Le forze dell’Anisom (African Union Mission to Somalia, con beneplacito dell’Onu), composte da circa 3500 soldati da Uganda e Burundi, stanno convergendo su Mogadiscio per cacciare le milizie degli estremisti islamici di al Shabab, che ormai controllano gran parte della Somalia imponendo un regime fondato sulla sharia. Anche i guerriglieri al Shabab si stanno raccogliendo nella città, per quello che si prospetta come un durissimo scontro. Migliaia di abitanti sono in fuga, mentre si hanno i primi scambi di colpi tra le rispettive artiglierie pesanti e quasi tutte le Ong hanno ormai lasciato il paese, cosa che aggrava la già preoccupante situazione dal punto di vista umanitario e sanitario.
Somalia, scontri a Mogadiscio tra al Shabab e truppe Anisom
19 commenti
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terra sventurata la Somalia
Non credo che sia una questione di “sorte avversa”… 😉
Chi arma per esempio, questa povera gente?
Chi la strumentalizza con convinzioni arcaiche da tribù tipo quelle islamiche?
Chi governa davvero in Somalia?
Difficile parlare di sventura in questi casi….Sventura voluta, gia’ va meglio!
Forse non sarebbe male ricordare a qualche padano (di quelli che vanno in chiesa e che rimandano a casa loro i clandestini d’Africa) che gli italici sono andati in Somalia (cioè in casa loro) oltre 70 anni fa, e hanno contribuito a ridurla così.
Di chi parli? Di quella brava gente a dio tanto devota? Di quelli che brandivano il crocifisso come una spada davanti alla casa degli Albertin?
Non direi proprio.
E’verissimo,gli italiani hanno ammazzato un sacco di gente laggiu’,basti ricordare che nel
1937,dopo un attentato che aveva provocato una decina di morti e un'”impallinatura”di schegge per l’allora governatore Graziani,le truppe italiane ,durante una rappresaglia durata settimane, pare ammazzarono qualche migliaio di civili.
(Kappler,col suo quorum di 10 a 1 (piu’ una giunta extra)a confronto fu un boy scout.
Chissa mai perche nessuno,neanche le sinistre,si e’ mai degnato di ricordarlo?)
D’altra parte pero,da quelle parti la violenza autoctona non e’ mai scarseggiata:nelle lotte intestine le etnie locali non applicavano certo la convenzione di Ginevra.
Quello che invece va ricordato e’ che gli ingenti investimenti che il governo fascista
fece in loco,per motivi di pura megalomania,perche per noi si risolsero in un colossale
spreco,non furono certo una disgrazia per un paese cosi povero.
Il Negus ebbe l’onesta di riconoscerlo,tanto che nel dopoguerra riallaccio buoni rapporti con l’Italia,dove venne pure in visita ufficiale .
Quello che tutti dimenticano e’ che la aduta del Negus,e il suo assassinio,furono opera di
truppe cubane al soldo dei Sovietici,che a quell’epoca perseguivano la loro politica
colonialistica in Africa,e fu prorio questo a destabilizzare definitivamente il paese e
a gettarlo nel cao che dura fino ad ora.
Ma chi ha mai interesse a ricordarlo?
e ridagli con il solito karma dell’occidente cattivo che ha oppresso il terzo mondo ed ecco le conseguenze …
Anche l’India e la Cina sono state pesantemente colonizzate nei secoli recenti eppure oggi sono potenze industriali leader.
rolling stone risponde:
sabato 13 febbraio 2010 alle 14:22
Lo confermi inconsapevolmente tu stesso invece. L’India e la Cina non sarebbero quello che sono oggi senza il “buon esempio” dell’occidente. Nell’800 la Cina perse il quasi monopolio mondiale che deteneva nel mercato del cotone perché i cinesi non vollero fare quello che stavano facendo in massa i coltivatori statunitensi: introdurre la massiccia automatizzazione della pulitura del cotone dai semi con l’uso delle macchine che erano appena state inventate. Dopo averlo preso più e più volte nel (_!_) alla fine la Cina, come pure l’India, ha imparato l’arte dello sfruttamento massiccio e sistematico delle risorse naturali e della manodopera. Il resto è storia dei nostri giorni.
@Alessandro S.
Quindi secondo te ,se ho ben capito,la Cina non volle introdurre la meccanizzazione
per non lasciare senza lavoro milioni di persone,come avvenne effettivamente in
occidente,scrupoli sociali insomma.
