Permesso speciale per uno dei killer della Uno Bianca

L’ex poliziotto Marino Occhipinti, uno dei killer della banda della Uno Bianca e per questo condannato all’ergastolo, ha usufruito venerdì di un permesso speciale di cinque ore per partecipare alla Via Crucis di Sarmeola di Rubano (PD), organizzata da Comunione e Liberazione. Rosanna Zecchi, presidente dell’associazione vittime della Uno Bianca, ha definito “intollerabile” la decisione del tribunale: “è stato zitto per sette anni, sapeva cosa faceva la banda e avrebbe potuto salvare delle vite se avesse parlato”. La banda è stata riconosciuta colpevole di 24 omicidi.

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64 commenti

Manlio Padovan

Se alla via crucis non ci vanno i criminali, chi ci dovrebbe andare?

Reiuky

Se ricordo bene i criminali partecipavano con la croce sulle spalle per poi essere appesi…

Ha partecipato anche lui così?

laverdure

Sulle stesse basi per le quali Adriano Sofri ha avuto un’infinita di appelli,tutti falliti,per
cui hanno dovuto ricorrere alla grazia (Bel termine,vero?Suona cosi “divino”)per rimetterlo
in circolazione.
Del resto era gia fuori dal carcere da un pezzo,per i sui meriti di intellettuale,no?
Le stesse basi per le quali Carnevale rimise in circolazione 50 mafiosi applicando la legge,
e applicando al legge altri magistrati li rimisero dentro (quelli non ancora fuggiti)il
giorno dopo.
Le stesse basi per cui Scattone,dopo essere stato condannato per omicidio,ha avuto come
pena una cattedra universitaria imposta dai magistrati,non si sa con quale autorita,cosa
che del resto non ha suscitato nessuna obiezione dal rettore della sapienza,ne’critiche
particolarmente accese dai mass media.
Infinite sono le vie della giustizia Italiana,incompresibili al comune mortale.

Ratio

….per partecipare alla Via Crucis di Sarmeola di Rubano (PD), organizzata da Comunione e Liberazione.
Significa che è diventato una brava persona e che sta procedendo molto bene sulla strada della riabilitazione. Sarà stato raccomandato dal cappellano del carcere.
Un altro esempio di “perdonismo” cattolico.
Che vergogna!!!

ser joe

Qualcuno ha ancora qualche dubbio su Comunione e Liberazione?

ciasky

Però magari questo è un primo passo verso il recupero.
Sbagliato, ma pur sempre un passo.

Stefano Grassino

Questi discorsi valli a fare sulle tombe delle vittime. Dì loro che alla prossima processione saranno invitati, così potranno fare un primo passo anche loro……….

moreno83

Alla prossima processione a occhipinti faranno portare sulle spalle il feretro delle sue vittime come segno di pentimento

redicoppe72

@ Grassino

Se Occhipinti fosse andato a un incontro di acefali (atei), sicuramente sarebbe stato un passo verso il recupero. Giusto?

roberta

perche’ la moderazione non interviene contro chi definisce acefali gli atei???

lacrime e sangue

redicoppe72

Se tu fossi un cristiano – cristiano, non cattolico quale sei – ti vergogneresti non solo delle tue parole, ma anche solo di averle pensate.

Lo sai che la madre di una delle vittime ha chiesto giustizia al tuo dio anche l’altra sera, proprio perchè hanno fatto uscire questo delinquente mentre suo figlio – carabiniere – è steso sotto due metri di terra e non sembra voler resuscitare?
Giustizia vuol dire che te li fai tutti gli anni di carcere e non hai permessi premio. Il morto non riceve vancanze premio dall’aldilà.

Tutti con Caino, ma al povero Abele non ci pensa nessuno.

Vergognati, vergognati, vergognati.

