Utah, si rischia il carcere per un aborto spontaneo

Il parlamento dello Utah, lo stato USA la cui popolazione è costituita da una stragrande maggioranza di fedeli mormoni, ha votato una legge che prevede il carcere per le donne che si procurano illegalmente un aborto. Nel testo del provvedimento la pena è prevista non solo per coloro che intenzionalmente si procurano un aborto, ma anche per quei casi in cui la gravidanza si è spontaneamemte interrotta in seguito a comportamenti delle madri giudicati “avventati”.

Archiviato in: Generale

65 commenti

DF1989

E poi gli USA pretendono di “esportare la democrazia”…

POPPER

Solo alcuni dei loro stati hanno problemi di condivisibilità con lo spirito della Costituzione Americana, che dovrebbe vincolarli ed imedire loro di emanare leggi fondamentaliste, ma……..visto che nell’Utah………forse non basterà un sol incontro degli atei con la Casa Bianca, bisognerebbe a questo punto protestare contro queste assurdità in nome di dio e far sapere ad Obama che necessita una vera riforma condivisa tra tutti gli Stati che impedisca ogni tipo di discriminazione e leggi antiabortiste o leggi medioevali o mormoniche che non hanno nulla di democratico laico.

stefano f.

non lo dire 🙂 per carità! gli usa sono una nazione moderna democratica ecc.ecc. dove 30 milioni di persone sono tagliate fuori dall’assistenza sanitaria e oltre 20 vivono sotto i ponti mangiando cibo per cani!!! ma ora c’è Obama vedrai che cambia tutto hahahaha.

lucrezia

E che hanno la simpatica abitudine di invadere, bombardare e distruggere i paesi delle cui risorse vogliono impossessarsi…
Non mi sorprende che sia una teocrazia travestita da democrazia!

andrea pessarelli

credo la notizia sia stata riportata in modo impreciso: non capisco infatti come faccia un aborto procurato a essere spontaneo.

Fri

In effetti lo credo anche io. A quanto pare questa legge dice che una donna può essere incriminata di omicidio se causa intenzionalmente la morte di un altro essere umano compreso un bambino non nato a qualsiasi stadio di sviluppo, al di fuori dei parametri dell’aborto legale.
La questione è sorta quando una ragazza di 17 anni incinta di 7 mesi ha pagato un tizio per essere picchiata in modo da provocare un aborto.
Comunque il problema di questa nuova legge risiede nell’intenzionalità. Chi si oppone, secondo me giustamente, si chiede come lo stato, o un giudice, siano in grado di determinare l’intenzionalità di un aborto. Ad esempio si dice che se una donna non si allaccia la cintura di sicurezza e viene coinvolta in un incidente nel quale perde il bambino potrebbe, secondo questa legge, essere accusata di omicidio. Questa legge darebbe un enorme potere alla polizia di arrestare o meno una donna che abortisce sulla base di criteri del tutto discrezionali. E soprattutto, cosa impensabile nel sistema giuridico americano, per la prima volta un sospettato (in questo caso la donna) dovrebbe dimostrare di non avere agito contro la legge (mentre vige il principio che una persona è innocente finchè non viene provato il contrario).

Fabio

Da quando si e’ ritirato John Stockton, non esiste piu’ alcuna ragione
perche’ lo stato dello Utah continui ad esistere…

@Andrea
Da quello che ho capito io puo’ essere accusata di aver procurato l’aborto spontaneo una donna che ha comportamenti tali che posso essere concausa dell’aborto (chesso’, fare sforzi, non riposare a sufficienza, cose del genere).

moreno83

Tra un po’ considereranno la contraccezione un tentato omicidio

nullità

no, tentato è se il profilattico si buca, la spirale si sposta, la pillola non funziona…

questo direi… sarebbe considerato omicidio premeditato. o preterintenzionale.

Sandra

Traducendo un po’ a braccio da http://womensrights.change.org/blog/view/utahs_new_abortion_law_threatens_to_punish_innocent_women_for_miscarriages

“La legge riterra’ le donne responsabili di omicidio se intenzionalmente, con cognizione e in modo sconsiderato provocheranno “la morte di un altro essere umano, incluso un bambino non nato ad ogni stadio del suo sviluppo”, al di fuori dei parametri per l’aborto legale.

