Lombardia, sempre più favorita l’ora di religione

Poiché gli studenti milanesi sembrano di anno in anno sempre più refrattari a frequentare l’ora di religione cattolica, per invertire la rotta non restava che prendere provvedimenti drastici. Ed ecco che una circolare della Direzione scolastica della Lombardia (una regione in cui impera Comunione e Liberazione, che esprime anche il presidente Roberto Formigoni) stabilisce che non si potrà più cambiare scelta dopo quella fatta per il primo anno delle superiori, a meno di presentare una richiesta scritta (attualmente per “avvalersi” dell’IRC si deve invece compilare un modulo ogni anno). E’ noto che, nel corso degli anni, la percentuale di chi non si avvale sale costantemente. La notizia è stata pubblicata ieri su Repubblica, che ha registrato anche la soddisfazione di alcuni insegnanti di religione: chiedere ogni anno se si vuole seguire l’IRC o permettere di cambiare scelta è diseducativo, sostengono. Anche se, probabilmente, viola la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

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58 commenti

rosalba sgroia

Beh…leggendo più a fondo l’articolo di repubblica però… la questione è questa: chi vuol cambiare può farlo ma deve essere una richiesta che parte dal singolo e le segreterie non devono informare le famiglie e gli studenti che possono cambiare…
Insomma CONFIDANO nel fatto che tutto resti come è all’atto della prima iscrizione…
( diciamo che in molte scuole GIA’ NON c’è questa informazione)

Butch.er

Che vergogna.

Era già vergognoso che non si potesse cambiare durante l’anno (mi sono dovuto fare un anno di religione perché avevo chiesto di essere esonerato in ottobre -.-‘)

DF1989

L’UAAR cosa pensa di fare contro questa violazione dei diritti umani e della nostra Costituzione?

dv64

Non è possibile, non riesco a crederci…
Nel corso delle superiori si diventa maggiorenni, possibile che un ragazzo obbligato dai genitori a frequentare l’ora di religione in prima non possa non avvalersene in quinta?

Dall’articolo di Repubblica:
“Gli studenti (o le famiglie, alle elementari e alle medie) potranno comunque cambiare idea e decidere di smettere di seguire l’ora opzionale”

Voglio sperare almeno che per “ora opzionale” s’intende l’ora di religione e non quella alternativa.

jeeezuz

Cioe’: magari puoi anche cambiare sezione e piano di studi, ma una materia inutile e pure facoltativa no, non puoi cambiarla.

crebs

Non conosco il sistema scolastico (son passati ormai troppi anni da quando mio figlio andava a scuola e non ho ancora nipoti in età scolare).
Ho letto l’articolo citato e diverse cose non mi sono chiare.

«Chiedere ogni anno ai ragazzi se desiderano seguire religione, come succede in molte scuole, rischia di essere un invito a non farlo. Sarebbe come domandare loro se vogliono essere in classe per il corso di matematica: la tentazione di disertare è forte», spiega Marco Moschetti, insegnante all’istituto tecnico Erasmo da Rotterdam di Bollate e membro del direttivo dell’Associazione nazionale insegnanti di religione.
Ragionare in questo modo mi fa capire perchè l’Italia sta andando sempre più indietro.

“La circolare, che attua una sentenza della Cassazione del 1990 ripresa il mese scorso da una nota ministeriale, vieta alle scuole anche di indicare le alternative all’ora di religione al momento della scelta. ”
E’vero? Esiste una simile sentenza? Oppure è l’interpretazione di una sentenza?
Siamo ormai abituati alle interpretazioni.

“Ci sono studenti che si iscrivono, ma quando scoprono che religione è alla prima o all’ultima ora cambiano idea, allettati dalla prospettiva di entrare dopo a scuola, o di uscire prima. È una tendenza diseducativa, che solo un sistema di regole certe può contrastare”
Anche se così fosse, dove è la diseducatività? La regola c’è, dà la possibilità di iscriversi o meno, è forse diseducativo scegliere una delle alternative possibili?
O non è forse molto più diseducativo fare prima finta che esista una scelta e poi negarla con sotterfugi vari?

