Aborto ed elezioni: ma Bagnasco si è corretto?

In qualità di presidente dei vescovi italiani aveva indicato come criterio per l’espressione del voto alle elezioni regionali l’aderenza ai “valori non negoziabili” (cfr. Ultimissima del 22 marzo): il giorno dopo, in veste di arcivescovo di Genova, il card. Angelo Bagnasco è stato il primo firmatario di una nota della conferenza episcopale ligure nella quale ha ribadito i medesimi concetti (cfr. Agenzia Sir del 23 marzo). Ciononostante, alcuni organi di informazione del centrosinistra (cfr. L’Unità) hanno parlato di “correzione” di linea. L’aver indicato l’aborto come elemento discriminante principale per una meditata scelta nella cabina elettorale era stata interpretato come un’indicazione di voto per il centrodestra, e in particolare per la candidata laziale Renata Polverini. Dal centrosinistra erano pervenuti distinguo (Bersani: “‘pensiamo che la 194 sia stata una buona legge e abbia consentito una riduzione degli aborti del 40%”); ma anche a destra la Fondazione FareFuturo, che si ispira al Presidente della Camera Gianfranco Fini, ha invitato il PDL a “non appiattirsi sulla CEI”, perché l’Italia “ha bisogno di un grande partito fatto di credenti e di non credenti, di laici e di fedeli, di atei e di cattolici”.

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17 commenti

non possumus

secondo me non si è corretto, comunque siamo alle solite, la chiesa privilegia un centrodestra che non è certamente il massimo come moralità individuale, ma fa da braccio secolare per la “moralità” collettiva

statolaico

il fatto di dire e successivamente correggersi non è indicativo di nessun cambiamento di pensiero, tantomeno di alcuna retromarcia ma fa parte della strategia di volponi specialisti nell’arte del dire e non dire. L’effetto principale l’ha ottenuto in prima battuta (influenzare il voto), la correzione successiva non ha lo stesso effetto delle prime dichiarazioni, questo è pacifico, ed il gioco è proprio questo.

Magar, bieco illuminista,

Peraltro, non capisco, che “retromarcia” sarebbe? È chiaro come il sole che la battuta sull’aborto era riferita al confronto in Lazio tra Bonino e Polverini. Ebbene, la “retromarcia” puntualizza che sono importanti anche i diritti sociali e l’accoglienza degli immigrati: ma questo non è un problema, per un’ex sindacalista (per di più vicina a Fini) come la Polverini!

libero

Le elezioni indicheranno quale è il grado di laicità attuale, comunque Bagnasco mi sembra preoccupato e ne ha ben ragione, con il 2% di fedeli in meno ogni anno.

Ratio

Con dispiacere noto che la dichiarazione di Fare Futuro è piu’ audace di quella di Bersani, avrei preferito il contrario.

andrea pessarelli

se il cardinale dice di non votare chi è favorevole all’aborto dovrebbe per prima cosa invitare a non votare pdl, poichè pur essendo al governo con ampia maggioranza non si è mai sognato di proibirlo nè ha mai annunciato che lo farà. il pdl agli occhi dela chiesa dovrebbe quindi essere considerato il vero responsabile di quello che essa chiama infanticidio

POPPER

…..ma anche a destra la Fondazione FareFuturo, che si ispira al Presidente della Camera Gianfranco Fini, ha invitato il PDL a “non appiattirsi sulla CEI”, perché l’Italia “ha bisogno di un grande partito fatto di credenti e di non credenti, di laici e di fedeli, di atei e di cattolici”.

Ma guarda un po’, anche Fini ha aperto un cortile dei gentili? Immaginate quali atei devoti aderirebbero?

Sandra

Dopo la frase che riporti, l’articolo di Fare Futuro termina dicendo:
“Sarebbe, insomma, un errore grave, che potrebbe persino portare alla sconfitta. Che senso ha trascinare queste ultime fasi di una campagna elettorale “locale” sul terreno scivoloso delle questioni “eticamente sensibili”?”

Chiamare a votare destra come forza politica di contrasto alla 194, potrebbe insomma rivelarsi un clamoroso boomerang.

Frithnanth

Curioso: non ricordo di aver mai letto un passo del vangelo contro l’aborto. Eppure questa pratica esisteva anche all’epoca.
Invece mi ricordo abbastanza un passo in cui si parla di “bambini”, “scandalo”, “macina”, “corda”, “collo” e “mare”. Ma chissa` perche’ questo passo non e` mai citato.
Si vede che la copia del vangelo che hanno loro e` diversa da quella attualmente in circolazione.

Maurizio

Qual è il problema con l’uccidere bambini per la Chiesa? Mi pare che Dio stesso non ebbe scrupoli a farne fuori alcune migliaia in Egitto per convincere il Faraone a lasciar partire gli ebrei.

statolaico

La pseudo retromarcia è servita solo a pararsi il sedere, a scivolare nella nube protettiva dell’odiosa ambiguità a cui ci hanno abituati. Mantenere una posizione aperta significherebbe anche correre un rischio pesante. Nell’ipotesi in cui vincesse Emma Bonino (se loro parteggiassero apertamente e senza ambiguità), la volta in cui essi tornerebbero a mettere il naso nelle questioni morali qualcuno potrebbe anche azzardare di dire “ma tanto voi non siete rappresentativi, non vi fila nessuno quando parlate! (vedi amministrative)”… brutto rischio… meglio non correrlo, no? 😉

Maurizio

Ma se la Chiesa ci tiene tanto a condizionare la politica italiana (anche se dovrebbe essere la chiesa di tutti i cristiani del mondo), perché non costituisce un regolare partito e si candida? Così vedremmo in quanti la voterebbero. Sarebbe un po’ come un referendum sulla cristianità.

Stefano Bottoni

Valori non negoziabili (CLIK) non negoziabili (CLIK) non negoziabili (CLIK)…
BZZZZ….
No aborto (CLIK) no aborto (CLIK) no aborto (CLIK)…
BZZZZ…
Sono stato frainteso (CLIK) frainteso (CLIK) frainteso (CLIK)…
BZZZZ…

Niente da fare, il disco è irrimediabilmente inceppato.

david

forse saranno domande stupide e banali che voglio porre lo stesso e premesso che ce ne sono di cose da dire alla chiesa…per la sua incoerenza i suoi atteggiamenti, la sua storia ecc….detto questo perchè non può esprimere la “sua” opinione su questi argomenti…riguardo l’appello elettorale credo sia inutile, poichè il cattolico “fondamentalista” non credo abbia bisogno di un ulteriore messaggio o “appello” o , al contrario, chi ha l’idea opposta non credo si faccia influenzare dai conitinui messaggi ecclesiastici…Quello di cui ho paura è per esempio di un possibile allontanamento(o di simili provvedimenti) ,da parte della chiesa, di persone che seppur praticanti abbiano votato per la Bonino o comunque si dichiarino favorevoli all’aborto. (anche se credo non siano pochi all’interno della chiesa)…l.e poi qual’è il limite di espressione della chiesa, quando si può affermare che c’è un ingerenza o uno sconfinamento nella politica? INSOMMA quando non viene “applicato” il concetto di laicità?…grazie in anticipo e mi scuso se possono apparire elementari

serio

Non importa se si è corretto o no, gli basta aver detto: la prima resta buona comunque. Intanto tirano il sasso, poi possono anche nascondere la mano, pur di centrare il bersaglio. È una tattica consolidata.

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