Monsignor Gianfranco Girotti, reggente della Penintenzieria vaticana, è stato intervistato da Il Messaggero, proprio in un momento in cui diffusi scandali stanno coinvolgendo la Chiesa. La confessione, afferma Girotti, è una pratica ormai in calo per “colpa del processo di secolarizzazione”, che porta a “distorcere pure il senso del peccato”. Tra le “nuove forme di peccato”, egli considera la “manipolazione genetica”: “il campo della bioetica poi è così vasto che le violazioni possono davvero essere molteplici, ma il peccato resta sempre uno, non uccidere”.
Nel caso in cui un pedofilo si confessasse, il monsignore sostiene: “se si è pentito sinceramente, lo si assolve” e aggiunge che “dinnanzi a casi di persone consacrate soggette a disordini morali costanti e gravi (sottolineo, costanti e gravi) il confessore dopo aver, senza successo messo in atto tutti i tentativi per ottenere l’assoluzione consiglierà di abbandonare la vita ecclesiastica”. L’intervistatore chiede se il confessore possa denunciare il colpevole all’autorità giudiziaria e Girotti risponde in maniera secca: “Assolutamente no. Il confessore non solo non può imporgli l’autodenuncia, ma non può nemmeno recarsi da un magistrato per denunciarlo. Romperebbe il sigillo sacramentale. Una cosa gravissima. Se lo facesse il confessore incorrerebbe nella scomunica ipso facto, immediata. E poi verrebbe meno pure la fiducia sacramentale che è una disciplina molto rigida da sempre. Basti pensare che durante il Concilio Lateranense, siamo nel XII secolo, fu addirittura emanata una norma che imponeva la sospensione e la reclusione in un monastero per tutta la vita per il sacerdote che aveva rotto il sigillo sacramentale”. Diverso l’atteggiamento rispetto all’aborto, che rimane “un peccato riservato, diciamo speciale”, paragonabile alla “violazione del sigillo sacramentale, l’assoluzione di un complice e la profonazione dell’eucarestia”.
Monsignor Girotti: “Pedofilia si perdona, aborto è omicidio”
162 commenti
Commenti chiusi.
certo!
se è abortito non può diventare un bambino a disposizione del prete pedofilo!
volete togliere il divertimento ai poveri preti?
… LA SUA AFFERMAZIONE è IL RIFLESSO DI UNA CHIESA ORMAI ALL’ORA DEL TRAMONTO…
è PROPRIO VERO..”NON C’è PIU RELIGIONE” !!!
DOVREBBE ANDARE SUBITO A CONFESSARSI,è BLASFEMO CIò CHE AFFERMA..
Ovviamente i colleghi del prete (pedofili) vanno perdonati.
E siccome di preti che abortiscono finora non se n’è visto nemmeno uno, l’aborto rimane peccato imperdonabile.
Mi sa che alcuni di loro hanno abortito il cervello. O forse lo fanno abortire alle pecorelle?
Il bello di questi personaggi, è che quando pensi abbiano toccato il fondo, ecco che improvvisamente riescono a sprofondare ancora di più.
questi con cio che dicono confermano che per la CCAR la soluzione della piaga della pedofilia non è assolutamente una priorità, e aggiungo se non fosse per i scandali non sarebbe neppure una piaga.
Non riesco a credere che abbia detto davvero qualcosa del genere.
E’ aberrante.
Ma forse è meglio cosi’: che la gente capisca con che individui ha a che fare!
essi il sigillo sacrale sopra ogni cosa. Che schifo vorrei prenderlo a bastonate mentre siamo in confessionale e poi chiedergli se è ancora lecito non autodenunciarmi o non aspettarmi una denuncia da parte sua.
bellissima idea…grazie!
Parlano così solo perchè sanno che qui c’è omertà per queste cose. Se il monsignore stava in Germania o in Irlanda non si sarebbe mai azzardato.
OFF TOPIC
Consiglio la lettura di questo articolo di Micromega sul crocifisso:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/crocifisso-il-clericalismo-bipartisan-prepara-un-ddl-ad-ecclesiam/
io invece consiglio a micromega di imparare l’onestà intellettuale e conseguentemente almeno citare (visto che cita perfino i gruppuscoli neo marxisti) i radicali. ma sembra proprio che non ce la faccia.
ma il peccato resta sempre uno, “non uccidere”.
Peccato che la chiesa cristiana non lo abbia mai rispettato questo comandamento. A rispettarlo senza ma e se, dice Onfray, sarebbe cambiata la Storia del mondo.
Si è preferito trasformarlo in non uccidere l’uomo innocente….. lasciando a se stessi ovviamente il potere di decidere di volta in volta COSA debba intendersi per innocenza, a seconda delle proprie convenienze.
Sul resto mi autocensuro
Esce oggi in libreria il primo libro inchiesta sui preti pedofili in Italia.
Il peccato nascosto. Come la Cheisa ha coperto lo scandalo dei preti pedofili:
http://www.wuz.it/articolo/4396/chiesa-pedofilia-peccato-nascosto-nutrimenti.html
Ma sì, obblighiamo a portare a termine gravidenze indesiderate e/o a rischio e mattiamo tutti i bimbi in un bordello parrocchiale con un bel confessionale all’ingresso.
Ma che andassero…
non a caso proprio la confessione è la prima vittima di questi laidi. conosco credenti che non si confessano mai perchè non credono in questa pratica.
eppure nel passato la confessione aveva costituito un vero “echelon” con cui la chiesa controllava le comunità.
la confessione era ed è un’arma potente (io so quello che hai fatto quindi non puoi dirmi di no….). Come hai detto tu un’ottima via per controllare le pecorelle bianche, per quelle nere c’è sempre il rogo.
si commenta da se…
Il discernimento morale della ccar, scusatemi se lo dico, ma è assurdo nel suo giudizio discriminante; la pedofilia è un reato grave mentre l’aborto è un diritto sancito dalla Costituzione in seguito ad un referendum popolare e da una legge 194 che ne dovrebbe regolare il giusto legittimo servizio con doverono rispetto per la privacy delle donne che ne fanno richiesta.
l’aborto non è omocidio mentre la pedofilia, a leggere bene il vangelo sui bambini scandalizzati, viene dallo stesso Gesù punita con la morte per annegamento previa pietra al collo. Quindi, se applicassero il vangelo alla pedofilia nella chiesa, benchè la pena di morte nel vaticano sia stata solo accantonata, la dovrebebro riapplicare di nuovo per i propri sudditi consacrati e non.
