Sta riscuotendo molto interesse l’apertura del Palagym, definito dalla stampa “il primo centro benessere di proprietà ecclesiastica”: inaugurato dalla benedizione dal vescovo vicario di Genova, mons. Luigi Palletti, si trova nel convento delle suore brigidine, un edificio che già ospita due scuole paritarie. La notizia, in sé, non va al di là della nota di colore: una “vera” notizia sarebbe semmai costituita dal pagamento dell’ICI da parte dei suoi proprietari.
Genova, centro benessere di proprietà ecclesiastica
44 commenti
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pare che bertolaso sia già pronto per andarci…
cos’è che fanno come trattamenti?
bagni nel vin santo?
lancio della particola?
crocefissione per sciogliere la tensione muscolare?
i prezzi immagino poi che saranno alla portata di umili pellegrini vestiti di stracci (ma con l’american express gold)
i correntisti dello IOR – come si sa – pagano solo in contanti…
escort a 4000 euro
Monsignor Palletti ha già messo le mani avanti: “qui si cura il corpo ma ancor più lo spirito”.
Bastano queste due parole e l’ICI verrà elusa ancora una volta.
Ma per caso nello statuto hanno scritto che il ricavato sarà devoluto in beneficienza?
Per l’apertura di altri centri benessere, magari…
ma siete sicuri che non pagano l’ici? se è stato costitutito da poco, la scadenza dell’ici è giugno e dicembre; inoltre se il locale è locato, la paga il proprietario.
Prima di gridare allo scandalo (oltre che gettarvi di ridicolo sui servizi offerti dal centro benessere, che denotano una assoluta mancanza di rispetto per chi quelle cose vin santo e particula li ritiene importanti più di ogni altra cosa) siete sicuri che su questa attività l’ici non è versata? e se non è è versata lo sapete in base a quale noma? e se in base a quella norma, lo sapete se l’attività vi rientra?
Ridicolo sei tu che non sai ridere di un po’ di ironia innocua. Comunque se non ti va di leggere delle battute sulla religione puoi anche smettere di leggere i commenti di questo blog, nessuno ti obbliga. Per altro, non mi pare che sui siti cattolici ci si faccia molto scrupolo nell’offendere persone che hanno opinioni diverse, quindi vai a fare queste ramanzine altrove, grazie.
L’attuale legge esenta dall’ICI qualunque attività ecclesiale non sia esclusivamente a fine commerciale, basta che abbia un minimo spazio (altarino) dedicato al culto.
Poi io onestamente non capisco perchè un logo di culto debba essere esente ICI.
esatto, ma questo centro sarà a fine di lucro? (domanda stupida)
La Chiesa si modernizza, benessere spirituale e fisico, mens sana in corpore sano, che si stiano paganizzando ?
Il tapirulan coi tizzoni ardenti…! E addominali sul letto di chiodi!
😆
Quando esistono aziende che pagano le tasse e aziende che non le pagano,quelle che le pagano sono destinate a chiudere o a diventare proprietà di quelle che non le pagano.
Ma cosa ci vanno a fare dei cattolici in un centro benessere? Non vanno dicendo che la sofferenza avvicina a Dio? Perché poi cercano la guarigione? Non dovrebbero prendere la malattia come un dono divino? Eppoi, affidarsi a quelle diavolerie scientifiche della medicina per allungarsi la vita e ritardare l’ingresso nel paradiso, mi sa che non ci credono neppure loro…
E allora tutti dalle suore Brigide che ti fanno star bene!!!
Chiesa SPA.
Se il centro benessere procura reddito, l’ICI devono pagarlo per legge….
Mi auguro che lo facciano altrimenti, se ci sono “fiamme gialle” in ascolto sono tutte attenzionate! 😉
Paul Manoni scrive:
19 febbraio 2010 alle 19:21
Questo nei paesi civili e retti dalla ragione. In vaticaGlia invece le cose stanno diversamente:
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/chiesa-commento-mauro/albeghi-vescovo/albeghi-vescovo.html
si, si…Conosco purtroppo.
Il mio era solo un invito alla riflessione dal punto di vista economico.
…Ad abbandonare le facili battute (peraltro esilarantissime alla ateo maniera! 😉 ) e a commentare la news da quella prospettiva.
Ciao ciao 😉
Si diffida la gentile clientela eterosessuale a farsi fare massaggi alla schiena.
Sopratutto se ha meno di 15 anni.
…soprattutto se direttori del dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri…Direi! 😉
Qui si insinua che CERTAMENTE il Centro Benssere di proprieta’ ecclesiastica non pagera’ l’ICI. Se cio’ avvenisse sarei il primo a scandalizzarmi: il mio e’ un cattolicesimo che si potrebbe definire “dantesco” (o, piu’ modestamente, toscano): quanto piu’ si crede in Cristo, tanto piu’ si deve essere severi con i preti. Ma siccome la serieta’ mi piace in tutti, anche in quelli dell’ UAAR, vi invito ad accertare se DAVVERO il Centro Benessere genovese evdera’ l’ICI spacciandosi per “opera di religione” e a dare notizia della verita’, quale che sia.