La legge e’ chiaramente in risposta a un recente caso in cui una 17enne, incinta di 7 mesi non e’ stata incriminata per aver pagato un uomo 150$ un uomo per picchiarla in un tentativo fallito di indurre un aborto. All’epoca, lo Utah – come quasi tutti gli stati – non ritiene le donne penalmente responsabili per cercare di abortire illegalmente, ma persegue chi lo esegue materialmente. Sembra quindi che i legislatori dello Utah abbiano trovato ingiusto che la disperata ragazza non sia stata imprigionata. Eppure nel loro sforzo di chiudere una feritoia, hanno adesso aperto una voragine, in cui molte donne che non hanno intenzione di abortire rischiano di cadere.”

Se ho capito bene, lo stato dello Utah prevede l’aborto legale entro la 20ma sett, non alle minorenni, e terapeutico, o in caso di stupro o incesto: http://law.findlaw.com/state-laws/abortion/utah/

La nuova legge e’ questa: http://le.utah.gov/~2010/bills/hbillenr/hb0012.htm

Paul Manoni

Le legge appena introdotta dallo Utah e’ sicuramente TALEBANICA…
Ma e’ altrettanto certo che pagare 150$ per farsi picchiare, e quindi per perdere un bambino e’ davvero da criminali e trogloditi…!!!
Sull’onda di un’impunita’, hanno approvato una legge che rischia di portare piu’ problemi che altro…Su questo hai pienamente ragione!

Destynova

Criminale?

“Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano.”
John Stuart Mill

Io direi che era disperata, con le spalle al muro grazie ad una legislazione che decide cosa puoi fare con il TUO corpo.

Inoltre non c’era nessun bambino…

hexengut

Da gente che solo da poco ha abolito la poligamia per i credenti (per le alte caste sacerdotali era già vietata) e che, per il proprio culto, si basa su di un fantasy ridicolo e di infimo livello qual’è il Libro di Mormon (se non altro i testi biblici, al confronto, hanno una certa dignità letteraria) c’è da aspettarsi questo ed altro. E’ vero che hanno, ma solo tra confratelli, un alto senso dell’ospitalità ma hanno altresì una serie di tabù e divieti. Ricordo con affetto la figlia di un vescovo mormone, amica di mia figlia, una ragazza molto bella e dolcissima, che appena poteva si rifugiava a casa nostra per bersi in pace una Coca Cola, da loro vietatissima (anche se a mio parere come divieto non era poi tanto male).

Paul Manoni

Se funziona cosi’ la legge, per non provocare un aborto spontaneo, e quindi infrangere la legge, lo stato dovrebbe garantire una copertura totale delle spese del riposo e della gestazione della donna incinta.
Lavoro pagato. Domestico in casa pagato. Cure e eventuali medicine pagate. Corsi preparto pagati. Giusto per citare degli esempi….
Se lo stato non puo’ garantirmi il riposo che merito per non incappare in un aborto spontaneo, lo stato non puo’ punire un incidente o un evento fortuito, non previsto e non voluto.

Fiorenzo Nacciariti

Caro Paul,
quando in: http://www.uaar.it/news/2010/02/25/spagna-approvata-la-nuova-legge-aborto/
ho scritto: “L’aborto è una brutta cosa, specie per la donna che lo deve fare, mi diceva una donna che aveva avuto un aborto spontaneo nel dopoguerra a causa di eccessivo lavoro e scarsa nutrizione.”, mi riferivo ad una donna che nel dopoguerra (circa 1952) si era “dispersa” (così dicevano allora dell’aborto spontaneo).
Le donne del paese chiacchierarono e, date le leggi di quel tempo, i carabinieri si interessarono alla vicenda. La donna si difese dicendo che doveva lavorare troppo (infatti, abortì mentre stava lavorando nel campo) e che aveva poco da mangiare. I carabinieri, vista la povertà di quella famiglia contadina, lasciarono perdere.
Pensa quanto sarebbe stata fortunata quella donna se ci fosse stata una legge con conseguenze come quelle da te descritte!

Paul Manoni

Avevo gia’ letto il tuo post Fiorenzo. 😉
Il mio commento e’ una provocazione nei confronti di chi ha emanato e di chi sostiene la posizione di questa legge.
Lo stato mi punisce se a causa del lavoro pesante, dei lavori domestici, delle mie fatiche in generale, abortisco spontaneamente.
Lo stato deve garantire allora che io non possa abortire “accidentalmente”.
Se ne deduce che….
Lo stato deve far i modo che durante la mia gestazione, io non faccia fatiche.
A me sembra il minimo che un paese civile debba garantire se emana certe leggi come questa dello Utah mormone. Poco sopra Sandra riprende i veri motivi che hanno portato all’emanazione di questa legge senza senso.
E’ sull’onda di certi fatti tragici, che si combinano pasticci legislativi… 😉
Ciao Fiore, a presto!

