Il gruppo Scuola e Laicitàdella CGIL di Savona ha diffuso un interessante video sui problemi che incontra chi non frequenta l’ora di religione. Dal titolo Ci sei o non la fai, è stato realizzato da Felice Rossello con il contributo creativo di Danilo Maramotti e Diego Scarponi.
Un video sull’ora alternativa
11 commenti
Commenti chiusi.
Forse anziché “chi non frequenta l’ora alternativa”, si voleva scrivere “chi non frequenta l’oro di religione”?
@ forzalube
Corretto
Ottimo lavoro 🙂 Diffondo.
complimenti, gran bel video. è molto esplicativo, e tra l’altro rappresenta una situazione identica alla mia. dovrei farlo vedere a tutti i cattotalebani che mi circondano.
Diffondo anchio… 😉
Ottimo video e ottima iniziativa!
Bello ma bisognerebbe migliorare il doppiaggio.
Ah, ecco, vedi! Tu discrimini i poveri doppiatori! 😉
Ti garantisco che il video è in perfetta cadenza savonese! 😀
E’ presente anche su Facebook.
Diffondere, la pubblicità è anche l’anima della laicità.
All’inizio della vicenda (subito dopo il Nuovo Concordato, tra il 1985 e il 1987) il MPI previde le “attivita’ alternative” come obbligatorie per i non avvalentisi dell’ IRC. Erano tempi di minore tirchieria erariale e, se le cose fossero state lasciate in quei termini, oggi avremmo una categoria di docenti d’ “attivita’ integrativa” immessi in ruolo e difficilmente eliminabile.
I laicisti tutti d’un pezzo, nella speranza di sabotare l’IRC cominciarono a ricorrere alla Magistratura, ottenendo che si dichiarasse la condizione dei “non avvalentisi” come “di non obbligo” a nulla, neppure alle “attivita’ integrative”, e la conseguente introduzione di una diversa opzione: la semplice non frequenza durante l’ora d’ IRC, mediante entrata posticipata, uscita anticipata, uscita “durante”, permanenza in ozio nella scuola, studio individuale. In tal modo non si e’ sabotata l’IRC, difesa dalla panoplia concordataria (io dico “grazie a Dio”, ma non pretendo che condividiate), bensi’ si e’ sabotata l'”ora alternativa”, che, se non e’ obbligatoria per nessuno, neppure lo e’ .. per il Ministero, ed, essendo rchiesta da pochi e non difesa da una categoria d’insegnanti direttamente interessata, ha poche probabilita’ di resuscitare.
Saluti.
Il video è molto bello e le voci mi piacciono pure con la giusta cadenza delle nostre parti.Poi x i contenuti mi trovate in sintonia.Bravo Felice
Così come la Corte per i diritti dell’uomo ha detto che era discriminante l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche e ha chiesto all’Italia di correre ai ripari, non si potrebbe far ricorso anche per il comportamento discriminante dello Stato italiano che finanzia l’IRC ma non l’ora alternativa?
Lo chiedo ufficialmente ai giuristi dell’UAAR