Pedofilia ecclesiastica, aumentano i casi

Il portavoce della diocesi di Ratisbona, Clemens Neck, ha reso noto ieri che quattro preti e due suore sarebbero accusati di abusi sessuali, commessi quattro decenni fa: tra le vittime anche due appartenenti al coro del duomo, all’epoca diretto da Georg Ratzinger, fratello del papa. Sempre ieri, nel cantone svizzero di Thurgau, un sacerdote cattolico è stato arrestato con l’accusa di aver commesso abusi nei confronti di un minore. La terza corte d’appello di Milano ha infine inflitto la condanna a cinque anni di reclusione a un frate laico che stava per prendere i voti: secondo la corte ha violentato una ragazzina di dodici anni, affidatagli dalla madre per prepararla spiritualmente.
Giunge anche notizia del primo incontro pubblico italiano tra le vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti: avrà luogo a Verona il prossimo 25 settembre. Per informazioni: lacolpa@libero.it.

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51 commenti

Claudio Diagora

E sciogliere questa organizzazione criminale? E requisire tutti i suoi beni?

Claudio Diagora

Fermare i finanziamenti sarebbe la morte certa della chiesa: cosa ne sarebbe del loro dio senza il denaro? Sarebbe opportuno fare una riflessione sulla dabbenaggine di tutti i governi che hanno permesso l’accumularsi di simili ricchezze nelle mani di una entità parassitaria e pericolosa socialmente come la ccar s.p.a. La chiesa è una “wannamarchi” a livello industriale.

libero

I Savoia e i governi liberali lo avevano capito ed erano corsi ai ripari, poi il fascismo ha rovinato tutto e il PCI di Togliatti pure.

edoardo

sarebbe da abolire i patti lateranensi firmati da Mussolini e il concordato firmato da Craxi. Con questi patti la chiesa incassa dallo stato 6.000.000.000 di € all’anno. Non pagando ici, tasse su affitti e tasse sui profitti dei guadagni dei sui affari COME PAGHIAMO NOI. Con quei soldi si costruirebbe un ponte sullo stretto di messina ogni anno!!!!

POPPER

Appunto, come dicevo: il Vaso di Pandora è stato aperto e sono lacrime di colore nero.

Si stanno riunendo anche le vittime della Germania e dell’America in una associazione internazionale, ma credo che aumenteranno il numero delle associazioni delle vittime di abusi sessuali da parte della ccar, perchè la chiesa non può distinguersi adesso da tutto ciò di cui era stata complice omertosa, troppo comodo poi dire che non si deve generalizzare, ma intanto i casi aumentano e sono proprio provenienti dalle istituzioni cattoliche, sacri palazzi compresi.

Card. Bagnato

La Chiesa italiana ha prontamente seguito le direttive, impartite già da anni dalla Santa Sede, per vigilare e prevenire possibili casi di pedofilia nel clero.

Carlo M.

La pedofilia dei preti cattolici è un fenomeno vecchio e molto conosciuto, ma sempre sottaciuto dalle vittime e coperto (quando possibile) dalle gerarchie. Io sono entrato in un collegio di preti nel 1953 all’età di 10 anni e venni subito messo in guardia dai più anziani di fare attenzione ai due o tre religiosi che avrebbero voluto intrattenerci in conversazioni “private”. Sono riuscito così a “salvare le chiappe” (mi si perdoni l’espressione un po’ cruda, ma realistica), ma so che due altri miei compagni furono pesantemente infastiditi o peggio, tanto che uno dei due fu prontamente ritirato dal collegio dai suoi genitori. Ma a quell’epoca denunciare l’episodio era impensabile e tutto tacque. Ora la Grande Vecchia Checca Biancovestita si prodiga per turare le falle, ma è tardi… Ormai lo sanno anche i cinesi che non devono fare avvicinare i bambini dalle sottane nere!

Alessandro S.