Bruna Tadolini

Direi che ci stiamo avvicinando a grandi passi allo scenario che prospettavo parlando, tempo fa, di un fenomeno detto imprinting genomico …

“Esiste un fenomeno che si chiama “imprinting genomico” che è comparso quando alcuni mammiferi hanno cominciato ad evolvere la placenta! Questa struttura anatomica permette all’embrione (che ricordo ha metà patrimonio genetico della madre e metà del padre) di crescere all’interno della madre “succhiandone” risorse vitali. Fin dall’inizio risultò evidente che gli “interessi” del padre e della madre nei confronti di quel feto erano ben diversi. Al padre sarebbe convenuto che crescesse il più possibile a spese della salute della madre, tanto per i figli successivi si poteva rivolgere altrove! Alla madre, invece, non conveniva “svenarsi” con quel figlio poiché ciò avrebbe potuto ridurre le sue possibilità di averne altri successivamente. Da questa lotta fra i sessi si è evoluto, appunto l’imprinting genomico che consente all’uovo di bloccare una serie di geni dello spermatozoo (quelli che vorrebbero far crescere eccessivamente il feto). Questo fenomeno è estremamente potente ed è il responsabile di una gran parte degli aborti spontanei, che tecnicamente quindi sono l’uccisione di embrioni neonati causata dalla madre per difendere sè stessa!!.
Chissà se, quando la scienza lo consentirà, qualcuno imporrà alle donne di assumere qualche farmaco per impedire questi assassinii “inconsci” ma sempre assassinii!!!!”

Sembrava uno scenario da incubo, invece ….

CandyFruit

in teoria, dunque, si potrebbero sintetizzare inibitori artificiali di quei geni dello spermatozoo che permettono dopo lo sviluppo del feto e utilizzarli come abortivo precoce, rafforzando la capacità della donna di difendersi dall’embrione indesiderato…in teoria, immagino, perché anche se fosse tecnicamente possibile, i difensori dell’embrione farebbero di tutto per impedirne la diffusione…in effetti mi sembra molto più probabile lo scenario da incubo che tu temi… anche io sono sempre più convinta che solo in apparenza quello sull’aborto è uno scontro morale, in realtà si tratta di una vera e propria lotta biologica tra la donna che vuole preservare se stessa e il gruppo che sostiene il feto in quanto vede in lui la speranza della sua perpetuazzione biologica

Bruna Tadolini

Nella stragrande maggioranza degli animali placentati la battaglia fra i sessi è totalmente istintiva ed entrambi i sessi sono marionette nelle mani della Vita (con la V maiuscola). Nell’uomo, che grazie alla struttura del proprio cervello ha acquisito la coscienza della coscienza, il sesso maschile (in generale) veste di raziocinio il proprio istinto di servire la Vita, sfruttando il corpo femminile come fosse una macchina in cui si inseriscono spermatozoi per sfornare figli.
Ci stessimo estinguendo …. capirei che davanti ad un male maggiore ci si possa porre il problema di chi sacrificare! Ma questa è proprio l’istinto animale brutale della battaglia fra i sessi, indegno di esseri coscienti e pensanti!

Bruna Tadolini

Ormai non ci sono più le nonne che raccontano …
La mia riuscì ad avere solo 11 figli ed andava a letto col terrore di rimanere incinta! La vicina ne ebbe 19 e fece i tortellini quando il marito morì …

lucrezia

“anche io sono sempre più convinta che solo in apparenza quello sull’aborto è uno scontro morale, in realtà si tratta di una vera e propria lotta biologica tra la donna che vuole preservare se stessa e il gruppo che sostiene il feto in quanto vede in lui la speranza della sua perpetuazzione biologica”

sono assolutamente d’accordo.

Sandra

Per san Tommaso d’Aquino, dottore della chiesa, pilastro della teologia cattolica, gli embrioni non erano essere umani!!! La battaglia pro-life dei fondamentalisti cristiani e cattolici e’ pretesto strumentale per ridurre la liberta’ delle donne!

San Tommaso d’Aquino: “l’embrione non può essere considerato in alcun modo un essere umano almeno finché non si siano formati gli organi vitali fondamentali, formazione che mediamente avviene intorno al mese e mezzo di gestazione”
http://www.recensionifilosofiche.it/crono/2009-12/amerini.htm

“La posizione di Tommaso è la seguente: […] dopo il Giudizio Universale, quando i corpi dei morti risorgeranno affinché anche la nostra carne partecipi della gloria celeste, a quella ‘risurrezione della carne’ non parteciperanno gli embrioni. In loro non era stata ancora infusa l’anima razionale, e pertanto non sono esseri umani.
http://www.lucacoscioni.it/umberto-eco-sullespresso-embrioni-alla-porta-del-paradiso

Near

Ad 1 mese e mezzo appaiono soltanto i primi abbozzi degli organi.

