Il sindaco di Mandas (CA), Umberto Oppus (UDC), lo scorso novembre emise un’ordinanza che imponeva il crocifisso in tutti gli edifici pubblici: la sua, sostenne, era una reazione contro la sentenza della Corte Europea di Strasburgo emanata in seguito a un ricorso presentato da una socia UAAR. Contro quell’ordinanza (e contro altre dello stesso tenore pubblicate nel resto della penisola) l’UAAR ha presentato ricorso al TAR. Il sindaco Oppus, intervistato oggi dal quotidiano L’Unione Sarda, ha sostenuto che l’UAAR ha presentato “un ricorso contro il nulla, considerato che il mese scorso ho revocato quell’ordinanza: non aveva più senso tenerla in piedi, dopo che il simbolo religioso era stato affisso ovunque”. Il suo obiettivo, sostiene il primo cittadino, è del resto “stato raggiunto”: ha ottenuto grande pubblicità in seguito all’emanazione, ma “non ha mai reso noto” la sua revoca. Al cronista Francesco Pinna il sindaco ha “sorriso con aria furba”: è vero che ora si potrebbe ottenere la rimozione dei crocifissi appena affissi, ma, “in questo caso, Oppus potrebbe ricorrere allo stesso trucco: ristabilire l’obbligo con un’altra ordinanza e poi revocarla in gran segreto, come ha appena fatto. All’infinito”.
L’UAAR esprime soddisfazione per il fatto che personaggi del genere non siano suoi soci, ma fedeli della Chiesa Cattolica Apostolica Romana. E valuta ovviamente come tutelare quel che resta dello stato di diritto, portato così in basso da politici di tanta specchiata e cattolica virtù.
Mandas (CA): un sindaco molto cattolico e molto furbo
40 commenti
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ah, ah ,ah! 😆
togli, metti, togli, metti, togli, metti!
ah, ah, ah! 😆
Una cosa che invece spaventa, e pure parecchio, e’ che il soggetto se ne vada a spasso con la fascia tricolore trasversale sul petto.
L’unica cosa da fare con certi personaggi invece, e’ compatirli…. 😉
No, l’unica cosa da fare con certi personaggi è fare un bel viaggetto in sicilia e faje ‘na faccia così de sganassoni!
In Sardegna, sorry!
Questo sarebbe un politico del tipo auspicato da monsignor Mandibola? Il nuovo che avanza!
Umberto OPPUS…il cognome non mi e’ nuovo per il vero…
Mi ricorda tanto l’OPUS quell’altra cosa… 😉
ma cos’è la fusone tra Umberto bossi e L’opus Dei?
se poi consideri che l’inflessione dialettale in Sardegna prevede il “raddoppio” delle consonanti…
sorriso con aria furba
piano con le allusioni, sono parole forti
sono parole de L’Unione Sarda
Appunto.
Prima di alludere ad un’aria furba il giornalista avrebbe potuto pensarci. Se i furbi si muovono così diamogli pure un’accezione negativa.
MI immagino l’aria che tira in un comune che elegge (con necessaria maggioranza assoluta) un sindaco del genere.
cosa mai aspettarsi,da uno che di cognome fa Oppus??!!
evidentemente questo sindaco si compice molto di se stesso…chissa’ se anche i suoi
concittadini si compiacciono di lui
in pratica i cattolici sono orgogliosi di essere dei fascisti impositori e imbroglioni. 😐
ma un sindaco,dovrebbe essere,il sindaco di tutti?o no.
…Non un sindaco UDC pilotato dal Vaticano e dalle sue convinzioni cattotalebane.
Loro lavorano esclusiavamente per dio, Gesu’ e B16&C. 😉
Sì, come il sindaco di Galzignano!!
rammento che il presidente del circolo di Sant’Agata ( vedi la famigerata puntata di Report su Catania ) si chiama Diolosà.
L’UAAR esprime soddisfazione per il fatto che personaggi del genere non siano suoi soci, ma fedeli della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
E aggiungerei:
… e sostenuti impudentemente dai troll che imperversano in questo blog.
I troll fanno il loro mestiere di provocatori oppure hanno problemi di adattamento sociale. Starebbe a noi non prenderli in considerazione una volta che abbiamo capito i soggetti, oppure bannarli immediatamente dal blog.
tempo da perdere, a iosa…
Non c’è niente da fare: meno uno crede, più affigge croci.
Direi: meno uno pensa, più affigge croci.
