Bonino: contro di me l’alleanza Berlusconi-Bagnasco

“Contro di me non ho avuto Renata Polverini, ma un’alleanza Berlusconi-Bagnasco che potrebbe essere anche legittima se uno potesse rispondere”: sono affermazioni di Emma Bonino, l’esponente radicale candidata dal centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio. Bonino ha lamentato di “essere stata oscurata dai TG nel periodo tra il 21 e 26 marzo quando sono stata oggetto di ripetuti attacchi diretti e indiretti da parte del presidente Berlusconi e del presidente della Cei”.

Archiviato in: Generale

46 commenti

andrea pessarelli

http://mittwoch.radioradicale.it/files/ELEZIONI%20REGIONALI%202010%20dossier%20su%20presenze%20tv%20in%20voce.pdf

ELEZIONI REGIONALI 2010
Presenze televisive
Si riportano di seguito le tabelle relative agli interventi in voce di esponenti politici durante la
campagna elettorale per le elezioni regionali 2010.
Nella prima tabella si considera il periodo relativo all’ultima settimana precedente il voto, nella
seconda quello relativo alle ultime quattro settimane (a partire cioè dalla data di presentazione delle
candidature).
In entrambe le tabelle, accanto ai dati relativi ai principali partiti, vengono riportati anche i dati
relativi al solo Presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
Emma Bonino, candidata Presidente alla Regione Lazio della Lista Bonino Pannella e del
centrosinistra, oggetto di ripetuti attacchi –diretti ed indiretti- da parte del Presidente Berlusconi e
del Presidente della CEI, dopo il 1 marzo non ha avuto neanche un secondo sul TG1, 34 secondi sul
TG2, 40 secondi sul TG3.
Periodo 21- 26 marzo: Interventi in voce nei Telegiornali (edizioni principali)
TG1 TG2 TG3 TG4 TG5 STUDIO
APERTO
CENTRODESTR
A
62% 58% 52% 80% 68% 86%
PD 17% 21,8% 24.5% 11.3% 14.7% 13.8%
IDV 6,7% 5.5% 6.6% 1.6% 4% 0
UDC 7,7% 7.4% 6.9% 1.8% 5.4% 0.5%
BONINOPANNELLA
1,7% 1.4% 3% 0 2.9% 0
BERLUSCONI 22,7% 17.3% 15.7% 73.65% 39% 85.3%
Periodo 1- 26 marzo: Interventi in voce nei TG(e.p)
TOTALE
TG RAI
TOTALE TG
MEDIASET
CENTRODESTR
A
58% 76%
PD 21.4% 13%
IDV 6,2% 2.4%
UDC 7,3% 3.2%
BONINOPANNELLA
2% 1.2%
BERLUSCONI 15% 42.7%

andrea pessarelli

le tabelle sono di + facile consultazione seguendo il link (sono i limiti del copia incolla)

andrea pessarelli

eh ma io sono pigro a casa faccio copia incolla di me stesso dal letto al divano

Ernesto

Riesco ancora a stupirmi che Studio Aperto sia riuscito a dedicare l’86% del tempo totale al nano!
In pratica l’intero “tg” (si fa per dire), trenne le previsioni del tempo!

Non guardo più la tv da anni, tranne quando c’è Annozero, sarà per questo che ancora mi meraviglio.
Siamo finiti proprio male. Nemmeno durante il fascismo mussolini occupava in toto le trasmissioni radio…

antonio

penso che l’86% si riferisca al tempo dedicato a berlusconi rispetto al tempo totale dedicato a tutti i politici.

gianfranco

Studio aperto se non parla di berlusconi fa sicuramente gossip, parlando di tette, culi e corna… e quindi ancora di berlusconi in via subliminale

Stefano Bottoni

Che la Bonino avesse contro Berlusconi&Bagnasco era ben prevedibile, ma se almeno il pd l’avesse sostenuta di più… C’era chi remava contro anche da parte di chi avrebbe dovuto sostenerla.
Sono poi rimasto a bocca aperta ieri sera, quando ascoltando un intervento di un radioascoltatore su Radio24 alla trasmissione di Cruciani, l’ho sentito dire: -Ma come hanno potuto candidare una come la Bonino all’interno delle mura vaticane?-
ALL’INTERNO DELLE MURA VATICANE??? C’è ancora parecchia gente che ha poche idee e ben confuse!

