Lunedì sera la BBC ha dedicato un suo programma all’eutanasia. Nel corso della trasmissione è stato trasmesso un filmato in cui Ray Gosling, noto presentatore dell’emittente pubblica, ha “confessato” di aver soffocato con un cuscino il proprio compagno, ricoverato in ospedale in condizioni ormai disperate. “Quando ami qualcuno, è difficile vederlo soffrire”; “se questo è uccidere, anche io sono un assassino”: le dichiarazioni di Gosling hanno fatto molto rumore, tanto che la polizia ha immediatamente aperto un’inchiesta. Benché solo qualche mese fa un pronunciamento della magistratura abbia sostenuto la non punibilità di chi dà la morte a chi la chiede per ragioni di pietà (mercy killing), oggi Gosling è stato arrestato con l’accusa di omicidio. Rischia 14 anni di carcere.
GB, arrestato Ray Gosling per la morte del suo compagno
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Chi compie atti come questi sa che andrà incontro a conseguenze legali molto
pesanti, a processi infinti e probabilmente anche alla galera. Eppure per amore,
dignità e rispetto della persona cara, per cui ormai non c’è più nulla da fare, si
espongono a tutto ciò. Credo che siano dei piccoli-grandi eroi in questa società ormai
votata all’individualismo e menefreghismo più esasperato
quoto…
Non ti preoccupare che salterà fuori qualche teopiteco blaterante sulla beltà dell’estrema sofferenza e della sacralità dell’agonia che accuserà il povero Gosling di aver agito spinto da egoismo (non voleva prendersi cura del compagno ), avidità (voleva l’eredità), se non addirittura facendo iperbolici collegamenti sul fatto che essere gay è contro natura e che quindi la malattia era la giusta punizione, bla, bla
Puric, condivido ogni parola .
Anche Paolo Ravasin sta cercando un “assassino”.
Questo è il suo recentissimo appello:
«Dico no all’alimentazione artificiale. No all’accanimento terapeutico. Ci penso tutti i giorni, sarei felice d’incontrare un medico che mi togliesse il tubo, che mi facesse l’iniezione per addormentarmi e togliermi il tubo. Ma io non conosco nessun dottore che lo possa fare. Amici e fratelli non trovano il coraggio».
Ma possiamo veramente parlare di eutanasia inq eusto caso?
Non ci sono prove della richiesta del compagno, non c’era un medico ad assistere, la morte è stata atroce. Questo è un caso borderline dove è difficile distinguere un omicidio da un atto di pietà.
A me, pur essendo pro eutanasia legale, questo mi pare un omicidio. D’altronde chiunque può dire di aver ucciso per pietà chiunque desideri. Cosa ne sappiamo delle vre intenzioen di Gosling?
Quando non c’è alcuna speranza di guarigione e la sofferenza è orribile, non è un atto d’amore porre fine a tale terribile pena? Io penso di sì.
Non è per nulla facile, immagino (e spero di non trovarmi mai in una condizione del genere per doverlo sperimentare in prima persona).
Non voglio sembrare un cinico senza sentimenti, perchè non è vero. Ma è anche un atto d’amore sopprimere un animale che non abbia speranza di guarigione. E sono i loro occhi che ci implorano di farlo.
E ora certe persone non banalizzino o fraintendano quest’ultima frase.
Vorrei dire a tanti sapientoni che hanno la verità in tasca e parlano, parlano, parlano fino alla nausea dell’amore che non conoscono, di farsi raccontare dai tanti reduci di guerra, quanti commilitoni hanno finito con un pietoso colpo di pistola alla testa. Quante volte hanno udito il rantolo di una terribile preghiera “ti prego, finiscimi” uscire dalla bocca di un corpo dilaniato, ridotto ad un’ammasso di carne maciullata. Signori portatori di verità, abbiate almeno il pudore di riflettere prima di aprire bocca ed imparare il rispetto per la sofferenza altrui.
Ho sempre pensato, in effetti, quanto sia assurdo che quello che per un cane è considerato un atto di pietà per gli uomini sia un reato.
Però mi rendo conto che questa mia è una posizione estrema, personale, su cose delicatissime.
Parlo per me: se qualcuno dei miei cari avesse il coraggio di abbreviarmi l’agonia, io lo ringrazierei.
Anch’io sono assolutamente favorevole all’eutanasia in linea di principio,ma
voglio essere spietatamente sincero.
Su un campo di battaglia dare il colpo di grazia ad un agonizzante puo’
benissimo essere un gesto totalmente sincero e disinteressato:basterebbe ignorarlo e tirare avanti e la sua agonia non ci creerebbe nessun fastidio.
