Roma, parrocchia apre ufficio rotale

Il numero di separazioni e di divorzi è in costante aumento? Don Quirino, parroco della chiesa di San Pancrazio a Isola Farnese, a Roma, ne ha preso atto. Dopo aver acquisito una certa notorietà avviando un boicottaggio contro McDonald’s (cfr. Ultimissima del 22 febbraio 2010) ha ora deciso di aprire un ufficio a disposizione di tutti quei fedeli (evidentemente numerosi) che potrebbero sanare la loro posizione davanti alla Chiesa grazie a un annullamento deciso dal tribunale ecclesiastico. Ogni secondo mercoledì del mese, riporta Repubblica, un avvocato rotale è a disposizione delle coppie per offrire una consulenza gratuita.

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44 commenti

Toptone

Che c’è di strano?

Hanno appena aperto un’agenzia divorzile papalina e “non c’è niente di strano”? Chiedilo a Francesco Cossiga (o alla ex-moglie) “che c’è di strano”.

Oh, un’ultima cosetta: volevo sapere se il cattolicone di cui sopra abbia sempre vissuto nel peccato del sesso fuori dal matrimonio e se i suoi figli siano illegittimi, ora che apprendiamo che per la Chiesa il suo matrimonio “non è mai avvenuto”.

Sono sicuro che troverete la formuletta giusta per spiegare pure questa piiiiiccolissima incongruenza.

Coraggio, Kurt, dicci come risolvi la questione che ci facciamo due risate.

Lino

Non è una “consulenza gratuita”, la paghiamo noi, con soldi pubblici.

vittorio

bisogna vedere in che senso gratuita: proprio a roma mi pare sia noto che a 20.000 euri si annulla un matrimonio e poi l’avvocato ti aiuta a trovare un motivo che vada bene alla chiesa.

firestarter

un avvocato rotale che offre una consulenza gratuita? AHAHAHAHAHAH

firestarter

AHAHAHAHAH magari la prossima che tentano di venderci è che una tomba vuota implica che il presunto cadavere è resiscitato

Mauro Ghislandi

Non ci sarebbe nulla di male se i cattolici si facessero queste cose per i fatti loro. Ma purtroppo (grazie al defunto in latitanza Craxi) la Repubblica Italiana ha ceduto parte della propria sovranitá a uno stato estero non democratico, obbligandosi a riconoscere le sentenze di nullitá pronunciate dai tribunali di questo stato estero non democratico.

Kurt Godel

se permetti, la sovranità sul matrimonio è dei coniugi (fatti salvi i diritti fondamentali)

moreno83

la nullità del contratto matrimoniale è ben diverso dal suo scioglimento attraverso il divorzio.

Mauro Ghislandi

Come al solito non hai capito nulla, o fingi di non capire (io propendo nettamente per la prima ipotesi).
Il concetto di sovranitá per i cittadini non ha senso, si applica a soggetti di diritto pubblico internazionale, per capirci gli Stati o l’ONU).
In questo caso lo Stato italiano rinuncia a una sua prerogativa nazionale accettando di ratificare SENZA NESSUNA POSSIBILITA’ DI VERIFICA decisioni prese da tribunali che dipendono gerarchicamente da un’entitá che al vertice ha uno Stato (Vaticano) che per generale consenso non ha un ordinamento democratico, ma é una monarchia assoluta elettiva.

Toptone

No cicci, sul matrimonio dei cattolici la sovranità è della Chiesa, come del resto è sulla loro – ahem – anima.

Siete sudditi, ricordatelo. A Roma tirano i fili e voi parlate e vi muovete.

POPPER

Ma la Sacra Rota cosa dice? Questo parroco le porta via il mestiere a quanto pare e anche i soldi.

lacrime e sangue

Siete impazziti a scherzarci su?

Vi rendete conto di quanto grave sia questa “offerta” di annullamento del matrimonio?

Ogni maschio alla caccia di una femmina più giovane e feconda o semplicemente desideeroso di non pagare gli alimenti alla futura ex-moglie – ricordo che più della metà delle Italiane sono casalinghe, quindi incapaci di autonomia finanziaria (chi le ha fatte rinunciare al lavoro? Ah, già, il modello patriarcale italico che vede la femmina casa-figli-fornelli) – busserà all’avvocato e una sfilza di povere criste si vedrà sbattere in strada come adultere, senza diritti.

Lo Stato italiano non riconoscerà il matrimonio e non garantirà nulla alla ex-moglie.

Se l’idea si diffonde, orde di mariti italici si faranno sempre più cattodevoti proprio per il regalo che ricevono dal prete: donne e donne a gogò, sempre da buttare dopo averle usate e sformate con le gravidanze.
Carne fresca sempre aggratis per ‘sti irresponsabili…

Possibile che non vediate quanto questa possibilità riavvicini i maschi alla Chiesa?

