Il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, si è scagliato contro il comune di Cento, che ha concesso l’autorizzazione per la sesta sfilata del carnevale prevista per domenica 7 marzo, periodo di Quaresima che secondo la religione cattolica dovrebbe essere dedicato alla contrizione.
Caffarra ha annunciato l’annullamento, con una nota inviata alle sue parrocchie, della processione che tradizionalmente si svolge proprio domenica prossima, come risposta al permesso accordato allo alla sfilata di carnevale. “Con decisione non rispettosa di questa antica pia consuetudine locale” scrive il cardinale “del sentire del popolo cristiano e della sua inalienabile dignità, del suo diritto di esprimere pubblicamente la propria fede in adesione ai tempi scanditi dalla liturgia cattolica, un’associazione privata, con l’avvallo dell’autorità pubblica del luogo, ha deciso di far svolgere le tradizionali manifestazioni carnevalesche proprio il 7 marzo, terza domenica di Quaresima, giorno della Via Crucis cittadina. Non vale, neppure a parziale attenuante di tanta improvvida decisione, la giustificazione delle avverse condizioni atmosferiche nei giorni precedenti”. Così prosegue il prelato: “La comunità cristiana del vicariato di Cento, avvilita e offesa da questa decisione, ma non per questo intimidita nella sua fede, non può tollerare che si celebrino lo stesso giorno e per le stesse strade la Via Crucis e una festa di carnevale. La ragione e il buon senso — almeno quelli — dovrebbero ben farlo comprendere a chiunque”.
Cardinale Caffarra contro il carnevale di Cento durante Quaresima
62 commenti
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… non può tollerare che si celebrino lo stesso giorno e per le stesse strade la Via Crucis e una festa di carnevale. La ragione e il buon senso — almeno quelli — dovrebbero ben farlo comprendere a chiunque”.
sono daccordo…
che sfilino dunque i carri per le vie di Cento… e la processione si sposti ad altra data… (luglio.. agosto… )
Ma no, è perfetto. Un carnevale insieme all’altro.
Chi si crede di essere il cardinale per dover tutti obbedire a quel che impone lui, nonostante regolari permessi della civile amministrazione?
Chi cosa è un cardinale in un paese democratico e laico moderno?
AH AH…..!!!!
Il cardinale non ha tutti i torti. Il Carnevale ha senso se rapportato alla Quaresima, una volta iniziata questa è cessato quello, con tutte le manifestazioni che comporta.
Tutt’altro affare è il tono apocalittico del comunicato, che manifesta la solita protervia di questa gente che impone che tutto avvenga secondo i loro tempi e i loro modi.
sono anni che dalle mie parti, provincia di Bologna, ci sono feste di Carnevale celebrate settimane dopo la fine ufficiale dello stesso
si ha in questo modo la possibilità di portare i bimbi a divertirsi in più paesi, distanti solo pochi chilometri
che c’e’ di male?
che problema comporta avere la possibilità di far divertire un po’ i propri figli?
Non censuro certo le occasioni di divertimento, per grandi e piccini, in Quaresima e no. Constato solo il fatto che per definizione il Carnevale precede la Quaresima e quindi sono incongrui i festeggiamenti carnevaleschi dal Mercoledì delle Ceneri in poi. Se nel Bolognese è invalsa l’abitudine di prolungare il periodo di Carnevale a me non disturba affatto e il cardinale se ne farà una ragione (ma non se la farà).
Tu dici: “Il Carnevale ha senso se rapportato alla Quaresima”.
Invece Treccani scrive: “Le usanze [di Carnevale] sono in genere sopravvivenze di antichi riti (forse continuazione dei saturnali romani), a cui si sovrappongono ‘maschere’ locali.”
Chi avrà ragione?
se fossero programmate per le stesse identiche vie, certamente non si potrebbero tenere entrambe le manifestazioni
ma se sono programmate per vie distinte della stessa città, perche’ non permetterle entrambe?
Aveva per caso Caffarra chiesto e ottenuto un permesso per avere a sua disposizione tutte le vie di Cento?
In quanto membro autorevole della Chiesa Cattolica ha il permesso di avere a sua disposizione tutta l’Italia.
si offendono facilmente! Ma lo sa il cardinale che qualcuno se ne può anche fregare della quaresima? la quaresima riguarda la religione e chi la vuol seguire, ma non è obligatoria
Penso che il card. possa farsi tutte le contrizioni ed astinenze che desidera senza incidere nella vita degli altri.
