In lievissimo calo la frequenza all’ora di religione

Salvo Intravaia ha ripreso ieri sul sito di Repubblica le statistiche sulla frequenza dell’ora di religione cattolica già diffuse dall’Osservatorio Socio-Religioso Triveneto (un organismo CEI) nel giugno 2009. L’IRC è stata scelta, nell’anno scolastico 2008-2009, dal 91,0% degli studenti delle scuole pubbliche, contro il 91,1% dell’anno precedente: un dato che la presidenza CEI, in un messaggio dello scorso 13 novembre, ha definito “un risultato lusinghiero, che attesta la validità della proposta”. Da segnalare l’ulteriore calo delle attività didattiche alternative, pesantemente discriminate dal ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini: sono state scelte dal 9,7% dei non avvalentisi, contro il 9,9% dell’anno prima.

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53 commenti

Flaviana

Eccellente notizia, nonostante gli sforzi del governo filovaticano, la corrente sta andando nel senso giusto

Stefano

In pratica non è cambiato nulla. Peccato.

In ogni caso è ovvio che la proposta è valida. È l’unica!! Non esiste alternativa seria, poi è naturale che la proposta venga considerata “valida”

fab

Palle. Da noi (nella leghistissima e formigonianissima Milano) le ore di religione sono spopolate; ci vanno giusto gli studenti cinesi, perché sono curiosi. Se religione fosse un’ora come le altre, le classi verrebbero accorpate.

Sai

Che il 90 x 100 si avvalga dell’ora di religione non significa molto.
Io la facevo ed ero il migliore nella materia, le discussioni con la prof. teologa erano molto interessanti, ma ero comunque molto ateo.
Invece alcuni compagni cristiani (cristiani nel senso “siamo cristiani,non andiamo in chiesa e non sappiamo nulla del cristianesimo) usavano quell’ora (di cui si avvalevano) per andare fuori a fumare ^^.

Stefano Grassino

Caro Sai ma questo è il vero volto del cattolico italiano: parvenza, ipocrisia, fede di facciata e niente sostanza. Crocifisso d’oro massiccio con brillanti al collo della moglie per fare invidia agli altri mariti etc. etc. il brutto è che la chiesa in tutto ciò ci sguazza ed intrallazza a suo uso e consumo.

antonio

e direi per fortuna, se i credenti fossero veramente convinti e seguissero fedelmente il cane il canone vivremmo in uno stato tipo iran. certo, anche a me l’ipocrisia fa schifo, ma meglio ipocriti che fanatici.speriamo che il prossimo passo sia da ipocriti a non credenti
saluti

POPPER

caro Stefano, praticamente hai fatto un profilo del cristiano cattolico materialista ed esibizionista, il contrario di ciò che il loro vangelo consglierebbe, infatti gesù nel loro testo sacro biasima i fairsei e i sadducei perchè amavano esibirsi in pubblico per far vedere come pregavano e vestivano o come apparivano nel fare elemosine.

Ma tanto a che serve ricordar loro l’enorme contraddizione tra il loro comportamento ipocrita e quel che il vangelo consiglia; loro, come il PdL, si son fatti delle varie interpretative durante questi 2000 anni, aggirando e travisando ogni genuino consiglio evangelico per adattarlo al lor nuovo modo di eludere qualsiasi nostra osservazione e critica, critica che meritano per incoerenza e innumerevoli false interpretazioni della stessa Costituzione Italiana.

Ma stanno andando incontro alla disfatta, tempo al tempo e si accorgeranno che hanno ingannato se stessi interpretando male anche i testi sacri oltre che pretendere di apparire laici in politica, quando invece di laico non hanno nulla.

AndreA

E’ già tanto che la percentuale non sia aumentata, visto il boicottaggio sistematico compiuto nelle scuole pubbliche (?) contro chi prova ad uscire dal gregge.

POPPER

Ma siamo proprio sicuri che è al 91% la frequenza? io non mi fido della propaganda fide!

Se l’UAAR potesse mettere le mani su dati più precisi scommetto che la frequenza è molto meno del 90% ed è solo perchè si boicotta l’ora alternativa che poi si finisce per dare delle cifre esageratamente abbondanti, ma l’animo dei giovani oggi è tutt’altro che incline all’ora di religione, se ne avesse l’opportunità lo direbbe apertamente e con più serenità.

Io non credo al 91% a priori, non è un dogma di fede per me!

Painkiller

Mettendo anche che la percentuale sia vera bisogna ricordare che fino a 16 anni i ragazzi NON possono scegliere. Infatti nei licei le percentuali crollano.

