Bologna dica basta al finanziamento pubblico del patrimonio della Curia

Le ricchezze del più grande proprietario immobiliare d’Italia sostenute ogni anno con le nostre tasse.
Il Comune di Bologna non si sottrae a questa logica nazionale: non ha mai mancato di erogare una fetta importante degli oneri di urbanizzazione secondaria alla Curia Arcivescovile, proprietaria in base all’indagine pubblicata ieri da Repubblica di “una città nella città”. E questo per scelta visto che, con una semplice delibera del consiglio comunale, Bologna avrebbe potuto dire basta e fermare il finanziamento alla ricca Curia e sostenere invece l’edilizia scolastica, gli asili nido, il verde pubblico, i parcheggi e tanti altri spazi per tutti i cittadini.
La denuncia era stata fatta dal circolo bolognese dell’Uaar, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, nel giugno scorso, raccogliendo più di 1300 firme di cittadini esterrefatti di fronte alla notizia che 3 milioni di euro negli ultimi 6 anni, per volontà dei nostri amministratori, erano finiti dalle casse comunali a quelle della Curia Arcivescovile.
Il sindaco Delbono l’aveva peraltro annunciato in campagna elettorale, trovandosi, caso singolare, d’accordo con Cazzola: “credo che sia giusto”, disse, “il culto deve essere promosso in senso attivo”. E così ha fatto, facendo in modo di elargire, poco prima di dimettersi, l’ultima tranche dei nostri soldi ai rappresentanti locali della Chiesa Cattolica e di altre confessioni religiose, scelte non si sa bene con quali criteri.
Peccato che così facendo le altre opere finanziate dagli oneri di urbanizzazione secondaria, asili nido ed edilizia scolastica per fare due esempi, siano penalizzati. E senza contare la discriminazione su base religiosa operata dal Comune: se non verrà azzerato il finanziamento all’edilizia di culto, per il principio di non discriminazione l’Uaar chiederà alla prossima amministrazione di ricevere la fetta spettante ai cittadini atei, agnostici e laici di fatto (oltre il 70%, se si considerano le scelte in età adulta fatte da chi si sposa con rito civile nella nostra città), impegnandosi a utilizzare tutte le somme per opere di edilizia scolastica (statale, cioè di tutti, credenti e non).

Comunicato stampa del circolo UAAR di Bologna (bologna@uaar.it)

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29 commenti

Paolo

Vergogna, PDL e PD si trovano d’accordo a rimpiguare le casse della curia, mentre c’è bisogno di soldi per nidi e scuola pubblica.
Questo viscidume è odioso.

Sai

[…]un asilo comunale accetterà solo bambini che provengono da famiglie che vivono secondo «l’ispirazione cristiana della vita».
Ma è disgustoso! Neanche il papa avrebbe fatto qualcosa del genere!

nullità

“In ogni caso, la maggioranza – area Udc, appoggiata da parte del Pdl e Lega Nord – ci tiene a precisare che precludere l’iscrizione all’asilo, da sempre gestito con valori cristiani, non va contro la Costituzione, ma ha semplicemente l’obiettivo di rispettare la tradizione della gestione.”

che ipocriti infami!

spero che qualcuno abbia già segnalato la cosa al servizio di news dell’uaar

Sai

Erroneamente avevo letto “Bologna dicE basta al finanziamento pubblico del patrimonio della Curia” e mi era venuto un colpo.

“per il principio di non discriminazione l’Uaar chiederà alla prossima amministrazione di ricevere la fetta spettante ai cittadini atei, agnostici e laici” bene, sperando che la prossima amministrazione non sia come la precedente.

Stefano Grassino

“Bell’ Abissina aspetta e spera che già l’ora s’avvicina,
Quando saremo vicino a te,
avrai un’altro duce e un’altro re.”
Cantavano i militari italiani partendo per la guerra d’Abissinia.
Noi sotto qualsiasi regime ci si trovi, dittatura o democrazia, comunismo o fascismo, credenti o atei, non perdiamo mai la speranza. E’ l’ultima a morire recita il detto ma questa volta credo proprio che sia morta davvero.

nullità

così si deve fare.
questa gente capisce solo il linguaggio dell’€

San Giovese

“impegnandosi a utilizzare tutte le somme per opere di edilizia scolastica (statale, cioè di tutti, credenti e non)”
Ammirevole provocazione! Grandi!!!
Penso che questa richiesta andrebbe fatta da subito.