Barbara R.

Mi dispiace per Emma!!Il PD (senza la ELLE)fa sempre + schifo,anche troppi i voti ch ha preso

brendan

Che avesse contro Berlusconi e la CEI lo sapeva anche prima di candidarsi.
Idem che Berlusconi avesse in mano i Tg più visti.
La Bonino cerca di giustificarsi perchè sa che al PD non sono rimasti felici della sconfitta e difficilmente ripunteranno su un candidato radicale per poltrone importanti.

firestarter

ti piacerebbe se qualcuno andasse in televisione a dire di non votare berlusconi&C perché referenti politici di una banda di pedofili?

considera che se l’italia fosse un paese normale questo succederebbe (hai presente la BBC?)

brendan

Io non ho votato berlusconi e non dico certo che la TV sia OK.
Dico che la Bonino lo sapeva anche prima che la situazione era irregolare, se aveva radio radicale a fornirle i dati, una settimana prima delle elezioni doveva fare un bell’esposto alla procura.
Secondo me i vescovi, cittadini italiani, non commettono nessuna irregolarità a ricordare le priorità per un cattolico. Indipendentemente da questo, si sa che intervengono prima di ogni elezione e quindi lamentarsene non ha molto senso: Vendola ha pur vinto.

firestarter

se fosse ammesso ripagarli con la stessa moneta andando in televisione a dire apertamente quello che sono mi starebbe bene. Il problema invece è sempre il solito: in un momento in cui sono coperti del loro stesso liquame, si permetto di sparare a zero sui candidati che non gli garbano, legittimando ed appoggiando questa destra impresentabile, al cui confronto pinochet fa un figurone. E tutto questo grazie ad uno scambio di favori con i loro amichetti politici, ben contenti di trattare con una chiesa altamente ricattabile.

tu non hai votato berlusconi ma non ti sogni di mandare dove di dovere le attuali gerarchie tue referenti, per cui sei un complice come tutti i “cattolici progressisti” che continuano a fare parte di una associazione criminale che li usa per legittimarsi di fronte a chi ha bisogno della religione per vivere.

firestarter

considera, brendan, che tg1 e tg5 pagheranno una MULTA per avere dato il monopolio all’impresentabile.

che ne pensi, sarebbe opportuno un esposto alla pretura?

andrea pessarelli

“La Bonino cerca di giustificarsi perchè sa che al PD non sono rimasti felici della sconfitta”

emma non ha nulla di cui giustificarsi nè il pd di cui lamentarsi. fra tutti i candidati presidenti è quella che ha maggiormente incrementato il voto alla coalizione con le preferenze personali (246000 voti in più rispetto alla coalizione che la sosteneva contro i 78000 di polverini; mercedes bresso 103000, cota 153000). non credo che il pd disponesse di un candidato in grado di garantire un risultato miglore

mirko

Ma vi siete dimenticati marrazzo e brenda e compagnia bella? La bonino ha quasi fatto un miracolo in una situazione simile,dove la credibilita’ del pd era ridotta praticamente al nulla piu assoluto.
La chiesa si è esposta come poche volte,quindi il pericolo che vincesse la bonino era davvero concreto. dal mio punto di vista il lazio ha perso un occasione piu unica che rara…ma vox populi,vox dei.