Gli abbozzi di tutti gli organi sono presenti a 10 settimane.

danzatea

In Afghanistan, durante questi 35 anni di guerra, molte donne che rimanevano incinte, per disperazione, si mettevano pesanti massi sulla pancia per abortire un figlio che non sapevano come nutrire. Sicuramente ignoranza, ma va anche considerato il fatto che le donne potevano essere visitate solo da altre donne, ma non potendo studiare non vi erano medici donne.
Pagere qualcuno per abortire con le botte a 7 mesi di gravidanza è veramente incivile, maggiormente negli USA che esporta la democrazia con le sue crociate.
Sono dell’opinione che le leggi che regolamentano l’aborto le devono fare le donne, perchè è un dramma che riguarda solo loro.

Bruno Gualerzi

Ho sempre pensato – senza quel supporto scientifico che adesso, se ho capito bene, invece Bruna Tadolini ci propone – che la nascita di un nuovo individuo comporti un dramma inconscio che può sfociare in un ‘assassinio inconscio’. La specie come specie ‘presenta’ il concepimento e la nascita come ‘lieti eventi’ necessari per la sua continuazione… l’individuo invece, in quanto individuo tutto risolto nella sua individualità, ‘vede inconsciamente’, se così si può dire, nel spraggiungere di una nuova vita l’assunzione di un ruolo nella prosecuzione della specie che viene a sostituire il suo. In estrema sintesi: una nuova nascita ‘segnala’ una nuova morte. Soprattutto in chi ‘ha provocato’ questa nuova nascita.
Qui poi Bruna distingue tra i sessi, dove, a ‘soffrire’ maggiormente – perchè è sua la fatica principale per garantire questa nuova vita – è la donna, mentre nell’uomo, fra i due istinti contrapposti – conservazione dell’individuo e conservazione della specie – sembra prevalere il secondo.
Non so se Bruna è d’accordo.

Naturalista

Premettendo che il linguaggio che state usando è METAFORICO, (ma vedo che molti ne sono consci usando i termini “inconsapevole”), la teoria evolutiva non attribuisce “intenzioni per la specie” né ai maschi né alle femmine. Ogni individuo tende a esprimere il genoma che ha ereditato, il quale, a sua volta, esiste perché conferiva una sopravvivenza agli individui che di quel genoma sono espressione. Per farla breve, dato che un maschio investe molte meno energie nella riproduzione rispetto ad una femmina, esiste una tendenza a massimizzare questo vantaggio di energie non spese per generare il più possibile discendenti, a tutto “svantaggio” degli individui femminili, i quali sono “costretti” dal modo con cui si riproducono gli animali, a “spendere” molte più energie per ogni singola nascita.
Tuttavia, è un eccessivo abuso di riduzionismo biologico quello che pretende di spiegare l’aborto umano indotto come espressione di una pressione selettiva guidata da “imprinting genomico”. Un altro fattore molto importante, più psicologico e culturale, è il rifiuto della gravidanza, quando non è vissuta come scelta bensì come imposizione vincolante o fatalità.
Va bene ricercare cause biologiche nell’agire umano, ma non ricadiamo nel mero riduzionismo biologico. Non vorrei che molti vedessero come unica alternativa al misticismo (e alla superstizione religiosa di chi crede in miti quali quelli dei mormoni) solamente un estremo riduzionismo biologico (sicuramente utile per capire le cause evolutive, ma non sufficiente per interpretare le derivazioni culturali di quella evoluzione).
L’uomo è un animale (in parte) razionale e (molto) culturale, e molte delle sue azioni non sono espressione lineare del suo DNA.
L’aborto, o la sua regolamentazione, non sono da considerare materia di religiosi (che non hanno strumenti scientifici per stabilire se, come e quando si origini un’individuo umano) ma nemmeno solo materia di biologi o medici (che non hanno gli strumenti psicologici e sociologici per stabilire se e quando una persona sia tale): è un problema giuridico, elaborazione di una società (si spera) matura abbastanza per discutere in modo razionale di queste complesse questioni bio-etiche. Ciò non toglie che, per quanto sempre arbitario data la continuità del processo che dalla non-vita chimica e pre-cellulare arriva alla vita umana sensibile e consapevole, sia necessario stabilire un punto oltre il quale l’aborto diventa omicidio, e che tale punto sia sempre un mix di sviluppo embrionale, sviluppo neuronale ma anche vincolato al rispetto di tutte le contingenze della donna che (volente o nolente) è sempre coinvolta in un aborto (e come tale deve sempre essere aiutata prima, durante e dopo, e non solamente colpevolizzata né strumentalizzata).

