Crocifissi: UAAR in TV

Sul canale UaarIt di YouTube è stata pubblicata la puntata di mercoledì 3 marzo de La vita in diretta (RaiUno) dedicata al tema dei crocifissi, a cui ha partecipato anche Adele Orioli, responsabile delle iniziative giuridiche UAAR (pt. 1, pt. 2, pt. 3, pt. 4, pt. 5). Orioli ha partecipato l’indomani anche a Mattino Cinque (Canale Cinque): la trasmissione è visibile sul sito del programma.

Archiviato in: Generale, UAAR

89 commenti

Unbeliever Rimini

Un grosso GRAZIE a chi si impegna diuturnamente affinché questo materiale sia sempre disponibile per gli interessati che se lo fossero perso in diretta.

Maramarameo

ho visto la discussione, purtroppo la maleducazione e l’arroganza del prete presente, erano devastanti. e l’opinione pubblica purtroppo appoggia ancora la tradizione e questi stregoni in gonnella, che si credono detentori della giustizia.

antonio

non c’era solo l’arroganza del prete… c’era anche il presentatore che tifava per il prete e e e per quel personaggio in occhiali scuri che parlava di legge dello stato…
ma se esiste una legge perchè la corte costituzionale non si pronuncia???
… e se non esiste perchè non si denuncia qiuesto personaggio che dice bugie per confondere l’opinione pubblica e
anche i dirigenti RAI che imbrogliano i telespettatori che pagano il canone???

Sai

Visto in diretta (per sbaglio perchè non mi piace il programma). La Orioli è stata brava…il prete è sempre più sclerante…fra qualche giorno lo fanno santo.
Ma chi era quello con gli occhiali neri fissato con il “nostro Cristo” e roba del genere? Ma i pazzoidi vanno tutti in TV?
P.s. le urla del professore ateo (?) hanno fatto perdere un po di vista il tema.

Federico

Di sicuro era un integralista cattolico, sedicente ateo, assoldato per screditare gli “illuminati” con le sue urla

Deicida

Di sicuro non era un “Radical Chic” con la puzza sotto il naso……

Sai

Thank You!
“Marco Palmisano è un giovane dirigente televisivo di successo, un uomo intelligente e ricco di fascino, affermato nel lavoro come nella vita privata, pieno di amici e interessi.” Per niente di parte asd!

Deicida

Se ti riferisci al Prof. Coppoli con qell’ironico punto interrogativo ti invito a documentarti meglio sulla persona e sulla sua vicenda personale. Per quanto riguarda le sue presunte “urla”, strano, ma io non le ho sentite, ci devono essere degli effetti audio manipolati dalla Rai che cambiano la ricezione delle trasmissioni da zona a zona. Cosa consiglieresti, un maggior rispetto verso il “monsignore” di turno perchè si potrebbe urtare la suscettibilità e la sensibilità della “grande maggioranza” dei credenti????

Deicida

Ti sei chiamato “Sai”, ma mi sa tanto cha sai ben poco…..

Sai

In realtà “Sai” è giapponese e non ha nulla a che vedere con il verbo sapere. Ho messo il punto interrogativo proprio perchè non sapevo se fosse ateo o meno.
Io personalmente le urla le ho sentite (ho sentito anche quelle del prete) e credo che fissandosi a ripetere “legi fasciste” si sia allontanato il discorso dal tema principale…ma non intendevo mica offenderlo.

libero

Le circolari sui crocifissi sono fasciste, prima i crocifissi non c’erano, nessuno lo ricorda ma furono i Savoia e i loro governi liberali a farle togliere dopo l’Unità d’Italia.
Credo che anche nell’UAAR questa osservazione venga spesso ignorata, perché molti iscritti sono di sinistra o ex-pci e gradiscono poco la laicità vera della monarchia e dei liberali di una volta, gli unici ad imporre la laicità dello stato.

Roberto Grendene

@ libero

Dalla presentazione di Liberi di non credere:

“La data scelta non è casuale. I diritti dei non credenti possono essere riconosciuti solo laddove non c’è alcuna religione di Stato, di fatto e/o di diritto. Il 20 settembre 1870 non venne meno solo una religione di Stato; fu abbattuto un regime teocratico all’interno del quale era impossibile dichiararsi pubblicamente atei o agnostici. Molti, quel giorno, ritennero a portata di mano la realizzazione di una società, in cui una libera Chiesa costituisse solo una parte, non privilegiata, di un libero
Stato. Quel progetto, faticosamente avviato, fu poi bloccato dal ventennio fascista, dal cinquantennio democristiano e da un quindicennio di confessionalismo bipartisan.”

