Studio sull’origine della famiglia

Un articolo dei professori Marco Francesconi, Christian Ghiglino e Motty Perry dal titolo On the origin of the family è stato pubblicato su Vox (Research-based policy analysis and commentary from leading economists). L’articolo s’inserisce nel dibattito circa il motivo per cui, nella specie umana, le famiglie (un fenomeno poco ricorrente tra gli stessi mammiferi) prevalgono sulle unioni temporali e promiscue. I figli di unioni promiscue avrebbero minore probabilità di ricevere il cibo da padri, il cui fine “darwiniano” in tale socio-struttura sarebbe solamente quello di aumentare la riproduzione dei propri geni con il maggior numero di donne possibili, piuttosto che di occuparsi della prole. Ma se la famiglia per così dire “fedele”, ossia quella in cui i figli hanno una paternità certa è un modello vincente per la continuazione della specie, allora in quelle società dove esistono norme e credi religiosi che danno un supporto alla famiglia fedele, tali norme e tali credi potrebbero anch’essi, in una logica evolutiva, essere stati originati come istituzioni destinate a proteggere la famiglia.

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37 commenti

faidate

L’evoluzionismo è una teoria scientifica seria, concettualmente semplice ma che richiede prove estremamente complesse. Purtroppo eccita le più sfrenate fantasie e ciascuno si sente autorizzato a farle dire quello che vuole.

Stefano Grassino

Le famiglie sono un fenomeno poco ricorrente tra i mammiferi, questo è assodato. Considerato che quel mondo è altamente selettivo e non esiste un’etica ma solo istinto, la sopravvivenza è difficile ed in conseguenza di ciò la specie dovrebbe basare se stessa sulla famiglia molto più che non come fà l’uomo. Queste teorie mi sanno tanto di speculazione fine a se stessa o di propaganda fidelis.

Meursault

Quesiti: con quale competenza tre economisti parlano di evoluzione? Quale modello familiare hanno esaminato? La famiglia su base monogama, poligama, matriarcale…? Quale range temporale è stato considerato e qual’è il riferimento spaziale? Prove scientifiche a riguardo? E perchè mi sa tanto di commissione clericale?

Paul Manoni

Commissione clericale magari no…
Pero’ e’ singolare che tre eonomisti si occupino di “origine della famiglia”.
In fondo non penso che sia la loro materia… 😉
Mah?!?!?

dany

“E perchè mi sa tanto di commissione clericale?”

La scienza è vera scienza solo se i suoi risultati sono organici a te?

Magar, bieco illuminista,

I tre economisti non stanno invadendo il campo dei biologi evoluzionisti. In un paper che hanno presentato a dicembre, qui riportato:
http://ftp.iza.org/dp4637.pdf
si vede chiaramente che le idee sull’origine evoluzionistica delle religioni viene loro, ad esempio, dagli studi di biologi come David Sloan Wilson (di cui citano esplicitamente l’opera Darwin’s Cathedral, del 2002).

Wilson, per la cronaca, ebbe a contestare l’approccio di Dawkins all’origine delle religioni, lamentandone la mancanza di una prospettiva evolutiva. Questo però non ne fa un clericale, tutt’altro: intervistato dal New York Times nel 2002, disse (http://www.nytimes.com/2002/12/24/science/conversation-with-david-sloan-wilson-origin-religions-distinctly-darwinian-view.html?pagewanted=2):

Q. What about you? Are you religious? Do you believe in God?

A. I consider myself a communitarian, and there are many things I admire about religion, but no, I don’t believe in God. I tell people I’m an atheist, but a nice atheist.

Andrea

“società dove esistono norme e credi religiosi che danno un supporto alla famiglia fedele, tali norme e tali credi potrebbero anch’essi, in una logica evolutiva, essere stati originati come istituzioni destinate a proteggere la famiglia”

Forse è solo propaganda, forse no. Perlomeno hanno azzeccato quale è la causa e quale l’effetto.

Roby GOD

Non credo che alla base delle varie istituzioni familiari sperimentate dall’umanità (monogamia, poligamia, poliandria, matrimoni di gruppo, ecc.) ci siano criteri evolutivi. A chi volesse approfondire l’argomento consiglierei il libro di Engels a riguardo, ‘L’origine della famiglia’ che partendo dagli studi dei naturalisti dell’epoca da una spiegazione che tiene conto delle strutture economiche e di come le varie forme familiari siano mutate proprio in corrispondenza di cambiamenti dei sistemi produttivi (in particolare il passaggio dalla caccia all’agricoltura e la conseguente nascita della proprietà della terra e quindi dell’ereditarietà di tale proprietà). Si tratta di studi datati ovviamente ma l’impianto dell’analisi è assolutamente interessante.