POPPER

In molti siti di studenti che ho visitato si parla di tendenze diversificate ma probabilmente nemmeno loro hanno una mappa completa della frequenza all’ora di religione.

In questa situazione si capisce come mai l’insegnamento di religione cattolica venga meno richiesto a mano a mano che l’età degli allievi li rende più autonomi e attenua la preoccupazione dei genitori per eventuali difficoltà e pericoli.

E sempre più appare evidente come una reale libertà di scelta, che la Costituzione dello Stato laico tutela e garantisce, richieda una sollecita revisione degli accordi fra la Conferenza episcopale italiana e il Ministero dell’Istruzione e la collocazione dell’insegnamento di religione cattolica fuori del normale orario scolastico.

Paul Manoni

Un lievissimo calo della frequenza all’IRC, e’ comunque un’ottimo risultato se si considera che questo e’ stato l’hanno della sentenza CEDU sul crocefisso….
Insomma, la sentenza avrebbe dovuto come minimo, ricompattare un pochino le pecorelle ipocritomenefreghiste, che nella teoria sono catto, ma nella pratica per nulla! 😉
A volte occorre vedere il bicchiere mezzo pieno, anziche’ mezzo vuoto.
Sopratutto occorre piazzarsi spesso davanti alle scuole, e fare un’accurata opera di volantinaggio rivolto all’informazione degli studenti e delle famiglie… 😉
Nessuno che conosce bene il meccanismo di nomina dei prof. di religione, e di tutto cio’ che ne consegue, ammetterebbe l’utilita’ dell’IRC.
VUOI CONOSCERE E SEGUIRE LA TUA RELIGIONE, VAI A CATECHISMO, NON A SCUOLA! 😉

bismarck

Concordo, poi bisogna anche considerare che l’irc da anche crediti perciò se c’è un calo seppur minimo vuol dire che non se ne può più e che si va solo perche si è in qualche maniera costretti.

giuseppe

non vedo l’ora di contribuuire all’aumento della percentuale con i miei due figli. odiosi cattolici

Paolo

Nonostante gli sforzi della ministra, che nella sostanza boicotta l’ora alternativa, gli studenti continuano a scappare dall’ora di religione. Stanno solo ritardando un fenomeno inesorabile.
Penso che la presa di contatto con la realtà arriverà per la CEI tra qualche anno, e non piu’ con lo 0.1% ma con percentuali a 2 cifre.

matelda

Non vi fate illusioni. Anch’io penso che aderire all’IRC non è affatto segno di aderenza agli insegnamenti religiosi, ma desiderio di non distinguersi. Mi ricordo che quando mio figlio era piccolo, io, seguendo le mie convinzioni, non avrei voluto avvalermi. Ma l’ insistenza di mio figlio e il suo desiderio di stare con gli altri compagni mi ha fatto cambiare idea, l’ho iscritto.
Attualmente penso che l’immigrazione, soprattutto islamica, avrà contribuito ad abbassare leggermente la media. Non è una cosa che ci può fare piacere, è una credenza molto più oscurantista, violenta, minacciosa della libertà, di qualsiasi altra. Matelda

Paul Manoni

In sostanza, ci si avvale dell’IRC, non perche’ si e’ cattolici, ma perche’ si ha paura delle discriminazioni che possano scaturire dal non avvalersi.
C.v.d. 😉

Brian di Nazareth

Appunto. È tutta qui la strategia della CEI: un ricatto un piena regola.

bismarck

Penso però che l’immigrazione pesi fino ad un certo punto. Mi spiego, in questo momento gli alunni immigrati sono di più nelle classi primarie dove la percentuale di non avvalentesi è minore rispetto alla scuola superiore dove gli italiani sono di più ma le percentuali di non avvalentesi sono maggiori (vedere approfondimento su articolo di la repubblica). Per una analisi laica della situazione l’uaar dovrebbe fare uno studio approfondito, non possiamo sempre basarci sui dati della ccar che è oramai assodato sono solo dati di propaganda.
Si potrebbe dare un premio di tesi di laurea a chi faccia uno studio esaustivo della questione.

stefano b.