Sandro

“Permettere di cambiare scelta è diseducativo” 😐 Affermazione aberrante ma in linea con la loro politica. Apprezziamo per una volta la sincerità.
Chissà come mai ma non temono che la gente possa cambiare idea in senso opposto, ovvero non avvalersi dell’IRC il primo anno e poi aderire in seguito…

Curiosità: applichiamo lo stesso ragionamento all’apostasia?

Ozymandias

Leggendo l’articolo emerge chiaramente il quadro ostruttivo con cui è stata stilata la circolare (peraltro penso sia impugnabile e discutibile). Anche così, per coloro che ne siano convinti della scelta che fanno, è possibile dare un chiaro ed indiscutibile segnale alle istituzioni non revocando (tramite l’apposita richiesta) la frequenza all’IRC.
Se per buon caso ciò dovesse verificarsi sarebbe uno smacco umiliante al cordone ombelicale che le istituzioni hanno eretto col Vaticano.
Spero vada esattamente così.

Ozymandias

OPSSSSS, volevo chiaramente dire REVOCANDO! Mi è scappato un “non”.
Anzi sarebbe meglio evitare l’iscrizione all’IRC da subito….come dice la circolare cambiare idea successivamente sarebbe troppo macchinoso….meglio tagliare la testa al toro 🙂

paniscus

“«Chiedere ogni anno ai ragazzi se desiderano seguire religione, come succede in molte scuole, rischia di essere un invito a non farlo. Sarebbe come domandare loro se vogliono essere in classe per il corso di matematica: la tentazione di disertare è forte», spiega Marco Moschetti, insegnante all’istituto tecnico Erasmo da Rotterdam di Bollate e membro del direttivo dell’Associazione nazionale insegnanti di religione.”

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Questo furbacchione fa finta di non sapere SUL SERIO che l’insegnamento di religione è diverso da tutti gli altri e che non ha alcun rapporto con l’ordinamento del corso di matematica o di qualsiasi altra materia?

Allora è in malafede profonda e basta, ci vogliono altri commenti?

Adesso, qualcuno avrebbe una spiegazione ragionevole per cui uno studente, a 13 anni, dovrebbe avere la certezza assoluta del fatto di voler seguire per i 5 anni successivi una materia FACOLTATIVA? No, mi pare evidente che non c’è, e finisce lì. Altro che demagogia e malafede, non riesco a vederci…

Lisa

Magar, bieco illuminista,

Praticamente stanno dicendo che bisogna impedire la leale concorrenza, altrimenti tutti comprano il prodotto migliore e più economico!
Qui l’invito a non farlo c’è solo perché l’opzione “no IRC” risulta più allettante: ergo, inventiamoci un labirinto burocratico per impedire una scelta consapevole delle famiglie, evitiamo di informarle di un loro diritto!

paniscus

Aggiungo: se la matematica fosse facoltativa (e fino a prova contraria ANCORA non lo è), mi sembrerebbe perfettamente corretto ribadire ogni anno la richeista se si vuole farla o no, e ricordare alla gente che si può modificare la scelta.

Ma qui il problema è che questi prima scelgono di insegnare una materia oggettivamente “particolare” e diversa dalle altre, e non hanno alcun problema a rivendicare il diritto a questa diversità quando fa comodo (reclutamento diverso, non trasparente, basato sulla raccomandazione personale, scatti stipendiali privilegiati, e sanatorie per l’assunzione in ruolo che altri non hanno avuto)…

…e poi, però, contemporaneamente, sono sempre pronti a piagnucolare perché la loro materia è INGIUSTAMENTE considerata diversa dalle altre, quando invece dovrebbero essere tutte alla pari.

Lisa

Sandra

A me sembra che si possa cambiare, di anno in anno, in aprile.