Quand’è che vieteranno gli aquiloni?
dalle mie parti nel sud italia esistono processioni che sono molto più folcloristiche e carnacialesche delle sfilate di carri per la gioia dei bambini
Hai ragione! Il carnevale a confronto e` quasi una cosa seria…
Ormai recitano la parte degli offesi.. gli rimane solo quella !!
mi paiono entrambe carnevalate. solo che una delle due ha la pretesa di essere seria
la differenza – in termini di democrazia e senso civico – fra laici e clericali sta tutta in questo atteggiamento del vescovo: un laico non ha nulla da obiettare alla simultaneità di manifestazioni di vario tipo o anche alternative, mentre un clericale si offende e pretende che la sua istanza sia sempre prioritaria e che possa di diritto tacitare quella altrui
quindi secondo gli stregoni vaticani il mondo si deve fermare per 40 giorni all’anno(piu quei vari altri riti di cui non so ne il nome ne il periodo dell’anno in cui si svolgono)??? ps non me ne frega niente del carnevale, ci sono andato poche volte e non mi è mai piaciuto. pps, il carnevale di acconia(una frazione in provincia di catanzaro) il carnevale è stato rinviato di una settimana per lutto cittadino, quindi ritengo sia stato festeggiato durante la quaresima, ma non saprei se ci sono state proteste…
Ci manca soltanto che chiami “la comunità cristiana avvilita e offesa ecc.ecc.” al jihad contro i carri di carnevale. Sempre i soliti prepotenti!
alla via crucis o alla sfilata dei carri, ciascuno porti il cervello all’ammasso che preferisce
Quand’ero bambino, qui a Milano e forse nei dintorni, c’era il cosiddetto “carnevalino” che si teneva verso la metà della quaresima ed era una cosa normalissima che non ha mai sollevato rimostranze da parte della curia milanese.
Ma erano altri tempi( anni cinquanta e sessanta).
Beh, il carnevale di Cento è un’ottima occasione per riunire le famiglie. Ma questa forma di “family day” a loro non va bene.
Basta che i “seguaci” del Cardinale, vadano solo alla processione
e non alla sfilata dei carri.
Et voilà, il gioco è fatto !
E non rompano le palle a chi preferisce andare dove gli pare !!
A Caffarra gli si può solamente rispondere: CHUPAAA!!!
In alcuni paesi della Romagna, in piena quaresima, si festeggia la “Segavecchia”, che di fatto è un carnevale (sfilata di carri, luna park, mercato, ecc.). Le prime testimonianze certe risalgono al ‘400, ma le origini si perdono nella notte dei tempi, quando i contadini celebravano il rito pagano morte-vita, fine dell’inverno-inizio della primavera. La liturgia cristiana, in 2000 anni, non è riuscita a sradicare questa cosa, sebbene ne abbia deviato il significato. Infatti la “Vecchia” che viene segata, e dal cui ventre escono doni e leccornie, è stata condannata a morte per aver mangiato un “salsicciotto” (!) durante la quaresima.
un saluto a Cotignola
… e a Forlimpopoli
è da mettere insieme a quel prete dell’inquisizione che protestava contro il McDonald’s.
I Pro del Carnevale di Cento:
1- Divertente.
2- Folcloristico (altro che UAAR).
3- Attira turisti.
4- Porta risorse ed economia alla citta’.
5- E’ una festa per tutti.
6- Esprime felicita’ e gioia di vita.
7- Aggrega famiglie
I Pro della via crucis, quaresima e fuffa varia:
1- …………..
2- …………..
3- …………..
4- …………..
I Contro del Carnevale di Cento:
1- Non rispetta “questa antica pia consuetudine locale”.
2- Offende (addirittura) “l’inalienabile dignita’ dei fedeli”.
3- Rovina i piani ed i “tempi scanditi dalla liturgia cattolica”.
4- Irretisce la curia per troppo divertimento.
5- Disturba il normale corso della “contrizione” (!!!).
6- Troppi eccessi e peccati di gola.
I Contro della via crucis, quaresima e fuffa varia:
1- RIGUARDA ESCLUSIVAMENTE I CATTOLICI E NON TUTTI I CITTADINI.
2- INVADE SPAZI PUBBLICI E NON PRIVATI.
3- SI DIGIUNA.
4- SI FA’ PENITENZA (per cosa e’ ancora un mistero!).
5- E’ NOIOSA, AUSTERA, SORPASSATA E PIETOSA.
6- PROVOCA RUMORI E NENIE MOLESTE.
7- NON PERMETTE L’AGGREGAZIONE CON ALTRE FAMIGLIE DIVERSAMENTE CREDENTI.
8- CELEBRA LA MORTE DI UN UOMO.
9- IMPONE UN CLIMA DI TRISTEZZA.
