Don Giuseppe Cozzolino, parroco della chiesa di San Giacomo Apostolo a Pollena Trocchia (in provincia di Napoli), si è scagliato contro l’eventualità che venga ampliato il centro per l’interruzione di gravidanza nel locale ospedale ‘Raffaele Apicella’. Il prete, direttamente dal pulpito, avrebbe affermato: “Se l’ospedale ‘Apicella’ diventerà un mattatoio per bambini, per protesta chiudo la chiesa”. Il parroco sostiene di aver “saputo che in un piano di riorganizzazione l’ospedale dovrebbe diventare una clinica per aborti” e che darà vita a varie mobilitazioni coi fedeli, arrivando “anche a sbarrare le porte della chiesa e ad occupare l’ospedale”. “Ma se la gente non sarà con me” ha affermato “allora chiuderò loro le porte della chiesa e non celebrerò più alcun sacramento”.
L’ospedale in questione, in via di ristrutturazione, ospita da un certo periodo un centro per seguire le donne che intendono interrompere la gravidanza, con conseguenti e pesanti critiche dalla Chiesa e da vari esponenti politici locali. La direzione sanitaria della Asl Napoli 3 Sud, alla quale l’ospedale fa capo, ha smentito seccamente che ci sia l’intenzione di ampliare il centro per l’IVG ma anche che non sia possibile chiuderlo se prima non si trova una struttura alternativa. Vari medici e infermieri si erano già lamentati con la direzione sanitaria dell’ospedale a causa della presenza provvisoria del centro per l’IVG e la direzione si era rivolta alla Asl per chiederne la chiusura. Assistenti sociali e psicologi dei consultori della zona e operatori dello stesso ospedale hanno però contestato questa eventualità, che avrebbe lasciato senza adeguata assistenza numerose donne essendo quel centro l’unico dell’area, ottenendo per il momento la rassicurazione della direzione della Asl.
Pollena Trocchia (NA), parroco contro centro aborti
49 commenti
Commenti chiusi.
Miglior servizio sanitario e chiesa chiusa?! Dove si firma? 😛
Miglior servizio sanitario a Napoli, la vedo dura…
se la chiesa chiude il miglioramento del SSN c’è.
E chiudila allora, caro parroco, e non romepere i cocomeri! Conosciamo come la tua ccar ci accusa di essere omicidi e incita gli obiettori di coscienza ad insultare chi fa richiesta di un servizio di interruzione di gravidanza che è prevista dalla legge 194.
L’ASL ha il dovere di garantire il Servizio alle donne che ne faranno rchiesta, altro che ……….di parroco che minaccia pure invece di dialogare con i fedeli, insomma, è come dire: se non mi obbedite vi rifiuto gesù a priori.
Allora invito i fedeli di Pollena Trocchia a sbatterzarsi! Exit cari fedeli, exit e sarete più sereni senza più chi vi minaccia ex cathedra.
io gli regalo una cazzuola, e magari pure una flotta di tir carichi di mattoni. oh, e mi offro pure come manovale. ma poveri noi! ma parlare contro la camorra come peppe diana non va bene, no?
“Se l’ospedale ‘Apicella’ diventerà un mattatoio per bambini, per protesta chiudo la chiesa”
Non è poi una così cattiva idea.
“Ma se la gente non sarà con me” ha affermato “allora chiuderò loro le porte della chiesa e non celebrerò più alcun sacramento”
E neanche questa lo è.
Pur essendo la cristallizzazione dell’immoralità, continuano a sbraitare.
Chiuda il parroco,
chiuda alla svelta,
chiuda senza indugio,
non abbia incertezze,
mantenga la parola,
non si smentisca,
confermi,
ribadisca,
dia seguito,
dimostri coerenza
finalmente
🙂
“mattatoio per bambini”
Disgustoso.