POSSIBILE CHE NON VEDIATE QUANTO LA POSIZIONE DELLA MOGLIE/MADRE DIVENTI DEBOLE DI FRONTE ALLA POSSIBILITA’ DI ESSERE BUTTATA VIA SENZA GRAVAMI ECONOMICI PER IL MARITO/PADRONE?

La Chiesa torna al vecchio ripudio ebraico: quattro parole e sei sbattuta via.

Le Italiane vedranno un aumento esponenziale di mariti che annulleranno il matrimonio, condannandole ad una sudditanza servile: LA PAURA DI ESSERE RIPUDIATE LE RENDERA’ SEMPRE PIù DEVOTE E SOTTOMESSE.

Sandra

E’ il premio per il “lato cattivo” dell’uomo. I valori della famiglia, la scusa per il lato buono.

Ogni principio e’ negoziabile, dipende dal prezzo.

Kurt Godel

ma in che mondo vivi? ma se un quarto (se non ricordo male) di quelli che vanno alla mensa dei poveri sono uomini separati…

robby

e un quarto delle donne separate dove vanno kurt?…ma sto matrimonio indissolubile,ormai per la chiesa pensi che vale cosi tanto?dato che gesti simili del prete tuo compare,cosi lo sminuisce,e anzi mostra che il matrimono conta,per la chiesa quanto puo contare,un buon affare,uguale a tutte le altre organizzazioni umane,che fanno burocrazia su cio.la tua chiesa romana apostolica,e solo una grande lobby.

Augusto

“LA PAURA DI ESSERE RIPUDIATE LE RENDERA’ SEMPRE PIù DEVOTE E SOTTOMESSE.” Ma anche nell’islam esiste qcosa di simile, vero?

moreno83

Non mi pare che la nullità per la Sacra rota valga anche per lo Stato Italiano sempre e in automatico, vale solo se le motivazione per l’annullamento sono legittime anche secondo il nostro diritto

bardhi

@ moreno83

l’anulamento della scara rota vale quasi automaticamente per lo stato italiano, quello in chiesa si chiama matrimoni concordatario.

e secondo voi mi devo preoccupare per chi ha voluto fare il matrimonio in chiesa, ignoro i motivi, e adesso si trova trombata/o e lasciata/o?? Sono cavoli loro cosi imparano e la prossima volta non commettono piu lo stesso errore.
Siamo tutti adulti e vaccinati ed ogni nostra decisione debba cadere solo su di noi, posso capire chi si è sposato in chiesa 50 anni fa ma adesso che il matrimonio civile è una realtà consolidata chi vuol fare il matrimonio concordatario lo fa per scelta quindi ripeto sono solo cavoli loro.

Cesare b

Il discorso di “Lacrime e Sangue” potrebbe essere valido in teoria, ma dovrebbe essere supportato dalla citazione di casi in cui la Sacra Rota ha concesso la dichiarazione di nullita’ contro il volere di uno dei due coniugi. Non sono documentato, ma credo che cio’ sia alquanto raro, anche perche’ il coniuge che voglia opporsi potra’ sempre smontare, con proprie dichiarazioni, gli argomenti di quello che intende “ripudiarlo” con la benedizione di Santa Madre Chiesa. Molto piu’ pericolosi, in concreto, mi sembrano soluzioni giuridiche “laiche” come i PACS alla francese e le loro imitazioni che si vorrebbero introdurre anche in Italia, per non parlare della dilagante usanza di semplici “unioni di fatto”.
Io sono sempre stato del parere che gli effetti civili del matrimonio putativo e di qualunque cessata convivenza more uxorio comunque provata, andrebbero regolati dai tribunali dello Stato con norme identiche a quelle esistenti per il divorzio, a tutela dei figli (se ci sono) e della parte economicamente piu’ debole (omosessuali compresi, se uno e’ piu’ ricco dell’altro).
Saluti.

Sandra

Credo proprio che abbia ragione lacrime e sangue, in linea con il servizio di Report sul tema, disponibile online sia in video che in testo, da cui riporto:

Il tribunale della chiesa non tiene conto di ciò che è accaduto durante il matrimonio ma cerca le cause che hanno dato vita a un matrimonio.
Nel questionario del tribunale ecclesiastico lombardo quasi tutte le domande si rivolgono al passato: se il fidanzamento è stato felice, se le famiglie erano contrarie, se ci furono possibili coercizioni della volontà, inganni, malattie psichiche, e se fin dal principio si intendeva procreare.

Per la chiesa su una menzogna non si può edificare un vero matrimonio.
Il 40 % dei matrimoni infatti viene annullato a causa di questa menzogna.
Visto che stiamo parlando di bugiardi: e se la menzogna la dicessero davanti al tribunale ecclesiastico?