Sandro

Se posso fare una critica cotruttiva sarebbe meglio modificare il nome del video, dato che coincide alla lettera con quello del confronto di gennaio. Considerate che Youtube con l’indicizzazione fa un po’ di casino.

Quanto al video in sè, anche se scontato, ribadisco che sono orgoglioso di essere rappresentato da Adele Orioli e non da Don Pieracci.

franzura

Ho appena guardato su youtube la trasmissione di raiuno.
Mi ha davvero spiazzato il signor Coppoli, che con quel suo atteggiamento supponente e prevaricatore (“lei non puo’ parlare”… ma stiamo scherzando?) non fa assolutamente del bene alla nostra causa, cosi come la sua tendenza a raccogliere tutte le provocazioni cascando in tutte le trappole come un pollastro.
10 e molte lodi invece ad Adele Orioli, ferma ed inamovibile sui principi, competente, pronta a rispondere colpo su colpo ma sempre impeccabile nella forma, davvero un esempio per tutti (almeno dal mio punto di vista), io sostengo l’UAAR perche’ ci sono persone come lei.

Deicida

Ripeto che , evidentemente, abbiamo seguito trasmissioni diverse. Dov’è che stava la supponenza e la prevaricazione del Prof. Coppoli? Forse nel fatto che gli è stata lasciata una frazione del tempo per parlare rispetto a quello riservato agli altri ospiti? Oppure perchè, dopo essere stato più volte interrotto dal prete, ha risposto , giustamente , per le rime, sottolineando quanto fosse ignorante nelle sue affermazioni? Mi dispiace , ma sto con Coppoli fino alla morte.

gano

Complimenti ad Adele.
Soprattutto per non essere saltata alla gola al prete. Io non avrei resistito 20 secondi.

marcigno

Mi associo ai complimenti per la brava Adele Orioli: charme, educazione e preparazione… questa è l’UAAR!

Stefano Grassino

Io dieci. Caro gano è per questo che io e te possiamo vantare il diritto di definirci intelligenti. Conosciamo i nostri limiti ed in una società di arroganti e presuntuosi non è cosa da poco. Impegnamoci per altre cose e lasciamo ad altri (vedi Adele, Raffaele ma anche Isabella e Grendene) quel lavoro.

Deicida

Anche in questa affermazione non mi trovo daccordo con stefano e mi dispiace. Secondo il suo ragionamento dovremmo tutti adeguarci alla società dell’apparire, al politicamente corretto, a ciò che fa “audience” direbbe qualcuno…..no, mi spiace ma non ci sto.
P.S. inoltre, siamo tanto sicuri che ciò che viene apprezzato su questo sito corrisponda ai gusti della grande maggioranza della gente? Perchè se così non fosse cadrebbe tutto l’assunto su cui si basano certi apprezzamenti.

Roberto

Mi permetto un piccolo consiglio, nella terza parte del filmato il prete fa un giochetto dicendo che se si inizia a togliere la croce dalle scuole perchè pubbliche si arriverà poi a volerlo togliere dagli altri luoghi pubblici fino a toglierli dalle strade che sono anch’esse pubbliche, dai tetti delle chiese e a vietare di indossarli in pubblico. Per evitare questi trucchetti linguistici suggerisco di insistere ad usare locuzioni come ‘luoghi istituzionali’ o altro evitando l’ambiguo ‘luoghi pubblici’. Occorre fare attenzione a questi salti perchè le persone meno attente potrebbero abboccare a questi loro discorsi, si pensi a quanto giochino sul termine ‘teoria’ nei confronti dell’evoluzionismo e di quanto questo in effetti funzioni.