Oddio! E se poi mi scomunicano? Mi tocca andare a lavorare? E poi l’ha fatto solo quattro o cinque volte, non in maniera costante… ma sì, io lo assolvo nel nome del pane (il mio), del figlio molestato (di qualcun altro) e dello stitico in bianco che mi protegge il deretano dalla magistratura…
La pedofilia si perdona, l’aborto no.
I preti sono come Berlusconi che si fa le leggi “ad personam”.
Loro invece si sono inventati i peccati “ad personam”. Infatti hanno stabilito che il loro peccatuccio preferito in fondo è una bazzecola e si può anche perdonare. E dunque all’inferno loro non ci vanno. Furbi!
non potevi esprimerti meglio, quoto il tuo commento.
L’aborto si perdona anche lui.
Non farti accecare dall’astio.
Il titolo è taroccato ad arte, per far dire una cosa assurda.
Per dire una cosa assurda sì, ma evidentemente non per alcuni.
Taroccato il titolo? Vai a crear flame da un’altra parte. Troll.
si però
sono i preti ad aver seminato ed il Berlusconismo ne è il raccolto
mi hai rubato le parole di bocca!
l’aborto si perdona anche lui.
non cadere nell’inganno dei titoli, che, taroccati ad arte, ti hanno portato a capire quello che volevano loro, anche se palesemente falso
I titoli ingannano solo chi la notizia non la legge.
Il tuo caso?
Quindi ne emerge che essendo più grave l’aborto della pedofilia, ed essendo questo paragonabile alla “violazione del sigillo sacramentale, l’assoluzione di un complice e la profanazione dell’eucarestia” il risultato è che per la chiesa:
profanare un’ostia è peggio che violentare un bambino!!!
A che punto siamo…
spero sempre a quello di non ritorno, ma il giorno dopo sembra che tutti si dimentichino di queste affermazioni.
Se io rompo un mattone, ho causato un danno di pochi centesimi e lo sostituisco senza grossi problemi con un mattone simile.
Può darsi che se – invece di romperlo – lo profano, la cosa sia molto più grave; purtroppo non non sono abbastanza intelligente da comprendere la problematica della profanazione el mattone.
Di fatto non so immaginarmi come si possa profanare nè un mattone, nè un’ostia.
mario
Continuo a non saper immaginarmi come si profanano ostie e mattoni; però qualcuno mi fa notare che asserire che un’ostia non è di fatto carne di Gesù costituisce profanazione:
Allora forse asserire che un mattone su cui scorre del liquido non rappresenta le lacrime o il sanguinamento della madonna può costituire la profanazione del mattone.
Adesso ho le idee più chiare; ciononostante non riesco a capacitarmi della gravità della profanazione dell’ostia (o del mattone).
Continuo a pensare che violare un bambino sia più grave.
mario
sono “peggio” tutte e due
non sembra che il monsignore la pensi nel tuo stesso modo (a meno che l’articolista del Messaggero non abbia riportato sbagliate le risposte del suddetto Monsignore)
Da far rizzare i capelli
Bolzano. Spuntano le prime denunce di abusi se@@uali in un convento.
I frati ricambiavano la vittima con piccole somme di denaro: http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=94387&sez=NORDEST
Un aborto causa probabilmente problemi di coscienza alla donna (necessariamente pubere, se non adulta) che sceglie di farlo (o che è costretta a). Se causi problemi di coscienza anche al maschio che ha cooperato a crearne i presupposti, è meno chiaro e pare che non interessi a nessuno.
Di sicuro gli eventuali problemi creati all’embrione o al feto non hanno modo di evidenziarsi.
Un po’ diverse le conseguenze di un atto di pedofilia: penso nessuno dubiti che la vittima:
– difficilmente ne abbia responsabilità
– sicuramente abbia pesanti e durature conseguenze.
Uno che ritenga di poter fare una graduatoria di gravità fra i due eventi preferendo il secondo farebbe bene a trascurare la sua passione per la teologia e fare corsi di buon senso.
mario
Non so se pensare che insultano la nostra intelligenza. A parte questo non si rendono conto che violare l’integrità di un bambino è peggio che ucciderlo, perché sarà un essere che muore ogni giorno. In un paese normale questo vescovo andrebbe condannato ed andare in carcere per lo stesso motivo che in Germania va in carcere chi nega pubblicamente la shoa o fa apologia di nazismo.
temo che al massimo non li inviteranno a Sanremo.
Questo tipo di pronunciamenti dovrebbe, a mio avviso, essere perseguibile penalmente per la parte che riguarda il segreto confessionale.
E’ comunque il caso di dare la massima pubblicità a queste posizioni; può anche darsi che qualche “fedele” si ravveda.
Quoto alla grande!!!!
Sono dei delinquenti
Esatto! “Delinquenti” è la parola giusta!, anche se è un termine che appare sufficientemente forte solo a chi ha una coscienza pulita.
Qualcuno mi dica che non diceva sul serio… Ho bisogno di illudermi.
“siamo nel XII secolo”
appunto
Coraggio Girotti, ripetilo in faccia ai genitori di un bambino sodomizzato da un prete…
Rischi seriamente di conoscere l’inferno prima dei termini naturali.
A proposito di penitenzieri:
http://www.youtube.com/watch?v=EY_cO9hZ6nE
la vergogna purtroppo non è molto adottata dalla chiesa, perchè frasi del genere oltre a far notare l’igoranza, sono un vero proclama elogiativo alla pedofilia e ad una squallida considerazione del minore come oggetto e non come soggetto dotato di sentimenti e razionalità. La pedofilia è facile da perdonare mentre l’aborto e la ricerca genetica no, a prescindere che non si possono neanche paragonare ,tale concezione dovrebbe far pensare su che tipo di educazione e concetto dell’infanzia hanno le scuole cattoliche ,visto che nessuno dal vaticano ha dato una smentita o un rimprovero o ancora meglio un espulsione da tale carica data al signor Girotti, l’amico degli “amanti dei bambini”.