Ah, già. Tu sei perfetto. Non puoi vergognarti perchè non sbagli mai.

roberta

mi associo in pieno a lacrime e sangue
questi che si definiscono credenti e osano dare degli acefali ad altre persone,e
giustificare dei pluriomicidi…bella carita’ cristiana ,davvero
tornate in sacrestia ,sepolcri inbiancati che siete altro

Rothko61

@ trdicoppe72

Se proprio vuoi offendere gli atei, devi ricorrere ad un epiteto diverso: acefalo (senza testa) può essere un cattolico come te, che crede a favole e dogmi senza senso. Noi la testa l’abbiamo e la usiamo.

Claudio Diagora

Redicoppe
Lascia stare i “se”, il fatto è che è andato a una processione, evidentemente ha trovato più affinità con voi. E non sopravvalutarti: mi sembri più un due di picche…

capitano666

non dovrebbe andare ne ad un incontro di atei ne ad una processione religiosa, deve marcire in galera e ringraziare che non esistano punizioni peggiori

Paul Manoni

Lui si schiera nella difesa di criminali, ci insulta, e continua ad andare a messa.
Di questa pasta sono fatti…
Ignorarlo e’ la soluzione migliore. 😉

Davide C.

la differenza è che gli atei manco ci pensano ad invitare un crimianle ad una loro manifestazione… evidentemente abbiamo basi valoriali diverse, e forse migliori… buona girnata redicoppe…

Reiuky

Ovvio: lui partecipa ai riti religiosi. Al mondo pare pentito, i guidici cattolici lo credono pentito, e gli scontano la pena.

semplice matematica.

ciasky

Era una provocazione, la mia.
Ma non credo ci si debba sorprendere del fatto che il primo permesso dato ad un simile assassino,
sia proprio per motivi religiosi.
Nella nostra repubblica vaticana, il pentirsi passa per certe pratiche.

andrea pessarelli

ma se io venissi arrestato e condannato per qualche reato mi concederebbero un permesso per andare al rototom a rinfrancarmi lo spirito? e poi se la via crucis è una funzione penitenziale, quale luogo migliore dl carcere, che non a caso è detto anche penitenziario?

roberta

se lo chiedi a CL…
ma sara’ difficile,tu sei ateo ,quello era solo pluriomicida

Paul Manoni

Ganzo l’evento! 😉
…Forse se ti dichiari Rastafariano!

giancarlo bonini

Tra tutti i vari serial killer di infausta memoria, (Donato Bilancia, il “mostro di Firenze ecc,) ho sempre considerato quelli della uno bianca i più efferati e disgustosi criminali, sia per le motivazioni,sia per i modi in cui mettevano in atto i loro delitti.
Mi sembra pertanto giusto ed in linea con le autorità il farne patrecipe un esponente ad una manifestazione religiosa come la via crucis, perfettamente coerente con il modo di intendere la vita di tali persone.

Tommaso

Il mascalzone è stato accompagnato da un seguito si agenti e assistenti sociali.

Un corteo di tre auto degno di un diplomatico !!!!!!!!!!

E il conto chi lo ha pagato? Comunione e Liberazione ??

Paul Manoni

Ecco appunto….Era proprio quello di cui avrei voluto parlare, al di la’ dello sdegno del veder un criminale pluriomicida, a spasso in corteo, per le sue esigenze personali spirituali. 😉
CHI PAGA?
…Visto che ci siamo, perche’ CL non invia direttamente il conto alle famigie delle vittime?
Guardate che manca solo questo!

Roberto Grendene

Occhipinti avrebbe “sorretto la croce” e quello del 3 aprile scorso sarebbe stato il suo primo permesso di uscita dal carcere padovano in cui sconta l’ergastolo.

Ma che utilita’ sociale e segno di recupero e’ partecipare ad una funzione religiosa?
E’ mai stato dimostrato che frequentare riti religiosi abbia correlazione (negativa o positiva) con i comportamenti criminali?

Siamo e restiamo il paese della Uno Bianca.