Emanuela

Secondo me andrebbero effettivamente tolti da TUTTI i luoghi pubblici. I tetti delle chiese appartengono alla chiesa, per cui lì ci posso restare. E nessuno penserebbe mai di vietare una persona di indossare il simbolo religioso che preferisce. Il prete faceva solo demagogia.

antonio

bastava dirgli che per esporre il suo marchio poteva pagare la tassa comunale sulla
pubblicità, come fanno tutte le altre multinazionali

Federico2

Quel prete è uno sfacciato provocatore. Ci vuole proprio una gran forza di volontà per non rispondergli come si sarebbe meritato. Ma come si dice “la classe non è acqua” e i telespettatori non sono degli idioti. Brava Orioli!

mat(a)teo

grazie alla sig.ra Orioli per la lucidità dell’esposizione, per l’intelligenza dell’argomentazione, e, se mi è permesso, anche per la presenza scenica.

Stefano Grassino

Cara Rosalba, Adele stà migliorando di puntata in puntata. Non mettiamola però in imbarazzo perchè è, e tu lo sai come me, persona semplice e riservata. Diciamolo a tutti che prendersi certe beghe non è un’onore ne un guadagno come “qualcuno” crede ma un grosso peso, anzi, in questo caso, una bella croce da portarsi sulle spalle.

hexengut

e meno male che qualcuno, come te, lo sa e lo capisce. Chiunque abbia partecipato a dibattiti televisivi, soprattutto in ambienti ostili e su temi in cui l’interessato doveva fare o il capro espiatorio o l’avvocato del diavolo, sa quanto non sia per niente facile cavarsela dignitosamente. E dunque che rottura quelli che pontificano, giudicano, esprimono giudizi aciduli e velenosetti. A parte il fatto che, data per assodata la non conoscenza del mondo televisivo, sorge il legittimo sospetto di una certa invidia o di un’assurda faziosità, m’hanno proprio rotto quelli che giudicano, pontificano, sputano giudizi aciduli e non fanno una beata m—hia. A te e agli amici buona serata.

Paolo

Grazie ad Adele e a chi ha collaborato!
Ci vuole un bel sangue freddo per andare in un ambiente cosi’ fazioso e mantenere la calma. Brava e bravi.

Deicida

Grande il Professor Coppoli, è encomiabile come le ha suonate a quel pallone gonfiato del prete, spalleggiato da quel viscido di Sposini.

Stefano Grassino

No mi dispiace, il Professor Coppoli stà facendo gli interessi del clero con quel suo atteggiamento. O è un’infiltrato o gli è un bischero.

Leo55

A si? Com’è che, allora tra tutti i miei conoscenti è stato apprezzato moltissimo e, anzi, molti avrebbero voluto una maggiore verve polemica?
Dobbiamo proprio essere pecoroni oppure per ottenere qualcosa in tema di laicità dobbiamo aspettare che gli islamici crescano di numero in maniera esponenziale??
Quel pallone gonfiato di prete è da tre, dico tre puntate che va sparlando di un decreto del 1859 attribuendolo al nascente Regno D’Italia e mai nessuno prima d’ora gli aveva fatto notare quanto fosse da ignorante la sua affermazione, perchè il Regno D’Italia era nato nel 1861: anche questo fa parte della strategia televisiva ufficiale UAAR??

Deicida

Mi dispiace, Stefano, ma stavolta non sono proprio daccordo con te….non me ne volere…

hexengut

Leo 55. Sono i decreti ad essere importanti e facilmente recepibili dal pubblico o forse è più importante sottolineare il concetto di come un simbolo religioso non ci debba stare punto e basta?

Leo55

Per tutti quelli che si lanciano in lodi sperticate sul modo di affrontare il dibattito da parte della rappresentante UAAR, Adele Orioli, biasimando , altresì i toni adoperati da Coppoli, vorrei fare alcune precisazioni. La Orioli è molto migliorata a mio parere, rispetto alle prime apparizioni televisive che l’avevano vista impacciata e preda dell’emozione; ora riesce a controllarsi, ad essere lineare , a non balbettare e all’occorrenza a pungere e polemizzare con i catto-provocatori di turno. Si è, in sostanza , avvicinata allo stile irruente e trascinante proprio di Coppoli, a cui certe doti di presenza televisiva non sono mai mancate e che riscuote, sempre secondo me, attenzione e seguito con la sua calda ed appassionata perorazione delle cause della laicità. La Orioli è precisa nel circostanziare giuridicamente gli argomenti, adoperare termini appropriati e mantenere calma e moderazione, qualità, queste che pochi utenti della televisione urlata comprendono ed apprezzano pienamente.