Bruno Gualerzi

“(…) la famiglia per così dire “fedele”…. è un modello vincente per la continuazione della specie… ”

A questo punto della storia dell’umanità, con le armi ‘finali’ a disposizione di tanti Dr. Stranamore disseminati su tutto il pianeta, l’unico ‘modello vincente per la continuazione della specie’ sarebbe… ritornare alle origini, quando ci si combatteva con la clava! (^_^)

crebs

secondo la mia opinione, a questo punto della storia dell’umanità, il modello “ritornare alle origini”, quando ci si combatteva con la clava non sarebbe il modello vincente, ma quello che porterebbe all’estinzione della specie, non per la guerra (sicuramente la clava fa danni numericamente irrisori), ma per fame, sete, malattie, ecc.
Non credo che ormai saremmo in grado di sopravvivere a quello che sottintende “il tempo in cui si combatteva con la clava”
:):):):):):):):)

Bruno Gualerzi

Naturalmente si parlava per paradosso… ma resta il fatto che la ‘continuazione della specie’ col modello attuale – famiglia ‘fedele’ o ‘infedele’, evoluzione o no – è molto più a rischio di quando ‘ci si combatteva con la clava’.
E non solo a causariscaldamento del pianeta.

massi

La famiglia è la prima e l’ultima tra le pianificazioni sociali.

crebs

Richard Dawkins ha analizzato il fatto nel libro “Il gene egoista” applicando la metodologia della teoria dei giochi (capitolo 9, la battaglia dei sessi”).
Non so se le conclusioni dello studio sopra riportato coincidono con quelle di Dawkins.

paniscus

Un altro libro che fa delle ipotesi intelligenti sull’origine della famiglia stabile è “Uomini, donne e code di pavone”, di Geoffrey Miller. In realtà non parla solo di quello, ma delle possibili origini evolutive di tanti altri fenomeni tipici della specie umana, sia fisiologici, sia sociali.

In sostanza, ipotizza che uno dei fattori che potrebbero aver favorito la formazione di famiglie stabili (anche se non per tutta la vita, ma almeno per un numero di anni abbastanza lungo da far crescere i figli fino a un’età ragionevole) sia l’aspirazione maschile a proteggere i propri figli dalle eventuali tentazioni infanticide di altri maschi, cosa che in altre specie di mammiferi è la norma, e che potrebbe essere esistita diffusamente anche nelle prime fasi dell’evoluzione umana. In molte specie animali, se il padre sparisce, la madre rimane sola coi figli, e poi si accoppia con un altro maschio, è abbastanza probabile che quest’ultimo manifesti tendenze violente verso i cuccioli già esistenti, per sostituirli con i propri.

Per cui, i maschi potrebbero aver sviluppato un istinto vincente a proteggere i propri figli, che però doveva essere compensato dalla certezza assoluita che fossero davvero propri… e così sarebbe nato sia il coinvolgimento paterno, sia la gelosia coniugale! 🙂

Lisa

Sergio

Ma quante belle teorie: c’è da perdere la testa. Perché invece non affidarsi alle parole degli esperti vaticani? Dicono dunque costoro che il matrimonio indissolubile fu istituito da Dio padre in persona. Poi ci fu la corruzione e la decadenza e Mosè concesse il divorzio. Ma Gesù ristabilì l’ordine delle origini: «L’uomo non separi ciò che Dio ha unito. Uomo e donna formano una sola carne ecc.”. Semplice e facile, no, invece di perdersi in tutte le astruse teorie degli scienziati.

Domanda agli esperti vaticani: Ma da quanto tempo esiste il sapiens sapiens? Sembra da 30-50’000 anni. Perché il Disegno Intelligente fece precedere il sapiens sapiens dal Neanderthalensis che c’aveva pure la capoccia o il cervello più capiente del doppio insipiens? E poi ancora: ma Gesù è morto (e risorto) solo per il doppio insipiens o anche per il povero Neanderthalensis, sconfitto e sterminato dal doppio insipiens (secondo le imperscrutabili volontà del Disegno Intelligente)?
Din don dan e fra, dove siete? Potete forse illuminarci. Grazie.

gero

Senza pretendere di illuminare nessuno, i credenti sanno che il Signore è morto e risorto per tutti, te compreso, anche se non ti interessa. L’intera creazione con Cristo risorge e cammina verso quello che la Bibbia chiama “Cieli nuovi e terra nuova”. I credenti hanno la “certa speranza” che l’ultima parola è la vita e la gioia. Siamo degli illusi? Io penso proprio di no. In ogni caso permettimi una battuta solop per sorridere: Se ci saremo, vuol dire che ho ragione io. Se per caso hai ragione tu, vuol dire che non ci saremo e purtroppo non potrò darti ragione. Così, solo per sorridere.