Chiericoperduto

Mah..se fosse stato inchiodato sulla croce, con tanto di corona di spine, lasciato appeso tre giorni in agonia, forse sarei stato d’accordissimo anch’io con il permesso premio.
Una cosina…se fosse scappato durante la processione? chi lo riacciuffava? CL?

Alessandra

Porgere l’altra guancia. Quella degli altri. Show del Peccatore Convertito, niente a che vedere con l’idea troppo comune di giustizia che ha il resto del mondo non cattolico.

Luisa

ma quando scrivete… qualche volta non potreste pensare anche a cercare di comprendere atti e pensieri altrui? o voi siete “onniscienti”?

giancarlo bonini

No, Luisa, non siamo onniscienti, non lo concepiamo nemmeno questo termine; in quanto a cercare di comprendere i pensieri altrui, vogliamo provare con quelli delle vittime?

Sledge

Siete proprio dei sputa-sentenza !!!

Prima di sparare le solite str…..e, e citare CL o la vedova, perchè non andare alla fonte ?

Non ho visto nessuno in questo blog pensare-scrivere di andare a chiedere al direttore del carcere spiegazioni in merito o al giudice del tribunale in base a quale legge ha dato questa concessione !!!!

Come fate a dichiararvi atei-agnostici senza partire dalla prima cosa che la RAZIO invita a fare, cioè CHIEDERE-INDAGARE-SCOPRIRE ……
siete come i prodotti taroccati: avete il marchio ma non il contenuto .

Sono contento di ritenermi razionalista
ma di non voler appartenere e/o identificarmi con lo UAAR !!!

Davide C.

sinceramente non vedo tutto questo razionalismo in quello che hai scritto (anzi penso proprio che tu ti dica razionalista solo per screditare l’uaar e chi ne fa parte), se hanno dato un permesso premio ad occhipinti è perchè evidentemente ne aveva i requisiti previsti dall’ordinamento penitenziario (v. art. 30-ter sui permessi premio).
Il magistrato (di sorveglianza, nella specie) deve tener conto di 3 cose:
1) Comportamento in carcere; 2) Assenza di pericolosità sociale; 3)Che il permesso consenta di coltivare interessi affettivi, culturali o di lavoro.
Di altro il giudice non può e non deve tener conto.

Sledge

@Davide
Allora perchè tutto il casino di cui sopra ?

Dove è che non vedi razionalismo in quello che scrivo ?

Io non lo vedo in tutti quelli che hanno scritto prima di me.

I membri dello UAAR che scrivono qui NON accettano
quanto stabilito dalla nostra legge e dalla ns. giurisprudenza,
oppure non hanno il coraggio di andare da chi di divere a farle
cambiare, limitandosi a spergiurare e denigrare
e a fare infantile demagogia.

Ripeto: se questi sono i razionalisti-agnostici-atei …. sono contento di non farne parte. Io vedo solo tanti schiamazzi e poca azione vera.

Roberto Grendene

@ Sledge

qui scrivono soci uaar (a titolo personale), non soci uaar, cattolici, troll, gente che vuole aggredire

Poco serio generalizzare, e sputare sentenze

fiertel91

Non siamo fatti con lo stampo. Ognuno ha la propria idea. E non è certamente l’idea di maggioranza riguardo ad una minima questione che non ti va a genio a far scadere tutta l’attività del gruppo.

Razionalista? Generalizzatore.

Maurizio D'Ulivo

Il paese della Uno Bianca.
Il paese della (fu) Balena Bianca.
Il paese della lupara bianca.
Il paese genuflesso (soprattutto intellettivamente) alla Tonaca Bianca.

Quattro diverse (ma non troppo) espressioni di una stessa entità…

Sledge

@ tutti

come dice DAVIDE
se hanno dato un permesso premio ad occhipinti è perchè evidentemente ne aveva i requisiti previsti dall’ordinamento penitenziario (v. art. 30-ter sui permessi premio).
Il magistrato (di sorveglianza, nella specie) deve tener conto di 3 cose:
1) Comportamento in carcere;
2) Assenza di pericolosità sociale;
3)Che il permesso consenta di coltivare interessi affettivi, culturali o di lavoro.