Franzura

Non capisco, personalmente trovo che tra lo stile della signora Orioli e quello del signor Coppoli ci sia un abisso – che personalmente non vorrei fosse colmato, aggiungo che una buona presenza scenica (anche qui discutibile: il gel e gli occhiali da sole facevano sembrare Coppoli una specie di Briatore…) non equivalga ad una proporzionale capacitá oratoria.

Deicida

Difatti, secondo me, c’è ancora parecchio da migliorare per la nostra legale, quanto a presenza televisiva e chiarezza espositiva dei concetti. La Orioli si esprime bene nel suo gergo, daltro canto è una legale, ma molti significati potrebbero essere resi in linguaggio più chiaro. Per quanto riguarda il Prof. Coppoli, se ti sei documentato sulla persona e sulla sua vicenda possiamo anche riparlarne.
PS. Capacità oratoria significa per me, arrivare con immediatezza ad esprimere efficacemente concetti complessi: in questo Coppoli è ancora mille miglia davanti alla Orioli e anni luce davanti alla tesoriera Isabella Cazzoli.

hexengut

Se c’è una che non balbetta mai e, quando vuole, domina perfettamente le emozioni- e non solo in televisione – è l’Orioli. Tutta la mia stima a chi si sobbarca un compito ingratissimo. Grazie Adele.

Aldissimo

Coppoli, a differenza della sublime Orioli, continua a menarla con la storia del fascismo e dell’inquisizione (come fa pure Odifreddi…).
La Orioli si concentra invece su laicità e diritti inviolabili dell’uomo, risultando più convincente.

Deicida

Più convincente per chi?? Per quatto gatti di ex radicali?

marilena maffioletti

ho guardato adesso la trasmissione di canale5. La orioli ha potuto parlare pochissimo, ha parlato solo quello psichiatra meluzzi tanto antipatico quanto falso. Fra l’altro il conduttore per due volte ha detto che l’europa ha riammesso il crocifisso nelle scuole dopo la prima sentenza e nessuno l’ha corretto,neanche adele.Solo l’islamico ha cercato di correggere subito zittito.I servizi girati all’esterno sono tutti di parte,non so se val la pena di partecipare a queste trasmissioni così di parte dove ci si trova inevitabilmente in minoranza.Ho provato tanta rabbia ogni volta che meluzzi apriva la bocca,sicuramente io avrei perso la pazienza e apprezzo la calma di adele.Però forse un pò più di calore…..quando ci vuole….

El condor pasa

Meluzzi è una vecchia volpe delle televisioni sa scegliere BENISSIMO tempi e modalità d’interruzione dell’interlocutore. In questo è uno SPECIALISTA Si aggira spesso nei talk show sia rai che mediaset, con il suo crocefisso in legno sulla giacca, sempre e SOLO lui come fosse l’UNICO psichiatra presente in Italia. La sua tana è il Vaticano. La trasmissione non l’ho vista ma immagino la performance dello psichiatra. Meluzzi è stomachevole, ogni volte che lo vedo cambio canale.

hexengut

Appunto. Smith è stato zittito. E l’Orioli non ha puntualizzato probabilmente perché ha ritenuto prioritario correggere il nome dell’associazione, tanto per cambiare storpiato.In pochissimi minuti non si può scrivere la Commedia. Quanto alla partecipazione, sì, serve, comunque e ovunque. Arigrazie, Adele.

Roberto Grendene

Per me invece Adele e’ stata ancora piu’ incisiva nella trasmissione di Canale 5

Il conduttore li’ era ancora piu’ parziale e lei era collegata dall’esterno

E Meluzzi e Smith si sono messi a litigare su questioni teologiche!

La figura delle persone civili l’abbiamo fatta ancora una volta noi

Deicida

Ho postato quattro, dico , quattro interventi e sono finiti tutti in moderazione. Se ci sono argomenti che non vanno trattati o pareri che non vanno espressi, ditelo. Il sottoscritto ne prenderà atto e non si farà più vivo da queste parti.

Stefano Grassino

Guarda che certi interventi vanno in moderazione in automatico per parole a volte insignificanti. per quello che mi riguarda, non ti preoccupare. Se mi devi contraddire, fallo pure. L’importante è che ci sia rispetto tra noi, ed anche con gli avversari.

Roberto Grendene

@ Deicida

Secondo te vengono messi in moderazione interventi “da non trattare” e vengono fatte passare proteste su questa presunta moderazione preventiva?