andrea pessarelli

@ mirki: “vox populi,vox dei”
in questo caso purtroppo vo dei vox populi

crebs

Penso che l’UAAR debba fare qualche riflessione, come tutti gli attori diretti e indiretti dei risultati politici.
Continuo a concordare sulla apartiticità dell’UAAR, ma è necessario fare qualche “distinguo” sul significato di apartiticità.
Anche la chiesa si dichiara apartitica o apolitica, salvo poi intervenire IN TUTTI I MODI durante le elezioni.
Come già scritto – mi sembra da ERGA OMNES – oggi Cota, Zaia e Polverini staccano il primo assegno per pagare l’appoggio avuto dalla chiesa.
Io non ho visto nessun appoggio dell’UAAR a Bresso, Bonino, ……, non sono stati segnalati -nelle varie formazioni politiche- quei candidati che garantivano la laicità.
Mi rendo conto ovviamente della attuale differenza dimensionale fra chiesa e UAAR, ma questo non impedirebbe di fare in ogni caso tutto il possibile, direttamente come organizzazione quando possibile, tramite altri strumenti quando la cosa portasse a collidere con l’apartiticità.
Cerchiamo di fare qualcosa, ci sono rimasto proprio male, specialmente dopo le dichiarazioni odierne dei tre sopra citati.

marcigno

quoto Crebs
un vero laico deve avere una sua identità politica chiara ed ha il dovere di fare ogni cosa per vaccinare il suo Paese dall’infezione clericale, anche utilizzare un po’ del vaccino per sanare certi partiti che si dicono laici a parole!

mirko

Mi associo. non dico indicazioni chiare di voto,ma in certi casi cosi platealmente chiari di laici contro clericali,un po ci si poteva anche sbilanciare… a meno che siate concordi con tutti i politici per i quali è il voto cattolico il boccone da contendersi…

Paul Manoni

Io con il cuore concordo con voi al 100% 😉
Con il cervello e’ un’altro paio di maniche….
L’UAAR e’ apolitica da statuto.
Prendere posizione politiche precise, significa automaticamente scendere allo stesso livello della CCAR, che predica di non fare politica nella teoria…Ma nella pratica, ne fa’ piu’ degli esponenti politici stessi. 😉

crebs

L’UAAR persegue ufficialmente tre scopi (dal sito uaae):
– tutelare i diritti civili dei milioni di cittadini (in aumento) che non appartengono a una religione: la loro è senza dubbio la visione del mondo più diffusa dopo quella cattolica, ma godono di pochissima visibilità e subiscono concrete discriminazioni
– difendere e affermare la laicità dello Stato: un principio costituzionale messo seriamente a rischio dall’ingerenza ecclesiastica, che non trova più alcuna opposizione da parte del mondo politico
– promuovere la valorizzazione sociale e culturale delle concezioni del mondo non religiose: non solo gli atei e gli agnostici per i mezzi di informazione non esistono, ma ormai è necessario far fronte al dilagare della presenza cattolica sulla stampa e sui canali radiotelevisivi, in particolare quelli pubblici.

Quindi segnalare quei politici che si impegnano a perseguire almeno uno di questi scopi non dovrebbe contraddire l’apoliticità o apartiticità dell’UAAR.
Ancora, l’UAAR – se non sbaglio – non è apolitica bensì apartitica.
Se è vero che alcune iniziative potrebbero collidere con l’apartiticità, si può pensare a delle soluzioni.
L’importante è che nei vari partiti (o comunque organismi tipo sindacati o altro che hanno un più facile accesso ai mass media) ci siano rappresentati in grado di far sentire, tutti contemporaneamente, la loro voce in difesa degli obiettivi di cui sopra, invece di registrare il silenzio assoluto di fronte a uscite come quella di Cota o similari.

Paul Manoni

crebs ti do ragione su tutta la linea, ma il problema resta…
In occasioni elettorali, dare l’appoggio ad un candidato laico e/o vicino agli scopi dell’Associazione, significa comunque, appoggiare in qualche modo un partito politico…Penso se mai che sarebbe diverso, nel caso in cui si desse l’appoggio a piu’ esponenti politici ma di diversi partiti. 😉
…Comunque, terrei a precisare, che nel nostro piccolo, o nel nostro privato e personale, in qualche modo l’appoggio agli esponenti politici laici o agli esponenti politici vicini ai temi e agli scopi dell’UAAR, lo diamo eccome! 😉
Si pensi alla divulgazione di notizie pro politici laici, sui social network, a cui comunque l’UAAR e’ collegata…Facebook, Myspace, Twiter, ecc, ecc…
Si pensi alla divulgazione delle stesse notizie, manifesti e volantini che denunciano la sudditanza di “certi politici”, nei confronti della CCAR…
Si pensi a quanle seguito possono avere iniziative come queste…
http://www.uaar.it/news/2010/01/11/nuovo-sondaggio-sul-sito-uaar-93/
Il cui esito e’ stato:
49,3% Partito Radicale
24,1% In Italia non esistono partiti degni di essere definiti ‘laici’
7,7% Rifondazione Comunista
3,9% Partito dei Comunisti Italiani
3,6% Italia dei Valori
2,5% Sinistra Ecologia e Libertà
2,3% Verdi
2,1% Lega Nord
1,9% Partito Socialista Italiano
0,8% Partito Democratico
0,8% UDC
0,7% Il Popolo della Libertà
0,3% La Destra

