Bologna, libreria apre settore anticlericale

La Coop Ambasciatori di Bologna (dove si è recentemente svolto un Darwin day UAAR) ha aperto un settore dedicato ai libri anticlericali, e il quotidiano dei vescovi Avvenire ha immediatamente dedicato un articolo all’avvenimento. Secondo Maria Elisabetta Gandolfi, giornalista del Regno, “se il libraio decide di creare una sezione apposta da offrire all’acquirente ciò significa che tanti titoli formano una linea e che, pur essendo il sentimento anticlericale antico quanto quello clericale, oggi questa linea si fa consistente”. Secondo il sociologo Ivo Colozzi “significa che c’è una domanda crescente del mercato”.

Archiviato in: Generale

57 commenti

AndreA

Purtroppo, per criticare qualcuno, occorre mettersi grossomodo al suo stesso livello. Non è necessario, e spesso anche controproducente, mettersi ad un livello più alto.

Se devi criticare dei bambini che raccontano bugie, non ha senso mettersi a disquisire di filosofia ed etica avanzata.

Questo effettivamente è un limite, che riconosco anch’io, dei libri anticlericali.

Roberto Grendene

un settore anticlericale e’ un primo passo

che va completato con uno scaffale per l’agnosticismo, l’ateismo, l’etica senza fede, il laicismo…

d’altra parte il numero dei non credenti e’ in costante aumento: siamo in Italia sui 10 milioni, sul miliardo a livello mondiale.
E non siamo il frutto di “missionari” della non credenza: sono riflessioni individuali, spesso difficili perche’ vige un forte condizionamento contrario (sociale, familiare, (dis)educativo…), a portare all’ateismo e all’agnosticismo. E per riflettere, i libri aiutano.

libero

Non direi che gli atei-agnostici siano in aumento, piuttosto che non si nascondono più e anzi manifestano apertamente.
Il timore della CCAR è che tutti gli atei-agnostici-laicisti sommersi vengano in superfice e si tratta della maggioranza.

mirko

Il primo elenco lo fece la chiesa stessa: i libri messi all’indice!
credo pero’ che se li spostassero tutti in questo reparto rimarrebbe poco negli altri scaffali…

roberta

se c’e’ l’offerta c’e’ anche la domanda….
personalmente non amo il termine “anticlericale”,mi sa di attacco personale….
pero’ ognuno sara’ libero di scegliere ,spero

AndreA

Il problema è che il “clericalismo” dovrebbe essere un termine negativo…

Murdega

cara Roberta,sono d’accordo con te, il termine anticlericale è
stato creato dai clericali per criminalizzare quelli che non la pensano come loro,
per creare dei nemici e focalizzare l’attenzione su argomenti estranei alle
loro panzanate.
Penso che sia più appropriato un bel “aclericale”.

Claudio Diagora

A titolo assolutamente personale dico che è legittimo essere anticlericale.
Scindo in maniera netta l’esistenza degli dei dall’esistenza della chiesa.
Dio non esiste, la chiesa esiste.
E’ la chiesa che va combattuta, materialmente. Le opinioni dei loro aderenti sono irrilevanti.
Le continue richieste di “dialogo” sono il diversivo per distogliere l’attenzione dall’unico argomento per loro fondamentale: i soldi.
Considero i preti dei parassiti quindi non li posso rispettare. Perciò sono “anticlericale”.

libero

Sarebbe più corretto dire che va combattuto il confessionalismo, cioè l’uso politico della religione per fini di potere.
La religione in sé va rispettata se rispetta gli altri, anche se spesso poi non lo fa, specialmente la CCAR nelle sue gerarchie.

giancarlo bonini

Ci risiamo, è arrivato il nuovo troll; il clone di Kurt Goedel, tal Francesco che, come lui,non sa che elencare nomi di autori noti, senza averne letto neanche una riga, tranciando giudizi perentori (premasticati e precotti).
Del libro citato di Bertrand Russell, credo che quello che più irriti i cristiani è la perentoria frase:” non ho trovato in nessuno dei vangeli una sola lode all’intelligenza”.

Maciste

Questo nuovo troll è proprio patetico, come se bastasse una sua parola a screditare due luminari come Dawkins e Odifreddi, che comunque, come ben dici, non può mai aver letto 😉

pincopallino

“significa che c’è una domanda crescente sul mercato”
Allelujaa

Maciste

I non credenti sono mediamente più intelligenti e acculturati dei fedeli —> i non credenti leggono di più —> i non credenti sono in aumento —> dediacare loro una sezione della libreria è un’ottima idea.