Claudio Diagora

Gero, se il tuo signore è morto e risorto per tutti mi sai dire con quali risultati?
A me pare che la storia sia continuata tranquillamente tra guerre, massacri e avvenimenti vari proprio come se non fosse successo niente. Guerre e massacri a cui la tua chiesa ha dato molto per la buona riuscita. Aggiungi che per quattro quinti del mondo e per millecinquecento anni non si è saputo niente di quel grande avvenimento… Ci sono quelli che sperano, nell’al di là, di trovare le settanta vergini e quelli, come voi, che credono di trovare il paradiso della lavazza.
Continua a sorridere.

francesc on

Premesso che l’intelligent design non esiste,
da quando è che si possa parlare di “uomo”, è una bella domandina, che ci costringe anche a provare a definire “chi” è l’uomo.

Cmq Cristo è il salvatore di “tutta” la creazione (Romani 8), quindi anche dei lombrichi.

Luciano47

…salvatore anche dei lombrichi? Perchè avevano qualche colpa? Avevano mangiato qualcosa di proibito? Ma quando la smettete di far ridere i..polli.

Luigi Riboldi

Dopo aver letto l’articolo, credo che questi professori stiano facendo solamente un’ipotesi e non pretendono di far passare la loro tesi come oro colato. Detto questo, come per tutte le teorie, siano esse quelle delle corde o delle 26 dimensioni nella fisica quantica, coloro che le concepiscono sono meritevoli, almeno per essersi sforzati di esporre le loro intuizioni, che vanno accuratamente verificate, prima di essere assunte nel regno delle verità scientifiche. Per ora posso solo dire che la teoria esposta da questi professori è interessante e se è uno spunto per analizzare il fenomeno della famiglia e della sua relazione con norme e credi religiosi, ebbene si facciano avanti altri ricercatori che inizino ricerche sul campo.
L’economia, esattamente come la sociologia, l’antropologia culturale e tutte le scienze sociali, interagisce con la biologia evolutiva. Credo che sia un bene soprattutto quando si formano squadre cosiddette miste di studiosi, giacché i risultato sono sovente interessanti. Vi è ad esempio un gruppo di economisti presso l’Università Carnegie Mellon di Pittsburg che insieme a vari neuroscienziati, studiano come gli esseri umani prendono decisioni del tipo comprare una casa o perché si formano le bolle speculative.
Morale, non mi sembra per niente scandaloso che degli economisti facciano delle ipotesi, se queste sono un punto di partenza. Non credete?

dany

Il 13 febbraio è dedicato al san Valentino laico?

Nel quale cioè si parla di tutto ciò che potrebbe unire l’uomo e la donna.
All’infuori dell’amore.

faidate

D’accordo con Riboldi. Il problema è che (vogliamo scommettere?) quella che viene proposta come un’ipotesi, che sarà ben dura da dimostrare, diventerà, a seconda delle posizioni più o meno interessate, materia di fede di destra o di sinistra. E’ già successo. Perciò la esposizione di sacrosante ipotesi scientifiche va fatta preferibilmente nelle apposite sedi.

MicheleB.

Secondo Desmond Morris, la “coppia fissa” del genere homo (unica fri mammiferi) venne adottata perchè la femmina potesse accudire una prole ormai neotenica che aveva prolungato i propri tempi di sviluppo per poter apprendere più insegnamenti.
In tal modo la madre era vincolata per anni ed anni alle cure parentali e la sua ricerca di cibo si limitava alla raccolta, venendo mantenuta dal partner libero di spostarsi velocemente alla ricerca di prede. Tutto ciò non si sa quando possa essere iniziato, ma comunque sono passate almeno parecchie decine di millenni. Nel frattempo abbiamo mutato radicalmente ogni cosa nella nostra vita, perchè i tempi cambiano, come è NATURALE che sia. Mi sembra alquanto sterile e pretestuoso chiedersi oggi che cosa sia naturale per l’homo sapiens.
L’unica cosa veramente naturale che ci mostra la storia è il cambiamento.