Io credo che l’immigrazione abbia una piccola valenza sul dato citato
anche perchè molta immigrazione è di fede cristiana come i sudamericani e orientali di orgine europea, i rumeni ad esempio, ed anche gli zingari.
Il dato è oggettivamente stabile.
I musulmani fanno paura? Forse come faceva paura Baget Bozzo o l’Opus Dei adesso, molto più subdoli. Anche l’islam ha avuto grandi filosofi. (Anche se dei filosofi se ne farebbe volentieri a meno in tutti i casi). Inoltre la laicizzazione dei credenti è molto più evidente tra i musulmani (giovani) che non tra i cristiani, e per ovvi motivi di convenienza.
I miei figli frequentano l’IRC, perchè mia moglie crede in questa cosa.
Nelle loro classi, di una scuola professionale, diversi non la frequentano. Non ci sono discriminazioni.
Anche mio fratello non ha fatto partecipare alle IRC i suoi figli fin dalle elementari, e non gli ha fatto fare nemmeno la comunione. Non vi è stato mai nessun problema di discriminazione. E dire che siamo in una provincia clericale come Bergamo.
Tutto sta a come uno si pone. Se ci si presenta con arroganza e rozzezza, senza ascoltare le opinioni altrui, si crea di sicuro una contrapposizione sterile.
Con il dialogo si riesce ad ottenere molto di più e a far capire le contraddizioni esistenti in qualsiasi credenza. Avete presente il dibattito della Hack con il monsignore? Altrimenti si diventa odiosi e si passa dalla parte del torto.

Alfonso

@matelda
non sapendo più a cosa aggrapparvi, voi cattolici ora vi appellate furbescamente al “male minore”. Guarda che siamo nel 2010 e la gente è molto informata. Il medioevo è finito da un pezzo, anche i roghi e le torture che fanno parte del vostro criminale passato. E’ bello assistere alla fine delle religioni, compresa la tua, quella che in assoluto in 1700 ha seminato più di tutte le altre morte e distruzione in ogni angolo del mondo. Concludo che per risolvere il problema alla RADICE, in maniera definitiva (evitando così anche la tanto sbandierato pericolo islamista) bisognerebbe abolire la FOLLE ora di religione in tutte le scuole di ogni ordine e grado, in uno Stato LAICO come quello italiano!

libero

Conosco una famiglia albanese musulmana non praticante che ha iscritto il figlio al’IRC, perché pensa che questo li potrà aiutare con la cittadinanza italiana.

Stefano Grassino

PROPOSTA DI LEGGE.

Libertà di affiggere crocifissi in tutti i luoghi pubblici con tassa annuale di euro 1000 per ognuno di questi da far pagare, per quanto riguarda gli edifici scolastici, ai genitori degli alunni delle singole classi che lo espongono; per gli uffici pubblici a carico dei dipendenti nella cui stanza trovasi tale oggetto di culto. Coloro che non desiderano pagare, devono portare al direttore dell’istituto scolastico od al proprio capo ufficio un certificato di sbattezzo. I rimanenti si divideranno l’onere della spesa.

Brian di Nazareth

Ottima idea. Sarebbe una naturale applicazione della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche.

Soqquadro

Ehm, chi non è mai stato battezzato, non ha modo di richiedere uno sbattezzo.
Non si dovrebbe fare l’inverso? Chi porta il certificato di battesimo, paga. Se non lo porta nessuno, si toglie l’ammennicolo dal muro

rik

I dati bisogna leggerli. Come vengono fatte queste statistiche? Le fanno le diocesi, compilando dei questionari ogni anno. Non tutte le diocesi rispondono ai questionari, in particolare quelle meridionali, ma il campione è ogni anno maggiore. Ciò significa che ogni anno le diocesi meridionali aumentano nell’incidenza delle statistiche. E’ bene sottolineare che nelle diocesi meridionali la frequenza dell’IRC è molto maggiore che nelle diocesi settentrionali. Quindi significa che la tendenza al calo è costante e riesce a vincere anche il mutato campione statistico.

Nell’ultimo anno hanno risposto ai questionari 206 delle 223 diocesi italiane.

Altro dato interessante è che l’IRC è molto in calo nelle materne e elementari. Quindi in prospettiva il calo si estenderà a medie e superiori. Materne da 94,1% a 93,2%. Elementari da 94,6% a 94,2%. Stabili le medie a 92,7%. In controtendenza le superiori da 84,5% a 85,3%.

Inoltre l’IRC si laicizza sempre più. Se nel 1993/4 gli ecclesiastici erano il 29,6% degli insegnanti, nel 20087 sono scesi al 10,9%, quasi tutti preti. Questo vuol dire che l’insegnamento diviene sempre meno confessionale. L’ora di religione diviene sempre più snicretica e sempre più di ricreazione.

Ovviamente si può ben dubitare della veridicità delle statistiche di provenienza delle diocesi.