Il parroco farebbe meglio a tacere e chiedere di chiudere l’organizzazione in cui milita egli stesso, visto il trattamento che tale organizzazione riserva ai bambini, quelli veri.
veri, reali, tangibili, e soprattutto “in essere”.
e alcuni di essi magari a causa del servizio che gli ha reso la chiesa, a loro volta si troveranno loro malgrado nelle vesti di carnefici nei confronti di altri bambini, and so on…
una spirale di distruzione insomma.
Ma insomma…perchè c’è ancora gente che crede alla ccar? Come vogliono essere? cittadini itaiani o sudditi del vaticano? E ci sta bene anche un bell’anticlericalismo a questo punto!
E che cavolo! E poi è necessario che siano fatti comunque anche i doverosi interventi di manuntenzione e ristrutturazione, continuando ugualmente ad assistere le donne che fanno richiesta dell’interruzione di gravidanza, trovando luoghi degni di degenza e per il rispetto della Privacy.
@ POPPER
Perché nella Chiesa c’è la VERITA’ e la VITA ETERNA.
E le porte degli inferi (che pure hanno fatto, fanno e faranno capolino) non prevarranno.
Rassegnati.
e chi è quest’altro minus habens?
se un prete occupasse il mio ospedale io occuperei la sua sagrestia e mi ci metterei a fare aborti
Non è proprio una protesta costruttiva… io ci metterei cartelloni con notizie tipo quella donna che su consiglio degli antiabortisti ha portato a termine la gravidanza e poi ha dovuto chiedere soldi alla stessa organizzazione per mantenere il bambino, oppure mostrare foto di donne mutilate anche psichicamente dagli aborti clandestini.
Un atto dimostrativo efficentissimo per me sarebbe riempire una scatola di ferri da calza e poi rovesciarla sul sagrato in modo che tintinnino il più forte possibile…
di solito poi quella stessa organizzazione che l’ha convinta a non abortire, le fa il gesto dell’ombrello una volta nato il bambino.
nell’ospedale dove lavori non c’e’ il cappellano?
sì c’è don babbeo
Io spero che continuino ad arroccarsi su posizioni sempre piu’ intransigenti e retrograde, è tutta acqua al nostro mulino.
Avanti così Don Giuseppe!
Complimenti!
E’ vero, così facendo si isolano, ma sapendo di perdere comunque i fedeli, cercano almeno di mantenere i più tradizionalisti diventando una vera e propria setta, senza le masse di un tempo, ma con tutti fedelissimi al dio in terra, cioè il papa, perché la loro è idolatria di un essere umano.
Chiuda pure, è la cosa giusta da fare.
E chiudi, chi ti dice nulla??
(l’identico commento che ho fatto su “Laicità dello Stato” su Fb :-))
Caro parroco, se ti pare chiudi la chiesa, se ti pare sbraita, ma tanto più in la non puoi andare. Mica ti obblighiamo ad abortire no?
Pensa che la chiesa (tua e non nostra), i bambini adulti non li tutela … beh buona serata.
Don Giuseppe Cozzolino, parroco della chiesa di San Giacomo Apostolo a Pollena Trocchia (in provincia di Napoli) è pregato vivamente di CHIUDERSI in chiesa e non uscirne più. Sentiti ringraziamenti
Stefano Grassino
da solo pero’…o per lo meno senza parrocchiane
Scusate, ma ai non credenti cosa importa se i preti chiudono le chiese? Perché questa notizia è degna di commenti? Il prete, annunciando di chiudere la chiesa, si rivolgeva ai suoi fedeli, quelli che la frequentano. Poiché la Chiesa condanna l’aborto, ha fatto bene il prete a rivolgersi con quelle parole ai fedeli. Sono quelli che la domenica vanno a messa, con la bella famigliola, e poi magari frequentano pure gruppi e gruppetti di educazione religiosa. Peccato che tanta di questa bella gente dal lunedi in poi se ne fotte della cosiddetta “morale cristiana”. E, scusate tanto, ma l’ipocrisia mi ripugna, li prenderei a nerbate. Sono contraria all’aborto (tranne che per motivi terapeutici ed in caso di violenza) non per convinzioni religiose ma perché credo che ogni vita sia bella e vada accolta, perché credo nella responsabilità personale, perché in una società che si dice civile le gravidanze indesiderate si prevengono, perché le ricadute di un aborto sulla salute mentale di una donna non sono sufficientemente tenute in conto. Per una questione morale, insomma. E la sfera morale non può essere aggettivata: non è né cristiana né laica né non-so-io-cosa-altro. Pertanto: come ogni donna è libera di abortire, come io sono libera di pensare e di dire che sono contraria all’aborto, ogni prete è libero di ammonire i suoi fedeli invitandoli a decidere se stare dentro o fuori (ed in questo caso la chiude) la chiesa. Con un piede dentro e con uno fuori è troppo comodo!
