La sentenza è stata emanata il primo aprile, ma è tutto fuorché un classico ‘pesce’. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ha condannato lo stato austriaco perché la legge di quel paese vieta il ricorso alla fecondazione eterologa. Secondo la Corte, il divieto violerebbe l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Poiché analogo divieto esiste nella legislazione italiana, il provvedimento potrebbe provocare un effetto a cascata anche sul nostro paese.
La Corte di Strasburgo: “non si può vietare la fecondazione eterologa”
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ottima cosa…
la ragione avanza contro la becera idiozia.
fantastico. speriamo che qualcuno in italia toccato dalle restrizioni assurde e bigotte della legge 40 si decida, in virtù della sentenza della corte di strasburgo, a fare un po’ di casino.
sento già il rumore della stoffa dei gonnelloni che si strappa.
Se non sbaglio altre parti della legge erano già state giudicate illegali in alcuni ricorsi, in particolare il divieto alla diagnosi pre-impianto per gravi malattie ereditarie e l’obbligo di impianto di 3 embrioni.
Se anche la parte sulla fecondazione eterologa è illegale, cosa resta della legge 40? Nulla.
Un articolo su questa vittoria di civiltà: http://canali.kataweb.it/salute/2010/04/07/pronti-i-ricorsi-contro-la-legge-40-non-si-puo-vietare-leterologa/
Per fortuna l’Europa laica ed evoluta ci tutela, chiediamo il passaporto europeo, per usufruire dei diritti civili negati in Italia !
Ho controllato con google cercando “corte europa eterologa”
Dalle prime cinque pagine del motore di ricerca risulta, fino a questo momento, che solo il gruppo “repubblica e “ilsole24ore” hanno dato la notizia (parlo ovviamente della cosiddetta “grande stampa”).
In effetti non ho ancora letto nessuna dichiarazione dei politici.
Sono in attesa dei loro commenti.
Forse è la volta buona che denunciamo “La Dichiarazione dei diritti dell’uomo”
Finalmente!! Non se ne poteva più di queste leggi e di questi giudici nichilisti e forse comunisti!
🙂 🙂
Proprio quando sarebbe importante per la sviluppo civile del nostro paese riferirci all’Europa, si verifica una deriva strapaesana (leghista) e bigotta. Quasi nessun partito, nelle varie campagne elettorali (non regionali) nomina più l’Europa, e i deputati eletti in Europa fuggono al più presto. Evidentemente in sede si intrallazza meglio.
Se per la Corte il divieto viola l’articolo 8 della Convenzione Europea allora gli interessati potrebbero rivolgersi ai Tribunali per ottenere quello che la legge non gli permette oggi. Non credo però che il giudice italiano possa direttamente applicare il principio della Convenzione, così come chiarito dalla Corte di Giustizia, ma che sia necessario investire della cosa la Corte Costituzionale, per evidente contrasto tra la legislazione italiana e l’articolo 8. Scordiamoci che le forze politiche, di destra o di sinistra, si mettano di buzzo buono a modificare la legge vigente; non lo faranno per nessun motivo al mondo, tanto più con il fiato del Vaticano sul collo.
Hai ragione sul piano giuridico (per quel poco che ne sò io) ma queste sentenze sono importantissime sul piano politico. L’Italia clericale, bacchettona e baciapile è sempre più circondata da un’Europa civile moderna e illuminata. Considera inoltre che i cattolici, alla fin fine sul lato pratico si fanno i cavoli propri, alla faccia dei gonnelloni…………
Tanto entusiasmo nei confronti dell’Europa mi sembra un po’ eccessivo. Non dimentichiamo le pastoie che la legislazione europea sta mettendo in altri campi non altrettanto “rosei”. Senza contare che (ma questa è un’opinione tutta personale) non ci vedo niente di particolarmente positivo in trattamenti che, per quanti camici immacolati indossino gli operatori, rimangono tipicamente zootecnici.
@aldo
Stai per caso paragonando delle persone che vogliono avere figli sani a degli animali?
ti direi vergognati ma penso che non ne sei capace…
MaxM, ti stai per caso impegnando per dare l’impressione di non capire il significato dell’italiano scritto?
#Aldo# risponde:
giovedì 8 aprile 2010 alle 23:29
Ma senti chi parla! Chi è che ha scritto di zootecnia riguardo la fecondazione eterologa umana?