Siccome loro non possono abortire, ma possono solo compiere atti di violenza carnale, allora questo non è più aspramente condannabile…
PENOSI!
la domanda che vorrei fare è:
quanti casi ci sono di preti od altri ministri del culto, denunciati alla magistratura da parte di loro colleghi o superiori perché sospettati di pedofilia, in base a notizie NON acquisite in confessionale?
io azzardo un numero:
ZERO
Controllerei le frequentazioni di questo Monsignore. A volte qualche giovane amichetto…
“PEDOFILIA SI PERDONA, ABORTO E’ OMICIDIO” ?????????
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– LA RELIGIONE E’ LA MORTE DEL PENSIERO RAZIONALE – PAZZI SQUILIBRATI MANIACI PEDOFILI
anche l’aborto si perdona.
stai calmo
non pare che sia cosi visto che i vescovi in Brasile si sono affrettati a scomunicare la madre e i medici che hanno fatto abortire una bambina di 9 anni (dico 9!) incita perche’ violentata dal patrigno… se questo e’ il modo della chiesa di “perdonare” l’aborto….
Certo, è molto più importante il benessere di un ammasso di cellule senza sentimenti, piuttosto che quello di un bambino a cui hanno rovinato tutta la vita…
E costoro sarebbero custodi di progetti educativi?
e vero quel che diceva il filosofo tedesco…col prete non ci sono ragioni ma solo le manette,quel che dice è gravissimo,e giustificare un crimine ,poiche è perdonabile nel confessionale ,qui dovrebbe scattare la prigione è basta,senza sè e maììe una cosa allucinante,comunque l attenuante e che il gregge e il vero colpevole se il tiranno spadroneggia.
progetti di distruzione del anima umana conosconoììì
Confessione: Sacramento per cui il sacerdote si dispone a perdonare i peccati grossi in cambio del piacere di sentirsi raccontare quelli piccoli.
Cristiano: Seguace degli insegnamenti di Cristo finché questi non contraddicano i peccati cui indulge più volentieri.
Entrambe le citazioni da: “il dizionario del diavolo” di Ambrose Bierce.
IL titolo dell’ultimissima è assurdo.
Sembra che la pedofilia si perdoni, mentre l’aborto no.
Il che è falso.
Ambedue sono peccati, ambedue possono essere perdonati.
Ma l’astio del popolo va tenuto ben caldo
e quindi bisogna gettargli ossa su cui accapigliarsi,
e se la notizia non c’è, bisogna crearla.
anche senza doverle creare, le notizie, questi avvoltoi vanno rimessi al loro posto.
cioè fuori dal potere politico ed economico. Fanno danni da 2000 anni è ora di fermarli.
ma va là.
Sì, Massimiliano, è vero quello che dici. E va aggiunta un’altra cosa sulle battute fatte sopra sul segreto della confessione: un impiegato di banca che rivela qualcosa su due soldi è licenziato, un giudice che rivela qualcosa di segreto d’ufficio va sotto processo, un medico che rivela qualcosa sulle malattie va contro i dati sensibili, un prete che confessa raccogliendo la fiducia di qualcuno è omertoso. Ma vi rendete conto di quale aberrante ragionamento siete capaci pur di denigrare?
E’ orrobile la pedofolia ed è orribile l’aborto. Ambedue sono atrocità: per quanto riguarda il perdono di Dio vale la stessa rgola per ambedue checchè vogliano lasciare intendere i pregiudizi sopra espressi.
E anche la vostra cattiveria può essere perdonata, a condizione che…
Ed ora avanti con gli insulti, come le altre volte, dal momento che in questo sito, aperto a tutti, si permette però solo un modo di pensare
– un impiegato di banca che rivela qualcosa su due soldi è licenziato,
– un giudice che rivela qualcosa di segreto d’ufficio va sotto processo,
– un medico che rivela qualcosa sulle malattie va contro i dati sensibili,
che io sappia in tutti questi casi, in presenza di reato, una ingiunzione di un tribunale permette la sospensione del segreto professionale, nel caso del prete questo non è possibile, in questo senso è omertoso.
– E’ orrobile la pedofolia ed è orribile l’aborto. Ambedue sono atrocità
certo, infatti il suddetto monsignore li ha equiparati, vero? non mi pare proprio!
“Nel caso specifico è chiaro che la Chiesa vuole tutelare al massimo la vita della persona più debole, più fragile, e cosa c’è di più inerme di una vita che è in divenire e non è ancora nata?» (parole del Monsignore pubblicate sul Messaggero)”
Sinceramente, ma davvero pensate (gero e massimiliano, nello specifico) che la vita di un embrione abbia piu valore di quella di un bambino già nato, cosciente, che respira, gioca, sorride, parla, pensa, e la cui vita viene rovinata per sempre da una violenza?
Per la verità il titolo è poco dissimile da quello originale del Messaggero (“Monsignor Girotti: più facile assolvere un pedofilo pentito che una donna che ha abortito”) che non è propriamente un giornale di atei…
i giornali … e i loro titoli poi … !
Da un punto di vista tecnico, per assolvere dall’aborto bisogna chiedere il permesso del vescovo (peccato “riservato”), quindi la trafila è un pelo più lunga.
Mentre per la pedofilia no.
Ma direi che qui sorge la enorme difficoltà di sapere se il pedofilo è davvero pentito.
E’ chiaro che il confessore non può andare a denunciarlo, ma mi parrebbe anche logico che l’assoluzione fosse, come per ogni peccato, subordinata alla riparazione del male fatto, che potrebbe voler dire costituirsi e risarcire.
Dopo forse si può anche credere che è davvero pentito.
(ma l’intervistatore si vede che non conosceva il catechismo e ha fatto domande un po’ superficiali)
Sinceramente, ma davvero pensate che la vita di un embrione abbia piu valore di quella di un bambino …
Per chi pensa che l’embrione è niente, il problema non si pone.
Quanto a me non mi va certo di fare classifiçhe su queste cose
(qui non siamo in una sessione di quodlibetali)
(ma l’intervistatore si vede che non conosceva il catechismo e ha fatto domande un po’ superficiali)
alle quali il monsignore, che di catechismo dovrebbe intendersene un po’, ha risposto in un certo modo…
“Per chi pensa che l’embrione è niente, il problema non si pone.”
nessuno pensa che l’embrione è niente. Ciò che si dice, che IO dico, è che ritengo la pedofilia un crimine le cui vittime sono bambini vivi e coscenti, e che mettere sullo stesso piano un bambino (o una donna) già nato ad un embrione è criminale.