Nella vita normale invece non sempre e’ cosi.
Se un mio caro agonizza nel letto di una clinica,e la diaria non mi crea nessun problema,perche non la pago io o perche’ ho la fortuna di essere ricco,collaborando ad
una sua richiesta di farla finita compiro’ certamente un atto di pura generosita.
Ma se la diaria mi crea gravo problemi,o peggio ancora sono obbligato a sopportare
la sua agonia a domicilio,e’ chiaro che il mio gesto,anche se pienamente
giustificato dalle circostanze non potra’ essere del tutto disinteressato.
“Non potevo piu’ sopportare di vederlo soffrire!” e’ una frase comune in questi casi,
e spesso e’ si’ totalmente sincera,ma ammette una componente ,anche se impossibile da quantificare,di egoismo,in quanto ammette che la morte del sofferente ha significato anche la fine di una sofferenza,magari solo morale,ma
pur sempre dolorosa,per l’autore dell’eutanasia.
Tutto questo,notate bene, e’ detto solo per puntualizzare un tema dannatamente importante,dove il buonsenso deve prevalere su qualunque dogma,ma dove non sempre la scelta e’ semplice.
Valide considerazioni. Motivo in più per ricordare la *necessità* di una legge che regolamenti le volontà di fine vita. In modo che il proprio volere sia rispettato, e non sia necessario alcun artificio per vederlo realizzato.
Purtroppo nel nostro paese il concetto di rispetto della volontà dell’individuo è totalmente alieno.
credo anch’io che ci sia bisogno di una legge…per il rispetto della propria
volonta’ e per tutelare i familiari
Anche io vedo la mancanza di una norma articolata di fine vita un pericoloso vuoto legislativo.
fatto è
che Gosling ha spontaneamente rivelato la cosa.
Per finire in galera o per farsi pubblicità’?
Lo ha fatto per sollevare il problema della legalizzazione della eutanasia,
e per evitare ad altri di dover ricorrere, per pietà, ad un gesto estremo e disperato come il suo.
sono perfettamente d’accordo con none.
Anch’io concordo con noone
già che ci sono in cambio del distaccamento del tubo potrebbero ritoccare il testamento.
E poi sarebbero gli atei i “materialisti”? LOL
Effettivamente, questo è un caso “border line” -come lo ha definito noone- non potendo confermare la volontà dell’ammalato. Anche per derimere certe situazioni è indispensabile una buona legge sul testamento biologico, che permetta di chiarire fuori d’ogni dubbio dove una persona sia disporsa ad arrivare.
Nel mio comune ( Campiglia Marittima-LI) è stato istituito il registro dei testamente biologici e venerdì verrà presentato pubblicamente, con la partecipazione della vedova Coscioni, un medico anestesista, un magistrato ed un notaio.
Gosling, forse, pagherà un atto di misericordia.
L’ obiettore di coscienza non paga di sicuro, si occupa solo di sè stesso
e dell’ altro nei guai……………….CHISSENEFREGA !!!!!!!!!!!!!!
L’ obiezione di coscienza deve far ricadere le conseguenze su chi la mette in atto
non sugli altri !
Lasciamo un attimo perdere la vicenda di Gosling, che francamente ha dei risvolti… troppo egoistici per essere presa a modello come lotta per il diritto al testamento biologico ma anche più in là, all’eutanasia.
Volevo spendere due parole per la piaga dell’obiezione.
Fossi al governo, istituirei come procedura d’urgenza, l’obbligo per i medici obiettori di reperire entro 6 ore un medico che svolga le stesse prestazioni che l’obiettore si rifiuta di prestare.
E una volta stabilizzata la situazione in tal modo, vieterei l’obiezione in toto per tutti gli iscritti all’albo a partire da una data specifica.
La vera obiezione di coscienza esisterebbe ancora, nell’atto coerente di non iscriversi a medicina. Sapendo infatti che l’obiezione da un certo punto in poi non sarà più permessa, chi non vorrà svolgere le pratiche previste dalla scienza e dalla tecnica attuali (al momento della sua iscrizione all’università), non si iscriverà direttamente al corso.
Così i vecchi medici laureati e obiettori potranno continuare a fare quello che avevano fatto, ma verranno via via rimpiazzati da persone che si sono iscritte a medicina accettando completamente la scienza e la tecnica della medicina a loro contemporanea.
In tal modo, se diventasse pratica comune la clonazione (per fare un esempio esagerato) chi esercita la professione di medico prima dell’introduzione di questa pratica potrà obiettare di metterla in atto, ma qualora qualcuno si iscriva a medicina quando questa pratica è corrente e ammessa, accetta di svlolgerla perchè parte della scienza e tecnica attuale allo studio e al lavoro che sta per intraprendere.