Potete analizare i dati anno per anno su wikipedia:

http://it.wikipedia.org/wiki/Insegnamento_della_religione_cattolica_in_Italia

rik

Mi correggo. Il calo degli insegnanti ecclesiastici è dal 36,6% del 1993/4 al 131,1% del 2008/9.

marco.g

Questi dati riportati così non mi sembrano molto significativi. Nelle scuole superiori delle grandi città del Nord la percentuale dei non avvalentisi arriva anche al 50%. Io lavoro in una scuola dove sono praticamente lo stesso numero degli avvalentisi, e negli altri istituti della provincia la situazione è più o meno la stessa.

libero

E pensare che nel Nord la Lega difende i crocifissi !
Non è strano che l’Italia più laica del Nord sia poi quella più attiva nel difendere simboli religiosi ormai in decadenza nel Nord in gran parte laico e comunque con la laicità in forte crescita ?

lacrime e sangue

No. Non è strano.

I norditaliani usano il crocifisso come randello per colpire gli islamici.
Non gli importa una cippa della messa o delle regole di comportamento cattolico, ma gli interessa non farsi mettere i piedi in testa dagli stranieri.

Ve l’ho scritto molte volte:

gli islamici praticanti hanno pretese assurde e utilizzano la democrazia per scardinare la democrazia stessa.
La sinistra confonde razzismo con autodifesa e ha lasciato in mano alla destra lego-fascista il monopolio sul tema.
Ecco perchè chi è a diretto contatto con l’islamico praticante – e di storie di soprusi sono pieni i giornali locali – odia profondamente chi difende l’immigrato come buono a prescindere e quindi si rivolge verso l’identità tradizionale.

Se si vuole bloccare il fenomeno del ritorno alla croce, si deve prima fermare l’avanzata della mezzaluna.

ser joe

Quello che mi ha fatto piacere della notizia è stato: ” Fuga dall’ora di religione, in 700mila fuori dall’aula / lenta ma inesorabile prosegue la fuga degli alunni dalle aule italiane durante l’ora di religione / 9 alunni su 100 preferiscono fare altro “. Ma dove ho goduto è stato quando ho letto: ” Il picco nella scuola dell’infanzia “. Mi sono detto: ” Finalmente già da piccoli fuori dalle grinfie dei preti “.
Cosa volete, piccole soddisfazioni ma che aiutano ad affrontare la giornata!

stefano f.

un calo dello 0,1% corrisponde a quanti studenti?! qualche centinaio, mille, duemila?? io accetto l’italia – anzi gli italiani – per quello che sono senza farmi illusioni, per uno stato autenticamente LAICO rivolgetevi altrove, qui comanda il vaticano 🙁

libero

Notizia interessante ma silenziata dai media.
Il 23 marzo 2010, cioè tra 19 giorni, la Corte Costituzionale è chiamata a decidere sulla questione di illegittimità costituzionale delle norme civilistiche che vietano ai gay e alle lesbiche di contrarre matrimonio, qui in Italia.

http://tostiluigi.blogspot.com/

MicheleB.

Non è da poco considerare che l’attuale governo sta praticamente sabotando le materie alternative, per cui non avvalersi dell’IRC significa perdere un’ora di scuola -pur rimanendo dentro l’edificio- e molti genitori non sono credono che sia utile oziare per un’ora senza il controllo d’un docente. In questa ottica, il semplice non incremento dell’opzione religiosa è un dato importante ed incoraggiante.

MicheleB.

Considerando che questo governo sta praticamente sabotando gli insegnamenti alternativi, non avvalersi dell’IRC equivale a perdere un’ora di scuola e molti genitori non sono disposti a lasciare oziare i figli per un’ora senza il controllo di un docente (come facevo io). In quest’ottica, il semplice non incremento dell’opzione religiosa è di per se un dato importante ed incoraggiante.

giancarlo bonini

Sarò un po’ fuori tema, ma da ateo convinto e da spregiatore(sì, proprio così) delle cosiddette “sacre scritture”, vorrei invitare a non continuare a citare brani o episodi dei”vangeli”, sia pure per contrastare il clero ai suoi alti livelli,definendoli come chi non pratica ciò che in essi è scritto o continuare a presentare la figura di tal gesù(cristo), come persona positiva, degna del rispetto di tutti.
E’ ormai abbastanza chiaro che il gesù dei vangeli è un personaggio inesistito, creato nel tempo per propalare un certo tipo di culto.
In particolare, le continue invettive contro i Farisei, ad esempio , erano dovute al fatto che questi non osteggiavano i Romani conquistatori(per ragioni di convenienza politica,certo), mentre la fazione zelota, da cui originò la figura di gusù, voleva combattere Roma.
Successivamente,vista l’impossibilità di una vittoria militare, venne creato un personaggio diverso,tutto spirituale, senza più agganci alla realtà politica, per poter far presa con una nuova religione anche tra il popolo di Roma.