I credenti sono mediamente più anziani —> mediamente (e non per colpa loro) non hanno un adeguato livello di istruzione —> comprano e regalano bibbie e biografie su padre pio —> se sono particolarmente sfigati comprano financo un libro di Antonio Socci —> dei suddetti libri non vanno oltre la pagina 10.

🙂

darwin

Mi rendo conto che una libreria che dedica uno spazio all’anticlecicalismo è un passo avanti notevole..è perfino un successo..Ma quanta strada ancora occorre fare per respirare un pò di libertà?.. Ho 50 anni e mi chiedo cosa riuscirò mai a vedere in questa vita che mi rimane? Basta guardarsi un telegiornale come il Tg1 per rimanere completamente avviliti… E comunque lo so..bisogna resistere…lottare..accontentarsi del poco..e forse chi verrà dopo di noi riuscirà a vivere in un mondo migliore…SENZA MITI..SENZA DEI..SENZA RELIGIONI…

hpman

Credo che quello di Bologna sia un ottimo esempio. All’ateismo ci si arriva molto spesso da soli, come nel mio caso, limitandoci ad osservare, leggere e riflettere. La sola esistenza di associazioni come la UAAR permette a chi intraprende il percorso ateo di non sentirsi troppo isolato e controcorrente. Acquistare la consapevolezza che si è in tanti a pensarla così, indubbiamente accresce le proprie convinzioni.
L’esistenza di un settore per atei è da un lato molto positivo, anche se a me non dispiace incontrare i libri di Odifreddi a fianco a quelli di Woytila o Ratzinger, in un settore religioni in cui ci sia un pò di tutto, dal santone indiano a Milingo, da Dawkins a Madre Teresa.
L’importante che le tematiche atee abbiano sempre più visibilità perchè il solo fatto che siano visibili le rende certamente più efficaci.

sabre03

Al contrario devo segnalare che a Campobasso da qualche giorno i molti libri anticlericali in bella mostra anche nei supermercati sono letteralmente scomparsi. Nella libreria del centro commerciale più importante che aveva dedicato ad essi una intera parete non ce ne sono più, neanche uno che sia uno! Pare che un tal vescovo Bregantini ci abbia messo del suo…

lacrime e sangue

Questo è molto grave, non per chi i titoli li conosce già e se li può ordinare in una qualunque libreria seria, ma per le casalinghe brum-brum (autodipendenti) che adesso non sapranno più dell’esistenza di libri diversi dalla biografia (?) di Paddreppio.

E spezzo una lancia a favore degli Harmony: in quei librini per frustrate da matrimoni falliti c’è un forte richiamo alla fuga, ovvero all’abbandonare un primo “amore” sbagliato per il “grande amore”.
Traduco: divorzia e rifatti una vita… Harmony ha fatto molto per il divorzio 😉 , più di qualunque libro impegnato.

roberta

confesso un peccato di gioventu’…da adolescente ho letto anch’io tre o quattro
Harmony….e devo dire che all’epoca mi piacevano pure….in fondo
c’e’ di peggio da leggere

libero

Non mi stupisce, in tutto il Molise non c’è una sola sede Uaar.

sabre03

C’è da dire a difesa che siamo solo in 350.000 galline comprese (un quartiere di Roma) sparsi per le campagne…..

a-ndrea

Se più gente leggesse Dawkins (l’ultimo è davvero ottimo) e Russel, il mondo sarebbe davvero più illuminato.
Mi spiace per Francesco, ma l’ignoranza genera religioni e non potrebbe essere altrimenti.
Alla Coop l’ho visto accanto a “perchè deve essere beato” (o qualcosa di simile) sul papa. Erano entrambi agitatissimi.