Così il ricambio generazionale compenserebbe le scelte di alcuni, esisterebbe libertà di scelta per i medici e verrebbe mantenuto il diritto del paziente di usufruire del 100% delle prestazioni mediche messe a disposizione dalle strutture ospedaliere.
Per come sono le cose oggi è davvero troppo comodo. Questi parassiti possono svolgere un lavoro prestigioso, esser pagati bene e permettersi fare gli schizzinosi recando un danno a un paziente che si rivolge a loro per bisogno.
Non parliamo poi dell’illegalissima obiezione dei farmacisti che è una vera presa in giro.
Se avessi degli amici come Gosling, non avrei bisogno di nemici.
Per me niente atti di misericordia, please!
Tranquillo, ti lasciamo attaccato ad un sondino per qualche annetto così ci pensi su
ok, per te niente atti di misericordia, ma è proprio questo il punto: la possibilità di scegliere (non l’obbligo di tirare avanti senza dignità)
La notizia è che Gosling ha scelto. L’amico non si sa se era d’accordo.
Il problema l’aveva Gosling: era lui che non riusciva a veder soffrire l’amico.
La dignità ce l’ho dentro e sempre perchè sono una persona, indipendentemente dal fatto di essere sano o malato, alto o basso, bianco o nero.
“l’amico” era il compagno. e anche se non fosse stato propriamente d’accordo (ma metti che aveva anche la neuroaids…) non sarebbe cambiato granchè nel suo destino, comprendi? se io amo una persona, il mio egoismo la vuole vicina a me “nonostante tutto”, ma l’amore è anche non voler farla soffrire. a parer mio chiaramente.
comprendo che la visione distorta dell’amore cristiano consista nel godere delle altrui sofferenze (sottolineo l'”altrui”).
la dignità la perderai tranquillamente quando sarai costretto a fartela addosso solida e liquida, quando sbaverai e quant’altro.
e soprattutto, quando perderai il possesso delle tue facoltà mentali. succede. non te lo auguro, ma succede.
certe situazioni non si augurano a nessuno.
Ma evidentemente la divina provvidenza
non sa scegliere le persone giuste da „mettere alla prova“.
Quanto non-detto si nasconde dietro quelle tue parole “…era lui che non riusciva a veder soffrire l’amico”! Sai perfettamente che non erano “solo” amici: abbi almeno il coraggio di chiamare le cose con il loro nome!
come fa? è cattolico…
Amici, compagni ,amanti : che differenza fa?
Questa persona non riusciva a vedere l’altra che stava soffrendo senza speranza di guarire e l’ha uccisa. Non risulta che l’altro abbia chiesto nulla. Secondo me è egoismo, non amore.
Mia madre ha sofferto parecchio prima di morire, ma a mio padre non è venuto neanche in mente di soffocarla con un cuscino. E a lei non è venuto neanche in mente di chiedergli di ucciderla.
Solo dopo anni, conoscendo un po’ meglio le medicine, ho scoperto che il medico di base non aveva certo ecceduto con gli antidolorifici. E’ qui che si dovrebbe puntare: fare ogni sforzo per evitare la sofferenza ai malati terminali. Antidolorifici efficaci, lasciamo perdere le battaglie sulle staminali, di qualche cosa moriremo sempre, facciamolo almeno senza soffrire.
x rolling stone: come ho detto a qualcuno, l’erba cattiva non muore mai. Conto di superare abbondantemente i 100. 🙂
fa differenza brendan, fa differenza, ed è indicativo del tuo modo di pensare.
il resto fa semplicemente schifo e non merita commento.
Ma vi siete informati prima di dare giudizi massimalisti? Il suo partner aveva deciso di morire se le sue condizioni fossero diventate insopportabili.
lasciamo perdere le staminali?certo ma per gente come te,sei bravo a fare il fatalista ,poichè sei penso?in salute..e poi per favore risparmiaci ituoi indulti a livello umano che blateri su questioni molto fortiìììì sfigato
infatti si chiama libertà di scelta, tu fai pure come vuoi.