Solo un piccolo appunto: se per “contraria all’aborto” intendi dire che tu non hai intenzione di avvalerti ora o in futuro di questa possibilità… niente da eccepire. Il punto è se esser contrari a fare una cosa implichi automaticamente che debba esser vietato per tutti gli altri.
avresti pienamente ragione,se non fosse per un piccolo particolare:siamo in italia…
Il prete fa benissimo a parlare ai suoi parrocchiani, ma quando comincia a pensare di occupare un ospedale e, quindi, di causare l’interruzione di un servizio pubblico, questo non va piu bene. Se lui è contrario che non abortisca, se la morale cattolica vieta l’aborto che non abortiscano. Ma qui si vuole impedire a tutte di abortire, cristiane o meno.
Tu dici:
– l’ipocrisia mi ripugna
– Sono contraria all’aborto (tranne che per motivi terapeutici ed in caso di violenza)
– perché credo che ogni vita sia bella e vada accolta
Queste tre affermazioni non possono stare tutte insieme nello stesso ragionamento. L’embrione non è certo responsabile delle modalità del concepimento, quindi dicendo che ogni vita vada accolta dovresti essere contraria all’aborto in caso di violenza. Ma, invece, sei favorevole all’interruzione di gravidanza. Non è forse ipocrisia questa ?
Come dice Fri, il prete non sta facendo pressione sui suoi fedeli affinché, coerentemente, non si avvalgano della facoltà di abortire, sta facendo pressione sulle istituzioni affinché neghino l’IVG anche a chi non ha ragioni religiose contro l’aborto!
Il punto non è che chiuda la chiesa (sarebbero affaracci suoi), il punto è la causa della sua protesta.
Sarebbe come se i membri del KKK facessero sciopero della fame per la segregazione razziale…
Don Giuseppe Cozzolino, siamo tutti con te chiudi senza indugio.
Grazie cuore Giuseppe.
se chiude la chiesa mi va anche bene, se ostacola la legge italiana è da denunciare.
Il motivo per cui ai non credenti interessa è questo:
se uno crede nella legge della chiesa, per la quale l’aborto è un grave peccato, non dovrebbe appunto praticare o farsi praticare l’aborto; e chi è pastore di tale gregge può giustamente ribadire ai propri fedeli di non avvalersi di tale clinica per non commettere un grave peccato.
Quello che preoccupa i non credenti è che la chiesa cerca di imporre le PROPRIE leggi anche a chi non ne fa parte. Io per esempio non sono d’accordo, seguo la legge ITALIANA e non quella dei cattolici; e ci tengo a difendere il mio diritto a non essere in alcun modo vincolato a una legge che non è la mia.
Certo che devono aumentarlo. Con l’inquinamento che c’è da quelle parti non è un caso se è aumentato il numero di aborti in seguito a malformazioni del feto.
Ma che chiudesse la chiesa…Poi ci si meraviglia che a Napoli e in Campania ci sia così tanto ricorso ancora all’aborto clandestino, se un ospedale pubblico non è libero neppure di aprire un reparto ivg, stanno messi veramente male…
… “Vari medici e infermieri si erano già lamentati con la direzione sanitaria dell’ospedale a causa della presenza provvisoria del centro per l’IVG e la direzione si era rivolta alla Asl per chiederne la chiusura” …
Beh certo se dovesse servire a una loro figlia o sorella SAPREBBERO BENE A CHI RIVOLGERSI, VERO???