Anche a me capita che miei interventi vengano messi in moderazione: se ci sono link di troppo, se contengono parole oscene (anche “tra le righe”).

E’ una moderazione automatica, devono poi intervenire i moderatori per sbloccare i messaggi fermati in automatico (chiaramente poi possono esserci anche messaggi che la moderazione ritiene da non pubblicare, per questo vedi il regolamento)

Sandro

Qualcuno sa dirmi in che punto del Decreto 297 del 1994 si parla del crocifisso?
L’unico riferimento che ho trovato è sugli “arredi”, ma nulla di più specifico.

hexengut

esattamente; vi si specifica solo che l’onere degli arredi scolastici spetta ai comuni. La malafede nasce, penso,dal fatto che i giudici del caso Adel Smith, nel 2004, considerarono, a mio avviso assurdamente e incostituzionalmente – ma non sono un giurista -che le norme art. 18 del regio decreto 18 aprile 1924 (che disponevano per ogni aula scolastica la presenza del crocifisso e del ritratto del re) potessero essere integrative del suddetto d.lgs 16 apr. ’94. Certo è che i miei genitori, il cui iter scolastico si svolse in regime sabaudo prefascista, avevano in aula il ritratto del re ma non la croce.

Paul Manoni

Mi unisco alle ovazioni e ai complimenti di tutti per la partecipazione dell’Associazione ai programmi.
Adele semplicemente geniale. 😉

Stefano Grassino

@ Leo55
@ Deicida

Portando pieno rispetto in chi non condivide il mio punto di vista, voglio qui fare chiarezza sperando di riuscirci su quelli che sono i miei dubbi sul comportamento del Prof. Coppoli. Premetto che sul piano teorico condivido le sue idee e sul piano umano, comprendo il suo atteggiamento. Esiste però un problema di fondo che purtroppo la realtà ci costringe ad affrontare: la comunicazione. Si badi bene, comunicazione e non compiacenza. Credo che parlare serenamente, pur con fermezza ma senza livore sia fondamentale per chi come noi deve fare un’attacco partendo da posizioni strategicamente svantaggiate. Consideriamo i mezzi a disposizione messi in campo tra le due parti, tiriamo le somme e ditemi se sbaglio. Noi siamo i demoni, loro i serafici che da 2000 anni dispensano amore a piene mani. Pensate che possa essere facile colmare questo divario in un popolo arretrato come il nostro in quattro e quattr’otto? L’unica tattica è quella di lavorare ai fianchi usando educazione, molta diplomazia e grandi doti di sopportazione.

Deicida

Caro Stefano, io sono complessivamente daccordo sul fatto che per perseguire un fine superiore, quale nel nostro caso può essere l’affermazione della laicità dello Stato, ovvero quella dei diritti fondamentali degli individui, si debba , all’occorrenza, adottare le giuste strategie, valutando di volta in volta le scelte meglio funzionali agli obiettivi. Ci mancherebbe che non fossi daccordo su questo concetto proveniendo io da una scuola di pensiero Marxista.

E’ in questo specifico contesto che non riesco a convincermi che l’atteggiamento pacato, riflessivo e rispettoso, possa avere buon gioco in termini di veicolazione di messaggio dal video alle persone. Ho già espresso le mie perplessità sulla partecipazione a certe trasmissioni che hanno un palinsesto già preconfezionato, dove scorazzano provocatori di professione, bravissimi nel far volteggiare frittelle e concetti per aria. Spesso si è invitati a certi circhi con lo scopo specifico di essere smembrati da belve feroci ululanti, offrendo uno spettacolo pubblico di liberazione attraverso il linciaggio del diverso, di chi si presenta al di fuori del gruppo, al di fuori della normalità. Quindi dubito che ci sia qualcosa di buono in simili trasmissioni. Dubito che ci sia la men che minima possibiltà di un dialogo con simili individui. Ritengo la lotta, più dura e implacabile possibile, come unica risorsa valida ed utile da contrapporre al clerico fascismo.