“Da un punto di vista tecnico, per assolvere dall’aborto bisogna chiedere il permesso del vescovo (peccato “riservato”), quindi la trafila è un pelo più lunga.
Mentre per la pedofilia no.”
appunto
“E’ chiaro che il confessore non può andare a denunciarlo,”
non è chiaro affatto!
“ma mi parrebbe anche logico che l’assoluzione fosse, come per ogni peccato, subordinata alla riparazione del male fatto, che potrebbe voler dire costituirsi e risarcire.”
e non mi pare proprio che sia cosi, visto che le voci che vengono dalla chiesa vanno sempre in direzione opposta (vedi la diocesi di Bolzano che non dice “andate alla polizia a denunciare”, ma dice “ditelo a noi e noi vedremo poi di agire di conseguenza”)… non è molto credibile il tuo ragionamento.
@massimiliano f
Tutti gli studi sia criminologici che psicoterapeutici indicano in modo chiaro che dalla pedofilia NON si guarisce quindi la tua osservazione è priva di alcun fondamento. La colpevole complicità di cui la chiesa cattolica è accusata è basata sul fatto che coprire un pedofilo equivale a rendersi complice dei crimini passati e futuri.
Non credo che il problema per noi razionalisti sia il fatto di “perdonare” o meno un qualcosa… (perdonare da chi poi?). Ma il fatto che la pedofilia venga considerata “lieve” di fronte ad un qualcosa che per decreto divino (una sorta di decreto interpretativo pure questo) è definita come omicidio.
E un modo per giustificare (ma implicitamente quindi se ne ammette la colpa, nota bene) la pedefolia.
“Lieve”?
“Giustifiçare la pedofilia”?
no, no, la pistola sono io che perdo tempo a leggervi
Vallo a dire a Don Marco Dessì, prete pedofilo condannato dalla magistratura (e poi cacciato via dalla Chiesa) dopo 15 anni di violenze ai danni dei bambini del Coro dei Getsemani in Nicaragua.
I suoi seguaci fecero addirittura delle manifestazioni strillando che era un “santo benefattore”, un “angelo sceso dal cielo” e che era “tutto un complotto per far soldi”.
Il Vaticano sapeva TUTTO di lui dal 1991 e non fece NULLA per fermarlo, finchè nel 2006 il verme fu smascherato da un dentista. Ora è in carcere a Sulmona: 8 anni (una bazzecola per quello che ha fatto).
Dessì è stato cacciato fuori dalla Chiesa SOLO a febbraio 2010. DUEMILADIECI!
Uno schifo immane!
Alla fine l’anno sputato il rospo!
Coraggio Girotti, ripetilo in faccia ai genitori di un bambino sodomizzato da un prete…
Rischi seriamente di conoscere l’inferno prima dei termini naturali.
A proposito di penitenzieri, ieri sera alle Iene:
http://www.youtube.com/watch?v=EY_cO9hZ6nE
Scusate “hanno”
“dinnanzi a casi di persone consacrate soggette a disordini morali costanti e gravi (sottolineo, costanti e gravi) il confessore dopo aver, senza successo messo in atto tutti i tentativi per ottenere l’assoluzione consiglierà di abbandonare la vita ecclesiastica”…questi vivono fuori dal mondo, hanno una scala di valori completamente sballata, al primo posto non c’è la persona ma l’abito talare
certo che è troppo facile disprezzare questi personaggi che antepongono lo sporcacciamento di una ridicola ostia ad un reato di pedofilia.
c’è come un vezzo, da parte di noi atei militanti, a sogghignare sarcastici e disgustati di fronte ad un tale ripugnante modo di pensare.
va bene il dileggio, ma ricordiamoci sempre che è tragico e pericoloso che ci sia gente che ragiona così.
Qualcuno ha visto linea notte del tg3 ieri sera? Ospite era don Filippo Di Giacomo.
Nell’unita’ di ieri minimizzava i dati sulla pedofilia nel clero, facendo seguire al fatto che dato che in Irlanda solo il 10% degli abusi denunciato e’ fondato, il restante 90% e’ falso. In piu’ agiungeva: “C’è una latente, oscura vena fascista in questo accanito tentativo di voler esorcizzare in salsa clericale un problema, quello dell’uso e dell’abuso dei bambini, che a livello globale è beceramente strutturato in ogni categoria professionale.”
Al tg3, dopo un servizio che contiene alcune inesattezze (a favore della chiesa, of course), il prete riprende con la tesi dell'”oscura vena fascista” contro la chiesa, confrontando la condanna a una professoressa per abusi, con il caso del fratello del papa, per il quale “si pretendevano le scuse di Mons. Ratzinger per uno schiaffone dato negli anni 70”.
Come, uno schiaffo!? Ma se lui stesso ha detto che stava male a darli ma poi ha smesso nell’80 quando finalmente la legge ha pensato bene di impedire punizioni corporali?
Ovviamente nessun giornalista in studio ha avuto l’ardire di sbugiardare il don in diretta.
L’articolo e soprattutto il titolo sono molto fuorvianti. Non è questione di gravità né di perdono (sempre possibile, ovviamente). La scomunica è prevista dalla Chiesa specificamente per quei peccati che mettono in discussione la teologia morale e pretendono di essere giustificati (es. essere sinceramente e coerentemente comunisti, quindi atei, peccato sicuramente molto meno grave di tanti altri). Nel caso della pedofilia la dottrina della Chiesa non è mai stata in discussione né può esistere giustificazione alcuna.
Perchè per essere ateo bisogna essere comunisti.
Infantile,dimmi che non sei tu Kurt.
Rettifico comunista e non comunisti.
“per essere ateo bisogna essere comunisti”
ma non penso proprio, ripassati le regole elementari della logica dei predicati
Non so se ti rendi conto ma stai peggerando la situazione (se possibile).
perché, di grazia?
Kurt, fammi capire. Per la chiesa è meglio essere pedofili che comunisti perchè questi mettono in discussione la teologia morale e pertanto questi vanno scomunicati e i preti pedofili no perchè non è previsto tale peccato?
sei veramente in malafede
visto che tu non sei in malafede e sei cattolico per ovvie ragioni teologiche, spiegaci per quale c. di motivo non è stata emanata una scomunica ufficiale per i prelati pedofili.