Gia’ non ho molta voglia di commentare la notizia riguardante un ospedale chiamato “Apicella”, per ovvi motivi….Brevemente quindi.
C’e’ una legge in questo paese che regolamenta le interruzioni di gravidanza?
SI!
…Cosa vuole dunque questo prete?Che senso ha esercitare pressioni affinche’, non venga ampliato un ospedale con conseguenti migliori servizi per i cittadini?
Se vuol chiudere la chiesa, faccia pure comunque….Di sicuro ce ne sono di piu’ che di ospedali.
Cozzolino: “sbarrare le porte della chiesa e ad occupare l’ospedale”.
Signor Cozzolino, non mischiamo le due cose, che sono ben diverse. Chiudere la chiesa è una sua prerogativa (se i suoi “superiori” glielo consentono, ovviamente), sarebbe un gesto più che legittimo. Occupare l’ospedale interrompendo un pubblico servizio è un reato. Vuol fare della sua Chiesa un covo di criminali? Spero proprio di no.
“Se l’ospedale ‘Apicella’ diventerà un mattatoio per bambini, per protesta chiudo la chiesa”–> libera chies in libero stato: faccia pure, chiuda chiuda!
Io sono contrario all’aborto dei feti sani, specie se viene commesso per ragioni economiche. Ai sensi dell’art. 31 della Cost., lo Stato è tenuto a sovvenzionare le madri in difficoltà e le famiglie numerose; quanti aborti di feti sani sarebbero evitati se le donne non fossero abbandonate a se stesse quando sono in difficoltà economica?
Articolo 31
La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
——
Sono anche contrario all’aborto di feti sani fatto da donne che, pur non avendo problemi economici, non portano avanti la gravidanza, per mero egoismo. Se il figlio non lo vogliono, possono sempre darlo in adozione a chi lo desidera.
Detto questo, io penso che l’embrione fuori dell’utero non abbia ancora diritti, dato oltre a non essere ancora una persona (lo si è solo in presenza di un corpo con una mente funzionante) non è certo ammissibile che lo si possa impiantare senza il consenso di una donna cui l’utero ospite appartiene. Tuttavia ritengo che una volta che l’embrione sia impiantato nell’endometrio, non sia lecita la sua eradicazione, se l’embrione non ha geni che causano malattie genetiche.
Io sono per l’abolizione nella legge 40/2004, del divieto di diagnosi preimpianto e di fecondazione eterologa, al fine di evitare anche gli aborti dei feti malati, in quanto feti malati non ce ne devono più essere, perchè tutti i feti devono derivare da embrioni selezionati geneticamente con la diagnosi preimpianto, al fine di far nascere bambini sani non certo di creare figli perfetti (che è una scemenza propalata dai confessionalisti, che generalizzano troppo l’eugenetica, confondendo quella passiva, volta a non far nascere bambini con malattie incurabili, con quella attiva, volta a dar loro particolari caratteri — ad esempio farli biondi con gli occhi azzurri).
L’eugenetica non deve essere un obbligo, ma non va neppure vietata.
Io propendo per una società eugeneticamente mirata, ma in modo non coatto: in pratica chi ha una religione che impone di lasciare le cose al caso ( o alla provvidenza e volontà di dio, secondo i credenti), può semore rifiutare la diagnosi preimpianto, oltre che la stessa procreazione assistita, ma lo Stato non dovrebbe dare, alle famiglie che fanno questa scelta, sostegno economico per il mantenimento di bambini nati handicappati per via di malattie incurabili, in particolare se si tratta di minorati mentali, irrecuperabili a un ruolo nella Società.
Questa mia opinione però va contro l’art 38 della Cost. che prescrive:
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.
L’assistenza privata è libera.