Nicla

L’analisi di Morris è interessante ma penso che la sopravvivenza di madre e bambino “avrebbe funzionato” anche in altri modi, per esempio: piccola comunità, consapevolezza che i bambini sono il futuro (“cacceranno quando saremo vecchi”), padre ignoto (assenza di monogamia), tutta la comunità si occupa dei propri piccoli procurando il cibo anche per bimbo e madre; in questo modo l’onere di sostentare ben due persone non cadrebbe solo sulle spalle del padre di famiglia, e la sopravvivenza sarebbe forse anche più facile.
Non penso ci sia modo inattaccabile di spiegare perché le cose si siano evolute in un senso piuttosto che in un altro, ad un certo punto la società è semplicemente diventata fallocentrica e si è organizzata su modello famigliare (monogamo o poligamo, ma comunque con l’uomo nelle vesti di “capofamiglia”) con mogli e figli di proprietà (e a carico) dei mariti. Che secondo me per i mariti in questione è una faticaccia assurda.

libero

La famiglia è una istituzione di tipo contrattuale, che deve tutelare tutti i suoi membri, occorre precisare che comunque i matrimoni sono stati registrati a partire dal 1500 e che prima la sitazione era un pò confusa, a parte le alte sfere per questioni di potere ed ereditarie.
Anche i chierici potevano avevano famiglia fino al XIII° secolo, e dopo solo gli alti gradi ecclesiastici e Papi con figli ufficiali, ma la soppressione del matrimonio per i religiosi era dovuta alla necessità di non disperdere i beni che dovevano restare nell’ambito della chiesa, quindi perpetue si, amanti e cortigiane si, mogli no.

Magar, bieco illuminista,

Scusate, ripeto qui, brevemente, un’osservazione che ho fatto in un post in attesa, più sopra:
la tesi della religione e/o del modello tradizionale di famiglia come frutti dell’evoluzione non è un’invenzione di questi tre economisti, bensì una teoria già proposta anni fa, ad esempio, dal biologo (ateo) David Sloan Wilson.

Luigi Riboldi

Qui, letto l’articolo, vanno un po’ più in là della mera affermazione che la famiglia e la religione sono il risultato di un adattamento evolutivo. Cercano anche di ipotizzare a quale bisogno evolutivo rispondono la famiglia e le norme/credi religiosi che avallano la famiglia come istituzione. Non mi sembrano che scoprano l’acqua calda ne’ stiano dicendo cose lapalissiane.

MicheleB.

Appunto, teorie già affrontate in pessato. “La scimmia nuda” di Desmond Morris è del 1974.

giancarlo bonini

Caro Gero(un nuovo troll?) mi piacciono proprio le parole che usi: “certa speranza”. Fa il paio con le “verità di fede” e altri ossimori che solo chi si definisce “credente” può continuare ad usare imperterrito.
Ti informo che non è con queste frasette che potrai fare molta strada tra noi.

gero

Ma io non voglio fare strada tra voi. Voglio solo assicurarvi che i vostri dognatismi, e ne avete proprio tanti per cui spesso siete annebbiati, i vostri pregiudizi, i partiti presi, ci confermano in quel che crediamo

libero

Allora va in chiesa a pregare e controlla il bilancio della parrocchia a favore dei poveri, se te lo fanno controllare.

Asatan

Non mi ricordo il nome dell’autrice, me ho letto un libro tempo fà molto interessante “Storia naturale del matrimonio e del divorzio”. Propone una teoria abbastanza interessante.
I cuccioli d’uomo quando nascono non sono minimamente indipendenti. Non mangano da soli, non camminano, ecc. Iniziano a poter girare in maniera relativamente verso i 4 anni (camminare, riconoscimento dell’ambiente e dei pericoli, parlare, ecc). Se si considera che l’uomo nasce come animale nomadico di branco ha senso che la coppia duri il tempo necessario a proteggere la prole finchè essa non è in grado di muoversi assieme al branco ed essere integrata nel gruppo.
Non per niente ci sono studi che dimostrano come i rapporti di coppia tendano ad avere una ciclicità di crisi sui 4 anni circa.

Nicla

Molto interessante, in effetti avrebbe un senso (anche se nella società odierna questa crisi dovrebbe arrivare quando il figlio ha 30 anni, ahahah… ok non fa ridere).

Nicla

Non mi convince eccessivamente, non tiene conto delle società in cui la famiglia non è basata su questi stessi canoni. A rigor di logica dovrebbero essere estinte? Oppure “funzionano” anche loro, senza nulla togliere alla famiglia “tradizionale” – e vice versa? Il solo fatto che esistano società basate su un differente concetto di famiglia esclude che le religioni che propugnano il modello di famiglia tradizionale siano “la” strada giusta (anche evolutivamente parlando), casomai “una” strada… “giusta” forse dal punto di vista della sopravvivenza dei bambini (legittimi), un po’ meno giusta se pone come presupposti che i figli siano proprietà del padre e che la donna sia severamente punita per l’adulterio, com’è accadto per secoli.

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