Dimenticavo “perinde ac cadaver”. Rispettare le regole solo in quanto regole senza entrare nel merito. La chiesa non può fare piazza pulita delle ambiguità, perversioni e crimini sessuali, rimarrebbe vuota. Già Petrarca denunciava gli abusi sui minori. Centinaia di anni ed è tutto immutato. Ma lo dice il cielo e quindi è giusto. Ma perchè prendersela con uno dei padri della logica, il cristianesimo non è già abbastanza ridicolo?
Si può essere atei anche fingendo di essere cattolici per mettere le mani sull’amministrazione del patrimonio della chiesa e sulle sue banche.
La CCAR non apprezza la sincerità.
“e sottolineo costanti e gravi”, cioè di quanti ne deve abusare prima che si intervenga? Prima che almeno diventi un “peccato speciale”? Maledetti.
Un vescovo è l’episcopo, il meglio che l’ecclesia possa produrre… di conseguenza se questo è il livello dei vescovi, consiglio ai cosiddetti “fedeli” di ravvedersi prima di diventare “complici”…
A me sembra che il virgolettato non sia per nulla fuorviante, e che la verità di intenti del monsignore in questione appaia in tutta la sua desolante squallidità. Cioé che la religione giustifica tutto ai suoi aderenti…
Segnalo anche questo articolo di Stefano Rodotà: http://temi.repubblica.it/micromega-online/laicita-e-governo-sulla-vita-padroni-della-nostra-esistenza/
Sono nauseato.
Qui stiamo ai livelli del “lato oscuro della forza”.
Mi piacerebbe che uno dei credenti mi approfondisse il discorso relativo al superpotere di “perdonare” uno che l’ha fatta veramente sporca ed il riflesso di questo “perdono” nella vita di chi ha subito l’abuso.
Per onestà intellettuale chiarisco che a mio avviso il perdono di un prete non vale una cippa di niente!
Bleah!
appunto, allora di che parliamo?
C’è l’hai la tua da raccontare al riguardo?
Chiariscimi il problema che ho posto che magari mi converto!
Innanzitutto se non c’è sincero pentimento non c’è nemmeno perdono. Poi il perdono è solo di Cristo, non del prete che confessa né tantomeno della vittima, che non è tenuta a perdonare. Quindi se la vittima non crede in Cristo non c’è alcun predono, mentre se ci crede sa che è VERO perdono, che non implica in nessun modo alcuna giustificazione.
Apprezzo il “non implica in nessun modo alcuna giustificazione”.
Ma ritornando al superpotere, se “il perdono è solo di Cristo” perchè è il prete a dispensarlo?
Come mai, poi, la sua realtà è relativizzata alle credenze della vittima (“se la vittima non crede in Cristo non c’è alcun predono”)?
1) perché l’ha deciso Cristo stesso
2) solo dal punto di vista della vittima, l’avevo omesso per brevità
Sto cercando di capire il rapporto che c’è secondo te tra prete e criminale ed il riflesso sulla vittima.
Da quello che dici deduco che
-il prete è canalizzatore di potere della divinità
-se io subisco un grave danno e perdono chi me lo ha fatto, non sono io a perdonare ma la divinità e solo nel caso in cui io sia credente.
E’ corretto dal tuo punto di vista?
Nel mio caso, non credente, come chiamate il mio perdono?
@ Kurt
Non c’era qualcosa tipo: prima di riconciliarti con dio riconciliati con tuo fratello? Il primo è il fratello, non dio o il prete!
E come si pesa il “sincero pentimento”? Quand’è che Cristo personalmente ha deciso cosa e chi perdonare? Qualcuno ha le registrazioni audio? O si crede a quello che qualcuno ha riportato dopo centinaia di anni, che è stato filtrato in migliaia di edizioni, purgato, rivisto, omesso e mai considerato? E che fine ha fatto la Logica? Più che credenza è fede per delega in delega agli ipotetici delegati.
“A me non è successo mai ma a mio cugggino….”
…E anche questo, anche se probabilmente lo conoscete già:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/festa-della-donna-una-vittoria-arriva-dalla-polonia/
questa è cattiva ma se la meritano…..ah se la madre di quei preti pedofili avesse abortito!
In una precedente News, parlando di un prete pedofilo, qualcuno aveva ricordato che è una patologia curabile ma da cui non si guarisce.
Questa volta nessuno si è ricordato che è una patologia e giù a scandalizzarsi.
Concordo con Massimiliano f. che un pedofilo, prete o no, che si confessa non può essere assolto se non ripara al male fatto e, aggiungo io, se non va a farsi curare.
“L’intervistatore chiede se il confessore possa denunciare il colpevole all’autorità giudiziaria e Girotti risponde in maniera secca: “Assolutamente no. Il confessore non solo non può imporgli l’autodenuncia, ma non può nemmeno recarsi da un magistrato per denunciarlo. Romperebbe il sigillo sacramentale. Una cosa gravissima. Se lo facesse il confessore incorrerebbe nella scomunica ipso facto, immediata.”
Che m…e di uomini. E’ proprio vero la religione genera mostri. Questi considerano più grave la scomunica piuttosto che la giustizia (tranne nel caso di aborto, che per decreto “interpretativo” divino è considerato particolarmente grave). La loro morale fa schifo. Sono osceni.
ma sai leggere?
Purtroppo gli strumenti per l’omertá li abbiamo forniti noi (grazie Bettino!). L’art. 4 della legge 25 marzo 1985, n. 121 (ratifica del nuovo Concordato) dice:
Gli ecclesiastici non sono tenuti a dare a magistrati o ad altra autorità informazioni su persone o materie di cui siano venuti a conoscenza per ragione del loro ministero.
Scusa ma chi si andrebbe più a confessare se il sacerdote spifferasse i reati alla polizia? E come faresti comunque a sapere se uno ha confessato o no un delitto?
