Treviso: corso laico per la coppia

Il circolo UAAR di Treviso, in collaborazione con il Comitato Laici Trentini, organizza per il mese di aprile il primo corso laico dedicato alle coppie della provincia di Treviso. E’ un’iniziativa che vuole coinvolgere coloro che sono in procinto di sposarsi ma anche chi è già coniugato, nonché i conviventi, di sesso diverso o dello stesso sesso. Un’impostazione laica al concetto di famiglia, assolutamente trasversale, che considera come modello familiare anche chi si colloca al di fuori del matrimonio. Il corso, tenuto da un avvocato esperto di diritto della famiglia, prevede due incontri e ha lo scopo di fornire delle nozioni sulla disciplina giuridica che riguarda la vita di coppia. Sarà l’occasione per affrontare anche questioni di cultura generale, tra le quali: il rapporto tra l’ordinamento civile e il fenomeno religioso, la procreazione medicalmente, il testamento biologico.
Considerando che nella provincia i dati riferiti al matrimonio civile sono in costante aumento l’UAAR, con questa iniziativa, vuole offrire ai cittadini che si avviano a una vita di coppia l’opportunità di avere una consapevolezza maggiore sulla tutela giuridica garantita (o non garantita) dalla legislazione.

Per informazioni, prenotazioni e contatti: treviso@uaar.it oppure 3478946625

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18 commenti

puric

il contenuto è ottimo, ma il titolo sembra proprio lo scimmiottamento dei corsi prematrimoniali cattolici.
avrei trovato più consono un nome tipo: “incontri informativi sui diritti delle coppie laiche”

alec

In effetti dal titolo della news sembrava proprio così.
@ Sole penso che il tuo titolo sia più adeguato.

puric

stefano:
spero che il corso non serva a spiegare cose che sanno già tutti (in primis i papaboys che tapezzavano i campeggi di presevativi…). Le cose importanti sono le tutele giuridiche delle coppie di fatto (e delle coppie sposate civilmente). Visto che questa è la parte centrale degli incontri, il nome del corso mi sembra poco azzeccato.

POPPER

Il titolo mi piace, l’inizativa moltissimo e concordo con Stefano, è necessario un approccio laico per aiutare le coppie giovani a prendere sempre più conoscenza dei propri diritti e opportunità che la Costituzione offre, come anche battersi per la propria famiglia e i per i propri figli.

Oggi c’è bisogno di UAAR in modo radicato nel territorio e questa iniziativa non sarà l’unica a dare ai cittadini che ne facessero richiesta la dovuta assistenza legale, se ne ce ne fosse bisogno, ciò vorrà dire anche un maggior numero di persone che sostengono lìUAAR nella promozione socio-giuridico-culturale.

Coraggio, sono con voi, cuore mente e portafiglio, ah ah ah, eh ci vogliono e anche tanti, ma l’unione fa la forza nel difendere la Costituzione e i diritti in essi non negoziabili.

Paul Manoni

Basta coi corsi prematrimoniali…
Basta farci insegnare la vita di coppia a chi ha scelto di non formarla una coppia…
Basta farci insegnare a gestire una famiglia, da chi una famiglia non l’avra’ mai…
Basta farci dire come gestire dei figli, da chi figli non ne ha, (o almeno cosi’ dice)….
LA SOLUZIONE ARRIVA DA TREVISO!
Ottima iniziativa! 😉

vittorio

ti spiegano come fare causa alle asl inadempienti se il bambino è handicappato ma te lo devi ciucciare tutto da solo?

Maurizio D'Ulivo

Concordo con Stefano Grassino: la perfezione non esiste e, se l’esigenza di essere perfetti comporta il rinvio sine die di qualunque iniziativa, niente verrebbe mai fatto.

L’osservazione di vittorio è interessante e sono convinto che, se già non era previsto nel programma, un simile argomento può costituire uno spunto di miglioramento per analoghe iniziative future.

Sole

All’inizio ho letto il titolo e ho detto “che buffonata”. Poi ho letto il contenuto e trovo l’iniziativa utile e lodevole. Un consiglio spassionato: CAMBIATE IL NOME DELL’INIZIATIVA!!!

Dalila

E’ vero, con un nome più consono ci saranno anche maggiori risposte (e più qualitative).

marzia

sarà laica anche la sede?
laico anche l’orario?
e ci sarà anche il famoso buffet laico?
le seggiole saranno laiche?

Maurizio

credo sarà piuttosto improbabile, dato che in questo paese ci si imbatte ovunque e immancabilmente in un crocefisso o una madonna…

Maurizio D'Ulivo

marzia, stai attenta a non nominare troppe volte il termine “laico”: sembra che alle persone aduse a porsi nel modo che tu hai appena avuto, la ripetizione di tale termine (quantomeno se non accompagnato, ocme antidoto, dalla desinenza “-ista” e/o da un aggettivo di tono dispregiativo) può causare pericolosissime allergie o, più spesso, il mal di fegato.

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