Don Claudio Ballerini, cinquantenne bresciano, aveva avuto “problemi” di esibizionismo: condannato prima a una multa, poi a sei mesi con la condizionale, fu trasferito in Umbria presso la Comunità Figli della Misericordia di Collevalenza “per un processo di rafforzamento dell’identità umana e vocazionale dei sacerdoti”. Proprio a Perugia, nel 2008, si diede ad atti di autoerotismo davanti a due sedicenni: denunciato un’altra volta, fu rinviato a giudizio. La difesa ne ha chiesto l’assoluzione sulla base di una sua presunta infermità psichica: il giudice l’ha condannato ieri, ancora una volta, a sei mesi di reclusione.
Perugia, condannato prete per atti osceni in pubblico
25 commenti
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mica solo lui con la infermità psichica, anche quelli che credono e propongono le madonne, Madjugore, Fatima, Guadaloupe, teotokos, alle vergini con i figli, anche quelli che credono che in paradiso c’è il wc/toilette. Sono simpatici e creduloni vivono in un loro mondo fantastico, dove le donne le possono solo sognare. Hanno scordato l’ordine “crescete e moltiplicate.”
ma lo zozzone! avevo pensato, leggendo il titolo: ma sì, capita, l’avranno trovato imboscato in auto in un posticino isolato con qualche mignotta… non che stimi e apprezzi chi va a mignotte, anzi. e relegarli in qualche comunità pretesca per brevi periodi non serve un accidente, a parte insabbiare il tutto
Anche io quando ho letto il titolo ho pensato che l’avessero beccato con una “professionista” 🙂
va beh, si tratta chiaramente di una persona con problemi….ma invece di mandarlo alla
comunita’ figli della misericordia non potevano farlo curare da uno specialista?
I problemi ti vengono ad essere prete, a partire dall’educazione in seminario.
E se non li fanno curare (o se dicono di farlo è per rincarare la dose di “educazione”) è proprio perchè è la dottrina inumana della chiesa che genera mostri (compresi i pedofili).
Ammetterlo significherebbe suicidarsi sotto tutti gli aspetti, morale, spirituale, filosofico, mediatico.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?).
Noi neppure.
Hai perfettamentre ragione. E’ la sessuofobia e la negazione degli affetti a trasformarli in malati mentali e criminali.
Ha torto il PM Forno: non si fanno preti peer avvicinare i bambini. Si fanno preti perché hanno seri problemi affettivi. E il seminario non fa che peggiorare questo disagio.
Cara Roberta, i cacciatori sparano agli uccelli. Se ne incontrasse uno che ritorna dalla caccia……..no eh?
Caro Stefano,avendo un cugino cacciatore so che per sparare agli uccellini si
usano cartucce con pallini piccoli…..forse troppo piccoli…
Il problema è che la patologia… può essere di differente forma e di vario grado e può colpire in vario modo…
Una persona che crede al parto di una vergine o,-per restare ad un tema d’attualità…-alla
(rullo di tamburi) resurrezione di un morto e all ‘ascesa in cielo (sparito! PUF! ) durante la sua vita sarà inevitabilmente vittima di qualche problemino…fisico, psichico, comportamentale o sessuale!
il povero prete masturbatore esibizionista, così come i religiosi (!) pedofili, sono parte evidente di ciò che è la patologia di base: la religione; nel caso della religione cattolica romana, la patologia si può presentare di grado maggiore.In questi casi, a diagnosi così formulata, la terapia potrebbe essere il recupero psichico dei soggetti, eliminando la psicosi di base…Prognosi: probabilmente favorevole per ogni singolo caso ben condotto…
Ma come fai a pensare che ci credano!!!!!!!!!!!
MA che schifo. Potrebbe sempre essere un omonimo, ma se lo googlate c’e’ tanto di foto a una cerimonia col sindaco…
La CCAR raccoglie i deviati e li avvia a vivere una vita sulla devianza, perché i deviati sanno di avere a disposizione bambini e di essere protetti dalla loro funzione e dalla Chiesa.
Tra le varie patologie occorre istituire quella di “eccitazione da funzione religiosa riconosciuta e protetta dall’omertà” e tra i reati quello di responsabilità indiretta per non avere vigilato, come istituzione morale,(CCAR (o altre) a cui sono affidati bambini.
Ma non faceva il suo lavoro? In fondo mostrava lo Spirito Santo. Ah questi giudici comunisti.
ehm….adesso si chiama cosi’?
battuta squallidina
NON squallida quanto il comportamento di questo prete….
avrebbe dovuto perlomeno lasciare l’abito talare…
Guarda che in Toscana è conosciuto con questo nome……..tra l’altro, di fronte a quello che stà accadendo in questi mesi, l’unica cosa squallida che vedo è la CCAR e come tali vanno trattati.
Recidivo!
Sei mesi?
COMPLIMENTI!
Se capita vicino ai miei figli o nipoti sai che misericodia di collevalenza gli spiego!
sorry ….io non sono esperto per fortuna e vorrei essere edotto sull’ argomento da chi ne sa piu di me
a me risulta che tutti abbiano a disposizione 24 mesi di condizionale, quindi se gli sono stati appioppati 6 mesi una volta e altri 6 in seguito costui non fa nemmeno un giorno di galera, anzi ha ancora 1 anno di ” bonus ”
mi scuso se ho detto cachiate e come disse gp2 al suo insediamento : se mi sbaglio voi mi corriggerete
salam aleikum
gigi
sono contrario all’esistenza del reato di atti osceni, a causa della sua connotazione di stampo moralista, e per il principio che non c’è crimine senza vittima. in un caso come quello descritto, ad esempio, sarebbe più appropriata e conforme a uno stato neutrale rispetto all’etica l’imputazione di molestie.
concordo. “Atti osceni” è una definizione troppo generica e soggetta alle mode morali del momento. La pura e semplice verità è che l’esibizionismo è una forma di molestia sessuale e và punito chi molesta qualcuno. L’idea di reato contro la morale è risibile.
Vabbe fino a meno di 10 anni fà persino lo stupro era reato contro la morale e non contro la persona.
Nel caso della news in questione il prete andrebbe “condannato” al trattamento sanitario obbligatorio. Mi sembra che abbia decisamente bisogno di un buono psichiatra.
Ma non potevano ricoverarlo con un bel TSO gia’ la prima volta?
Prima una banalissima multa. Poi 6 mesi di condizionale coi cattotalebani della misericordia per un processo di “rafforzamento dell’identità umana” e (figuriamoci se poteva mancare!) “vocazionale dei sacerdoti”.
Se mi masturbassi io di fronte a due minorenni, verrei internato immediatamente, se non peggio!
C’è un bella foto, rintracciabile in rete, 3 anni dopo la prima condanna, in cui si vede il prete festeggiato dal sindaco e dalle altre autorità mentre fa ingresso nella nuova parrochia.
Evidentemente i parrocchiani e le autorità non erano stati avvertiti delle tendenze del prete…
Vorrei tanto chiedere a tutte quelle persone festeggianti, cosa ne pensano ora del masturbatore mascherato… 😉