Opinione di ateo studioso di evoluzione biologica e umana.

Bruno Gualerzi

“Premettendo che il linguaggio che state usando è METAFORICO, (ma vedo che molti ne sono consci usando i termini “inconsapevole”)”

Spero di essere incluso in questo gruppo (linguaggio consapevolmente metaforico), se non altro per il ricorso continuo alle ‘virgolette’ (^_^)
In effeti il mio è un tentativo di delineare uno scenario in qualche modo ‘metascientifico’, se così si può dire, non perchè neghi alla scienza un valore conoscitivo insostituibile, ma perchè ritengo legittimo trasporre i dati in narrazione, in racconto della vicenda umana. Come ritengo sia la stessa narrazione biblica riguardante quanto accaduto nell’eden con relative conseguenze… solo che ovviamente considero questo racconto non tanto la ‘spiegazione’ divina della vicenda umana originaria, la sua sua causa, ma al contrario l’effetto della vicenda umana ‘inconsciamente’ tradotto, appunto, in narrazione. Se poi questo scenario trova un qualche riscontro da parte della ricerca scientifica… semplcemente mi piace farlo notare.
Detto in altro modo. Posto alla base che – come giustamente affermi –
“L’uomo è un animale (in parte) razionale e (molto) culturale, e molte delle sue azioni non sono espressione lineare del suo DNA” (cosa di cui sono sempre stato convinto), diciamo che ‘utilizzo’ la parte culturale per ‘vivere’ psicologicamente una dimensione umana per tanti aspetti necessariamente inventata (nel mio caso si tratta della contraddizione tra l’essere indiviui irriducibili ad altro in quanto consapevoli e nello stesso tempo appartenere alla specie). Da dove poi derivi questa invenzione, personalmente ho provato a spiegarlo in una serie di riflessioni ‘filodofiche’ contenute nel mio sito (‘la vita della coscienza come circolo vizioso’).
E a questo proposito riporto qui una poesia tratta da una mia raccolta dal titolo:

LA SPECIE
Se il nostro essere
è la nostra specie,
su di lei si cacci
la responsabilità
di attuarsi in questo presente:
andarsene guidato
da miriadi di fili
è come non essere
mai partiti.
Se stiamo
ribellandoci vivendo
scontiamo
tutta questa ribellione
rifluendo obbedienti
nella terra
da cui siamo nati:
ognuno da solo
come tutti.

Ma forse
obbediamo da sempre
per la nostra
e altrui sopravvivenza,
forse ci ribelliamo
per essere certi
di assecondare il flusso vitale
della specie
che si incarna in noi.

Con il tempo
il sè è fuori di sè
in ogni momento
ma noi siamo
tenacemente noi
per colpa altrui:
e non possiamo nemmeno
farla finita
perchè la specie
non lo permette.

E’ madornale esseci,l
niente è più goffo
del presente:
questa è l’imperdonabile colpa
della specie,
l’idrovora
che ci trascina con sè.

Sai

Ma perfavore! Neanche nel medioevo le cose andavano cosi’!
E il problema è che il resto del mondo vede gli USA come un paese civilizzato e cerca di copiarlo. Quasi quasi (e solo per questa volta) sto dalla parte di Ahmadinejad.

emi

Non so se l’uso che faranno di questa legge sarà sconsiderato, ma di per sè non mi sembra una cosa così terribile: voglio dire che non so se nasconda altre intenzioni, ma da come l’ho capita io mi pare mirata a punire comportamenti come quello della ragazza di cui si parla, e francamente mi sembra anche giusto. Aborto legale nei primi 3 mesi:ok (ma meglio sarebbe incentivare la contraccezione). Eventuale aborto terapeutico nel 2do trimestre:ok. Ma farsi prendere a calci per abortire quello che ormai è un bambino (mio figlio maggiore è nato di neanche 7 mesi), scusate ma mi sembra veramente disumano ed è giusto scoraggiare azioni simili. Non è neanche lontanamente paragonabile ad una mamma che “lavora troppo” o “si trascura” ecc.: è difficile provare che queste siano cause di aborto e/o parto prematuro, anche se in effetti lo sono.
Non so, voi ci vedete del fondamentalismo religioso? Io onestamente no.