L’ho già ripetuto altre volte, e rischio di essere noioso, ma di fronte a sortite simili non posso fare a meno di ripeterlo ancora una volta: il vero problema non sono tanto le m e r d e inferiori come questo qui; se fossero isolati tutto sommato non ci sarebbero grossi problemi. Il problema sono quelli – come ha già fatto qualche mentecattolico qui – che trovano il modo di difenderli, di minimizzare, che gli trovano tutte le giustificazioni più oscene e inascoltabili, e quelli che “bisogna rispettare la loro idea” oppure “d’altra parte dal loro punto di vista é giusto” o anche che “non bisogna insultare” e “bisogna portare rispetto” e giù coi più squallidi bizantinismi, sottigliezze e laide ipocrisie, anche di fronte ad un’evidente atrocità come la pedofilia. Ripeto, io li considero tutti esseri inferiori (e di parecchio), nè più nè meno.
Ed é bene, da parte nostra, come é già stato detto, cercare di evidenziare tutto questo il più possibile.
Ripeto, io li considero tutti esseri inferiori (e di parecchio), nè più nè meno.
Ecco, bravo, evidenzialo bene il tuo pensiero, così chi passa di qui per caso capisce subito chi sono i fans dell’ UAAR.
Più facile che capisca chi siete voi.
Il confessionale è sempre stato il posto dove il prete raccoglieva informazioni per ricattare, calunniare o estorcere per ricavarne beni, vantaggi e profitti per la Chiesa. La norma della non violazione del sigillo sacramentale è stata introdotta per evitare che un prelato confidandosi con qualcuno mettesse in pericolo tali profitti che rischiavano di sfuggire dalle grinfie del potere clericale.
ma chi te l’ha raccontata questa storiella?
Ti dice niente le spiate per la santa inquisizione con la confisca dei beni del malcapitato anche se innocente?.
sì mi dice che non sai nemmeno distinguere due cose diverse
Illuminami, senza accendere un rogo però.
ma capisci a che livello è questa gente?
Kurt
solo i troll sono obbligati a provare quello che scrivono 🙂
I troll tipo kurt sono obbligati anche a lasciare il recapito del loro psichiatra.
“L’intervistatore chiede se il confessore possa denunciare il colpevole all’autorità giudiziaria e Girotti risponde in maniera secca: “Assolutamente no. Il confessore non solo non può imporgli l’autodenuncia, ma non può nemmeno recarsi da un magistrato per denunciarlo. Romperebbe il sigillo sacramentale. Una cosa gravissima. Se lo facesse il confessore incorrerebbe nella scomunica ipso facto, immediata.”
Ma dice sul serio, oppure ha esagerato con la consacrazione del vino, ed era ubriaco e strafatto quando ha rilasciato l’intervista???….Quest’essere immondo, sostiene che sarebbe meglio tacere e coprire un pedofilo, piuttosto che essere scomunicati e rompere il “sigillo sacramentale”???….Ma dico, siamo pazzi???
So’ io dove glielo metterei il sigillo…!
A volte una “santa lettera anonima” potrebbe risolvere il problema di coscienza per chi crede di averlo.
ma che str…ata è?
Ok io pure a corto di materia grigia, ma dalle parole del monsignore e dagli interventi degli utenti cattolici ho dedotto quanto segue:
1) l’aborto è più grave della pedofilia
2) la pedofilia è grave quanto la dissacrazione di un sacramento (dissacrare un ostia, rompere il segreto confessionale)
3) il prete che stupra un bambino e lo confessa resta protetto al suo posto
4) il prete che denuncia un collega che glia confessato di aver stuprato un bambino viene scomunicato.
5) Secondo i cattolici se il confessore denuncia pedofili e mafiosi la gente normale non andrebbe più a confessare i propri peccatucci d’invidia, onanismo, ecc. (Il che è come dire che se un psichiatra denuncia un cliente pedofilo, itutti gli altri pazienti fuggono…. assurdo).
6) anche se il confessore non ha il minimo modo di valutare il grado di pentimento nè la cessazione degli stupri su bambini ha comunque il dovere di impartire l’assoluzione (e le varie ave marie, pater ave gloria di rito) e proteggere il collega pedofila stando zitto.
Kurt, brendan ho sbagliato a capire qualcosa?
Perchè se ho capito è assolutamente agghiacciante la vostra mentalità sia per l’accettazione supina di certe barbarie, sia perchè ritenete più affidabile uno che protegge pedofili rispetto ad un prete che protegge i bambini.
Veramente… se sbaglio cercate di spiegarvi meglio per cortesia.
mi è bastato arrivare alla terza riga per capire che sei in malafede
basta vedere che non provi neanche a rispondere per capire che la mala fede e’ tutta tua!!
Giustamente Mauro Ghislandi ha postato il fulcro della questione, con la legge dell’85
“Gli ecclesiastici non sono tenuti a dare a magistrati o ad altra autorità informazioni su persone o materie di cui siano venuti a conoscenza per ragione del loro ministero.”
Che cosa vuol dire esattamente “in ragione del loro ministero”? Non stiamo parlando di confessione. La confessione e’ l’alibi, e’ il solito trastullo dogmatico per confondere le idee.
E’ necessario confessare un pedofilo per sapere cosa fa? No. A Georg Ratzinger avevano parlato i bambini, ma lui non da’ peso alla faccenda: potrebbe andare oltre, volendo, non e’ legato a nessun “segreto professionale, ma si brucerebbe la carriera”. Nel caso di Maciel, molti si sono fatti avanti, sin dagli anni 50 con lettere ai propri superiori, ma fino al 2006 Maciel e’ intoccabile, nessun sigillo confessionale del menga. Non mi si dica che l’unico modo per capire chi e’ un pedofilo e’ il confessionale, secondo me tra di loro sanno benissimo chi ha o non ha certi vizietti, tanto e’ vero che li trasferiscono: cosa fanno, la confession hour tutti insieme per sigillarsi la bocca?
Semplicemente il clero in quanto tale non e’ tenuto al rispetto delle leggi dello stato.
grazie sandra, hai dimostrato che non esiste conflitto tra sigillo sacramentale e contrasto della pedofilia
Semplicemente esiste un abisso tra una persona con una coscienza e un prete.