Insomma, qualcosina facciamo, anche senza scendere apertamente in campo, nei confronti di questo o di quel politico. 😉
Ciao

davide isidoro pitasi

gli italiani continuino pure a non andare a votare lamentandosi del pd,però poi non si lamentino dei risultati del trio bagnasco-berlusconi-bossi:questo è solo l’inizio…

Claudio Diagora

E’ inutile prendersela con la Bonino: è semplicemente che gli abitanti del Lazio hanno fatto i loro interessi. Con la Bonino avrebbero avuto l’ostracismo del governo, con la Poverini (!) otterranno soldi per ripianare l’enorme debito accumulato, e si farà di tutto per dimostrare che era colpa dei governatori di sinistra. Regione+Vaticano=soldi a volontà!

claudio285

Quei pochi voti soffiati da Bagnasco, come se la Bonino fosse stata Stalin, hanno fatto la differenza.

Sono stufo. Vorrei solo che andassero in malora.

Hanno cominciato con la RU. Se tolgono l’aborto sarà inutile tutto. Tutte le parole, tutte le manifestazioni, tutto di tutto inutile.

Non voglio vivere in uno stato teocratico. Ma non posso scappare.

libero

La sinistra è sbandata e il gruppo dirigente del PD pensa più a mantenere il controllo sull’apparato di partito che a vincere e naturlamente a non irritare Berlusconi, la sinistra di potere ha i suoi interessi da proteggere, più o meno confessabili.
In quanto alla sinistra radicale è ansiosa di raggiungere nella tomba la già defunta Democrazia Proletaria.

stefano f.

immaginate cosa sarebbe successo a livello di RELAZIONI VATICANO-MAGGIORANZA se la Bonino – un’abortista anticlericale – fosse diventata presidente della regione Lazio??? no dico una fautrice della 194 mica una qualunque!!! è chiaro che a Roma ci si giocava molto di più che la presidenza di una regione…a buon intenditor poche parole.

Arnaldo

Quoto

Ormai l’ultima speranza rimasta per un reale cambiamento in Italia, è la lista a 5 stelle.

Se dovesse diventare un partito considerevole a livello nazionale, sarebbero uccelli diabetici per molti gruppi di potere. Ovviamente non mi illudo e non sono ingenuo: infiltrazioni nel movimento di grillo inizieranno fin dalle prossime elezioni.

Piduisti docet..

p.s. ora alzeranno il tiro verso il movimento di Grillo, soprattutto da sinistra (quella roba che definiscono “sinistra”)

Ralph

La Bonino è stata sconfitta da tutti quegli elettori bravi a criticare Berlusconi e Bagnasco stando nascosti dietro la tastiera di un computer, salvo poi non andare a votare lasciando campo libero alla Polverini.

“Finalmente una candidata laica”, “Finalmente la Binetti se ne è andata”, “Finalmente qua e finalmente la”; poi però nessuno è andato a votare.

In Piemonte poi è arrivato quel gran genio di Grillo; quello che sul suo blog consigliava di usare la “palla magica” per lavare in lavatrice senza il detersivo (una colossale bufala internazionale messa in giro da qualche burlone). Grillo da mesi si accaniva vigliaccamente contro la Bresso per la storia della TAV; naturalmente, neppure una parola su Cota.
Ecco allora il grande risultato ottenuto da Grillo e dal suo 4% che vale ZERO: oltre alla TAV, con Cota arriverà anche l’acqua privata, gli inceneritori e il no alla RU486

POPPER

Il PD ha trascurato la Bonino e temeva che la chiesa stesse dalla parte della Polverini, quindi, non hanno dimostrato molta collaborazione ed entusiasmo verso la mitica Emma.