Stefano Grassino

Manderemo a quel paese simili trasmissioni quando saranno loro a venire da noi. Adesso, purtroppo ci servono. Ogni secondo passato sullo schermo ci fà conoscere e questo è fondamentale per la nostra associazione. Il giudice Tosti ha dichiarato che conobbe l’uaar per caso, una sera in casa di amici, mentre aveva iniziato già la sua battaglia. A casa ho un’agenda……..e segno. Stai tranquillo, non accadrà ma dovesse, qualcuno un viaggetto per rinfrescarsi le idee, potrebbe anche farlo presso un agriturismo oltre gli Urali……..non tanto lungo ma quanto basta, quello sì. Oltre ai clerico fascisti non scordiamoci il Partito Democristiano di Pierluizi Bersani ed il baciapile di Vendola………

nicolar007

non sono daccordo.il Prof. Coppoli ha fatto bene.ha fatto scendere dal sacro pulpito dell’intoccabilita’il prete di turno.ed e’ questo che la gente vede.non lo vedono solo quelli che intrallazzano con loro.e li’ non ci sono fianchi che tengano.a cambiare le cose,non sara’ il mettersi i guanti bianchi.saranno loro stessi con le loro nefandezze.invece e’importante togliere loro l’intoccabilita’.forse non lo sai,ma tanta gente ha paura di loro.ed e’ in questa paura che loro ci hanno marciato per diversi secoli.

Stefano Grassino

Concordo che tu non possa concordare con me. I punti di vista possono essere diversi, questo è ovvio. Chi avrà ragione? Chi può dirlo? Per il momento mi accontento del fatto che siamo sul nazionale e l’Italia inizia a conoscerci. Non è cosa da poco, vero?

libero

In questa fase è prioritario apparire e bene, lo scontro frontale non sarebbe la miglior tattica.

Lorenzo Galoppini

Sono sostanzialmente d’accordo, il tuo ragionamento non é certo insensato, tutt’altro, ma non dimentichiamoci neppure del diritto alla legittima difesa contro le aggressioni anche verbali, come in questi casi, ed evitiamo sempre ogni forma di “timidezza” e di educazione eccessiva nel rispondere a certa gente: fermezza e decisione ci vogliono sempre.
Insomma, in situazioni del genere mi sembra che sia tutto un esercizio di equilibrismo non certo facile, per affrontare il quale occorre, fra le altre cose, una notevole dose di elasticità mentale, per sapersi regolare momento per momento, istante per istante, sull’atteggiamento più razionale da tenere e le parole e i toni migliori da usare.

Lorenzo Galoppini

Mi riferisco al post di Stefano Grassino delle 21,08.

Stefano Grassino

Lorenzo, condivido pienamente non pensare il contrario e dico che Adele stà marciando in questa direzione. Deve però andarci con i piedi di piombo perchè loro hanno il coltello dalla parte del manico. Tutto quà.

libero

Anche solo 10 anni fa queste discussioni erano quasi impensabili, la società sta cambiando e in direzione laica, la CCAR lo sa anche troppo bene, se fossi al suo posto cercherei un accordo con i laici per una pacifica coesistenza, ed è nell’interesse della stessa CCAR che ogni giorno perde fedeli e quelli che restano sono sempre più anziani, ma questo è un fatto noto.

Stefano Grassino

Si libero, che sia un fatto noto è vero come vero è che è sempre piacevole rimarcarlo. Buonanotte e grazie a te, questa sarà una dolce notte…………

POPPER

Ha fatto bene il professore a rispodere a quella madre che voleva fare una petizione per i crocifissi, madre ignorante – a mio avviso – su quelli che sono i principi costituzionali laici, ma non mi meraviglio che il conduttore abbia reagito a Coppoli dicendo che era padrrona di esprimere la propria fede. visto che alla Rai ultimamente vi sono atteggiamenti censori illiberali e antidemocratici da far venir voglia di non pagar più il canone.

l’UAAR si è comportata benissimo e complimenti davvero! Grazie!

Deicida

Concordo con Popper. Avrei preferito che a rispondere a quella madre ignorante e bigotta, nonostante l’aspetto che esibiva, fosse stata Adele Orioli, quale esponente dell’UAAR, senza dimostrare timidezza e rispetto verso chi , a sua volta, non mostra alcun rispetto verso gli altri.

libero

Io avrei chiesto al conduttore, spesso appoggiato al crocifisso futurista, come mai la Rai non li espone durante le trasmissioni e TG, eppure la Rai è un servizio pubblico.
La Rai è dunque in imbarazzo nel mostrare crocifissi come nelle scuole e tribunali ?

wunsche

la settimana scorsa ho assistito a un convegno della prof. hack.quando è entrata nel locale le 700 persone (più del doppio sono rimaste fuori perchè era tutto al completo) le hanno riservato un applauso di 10 minuti.
ora, pensate di mettere una qualsiasi tonaca,anche quella bianca,a confrontarsi con la professoressa moderata magari dalla orioli in un contesto come quello.