10- NON RISULTA COME TRADIZIONE ANTICA, CELEBRATA PRIMA DEL CARNEVALE
11- NON DIVERTE NESSUNO…MEN CHE MENO I BAMBINI.
12- ……………
13- ……………
14- ……………
Insomma, fatti due conti, forse “un’associazione privata, con l’avvallo dell’autorità pubblica del luogo”, ha deciso di celebrare il carnevale, proprio per una questione di “ragione e il buon senso” che ha BEN CAPITO! 😉
Direi che un bel chissenefrega della via crucis, ci sta tutto…Se i cattolici vogliono “sgambare” appresso alla LORO croce, lo facciano in altre circostanze, altri momenti o altri luoghi.
E’ la Chiesa che deve piegarsi a TUTTI cittadini, credenti e non, non di certo il contrario!
BUON DIVERTIMENTO CENTO! 😉
12- E’ KITSCH
13- PORTA JELLA
14- FINALE TROPPO PREVEDIBILE !
😆
immagino lo strazio ed il dolore degli abitanti di Cento ora che purtroppo non potrà partecipare alla via crucis..
Proprio perché mai sopita reminiscenza delle feste dell’apertura delle porte dell’oltretomba, del rapporto tra vivi, morti e natura, dei riti del paganesimo greco-romano e celtico, degli ancora più antichi culti agrari di morte e rinascita, il carnevale a madre chiesa è sempre stato fortemente indigesto e pertanto lo ha perseguitato e demonizzato in tutti i modi; e poiché non è riuscita a sopprimerlo ne ha attuato lo stravolgimento: le antiche maschere usate nei rituali pagani han dato origine alle rappresentazioni demoniache o stregoniche (Dioniso o Cernumno dei cornuti divenuti il diavolo, la semplice maschara/masca diventata sinonimo di strega); di questo stravolgimento sono una buona testimonianza le segavecchie romagnole o i roghi lombardi delle giubane; dalla sopravvivenza dei culti agrari o cibelici (l’uccisione di Attis, l’abbattimento, a colpi di sega dell’abete sacro, la resurrezione del divino paredro) si è creato un innesto con la repressione cristiana e la vittima sacrificale e rinnovatrice del ciclo stagionale è diventata tout court la strega, formalmente condannata per maleficio e colpe varie, e pertanto messa al rogo. Ma gli echi rimangono (ad esempio i canestri con fiori e leccornie portati in processione dalle ragazze prima dell’inizio della festa, così come nelle dionisiache o nei culti cibelici). Viva, viva, viva il carnevale!
Ha ragione il cardinale. Le carnevalate spettano solo a loro.
Hahahaha
Da alcuni anni in qua Bologna, citta che amo, ha il privilegio di vedere alla guida della sua diocesi dei cardinali particolarmente acuti.
Ancora ricordo quando l’eminentissimo Biffi, in un’intervista del 2000 ad un notiziario della BBC (http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/668048.stm)
disse che il moderno Anticristo, identificato nel Libro della Rivelazione come un mostro a sette teste, era assai probabilmente adesso mascherato [anche lui! NdR] da filantropo che appoggia dottrine quali il vegetarismo, i diritti animali o il pacifismo, o che invoca il dialogo con i fedeli Ortodossi o Anglicani.
Ebbene, a parte il dialogo con i diversamente credini, di cui sincereamente m’infischio assai, ce l’aveva proprio con me.
Vostro affezionatissimo,
666
:-))
Questo pretucolo ha veramente rotto le palle.
Al carnavale di Cento preferisco quello di Viareggio ( Che viene festeggiato anche caresima inoltratta ) . Sulla pubblicità di quello di Cento, ho letto che era presente il peggio del peggio . Da Lele Mora in giù …
Per uno che dichiara di volere lo Stato etico e che i tempi sono maturi per pretenderlo…. è il minimo
Sarà interessante valutare il comportamento della gente alla sua decisione…… In fondo non è che ogni tradizione debba necessariamente sopravvivere, ed il suo in fondo è un buon contributo a che sparisca…..quella cattolica
Vabbè, a me che mi frega ?
Il card. Caffarra dovrebbe spiegarci anninzitutto come si chiama quel prete della provincia di Ferrara, ricadente nella diocesi di Bologna (proprio come la città di Faenza), già legale rappresentante di un asilo parrocchiale, condannato per pedofilia e trasferito in altra parrocchia.
Dovrebbe spiegarci cosa sa del colloquio del suo vicario, vescovo Vecchi, con i genitori dei bambini che avevano denunciato al vescovo delle violenze del prete.