# Carlo M. scrive:
23 marzo 2010 alle 8:43

La pedofilia dei preti cattolici è un fenomeno vecchio e molto conosciuto, ma sempre sottaciuto dalle vittime e coperto (quando possibile) dalle gerarchie.

Verissimo. Cito: http://www.bispensiero.it/index.php?option=com_content&view=article&id=863:memoria-fallace&catid=77&Itemid=612

Il fatto che gli ecclesiastici abbiano pruriti pedofili fin dalla notte dei tempi non c’è bisogno di inventarselo, lo dice un papa, per la precisione Leone X, e lo dice in un atto ben conosciuto, la Taxa Camerae, un documento vergognoso che, ad onta del Vangelo che condanna la simonia come peccato imperdonabile, promette il perdono in cambio di denaro.
I primi due dei 35 articoli di cui si compone la Taxa Camarae riguardano proprio gli ecclesiastici e i loro “peccati”, in particolare il secondo articolo:
“Se l’ecclesiastico, oltre al peccato di fornicazione chiedesse d’essere assolto dal peccato contro natura o di bestialità, dovrà pagare 219 libbre, 15 soldi. Ma se avesse commesso peccato contro natura con bambini o bestie e non con una donna, pagherà solamente 131 libbre, 15 soldi.”
Correva l’anno 1517. Poco meno di cinquecento anni fa. E la Chiesa già sapeva. Solo che fa più comodo, adesso, contare sulla memoria fallace o sulla non conoscenza di chi ascolta le chiacchiere dei vari portavoce.

Godverdomme

Non sarebbe il caso di allargare le condanne anche nei confronti di chi vuol fare “preparare spiritualmente” i propri figli?

Barbara

Interessante notare come probabilmente per non parlare della CCAR ora le TV si dedichino alla setta Maya. E lo facciano facendone parlare i preti. Ma dico, che hanno poi di diverso queste sette dalla CCAR? Sempre il guru panacea di tutti i mali, il personaggio carismatico, l’obbedienza totale e il plagio mentale… con conseguenti donazioni ovviamente!

moreno83

Se è per questo i TG tacciono anche sul fatto che oggi la Corte costituzionale decide per i matrimoni gay, il che non è proprio una notizia di poco conto, ma nessuno ne ha parlato sinora.
Insomma tutto ciò che è scomodo alla politica e ancor di più alla Chiesa in Italia viene censurato, in compenso sulla tv pubblica sono sempre dietro a riferirti quello che ha dettoo il Papa nell’Angelus domenicale, cosa che all’estero passerebbe sempre sotto silenzio

MicheleB.

Decisamente, far frequentare i preti ai propri bimbi, si rivela estremamente rischioso.
E pensare che qualche genitore microcefalo teme la presenza di attivisti gay nella scuola dei figli! Statisticamente il rischio sta nella presenza di religiosi, piuttosto.

FloraSol Accursio

a proposito di madri…
io se fossi la madre del Papa…. due figli, tutti e due preti…. mi chiederei…
MA DOVE, DOVE HO SBAGLIATO??? 😀

Sandra

Secondo me mamma Ratzinger aveva l’abitudine di prenderli a schiaffi, una volta cresciuti hanno seguito l’imprinting materno. Appena un cantore stona o un giornalista fa una domanda indiscreta, tac, parte lo schiaffo, e’ automatico, pavloviano.

giuseppe

bisogna insistere sulle responsabilita’ di ratzinger sui casi in usa di pedofilia che mi pare stiano per essere insabbiati, nessuno piu ne parla.
poi bisognerebbe che qualcuno lo querelasse per attentato alla salute pubblica quando parla di non usare i preservativi. cioe ci rendiamo conto gli stati spendono milioni per promuverne l’uso arriva lui e dice in Africa che non si devono usare. se pero qualcuno lo offende subito scatta l’indagine …paese ipocrita

Sandra

Svizzera, 23 marzo
Anche nella scuola – non più esistente – del convento Mariaburg di Näfels, nel canton Glarona, avvennero abusi sessuali negli anni 70 e 80. La diocesi di Coira è informata, ha indicato un portavoce confermando una notizia dell’edizione glaronese della «Südostschweiz».