LA TV DI REGIME NON LO FARA’ MAI!!!

mi delude un pò il pensiero che si accetti un confronto così platealmente tendenzioso che aumenta solo il perseverare dell’ignoranza.
in 2000 anni sono riusciti a sottomettere il pianeta con le parole e voi pensate di riuscire a cambiare qualcosa con il dialogo ora che hanno anche tutte le televisioni???
se volete liberarvi dall’oppressore non è questa l’arma…….

Alien

E quale sarebbe?
Secondo me invece, visto che l’arma globale utilizzata oggigiorno dal nemico è proprio quella mediatica, bisogna sfruttarla al massimo nei pochi spazi minimi a disposizione. Scusate il giochetto di parole, ma si tratta di ottimizzazione di un risultato in termini di efficienza, visto che in termini assoulti siamo in minoranza.

antonio

sono riusciti a sottometterlo con le torture, i roghi e le mannaie…. ……
e la chiamano cultura….
oggi ci stanno tentando con la corruzione e l’ipocrisia degli opportinisti che per avere prebende vanno in tv a parlare di miracoli…

wunsche

@alien
mi pare un pò presuntuoso l’obbiettivo data la disparità degli spazi a disposizione….montati ad arte.

@stefano grassino
agente dell’entità mi pare particolarmente offensivo…
per tutto il resto pensa quella che vuoi.per me non è un problema.
sappi cmq che partirei per le crociate al contrario anche ora.vale per qualsiasi religione che considero alla pari delle teorie di vanna marchi tanto per fare un esempio.cambia l’organizzazione,ma l’obbiettivo è lo stesso…
ora se vuoi considerami un esaltato o altro.io mi considero un oppresso.

Stefano Grassino

Va bene, ritiro “agente dell’Entità” e ti faccio le mie scuse ma affermo che se ti consideri un’oppresso ricordati di non fare il giuoco dell’avversario. Agitarsi troppo, potrebbe farlo godere. Quando il nemico è troppo forte si stà sulla difensiva. Si riuniscono le forze presenti in zona, si attendono i rinforzi e poi si va al contrattacco. Andare al tiro al piccione facendo la parte del volatile non è che mi piaccia molto. ciao Stefano.

hexengut

Conoscendola, son convinto che, se volesse, Adele Orioli, si mangerebbe la Mussolini e la Santanché assieme. Ma in questa prima fase mediatica delle apparizioni uaar il comportarsi da persone civili serve a mitigare l’immaginario orrorifico dell’ateo mangiapreti e a far sì che gli inviti, insistenti, si ripetano. Dubito che se fin dall’inizio si fosse reagito come è costume dilagante, l’uaar, l’Orioli o chi per lei, sarebbero stati ancora invitati. La reazione dura e l’attacco veemente, per non parlare di violenza, urla e insulti, sono consentiti solo ai prezzolati servi del regime. Aggiungo che a livello di vox populi l’atteggiamento di Adele suscita quasi sempre simpatia anche da chi la pensa diversamente (il fornaio fascista, il farmacista PDL, la vecchietta bigotta, mio cugino prete e i suoi amici ciellini…) e che vengono invece mal giudicati i Pieracci e gli Sgarbi.

MicheleB.

@Wunsche
Un consiglio d’amico: attento a ciò che scrivi, la rete non è tutta controllata uguale, ci sono “dei” siti che stanno sotto i vetrini dei microscopi. E per una inezia scritta in un commento vanno a blindare il blog. Vedi emendamento D’Alia al Pacchetto Sicurazza.

Stefano Grassino

@ hexengut

Ma che a noi due hanno dato il Nobel per l’intelligenza? O più semplicemente siamo due persone normali a cui il cervello funziona? La logica è una scienza, basta seguirla un pò, niente di trascendentale insomma………

Davide Corsaro

Prima volta che vedo la sig.ra Orioli (solo perché non seguo la televisione, grazie dunque per i link).