“non ci vedo niente di particolarmente positivo in trattamenti che, per quanti camici immacolati indossino gli operatori, rimangono tipicamente zootecnici.”
In Italia significa la fecondazione umana è un trattamento zootecnico, mi dispiace ma non capisco il vaticanio
1. Le tecniche di fecondazione artificiale sono state ideate per l’applicazione in campo zootecnico allo scopo di meglio controllare la selezione dei tratti considerati più vantaggiosi e, al tempo stesso, di consentire l’inseminazione di un numero maggiore di femmine ad opera di un unico maschio “campione”. La tecnica, anche se applicata all’animale umano, rimane sostanzialmente la stessa. Sono dati di fatto. Poi, se volete vederci qualcosa di morale o immorale, fate pure.
2. Non conosco il vaticanio. Anzi, il Vaticano mi sta pure un bel po’ sulle scatole. Il problema, qui, non è però che io usi un linguaggio piuttosto che un altro, è che evidentemente prendete le cose come farebbe il classico tifoso di calcio, ovvero schierandovi di qua o di là, probabilmente pure in modo acritico. Per questo, reagite subito in malo modo appena uno dice qualcosa che potrebbe rimandare anche solo vagamente (vagamente!) ad alcune posizioni della parte avversa.
@ Aprostata
Prima leggiti l’articolo 8 e poi ne riparliamo.
Com’è che sono sempre d’accordo con Aldo su queste questioni?
Non mi piace chi considera avere figli un diritto da perseguire a tutti i costi, anche infischiandosene altamente dei diritti del bambino.
Un genitore non dovrebbe avere il dovere di amare, educare e supportare, anche economicamente, il proprio figlio? Nel caso di fecondazione eterologa, uno dei genitori biologici si fa di nebbia, a volte non si sa neppure chi sia. Vi pare giusto? A me sembra una carognata, una violazione bella e buona dei diritti del bambino. Come si fa ad accettare di avere un figlio con una persona disposta ad abbandonarlo? E’ orribile.
@ SilviaBO
Infatti non è un diritto, ma un capriccio.
E una confusione tipica di chi, come acefali, comunisti, necrofili, radicali, e compagnia cantando, ha uno senso della morale spiccatamente relativo.
Cara SilviaBO
Se dovessimo applicare questa regola sai a quanti genitori bisognerebbe togliere i figli? Che dire, per esempio, di quei bigotti cattolici che battezzano i figli appena nati? E poi li costringono pure ad andare a catechismo reprimendo in loro qualsiasi spirito critico? E gli imbottiscono la testa con inferni e paradisi e paranoie sessuofobiche?
Una coppia che non può avere figli e che si rivolge ad altri per averlo, per crescerlo, educarlo, pensi che gli possa volere meno bene di una coppia che il figlio può averlo per natura?
Eppoi, visto che non siamo un’autarchia, pensi sia giusto che chi può vada all’estero a farsi i cavoli propri e chi non può si debba arrangiare per conto proprio? La storia degli aborti all’estero per i ricchi e delle mammane in Italia per quelle povere donne che sono anche morte sotto i ferri, ma proprio non ci ha insegnato nulla?
@Redicoppe72: meno male che ci sei tu ad avere le idee chiare! Immagino che la morale cattolica, quella che però rivendica comunque, alla faccia di qualsiasi evidenza, una superiorità morale ti calzi molto meglio! Tralascio la pedofilia perché non mi piace sparare e tanto meno sulla croce rossa, ma vogliamo parlare dell’8×1000? Dello IOR? Del cardinale che interviene in piena campagna elettorale? Dei tutsi?
Best regards.
@ Raffaele Carcano
La sentenza è stata emanata il primo aprile, ma è tutto fuorché un classico ‘pesce’.
L’avrànno capito che non è un “pesce” i vari Calderoli, Buttiglione, Gasparri etc. etc.????
L’unica speranza per migliorare l’Italia sono le istituzioni europee. Non saranno sempre perfette, ma spero che ci trascineranno nel 21mo secolo!
Se la lega ed i suoi sorapis stanno tornando al quel provincialissimo campanilismo che neanche negli anni ’30 c’era, cosa e chi volete che parli d’Europa?