Ticino
Balerna – Un religioso sarebbe stato minacciato da un rumeno per prestazioni omosessuali non pagate. Il fatto pare sia stato denunciato dallo stesso religioso alla polizia, che avrebbe avviato un’inchiesta.
Il vescovo Pier Giacomo Grampa non ha voluto commentare l’accaduto.
“Non ho intenzione di prendere posizione in merito. Io rispetto la vita privata della gente: non è mia abitudine andare a guardare sotto le lenzuola… E poi, mi lasci dire che rimpiango i tempi in cui i peccati venivano raccontati nei confessionali e non sulle colonne dei giornali”.

Giovanni Mandis

in Germania dal 1995 sono stati denunciati 210 mila casi di abusi su minori; di questi (solo) 94 sarebbero, il condizionale è doveroso, imputabili a religiosi cattolici.

209.006 contro 94…

IPOCRITI

Fri

Qua nessuno ha mai negato che esistano casi di abusi su minori al di fuori della chiesa cattolica. I punti di cui si discute sono principalmente tre:
1) l’omerta’ e superficialita’ con cui la ccar ha affrontato e continua ad affrontare il problema;
2) la quasi intoccabilita’ dei religiosi cattolici da parte della giustizia civile;
3) il fatto che la ccar si permetta di giudicare e condannare i comportamenti altrui (specialmente in campo sessuale) quando al suo interno l’immoralita’ e’ quasi la regola (e non solo dal punto di vista sessuale).

RobertoV

Evidentemente sono stati bravi a nasconderli, visto che in neanche 2 mesi ne sono usciti 300 di casi e continuano ad essere denunciati. Non le sembra strano che in Austria ufficialmente l’anno scorso siano stati 17, l’anno prima 20 e che quindi nello stesso periodo nella sola Austria, che ha 1/4 dei preti della Germania, ci siano stati 250-300 casi dovuti ai preti? Lei mischia due cose non omogenee, il totale delle denunce con le presunte
condanne dei preti, ma già in genere le condanne sono solo il 15-20 % delle denunce per tutta una serie di motivi tra i quali il principale è la prescrizione del reato che è un grosso problema in Germania ed infatti ne stanno discutendo perchè 10 anni sono troppo pochi
e soprattutto calcolati a partire dai 18 anni di età della vittima, per cui la vittima non può più denunciare il fatto dopo i 28 anni, in Austria invece con la nuova legge del 2009 sarà possibile avere giustizia fino ai 48 anni della vittima. Inoltre i preti tedeschi sono 15000 su una popolazione di 83 milioni perciò è ovvio che i valori assoluti dei casi per il resto della popolazione siano maggiori, visto che una parte della popolazione delinque sempre e va combattuta, ma il problema di cui si discute è l’atteggiamento, la copertura, l’intoccabilità di cui ha goduto la chiesa che acuisce il fenomeno.

Sandra

94 e’ il numero di preti pedofili secondo l’inchiesta condotta dallo Spiegel su 24 diocesi tedesche su 27 (le altre tre non avevano voluto fornire dati, tra le quali, sorpresa sorpresa, quella di Ratisbona), pubblicata il 6 febbraio 2010. Non e’ un dato aggiornato.

94 non sarebbero comunque casi di abuso, bensi’ religiosi sospettati di abuso: se per ognuno di loro conti due o tre superiori responsabili del trasferimento verso nuove parrocchie, le vittime sono piu’ di 94, i reati possono essere piu’ delle vittime, e il numero dei preti complici dei 94 pedofili vicino al 300.

Da dove viene il numero “209.006”?

Maurizio_mds

“Da dove viene il numero “209.006″?”