Abbiamo un PD che ha perso e se l’è meritato, ma, data la sua crisi ormai ventennale, ha comunque tenuto ancora il timone delle sue tradizionali regioni, ma non basta, ha perso e questo può capitare ancora fra tre anni finchè non avrà il coraggio di parlare chiaro al paese: vogliamo difendere la laicità dello stato e non perderci in un antiberlusconimo sterile, vogliamo proporre un federalismo che metta in prima pagina l’informazione sulla Costituzione Italiana non negoziabile da parte dele autonomie regionali, e promuoverla nella scuola, nella sanità e nel lavoro e infrastrutture.

Flavio

Bonino aveva contro sultano e papa-re, ma anche e’ stata praticamente lasciata sola dal partito. Se avessero motivato qualche elettore del PD che non e’ andato a votare…

nicolar

il problema e’ secondo me uno solo:il pd ha tanti cattolici dentro.quindi diciamo pure,che in italia i partiti dovrebbero essere solo 2:partito cattolico,partito non cattolico.chiaro?

Maurizio_mds

Il PD ha tante di quelle colpe che elencarle diventa noioso. E sostengono pure di aver vinto… Diciamo che sono “diversamente vincenti”…

Per il resto, peccato per la Bonino che pure ha stracciato la Polverini a Roma; il partito, e lei stessa, ha trascurato le province, questo è stato l’errore fondamentale. Ciononostante è arrivata a un soffio dalla vittoria.

Chi mi fa davvero pena è la Polverini: le hanno costruito un sindacato finto per farla entrare in politica (la nota polemica sul numero decuplicato di iscritti alla UGL), e poi una campagna elettorale in cui le hanno messo in bocca ogni singola sillaba. Per ultimo le toccherà fare il presidente fantoccio, visto che senza gli appoggi pesanti di Berlusconi e Bagnasco non sarebbe andata da nessuna parte. Insomma, una persona tutto sommato seria ma un candidato finto, e un presidente ostaggio.

Peggio per lei, e per i cittadini del Lazio.

Esorciccio

Per quanto stimi la Bonino, mi vien da dire : ma questa da dove viene? Dalla montagna del sapone?
Pensava che Bagnasco e Silvio l’avrebbero aiutata?

ignazio

Certamente concordo con Emma Bonimo, ma ormai credo sia troppo tardi!
Le rivendicazioni bisogna avere il coraggio di farle nel momento in cui nasce il problema, anche a costo di perdere qualche voto.
La sinistra italiana è 90 anni sull’Aventino, e ancora ha paura di prendere decisioni nette e affrontare gli avversari per quello che sono (…), costi quel che costi.

Barbara

Spunto di riflessione: Emma e Bresso hanno vinto in città, sono state sconfitte nella provincia!

crebs

Già, in provincia, dove serve maggiormente l’appoggio delle strutture organizzate localmente, le strutture dei partiti, delle parrocchie, del sindacato…..
Chi vuole si tolga una curiosità: prenda l’elenco degli eletti nella regione Lazio per il PD e veda da solo, dai loro curriculum, se ritiene possibile che quella persona abbia realmente fatto campagna per la Bonino.
E a livello dei “big”, chi immagina un Fioroni, o anche un Letta, fare convinta e leale propaganda per Bonino? Vi immaginate un Ceccanti (per citare un politico con cui abbiamo recentemente discusso) condividere la battaglia nel Lazio?
Alcuni teodem sono andati via dal partito, ma la questione della laicità (mi ripeto, intesa secondo la definizione del vocabolario della lingua italiana della Treccani, volume secondo, pagg. 1040 e 1041) resta irrisolta.

sabre03

Se può essere di consolazione la Bonino vince su Roma città ma perde sulla provincia

Commenti chiusi.