Annullando il matrimonio presso il tribunale ecclesiastico, si può evitare di pagare gli alimenti all’ex coniuge.
La sentenza di nullità pronunciata dal tribunale ecclesiastico deve essere riconosciuta valida, efficace, nell’ambito dell’ordinamento civile.
Quindi si va davanti a un giudice dello Stato che con un procedimento semplice riconosce che il matrimonio è nullo anche per lo Stato e così gli ex coniugi tornano nubili e celibi; nel momento in cui il tribunale dello Stato riconosce che il matrimonio è nullo non può intervenire a tutela del coniuge economicamente più debole, cosa che fa in caso di separazione e divorzio.

Cosa può fare allora chi subisce questa situazione? Al massimo può chiedere un assegno di mantenimento per soli tre anni. Assegno però che non è automatico e si ottiene soltanto avviando un nuovo processo civile, che puo’ durare anni, a svantaggio della persona economicamente più debole.

La Chiesa non si e’ mai preoccupata di eliminare il problema della possibile speculazione che si può fare dei suoi tribunali per ragioni meramente economiche. E la Chiesa quando vuole, consiglia e propone ai politici.
Intanto i matrimoni annullati dai tribunali della chiesa sono in vertiginoso aumento. Nel tribunale con sede a Bologna, nel 1997 le cause introdotte furono 357, nel 2001 539. L’aumento è iniziato nel 1998, quando i tribunali della chiesa sono diventati economici.

Da una lettura rozza alla fine emerge che ricorrere al tribunale ecclesiastico conviene perché non si pagano gli alimenti, spendi meno di un divorzio, e te la cavi in tempi rapidi. Infatti per ottenere un divorzio oggi devono passare 3 anni dalla separazione civile per dare tempo alla coppia di ripensarci ed eventualmente ricomporre l’unione. Il compito del tribunale ecclesiastico invece è quello di chiarire in fretta se il matrimonio non è valido per dividere 2 persone che sarebbero concubine.
E’ vero che sono stati introdotti i corsi per preparare all’indissolubilità del sacramento ma nessuno è mai stato bocciato. E allora per sapere se ad essere in crisi è il sentimento religioso o il portafogli forse basterebbe introdurre l’obbligo dell’assegno di mantenimento al coniuge più debole.

Toptone

Con le norme sul divorzio non si può regolare nulla che non sia stato in precedenza formalmente costituito e regolamentato.

Se non c’è matrimonio civile o PACS o che dir si voglia, quali diritti/doveri CERTI scaturiscono da una convivenza more uxorio tutta da provare?

Figurati che casino: si pronuncia una sentenza di “divorzio” (in senso lato) per sciogliere il vincolo di un istituto giuridico che non c’è!

I francesi e quasi tutta Europa hanno già trovato la risposta: o PACS o matrimonio civile aperto a omo ed etero. Sic et simpliciter, e fine dello psicodramma.

La Chiesa latra di “fine della società”, ma è proprio quella cattolica italiana ad essere corrottissima e in rovinoso declino.

moreno83

Così adesso faranno prima a far annullare i matrimoni alla Sacra Rota|

firestarter

spero che la sacra rUota sostituisca i tribunali civili.

Le nuove regole prevedono che sia considerata valida la testimoniana di padre pio apparso in sogno e quella di gesu’ bambino, ma solo se ci parla la notte di natale prima di scendere tra il bue e l’asinello.

Ego Sum

Mhmmm… sta cosa mi puzza. Mi sa tanto di mese della prevenzione dentale. Vai a farti una visita gratuita, ti trova qualche problema (anche per scrupolo terapeutico) e poi… ti avvali di un professionista pagandolo. Ma dico io, non sarebbe logico che ci sia in ogni diocesi un rotista che faccia patrocinio gratuito? O la longa manus di dio non può permettersi ciò? Lo dico per i cattolici, neh?

Barbara

Ma come, ma il sacro vincolo del matrimonio non era inscindibile?

enrico mini

Infatti, la sacra rota non annulla il matrimonio, più semplicemente dice che non è mai avvenuto. Vai poi a chiedere gli “alimenti” per un qualcosa che non si è mai verificato!

Toptone

E infatti questo apre un vaso di Pandora sulla moralità sessuale e sullo status dei figli eventualmente avuti durante il matrimonio “mai avvenuto”.

Sembra che dal XV° secolo nella Chiesa sia cambiato molto poco in tema di “annullamenti”: pornocrazia era e pornocrazia è rimasta.

Ma questa è gente col cervello in appalto, non ha pensieri propri. Se il prete gli dice “tutto bene”, per loro è ok così. Altro giro, altra corsa, altra moglie e ostia al Barolo assicurata! Yum yum!