Ma nessuno, gli itaGLIani hanno già dimenticato di essere anche europei, ammesso che lo siano mai stati davvero…
E l’Austria si sdebita con l’Italia per l’iniziativa della sentenza sul crocifisso.
Chissà se l’UAAR ha fatto cadere la prima tessera del domino di un grande cambiamento…
Questa è una tra le tante prove che l’Europa non ha radici cristiane, ma ali laiche.
Ciao a tutti, è da un pò che seguo l’UAAR, e devo dire che mi piace molto, sia l’associazione, sia le persone che frequentano il forum. mi chiamo marty, 30 anni, convivo felicemente da 2. E’ la prima volta che scrivo, quindi scusatemi se infrango qualche regola, mi pare di aver letto tutto il regolamento, ma non si sa mai.
ma è mai possibile che in questo paese si debba combattere per ogni cosa??? e poi, scusate la brutalità delle mie idee, ma se io sono sterile e voglio che la mia compagna abbia un figlio, che devo fare, vado all’estero facendo un mutuo? scegliamo insieme una persona con cui debba giacere? e se non va bene la prima volta? e i politici che faranno? vieteranno le corna? o proporranno aborto obbligatorio per i figli di relazioni extraconiugali???? sono battute, naturalmente, ma non so come altro sfogarmi
M.
non sono battute purtroppo è la realtà. il turismo riproduttivo è il risultato classista della legge 40
Non ho sentito levarsi dai ranghi del cdx i soliti alti lai contro la cultura della morte che emana tale sentenza. Forse pensano che in Italia la stessa non avrà grande valore?
…qui c’è una cosa che non quadra, e scusate se proseguo leggermente “fuori tema”.
Secondo la Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, il divieto del ricorso alla fecondazione eterologa da parte dell’Austria violerebbe l’articolo 8 della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo. Dunque la Corte Europea dei diritti dell’uomo PUO’ intervenire nel caso uno stato membro dell’UE non si adeguasse alla convenzione Europea sui diritti dell’uomo. E a quanto pare intervenire CONDANNANDO lo stato membro che non si attiene alle regole stabilite dall’articolo 8 della convenzione stessa.
Ma la cosa non potrebbe essere applicata anche all’Italia che si rifiuta categoricamente e sistematicamente di concedere diritti basilari (minimi) agli omosessuali e alle coppie gay e lesbiche (visto che l’Italia è rimasta l’ultima ed UNICA nazione in tutta l’Europa occidentale a non concedere neppure norme e leggi contro l’omofobia)?
Io la vedo cosi’ (tanto da ateo razionalista quanto da omosessuale indignato):
La Corte di Strasburgo: “Non si puo’ vietare la legge sulle coppie o unioni di fatto ne tanto meno la norma conro l’omofobia”
La costituzione italiana non vieta il matrimonio a persone dello stesso sesso, e secondo la stessa costituzione italiana sono vietate ogni forma di discriminazione basate su età sesso razza religione orientamento politico.
Mi scuso ancora se sono andato leggermente fuori traccia, ma credo che il mio ragionamento abbia un senso e sia (seppur in parte) attinente al messaggio trasmesso da questo articolo e postato sul sito Uaar.
Fatemi sapere quello che pensate. Un saluto.
Per come la vedo io la Corte Europea interviene in caso di contrasto tra la legislazione del singolo stato ed i principi della Convenzione, censurando quelle leggi che li violano; non può intervenire per dire ad uno stato di fare una legge a favore di certi soggetti o certe categorie anche se questo rappresentasse in via astratta un’attuazione di quei principi. Qui entriamo nell’ambito di una scelta politica che spetta ai singoli Stati (“vaticanizzati” o meno) e non alla Corte. E’ l’ancora di salvezza che hanno i papalini e i filopapalini (e loro vassalli). L’unica strada percorribile, credo, sia quella delle direttive europee – emanate però da organi politici, dove contano molto gli equilibri e le influenze dei governi – che sono in effetti vincolanti nei loro principi nei confronti degli stati. ma qui la vedo più dura.
Tra corte Europea e corte costituzionale ne avessero fatto uno di articolo decente con la legge 40 del 2004
“Poiché analogo divieto esiste nella legislazione italiana, il provvedimento potrebbe provocare un effetto a cascata anche sul nostro paese.””
speriamo.
Grande speranza per molte coppie… pian piano la civiltà avanza… ma che fatica!