Gliel’avrà detto in sogno qualche santo amico suo… O magari ha avuto un’allucinazione…

RobertoV

Il dato di 209000 casi in 15 anni è credibile perchè le associazioni che combattono la pedofilia forniscono un dato di circa 15000 denunce ogni anno. Ovviamente le persone sono meno perchè una persona ha spesso più denunce, per esempio in Austria un prete ne ha 20 a suo carico (7 le riconosce già). Ma non hanno fornito dati scorporati, per cui non si sa quanti siano i casi relativi ai preti. Nell’articolo dello Spiegel si parlava di almeno 94 preti accusati, ma è un dato che dipende dalle risposte incomplete fornite dalle diocesi e si vede quanto siano reticenti, cosa confermata dalle stesse associazioni che si occupano
di pedofilia che indicano di avere i maggiori problemi proprio con la chiesa cattolica. Le stesse associazioni forniscono anche il dato che circa 250000 tedeschi maschi in qualche modo hanno problemi con la pedofilia (il che non vuol dire che compiono reati), cioè circa lo 0,7% della popolazione maschile, da confrontarsi col 4% di preti pedofili ottenuto dagli studi americani.

murdega

E quindi penso che vada bene,siamo nella media ?
Solo 94,che vuoi che sia,però si sono pentiti tutti.

libero

Quando si portano dei dati statistici si citano le fonti, altrimenti si danno “i numeri”.

Toptone

Ne basta uno solo per condannare il tuo papocchio coperto d’oro. E io te ne posso citare almeno uno in cui la sua responsabilità è totale.

RICORDATELO.

Roflcopter

Sono qua ad attendere le fonti, suvvia, non è troppo difficile postare uno straccio di link che parli di come sono stati raccolti quei numeri 🙂

Roflcopter

mi correggo, ho letto ora sotto i dati. E sandra ha gia detto tutto in merito agli stessi.

Credo che il termine ipocrita sia preferibile indirizzarlo a chi “omette” o “non aggiorna” o “ignora” i dati.

Giovanni Mandis

http://www.libertaepersona.org/dblog/articolo.asp?articolo=1722

ma anche fossero 1000 casi di denunce (da accertare se tutti veri), sarebbero sempre
1000 nella Chiesa contro 209.000 denunce verso persone AL DI FUORI DELLA CHIESA…

Don Fortunato Di Noto è un sacerdote che da anni si batte contro la pedofilia, vi consiglio di dare uno sguardo al Rapporto 2009 Pedofilia-Pedopornografia sul suo sito

http://www.associazionemeter.org/index2.php?option=com_docman&task=doc_view&gid=70&Itemid=60

Sandra

Giovanni,
nell’articolo da te linkato – dove Agnoli scrive: “Analogamente in Germania dal 1995 sono stati denunciati 210 mila casi di abusi su minori; di questi 94 sarebbero, il condizionale è doveroso, imputabili a religiosi cattolici.” –
la cifra “94” e’ citata a sproposito e superata, come ti ho spiegato sopra.

Se l’unica fonte dei 210mila (per i quali il condizionale e’ altresi’ doveroso) e’ l’articolo di Agnoli, essendo quanto meno dubbio il modo in cui presenta i dati, il dato non risulta attendibile.

Nessuna informazione affidabile dalla Germania?

Sandra

Don Di Noto, prima di Annozero e “Sex crimes and the Vatican”, 30 maggio 2007:
“Respingo in maniera assoluta l’idea che la Chiesa cattolica possa aver coperto i pedofili, in quanto sono un sacerdote, fondatore e responsabile dell’associazione ’Meter’, che questi mali combatte e cerca di curare, con la formula di giustizia e misericordia”.

Sui fini della trasmissione di Santoro, don Fortunato ha poi aggiunto: “Mi chiedo quale sia lo scopo di trasmettere un video che è datato, che è da molti mesi disponibile su internet con i sottotitoli in italiano, e che dove è stato trasmesso ha suscitato forti critiche”.
“Inoltre sono imbarazzato, perché non solo devo combattere i pedofili, ma devo anche contrastare i mezzi di comunicazione che vogliono accusare la Chiesa, a cui appartengo, di essere complice delle devianze sessuali”.