Luigi

è veramente un sito molto bello… complimenti all’autore/trice, curatore/trice

Roberto Grendene

Stamattina, alla libreria Ambasciatori, sono stato intervistato da “La vita in diretta”

l’intervista, assiema a quella della responsabile della libreria e di una responsabile di editoria cattolica, dovrebbe andare in onda oggi pomeriggio su RAI1

Roberto Grendene
Circolo Uaar di Bologna

Antony Flew

C’è anche scritto questo, forse non l’avete visto…:

«Sorridiamo malinconicamente sul fatto indegno che, se cerchi una Bibbia o un Vangelo in una grande libreria laica, ti guardano come un estraneo e però viene ospitato tutto ciò che va contro la Chiesa. Mentre nelle librerie cattoliche trovi spesso anche i libri più laicisti e stupidi»

Sapete perché?
L’opinione comune è che al contrario della cristianofobia da voi praticata, il cristianesimo non ha certo paura dell’ateismo, che già Kierkegaard definiva “banale” nella prima metà dell’800 (figuratevi ora!). De lubac scrisse un bellissimo libro in proposito, ve lo consiglio!

Il vero e sano ateismo è morto e sepolto con Nietzsche, Popper, Pavese e Pirandello.
Ora c’è qualche rimasuglio folkloristico che non fa certo paura, anzi…

Spinoza

Popper non era ateo. E comunque, l’ateismo moderno di Dawkins, Onfray e compagni non è un rimasuglio di folklore, ma qualcosa di coerente. Si cerca di tornare alle idee basi di gran parte dell’ateismo moderno: la scienza, il senso naturalistico della vita, l’antidogmatismo ecc. Temi classici, insomma, ed eterni.

Murdega

E se non fà paura perchè ti sento preoccupato ?
Lo ripeto un ‘altra volta il pericolo non stà nelle religioni in quanto frutto culturale
delle società che le esprimono e quindi suscettibili di cambiamento,adattamento,
il pericolo sono i cristiani come te e come folkoristico aspetta la settimana santa
e vedrai quanto folklore .
Cristo (dal greco Χριστός, Christòs) è aggettivo sostantivato e deriva dal verbo χρίω (chrìō), ungere: significa sostanzialmente “unto”. Corrisponde letteralmente all’ebraico מָשִׁיחַ (mašíaḥ, cioè “unto”), dal quale deriva l’italiano messia.
Il significato di questo titolo onorifico deriva dal fatto che nell’antico medioriente re, sacerdoti e profeti venivano solitamente scelti e consacrati tramite l’unzione con oli aromatici.
Quindi noi anticristiani saremo contro gli unti ?
Leggiti qualche libro diverso da quello che leggi di solito,essere cristiani
vuol dire un bel niente,fai pace con il tuo cervello e se non trovi
la soluzioni noi siano quì anche per te?
Vai farti un giro da un’altra parte .

andrea pessarelli

il cristianesimo non ha paura dell’ateismo? dimostratelo! rinunciate ai soldi ke ci rapinate e a tutti i privilegi, mantenetevi da soli… così lo vediamo se avete o no paura dell’ateismo

Rothko61

Invece l’abbiamo letto! E il tuo amico falso tollerante baciapile Gianni Gennari, nel suo intervento, all’aggettivo “laicisti” si è subito premunito di aggiungerci – guarda caso – quello di “stupidi”.
Come sono bravi nelle librerie cattoliche! Comunque meglio dei blog cattolici, dove un nostro intervento non è mai possibile…

Mog

Va bene per la visibilità delle tematiche ma volete mettere il gusto di vedere un libro di Odifreddi vicino a una storia di padreppio (ma verrà mai chiamato santo?) e casomai sovrapporlo 🙂

vitus

@ Antony Flew

sorridete malinconicamente, che tanto è tutta bile che vi si travasa.

Quanto poi alla mancanza di paura: bah, noto parecchio nervosismo e agitazione da parte dei “credenti” – ma sarà anche questa una svista…

libero

Si agitano come un pesce che nuota in un mare sempre più chiuso e nell’acqua sempre più bassa.

libero

Ma quante bibbie si vendono in un anno ?
Quanti libri clericali e anticlericali, esistono dati al riguardo ?

Paul Manoni

Secondo il sociologo Ivo Colozzi “significa che c’è una domanda crescente del mercato”

EMBLEMATICO! 😉

Brian di Nazareth

… e quindi i libri pro-clericali sono sempre meno richiesti. Eh si, è sempre più difficile avere fede.

Paul Manoni

Qualche frequentatore di questo forum (non mi ricordo chi e spero che non me ne voglia!) propose di spostare la sacra bibbia, corani e quant’altro, dagli scaffali delle librerie dove sono di solito, agli scaffali della letteratura Fantasy.
Giuro che mi sono gia’ messo all’opera! 😉
La trovo una fantastica forma di protesta non violenta!

Commenti chiusi.