– la scelta ha valore per l’intero corso di studi, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno successivo entro il termine delle iscrizioni; pertanto, i moduli per la scelta dell’IRC
vanno consegnati solo per l’iscrizione alla prima classe, senza essere distribuiti ogni anno in
modo generalizzato.
da http://www.istruzione.lombardia.it/comunic/comunic10/mar10/protLO3461_10.pdf

Tra le cose davvero “diseducative” che il dott. Colosio dovrebbe seriamente considerare nella sua regione, c’e’ la situazione nelle cosiddette scuole paritarie che la regione cosi’ generosamente finanzia (tanto i bambini delle scuole pubbliche possono portarsi la carta igienica da casa!!), dove un docente su cinque non e’ abilitato all’insegnamento!!
http://milano.repubblica.it/dettaglio/scuole-private-allarme-docenti-uno-su-cinque-non-e-abilitato/1848021

rosalba sgroia

Beh…leggendo più a fondo l’articolo di repubblica però… la questione è questa: chi vuol cambiare può farlo ma deve essere una richiesta che parte dal singolo e le segreterie non devono informare ( di anno in anno) le famiglie e gli studenti che possono cambiare…
Insomma CONFIDANO nel fatto che tutto resti come è all’atto della prima iscrizione…
( diciamo che in molte scuole GIA’ NON c’è questa informazione)

paniscus

Aggiungo: non è chiaro se lo stesso obbligo vincolato vale allo stesso modo anche per chi aveva inizialmente deciso di non avvalersi e poi cambia idea e chiede di seguire religione. Qualcuno ne sa di più?

Lisa

Salvatore

ah ecco quindi se io quando entro in un istituto sono Cattolico e poi dopo magari una settimana mi converto a qualche altra religione oppure opto per l’ateismo o per l’agnosticismo dovrei essere costretto a continuare a fare religione perchè qualche anno prima ero cattolico??? vabbè tanto me lo dicono adesso che poi non cambio in realtà è colpa mia che sono indeciso (Sarcastico)

Sandra

Riposto, senza link:

A me sembra che si possa cambiare, di anno in anno, in aprile.

– la scelta ha valore per l’intero corso di studi, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno successivo entro il termine delle iscrizioni; pertanto, i moduli per la scelta dell’IRC
vanno consegnati solo per l’iscrizione alla prima classe, senza essere distribuiti ogni anno in
modo generalizzato.
– da un comunicato del’ufficio scolastico della Lombardia, 8 marzo 2010

Tra le cose davvero “diseducative” che il dott. Colosio dovrebbe seriamente considerare nella sua regione, c’e’ la situazione nelle cosiddette scuole paritarie che la regione cosi’ generosamente finanzia (tanto i bambini delle scuole pubbliche possono portarsi la carta igienica da casa!!), dove un docente su cinque non e’ abilitato all’insegnamento!!
– da un articolo su repubblica di febbraio 2010

Nemo

quindi per legge è vietato cambiare idea? un po’ come i musulmani… quando ti converti non torni più indietro… vedo che le differenze tra islam e cristianesimo vengono sempre più allo scoperto… e cioè: non ve ne sono

fab

MITICO!!!!
Effetto numero uno: molti più adolescenti si renderanno conto di che cos’è davvero la religione.
Effetto numero due: oggi già in seconda superiore gli studenti saltano tutte le lezioni che vogliono, figurati religione…
Spero che ci si renda conto di quanto questa sia una BUONA notizia!