Poi ci fu la puntata, in cui tratto’ con sufficienza un ragazzo che era scappato dal seminario. Il tutto con la benedizione di Monsignor “Sonosolocasiisolati” Fisichella.

Lascia perdere, che piu’ vi agitate, piu’ sprofondate nel fango.

POPPER

La Cei e l’aborto, Umberto Allegretti: “Sono sconcertato sia come credente che come cittadino”

http://notizie.tiscali.it/articoli/politica/10/03/23/allegretti-intervista-cei.html

A chiunque sia credente qui nel blog, Umberto Allegretti non è un bigotto servile:

leggendo, al sito che ho inserito, la sua opinione, mi son trovato davanti ad un grande sforzo di laicità da parte sua e una visione più disincantata verso i valori tanto conclamati da Bagnasco.

sottolineo alcuni passi che mi hanno colpito:
1) “La Costituzione italiana si ispira alla libertà e alla tendenziale uguaglianza delle varie confessioni, autorizzando l’interpretazione a ricavare da essa un principio fondamentale di laicità”
2) “…..E’ qualcosa dal sapore retrò che sa di strumentale e getta un’ombra di inaffidabilità sulla gerarchia ecclesiastica, nonostante il tentativo di modificare leggermente il tiro operato dai vescovi quando precisano che per loro i ”valori bioetici hanno lo stesso peso di quelli sociali”.

Il resto ve lo lascio leggere da voi

libero

Occorre fare riferimento alle percentuali proporzionali, in Austria i casi dei pedofili clericali sono pochi ma percentualmente circa 15 volte superiori alla media austriaca, proviamo a fare lo stesso calcolo con la Germania, ma faccianolo noi, i cattotroll non conoscono la matematica.

Sal

Sorpresa ! L’ONU attraverso il consiglio dei diritti dell’uomo, IHEU, ha condannato il Vaticano come stato firmatario per i diritti del fanciullo; e nessun organo di stampa in Italia dice nulla. Tutti muti e sordi, e poi manifestano per il diritto all’informazione. Ipocriti !

http://www.iheu.org/vatican-condemned-un-child-abuse

“Il Vaticano quale firmatario della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo (CRC), ha violato diversi articoli, per oltre un decennio. Ha facilitato la recidiva, ha schermato i colpevoli dal perseguimento dell’autorità penale, facilitando nuovi reati in nuove comunità. Indagini sono state ostacolate dalla Chiesa facendo pensare a coloro che abusano, di essere autorizzati di poter continuare a offendere e sfuggire alla giustizia, mentre alcune delle loro vittime disperate si sono addirittura suicidate…..ecc.”

Naturalmente costoro sono quelli che parlano in nome di dio e danno consigli per chi votare e come vivere e come pregare.

“Dichiarano pubblicamente di conoscere Dio, ma lo rinnegano con le loro opere,” (Tito 1.16)

Sandra

Secondo il sito dello “sbattezzo” autriaco (kirchenaustritt.at), dall’inizio di marzo fino al 19 sono stati scaricati 25mila formulari per l’uscita dalla chiesa cattolica. Nei mesi “normali” il numero si aggira intorno ai 4mila.

Athea

Oggi c’era un articolo su un quotidiano svizzero col quale la chiesa svizzera prendeva posizione sul problema degli abusi intitolato :
Il tenore dell’articolo è di quelli che fanno intendere che la chiesa vorrebbe continuare ad insabbiare allegramente, a fare come in passato quando ct. “se la vittima non era intenzionata a denunciare l’abuso, il prete poteva continuare a negare e il caso veniva archiviato”.
Insomma la posizione della chiesa è che la colpa degli scandali che la sta colpendo è delle vittime che li denunciano…