Di altro il giudice non può e non deve tener conto.

STOP.

fiertel91

Lo scandalo della faccenda può consistere non solo nella legittimità di un permesso per un criminale di tal specie, ma anche altro.

Come chi deve farsi carico delle spese per la sicurezza assicurata al criminale. Oppure l’accondiscendenza della CL.

Magar, bieco illuminista,

Francamente, non ci vedo, a priori, niente di scandaloso, sembra un permesso come ne vengono concessi tanti a tanti detenuti.
Ed è un istituto sacrosanto, a mio avviso.

Sledge

Infatti concordo con te !
Ma la questione ma me posta prima era un altra: come mai nessuno si è posto il quesito prima di iniziare a sparlare ? Dov’è l’ uso della ragione nei primi interventi ? Un razionalista , prima di “aggredire” deve aver valiato e appurato i motivi della sua accusa ! …. o no ? Io questo rararissimamente lo vedo fare qui.

Sledge

Infatti concordo con te !
Ma la questione da me posta prima era un altra: come mai nessuno si è posto il quesito prima di iniziare a sparlare ? Dov’è l’ uso della ragione nei primi interventi ? Un razionalista , prima di “aggredire” deve aver valiato e appurato i motivi della sua accusa ! …. o no ? Io questo rararissimamente lo vedo fare qui.

Painkiller

Siamo tutti umani e difronte a certi orrori tendono a “tremare i polsi”. Se poi pensi ai recenti bei risultati dei premessi premi al mostro del circeo, la diffidenza è comprensibile.

Comunque:

3)Che il permesso consenta di coltivare interessi affettivi, culturali o di lavoro.

Una processione non è un interesse affettivo, nè culturale ne di lavoro. Si è fatta la solita regalia ad un esponente di un culto specifico. Se avesse chiesto un mussulmano di andare alla processione del ramadan gli avrebbero dato un calcio nel posteriore.
Questo è il punto criticabile di questo specifico permesso concesso.

Magar, bieco illuminista,

A me “tremano i polsi” anche pensando al sovraffollamento delle carceri italiane, o al numero dei suicidi fra i detenuti, quindi l’esistenza dei permessi premio non mi sembra ridiscutibile. Il sistema giudiziario italiano ha assolutamente bisogno di ricorrere alle misure alternative alla detenzione, e ai permessi premio.

Nel caso specifico, non mi pare che partecipare – da credenti – ad un rito religioso sia poi tanto diverso, concettualmente, dal far visita ai propri familiari. Due distinti modi per ottenere qualche miglioramento psicologico nel detenuto.
Però magari, rispetto alle motivazioni previste dalla legge, si è effettivamente trattato di una forzatura (forse è stato considerato un interesse “culturale”? Mah…): un giurista potrebbe illuminarci.

Simone

Ehi Sledge, calmo, cos’hai mangiato a pranzo, rospi? 😉

Hai ragione sul fatto che si debba capire meglio, in effetti dall’articolo non si capisce benissimo. Però mi sembra che stia facendo un errore, perchè TU parli di “permesso premio” (sottointendendo quindi che, essendo un premio a qualcosa, debbano essersi verificati dei prerequisiti soddisfatti i quali il premio possa essere assegnato), mentre nell’articolo è scritto a chiare lettere “PERMESSO SPECIALE”.

Ora, essendo “speciale”, sospetto che non si tratti di un regolare premio di buona condotta. Poi magari sbaglio io e non c’è alcuna differenza tra un permesso speciale ed un permesso premio. Ripeto, l’articolo è vago ambiguo e può indurre all’errore, bisognerebbe chiedere delucidazioni alla redazione.

Sledge

@paintkiller

tutte illazioni da dimostrare !
stiamo ai fatti: il giudice ha dato un permesso!
Se vi sono motivi per contestarlo occorre andare in tribunale , e non fare cagnara in un blog usando la solita e strausata stancante demagogia.

