L’Aquila, anche il vescovo contestato

Il “popolo delle carriole” ne ha per tutti, anche per il vescovo ausiliare. Nel corso della ormai tradizionale protesta domenicale a L’Aquila è infatti comparso ieri anche mons. Giovanni D’Ercole: armato di pala, ha cominciato a sua volta a scavare. Diversi manifestanti l’hanno contestato: “sei venuto per le telecamere, vuoi solo farti vedere”. Federico Bologna del Comitato 3e32 ha puntualizzato: a nessuno è precluso di scavare, ma “mercoledì abbiamo scritto una lettera aperta invitando i politici a tenersi fuori dalla manifestazione, e spesso i vescovi sono più politici dei politici”. Secondo Bologna, sono soprattutto la vicenda della casa dello studente (costruita su un terreno della curia con 7,5 milioni di euro donati dalla Regione Lombardia del ciellino Formigoni) e la decisione di non espropriare proprio i terreni di proprietà della diocesi a suscitare perplessità sulle gerarchie ecclesiastiche.

Archiviato in: Generale

37 commenti

libero

Indiscutibilmente le cose stanno cambiando.
Primi passi di laicità popolare.

Sandra

Marzo 2010 – Al momento, l’unico intervento della Chiesa aquilana è stato denunciato dal “Comitato 3 e 32″ che ha spiegato come Guido Bertolaso avesse deciso, insieme al sindaco Cialente, di consegnare Piazza D’Armi ai celestini per permettere loro di costruire la loro nuova mensa.
I comitati, ovviamente, chiedevano che lo spazio rimanesse pubblico e adibito a parco.

“Ci sono altre zone – spiegavano in un comunicato – dove il progetto della mensa – finanziato tra gli altri da Protezione Civile, Carispaq e il quotidiano Il Centro – può essere collocata. In uno dei tanti terreni della Chiesa ad esempio. Siamo stufi che gli interessi della Chiesa siano sempre privilegiati e il caso della nuova Casa dello studente lo conferma”.

nullità

quindi volevano fare una caritatevole mensa…

…in terreni pubblici che poi diventano automaticamente proprietà della Chiesa?

ho capito bene???

Paul Manoni

Caro Sig. Bologna,
L’UAAR invito’ il Ministro dell’economia G. Tremonti, a devolvere il ricavato dell’8X1000 in favore dei terremotati abruzzesi. Indovini un po’ che fine fecero invece quei soldi???
E’ ora che le persone comincino a farsele certe domande!

Ivano

Complimenti al Sig. Bologna e ai cittadini aquilani che hanno finalmente capito quanto danno produce alla società italiana la CCAR con tutti i privilegi che le vengono concessi (senza ritegno alcuno) da parte dei politici di qualunque schieramento. E’ una vergogna che deve finire! Coraggio, dunque, e lottiamo uniti contro questa iniquità.

Angela

Scriverò a questa Rete per esprimere solidarietà e sostegno alle loro posizioni contro la concessione di privilegi alla chiesa. E’ importante, a mio avviso, non farli sentire soli in questa battaglia così difficile (ahimè, lo sappiamo)….

Sai

“mons. Giovanni D’Ercole: armato di pala, ha cominciato a sua volta a scavare. Diversi manifestanti l’hanno contestato: “sei venuto per le telecamere, vuoi solo farti vedere”.”
Nooooooooooooo ma per una volta che i preti erano alla vanga!
Povero Garibaldi!

POPPER

Gli aquilani sono stanchi di essere strumentalzzati alla politca e dalla ccar.

MicheleB.

Avrei voluto vederlo un vescovo con la pala in mano. Che spettacolo! Dopo 5 secondi di sconosciuto sudore avrà esultato per la propria scelta professionale.

MicheleB.

PS anticipando la trollata più ovvia e scontata: io la pala in mano l’ho tenuta parecchio, sia per mestiere che per impegno domestico. Quindi so benissimo che significa. Il 200% dei vescovi, invece, no.
Andate a lavorare gratis, invece di rompere le gonadi a noi.

Davide Corsaro

Infatti è ovvio, il Vescovo non deve farsi vedere con la pala… deve non farsi affatto vedere aiutando dietro le quinte (soldi, terreni, tutto quello che può servire) secondo messaggio crist… ops… e chi lo ascolta più quel tale crocifisso :-\

robby

vedi quando agli italiani si accorgono di privilegi,sconti.plateali favoreggiamenti,in merito al patrimonio,e includendo i soldi .allora la testa si apre respira,e qui l uaar dovrebbe insistere.

