Archivi Mensili: Febbraio 2010

L’Osservatore Romano: ok la sentenza su Google

Un editoriale di Luca M. Possati, dal titolo Il business della libertà e pubblicato dall’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, esprime un parere positivo sulla sentenza del tribunale di Milano che ha condannato tre manager di Google per la pubblicazione online di un video contenente violenze a un disabile. Il video era stato girato da uno degli autori del pestaggio ma era stato rimosso quasi subito dal sito una volta che gli era stato segnalato. Possati sostiene che la… Leggi tutto »

Francia: il divorzio fa bene alla natalità

Uno studio realizzato da Eva Beaujouan per l’INED mostra che divorziare e risposarsi (o, per la precisione, il dare vita a una nuova unione stabile) può rappresentare un maggior propellente per la natalità rispetto al continuare a vivere con il primo coniuge. Secondo la ricercatrice, uomini e donne trentacinquenni alla loro seconda unione hanno una possibilità due volte e mezzo più alta di avere figli rispetto a coloro che sono fermi alla prima unione.

Gheddafi proclama la jihad contro la Svizzera

Due mesi dopo il referendum che ha introdotto il divieto di costruire minareti, e due settimane dopo la “guerra dei visti di ingresso” tra Libia e paesi europei, Muammar Gheddafi ha chiesto ai musulmani di tutto il mondo di scatenare la guerra santa contro la Svizzera. Ogni musulmano nel mondo che abbia a che fare con la Svizzera è un infedele, è contro l’Islam, contro il profeta Maometto, contro il Corano”, ha sostenuto, invitando al boicottaggio: “boicottate i suoi prodotti,… Leggi tutto »

Il Vaticano crea una fondazione aperta agli atei, ma “l’UAAR è folcloristica”

Monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, ha annunciato che il suo dicastero curiale sta per creare una fondazione intitolata “Il cortile dei gentili”, isprirata al discorso tenuto da Benedetto XVI lo scorso dicembre. Gli obbiettivi della nuova struttura sarebbero quattro, secondo quanto dichiarato ad Avvenire: “Primo, creare una rete di persone agnostiche o atee che accettino il dialogo e entrino come membri nella Fondazione e quindi del nostro dicastero. Inoltre, vogliamo avviare contatti con organizzazioni atee… Leggi tutto »

Francia, sindaco aggiunge la laicità al motto repubblicano, polemiche

Il sindaco socialista di Joué-Lès-Tours, Philippe Le Breton, ha fatto apporre lunedì scorso sul frontone del suo municipio la scritta “laicità”. Per la precisione, come si può osservare dalla foto pubblicata sul sito del quotidiano Le Point, Laïcité è stato aggiunto in calce a Liberté – Égalité – Fraternité. Il sindaco ha inteso reagire alla “banalizzazione del fatto religioso nella vita pubblica” compiuta dal presidente Nicolas Sarkozy. La prefettura dell’Indre-et-Loire ha definito “illegale” l’iniziativa, chiedendo la rimozione della parola aggiunta.

Azerbaigian: rimossi i simboli religiosi dagli edifici pubblici

In seguito ai violenti scontri tra polizia e attivisti islamici avvenuti a Baku qualche giorno fa, il governo dell’Azerbaigian ha deciso di vietare dagli uffici pubblici ogni simbolo islamico e il Corano. Una fonte del ministero degli interni, scrive EurasiaNet, ha spiegato che “l’Azerbaigian è uno stato laico e la religione deve rimanere separata dallo Stato”.

Verona, nuovo confronto credenti – non credenti

L’incontro con monsignor Rino Breoni di lunedì sera è andato molto bene. Eravamo sicuramente in 130: tutte occupate le 90 sedie fisse, occupate una trentina di sedie mobili e gente in piedi. Alla mattina L’Arena aveva nuovamente dato rilievo al’incontro e la presenza di don Breoni era di forte richiamo. Abbiamo notato esponenti di varie istituzioni culturali cittadine (Università, Società Letteraria, Accademia). Non abbiamo visto, invece, esponenti delle istituzioni culturali cattoliche e nemmeno preti, suore e frati. Dopo una breve… Leggi tutto »

Spagna, approvata la nuova legge sull’aborto

Con 132 voti a favore, 126 contrari e una astensione, il Senato spagnolo ha approvato in via definitiva il progetto di legge del governo Zapatero che depenalizza ulteriormente l’aborto. La nuova legge entrerà in vigore tra quattro mesi. Il testo permette alle donne di almeno sedici anni di scegliere entro le prime 14 settimane di gravidanza; che diventano 22, dietro parere medico, qualora sia a rischio la salute della madre o vi siano gravi anomalie del feto.