Caso Claps: chiesa posta sotto sequestro

La chiesa della Santissima Trinità di Potenza, al cui interno è stato trovato il cadavere di Elisa Claps, è stata posta sotto sequestro per ordine della Procura generale di Salerno. Nuovi rilievi della Scientifica vi avrebbero trovato “tracce” utili all’inchiesta.

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28 commenti

marcigno

Mi viene un dubbio: ma prima di aprirla di nuovo al pubblico (ammesso che ci sarà pubblico…) non dovrebbero riconsacrarla? Ma dovrebbero farla molto meglio visto che la prima consacrazione non è che sia riuscita tanto bene…

POPPER

Invece di riapirila sarebbe il caso di lasciarle il sigillo della giustizia secolare fino a caso chiuso, ma il caso si prospetta molto lungo, quindi, sarebbe la si lascerà chiusa per un periodo indeterminato (lo auspico per una più approfondita indagine sulle responsabilità della ccar)

Zago

non conosco i termini di profanazione ee sconsacrazione ma avrei una domanda tecnica: in un caso come questo c’è il rischio che i sacramenti impartiti in questi anni siano a rischio di nullità?

Rosss

anche io purtroppo credo che non sia l’unico cadavere tra le millemila chiese…tanto chi ci và a controllare dentro? 🙁

laverdure

Non mi meraviglierebbe se mafia e camorra,in tutti questi anni,avessero nascosto
molti cadaveri della “lupara bianca”proprio all’interno di proprieta religiose,con la
compiacenza di prelati simpatizzanti,per risparmiarsi la fatica di infilarli in colate di
cemento o seppellirli in localita remote.

alex

Gia’ che ci sono mettano i sigilli anche a San Pietro ! Anche quello e’ pieno di sozzure !!

Paul Manoni

“don Mimì”….Fino a sopra le orecchie, anche per me.
Quello nuovo, non ci sono le prove concrete, ma emana gia’ un cattivo odore! 😉
…Certo, quei famosi 3 mesi che sono passat dalla ricevuta notizia, alla denuncia, non depongono a suo favore.

laverdure

“Io mi son fatta l’idea che il parrocco sia implicato”

C’e’ anche la possibilita che fino a qualche mese fa nessun personaggio religioso fosse
al corrente del sordido segreto di quella chiesa.
Ma questo cambia ben poco le cose:sarebbe l’ennesimo esempio della totale mancanza di
onesta e trasparenza delle organizzazioni religiose,preoccupate esclusivamente di salva
guardare la propria facciata.

cartman666

il parroco implicato, e’ oramai morto da un bel pezzo, e temo che il segreto se lo sia portato nella tomba. Da notare le dichiarazioni della madre della sventurata Elisa, che ha intenzione di fare un funerale all’aperto, dicendo che sua figlia non entrerà mai piu’ in una chiesa.

Flavio

Non ho visto molte interviste della madre, ma mi sembra una persona degna di stima.

Paul Manoni

Nella trasmissione “Chi l’ha visto?”, si e’ dilungata, e pure parecchio…Strazianti le sue parole ed i suoi commenti.
Ha minacciato, che avrebbe rivoltato il mondo, se avesse scoperto di un coinvolgimento della chiesa o dei parroci…Non dubito che possa arrivare a fare il diavolo a 4…
Comprensibile che voglia celebrare i funerali all’aperto. A detta sua, “perche’ Elisa, c’e’ rimasta troppo tempo dentro una chiesa”. 🙁

andrea pessarelli

anche una visitina e qualche sigillo agli uffici della curia sarebbe auspicabile

Sandra C.

Si, un sigillo che reagisca ogni volta che l’organo si “deforma”…

brendan

Il cadavere è stato trovato nel sottotetto. Le indagini sono state estese prima alla canonica e ora alla chiesa, perchè è ragionevole che qui la ragazza abbia incontrato il suo assassino, se tale si rivelerà l’unico indagato (che non è un sacerdote)

pastafarian

certamente al momento e con ogni probabilità il colpevole dell’omicidio non è un prete, ma per tutte le omissioni, intralci e coperture?

brendan

A me pare che gli sbagli li abbia fatti chi conduceva le indagini,a te no?

Paul Manoni

brendan

Fuori da ogni dubbio!
Ma perche’ secondo te?…Secondo me perche’ gli investigatori, hanno dato per scontato che in chiesa ci sono solo persone “per bene”, “buone”, “brave”, e “al di sopra di ogni sospetto”.
Dopo 17 anni si sono resi conto che non hanno cercato, nell’unico posto dove avrebbero dovuto cercarlo… 😉
Quelle chiamate insistenti col telefono da parte di don Mimì a casa Restivo, subito dopo il suo ritorno a casa dal pronto soccorso dove “si e’ medicato una ferita a causa di una caduta”, lasciano davvero dei grossi dubbi in merito alla vicenda. Non esistono pero’ i tabulati telefonici, perche’ all’epoca, certe cose non se le tenevano….La prova di quelle telefonate, e’ data dalla stessa ammissione dei coninvolti.

libero

E del caso di Cesena, la ragazza scomparsa vicino ad un monastero ?

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