E poi Ruini si lamentava per le scarse nascite di bambini “cristiani”, quando lui ha fatto una legge che di fatto limita le nascite, per mettersi in evidenza con un succcesso personale che gli desse prestigio nella chiesa, quando ormai era vicino al pensionamento.
Forse sbaglio ma forse no.
Nooo… ecco un’altra teoria: una coppia che usa tecniche assistite va dal medico, segue la terapia, rischia di essere informata ed istruita! Meglio proibire i condom, cosi’ ragazzine sprovvedute restano incinte e magari il bambino va in orfanotrofio, dove puo’ essere molestato.
Insomma, mi accorgo sempre più che le leggi ci sarebbero e ci sarebbe pure il buon senso (divino d’Holbach); ma c’è pure, come scrive Kaworu, l’idiozia che tutto frena e tutti frega.
in realtà, ex art 117 della costituzione, le sentenze della Cedu, come affermato dalla stessa Corte costituzionale nel 2007, sono direttamente vincolanti nel nostro ordinamento. quindi, un giudic.e che si vedesse posto davanti un ricorso sulla fecondazione eterologa, dovrebbe tenere conto della sentenza in questione
Così si esprime la Corte Costituzionale nella sentenza n. 349 del 24 ottobre 2007:
“La CEDU non crea un ordinamento giuridico sovranazionale e non produce, quindi, norme direttamente applicabili negli Stati contraenti. … Al giudice comune spetta interpretare la norma interna in modo conforme alla disposizione internazionale, entro i limiti nei quali ciò sia permesso dai testi delle norme. Qualora ciò non sia possibile, ovvero dubiti della compatibilità della norma interna con la disposizione convenzionale “interposta”, egli non può disapplicare la norma stessa, ma deve investire la Corte costituzionale della relativa questione di legittimità rispetto al parametro dell’art. 117, comma 1, Cost..”
Non va dimenticato poi che la sentenza della CEDU era rivolta nei confronti dello stato austriaco non di quello italiano che pertanto non era parte del processo. per rendere operativo il principio enunciato dalla Corte Europea non basta il Tribunale, ci vuole un pronunciamento della Corte Costituzionale.
Articolo 8 – Diritto al rispetto della vita privata e familiare.
1. Ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua corrispondenza.
2. Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell’esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che […] è necessaria […] per la protezione dei diritti e delle libertà altrui.
Già mi immagino gli oppositori che si arrampicano sugli specchi parlando di “diritto a vivere in un paese che rispetta i valori della famiglia”
continua lo sgretolamento della legge nazista (legge 40) di fronte diritto donatoci da secoli di progresso civile.
E ancora un piccolo orrore per voi:
http://temporeale.libero.it/libero/news/2010-04-09_109502372.html
un prete propone di battezzare gli embrioni che saranno abortiti…sarà vero?
A quando il battesimo dello stesso sperma!?!?!?
tu ci scherzi, ma c’è un prete pazzo che vuole battezzare i feti e gli embrioni…
un battesimo all’utero magari ci sta pure quello
ecco la notizia
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=97428&sez=NAPOLI
http://www.youtube.com/watch?v=fUspLVStPbk
XD
Come si dice, la battuta sorge spontanea: l’Europa “laicista” si è dimostrata più che mai cattolica difendendo a spada tratta il dogma dell’immacolta concezione, e scagionando così a pieno titolo Maria, la prima nella storia ad “offrirsi per sperimentazioni in loco”.
Scherzi a parte, l’ho sempre detto che l’Europa “con TUTTE le radici” (anziché SENZA radici, come pretenderebbero gli AN-ATEI cristo-cattolici) era/sarebbe/potrebbe essere l’unica salvezza… A questo punto, sarà ben difficile non recepire la sentenza anche quaggiù in questa landa impretata. Con i migliori auspici per i destini del “ricorso” governativo (cfr i famosi “corsi e ricorsi”) sul “cricifisso in pubblico” (che può senz’altro rivelarsi un boomerang sia per gli atei-devoti che per i devoti-e-basta) e in vista di un verdetto quanto meno interessante sulle unioni civili (atteso, dopo la recente procrastinazione, per il 12/04), chissà che, in concomitanza con gli “altarini” saltati a Ratzinger & Co., non si riesca a riprenderci dalla triste vicenda Bonino? (Lo ammetto: mi ero illuso che la spuntasse…)