Hellspirit

“il culto deve essere promosso in senso attivo”

Il mio sogno? No, non è un’Italia veramente laica (purtroppo è fantascienza), ma un’Italia convertita al Pastafarianesimo (in realtà lo siamo già ma non lo sappiamo, perché le vere radici della nostra cultura sono gli spaghetti).

Dato che comunque si prenderanno i nostri soldi, almeno lo faranno per aprire tanti nuovi ristoranti, con sconti per i fedeli! Urrà!

libero

La CCAR è già ricca e non ha bidogno di prendersi anche i soldi per le famiglie in difficoltà, per l’edilizia scolastica, lavotatori in difficoltà.
Fare una campagna informativa come per gli ateobus sarebbe veramente utile alla causa dell’UAAR.

dany

guarda che potremmo rispondere con le campagne informative di tutti i fondi di solidarietà (microprestiti o a fondo perduto) delle diocesi italiane per lefamiglie in difficoltà (“Il prestito della speranza” ecc)

Roberto Grendene

io non ho nulla da dire contro fondi privati che la chiesa e le parrocchie impiegano per i suoi scopi

il problema e’ quando lo stato e gli enti locali finanziano la Chiesa Cattolica con miliardi di euro ogni anno, prendendoli dalle nostre tasse

biondino

Ma solo io leggo gli articoli per intero?

________ questo contributo (previsto dalla legge regionale ed erogato ogni anno)________

Mi sa che devono fare così anche Reggio Emilia, Modena… devo continuare?

Dice La Repubblica che trattasi di legge regionale: anche la prossima amministrazione municipale dovrà distribuire la quota agli organismi religiosi!

Roberto Grendene

la legge regionale, la 77 del 1977 e la successiva delibera 849 del 1998, stabiliscono delle quote indicative, che possono in qualsiasi momento essere variate dal voto del consiglio comunale

e’ quindi una scelta degli amministratori dare centinaia di milioni di euro alla Curia e non impiegarli invece per le scuole statali, i nidi comunali, i parchi, ecc.

libero

Purtroppo gli interventi su questo argomento sono pochi, invece è proprio questo il terreno dove ci si deve impegnare divulgandolo il più possibile e proponendo un diverso uso dei fondi ad uso pubblico.

dany

guardate che è solo un piccolo contributo confronto a tutto quello che le parrocchie spendono per mantenere un patrimonio storico culturale che è poi di tutti.

Roberto Grendene

se e’ un piccolo contributo, lasciatelo li’

ti ricordo anche che la Curia Arcivescovile ha solo a Bologna oltre 1.200 tra case, negozi, uffici, box e garage, campi sportivi e teatri
Un patrimonio immenso che dà lauti guadagni
Non capisco perche’ i cittadini di Bologna, magari con difficoltà economiche, magari privandosi di servizi quali asili nido e scuole dell’infanzia debbano finanziare tale ricchissimo proprietario privato

dany

1-non crederai mica che la “ricca” Chiesa di Bologna si tenga i “lauti guadagni” per sè.
2-case, negozi, uffici, box e garage, campi sportivi e teatri richiedono anche grandi cifre per la manutenzione …
3- … e NON sono finanziate dalla Bucalossi

Roberto Grendene

Nel mio comune, Casalecchio di Reno, non ci sono chiese che possano essere definite “patrimonio storico di tutti”

Eppure anche qui il comune dà ogni anno circa 40.000 euro alle parrocchie solo per edilizia di culto

Roberto Grendene

Da una agenzia di stampa:

…sulla questione interviene anche Franco Grillini, capolista dell’Idv a Bologna alle prossime regionali, che in una nota si dichiara a favore “dell’abolizione degli oneri urbanistici per ragioni di
culto. Gia’ in occasione della Finanziaria 2007 avevo presentato alla Camera un emendamento in questo senso”

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