Dovrebbe spiegarci se intende sobbarcarsi del pagamento del risarcimento del prete, ex legale rappresentante di un asilo, ufficialmente nullatenente.
Correggo il messaggio precedente: volevo scrivere la città di Cento e non quella di Faenza.
ma tanto son tutti mascherati, che si svolgano in un unico corteo.
La comunità cristiana del vicariato di Cento, avvilita e offesa da questa decisione, ma non per questo intimidita nella sua fede, non può tollerare che si celebrino lo stesso giorno e per le stesse strade la Via Crucis e una festa di carnevale
_non può tollerare_
L’essenza dei clericali è tutta qui. Se non fai come dicono loro, non ti tollerano, non ti danno cittadinanza.
Un pò di comprensione e di rispetto nei confronti di tutti questi poveri (si fa per dire) Cardinali, sotto attacco continuo.
Costretti a prendere le difese di tutti i loro sottoposti che sgarrano con il sesso e si fanno scoprire, per questi preti che ormai è come in guerra, ogni buco è trincea!
Poi ci si mettono le autorità locali, che per fare qualche soldo in più prolungano fino a maggio il carnevale e ne fanno coincidere le date addirittura con la via Crucis.
Pensate come sia difficile competere con il solito spettacolo, il solito percorso di sofferenza, le solite preghiere, contro musica, carri e costumi variopinti, personaggi più o meno famosi e ballerine brasiliane discinte.
Per una volta ho cercato di mettermi nei suoi panni, di Cafarra intendo, ma ah ah ah mi viene da ride ah re ah ah ah!!
🙂 🙂 🙂
Ma in che cosa la carnevalata altrui impedirebbe la contrizione ai cattolici più devoti?
se quanto esprime Caffarra, notoriamente un cattolico fondamentalista, non è confessionalismo, che cosa è?
Caffarra è un pirla, lasciatemelo dire….
La Chiesa ha, ancora una volta, paura di un’alternativa più invitante per i fedeli.
Dal loro punto di vista è concorrenza sleale.
a dati storici ,il carnevale cera prima della chiesa,dunque dovrebbe essere “tollerata”la processione è non la carnevalata,se si chiarisce chi è il padrone è l ospite,poi l esternazione classica e ormai politica “siamo indignati”…ma vai a lavorare…….ìpuah
ma proprio loro si lamentano di ciò? del fatto che si faccia carnevale fuori dai tempi delle consuetudini religiose? proprio loro che si vestono da carnevale quasi tutti i giorni?
Quelle rarissime volte che incespico in una processione tocco ferro e qualcos’altro, per me portano una gran sfiga. Idem quando incrocio preti e suore
Il cardinale non vuole che le due manifestazioni si svolgano contemporaneamente: teme che la gente non veda le differenze tra due pagliacciate.
Il cardinal Arraffa faccia la sua Via Trucis a notte fonda, dopo il corteo carnevalesco… e prima che i netturbini facciano il loro lavoro.
Mi sembra che le tv non tengano conto delle ricorrenze religiose e mandino in onda contemporaneamente tutto.
Perché il cardinale non prova approtestare con le tv ?
Al cardinal Caffarra una CARAFFA di buon vinello fresco e ‘taca banda la processione!
In un qualsiasi altro Paese europeo gli avrebbero risposto a peti e pernacchie.
Bah!
uno contro Cento.
Ma se nel mio religiosissimo Veneto i carnevali vanno avanti per altre due settimane!
voglio provare ad immaginare che le due manifestazioni si incrocino e si intersechino….
ve lo vedete voi un tizio ” travestito ” da cardinale che viene avvicinato da una ballerina brasiliana dal sesso non accertato? o una giovane suorina che viene abbordata da un ballanzone ben carburato di lambrusco ? pepè peppè pepe peppè ….brasil….
sarebbe spassosisimo…..per tutti
salam aleikum
gigi
magari giusto dopo che il cardinale ha per la ennesima volta detto NOI siamo il bene gli altri sono il male…..
pepé peppé pepé peppé… brasil….
e voilà tutti in ginocchio con le mani al cielo: vade retro…. vade retro….
ne verrebbe fuori un video verità che resterebbe in prima pagina su youtube per anni.
A Cento sono altre le cose che dovrebbero preoccupare Caffarra
penso che è una vera carnevalata (ma in senso dispregiativo) la sfilata che ogni anno si fà in un paesino della campania, dove alcuni fedeli si autoflagellano con frammenti di vetro e frustate per le vie della città con il volto coperto, perchè a mio parere hanno vergogna di farsi riconoscere e non mettere in mostra la loro puerile personalità. questo il cardinale l’ammette.