CandyFruit

a parte che è assurdo punire una donna che si è fatta percuotere in maniera da mettere a rischio la sua stessa vita, sarebbe come prevedere una pena per il tentato suicidio, questa legge, per come è formulata, permetterebbe di ricomprendere anche i casi in cui l’aborto spontaneo è stato causato da comportamenti negligenti o imprudenti della donna e non solo a gravidanza inoltrata, ma anche nei primi mesi, quando non esiste nessun bambino, è una legge in cui traspare un principio veramente grave, la donna in gravidanza viene criminalizzata per qualsiasi suo comportamento che potrebbe nuocere al feto e non solo a quello maturo, prossimo alla nascita…dopo di questo potrebbe arrivare solo la custodia cautelare della donna gravida per evitare che provochi danni al concepito…

emi

Mah.. che dire? Speriamo di no, speriamo che applichino la legge solo ai casi limite.. Il rischio che si allarghino c’è, ma non credo che l’intento sia quello. Forse sono troppo ottimista 😉 . Resta comunque il fatto che secondo me un’azione come quella della ragazza in questione va fermata in qualche modo: davvero a 7 mesi un bambino è un bambino ed è orribile ucciderlo a calci. Non so, forse non dovevano dire “recless” in effetti. D’altra parte per come va la sanità negli USA non so se anche i medici potrebbero venire accusati di negligenza in caso di aborto per condizioni precarie di salute della madre. Qui da noi rischierebbero: io 8 anni fa non ho denunciato nessuno perchè avevo altro per la testa, ma avrei potuto eccome, visto che la ginecologa ha sottovalutato la mia anemia perchè tanto “a 26 anni va tutto bene”, e adesso mio figlio dopo 9 operazioni, di cui 4 negli USA, non ci vede a causa della retinopatia del prematuro..

Magar, bieco illuminista,

“intentional, knowing or reckless act of the woman”

Se si può discutere sulla legittimità di atti intenzionali come quelli della ragazza in questione, la parola “reckless” spalanca le porte all’arresto di tutte le donne che agiscano in maniera “avventata” (a giudizio della corte) e finiscano così per avere un aborto.

emi

E poi insomma, sarà dimostrabile in tribunale la differenza tra una che deve lavorare anche se incinta al terzo trimestre, magari per mantenere altri figli, e allora c’è qualcosa che non va nella tutela della maternità, e una che fa capoeira e parapendio incinta di 8 mesi, e allora c’è qualcosa che non va nel suo cervello: eppure se avessero un aborto spontaneo sarebbero “reckless” entrambe! Non voglio credere che questa legge le equiparerebbe.

Toptone

Cara emi,

condivido quello che hai detto, ma i Mormoni purtroppo SONO fondamentalisti religiosi. Un anno fa hanno inondato di milioni di dollari la campagna referendaria IN CALIFORNIA – nota bene, non in Utah – per far abolire il matrimonio gay appena approvato dalle Corti statali.

Milioni e milioni di dollari per ottenere un 2% di maggioranza che li ha fatti vincere, e che perderanno sicuramente alla prossima tornata referendaria sull’argomento (sempre che il referendum non venga invalidato prima dalla Corte Suprema).

Non parlo dei loro “cuginetti” cristiani evangelici perchè il loro ritratto (in nero) è in ‘bella mostra’ in questi ultimi mesi in Uganda, ed è bello come Hitler.

I libri che adorano i teopitechi possono essere diversi, ma lo stampino da cui escono è lo stesso.

emi

Be’ sì, i Mormoni sì. Hai ragione, in effetti pensavo fossero solo una parte della popolazione dell’ Utah. Me la ricordo la campagna contro il matrimonio gay… che tristezza. Vabe’ allora non ci resta che sperare nel buonsenso delle singole persone, ma l’altra storia dello Iowa non depone a favore..

Danié

emi
Sono parzialmente d’accordo con te. Non vorrei però che come al solito si utilizzi un caso limite come questo per introdurre normative che limitano la libertà.

stefano f.

da una nazione che pretende di esportare la democrazia a suon di bombe che volete aspettarvi??? come dicevano negli anni’70 “Usa e getta”.