Sandra

“Secondo i vescovi cattolici americani, gli abusi sono in diminuzione negli USA. Dopo lo scandalo del 2002, sono emersi 889 casi nel 2004, mentre nel 2009 sono stati segnalate 398 nuove vittime “con credibili accuse di abuso sessuale”. Nei casi del 2009 sono coinvolti 286 preti, 45% dei quali mai nominati prima.
Alcuni rappresentanti delle associazioni delle vittime dei preti pedofili contestano i dati, raccolti in un sondaggio senza controllo esterno a cui il 15% delle diocesi non ha partecipato.”

http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2010/03/23/AR2010032304040.html

RobertoV

Il dato di 209000 casi in 15 anni in Germania è credibile perchè in linea con i dati di 15000 denunce ogni anno fornite dalle associazioni a difesa delle vittime che però non forniscono il dato riguardo ai preti pedofili. Il numero dei pedofili accusati è inferiore perché di solito sono responsabili di più casi. Il dato di almeno 94 è derivato come già detto da Sandra dall’inchiesta dello Spiegel e rappresenta il valore minimo che il giornale è riuscito ad appurare dalle risposte delle diocesi e, quindi, assolutamente incompleto, e soprattutto non omogeneo alle denunce che in realtà sono molte di più (in Austria un solo prete ne ha 20). Dal confronto con i dati ufficiali austriaci adattati alla situazione tedesca mi sarei aspettato circa 3000 denunce a carico della chiesa tedesca negli ultimi 15 anni. E’ evidente che parecchio è stato nascosto (ed è questo lo scandalo vero) ed infatti in meno di due mesi si parla di 300 casi e se dovessimo proseguire con questo trend quest’anno ci saranno ben più di 1000 nuove denunce. Le associazioni in difesa delle vittime hanno fornito anche il dato interessante che circa 250000 tedeschi maschi hanno qualche problema con la pedofilia (il che non vuol dire che compiono reati), cioè circa lo 0.7 % della popolazione maschile adulta, da confrontarsi col 4% dei preti pedofili appurato dagli studi americani. In Germania ogni anno c’è 1 denuncia ogni circa 6000 tedeschi: se faccio riferimento ai 15000 preti tedeschi, dovrei avere meno di 3 denunce ogni anno a carico della chiesa. E’ ovvio che se confronto gruppi così diversi numericamente i valori assoluti saranno inevitabilmente a svantaggio del gruppo più numeroso perché gli zero virgola riferiti a decine di milioni di persone danno adito a cifre importanti, dell’ordine delle migliaia, ma nulla mi dicono sull’incidenza del fenomeno tra le due classi. Purtroppo non è pensabile ridurre a zero i crimini ed il problema che ci dobbiamo porre è come prevenire il crimine riducendo le situazioni favorevoli, ma soprattutto come scoprire, punire e rendere innocui i colpevoli. Lo scandalo pedofilia nella chiesa va al di la della semplice contabilità dei casi e confronto numerico, ma è dovuto al fatto di aver scoperto che la fiducia è stata mal riposta e che parecchio è stato coperto. Quello che scandalizza è che la chiesa cattolica approfittando di una situazione di favore (controlli praticamente assenti nelle scuole, non obbligo di denuncia come invece nelle scuole pubbliche) che la rendeva intoccabile si è comportata come una casta preoccupandosi di tutelare il proprio buon nome a scapito delle vittime, cioè persone non pedofile hanno come minimo guardato da un’altra parte per non vedere, gestito con superficialità il fenomeno e riutilizzato persone pedofile di nuovo coi bambini permettendo loro di colpire nuovamente. E questo lo hanno fatto sistematicamente in tante scuole ed in tutte le regioni della Germania. Quanti casi potevano essere evitati? I pedofili sono persone malate che purtroppo spesso non danno segnali premonitori, ma è grave che persone “sane” non siano intervenute per fermarli e la diffusione del fenomeno, la ripetitività in così tante nazioni non può che far pensare a responsabilità più in alto, ad un atteggiamento generale, una prassi che va al di là delle buone dichiarazioni retoriche di intenti che quando si scontrano con la tutela di casta vengono messe in secondo piano. A questo va aggiunto anche il fatto di aver scoperto che in queste scuole la chiesa ha adottato metodi educativi da prima della guerra, violenti, fortemente punitivi e repressivi sia a livello fisico che psicologico e questo almeno fino al 2000 rendendo quindi anche più difficili le denunce delle vittime.