—————-
Se si può ottenere la nascita di una persona sana al posto di una malata, perchè impedirlo? solo perchè per la Chiesa ogni vita è sacra? Ma lo Stato e la Chiesa sono organi separati, anche ai sensi dell’art. 7 della Cost. Se lo Stato deve difendere la vita in quanto sarebbe sacra, allora non potrebbe neppure avere delle forze armate e dovrebbe punire ogni forma di omicidio, anche quella per legittima difesa e anche l’aborto. Lo Stato laico però non punisce i cittadini che commettano reati in quanto immorali, ma in quanto sono pericolosi per gli altri cittadini.
http://www.google.it/search?hl=it&q=costituzione+diritti+degli+handicappati&meta=&rlz=1I7ADFA_it
http://www.google.it/search?hl=it&q=lo+stato+vieta+solo+ci%C3%B2+che+%C3%A8+pericoloso%2C+non+tutto+ci%C3%B2+che+sia+immorale+per+una+certa+dottrina&meta=&rlz=1I7ADFA_it
http://www.google.it/search?hl=it&q=distinzione+tra+peccato+e+reato&meta=&rlz=1I7ADFA_it
Grazie per l’attenzione.
Bene Alessio, ottime riflessioni. Le condivido in toto. Fa piacere leggere commenti che vanno oltre sterili polemiche e che sono in grado di costruire e proporre un’alternativa più che razionalmente argomentata. Grazie davvero.
Prego 🙂
Purtroppo ricevo da più parti, da chi non è laicista, accuse infondate: c’è chi dice che sono contro la Chiesa (contro la sua stessa esistenza in quanto comunità di credenti, della quale a me poco me ne può importare: mi basta che la Chiesa non influisca sulla Società e che le religioni siano vissute anche comunitariamente, ma senza influire sulla legislazione statale) e c’è chi addirittura mi taccia di essere come Hitler (solo perchè sostengo, ad esempio, che senza una mente non c’è persona, anche se persiste il corpo di quella che fu una persona — specie in riferimento al caso Englaro).
Non riesco a fare capire ai miei conoscenti cattolici (parenti inclusi) che la libertà di religione non include anche la facoltà di imporre leggi improntate ai valori di una religione, ancorchè sia maggioritaria.
Il laicismo, contrariamente a ciò che Ratzinger e altri come lui sostengono, non è una degenerazione della laicità, ma semmai la promozione della laicità, intesa non come rapporto dialetttico tra ideologie, nella quale vincerebbe quella maggioritaria (secondo una concezione abustiva della democrazia intesa come dittatura della maggioranza), ma come indipendenza degli individui verso le religioni e le altre ideologie illiberali.
Intendiamo che tutti sono liberi di credere in ciò che vogliono, ma questo non può in alcun modo influire sulla vita di chi crede ad altro.
Concludo dicendo che però, allora, anche il mio parere negativo sull’aborto di feti sani è opinabile… Visto che abortire non è pericoloso per i cittadini in carne ed ossa, dato che riguarda solo i feti, lo Stato non dovrebbe vietare l’aborto in nessun caso (nei fatti dopo il terzo mese l’aborto è possibile solo in casi gravi). Fermo restando che la donna non deve essere ridotta a una sorta di incubatrice naturale, penso però che debba anche prendersi le proprie responsabilità. Lo Stato dovrebbe garantire i mezzi contraccettivi a prezzi ribassati, specie alle coppie giovanissime. Al contempo dovrebbe però sostenere le donne che non vogliano abortire pur non potendo allevare i figli…. Purtroppo in tempi di crisi queste considerazioni restano solo programmi da libro dei sogni; neppure gli assegni di natalità una tantum sembrano possibili e una cosa banale da quanto è ovvia la sua opportunità e necessità come è l’indice fiscale famigliare non è ancora neppure stata discussa (eppure dovrebbe vedere d’accordo tutti).
Parlano di difesa della famiglia tradizionale, ma intanto nessuno fa davvero qualcosa per sostenere le famiglie. Si tratta solo di ipocrisia, come è ipocrita pensare che chiudendo la clinica per aborti, si risolva il problema dell’aborto, che verrebbe solo riccacciato alla clandestinità con tutto ciò che di negativo questo comporta sulla sicurezza e incolumità delle donne.