Nell’intervista a Georg Raztinger che non e’ stata tradotta e diffusa sui media italiani, alla domanda sui pesanti maltrattamenti fisici inflitti ai ragazzi, lui risponde che loro ne avevano parlato, ma che lui non pensava fosse cosi’ grave. Sapeva che questi ragazzini venivano picchiati, brutalizzati, riempiti di lividi, che c’era chi tentava il suicidio, chi ci riusciva…. ed e’ arrivato a pensare solo alla sua carriera. Non era capace di insegnare musica senza prenderli a schiaffi! Cos’e’ poi un vizio di famiglia? Perche’ avrai visto in rete il filmato del papa, ancora card. Ratzinger, che infastidito dalla domanda del giornalista sulla pedofilia, gli molla uno schiaffo sulla mano???
Il sigillo sacramentale e’ aria fritta.
Sigillo sacramentale ,vincolo di segretezza assoluta, a cui il diritto canonico assoggetta i sacerdoti, per quanto riguarda qualunque informaziona appresa nel corso del sacramento della Confessione o in situazioni analoghe.
Roba da chiodi !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il confessore che tace su un crimine da al colpevole quel diritto di asilo che un tempo esisteva per chi si rifugiava in una chiesa dopo avere commesso un crimine.
Questo diritto della CCAR assomiglia un pò all’immunità dalle leggi penali e civili del clero nel Piemonte Sabaudo, quando nel 1852 le leggi Siccardi abolirono il foro ecclesiastico che solo poteva processare i sacerdoti.
Il problema fondamentale è che il clero si considera come una sorta di stato disposto trasversalmente in altri stati dei quali non condivide tutte le leggi. Esempio: se la chiesa avesse pieno potere temporale e potesse legiferare in materia civile e penale l’aborto sarebbe illegale in Italia e punito severamente, ed è solo uno dei tantissimi esempi che si potrebbero fare. Questo avviene perchè la chiesa non distingue tra peccato e reato, separazione che è una delle conquiste e dei progressi fondamentali del diritto moderno. Altro esempio: avere rapporti omosessuali tra adulti consenzienti è peccato per la chiesa ma non reato per il nostro codice penale. Se la chiesa avesse potere temporale – e sappiamo bene quanto gli piacerebbe! – lo tratterebbe e quindi punirebbe anche come reato. Gli ecclesiastici hanno inculcata questa visione profondamente distorta del loro essere cittadini che però basano il loro operato sul catechismo della chiesa cattolica più che sulla costituzione italiana. Io trovo che questo sia un fattore gravemente disturbante dell’appartenenza alla comunità civile del nostro paese.
la Chiesa distingue benissimo tra peccato e reato, informati prima di sparare cavolate; anch’io baso il mio operato più sul catechismo che sulla costituzione e sarei un pazzo a fare il contrario
Mi sembra che gli esempi che ho citato illustrino chiaramente quale sia il mio argomento: la chiesa accetta – perchè non può fare diversamente – che certi peccati non costituiscano reato ma è solo perchè non ha la possibilità di impostare un codice penale fondato sulla teologia. Argomenta nel merito o riporta altri esempi che contestino quanto sostengo.
Kurt, quindi il catechismo autorizza, non solo a non denunciare un pedofilo, a trasferirlo in altra sede in modo che molesti altri bambini. Amen.
ma non penso proprio
@ Kurt Godel
Ho risposto alla tua provocatoria e non argomentata risposta al mio post sollecitando una spiegazione delle tue affermazioni. Mi interessa molto il tuo punto di vista sulla questione che ho sollevato ma, ripeto, strettamente nel merito e con esempi chiari come ho fatto io.
Non per questo vai contro la costituzione, che garantisce la tua libertà religiosa
Brendan c’è differenza fra libertà religiosa e complicità in un reato. Se non denunci all’autorità competente una persona che sai avere commesso un reato diventi suo complice.
Se non denunci un pedofilo reo confesso sei suo complice, è come se gli tenessi fermi i bambini mentre li stupra moralmente parlando. Legalmente sei complice.
Tutti gli abusi su minore perpetrati dalla confessione in avanti sono anche colpa del confessore, che potendo fermare il colpevole, ha invece preferito proteggerlo per non recare un danno d’immagine alla propria categoria.
Se poi per te libertà religiosa significa infrangere le leggi dello stato e trattare le vittime come feccia per proteggere i pedofili… non sò cosa dirti a parte che la tua scala di valori è veramente disumana e riprovevole.
Ho capito che anche a te come ai preti piace fare i propri porci comodi senza essere condannati. Quattro pater, ave e gloria e oplà rimessi i peccati e rifatta la verginità morale.
il post è per il solito kurt
Kurt, hai gia’ letto l’ultima su Ratzinger?
sembra che la responsabilità fosse del vicario, ma ovviamente qui dove domina il dubbio, la ricerca dei fatti concreti, l’estremo rigore nell’analisi dei dati, questa ipotesi non può essere nemmeno presa in considerazione…
Il sueddeutchezeitung scrive:
“Mit Wissen des heutigen Papstes kam in den achtziger Jahren ein einschlägig belasteter Pfarrer nach München. Dort missbrauchte er erneut Jugendliche – und arbeitet noch heute als Seelsorger in Oberbayern.”
Vai a leggere anche il sito della BBC (non fidarti di quello che scrivono da noi).
E’ in fondo molto semplice: per trasferire un prete pedofilo dal nord-reno Westfalia alla Baviera, chi deve dare l’approvazione? E quanto e’ probabile che chi fa questi passaggi nasconda qualcosa al suo diretto superiore?
Comunque a Ratzinger e’ andata ancora bene, perche’ nel frattempo era stato promosso a Roma (quando si dice la fortuna…) e il parroco aveva molestato altri minori. Ah, ovviamente e’ ancora in servizio in Baviera. Ma si sa, il sigillo…..
kurt, se l’ex cardinale ora vestito di bianco è coerente con se stesso in quanto autore del Crimen Sollicitationis, la notizia è perfettamente plausibile.
ed anche se fosse colpa di qualcun altro (ahahahah) il crimine risulterebbe forse cancellato? senza contare che quel qualcun altro stava eseguendo appunto le direttive del Crimen.
sbaglio kurt?
Ma che schifo questo Girotti, che schifo questi cristiani…
@painkiller
hai capito solo il punto 4), questo dimostra la tua malafede, il mio intervento era cristallino
fascisti arroganti facce di c. meritate solo disprezzo!!!
scusate ho scordato il soggetto nel mio post qui sopra; parlavo dei gonelloni neri naturalmente.