Saluti.
Stavolta Cesare b ha ragione.
Bisognerebbe accertarsi se davvero il Centro Benessere l’ICI e le altre tasse le paga o no.
Prendiamo esempio da Travaglio, che va a controllarsi sentenze e codicilli.
Suore brigidine?
Ma c’è un gruppo di suore per ogni santo del calendario? Ma quanti sono gli ordini di queste suore da noi pagati?
a parte che le suore e i frati non prendono niente dallo stato (e quindi non gli paghi niente),
quanti siano gli ordini di suore è una delle tre cose che non sa lo Spirito santo.
Però si prendono la social card…
e magari -orrore!- anche la pensione sociale
i massaggi chi li fa”COSI PER CURIOSITA’??le suore DALLE MANI di lurdesse???
Faranno esercizi per genuflettersi.
ancora ignoranza. come mi ha confermato un frate francescano dell’8 per mille nemmeno un centesimo va nelle tasche degli ordini religiosi. l’8 per mille va solo ai preti. Preti e religiosi non sono la stessa cosa per la Cei. Tutti gli enti non profit possono svolgere attività commerciale non prevalente rispetto all’attività istituzionale ai sensi del tuir. quindi tutti gli enti non profit non pagano l’ici su attività istituzionale, ma solo su quella commerciale: volete forse far pagare l’ici anche a questi enti non profit pur di farla pagare agli enti ecclesistici? fondamentalisti poi ce ne sono dappertutto, tra cattolici evangelici musulmani, ebrei buddisti ….ed anche fra gli atei. nulla di nuovo sotto il sole.
ah beh te l’ha confermato un francescano…
allora stiamo in una botte di ferro.
Tralasciando il tono supponente e arrogante di questo anagramma di Sulaik, anche a me avevano detto che frati e suore non prendono soldi dell’8 per mille, che vanno prevalentemente ai preti. In teoria questi ordini dovrebbero vivere delle donazioni della comunità a cui appartengono o dei pelligrini se abitano in monasteri importanti tipo in quelli di Assisi, oppure con le rette degli utenti nel caso lavorino in case di cura, ospizi, ecc.
@ Sulaik
Nessuno qui ha chiesto che gli enti no-profit paghino l’ici. Il problema che viene sollevato è che la ccar molto spesso fa pagare per enti no-profit anche attività che in realtà non lo sono (tipo questo centro benessere)… va da se che in questi casi la ccar l’ici lo deve (dovrebbe) pagare!
immagino che tu vada anche a chiedere all’oste se il suo vino è buono e a risposta affermativa tu non dubiti minimamente della sua buona fede.
sei troppo avanti.
Solo voi non sapete che ai religiosi non va nulla dell’8 x mille?
Vabbè la polemica per la polemica, ma mica si possono cambiare i fatti.
L’8×1000 fa degli strani giri, ma allora chi lo prende, qualcuno lo prenderà e che cosa ne fa, lo distribuisce ai poveri senza registrazione ?
x libero.
… forse è questione di termini “tecnici”.
C’è chi fa di preti, frati e suore un solo fascio (ah ah).
Ma non è così.
C’è il clero diocesano (o secolare): i “preti”, i parroci ecc.
e ci sono i “religiosi” (ordini, congregazioni …) : frati, monaci … (alcuni dei quali sono anche preti), suore, monache …
(i preti “normali”, non sono …. “religiosi”!)
L’8xmille va alle Diocesi (cioè ai vescovi e ai preti “normali”) e non agli Ordini e alle Congregazioni (Francescani, Gesuiti, Salesiani, Camilliani, Clarisse… e chi più ne ha più ne metta…).
(Più o meno è così)
a che livello sta scadendo questo sito …
Che roba è una suora brigidina? Ha a che vedere con l’anice e lo zucchero?
Sono le suore fondate da s. Brigida di Svezia (patrona d’Europa)
Secondo Wiki (ognuno ha la sua bibbia): L’origine dei brigidini pare derivi da uno sbaglio fatto durante le preparazione di ostie in un convento di monache brigidine.
I brigidini però sono ben buoni….
credo che molte ricette di dolci e liquori vengano dai conventi..e anche
molti ricami….beh,mica pregavano tutto il tempo..
Forse se le lecchi sanno di anice.
Mettere su un’attività commerciale e non pagare le tasse inquina il libero mercato… uuuuummmm…. inquinare il libero mercato…. mi pare ci siano delle associazioni del Sud Italia che fanno la stessa cosa… chissà che non mettano il 41 bis anche per monsignor Palletti?