Straordinaria.

Restare freddi, cortesi, educati in un contesto massimamente sfavorevole ed in territorio ostile è arduo.

Buono anche l’intervento di Coppoli che non ha perso sicurezza di fronte al vigliacco attacco riguardante la fantomatica “legge sul crocifisso”.

Comprendo perché la Chiesa desideri interlocutori laici di un “Giardino dei Gentili” piuttosto che continuare a prendere mazzate sui suoi interessi da parte della UAAR. Purtroppo ci riuscirà, nei prossimi anni la UAAR subirà il boicottaggio delle TV e della stampa in favore di organizzazioni addomesticate e sovvenzionate dal Vaticano.

Roberto Grendene

“Quello con gli occhiali neri…….nonostante sia iscritto all’uaarazionalisti da molti anni, mi sono quasi toccato. Ma stì tipi ndove li vanno a pescà?”

eh?

quello che portava gli occhiali neri non e’ un nostro iscritto!

Si qualifica con questo sito:
http://www.marcopalmisano.it/

Lindoro

Mi spiace, per quanto apprezzi il coraggio di Coppoli come persona, secondo me non ha fatto una bella figura in tv: battibeccava, si perdeva, si interrompeva e interrompeva gli altri. Per fare bella figura in tv ci vuole sangue freddo e lucidità. In questo Adele (che chiamo per nome anche se la conosco solo per essermi scambiato qualche email con lei in occasione del mio sbattezzo) è stata magistrale, di molto superiore a tutti gli altri, compresi il prete tronfio e il volgarissimo fascista con gli occhiali neri.

Stefano Grassino

Quello con gli occhiali neri…….nonostante sia iscritto all’uaarazionalisti da molti anni, mi sono quasi toccato. Ma stì tipi ndove li vanno a pescà?

murdega

Vorrei invitare il giudice Tosti a segnalarci qual’è attualmente la giurisprudenza o ci segnali qualce
link in merito al crocefisso nelle scuole e affini.
Capita spesso nelle discussione tra amici e non,di trovarsi in contrasti anche accesi,
ma alla fine i catt. non cedono e tirano fuori i foglietti con articoli e derivati

Paul Manoni

Si, come quelli che vogliono il crocifisso perche’ una norma fascista lo prevedeva tra gli arredi….Mpf! 😆
Il crocefisso come la lavagna, i gessetti e il cancellino….Bel valore che ne fanno della loro croce e del cadavere che c’e’ appeso sopra!

Stefano Grassino

@ Roberto Grendene

Scusa Roberto ma la colpa è mia. Volevo dire che “io” Stefano Grassino, nonostante sia iscritto all’uaar e cioè razionalista, alla vista di quel tizio, mi sono istintivamente toccato. Ciao.
P.S. spero non sia passibile di richiamo ma cercate di capirmi……. quel tizio sembrava davvero il nipote del Sen. G.A.

sal

Che il vaticano stia combattendo una battaglia suicida che può essere solo perdente, è dimostrato dal crocifisso stesso. La storia del crocifisso è la storia di colui che perde per vincere non il voler imporre qualcosa a chi non lo desidera.
La multinazionale del sacro vuole vincere a tutti i costi, contraddicendo gli stessi principi nei quali dice di credere e che vorrebbero insegnare, uno dei quali recita : “. Perché non vi lasciate piuttosto fare un torto? Perché non vi lasciate piuttosto defraudare? Al contrario, voi fate torto e defraudate, e questo ai vostri fratelli.” (1 Corinti 6.7-8) aggiungo anche che la signora del filmato che dice di non sapere che nella scuola non c’era il crocifisso, dimostra il suo disinteresse alla questione. Avrebbe dovuto interessarsene se lo riteneva importante, e reclamarlo solo dopo significa che vuole vincere una battaglia di principio che nulla ha di cristiano.

Giorgio

Ho guardato adesso il video della trasmiss. Rai. Quello di Mediaset proprio non l’ho retto: pubblicità, Belpietro, ed un conduttore che apre con un’affermazione palesemente sbagliata (crocifisso riammesso nelle aule) e che quindi o non sa di cosa deve parlare o sta deliberatamente mentendo (non saprei dire cosa lo squalifichi di più).
Adele encomiabile. Svolge un compito sgradevole e difficile con superbo aplomb. Brava, grazie.

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