Il razionalista sta ai fatti, e in giro di razionalisti ve ne sono pochi.

Sledge

Parla col giudice di Occhipinti e vedi se ne vale la pena.
A me , sinceramente, visto che sarò morto, non me ne fregherà più nulla dei permessi che vorrai chiedere per andare alla riunione mensile !!!

Roberto Grendene

il “razionalista” non esiste: esistono persone che riflettono e esprimono opinioni
Possiamo misirare lo sforzo di stare ai fatti

non ho nulla in mano per contestare la decisione del giudice

sono libero di commentare il fatto riportato

Paul Manoni

Sledge, e’ anche attraverso la RAZIO, che si arriva a capire, quando il sistema giudizziario italiano fa’ schifo, e quando una legge, magari discutibile come questa sui “permessi speciali” per rievocare la morte di Gesu’, deve essere cambiata. 😉
Sono concorde con te sul fatto che alla fine, tutto si risolve con la decisione di un giudice, che CONCEDE un permesso, con tutte le ragioni possibili immaginabili.
Resta il fatto che lo “sdegno” dovrebbe essere condivsibile, non credi!?!?
Primo, perche’ il soggeto e’ un pluriomicida…Io i permessi speciali magari li darei a chi ha commesso reati ben piu’ lievi.
Secondo, perche’ le leggi in merito ai permessi, fanno pena, vanno cambiate, riviste, riguardate, modificate, e via dicendo. Se oggi ammazzo qualcuno, mi costituisco e faccio il bravo in cella, a malapena becco 8 anni di galera…La vittima?…E la sua famiglia?…Quando non c’e’ certezza della pena, passa il principio che puoi fare come ti pare, tanto resti impunito. Avanti così verso la jungla insomma!
Terzo, una legge che ti permette di andartene a spasso dietro ad una croce, anziche’ stare dove dovresti stare, cioe’ in galera, e’ assolutamente e razionalmente ingiusta! Quindi contestabile e criticabile da chi la ritiene tale.
se si sono alzati i toni nel blog, in merito a quest’articolo, e’ proprio per via dello “sdegno” collettivo, di cui parlavo poco sopra, che accomuna tutti quanti.
Chiudo dicendoti che se fossi stato uno dei parenti delle vittime, magari un padre o un fratello, difficilmente avresti portato tanto alla lunga le tue contestazioni all’UAAR. 😉
Ciao e grazie.

Magar, bieco illuminista,

Mah, visto il sovraffollamento delle carceri italiane, e il conseguente stato di invivibilità delle stesse (giusto dell’altro giorno è la notizia dell’ennesimo suicidio di un detenuto nel carcere di Sulmona, ormai tristemente noto per fatti del genere), pensare di dare una “stretta” ai meccanismi dei permessi premio significa 1) ignorare i diritti dei detenuti, e 2) trascurare ancora di più la funzione rieducativa della detenzione: così facendo le carceri diventano tombe civili.

Aggiungo che la percezione della popolazione italiana riguardo ai tassi di criminalità è fortemente distorta rispetto alla realtà: l’idea che, con le leggi attuali, l’Italia sia una sorta di “jungla” non ha riscontro.