Oh, be’, se l’aborto è paragonabile alla profanazione dell’eucarestia, allora non è che si tratti di quel gran peccato, nè! Dunque, da oggi, tutti giù ad abortire nella consapevolezza che abortire equivale a maltrattare un pezzetto di pane! Mi sa che questo Girotti non ha le idee ben chiare. Ma chi è?
nella loro pseudo logica quel pezzetto di pane diventa carne 🙂 non ricordi? lo ripeto, inutile tentare il dialogo con si ritiene infallibile.
inutile tentare un dialogo con chi non capisce (o fa finta di non capire) quello che legge
guarda che l’unico che si ritiene infallibile è il tuo stregone bianco (solo quando parla ex cathedra, sia ben chiaro. e chi lo decide quando parla ex cathedra? ahahahahahaha)
Si chiama transustanziazione,caro stefanof. cerca di essere più tecnico
altrimenti Kurt non capisce .
Kurt Godel risponde:
venerdì 12 marzo 2010 alle 20:56
inutile tentare un dialogo con chi non capisce (o fa finta di non capire) quello che legge.
_____
E allora abbandonaci Kurt,noi non capiamo,
ma potrebbe essere che tu non ti spieghi o non ti vuoi spiegare, visto e considerato
che comunque quello che dici non viene capito non sprecare tempo e adesso
che viene il bel tempo vattene al mare o cucinati una bella torta di mele e apri
una bottiglia di champagne in stile puro edonistico o organizza un baccanale,
insomma Kurt noi non vogliamo soffrire,se tu vuoi appenarti per le sorti dell’umanità,
fallo ma non ci rompere.
E un sacco di volte che te lo dico ma tu sei tosto,ultimamente sei andato un pò giù come
argomentazioni sei noioso.
“Viziosa è ogni specie di contronatura. La varietà d’uomo più viziosa è il prete: egli insegna la contronatura. Contro di lui non si hanno argomentazioni, si ha la galera” (F. W. Nietzsche, “Anticristo: La maledizione del cristianesimo”)
Visto immagini mons. dichiarante in oggetto Stop
Sembra tanto brav’uomo Stop
Pregasi Kurt notiziare in merito stop
Firmato un contribuente italiano all’ 8 per mille,con quello che pago , anzi no
io non pago, dò alla chiesa Valdese
Lo darò anche io alla Chiesa Valdese, ma a questo punto … si potrebbe fare un accordo con i valdesi, almeno 50 e 50.
Kurt Godel risponde:
venerdì 12 marzo 2010 alle 18:26
…..anch’io baso il mio operato più sul catechismo che sulla costituzione e sarei un pazzo a fare il contrario.
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Kurt tu sei libero di scrivere su questo blog perchè la costituzione te ne dà il diritto,
non mi risulta che il catechismo faccia la stessa cosa,anzi se fossimo
una teocrazia tenuta in piedi da un popolo tenuto volutamente ignorante,
l’UAAR non esisterebbe come sostenuto da un noto prete assorto alle cronache per una
dichiarazione aberrante a tal proposito.
Medita Kurt, medita.
E’ più facile l’indulgenza verso le debolezze che ci vincono… è d’accordo monsignore ? 😯
Quoto in pieno con chi fa questo distinguo, che sottoscrivo.
L’aborto potrebbe (dico “potrebbe”) sotto certe linee politiche essere considerato un omicidio, ma questo verrebbe perdonato, perché è un peccato, seppur mortale, comunque un peccato. Ma “chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina d’asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare. ( Matteo 18:6)” e questo è Parola di Gesù.
Hanno poco da predicare e da rivoltare le regole i prelati dal colletto rosso. compreso colui che predica dal balcone. Devono trovare il loro destino.
Io da piccolo sono stato vittima di un prete, che godeva della fiducia di mia madre. Ricordo ancora le sue mani mentre frugavano tra i miei genitali e il sapore dolciastro della sua lingua nella mia bocca.
Ora non c’è più, morto a causa di un tumore al cervello. Pace all’anima sua. Io l’ho perdonato, perché so che è stata vittima del sistema, che vuole insistere nel soffocare quel bisogno primario di sessualità che, anche i preti, in quanto uomini, debbono soddisfare (v. Reich). Il celibato ecclesiastico è la causa prima di questo vizio; la seconda è l’educazione del seminario, la terza è l’esempio marcio della storia della chiesa, che di nefandezze ne ha compiute tante (ha chiesto perdono? Di cosa? Voglio l’elenco, per favore… Pretendo il Cosa, il Quando e il Come, circa i crimini per i quali chiedi il perdono).
Sta saltando tutto, ragazzi, finalmente. Il vero Cristo verrà riscoperto e denunciato il perverso gioco di potere millenario della Santa Chiesa Romana.
E Benedetto (eufemismo autoreferenziale) XVI sarà l’ultimo dei papi.
Evviva. Ben venga a galla tutto il torbido marciume. E’ ora di pulizie straordinarie.
Toni
Kurt Godel risponde:
venerdì 12 marzo 2010 alle 20:56
inutile tentare un dialogo con chi non capisce (o fa finta di non capire) quello che legge
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1) Per una volta (per tuo sbaglio) ti do ragione
2) Che cavolo ci fai ancora qua?
Semplicemente i pedofili si perdonano solo ed esclusivamente tra di loro , non mi vengono in mente eccezioni, e a voi ?
Vada per la pedofilia, ma per questi anche l’omicidio è un fatto meno grave dell’aborto! Secondo la lineare e santa logica della Chiesa uccidere una persona è meno grave che interrompere un processo vitale che ancora non è persona, motivazione: quest’ultimo è più “inerme”, stando a questa logica uccidere una formica dovrebbe essere più grave che uccidere un leopardo, perché la formica è più inerme, uccidere una ameba dovrebbere essere più grave che uccidere un gatto, uccidere delle cellule più grave che uccidere un organismo…per l’omicidio è possibile l’assoluzione diretta, per l’aborto serve una speciale dispensa…inoltre, l’aborto rientra tra i sommi peccati insieme alla profanazione dell’ostia, ergo per la chiesa devitalizzare il materiale embrionale, nonché profanare un’ostia, è più grave che uccidere una persona!
Chi non si sbattezza, a questo punto, non puo’ non sentirsi complice di questa gente.