Sandra

Sembra che in Iowa la situazione sia, se possibile, ancora peggiore.
Nell’articolo di cui riporto il link in fondo, si racconta di una donna alla 3a gravidanza, che durante una lite telefonica con il marito (che non vive piu’ con lei), cade dalle scale di casa. Arriva l’ambulanza, tutto bene, lei per maggior sicurezza va al pronto soccorso, dove confida all’infermiera di non essere stata sicura inizialmente di voler portare a termine la gravidanza. L’infermiera chiama il medico che le pone ulteriori domande su questi dubbi, che (!!!!!) chiama la polizia: la donna viene arrestata per il sospetto di una caduta intenzionale nel tentativo di indurre l’aborto. Si e’ fatta due giorni di prigione per tentato feticidio.

L’articolo termina con questa amara considerazione della giornalista:
“Penso che si possa trarre una valida lezione: se sei incinta, sforzati sempre di apparire ridicolmente felice di esserlo, indipendentemente dalle circostanze. E, per l’amor del cielo, non azzardarti a cadere!”
http://womensrights.change.org/blog/view/pregnant_iowa_woman_arrested_for_falling_down

http://www.huffingtonpost.com/amie-newman/iowa-feticide-law-could-b_b_463153.html

Luigi Riboldi

Fatta la dovuta premessa che sono favorevolissimo alla legge sulla libertà di interrompere la gravidanza, vorrei rompere una lancia a favore degli USA. Lo UTAH è uno stato molto particolare, ma esistono altri stati come il Massachussets, ove tali leggi non esistono, al contrario esistono leggi che danno la possibilità a persone dello stesso sesso di vedere riconosciuta la loro unione legalmente. Quindi non è giusto fare di tutta un’erba un fascio. È impossibile che in paese grande non esistano fondamentalisti, è questione di statistica. Il nostro che è un paese più piccolo, rompe tutte le statistiche, se si osserva quanto spazio ha la CCAR in TV e come può determinare il voto dei nostri legislatori. Vi assicuro che se decideste vivere in California, nel New Jersey o nello stato di Washington (dove c’è Seattle per intenderci), le opinioni progressiste sono la maggioranza. Immaginatevi di dover convincere la popolazione di un paesino del bergamasco favorevole alla LEGA NORD che gli emigranti non sono cattivi. Sempre esisteranno dei fondamentalisti e degli stolti, ma esistono anche persone che la pensano diversamente (e sono molte). Dipende tutto dal livello culturale e dall’intorno sociologico dove sono calati. Ciascuno di noi , si chieda se esprimerebbe le stesse idee, se fosse nato nello UTAH o nel famoso Bible Belt, o per non andare lontano se fosse cresciuto in un sobborgo di Londra o di Parigi a maggioranza mussulmana.

Sandra

Sono assolutamente d’accordo. La vastita’ degli stati uniti non solo genera, ma in un certo senso permette la presenza di estremi fondamentalisti, dato che proporzionalmente pesano meno, per lo meno nelle questioni interne.
Sull’aborto la legge federale, che lo vorrebbe legale, permette agli stati di applicare eccezioni locali. http://en.wikipedia.org/wiki/Abortion_in_the_US_State_by_State

Bruna Tadolini

Hai sicuramente ragione ma la diffusione dell’aborto nel tempo e nello spazio chiaramente dice che le donne (in generale) da sempre e dovunque vivono molte gravidanze come degli atti compiuti contro di loro!!

Kaworu

mi sembra che in quelle comunità le malattie genetiche prosperino che è una bellezza, anche a causa di accoppiamenti tra gente troppo vicina a livello genetico.

indi per cui aspetterei semplicemente la loro estinzione causa dna troppo deteriorato.

Sandra

In Iowa un mese fa:
Una donna alla 3a gravidanza, durante una lite telefonica con il marito (che non vive piu’ con lei), cade dalle scale di casa. Arriva l’ambulanza, tutto bene, lei per maggior sicurezza si reca in una clinica, dove confida all’infermiera di non essere stata sicura inizialmente di voler portare a termine la gravidanza. L’infermiera chiama il medico che le pone ulteriori domande su questi dubbi, e che (!!!!!) chiama la polizia: la donna viene arrestata per il sospetto di una caduta intenzionale nel tentativo di indurre l’aborto. Si e’ fatta due giorni di prigione per tentato feticidio.

Luigi Riboldi

Purtroppo l’imbecillità non è una prerogativa dello zio Sam.
Chi opera nella sanità in Italia, sa che molto difficile poter interrompere la gravidanza in una struttura pubblica, in quanto il più dei medici sono ufficialmente obiettori, per evitare problemi con la CCAR e adesso pure con la giustizia. Quindi direi che la qu¡ situazione da noi non è così diversa. Vi sono luoghi dove le persone ed anche i medici sono rispettosi. Lo si è visto con il caso Englaro. Già il fatto che esista l’obiezione di coscienza, è un modo per fare in modo che la 194 non si applichi e le donne ne facciano le spese.