stefanogio

Per favore, leggete bene l’articolo di Repubblica perchè
“Gli studenti (o le famiglie, alle elementari e alle medie) potranno comunque cambiare idea e decidere di smettere di seguire l’ora opzionale: dovranno però presentare un’esplicita richiesta in segreteria. E il cambiamento non potrà essere fatto in corso d’anno, ma solo al momento dell’iscrizione a ogni classe, con mesi di anticipo.”;
Cioè non deve essere la scuola a chiedere ogni anno se uno studente vuole avvalersi o meno, ma deve essere questo a segnalare di voler variare la scelta fatta al primo anno del ciclo di studi. Questa regola, sulla quale si può comunque discutere, (io sarei favorevole anche a cambiare idea durante l’anno scolastico), è esplicitata dalla circolare ministeriale 110/07, ma mi sembra molto più scandalosa la sentenza 13/91 dalla Corte Costituzionale (che sia una sentenza datata?) che vieta la contemporaneità della scelta di avvalersi o meno dell’IRC e quella del tipo di attività alternativa al fine di
«non rendere equivalenti e alternativi l’insegnamento della religione cattolica ed altro impegno scolastico, per non condizionare dall’esterno della coscienza individuale l’esercizio di una libertà costituzionale, come quella religiosa, coinvolgente l’interiorità della persona», in quanto – ribadisce la Corte – occorre «separare il momento dell’interrogazione di coscienza sulla scelta di libertà di religione o dalla religione, da quello delle libere richieste individuali alla organizzazione scolastica»
(vedi http://www.elledici.org/scuola/esperto/schede/Iscrizioni%20e%20IRC.doc)
Questo per me significa impedire una scelta consapevole, nella più genuina tradizione della CCAR

zel

come se il pensiero di un bambino di 13 anni resta immutato fino ai 18 anni!!!
Che VERGOGNA!
Ma se non ricorressero a questi mezzi, sarebbero già sul lastrico…

robby

e vero ai centrato, lo stesso metodo usato da i nazisti loro lo usano nascondendosi dietro l articolo 18 anzi interpretandolo,ma napolitano sara a conoscenza di cio?oppure va bene anche a lui

Ozymandias

In qualsiasi salsa vi è la possibilità di dare uno smacco che a questo punto brucerà di più.
Occore semplicemente il coraggio di uscire dalla tradizione e dal “ma tutti gli altri fan così”.

Ozymandias

Aberrante, ma lascia può tramutarsi in un autogol se solo vi sarà il coraggio e la costanza di non fare scelte solo perchè sono “tradizionali”.

moreno83

Ma non si può fare un qualche ricorso. Penso che l’UAAR debba iniziare a da battaglia legalmente anche su questa cosa.

Hellspirit

Purtoppo, solo chi vive e lavora in Lombardia (specialmente nel milanese) si può rendere conto di come CL si sia infiltrata dappertutto… E’ quasi una mafia.

libero

Pesonalmente non capisco, la Lombardia una regione molto avanzata certamente laica, a Milano nel 2008 ci sono stati 1.560 matrimoni religiosi contro 2.400 civili, inoltre a Milano un bambino su 3 nasce al di fuori del matrimonio.
Come è possibile che CL faccia tutto questo ?

Hellspirit

Me lo chiedo anch’io… so solo che la politica (con conseguenti ripercussioni su sanità e istruzione), le banche e le aziende importanti hanno tutte le mani in pasta con CL :/

Painkiller

Perchè si sono infiltrati nelle stanze dei bottoni da 50 anni e si fà carriera tramite i clientelarismo. Prova ad essere un medico non ciellino e non fari carriera più di tanto: devi andartene e farti una nome altrove per poi tornare alle tue condizioni…. se ci riesci.

Claudio Diagora

Libero,
Me lo chiedo anch’io, come facciano a fare tutto questo.
Non ho più tanta fiducia nei miei concittadini. Se il meglio che esprime questa città sono i formigoni, i berlusconi…
Dalle cifre che dai sembrerebbe una città a maggioranza laica: perchè allora c’è una giunta di centro destra? La provincia idem. La regione idem.
Il sindaco Brichetto è quella che voleva togliere il darwinismo dai libri di scuola.
Forse i milanesi sono un po’ sopravvalutati…

paniscus

“Pesonalmente non capisco, la Lombardia una regione molto avanzata certamente laica, a Milano nel 2008 ci sono stati 1.560 matrimoni religiosi contro 2.400 civili, inoltre a Milano un bambino su 3 nasce al di fuori del matrimonio.
Come è possibile che CL faccia tutto questo ?”