#Aldo#

Bologna: «[…] spesso i vescovi sono più politici dei politici».

«Spesso»? Perché tanta prudenza e il mantenimento implicito di una possibile dicotomia vescovo/politico? Non esiste dicotomia, ma pura identità, per cui possiamo affermare in modo assertivo che vescovi = politici. I vescovi sono dei politici, all’indicativo e senza girarci troppo intorno.

enrico mini

Ma se ormai in itaglia non esistono più Politici, come fanno i vescovi ad essere politici?
Sono rimasti solo loro a fare politica?
La risposta mi inquieta.

Gérard

Ho visto ieri la foto di questo vescovo ” scavando ” con le altre persone dell’ Aquila .
Ma perchè non si era vestito come gli altri anzichè sfoggiare il vestito talare vescovile e il pettorale d’ oro ? Era più che di tutto ridicolo e infantilmente esibizionista .

Focaral

Eh gia’, il terreno e’ ststo preso in prestito alla Curia e dopo tot anni le tornera’ indietro, con tutto quello che ci sara’ sopra. In pratica hanno regalato la casa dello studente alla Chiesa pagandola coi soldi dei cittadini.

POPPER

http://www.repubblica.it/esteri/2010/03/16/news/prete_sospeso-2689454/

Esiste davvero la responsabilità dell’attuale papa, quando era arcivescovo di Monaco di Baviera ed aveva trattato personalmente il trasferimento di un religioso, anche se si asserisce che a sua insaputa il religioso continuava ad essere parroco e ugualmente pedofilo impenitente, il che non mi convince affatto, e a quanto pare nemmeno ha convinto i fedeli che avrebbero contestato il religioso durante una messa e chiesto chiarimenti sulla rsponsabilità delll’attuale papa.

Siamo alle solite o stanno raschiando il fondo del vaso di Pandora? Non vi sono abbastanza prove per chiedere le dimissioni a B16? Ce ne sono eccome, ma vogliono salvargli il fondoschiena assumendosi delle responsabilità che non hanno e non avevano, perchè il papa attuale, a quel tempo, non poteva non sapere, oppure lo spiritio santo lo ha tenuto all’oscuro delle manovre dei suoi subalterni, alché la fede cattolica non lo pptrebbe accettare, diciamo che davanti alle porcate della ccar anche dio si volta dall’altra parte e, dato che rispetta la libertà dei suoi fedeli e sacrdoti, si assenta e se ne leva le mani, più o meno come il buon Pilato.

POPPER

Don Ercole aspira a fare il vescovo con la pala? Ma sul terreno dello Stato o su quello della ccar? Terribile dubbio lo ammetto. La contestazione dei cittadini aquilani nei suoi confronti è legittima e non può essere tacciata di anticlericale come se fosse un crimine esserlo!

“sei venuto per le telecamere, vuoi solo farti vedere”

più o meno come i farisei criticati da gesù nel vangelo, che amavano esibirsi in pubblico per far vedere il loro pregare e la loro carità. Se ben ricordo cristo disse: non fate come loro! Appunto, altro consiglio di gesù disatteso proprio dalla sua stessa chiesa e dai suoi ministri.

agnese l'apostata

non so su altri giornali, ma su epollis, quotidiano gratuito distribuito anche a torino, parlavano semplicemente del vescovo che era andato a spalare…non facevano parola delle contestazioni. un po’ retoricamente, un po’ ingenuamente mi viene da esclamare: che pessima informazione! che ormai è merce consueta
@gerard
hai perfettamente ragione… ma la sua esibizione in quel caso non avrebbe avuto senso!

paniscus

Ma Giovanni d’Ercole era quel prete odiosissimo che una quindicina d’anni fa compariva quasi ogni giorno a rappresentare il punto di vista della chiesa nei talk show televisivi, di una pedanteria e un’untuosità mai viste? Ha fatto una bella carriera, a quanto vedo…

Lisa

nullità

per un attimo avevo pensato che pagasse Boffo.

è solo una maldestra virgola scappata via, l’illusione è durata poco.

la classica poltrona ben stipendiata per farti appoggiare comodamente i piedi alla scrivania.

Commenti chiusi.