Paul Manoni

“Io i permessi speciali magari li darei a chi ha commesso reati ben piu’ lievi.”
Questo non significa dare una “stretta” a tutti i permessi, che peraltro, in questo caso, sono permessi SPECIALI e non permessi PREMIO. Questo significa che chi, ha commesso reati minori, o reati la cui reiterazione e recidivita’, non causa pericolosita’ alle persone. Ha tutto il diritto di godere di questi permessi. 😉
Diverso per i soggetti che sono stati gia’ giudicati come pericolosi…Persone che hanno ucciso, rapinato, rapito, scippato, ecc, ecc, i quali dovrebbero essere ben rinchiusi nelle carceri, senza usufruire di permessi speciali. 👿
Ieri sera ascoltavo la trasmissione “Radio Carcere”, su “radio Radicale”…Ebbene, sono stati elencati svariati casi come quello di cui mi hai parlato sul carcere di Sulmona, e sulle situazioni insostenibili del carcere del Luciardone (PA) e Poggioreale (NA). Io sono concorde con te su tutta quanta la linea, in riferimento alle carceri come “tombe civili”.
Ma….Soluzioni?
Poggioreale e’ un carcere che puo’ ospitare al massimo 1500 Persone…Cene sono 2737+personale dipendente del carcere (polizia, sanitari,ecc,ecc…Alcuni Comuni d’Italia, contano meno abitanti!)!!
Dubito che con qualche permesso premio o speciale che sia, si possano risolvere tutti i problemi…. 🙁
E resta il fatto che un permesso, seppur speciale, non dovrebbe essere elargito per seguire una processione. 😉
Ciao

Sledge

@Paul Manoni

secondo te come devo comentare il post di Simone ?

La libera espressione e il non essere d’ accordo con le decisioni di giudici e sentenze come
si conciliano col link di Simone e le “incazzature” degli altri ?

Capisci perchè parlo di razionalità e del non voler appartenere allo UAAR ?

Simone

Ognuno è libero di pensarla come vuole Sledge, non mi sembra di aver detto nulla contro la libertà di espressione (a proposito, ti ho scritto un commento alle 18:00, forse non l’hai letto).

Ma quanto uno è libero di pensare (o nel caso dei credenti, credere) a qualsiasi cosa voglia, non sono libero io di riderne, se tal cosa provoca in me ilarità? Che c’entra questo con la razionalità di cui ti riempi la bocca? Non mi sembra di essere meno razionale se rido dei ciellini, magari sarò irrispettoso, arrogante o qualcos’altro, ma la razionalità che cavolo c’entra?

Comunque non è che mi freghi più di tanto di essere, per te, razionale o meno. Non me ne importa francamente un fico secco, così come me non m’importa niente se non vuoi appartenere all’UAAR (nemmeno io sono iscritto, anche se apprezzo molto questo blog). Ma questo tuo dare dell’irrazionale a chi non ti va a genio, e ribadire ad ogni piè sospinto che non vuoi appartenere all’UAAR, mi sembra più che altro un goffo tentativo per ottenere attenzione. Contento tu.. Magari invece è solo una giornata storta, o forse ti sei accorto di aver sbagliato e non lo vuoi ammettere, in questo caso pace, magari mi sarai più simpatico domani.

Ah, non è che adesso per me sei meno razionale, sei razionalissimo ugale eh. La razionalità non va a simpatia o ad antipatia personale. 😉

Stefano Grassino

E qui la chiudo.
Pur essendo sostanzialmente contrario alla pena di morte, con personaggi come quelli della banda della uno bianca, vista la certezza della loro colpevolezza e l’efferatezza dei loro crimini (leggetevi pur sommariamente gli atti del processo) non avrei avuto nessun rimorso, nessun patema d’animo od un minimo tentennamento a mettere una corda insaponata attorno al loro collo.

Simone

Dal mio personale punto di vista, no. Pena sicura ed ergastolo a vita, nonchè lavori forzati massacranti fino al resto dei tuoi giorni per ripagare il danno fatto alla collettività, quello si. Anche se qualsiasi lavoro potrà pagare il danno economico, non potrà mai pagare la ferita inferta ai famigliari. E questo è un dramma che, finchè la scienza non troverà il modo forse un giorno per riportare in vita i cadaveri, purtroppo rimane e non va più via. Ma ripagare con la stessa moneta, non penso sia giusto. Anche se a parlare così son bravi tutti, chissà poi di che opinione potrei essere qualora un mio famigliare venisse assassinato. Magari ucciderei l’assassino con le mie mani, diventandolo a mia volta, o magari riuscirei a mantenere il sangue freddo e ad indirizzare meglio il dolore. Spero non mi capiti mai di dover sperimentare qualcosa del genere..

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