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Perché CL conta sul fatto che la gente sia sempre poco disposta a fare battaglie per qualcosa che in fondo non viene percepita come così importante.

Secondo me, in Lombardia, ANCHE se c’è un’ampia diffusione di comportamenti pratici apparentemente “laicizzati”, non vuol dire affatto che ci sia laicità militante.

Io sono abbastanza sicura che la maggior parte di quelle famiglie (che hanno fatto scelte apparentemente laiche), poi non siano affatto portatrici di una sensibilità laica davvero consapevole.

Moltissimi comportamenti sociali che 30 anni fa avrebbero avuto una forte connotazione di protesta anticlericale e di anticonformismo, adesso semplicemente non ce l’hanno più, sono sdoganati e basta, e quindi non hanno dietro più nessuna implicazione ideale.

Magari molte coppie non si sposano (o si sposano tardi, dopo anni di convivenza) solo perché economicamente non conviene più, o perché nel loro ambiente sociale non è più considerato importante, oppure perchè uno dei due si è già separato una volta e non trova più nulla di solenne di romantico o di nobile nel matrimonio tradizionale… ma non vuol dire che abbiano fatto la scelta militante di convivere perché la ritenessero migliore.

Oppure, tante altre coppie si sposano civilmente solo perché uno dei due è già divorziato, oppure perchè sono coppie miste con famiglie di origine di religioni diverse, oppure perché uno dei due non ha mai fatto la Cresima e non ha voglia di perdere tempo a farla adesso… ma magari si sarebbero sposate anche in chiesa, con la stessa naturalezza e la stessa noncuranza, se fosse stato tecnicamente possibile.

Sono convintissima, ad esempio, che la maggior parte di quelle coppie non sposate in chiesa (o non sposate affatto), poi battezzano i figli lo stesso, in base al principio che “tanto, male non gli fa” o che “in fondo non costa nulla”, o del “chi ce lo fa fare di rischiare di farlo sentire diverso dagli altri?” E una volta accettato quello, poi, a cascata, si accetta tranquillamente anche l’iscrizione alla religione a scuola, e poi l’oratorio, il catechismo, la comunione, la cresima e tutto il cucuzzaro, sempre in base al principio che “tanto se poi da grande non ci crede e vuole allontanarsi dalla religione, lo può fare lo stesso, come è successo a noi” 🙁

In definitiva, non me la sentirei di associare il calo dei matrimoni religiosi a un’impennata oggettiva della consapevolezza laica militante, purtroppo, proprio no.

Certi comportamenti “laici” (come il convivere prima del matrimonio, o il riaccompagnarsi dopo un divorzio) sono diffusi NON perché la società sia diventata più laica, ma solo perché sdoganati socialmente anche in ambienti che non sono laici per nulla.

Dopotutto, anche la stragrandissima maggioranza dei sedicenti cattolici, oggi, “non trova nulla di male” nei rapporti prematrimoniali, nella convivenza, nella contraccezione, nel divorzio, o nella possibilità di seconde nozze, perché in fondo je va bene tutto, no? E quindi, coerentemente, ci saranno sedicenti atei o sedicenti laici che “non trovano nulla di male” nel crocifisso, nell’ora di religione, nel catechismo, perché je va bene tutto anche a loro, e non si soffermano a pensarci.

E quindi Formigoni ha buon gioco, buonissimo, con questo tipo di gente, che non si sposa in chiesa perché non gliene frega abbastanza di sbattersi per farlo… e che però non chiede l’attività alternativa per i figli per lo stesso identico motivo, ossia che non gliene frega niente di sbattersi per farlo.

La Chiesa sono decenni che si lamenta che ci sono “i cattolici tiepidi”, possiamo cominciare anche noi a fare un po’ di critica interna sul fatto che ci siano pure i “laici tiepidi”?

ciao
Lisa

ser joe

E’ una mafia. Quella più pericolosa perchè in camicia bianca!

Paul Manoni

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO
Art. 18
Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.

