisti pro crocifisso, allora la sua permanenza nel partito è più sopportabile, ma è ancora più sadica con se stessa pensando che la Bonino probabilmente vincerà, ed allora minaccerà di uscire dal PD e così dovranno fare anche gli altri senatori pro crocifisso se davvero sono coerenti, al massimo faranno come Rutelli, si sposetranno nel nulla del buco bianco-nero di Cssini.
Più la politica dei catto-comunisti e dei clerico-fascisti si prostituisce con il linguaggio confessionalista e più risulta sadomazochista con sé stessa e con i porpri elettori, alla fne anche molto pochi.
La religione è pericolosa anche per la salute dei politici e a lungo andare logora.
Mi domando chi paga per fare queste fini ricerche. Soliti studi per studenti falliti che devono per forza laurearsi in qualche modo, o di professori ancora più falliti che per farsi un nome pubblicano sta roba? Avranno fatto un grafico, per la correlazione tra ‘religiosità’ (unità di misura?) e frequenza di infarti? Mah. E perché mai poi la religiosità avrebbe dovuto proteggere le coronarie? Magari farebbe bene, che so, fare moto, fare sesso, consumare meno grassi animali.. O no? tutte cose che già si sanno.
Perplessa…
E meno male che non sono stato il solo a credere si trattasse di uno scherzo! Se questa è una ricerca seria, come saranno le ricerche spazzatura?
invece sarebbe stato molto più interessante sapere la vita media dei preti e vescovi rispetto ad altre classi sociali.
suggerirei anche quella di qualsiasi nullafacente mantenuto e per lo meno benestante.
scommetto che si sovrapporrebbero
Secondo voi muore prima un uomo che lavora in miniera o uno che che non fa’ un tubo dalla mattina alla sera???
Muore prima, un muratore, carpentiere, ecc, oppure uno che l’unica fatica che deve fare e’ leggere, parlare, pregare???
Muore prima uno che lavora di notte, o per 12 ore al giorno, oppure uno che non fatica neanche a rifarsi il letto, cucinare o pulire???
vittorio, a me le risposte sembrano scontate…. 😉
Al di la’ del fatto che tra i lavori a rischio, quello del prete/predicatore/politico, non so’ nemmeno se rientra o viene preso in considerazione.
Comunque….
http://www.cipaatpistoia.it/corsi/corsoRSPP/fattori%20di%20rischio.pdf
http://it.wikipedia.org/wiki/Caduti_del_lavoro
C.v.d 😉
Come spiegato in “The tipping point”, le persone cool sono piu’ portate a fumare…
Tu guarda dove devono buttare i soldi per la ricerca….
Una ricerca della Boston University, guidata dal dott. Conan Doyle e pubblicata sulla prestigiosa rivista americana Astrology, condotta su un campione di 5.000 soggetti costretti con la forza a farsi intervistare, e con la supervisione di 15 odontoiatri titolari dei più rinomati studi dentistici di Boston, ha rilevato che ateismo e spiritualità incidono sulla carie dentaria in misura perfettamente uguale.
la religiosità e la spiritualità non aiutano a prevenire i problemi cardiaci, ma fan di tutto per far venire problemi cerebrali.