The best emmia

Ricordiamoci che in alcuni stati degli USA è punito con anni di carcere anche il sesso orale. E la legge è applicata.

E ricordiamoci pure che come prassi giuridica si considera un precedente che fa giurisprudenza qualsiasi sentenza emessa da quando la legge è in vigore.

Quindi non è strano che le loro leggi abbiano la logica di due secoli fa, così come un sistema di voto ereditato dall’Europa imperiale, solo che qua i Grandi Elettori erano singoli nobili, non collegi elettorali in un sistema maggioritario secco che favorisce il dare soddisfazione a piccole lobby, di solido di rancidi conservatori.

Ma un sistema legislativo preilluminista, influenzato da sette di indesiderabili che si tolsero dalle scatole in Europa per infestare l’America e spargere i germi per altre sette simili, non può non crescere in un humus culturale altrettanto medievale.

E il Texas che farà, decreterà l’iniezione letale in casi simili? Non mi stupirebbe.

Luigi Riboldi

Pure la sodomia in casa propria è vietata in Texas. Ma ti ricordo anche che Stone Wall e quindi la grande ribellione dei gay e delle lesbiche è nata a New York. Se vai a Stone Wall vedrai un monumento di due maschi che si prendono per mano. Dipende da dove ti trovi. In Europa è lo stesso. Copnfronta l’Olanda con l’Irlanda e vedrai. Gli USA sono un continente (per cultura e dimensione geografica). È sbagliato considerare gli USA alla stessa stregua di uno stato nazione come in Europa. Gli USA sono un paese eterogeneo.

Fri

se e’ per quello in texas e’ vietato a due maiali di fare sesso in aeroporto e in alaska e’ vietato agli alci fare sesso nelle strade cittadine… In minnesota e’ vietato fare sesso con pesci vivi, in virginia e’ vietato fare sesso con la luce accesa, mentre in Wyoming e’ vietato fare sesso nei freezer della carne dei supermercati…
Sono pazzi questi americani!

MicheleB.

Forse in Minnesota fanno sesso abitualmente con pesci morti, magari salati.

Near

E’ chiara la matrice fondamentalista e misogena di questa legge.

I parametri per definire i comportamenti “avventati” non esistono e pertanto si rimanda alla valutazione soggettiva, che in uno stato fondamentalista come quello dello Utah potrebbe arrivare ad enormi paradossi.

Quanto al gesto della ragazza di 17 anni, penso che prima di condannare e sparare a zero sulla giovane bisognerebbe quanto meno fare un’analisi seria sulle reali cause che l’hanno portata a fare quel che ha fatto.

Painkiller

Appunto. Essendo minorenne la legge dello UTAH NON le consentiva di abortire senza il consenso dei genitori, che ovviamente non lo hanno dato. Questi sono i bei risultati del costringere le minori a portare avanti la gravidanza. Questa è solo finita sui giornali, sapete quante ce ne sono che comprano farmaci su internet, si buttano giù dalle scale, si vanno a stampare con l’auto, ecc. Come al solito i paladini della vita preferiscono 2 morti al posto di una sola.

Near

Già, i veri assassini da incarcerare in questi casi sono i genitori e i pro-“life” che danno loro man forte.

Fri

Vorrei anche fare notare che comunque nello Utah l’aborto e’ legalmente consentito prima della ventesima settimana in caso di:
– pericolo per la vita o la salute della madre
– stupro o incesto
– grave difetto del bambino
Dopo la ventesima settimana in caso di:
– pericolo per la vita o la salute della madre
– grave difetto del bambino

Inoltre nello Utah ci sono solo sei cliniche autorizzate a fare aborti e sono concentrate in due contee su 29.

Massimo Di Natale

L’articolo parla di aborti illegali, quelli legali ovviamente non sono stati colpiti. Mi pare ancora un po’ poco per scandalizzarsi, non vi pare?

stefano b.

ma come si fa ad essere così cretini? è sconfortante sapere che al mondo ci sono questi fanatici
ma ancora peggio è che esiste tutta una pletora di seguaci obnubilati dall’invasamento idolatra incapaci di ragionare liberi da qualsiasi fondamentalismo divino
non se ne può più
ci mancava il nobel per la pace buttao alle ortiche

Commenti chiusi.