C.v.d. 😉

Painkiller

Beh in vaticalia la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo è carta da toilette come la costituzione.

Paul Manoni

Appunto….
Allora, che si ammetta e si dica PUBBLICAMENTE, che dei DIRITTI UMANI, l’Italia se ne frega.
Bisogna arrivare a sbattere in faccia a tutti i cittadini, la triste verita’ e la triste condizione in cui vogliono farci arrivare in nostri politicanti marionette e bandieruole! 😉

Lorenzo Galoppini

Scusate, ricevo ora nella casella di posta su Facebook un messaggio con questa richiesta rivolta all’Uaar, con il link a questa stessa notizia. Ve la giro per correttezza:

Vorrei creare una petizione oline per impedire alla regione Lombardia di rendere obbligatoria la religione cattolica. Siccome voi sicuramente siete più esperti di me vi chiedo la vostra partecipazione.

Mario Eustazio
[vedi su Fb]

robby

ho letto su city giornale gratuito che negli stati uniti dei bambini sono stati rifiutati perche,figli di una coppia lesbo.il fatto è successo a denver,nel istituto sacro cuore di gesu.in una scuola primaria.se leggo a luce di questo fatto.la caar non gli importa nulla dei diritti umani è una associazione criptoneonazista religiosa.punto loro non devono esistere come associazione legalizata in uno stato,se l onu fosse serio il vaticano non esisterebbe.

kundalini444

è il solito trucco del SILENZIO-ASSENSO, già messo a profitto in tanti campi:
non ti tolgono un diritto, semplicemente fanno si che tu possa avvalertene solo su tua iniziativa, ricordandotene al momento giusto e impegnando le tue energie per farlo valere.

libero

Nel 1877 con la legge Coppino sull’istruzione obbligatoria, non si prevedeva più l’insegnamento della religione che quindi era a domanda.
Oggi le cose si sono rovesciate.
Coppino aveva studiato in seminario !

Soqquadro

Statuto della Regione Lombardia:
Art. 2 – 4d La Regione riconosce nella Chiesa cattolica e nelle altre confessioni religiose,
riconosciute dall’ordinamento, formazioni sociali in cui si
svolge la personalità dell’individuo e orienta la sua azione alla cooperazione
con queste, per la promozione della dignità umana e il bene
della comunità regionale;

Non fa molto testo la laicità dei milanesi e dei lombardi in generale. I membri di CL sono nelle massime posizione chiave, TUTTE!

franca

Assolutamente indecente !
I genitori debbono prendere l’iniziativa, basta religione a scuola!
Per i miei figli, l’anno scorso ho scelto io (1 superiore) e mi hanno detto che molti ragazzi sono costretti a frequentare religione dai genitori, altri non si pongono il problema “tanto non si fa niente!”
Proponiamo di eliminare l’ora di religione e, visti i drastici tagli degli orari, magari i nostri ragazzi potranno studiare diritto o geografia – che la Gelmini ha addirittura eliminato in alcuni corsi.

Maai

se non ci fosse da piangere, questi sarebbero meglio di zelig, le sparano davvero senza sosta!

maxalber

paniscus scrive:
12 marzo 2010 alle 17:18
Aggiungo: non è chiaro se lo stesso obbligo vincolato vale allo stesso modo anche per chi aveva inizialmente deciso di non avvalersi e poi cambia idea e chiede di seguire religione. Qualcuno ne sa di più?
Lisa
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Cara Lisa,
quando mio figlio piccolo doveva cominciare la quarta liceo, dopo tre anni da non avvalente, abbiamo voluto fare l’esperimento (naturalmente con la sua approvazione).
A scadenza dei termini avvenuta abbiamo chiesto che si avvalesse.
Prova ad immaginare la risposta… 😉
Dopo questa *curiosa* esperienza, per la quinta liceo ha preferito tornare a non avvalersi!

maxalber

Dimenticavo di dire che, per non fargli correre rischi, la domanda per la quinta l’abbiamo fatta entro i termini previsti!

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