Curioso,perche da quel poco che ho letto i Signori della guerra “che dominavano
all’epoca il paese non si facevano scrupolo,ad esempio,di lasciar deliberatamente
morire di fame vecchi,malati ecc nei periodi di carestia per risparmiare le derrate
e eliminare bocche inutili:una eugenetica rozza ma efficace.
D’altro canto se Cina ed India oggi hanno sviluppato un’industria aerospaziale,che
rappresenta sempre il vertice di una piramide tecnologica non facile da creare,
la stessa tecnologia che ,almeno in Cina,ha eliminato la morte annua di milioni per fame,non l’hanno fatto certo con gli insegnamenti de I Ching o dei Ramayana.
Io sono stato in Cina diverse volte per lavoro,e so quanto pesante sia d’estate
l’aria delle metropoli,ma non credo proprio che ridursi a campare d’aria,pulita o meno, come pochi decenni prima,fosse da preferire.
Alessandro,
peccato che quel „buon esempio“
non sia stato preso da altri paesi oppressi dall’occidente cattivo.
Forse al giorno d’oggi avremmo meno morti di fame
e meno disperati al mondo.
Le indicibili sofferenze del popolo somalo non possono lasciarci indifferenti (così come quelle nel vicino Darfur e di altri angoli del mondo, dimenticati dai media e da tutti).
Spero che per le strade di Mogadiscio non scorra sangue, ma mi terrorizza ancor più il pensiero di una Somalia che ha la sola prospettiva concreta di anni di teocrazia integralista, che porterà ancor più sofferenza e dolore degli imminenti scontri.
Ci saranno processi sommari, donne lapidate, omosessuali impiccati, bambini soldati tolti dalle scuole, spose bambine stuprate, prevaricazioni di ogni tipo, oscurantismo totale.
Esistono ancora oggi ragioni per cui vale la pena di combattere?
Se sì, questa della causa somala potrebbe essere una.
@rolling stone
Penso che anche i giapponesi (superstiti) siano riconoscenti per le bombe di Hiroshima e Nagasaki, perché il Giappone è diventato così una grande potenza industriale, e prima ancora che Cina e India. C’est la vie!
appunto!
E anche i tedeschi (superstiti) che la Germania di Hitler sia stata rasa al suolo dagli alleati.
@rolling stone
Come (non )diceva Einstein,tutto e’ relativo.
Il mio modesto pensiero e’ che Tedeschi e Giapponesi abbiano avuto maggiori motivi
di riconoscenza per gli USA di quanto Polacchi,Cecoslovacchi,Ungheresi e simili ne
abbiano avuti per l’URSS di Stalin.
Ricordate il piano Marshall?
Beati voi,perche per la maggior parte delle nuove generazioni e’ di sicuro una marca
di strumenti musicali.
La Somalia….
Esiste un paese più disastrato? 🙁
L’Uganda che manda truppe a difendere la libertà e la democrazia in Somalia è una barzelletta tipica dei nostri tempi. Dopotutto anche gli USA, autodefinitisi campioni di libertà e democrazia, ogni tanto bombardano ed occupano paesi un po’ più carogne di loro.
Cosa avranno mai da guadagnarci, i somali, dall’invasione di eserciti stranieri abituati alla repressione, come Uganda ed Etiopia? Dalla padella, nella brace.
@Michele B
Mio caro,l’occidente e’ pieno di gente che non chiederebbe che di andare a combattere
e morire per difendere i popoli del terzomondo,non e’ colpa loro se i nostri governi
nel loro cinismo si rifiutano !
(Nel caso qualcuno non l’abbia capito da solo,e’ una presa in giro!)
IO, per esempio; visto che sono un agente bolscevico terzomondista filoislamico, come mi definì qualche idiota tempo addietro su questo blog.
Me la sono legata al dito.
@Michele B
Dov’e’ il problema?
Non sara difficile trovare qualcuno tra le numerose comunita islamiche nostrane che
ti possa mettere in contatto con AlQueda,che sapra sfruttare la tua abnegazione.
Chissa perche ai tempi della guerra di Spagna abbondavano i volontari europei e
americani disposti a combattere e morire per l’ideale in un paese straniero,(ricordi
“Per chi suona la campana”?)mentre ora si limitano a sventolare volantini contro
il tav o l’energia atomica per qualche ora se il tempo e’ bello?
Che sia perche’ hanno un alto concetto del valore della (loro)vita ?
Meno male che c’è qualcuno che volantina contro i TAV e l’inganno nucleare. Sono pazzi minoritari, scagliati contro il muro di gomma della disinformazione di regime.
Come l’UAAR.
Spero, però, tu non abbia paragonato le Brigate Internazionali antifranchiste ad Al Shabab.
Mi ci scapperebbe da ridere.