L’autodeterminazione per i cattolici non solo non è un valore, ma è anche un grave peccato.
che superficialita che ai brendaììparli bene perche puoi ancora mettere le mani su una tastiera e dire sciocchezzeììfallo nel caso contrario,è poi voglio vede tutta sta spocchia che ciai come dice pleaseìììì..ah io ti insulto non perche credi o sei un credente ma propio in merito a tutta sta idiota arroganza che ciai.e si legge nei tuoi penosi commentiììì
Tranquillo, ti lasceremo attaccato a un sondino per qualche annetto così ci pensi su
ma non è tanto il sondino.
son le piaghe da decubito, le piaghe del sondino sempre in loco, i dolori di un corpo immobile, dolori magari di altra origine…
La battaglia giuridica su questo caso diventa importante in vista di legislazioni future. E’ evidente che questo non è un modo civile di risolvere il problema di un malato terminale, è per questo che è necessaria al più presto una legge che regolamenti il tutto. Ricordo come qualche mese fa una coppia di coniugi britannici gravemente menomati dalla vecchiaia e da malattie degenerative andarono in una clinica svizzera per il suicidio assistito.
Chi non può permetterselo (o per denaro o per il disagio del viaggio) si attacca al tram o si arrangia come può.
non ci sono notizie certe per parlare di eutanasia.
non sappiamo se il compagno di Gosling volesse realmente morire e l’eutanasia per essere tale ha bisogno di una legge che ne regoli la procedura e deve essere un medico ad praticarla, in caso contrario…
direi che non ci sono elementi per dire altro.
Trovo la sua scelta coraggiosa e l’atteggiamento della giustizia inglese corretto. In Italia nessun presentatore ammette di essere gay e un giudice gli avrebbe dato mille attenuanti per far contenti tutti.
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ITALY ITALIA
L’argomento è delicatissimo ma ha bisogno di una soluzione umana e non fondamentalista religiosa.
Rispondendo a te approfitto per replicare a laverdure. E’ vero, è maledettamente difficile affrontare questo problema perchè le variabili da caso a caso sono molteplici e di non facile comprensione. Anch’io mi chiedo dove è il confine tra la pietas ed il tornaconto, sia esso morale e/o pratico. Tra l’altro non possiamo pretendere che il legislatore possa risolvere tutte le problematiche legate al problema dell’eutanasia, così come neanche il testamento biologico può, fino in fondo darci la certezza di non sbagliare. Non possiamo però stare a guardare e vivere nell’indecisione, in attesa di una perfezione che non arriverà mai. l’unica realtà è che dobbiamo cercare, come in tutte le cose, il male minore.
La situazione Italiana della ricerca scientifica viene pubblicata su “Nature”
argomenta Elena Cattaneo, direttore del Centro di ricerca sulle cellule staminali dell’universita’ degli Studi di Milano.
http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6342
questo articolo rappresenta come in Italia stiamo regredendo all’età della pietra.
leggendolo più volte l’articolo è difficile ignorare il dietro le quinte dell’attuale ambiguità del governo e della chiesa cattolica, oggi più che mai il mondo della scienza in Italia è in fibrillazione.
Non guardate che sia vecchiotto, lo so che è datato novembre 2008, ma ad oggi la situazione non è cambiata, questo è ciò che si può chiamare uno “statu quo antiscientifico”. Ho voluto solo riproporlo perchè In USA Obama ha mutato la decisione di Bush anche se vi sono dei giochi politici anche là da mantenere in equilibrio.
Mi dispiace per il fatto del Ray Gosling, ma intendo comprenderlo nel suo dramma.
Sai ganzo, se negli ospedali i parenti iniziassero a sopprimere i malati soffocandoli con il cuscino ‘perchè soffrono troppo’ !
Uno gira per le corsie e una camera si e una no vede gente che soffoca il malato di turno.
“Infermiereeeeee!!! Questo lo può portare via, ho provveduto io alla pietosa e civilissima soppressione! I suoi occhi me lo comunicavano inequivocabilmente. Mi spetta il bounus dell’INPS per il risparmio indotto”
Un’immagine che davvero rappresenterebbe bene il progresso.
si parlava di regolamentazione infatti, non di macelleria ospedaliera.
il tuo esempio è una ridicola forzatura.
nessuno vi obbliga ma lasciate agli altri la possibilità di scegliere; è così difficile per te conprendere la parola SCEGLIERE?
stefano f. risponde:
giovedì 18 febbraio 2010 alle 10:56
Il caso in questione è anche un buon motivo per ammettere nella legislazione civile il matrimonio tra omosessuali. Fossero due persone civilmente unite, uno dei due potrebbe legalmente prendere tali gravi decisioni nei confronti del compagno/a senza ambiguità o dubbi di carattere legislativo. Ognuno deve poter decidere per se con il testamento biologico; in assenza di tale documento, il compagno/a può assumersi l’onere dell’ultima decisione.