POPPER

Nel blog di Tornielli stanno aumentando le voci critiche verso il vaticano, ho notato molti critici intelligenti e acuti, da mettere alla prova la fede stessa del papa, mi fa piacere che ci sia una par condicio anche in quei siti che si dicono cattolici, segno che i loro moderatori sono in difficoltà visto la realtà dei fatti in tutte le aree del vivere sociale, religioso e politico che non remano a favore della ccar.

Quando poi si parla di istruzione e ora di religione anche alcuni dei cristiani (pochi) hanno ammesso che l’IRC non è obbligatoria dal punto di vista costituzionale e, per il fatto che si boicotti l’ora alternativa, è già una violazione del diritto allo studio, ma appena scrivono per darci ragione i moderatori intervengono per loro interpretative, più o meno come dire che l’ora alternativa non è lo studio di una materia, quindi, vi lascio immaginare che ignoranza vi sia in giro anche da parte di chi modera i siti cattolici.

Garantire l’ora alternativa è garantire il diritto allo studio per tutti e si ricordino i cattolici che anche la materia religione è facoltativa e opzionale e il ministero dell’istruzione è stato commissariato in vista della sentenza del Tar che si era pronunciato contro la valutazione finale dei crediti da parte dell’ora di religione.

marco.g

Ho verificato i dati esatti e nella scuola dove lavoro i non avvalentisi superano gli avvalentisi di quasi 100 unità: su oltre 900 studenti quelli che frequentano l’IRC sono poco più di 400.

marco.g

La sinistra ci farebbe la firma a prendere tutti quei voti…

RobertoV

Quello che trovo assurdo qui in Italia è che sia tutto così poco trasparente e che non si possano avere dati certi a riguardo. Ci si deve affidare a quelli forniti dalla chiesa, ottenuti da dei questionari, chiesa che ha dimostrato di essere insofferente alle regole democratiche, di presentare dati inaffidabili quando sono stati attentamente esaminati e che è in conflitto di interesse avendo dei buoni motivi a gonfiare i dati e che usa la tecnica delle maggioranze variabili a seconda della bisogna (nel caso dei crocifissi gli italiani diventano tutti cattolici, mentre nel prendersi le responsabilità di misfatti diventano pochi i cattolici riconosciuti).
Nell’era dell’informatica non dovrebbe essere difficile per lo stato fornire i dati degli avvalentesi e non, e dovrebbe essere il suo compito che non può delegare alla chiesa. In Austria è lo stesso stato che fornisce i dati certi sul numero dei fedeli e così sappiamo che i cattolici sono scesi dal 90% del 1971 al 66% del 2009 e l’anno scorso i testimoni di Geova hanno ottenuto il diritto all’ora di religione per aver raggiunto il minimo di legge dei 25000 fedeli (ora sono la 5° religione ad aver questo diritto).
Una volta che si hanno dati certi si possono fare le opportune considerazioni e dovrebbe essere normale in uno stato laico di garantire pari opportunità di scelta, ma questa situazione indefinita e confusa va a vantaggio ovviamente del più forte, cioè della chiesa cattolica che in questo modo cerca di contrastare l’inevitabile secolarizzazione.
Per quel che vedo nella scuola elementare dei miei figli, che non fanno religione, la quota di chi fa religione dovrebbe essere superiore all’80 % (a Milano), ma già nella scuola media dove l’anno prossimo andrà il maggiore dicono che hanno problemi a garantire l’ora alternativa.
Conosco gente che si è posta il problema di non far fare l’ora di religione ai propri figli, ma poi li hanno iscritti per quieto vivere, timore che potessero essere discriminati, per i nonni, ecc.
Io stesso negli anni ’70 ho fatto fino ai 19 anni l’ora di religione perchè mia madre che era austriaca e luterana, temeva la chiesa cattolica e che potesse creare problemi alla mia carriera scolastica. Così ho avuto modo di conoscere questa ora di religione: 5 insegnanti, di cui 3 preti, risultati i peggiori. Solo 1 insegnante, un laico, su 5 posso salvarlo dal giudizio negativo ed in generale era scadente il contenuto delle ore di lezione.

marco.g

Dati statistici certi ce li ha sicuramente il Ministero (Anagrafe nazionale degli alunni) e anche gli enti locali (Anagrafe regionale studenti), e dovrebbero essere consultabili almeno su richiesta. Alcuni database sono disponibili anche online, anche se in genere solo parzialmente.

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