Sul sito di Repubblica sono state pubblicate le foto della campagna pubblicitaria lanciata da SROM, un’associazione femminista polacca. Il messaggio, scritto sulla falsariga della pubblicità della Mastercard, è rivolto alle connazionali ed è esplicito: non ricorrete all’aborto clandestina, andatelo a fare legalmente in Gran Bretagna. In Polonia la legge punisce, salvo in rarissimi casi, l’interruzione volontaria di gravidanza.
Polonia, aborto: alle femministe non resta che la pubblicità
18 commenti
Commenti chiusi.
So che una associazione olandese aveva una nave che in acque internazionali dava assistenza per aborti ed RU486, che fine ha fatto ?
Comunque quesa è la dimostrazione della laicità degli italiani, con il Vaticano in casa c’è l’aborto e in Polonia e Irlanda no e sono molto lontane da Roma.
Un paio d’anni fa ha operato anche a largo della Spagna, sempre i acque internazionali.
L’associazione si chiama Women on Waves,
http://www.womenonwaves.org/
Se l’attuale legge sull’aborto ti pare consona ad un paese laico e civile, allora non noti com’è solo un compromesso tra politici e non una vera garanzia per le donne in gravidanza.
Che poi esistano paesi meno laici dell’Italia, certo è vero. Ma non è notando la grandezza dei difetti altrui che si migliora i propri.
“Se l’attuale legge sull’aborto ti pare consona ad un paese laico e civile”
se poi guardiamo anche a come attraverso l’obiezione di coscienza sia strumentalmente boicottata, tutta questa laicità italiana non si nota proprio
spero che questa massa di delinquenti e cialtroni e loro ruffiani,spariscano al piu’ presto dalla civile europa.
vorrei ancora aggiungere una notizia correlata a questa,per far capire quanto oscurantismo e furbizia hanno questi”signori”:in polonia ce una legge che nel caso di separazione di una coppia,sono tenuti anche i nonni a pagare gli alimenti ai figli dei separati.secondo voi,una legge cosi’,da chi e’ stata suggerita???????!
@ Libero
volevi dire “nonostante il vaticano in casa che continua a rompere le p.ll.” ?
Sogno una legge che reciti più o meno così:
“Ogni corpo umano appartiene a chi ci abita dal momento della nascita.
Ogni donna ha il diritto di decidere quando e se diventare madre.
Chiunque eserciti violenza, anche psicologica, per indurre una donna a portare a termine o interrompere una gravidanza, è punibile d’ufficio.
Ogni donna ha il diritto di essere assistita gratuitamente in strutture pubbliche o convenzionate, a pagamento in strutture pubbliche, per un sereno svolgimento o interruzione della gravidanza.”
Questa sarebbe una legge da paese civile!
Sottoscritto!
Andare ad abortire legalmente in Gran Bretagna… Già… Avendo i soldi!
E’ sempre la solita storia: solo chi se lo può permettere può esercitare un diritto che invece dovrebbe essere garantito in patria. Le altre persone si attaccano al tram.
E questo succede ovviamente anche in vaticalia (vedi ad esempio la fecondazione eterologa).
Il messaggio della pubblicità, comunque, recita così: “Biglietto aereo per l’Inghilterra a un prezzo speciale: 70 euro. Accomodation: 56 euro. Aborto in una clinica pubblica: 0 euro. Sollievo dopo una procedura portata avanti in condizioni decenti: non ha prezzo. Per tutto, si paga di meno di un aborto clandestino in Polonia.”
“Condizioni decenti”? Non ne sarei sicurissima
Forse molti non sanno è che la sanità inglese (gratuita) è davvero penosa.
In realtà avrei una gran paura solo al pensiero di farmi curare una banale gastroenterite
in the U.K.
Pero’ l’idea delle femministe polacche senz’altro scoperchia una pentola.
D’altronde le ragazze irlandesi da tempo traghettano per poter abortire in Gran
Bretagna.
A questo punto temo solo che questo slogan contribuisca soltanto ad alzare i prezzi dei biglietti aerei per scoraggiare le donne ad abortire all’estero.
Dalila, scusa, tu vivi in Gran Bretagna?
Credo che in Gran Bretagna il sistema sanitario sia gratuito, e funzioni. Di conseguenze le uniche spese sarebbero per il viaggio e per l’alloggio.
Alla fine, tra voli low cost e adattandosi un poco in strutture alberghiere non proprio a 5 stelle credo che la spesa sia sostenibile per moltissime persone!
Ci ho vissuto e studiato
(ci vado anche ogni mese per lavoro…).
C’è anche un famoso proverbio in U.K. che si sussurra tra stranieri:
“Healthcare is here free…free for nothing!”
secondo me la pubblicità è efficace, coglie in pieno l’esigenza delle donne polacche di affermare un loro diritto di scelta e mette in luce la miopia dello stato polacco che continua ad indugiare su una politica repressiva che nulla risolve ma tutto nasconde
Le leggi sull’aborto in Polonia, sono veramente da Medioevo…
Ottima l’iniziativa delle femministe! 😉