Quoto PURIC al 100 x 100. Purtoppo in Italia come in molte nazioni l’EUTANASIA è considerata un reato. Qui in Italia a causa dell’invadenza della cc non avremo mai una legge sull’eutanasia. La volonta della persona non conta nulla,la sua volontà è soppiantata dalla volontà della chiesa cattolica. PURTROPPO TORTURA OBBLIGATORIA PER TUTTI ANCHE IN CASO DI MALATTA GRAVISSIMA SENZA NESSUNA POSSIBILITA’ DI GUARIGIONE. W IL VATICANO!!!!!!!!!!!!!!!!!! VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
il problema non è dare giudizi morali sull’omicida, ma se l’omicida ha agito secondo la legge o contro la legge. L’obiezione di coscienza dei medici antiabortisti si spiega risposndendo con questa domanda: quale malattia si cura ricorrendo all’aborto? a meno di non considerare la gravidanza una malattia, mi sembra ‘ chiaro che non c’è nessuna omissione di soccorso. Non si può costringere qualcuno a intervenire per curare uqualcosa che non è una malattia, perchè il medico esiste per curare le malattie. Non mi sembra che in parlamento ci siano tutti sti cattolici praticanti. e ci sono paesi che non sono cattolici, ma in cui non wesiste l’eutanasia.
Non so se la chiesa cattolica, (il suo vertice) rimarrà a roma o per quanto tempo ancora, ma non vorrei che il Vaticano non ci fosse più e l’Italia rimarebbe sempre la stessa. In questo caso con chi ve la prendereste? quello che voglio dire è che come i comunisti hanno l’ossessione di berlusconi da ritenerlo colpevole anche quando i figli vanno male a scuola, allo stesso modo voi avete l’ossessione del vaticano da ritenerlo colpevole di ogni male che c’è in italia. mi sembra una visione riduttiva. E poi per dimostrare la vostra tesi andate sempre a prendere fatti di 400-500 anni fa (inquisizione, crociate, galileo, etc.etc) come se io mi dovessi vergognare del fatto che per salvare la propria vita mio nonno disertò e si consegnò in sicilia agli americani nel famoso sbarco!! e dovrei pagare ancora oggi questo disonore.
Ma di che stai parlando? Guarda per criticare la chiesa basta restare negli ultimi 60 anni…. da Ante Pavelic in avanti. 😆
Punto secondo tu sai cos’è una malattia? E’ una condizione anormale rispetto allo stato di salute ottimale di un essere umano. La gravidanza è una malattia se non ti spiegheresti come mai nei paesi che che “curano” le puerpere (assistono medicalmente) i tassi di mote in gravidanza e di morte per parto siano drasticamente calati negli ultimi 50 anni.
Quanto all’aborto, senza offesa, ma pensi che chi ci ricorre si diverta? Parliamo di donne cui la gravidanza mette a rischio la salute fisica e\o mentale, stuprate, ingannate, ecc. Sai quante ce ne sono di donne che quando vogliono tornare a lavorare il marito buca il preservativo? Di quando sia endemicamente diffuso lo stupro? No…. prenditi un po’ statistiche e studiale prima di trinciare giudizi.
L’obiezione di coscienza è ammessa non perché la gravidanza non è una malattia ma perchè è in gioco una vita umana.
La gravidanza comunque non è ritenuta una malattia in ambiente medico.
i disagi psicofisici che comporta però si ed è in virtù di questi che si procede in un certo modo.
E’ completamente inutile parlare di libertà di scelta con un cattolico pro accanimento terapeutico, antiabortista, omofobico, autodefinitosi per la vita. Inutile.
Personalmente spero che nel mio caso, quando fossi in condizione di grave sofferenza, si applicasse davvero integralmente e alla lettera la dottrina cattolica sull’ argomento: qualsiasi intervento analgesico e/o psicofarmacologico e’ lecito (ed, anzi doveroso) per ridurre nella massima possibile misura la sofferenza soggettiva del malato, cosi’ come e’ lecita la rinuncia a cure che non possono portare a guarigione, anche se tutto cio’ dovesse abbreviare, quanto si voglia pesantemente, (ma come conseguenza inevitabile e non voluta) la sua aspettativa di vita. Questo desidero per me, questo chiederei per un mio familiare in tali condizioni, questo auspico a livello generale.
Saluti.
Creata la voce su wiki
le leggi disumane religiose hanno voluto due vittime invece di una sola !
“Lunedì sera la BBC ha dedicato un suo programma all’eutanasia.”
Certo, ma qui siamo in itaglia e và già di lusso se dedicano un programma al raffreddore!
Qui abbiamo il Grande Fratello che ci istruisce. Oppure per i palati più esigenti possiamo guardare “A sua immagine”.