Per essere furbo e intelligente, lo è. Parliamoci chiaro: lui parla alla pancia del popolino, che non usa la testa. Mi ricordo che solo un paio di settimane fa (a Moncalieri, Piemonte) in un bar dove sorseggiavo un aperitivo una donna impellicciata su tacchi da 12 intorno ai 50 anni si lamentava che: “Adesso tutto sembra normale! Togli il crocefisso ed è normale! Sei frocio o lesbica ed è normale! Sei negro e vuoi vivere in mezzo a noi ed è normale! Ma dove andiamo a finire?-.
Per pura voglia di non mettermi a litigare non le ho risposto. Ma siamo circondati da persone come queste. Ed è a queste persone (la maggior parte delle quali non hanno neppure la pelliccia, ma faticano pure ad arrivare a fine mese) che si rivolgono certi politici.
La soluzione? Nel mio piccolo, parlo con le persone con cui ho confidenza e riesco a convincerle. Ma ci vuole tempo. Non certo i pochi minuti di un aperitivo.
Furbo sì, ma non intelligente.
Io chiederei il risarcimento dei danni e segnalerei alla corte dei conti il comportamento.
Fare e disfare ordinanze per gioco configura certamente un danno erariale, soprattutto se sono ordinanze nulle in quanto emesse in violazione di un giudicato…
Ricordo sulla faccenda del crocifisso di aver letto il commento di un prete che reputo intelligente: “Hanno trasformato Cristo in un arredo!”
A quanto pare ora ci giocano pure!
Direi che il cattolicesimo, con o senza crocifissi appesi, è comunque storia finita. Una menzogna per il potere dei furbi, ecco che ne rimane.
a tale personaggio si potrebbe suggerire che, nella prossima ordinanza, potrebbe aggiungere l’indicazione di appendere i crocefissi inchiodandoli non nel braccio corto, ma nel centro di massa, così oltre al divertente effetto togli-metti, si potrebbe ottenere l’effetto di posizionarli in qualsiasi inclinazione ed anche, con un semplice movimento della mano, imprimere loro una rotazione e farli girare come rotelle prendivento, gioco sempre molto divertente.
Ma un sindaco non dovrebbe avere impegni appena più pressanti cui rivolgere cotanta attenzione?
Si stanno accorgendo che la mentalità della gente sta cambiando. E allora per proteggere la religione cattolica usano il potere della legge e delle istituzioni. Come disse Churchill dopo El Alamein, “Questo non è l’inizio della fine, ma è la fine dell’inizio”.
Speriamo che questo sia l’inizio della fine del cattolicesimo.
che bravo sindaco!!! 🙁
Deve essere qualcosa che li rende “antropologicamente diversi”.
Ricordo che, qualche mese fa, un politico, noto per la sua estrema intelligenza, aveva infatti dichiarato, a proposito del lodo alfano e di una sua eventuale bocciatura da parte della Corte Costituzionale: “Non so cosa farà la Consulta ma in qualche modo troveremo la soluzione. Avendo un consenso forte supereremo un eventuale vizio negativo. Troveremo un avvocato, un Ghedini o un Ghedoni, che troverà un cavillo”.
Se un politico nazionale può dire queste cose senza almeno vergognarsi, volete che il sindaco di un paesino non possa divertirsi con le ordinanze “usa e getta”?
Anto, non dimenticare di porta a pummarola da Assunti. Tanti baci e abbracci a tutta la familia e ci vediamo a pranzo, nun dimentica a pastiera.
Ma che sta di Palombo. A pastiera nun ce sta. A pummarola a goppa a panara si. A dopo, nun dimentica la birra.
Non risulta che tra i poteri riconosciuti ai sindaci ci sia quello di imporre l’esposizione dei crocifissi nei locali pubblici.
Mandas si è premunito di pararsi il c.
cattolicissimo nella sua furbizia ipocrita, ha applicato alla lettera gli insegnamenti del suo parroco e diffuso sapientemente i valori del suo credo (l’ipocrisia, la prevaricazione, il privilegio, la furbizia…)
Da portare ad esempio di cattolica italianità
Io sono cattolico e non mi sento assolutamente rappresentato dal comportamento del sig.Mandas. Queste strumentalizzazioni politiche della fede cattolica sono per me umilianti.
E per un non cattolico credo sia segno di intelligenza saper vedere la differenza tra chi vive la fede cattolica concretamente spendendo la propria vita e chi invece ne parla e la usa per proprio interesse.
condivido. questo credo sia il problema …
se i cattolici sono ridotti così, possiamo evolvere le barzellette sui carabinieri cambiando soggetto….
E’ cattolico ed è quanto basti a qualificarlo !
E’ l’ambiente parrocchiale che lo ha formato in quel modo, non è colpa sua !
Franco Valentini
Taranto