@Alessio Mameli
Non capisco per quale ragione ritieni che sia illecito eradicare un embrione dall’endometrio,se l’embrione non è persona fuori dall’utero, non lo è neppure dopo impiantato e quindi in nome di cosa la donna che non lo vuole nel proprio corpo dovrebbe essere forzata ad ospitarlo, a prestargli le proprie sostanze vitali, per farlo diventare un bambino nelle sue viscere? Non ti piace l’aborto per egoismo? Ma la legge non ha il compito di impedire che le persone facciano scelte egoistiche, ma soltanto di arginare i comportamenti concretamente nocivi per altre persone attualmente esistenti, o forse sei uno di quelli che ritengono che le donne abbiano l’obbligo , sanzionato dall’imposizione di una sorta di servitù biologica al loro corpo, di dare figli (sani) alla patria?
@Cozzolino
Mi raccomando, a doppia mandata… ma prima di serrare fai uscire tutti i bambini.
Ci sono tre argomenti paurosi, a riguardo dell’atteggiamento
della CCAR sull’aborto.
Uno è questo:
l’embrione è un progetto di persona, che non è ancora stata
costruita. Se butto a fuoco il progetto di una casa, è come se
l’avessi abbattuta coln i suoi abitanti dentro?
Veniamo al secondo, che è il più grave.
Perché non evitare il problema, facendo sesso senza creare
embrioni? I preservativi sono l’ideale. La Chiesa li rifiuta, come
i Testimoni di Geova rifiutano le trasfusioni.
Vogliamo davvero proibire gli aborti?
Dovremmo mettere ad ogni donna un braccialetto elettronico
inamovibile, e passarte la giornata a video, a vedere cosa fa.
A parte i problemi tecnici, sarebbe un’orrenda forma di schiavitù.
Meglio l’aborto legalizzato, sotto controllo medico,
visto che la CCAR fa di tutto per procurare gravidanze indesiderate.
AMEN. Io poi non ne posso più della fregnaccia “perfide donne che abortiscono per puro egoismo”. Ma questi sparatori di corbellerie hanno mai fatto finta di parlare con queste donne? Che ne sanno loro delle motivazioni o di come sono rimaste incinte?
Facile blaterare quando a pagare le conseguenza sono solo le donne…. infatti questo genere di cavolate le senti dire al 90% da uomini.
Ma anche se fosse, poniamo che una donna abortisca perché non se la sente di affrontare gravidanza, parto e puerperio (che forse la gran parte degli antiaborto non sa neppure con precisione quali sofferenze e disagi comportino per il corpo e la psiche di una donna), perché preferisce la propria serenità, il proprio benessere rispetto alla vita dell’embrione, che è solo un progetto di persona, che male c’è? Perché la donna dovrebbe essere obbligata a decidere contro se stessa per favorire la continuità della continuità della specie? Sarebbe lo stesso che obbligare tutte le persone, una volta raggiunta una certa età, a suicidarsi per lasciare posto sulla terra e nella società alle generazioni futuri.
Ma come fa certa gente a comportarsi in modo così troglodita? Se questo prete vuole chiudere la parrocchia affari suoi e dei suoi parrocchiani, ma che pretenda di imporre la sua volontà a un ospedale pubblico è da ignoranti e violenti.
Costituzione, Articolo 31 – «La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.»
Ecco un articolo della Costituzione che sarei ben lieto di vedere modificare, facendo in modo che gli aiuti di Stato si riducessero al crescere delle dimensioni della famiglia (tipo: aiuti consistenti per il primo figlio, revoca di ogni aiuto a partire dalla nascita del secondo figlio, tassazione progressiva a partire dalla nascita del terzo figlio). Con oltre 200 abitanti per km2 se c’è una cosa che proprio non ci serve sono le famiglie numerose che, anzi, aggiungono danno al danno.
Si può certamente non essere d’accordo, ma questo è il mio punto di vista e non ne faccio mistero.