Sandra

Fiducia nella chiesa cattolica e nel papa in caduta libera in Germania.
Stern pubblica i dati del sondaggio:
Tedeschi e fiducia nella chiesa cattolica: 17% (29% in gennaio)
Tedeschi e fiducia in Ratzinger: 24% (38% in gennaio)

Tedeschi cattolici e fiducia nella chiesa cattolica: 34% (56% in gennaio)
Tedeschi cattolici e fiducia in Ratzinger: 39% (62% in gennaio)

Tedeschi e fiducia nella chiesa protestante: 42% (44% in gennaio)
Tedeschi protestanti e fiducia nella chiesa protestante: 65% (64% in gennaio)

Giuseppe C.

Ieri mattina verso le 9.40 su RAI1, Unomattina, e’ stata scritta un’altra bella pagina di giornalismo (su foglia di banano).

Alla presenza del giornalista e conduttore Cucuzza e della bionda conduttrice (ignoro il nome) si parlava di pedofilia e clero col portavoce del Vaticano p. Lombardi (in studio) e M. Introvigne presentato con un asettico “sociologo” (in collegamento).
Per completare il quadro c’e’ stato un contributo video con la Scaraffia.

Fantastica RAI!
E che dire delle faccine che faceva la bella bionda per rafforzare le tesi dei due ospiti a senso unico…

RobertoV

Purtroppo la controffensiva della chiesa qui in Italia è partita e può sfruttare il fatto che dopo aver oscurato per un mese lo scandalo si sono mossi solo quando si è avvicinato al papa. Così qui in Italia la maggior parte della gente conosce parzialmente la sostanza dello scandalo ed ha informazioni tra le righe più per le reazioni della chiesa ed è più facile far passare l’idea di una campagna contro il papa e la chiesa cattolica. Qui si soffermano più sui singoli casi che sull’evidente copertura concessa, talmente sistematica da non poter essere derubricata ad eccezioni. All’estero dove hanno la percezione reale del fenomeno le uscite dalla chiesa sono in forte crescita e molti cattolici hanno posizioni critiche verso l’operato della chiesa e del papa stesso come possiamo vedere dai vari dati qui più volte riportati. Anche in Germania all’inizio hanno provato a negare e fare le vittime, poi sono stati costretti dall’evidenza ad un atteggiamento più morbido e collaborativo, ma adesso dopo aver parlato col papa ci stanno riprovando. Il vescovo Mueller ha attaccato nell’omelia di domenica i mezzi d’informazione paragonando il periodo alle persecuzioni naziste del 1941 col risultato di provocare parecchie critiche, di far arrabbiare gli stessi ebrei, di ottenere una chiara risposta da parte dell’associazione giornalisti e obbligare il cardinale Kasper a distanziarsi dalle sue affermazioni. In Germania fortunatamente ci sono parecchi della gerarchia ecclesiastica e politici che ammettono le colpe della chiesa, non praticamente un coro unico in difesa come qui in Italia, supportato anche dai nostri media.

libero

L’Italia è largamente secolarizzata e scettica sul clero, però esiste ancora un pò di quel “rispetto reverenziale” che a molti è stato insegnato da bambini nei confronti della religione, ma con il tempo verrà superato anche quello, in soli 40 anni il cambiamento è stato enorme, anche se molti non se ne rendono conto.

rik

Segnalo che a Bevenento hanno rinviato a giudizio per abusi su minori un anonimo prete.

Qualcuno in grado di darci notizie più precise sull’identità del prete?

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