FloraSol Accursio

se ti sposi secondo le regole di una religione maschilista, atavista e patriarcale ne assumi purtroppo anche i relativi rischi.
Fortunatamente a me il matrimonio in chiesa è espressamente vietato in quanto sbattezzata da ben 18 anni, e altrettanto fortunatamente il mio compagno è privo di religione.

nemo

Confermo, tanto per la cronaca, che il matrimonio cattolico non viene mai annullato, viene “dichiarato nullo”… ovvero in realtà quel sacramento non è mai avvenuto… il tribunale ecclesiastico ne prende atto. La differenza tra “annullare” e “dichiarare nullo” è rilevante dal punto di vista giuridico e civile… dal punto di vista teologico mi pare una cretinata come tante altre in teologia.

Dariok

“un avvocato rotale è a disposizione delle coppie per offrire una consulenza gratuita.” sarà anche vero, ma poi si paga per lo scioglimento. Con questo la chiesa vuole solo aumentare le entrate!

Paul Manoni

Un bel dito medio, sicuramente sana molto meglio la propria posizione davanti alla chiesa…
L’annullamento del matrimonio da parte del tribunale eclesiastico, viene fatto esclusivamente in funzione di un eventuale ulteriore nuovo matrimonio, da parte di uno dei due ex coniugi. Nella sostanza la chiesa lo fa’ per “cerchiobottare” la famosa frase:” Non dividete cio’ che dio ha unito” o bigottonate varie….
Ma poi volete mettere il BUSINESS per la CCAR, se ogni fedele ha la possibilita’ di sposarsi piu’ volte!?!?!? 😉
………PECUNIA NON OLET.

Paul Manoni

Qui hai la possibilita’ di rispondere a chiunque, post per post, cliccando su “RISPONDI” e argomentando le tue posizioni. Detto questo….
Illuminaci su quante, quali, chi, come, quando e perche’, ritieni che si scrivino menzogne….
Sono tutto orecchie…. 😉

marzia

Nella nostra diocesi se si vuole procedere alla dichiarazione di nullità (e non solo), bisogna avere divorziato ed essere in regola con gli alimenti e tutto il resto, per esempio.
(Se in passato è stato diverso, bisogna pensare che il diritto progredisce per aggiustamenti progressivi: proprio adesso si sta cercando di far sì che l’omicida del coniuge non abbia diritto -come da legge- alla pensione di reversibilità)

Quanto ai “tempi rapidi” si è sempre accusata la Chiesa di essere … eterna.

“fare in fretta… per evitare il concubinato”, i tribunali si prendono tutto, il tempo necessario, altroché fretta.

e poi tutti gli isterismi della professoressa …

Paul Manoni

Eccone un’altra che ha capito al volo cosa stavo dicendo… 😉
Dubito che il tuo commento sia rivolto a me o a cio’ che ho scritto io…Se mai, ribadisco, vai a cliccare su “rispondi”, a chi di dovere!

Io, se dovessi divorziare, mi farei bastare la sentenza di un tribunale.
La dichiarazione di nullita’, alla fine serve solo nel caso in cui, da buon suddito seguace di cristo, hai intenzione di risposarti in chiesa.
…Immagino la tristezza dei gonnelloni, quando gli comunichi che hai intenzione di risposarti con la loro benedizione di circa 500Euro o piu’!! 😉
….Cio’ per loro significa solo piu’ entrate. Quindi perche’ non accellerare la sentenza del tribunale eclesiastico?…Perche’ farla tanto lunga, visto che sono pronti nuovi soldini?…Perche’ tirarsela per una sentenza di nullita’ che giova soprattutto la stessa chiesa?…Sveglia!
Don Quirino, ha fiutato il BUSINESS!…E ha messo a disposizione dei fedeli, addirittura un avvocato rotale che dispensa consigli!! 😉

Near

Da notare che quando è la Sacra Rota ad “annullare” un matrimonio, non sussite più nemmeno l’obbigo di sostentamento del coniuge più debole, per il semplice fatto che questo non è un vero e proprio divorzio, ma, una volta emessa la sentenza, il matrimonio si considera come mai avvenuto veramente per un vizio di forma al momento della celebrazione, in pratica, nullo già dall’inizio, perchè la celebrazione non è ritenuta valida.

http://www.uaar.it/laicita/divorzio#05

Mi piacerebbe sentire a tal riguardo il parere dei vari Cota, Buttiglione e di tutti coloro a parole preoccupati della tutela dei doveri e non dei diritti.

Near

Cota e Buttiglione non a caso nominati. Ieri sera a Porta a Porta non hanno perso occasione per qualificarsi per quel che sono, nella più totale impunità degli esponenti del PD (tranne Vendola).

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